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17 Aprile 2010 10:40 LONDRA - dal corrispondente
Leonardo Maisano - Sole 24 ore
Nick Clegg può diventare l'Obama di Gran Bretagna?
LONDRA – L'interrogativo
che arrovella, ridotto ai minimi, ma davvero minimi,
termini è questo: Nick Clegg può diventare il Barcak
Obama di Gran Bretagna? L'idea, si fa per dire, l'ha
buttata là un ospite, ipnotizzato dalla performance
televisiva del leader Liberaldemocratico a confronto con
il Tory David Cameron e con il premier laburista Gordon
Brown.
Un'ora e mezza di show televisivo che ha sfondato tutte
le categorie della politica britannica. Ha trasformato
una corsa a due in una volata a tre; ha svelato a dieci
milioni di spettatori che forme di lasse coalizioni o
indefinite intese parlamentari non sono più un tabù; ha
aggiunto una voce mediana fra manifesti elettorali che
sono andati a trincerarsi nei rispettivi ridotti
ideologici. Il New Labour riveduto, corretto e con più
decise sfumature sociali, per Gordon Brown; New
Conservative, ovvero recupero delle radici
paternalistiche di Harold McMillan declinate con le
punte meno aspre del thatcherismo, per David Cameron.
In realtà di nuovo non c'è molto, né da una parte né
dall'altra, aggiustamenti programmatici che confondono
invece di chiarire. La vera questione che si è aperta è
se David Cameron possa rappresentare ancora il
cambiamento e se lo possa rappresentare in maniera
efficace. Nick Clegg gli ha tolto l'aura di modernità e
ha indossato l'abito dell'innovatore, un outsider che
dice cose largamente condivise sotto un' etichetta mai
considerata prima. E, come notava lo spettatore,
l'apparizione televisiva gli ha garantito un (mini)
effetto Obama, che si sta rivelando potenzialmente
rivoluzionario. Per votare i LibDem ci sono quindi tre
motivi: sono loro la novità, propongono un manifesto più
moderno e innovativo e hanno due leader con fortissimo
ascendente sul pubblico. Di Clegg abbiamo detto, ma una
parola va spesa a favore di Vince Cable il Cancelliere
dello Scacchiere ombra della terza forza britannica. Se
Clegg corre su Brown e Cameron, Cable corre sul titolare
del Tesoro Alastair Darling e sull'aspirante tale, il
Tory George Osborne. I sondaggi dicono che polverizza
Osborne ed è un'incollatura dietro Darling. E questo
conduce ad un'altra riflessione. L'elettorato considera
l'economia il tema chiave per decidere il voto e la
maggioranza crede che i laburisti siano più esperti e
competenti dei conservatori. Non, necessariamente, dei
LibDem che si trovano così con un'arma in più.
Per questi motivi la scena politica inglese è
d'improvviso mutata, ma questo non significa affatto che
Nck Clegg vincerà le elezioni e diverrà premier anche se
un sondaggio di YouGov colloca i LibDem a quota 30 % a 3
punti dai conservatori (33) e due punti sopra il Labour
(28). Uno scenario che se confermato lascerebbe ampio
margine per una "vera" vittoria de LibDem. Ma
probabilmente non sarà confermato essendo ancora negli
occhi di tutti l'eco della sorprendente performance di
giovedì. I liberaldemocratici resteranno, probabilmente,
la terza forza del paese, ma nella prossima legislatura
saranno, con ragionevole certezza, l'ago della bilancia
di un parlamento senza maggioranza assoluta. E lo
saranno con numeri importanti. Di tutto questo, Nick
Clegg deve ringraziare se stesso, il partito, gli
oppositori ma soprattutto la televisione che
cinquant'anni dopo l'America ha preso un posto centrale
nella vita politica inglese.
Grecia deciderà su aiuti Ue/Fmi entro poche
settimane - stampa
reuters - sabato, 17 aprile 2010 10:46 ATENE
La Grecia deciderà entro poche settimane se attivare o
meno il meccanismo di aiuti da parte dell'Unione Europea
e del Fondo monetario internazionale. Lo ha detto al
settimanale Newsweek il premier George Papandreou.
Atene inizierà i colloqui ufficiali con funzionari Ue e
Fmi lunedì per chiarire i dettagli del deal che, con 45
miliardi di euro stimati nel primo anno, sarebbe il più
grosso mai tentato se la Grecia lo attiverà.
"Dovremmo prendere una decisione sull'eventuale
attivazione del meccanismo entro poche settimane", ha
detto Papandreou al settimanale.
"Non abbiamo ancora preso una decisione ufficiale. Tutto
quello che stiamo dicendo è prepariamo tutto così che se
dovessimo premere il bottone, tutto sarà pronto", ha
aggiunto.
Gli investitori ritengono che Atene sfrutterà la
possibilità di attivare gli aiuti soprattutto dopo che
il tentativo dei leader europei di dare i dettagli del
piano per tranquillizzare i mercati non è riuscito a
innescare una salita dei prezzi dei bond greci, il cui
calo sta complicando il problema del deficit.
Usa: Autorita' Chiudono 8 Banche, Crack 2010
Salgono a 51
sabato, 17 aprile 2010 10:58 WASHINGTON
(AGI) - Washington, 17 apr. - Salgono a 51 i crack
bancari negli Stati Uniti nel 2010. Nella notte le
autorita' hanno dichiarato il fallimento di 8 istituti
di credito per un attivo complessivo di oltre 6 miliardi
di dollari. A chiudere i battenti sono tre banche della
Florida, First Federal Bank of North Florida,
AmericanFirst Bank e Riverside National Bank, la City
Bank di Lynnwood nello Stato di Washington, le
californiane Tamalpais Bank e Innovative Bank, la Butler
Bank nel Massachussets, la Lakeside Community Bank nel
Michigan.
Crisi: Draghi a Ministri, Non Desistete a
Definizione Regole
sabato, 17 aprile 2010 - 11:33
(ASCA) - Madrid, 17 apr - ''Ho lanciato un messaggio ai
ministri: non desistete''. Il governatore della Banca
d'Italia, Mario Draghi, sollecita i ministri economici
ad andare avanti nella definizione delle nuove regole
per il settore finanziario, che dovranno evitare il
ripetersi di crisi. Lo ha spiegato lo stesso
governatore, in un incontro con la stampa nella seconda
giornata dei lavori dell'Ecofin. Draghi e' intervenuto
alla riunione illustrando il lavoro che sta svolgendo il
Financial Stability Board in vista del G20 a Wasghinton
che si terra' la prossima settimana.
Crisi: Draghi, Con Nuove
Regole Meno Profitti e Meno Rischi Per Banche
sabato, 17 aprile 2010 - 11:53
(ASCA) - Madrid, 17 apr - Con le nuove regole per le
banche, in corso di definizione ''il sistema sara' meno
redditevole, ci saranno meno profitti, ma anche meno
rischi''. Lo ha affermato il governatore della Banca
D'Italia, Mario Draghi, nella conferenza stampa
sull'Ecofin. Draghi ha svolto una relazione per
illustrare il lavoro che sta svolgendo il Financial
Stability board in vista del G20 della prossima
settimana a Washington. ''Questo e' l'obiettivo - ha
aggiunto Draghi - rendere l'industria finanziaria piu'
sicura e meno redditizia''.
Crisi: Draghi, Creare
Mercato Derivati Con Regole Accettate Da Tutti
sabato, 17 aprile 2010 12:26 MADRID
(ASCA) - Madrid, 17 apr - Il mercato dei derivati deve
essere trasparente. Per questo sono necessarie regole
accettate da tutti per evitare i rischi che possono
scaturire da questi strumenti finanziari. Lo ha
affermato il governatore della Banca d'Italia, Mario
Draghi, nella conferenza stampa sull'Ecofin. Draghi ha
illustrato lo stato dell'arte dei lavori del Financial
Stability Board ed ha sottolineato l'importanza della
''cooperazione tra le giurisdizioni nella gestione della
crisi''. Sui derivati, ha spiegato il governatore ''il
lavoro portera' ad una definizione accettata sui
derivati scambiabili sulle piattaforme elettroniche, in
un mercato regolamentato e visibile. L'obiettivo - ha
concluso - e' portare la trasparenza su un mercato
ancora opaco''.
17 Aprile 2010 13:42
WASHINGTON - Sole 24 ore
Obama rilancia la riforma della finanza dal blog della
Casa Bianca mentre il caso Goldman scuote Wall Street
Nel clima delle nuove
polemiche e dell'accusa rivolta dalla Sec, la Consob
americana, a Goldman Sachs, il presidente degli Stati
Uniti, Barack Obama, rilancia la riforma della finanza e
critica i repubblicani che, dopo aver incontrato le
lobby di Wall Street, a suo dire, hanno deciso di
opporsi alla nuova legge per regolare gli operatori
finanziari.
Nessuno parla di giustizia a orologeria, ma certo il
nuovo scandalo, assieme al precedente su Lehman Brothers,
rende l'argomento sempre più attuale e un'azione
dell'Amministrazione sempre più urgente, come ha detto
oggi Obama. Così, mentre prima erano i democratici a
essere accusati di un eccesso di soggezione o vicinanza
nei confronti dei big della finanza di Wall Street, ora
sarà più dura per i repubblicani spiegare perché si
oppongono alla riforma portata avanti dai democratici.
La prossima, su questo fronte, pare essere la settimana
decisiva.
«Il tema è troppo importante e i costi dell'inazione
troppo grandi». Il presidente Obama così torna a
spingere per una rapida approvazione della riforma del
settore finanziario all'esame del Senato e accusa i
repubblicani di aver diffuso false informazioni per
spaventare l'opinione pubblica. «L'obiettivo è rendere
Wall Street responsabile. Proteggeremo e daremo maggiori
poteri ai consumatori nel nostro sistema finanziario.
Questo è tutto che la riforma si propone», ha detto
l'inquilino della Casa Bianca nel suo intervento
settimanale alla radio.
Secondo Obama, la crisi si sarebbe potuta evitare se le
banche e le grandi società quotate si fossero comportate
in modo più responsabile e avessero fornito informazioni
più trasparenti a consumatori, azionisti e autorità di
controllo. «E se non cambiamo i meccanismi che ci hanno
condotto alla crisi», ha aggiunto il presidente degli
Stati Uniti, «saremo destinati a riviverla, questa è la
verità. Chi si oppone alla riforma vuole lasciare i
contribuenti al gancio se una crisi come questa dovesse
ripresentarsi. Ma una cosa è certa: in un modo o
nell'altro andremo avanti», ha concluso Obama.
Ieri, come raccontato sul blog della Casa Bianca, Obama
aveva detto di sperare nell'approvazione bipartisan
della nuova regolamentazione sulla finanza. Al suo
fianco c'era il suo attuale consigliere principe, Paul
Volcker, che ha un po' scalzato Larry Summers nel ruolo
di gran tessitore delle leggi sulla finanza, e il
vicepresidente Joe Biden.
Crisi: Da Ue Nessuna
Decisione Su Tassa Banche
sabato, 17 aprile 2010 - 14:30
(ASCA) - Madrid, 17 apr - ''Nessuna decisione'' sulla
tassa sulle banche, ipotesi che e' stata ventilata nel
vertice dei ministri finanziari dell'Unione europea. La
tassa, che dovrebbe servire per compensare le spese
degli Stati per il sostegno agli istituti di credito
durante la crisi e per finanziare un fondo preventivo,
non e' stata sufficientemente discussa e comunque sono
molti gli orientamenti negativi espressi. Lo ha riferito
il presidente di turno dell'Ecofin, Elena Salgado, nella
conferenza stampa finale. C'e' invece consenso, ha detto
''sull'andare avanti con le proposte del financial
stability board''. Il presidente della Bce, Jean Claude
Trichet, ha invitato ad usare ''molta prudenza'' sulla
tassa. E' necessario, piuttosto, rispettare il lavoro di
riforma delle norme di Basilea che renderanno il sistema
finanziario piu' resistente''. La stessa linea del
governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi che oggi
ha ribadito: ''Questa tassa si aggiungerebbe alle nuove
norme di Basilea ed e' opportuno valutare l'impatto
complessivo. La tassa non avrebbe l'effetto di ridurre i
rischi sistemici'' che invece e' l'obiettivo principale
da raggiungere.
Goldman: l'Italiano
Pellegrini Figura Chiave Accuse Sec
sabato, 17 aprile 2010 - 18:15
(AGI) - Houston, 17 apr. - E' l'italiano Paolo
Pellegrini, ex manager del colosso degli hedge fund,
John Paulson, ad aver incastrato la Goldman Sachs (NYSE:
GS - notizie) , accusata di frode dalla Sec. Lo
sostengono i media americani come il New York Post e la
Cnbc. Il 53enne italiano e' stato il contatto della
Paulson con il vice presidente della Goldman travolto
dallo scandalo, Fabrice Tourre, e avrebbe fornito
informazioni chiave alla Sec.
Goldman: Londra, Brown
chiede indagine
domenica, 18 aprile 2010 - 14:57
(ANSA) - LONDRA, 18 APR - Una 'indagine speciale' sulle
attivita' britanniche di Goldman Sachs (NYSE: GS -
notizie) e' stata annunciata dal premier inglese Gordon
Brown. Brown si e' detto scioccato per la bancarotta
morale delle banche di investimento, per le quali ha
chiesto regole piu' stringenti, oltre a una tassa
globale sull'industria finanziaria. Secondo il Sunday
Times pero' la Financial Service Authority (la Consob
britannica) sta gia' indagando sulle attivita' di
Goldman Sachs nella City in collegamento con la Sec.
Islanda: 7 Mln a Terra;
Perdite Aeroporti Ue Per 136 Mln
domenica, 18 aprile 2010 19:44 BRUXELLES
(AGI) - Bruxelles, 18 apr. - Quasi 7 milioni di
viaggiatori sono rimasti vittime dello stop dei voli e
gli aeroporti europei hanno perso 136 milioni di euro
per la nube di ceneri proveniente dal vulcano islandese
che ha paralizzato il traffico aereo. Lo ha detto
Olivier Jankovec, direttore generale dell'Aci Europe,
l'organizzazione che raggruppa gli aeroporti,
aggiungendo che 313 scali sono paralizzati e che
l'impatto economico e' peggiore di quello derivato
dall'attacco alle Torri Gemelle dopo l'11 settembre del
2001.
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Cina -
Edizione
Pechino |
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Giappone
- Edizione
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India -
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Borsa di Tokyo negativa, il Nikkei affonda al di
sotto di 11.000 punt
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in forte ribasso.
Il Nikkei ha perso l'1,7% a 10.908,77 punti ed il Topix
l'1,8% a 970,84 punti. L'accusa di frode contro Goldman
Sachs (US38141G1040) ha fatto scattare una pioggia di
vendite anche sulla piazza finanziaria giapponese. Tra i
bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso
il 3,1%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 2,6% e
Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 3,5%.
Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso
l'1,9%, Honda (JP3854600008) l'1,2%, Canon
(JP3242800005) il 2,3%, Panasonic (JP3866800000) l'1,7%
e Sony (JP3435000009) lo 0,9%. Lo yen è salito oggi
rispetto al dollaro ai suoi più alti livelli dallo
scorso 25 marzo.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha pesato sui
titoli delle grandi holdings commerciali Mitsui & Co.
(JP3893600001) ha perso il 3,6%, Mitsubishi Corp.
(JP3898400001) il 2,3% e Sumitomo Corp. (JP3404600003)
il 2,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso venerdì scorso
a New York in calo del 2,4%, il prezzo del rame ha
registrato inoltre a Londra il suo più forte declino da
circa un mese.
KDDI (JP3496400007) ha chiuso in ribasso del 2,6%. Il
secondo operatore giapponese di telefonia mobile ha
tagliato le stime sul suo utile netto per l'esercizio
terminato lo scorso 31 marzo.
Konami (JP3300200007) ha perso il 6,1%. Anche il
produttore di videogiochi ha ridotto le stime sul suo
utile per lo scorso esercizio.
Redazione Borsainside 08:34
Borsa: Shanghai in forte calo (-4%)
lunedì, 19 aprile 2010 09:48 PECHINO
(ANSA) - ROMA, 19 APR - Indici di borsa cinesi in forte
calo, con il listino di Singapore che chiude a -4% per
la stretta di Pechino sulla proprieta' immobiliare.
L'indice Shanghai Composite Index cede il 4% a 3.004,16,
il calo peggiore dal 31 agosto, e il sotto-indice
relativo alle azioni del comparto immobiliare cede il 6%
ai minimi di un anno dopo che il Consiglio di Stato
cinese ha ordinato alle banche di non erogare piu'
prestiti per acquisti di terza casa nelle citta' con
rialzi eccessivi dei prezzi immobiliari.
Geithner: serve revisione
bipartisan norme supervisione finanziaria
BlueTG.it - lunedì, 19 aprile 2010 - 9:54
Mentre a Wall Street tiene banco la vicenda della
denuncia promossa dalla Sec nei confronti di Goldman
Sachs con l’accusa di truffa ai danni degli investitori,
il segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner si è detto
ieri “fiducioso” che il Congresso sappia superare le
divisioni politiche ed arrivare a un’intesa bipartisan
che consenta una revisione delle normative per la
supervisione finanziaria.
Per Geithner è infatti necessario approvare un testo di
legge che protegga i contribuenti da eventuali futuri
salvataggi pubblici.
La Borsa di Shanghai
sprofonda
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in forte ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 4,8% a 2.980,30 punti.
Era dall'agosto dello scorso anno che il listino cinese
non registrava un tale declino in una sola seduta.
Durante il fine settimana il Governo cinese ha lanciato
delle nuove misure volte a frenare la speculazione sul
mercato immobiliare. L'accusa di frode contro Goldman
Sachs (US38141G1040) è stata oggi a Shanghai solo un
motivo in più per vendere. Tra i bancari Industrial and
Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 4,9%, Bank of
China (CN000A0J3PX9) il 3,6%, China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) il 4%. Secondo quanto deciso dal
Consiglio di Stato cinese le banche potranno sospendere
la concessione di prestiti a chi acquista la terza casa.
Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha
perso l'8,2% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 9,3%.
In base alle nuove direttive di Pechino i governi locali
potranno prendere delle misure temporanee per limitare
il numero di immobili che acquista ogni singolo
investitore entro un determinato periodo di tempo.
Nel settore dell'acciaio Baoshan Iron & Steel
(CNE0000015R4) ha chiuso in calo del 6,7% e Angang Steel
(CN0009082362) dell'8,1%. Tra i titoli dei produttori di
cemento Anhui Conch Cement (CNE0000019V8) ha perso il
6,2% e Fujian Cement (CNE000000CQ8) il 5,5%. Le nuove
misure annunciate dal Governo cinese dovrebbero condurre
ad un calo della domanda di acciaio e cemento sul
mercato domestico.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2,1% a
21.405,17 punti. I settori bancario ed immobiliare hanno
sofferto anche sulla piazza finanziaria della città
costiera. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha perso il
3,2% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) l'1,5%. Nel
settore immobiliare Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha chiuso in calo del 2,7%, Cheung Kong
Holdings (HK0001000014) del 2,7%, Sino Land
(HK0083000502) del 2,5% e Henderson Land (HK0012000102)
dell'1,7%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379)
ha perso il 3,4%, Sinopec (CN0005789556) il 3,5% e CNOOC
(HK0883013259) il 3,9%. Il prezzo del petrolio ha perso
venerdì scorso a New York il 2,4%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso l'1,4%, il Taiex a Taipei il 3,2%, il
Kospi a Seul l'1,7% e lo Straits Times a Singapore
l'1,5%.
Redazione Borsainside 11:59
Cina: surplus capitali a
145 mld dlr
lunedì, 19 aprile 2010 12:29 PECHINO
(ANSA) - ROMA, 19 APR - Il surplus dei movimenti
capitali verso la Cina e' aumentato di 7 volte nel 2009
fino a 144,8 miliardi di dollari dai 19 miliardi del
2008. Lo scrive la Bloomberg citando le autorita'
cinesi, che avvertono di un probabile ulteriore afflusso
di investimenti nel caso - probabile - di rialzo dei
tassi d'interesse e apprezzamento dello yuan.
Islanda: Ue Pensa Ad Aiuti Eccezionali Per
Compagnie Aeree
lunedì, 19 aprile 2010 - 12:55
(ASCA-AFP) - Bruxelles, 19 apr - L'Unione europea sta
pensando di autorizzare gli stati membri a versare aiuti
pubblici ''eccezionali'' alle compagnie aeree che in
questi giorni stanno subendo pesanti perdite a causa del
divieto di volo causato dalla nube del vulcano
islandese. Lo ha annunciato un portavoce della
Commissione europea.
G20, Francia: ripresa globale rischia di portare altri
squilibri
lunedì, 19 aprile 2010 13:55 PARIGI
reuters - La ripresa globale rischia di peggiorare gli
squilibri nel sistema economico e le nazioni del G20
potrebbero rivedere le loro strategie per affrontare il
problema, secondo quanto riferisce un esponente del
governo francese,
"Non vogliamo generare nuovi squilibri", ha detto
l'esponente che vuole mantenere l'anonimato.
"Oggi c'è un rischio che la ripresa aumenti gli
squilibri. I Paesi che erano in surplus resteranno in
surplus e i Paesi che hanno bassi tassi di risparmio
hanno ancora bassi tassi di risparmio", aggiunge.
"Avremo una serie di strategie nazionali... e potremmo
discutere strategie alternative", dice.
I ministri del G20 si vedranno a Washington per la fine
della settimana a margine degli Spring meeting di Fondo
monetario e Banca Mondiale.
19 Aprile 2010 14:20 NEW
YORK
GOLDMAN: CRISI O TEMPESTA IN UN BICCHIER D'ACQUA?
di WSI
Secondo molti analisti la reazione del mercato avra'
vita breve, ma non per Jim Rogers, convinto che lo
scandalo che vede coinvolta la piovra della finanza
verra' usato come scusa per vendere. Vista correzione
del 15-20%.
Questa volta Goldman Sachs potrebbe svolgere il ruolo di
Lucifero, piuttosto che quello di Dio dei mercati.
Se e' vero che molti analisti sono convinti che la
reazione del mercato allo scandalo Goldman Sachs sia
come una tempesta in un bicchier d'acqua e pertanto
presentera' delle opportunita' di guadagno,
l'investitore miliardario Jim Rogers non e' affatto
dello stesso avviso.
Il presidente di Rogers Holdings sostiene che i mercati
siano destinati ad attraversare una fase di correzione.
In un'intervista con l'emittente Usa CNBC, l'influente
investitore ha detto che "un mercato che va su cosi'
tanto e lo fa senza correzione non e' normale. Quando
una cosa del genere succede, il mercato e' facile che
sia destinato ad accusare una correzione del 15-20%".
Rogers pensa che le accuse di frode mosse dalla SEC
contro l'istituto finanziario non provocheranno una
correzione, bensi' fungeranno da catalizzatrici. "Quando
i mercati sono pronti per una correzione, un evento di
questo tipo e' la goccia che fa traboccare il vaso".
L'investitore guru non sembra sorpreso delle misure
intraprese dall'autorita' di controllo dei mercati Usa.
Rogers ha infatti sottolineato che questo tipo di
indagini sono molto comuni dopo una crisi finanziaria,
citando il caso dello scoppio della bolla Internet.
Usa: a Marzo Superindice Economia +1,4%. Sopra Attese
lunedì, 19 aprile 2010 16:15 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 19 apr - Nel mese di marzo il superindice
dell'economia Usa e' salito dell'1,4% dallo 0,4% del
mese precedente. Il dato e' sopra il consensus degli
analisti (+1,1%). Tra le componenti dell'indice, in
progresso il numero medio delle ore lavorate, in calo
gli ordini del settore manifatturiero.
Banca mondiale verso
aumento capitale, ancora tensioni su quote
reuters - lunedì, 19 aprile 2010 - 17:04
di Lesley Wroughton
Si profilano colloqui spinosi tra i leader finanziari
che si incontreranno a Washington nei prossimi giorni,
alle prese con diverse opinioni su come concedere
ulteriore potere di voto in seno alla Banca Mondiale a
favore ai paesi emergenti.
Le discussioni sulla Banca Mondiale potrebbero dare un
assaggio di nuovi scontri sull'equilibrio dei poteri
all'interno del Fondo monetario internazionale.
La Banca mondiale è pronta per varare un aumento di
capitale da 3,5 miliardi di dollari - il primo in più di
vent'anni di vita dell'istituzione - con fondi in arrivo
sia dai paesi ricchi sia dagli emergenti. Questa
iniezione di fondi dovrebbe aiutarla a ricostruire il
suo arsenale dopo i numerosi prestiti concessi durante
la crisi.
Lo spostamento di una piccola quota dei poteri di voto,
che dovrebbe generare un ulteriore aumento di capitale
da 1 miliardo di dollari, è collegata con l'aumento di
capitale, ma presenta maggiori difficoltà e richiederà
difficili trattative tra industrializzati ed emergenti.
Lo scorso anno i capi di Stato e di governo del Gruppo
dei Venti si sono accordati a Pittsburgh per effettuare
uno spostamento del 3% dei poteri di voto all'interno
della Banca Mondiale e di almeno 5% nel Fondo monetario
internazionale.
I paesi emergenti però avevano chiesto la riallocazione
del 6% dei diritti di voto all'interno della Banca e,
allo stesso tempo, temono che anche una modifica per
solo il 3% possa essere difficile da portare a casa.
"Non penso che otterremo più del 3%" ha detto a Reuters
un funzionario brasiliano.
Il G20 ha spinto perchè un accordo sui poteri di voto
arrivi questa settimana, all'incontro della Banca
mondiale, in modo da coincidere con l'aumento di
capitale, mentre le novità sul Fondo dovrebbero essere
decise all'inizio del prossimo anno.
"Gli azionisti si stanno accordando su un aumento di
capitale. Penso che si guardi a una cifra intorno a 3,5
miliardi di dollari" ha detto il presidente della Banca
Robert Zoellick in un'intervista a Reuters. "Questo mi
sembrerebbe un buon risultato".
Zoellick riconosce però che, mentre è stato capace di
trovare un compromesso sull'aumento di capitale
convincendo i paesi emergenti ad alzare le loro
contribuzioni, il passaggio nelle quote dei membri è una
decisione su cui non può incidere.
"E' una decisione per gli azionisti sulla quale ho meno
leve perchè spetta a loro decidere" dice Zoellick.
Il presidente della Banca mondiale si dice, comunque,
cautamente fiducioso sulla possibilità di un'intesa
entro questa settimana sulla riallocazione di almeno il
3% delle quote dai paesi industrializzati a quelli
emergenti.
"Credo che gli azionisti siano impegnati [su questo
obiettivo] ma è un processo spinoso", dice il presidente
della World Bank.
lunedì, 19 aprile 2010 17:44
ATENE
Grecia: Nuovi Record
Negativi Per Bond. Alle Stelle Premio Su Default
(ASCA) - Roma, 19 apr - L'arrivo ad Atene della
delegazione del Fondo Monetario Internazionale e
dell'Unione Europea per discutere i dettagli dell'aiuto
finanziario alla Grecia non ha sortito alcun effetto
sulla dinamica del rischio di credito del paese
ellenico. La situazione e' decisamente peggiorata
rispetto a venerdi' scorso. Lo spread tra il rendimento
dei titoli decennali tedeschi e quello dei titoli greci
e' salito fino a 469,70 punti, il nuovo massimo storico
dall'ingresso di Atene nell'Eurozona. Secondo paese piu'
rischioso l'Irlanda con uno spread di 147 punti, poi il
Portogallo a 145 punti, l'Italia a 86 punti e la Spagna
a 76 punti. In deciso aumento la probabilita' di
''default'' della Grecia, sul mercato dei Cds (premi
assicurativi contro il default degli emittenti di bond),
per assicurare 10 milioni di euro di titoli di stato
greci bisogna pagare un premio di 462 mila euro con un
probabilita' di default pari al 32% nuovo picco storico.
Peggio della Grecia stanno solo Ucraina, Argentina e
Venezuela. Oggi, il presidente dell'Eurogruppo,
Jean-Claude Juncker, ha detto, secondo quanto riporta il
sito greco Euro2Day, che con Atene si discutera' anche
dell'introduzione di nuove misure di contenimento della
spesa pubblica. Juncker ha nuovamente ribadito l'impegno
dei paesi dell'Eurozona a fornire il necessario supporto
finanziario non appena Atene lo dovesse richiedere.
''Siamo preoccupati che il mercato non sia ancora
convinto del sostegno dell'Eurozona'', ha proseguito il
numero uno dell'Eurogruppo cercando di rassicurare sulla
posizione di Berlino, ''in caso di necessita' la
Germania aiutera' la Grecia''.
lunedì, 19 aprile 2010
18:04 BRUXELLES
Bce: Nel 2009 Utile Netto
Sale a 2,25 Mld Da 1,32 Mld Nel 2008
(ASCA) - Roma, 19 apr - La Banca Centrale Europea ha
chiuso il 2009 con un utile netto di 2,25 miliardi di
euro contro 1,32 miliardi del 2008. E' quanto riporta il
bilancio 2009 pubblicato oggi. Per cio' che attiene alle
plusvalenze non realizzate imputate a conti di
rivalutazione, l'apprezzamento dell'euro nei confronti
di dollaro e yen ne ha comportato una diminuzione
complessiva di 1,5 miliardi di euro, mentre l'incremento
significativo del prezzo dell'oro registrato nel corso
dell'anno ha determinato un aumento di 2,0 miliardi di
euro. Nel 2009 gli interessi attivi netti si sono
ridotti, passando da 2.381 a 1.547 milioni di euro, in
particolare per effetto di due fattori: (a) la
diminuzione degli interessi attivi derivanti
dall'allocazione delle banconote in euro all'interno
dell'Eurosistema, riconducibile soprattutto a un tasso
marginale sulle operazioni di rifinanziamento principali
dell'Eurosistema mediamente piu' contenuto nel 2009 e
(b) il calo degli interessi attivi netti sulle riserve
uffi ciali, ascrivibile soprattutto ai piu' modesti
tassi di interesse sulle attivita' denominate in dollari
statunitensi registrati in media nel corso dello stesso
anno. Nel 2009 gli utili netti realizzati su operazioni
finanziarie sono aumentati rispetto all'esercizio
precedente, passando da 662 a 1.103 milioni di euro, a
causa principalmente: (a) dei piu' elevati utili netti
realizzati sulle vendite di titoli effettuate nel 2009 e
(b) dei piu' elevati utili realizzati sulle vendite di
oro, ascrivibili all'effetto congiunto del signifi
cativo rialzo del relativo prezzo e del maggiore volume
delle vendite effettuate nel corso dello stesso anno.
Rispetto all'esercizio precedente, nel 2009 le spese di
amministrazione totali della BCE, inclusi gli
ammortamenti, sono aumentate da 388 a 401 milioni di
euro.
Borse europee negative,
Milano e Zurigo le peggiori
I principali listini azionari europei hanno chiuso anche
oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,3%,
il DAX a Francoforte lo 0,3%, il CAC40 a Parigi lo 0,4%,
il FTSE MIB a Milano l'1% e lo SMI a Zurigo l'1,3%. I
titoli delle linee aeree hanno guidato la lista dei
ribassi. Air France-KLM (FR0000031122) ha perso il 2,9%,
British Airways (GB0001290575) l'1,4% e Lufthansa
(DE0008232125) il 2,6%. A causa dell'eruzione del
vulcano del ghiacciaio di Eyjafallajökull in Islanda
sono stati cancellati anche oggi in tutta Europa
migliaia di voli.
L'accusa di frode contro Goldman Sachs (US38141G1040) ha
pesato ancora sui bancari. Barclays (GB0031348658) ha
perso lo 0,8%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,6%, BNP
Paribas (FR0000131104), Crédit Agricole (FR0000045072)
l'1,3%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) l'1,2%, Banco
Santander (ES0113900J37) lo 0,8% e UBS (CH0024899483) il
2%. L'inchiesta su Goldman Sachs si estenderà
probabilmente anche nel Regno Unito ed in Germania. Il
premier britannico Gordon Brown ha criticato durante il
fine settimana la banca d'affari statunitense definendo
le sue pratiche una "bancarotta morale".
Male anche i minerari. Anglo American (GB00B1XZS820) ha
perso l'1,5%, BHP Billiton (GB0000566504) l'1,6%,
Vedanta (GB0033277061) il 2% e Xstrata (GB0031411001) lo
0,9%. Il prezzo del rame è sceso oggi ai suoi più bassi
livelli delle ultime tre settimane.
Philips (NL0000009538) ha chiuso in rialzo del 3,3%. Il
conglomerato olandese ha annunciato oggi dei dati di
bilancio migliori delle attese del mercato.
BT Group (GB0030913577) ha guadagnato lo 0,2%. J.P.
Morgan ha alzato il suo rating sul titolo dell'operatore
telefonico da "Neutral" ad "Overweight".
E.ON (DE0007614406) ha guadagnato lo 0,5%. Deutsche Bank
ha alzato il suo rating sul titolo del colosso delle
utilities da "Hold" a "Buy".
Redazione Borsainside 18:27
Bce vede rischi su
stabilità per utili delle banche
reuters - lunedì, 19 aprile 2010 19:54 BRUXELLES
Le banche della zona euro stanno ancora affrontando
grandi rischi, anche se gli utili sono ripartiti nel
2009, grazie al balzo del comparto investment banking,
secondo la Banca centrale europea.
"Senza considerare il miglioramento degli utili delle
banche della zona euro nel 2009, la prospettiva per la
stabilità del sistema bancario nella zona è offuscata da
rischi significativi", sottolinea la Bce nel suo
bollettino annuale relativo al 2009.
Gli incrementi delle perdite su crediti potrebbero
tenere i profitti delle banche sotto pressione per un
po' di tempo, mentre i tassi di interesse - la
principale fonte di ricavi delle banche - potrebbero
subire contraccolpi se il rendimento della curva si
appiattisce, mette in guardia la banca centrale.
"Ci sono ragioni per essere cauti sulla durata della
recente ripresa dei profitti bancari, considerato che il
contesto straordinario di sostegno alle attività dell'investment
banking non dovrebbe continuare a seguito della
normalizzazione delle condizioni di mercato".
Secondo la Bce, un'uscita troppo veloce dai piani di
supporto governativo, potrebbe lasciare gli istituti
vulnerabili a choc esterni qualora le banche non avranno
riconquistato forza finanziaria sufficiente.
Bce: Definire Strategie
Chiare Di Risanamento Dei Conti Pubblici
lunedì, 19 aprile 2010 - 20:21
(ASCA) - Roma, 19 apr - Netto peggioramento dei conti
pubblici nel 2009 a causa della recessione e delle
misure di sostegno introdotte a sostegno dell'economia
reale e del settore finanziario. E' questo il lascito
della crisi in Europa. Il rapporto deficit/pil
dell'Eurozona e' salito dal 2% del 2008 al 6,4% del
2009. Cosi' la Banca centrale europea, nella relazione
al proprio bilancio d'esercizio 2009, invita a ''misure
correttive'' dei bilanci pubblici ed a stabilire ''con
chiarezza strategie di uscita dalle misure di stimolo
fiscale e strategie di risanamento dei conti per il
prossimo futuro, ponendo in primo piano le riforme della
spesa''.
19 Aprile 2010 20:30 NEW
YORK
SETTORE AEREO: IL VULCANO COSTERA' PIU' DELL'11/9
di WSI
La stima arriva dal commissario ai trasporti Ue. La Iata
se la prende con i governi d'Europa e ribadisce: persi
$250 milioni al giorno. Capitalizzazioni in ritirata:
Ryanair la peggiore. EasyJet limita i danni. Societa'
Usa: persi $20 milioni al giorno.
Le ceneri vulcaniche che hanno messo a terra da cinque
giorni gli aerei che avrebbero dovuto attraversare i
cieli del Vecchio Continente potrebbero costare care al
settore.
A tracciare un bilancio, che si preannuncia peggiore di
quello registrato con l'attacco alle torri gemelle, e'
stato il commissario ai trasporti dell'Unione Europea
Siim Kallas: "le conseguenze di questo evento senza
precedenti potrebbero andare ben oltre quanto avvenuto
dopo l'11 settembre del 2011. il punto e' che le
compagnie non sono pronte a subire un simile scenario",
ha detto.
La Commissione Europea, date le "circostanze
eccezionali", sta pensando di utilizzare gli stessi
strumenti di aiuto alle compagnie aeree che vennero
usati proprio all'indomani dell'11 settembre. Lo ha
detto il commissario alla concorrenza, Joequin Almunia.
Le societa' del settore, intanto, fanno i conti delle
loro perdite. In in termini di ricavi, Ubs stima che
ogni giorno vadano in fumo solo tra le compagnie europee
60 milioni di euro ($81 milioni).
Le flessioni si fanno sentire anche in termini di
capitalizzazione. Da quando lo stop ai cieli e' in atto,
Ryanair ha perso un valore di mercato di $714 milioni.
Come risulta dal grafico riportato a fianco, seguono
nella classifica Lufthansa (-$511 milioni), Air
France-KLM (-$339 milioni), British Airways (-$280
milioni) e Iberia (-$196 milioni). A limitare i danni e'
EasyJet con una perdita di capitalizzazione pari a $175
milioni.
Secondo i calcoli di Robert Herbst, analista e fondatore
di AirlineFinancials.com, le cinque maggiori compagnie
aeree americane, Delta Air Lines , United Airlines di
UAL Corp, American Airlines di AMR Corp, Continental
Airlines e US Airways, stanno perdendo nel complesso
$21.9 milioni al giorno.
Borse dell'Europa
dell'Est negative, Mosca -2,5%
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno
chiuso anche oggi in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca il 2,5% a 1.601,67 punti.
I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì ma
sono rimasti al di sotto della media. Sul mercato
azionario russo ha pesato anche oggi il calo dei prezzi
delle materie prime. Il prezzo del petrolio è caduto nel
pomeriggio a New York al di sotto di $81, il prezzo del
rame è sceso ai suoi più bassi livelli delle ultime tre
settimane. Tra i titoli del listino russo Sberbank
(RU0009029540) ha perso il 2,5%, LUKoil (RU0009024277)
il 4% e Norilsk Nickel (RU0007288411) il 5,6%. Gazprom
(RU0007661625) ha perso a San Pietroburgo il 3,6% a RUB
175,53.
Il BUX a Budapest ha perso il 3% a 23.863,82 punti.
L'insicurezza causata dall'accusa di frode contro
Goldman Sachs (US38141G1040) e dalla situazione della
Grecia ha fatto scattare una pioggia di vendite anche
sul mercato azionario ungherese. Tutti i titoli di
maggior peso del BUX hanno chiuso in forte calo. OTP
Bank (HU0000061726) ha perso il 2,7%, MOL (HU0000068952)
il 3%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 4,1% e Gedeon
Richter (HU0000067624) il 2,8%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,7% a 1.285,90 punti. NWR
(NL0006282204) ha chiuso in calo del 3,3%. Erste Group
ha tagliato il suo rating sul titolo del produttore di
carbone a "Hold". Tra gli altri titoli del listino ceco
Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha perso l'1,5%
e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,9%. Komercni
Banka (CZ0008019106) e Erste Group Bank (AT0000652011)
hanno guadagnato rispettivamente lo 0,5% e lo 0,2%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2,3% a 42.889,93 punti.
Diciotto dei venti titoli di maggior peso del listino
polacco hanno chiuso in ribasso. Tra i bancari Bank
Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2,5%, BZW Bank
(PLBZ00000044) il 2,6%, BRE Bank (PLBRE0000012) il 4,2%
e PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 2,5%. Asseco Poland
(PLSOFTB00016) ha perso il 5,8%. La principale impresa
IT dell'Europa dell'Est ha ridotto il prezzo d'emissione
dei suoi nuovi titoli da KPN 60 a KPN 54.
Redazione Borsainside 21:31
Borse dell'America
Latina: Sale solo Buenos Aires
La maggior parte borse dell'America Latina ha chiuso
ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,5% a 69.097,58
punti. L'incertezza causata dall'accusa di frode contro
Goldman Sachs (US38141G1040) ha pesato ancora sui
bancari. Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) ha perso l'1,2% e
Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) lo 0,9%. Vale
(BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,7%. Il prezzo del rame è
sceso ieri ai suoi più bassi livelli delle ultime tre
settimane. Nel settore dell'acciaio Gerdau
(BRGGBRACNPR8) ha perso il 2,2% e Usiminas
(BRUSIMACNPA6) il 2,5%. Dopo aver perso la scorsa
settimana il 6,5% Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) è
rimbalzato ed ha chiuso in rialzo dell'1,8%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello
0,5% a 33.439,77 punti. Tra le blue chips messicane
América Móvil (MXP001691213) ha perso l'1,3%, Cemex
(MXP225611567) l'1,4% e Grupo Mexico (MXP370841019) lo
0,3%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha guadagnato lo
0,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
General a Lima ha perso lo 0,1% e il Colcap a Bogotà lo
0,7%. Il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,9%. L'IPSA
a Santiago del Cile ha chiuso invariato. La Borsa di
Caracas è rimasta ieri ferma.
Redazione Borsainside 00:32
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WALL
STREET: FUTURES USA NEGATIVI, CITIGROUP NON BAST
19 Aprile 2010 15:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Miglior risultato per la
banca dal secondo trimestre 2007. Ma l'effetto Goldman
non si esaurisce per quanto i derivati abbiano ridotto
le loro perdite. Petrolio e oro ancora giu'.
I risultati sopra le stime di Citigroup non bastano per
esaurire l'effetto Goldman sui futures americani. A
mezz'ora dall'avvio delle contrattazioni i derivati
continuano a scambiare in territorio negativo (vedi
quotazioni a fondo pagina), facendo pensare dunque a
un'apertura con il segno meno.
La seduta sara' infatti condizionata anche oggi
dall'annuncio arrivato venerdi' scorso dell'accusa di
frode della Sec su Goldman Sachs. Tutti i finanziari ne
verranno ancora una volta condizionati, tanto piu' che
l'organo di sorveglianza della Borsa Usa starebbe
investigando sulle transazioni in prodotti strutturati
realizzate da altri big del settore, inclusi Deutsche
Bank, Ubs e Merrill Lynch. L'obiettivo e' capire se
anche altre istituzioni finanziarie hanno omesso
informazioni rilevanti su tali prodotti a scapito degli
investitori, proprio come avrebbe fatto Goldman.
Citigroup intanto ha messo a segno il miglior trimestre
dal 2007 con utili che anno raggiunto i $4.4. miliardi,
pari a $0.15 per azione.
La vicenda Goldman mette in secondo piano la stagione
delle trimestrali. Anche questa sara' infatti una
settimana particolarmente ricca. A mercati chiusi oggi
tocca a Ibm, domani alla stessa Goldman insieme a Apple
e Coca Cola.
Gia' pubblicati i conti del gruppo di giocattoli Hasbro:
benefici fiscali e ricavi sostenuti in tutte le
categorie di prodotti hanno aiutato i profitti
(triplicati a $0.40 per azione da $0.14 dello stesso
periodo dell'anno scorso). Il produttore di Transformers
ha anche avviato un riacquisto di azioni proprie per
$625 milioni.
Nel comparto farma, Eli Lilly ha registrato nel primo
trimestre dell'anno profitti in calo del 5% e ha anche
tagliato l'outlook sull'intero anno. Gli utili hanno
comunque battuto di $0.03 per azione le stime degli
analisti.
Nel settore dei servizi petroliferi, Halliburton ha
registrato utili trimestrali in calo ($0.23 per azione
da $0.42 dello stesso periodo dello scorso anno), non
riuscendo cosi' a centrare le previsioni di Wall Street
($0.26).
Da monitorare ancora una volta il comparto aereo, messo
a tappeto dalle ceneri del vulcano islandese. Secondo il
commissario ai trasporti della Ue lo stop nei cieli
potrebbe avere un impatto economico per il settore
peggiore rispetto a quello dell'11 settembre 2001. La
Iata (International Air Transport Association) ha nel
frattempo criticato la gestione del caso da parte dei
vari governi nel vecchio continente definando la
situazione "european mess" (un casino europeo). La
critica e' arrivata dal numero uno dell'associazione
Giovanni Bisignani.
Sul fronte macro, alle 16:00 ora italiana e' atteso il
dato sul Superindice di marzo.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio scivolano sui minimi di tre
settimane. I futures con consegna maggio si muovono in
ribasso di $2.28 attestandosi a quota $81.11 al barile
(-2.13%). Sul valutario la moneta unica scivola per la
seconda volta in sei giorni portandosi a quota $1.3426
(-0.46%). L'oro cede di $3.20 (-0.28%) in area $1133.70
circa. Il rendimento sul benchmark decennale si attesta
al 3.7800% rispetto al 3.7700% di venerdi'.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 perde 5.90 punti (-0.50%) a 1184.40.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 scivola di 5 punti
(-0.25%) a quota 2004.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in calo di
47.00 punti (-0.43%) a 10938.00.
WALL
STREET: GIU', CITI CORRE, GOLDMAN NO
19 Aprile 2010 17:49 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Esaurito l'effetto positivo
della trimestrale della banca, che continua a essere
comprata. Vendite per l'istituto accusato di frode dalla
Sec. Il numero uno Blankfein ai dipendenti: difenderemo
la nostra reputazione. Giu' oro e greggio.
La prima seduta della settimana, partita in leggero
calo, sembrava pronta a colorarsi di verde ma a due ore
e mezzo dal suono della campanella gli indici sono
negativi. L'effetto Goldman ha dunque la meglio.
I conti superiori alle attese di Citigroup e il dato
record relativo al Superindice di marzo hanno gia'
esaurito il loro effetto positivo.
Il Dow perde lo 0.20% a 10998 (-20 punti), il Nasdaq
cede lo 0.94% a 2458 (-24 punti) mentre l'S&P 500
scivola dello 0.53% a 1186 (-7 punti).
Gli operatori continuano a guadardare al caso Goldman,
da quando venerdi' scorso la banca e' stata accusata di
frode dalla Sec. Ci si aspetta infatti che nuovi
istituti possano entrare nel mirino delle autorita' con
le stesse accuse. Il titolo perde l'1.38% dopo aver
lasciato sul terreno circa il 13% nella scorsa giornata
di borsa.
L'organo di sorveglianza della Borsa Usa starebbe
investigando sulle transazioni in prodotti strutturati
realizzate da altri big del settore, inclusi Deutsche
Bank, Ubs e Merrill Lynch. L'obiettivo e' capire se
anche altre istituzioni finanziarie abbiano omesso
informazioni rilevanti su tali prodotti a scapito degli
investitori, proprio come avrebbe fatto Goldman.
Fitch ha confermato il rating sulla banca mentre
circolano voci che gli executive di Goldman Sachs siano
convinti di esser finiti "nella parte del cattivo nella
campagna dell'amministrazione Obama per la riforma delle
regole finanziarie". E' quanto riportato dalla rivista
online Politico che cita una fonte. Sulle pagine web
della rivista c'e' pubblicato un messaggio voce che il
capo di Goldman Lloyd Blankfein ha lasciato sulle
segreterie telefoniche dei dipendenti: "stiamo facendo i
passi necessari per difendere la nostra reputazione", ha
detto.
Il rappresentante democratico Barney Frank, presidente
della Commissione servizi finanziari della Camera, ha
detto ai microfoni di Cnbc che il caso Goldman potrebbe
aiutare l'amministrazione Obama a premere l'acceleratore
sulla riforma finanziaria.
Citigroup (+4.7%) festeggia intanto il miglior trimestre
dal 2007 con utili che anno raggiunto i $4.4. miliardi,
pari a $0.15 per azione.
La vicenda Goldman mette in secondo piano la stagione
delle trimestrali. Anche questa sara' infatti una
settimana particolarmente ricca. A mercati chiusi oggi
tocca a Ibm, domani alla stessa Goldman insieme a Apple
e Coca Cola.
Gia' pubblicati i conti del gruppo di giocattoli Hasbro
(+1.18%): benefici fiscali e ricavi sostenuti in tutte
le categorie di prodotti hanno aiutato i profitti
(triplicati a $0.40 per azione da $0.14 dello stesso
periodo dell'anno scorso). Il produttore di Transformers
ha anche avviato un riacquisto di azioni proprie per
$625 milioni.
Nel comparto farma, Eli Lilly (+0.06%) ha registrato nel
primo trimestre dell'anno profitti in calo del 5% e ha
anche tagliato l'outlook sull'intero anno. Gli utili
hanno comunque battuto di $0.03 per azione le stime
degli analisti.
Nel settore dei servizi petroliferi, Halliburton
(-0.35%) ha registrato utili trimestrali in calo ($0.23
per azione da $0.42 dello stesso periodo dello scorso
anno), non riuscendo cosi' a centrare le previsioni di
Wall Street ($0.26).
Da monitorare ancora una volta il comparto aereo, messo
a tappeto dalle ceneri del vulcano islandese. Secondo il
commissario ai trasporti della Ue lo stop nei cieli
potrebbe avere un impatto economico per il settore
peggiore rispetto a quello dell'11 settembre 2001. La
Iata (International Air Transport Association) ha nel
frattempo criticato la gestione del caso da parte dei
vari governi nel vecchio continente definando la
situazione "european mess" (un casino europeo). La
critica e' arrivata dal numero uno dell'associazione
Giovanni Bisignani.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio restano sui minimi di tre
settimane. I futures con consegna maggio si muovono in
ribasso di $1.95 attestandosi a quota $81.29 al barile
(-1.95%). Sul valutario la moneta unica scivola a quota
$1.3461 (-0.31%). L'oro cede di $1.95 (-0.17%) in area
$1135 circa. Il rendimento sul benchmark decennale si
attesta al 3.7800% rispetto al 3.7700% di venerdi'.
WALL
STREET:
RESISTE SOSPINTA DA BANCHE E IBM
19 Aprile 2010 22:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Il caso Goldman indebolisce
i bancari, ma New York snobba i pessimisti. Brutto colpo
per le commodity: greggio arretra a $81, oro sui minimi
di due settimane. Effetto vulcano sul settore aereo.
Palm punita, bene IBM. GM restituira' $4.7 mld
Con una discreta accelerazione nel pomeriggio i listini
si sono riportati in territorio positivo, favoriti dai
guadagni delle banche e di alcuni big che riporteranno i
conti fiscali in settimana, tra cui International
Business Machines.
Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.67% in area 11092.05, il
Nasdaq ha ceduto un marginale 0.05% a quota 2480.11,
l'S&P 500 ha invece registrato un rialzo dello 0.45% a
1197.52 punti.
I mercati sono stati depressi per maggior parte della
seduta odierna, nonostante i conti superiori al previsto
di Citigroup e ai segnali positivi giunti dal fronte
macroeconomico. Tutto cio' dopo che venerdi' i listini
sono caduti vittima della peggiore seduta da febbraio.
Per proteggere il tuo patrimonio, segui INSIDER. Se non
sei abbonato, fallo subito: costa solo 0.86 euro al
giorno, provalo ora!
Nelle sale operative si e' temuto per l'impatto che
avranno sul mercato le accuse di frode mosse dalla SEC
contro Goldman Sachs, ma la prima reazione di Wall
Street sembra decisamente positiva (la Sec non ha
abbastanza armi per buttar giu' la potente banca
newyorkese). Nel frattempo i prezzi del petrolio sono
scivolati in area $81 al barile, messi sotto pressione
dalle prospettive di un indebolimento della ripresa
economica, in parte a causa dello scandalo Goldman, ma
sopratutto per le implicazioni che avranno i ritardi dei
voli in Europa.
La maggior parte degli aeroporti del Vecchio Continente
sono ancora chiusi per colpa della cenere presente nei
cieli e sollevata dall'eruzione di un vulcano in
Islanda. Sell-off anche sull'oro, con i contratti con
scadenza maggio che sono scivolati sui minimi di due
settimane.
L'indice CBOE della volatilita', considerato la cifra
piu' attendibile per misurare il livello di paura dei
mercati, e' salito sino a toccare quasi i 20 punti,
prima di retrocedere sotto quota 19.
Oggi era in calendario solo un dato macroeconomico di
rilievo, il superindice, che ha fatto un balzo record
dell'1.4% in marzo, sopra le attese.
A livello settoriale le banche hanno iniziato a
recuperare terrenonelle ultime ore di contrattazioni, ma
Bank of America e JP Morgan hanno chiuso comunque in
rosso, schiacciate nei bassifondi del Dow. Il benchmark
XLF ha guadagnato lo 0.9%.
Tuttavia alcuni analisti hanno detto di rimanere
rialzisti sul comparto, anche dopo lo scandalo Goldman:
il target price di Bank of America e' stato alzato da
almeno 5 broker differenti.
Intanto Citigroup ha registrato un progresso di quasi il
6% dopo che l'istituto ha battuto nettamente le attese
sia sul fronte del fatturato che dei profitti.
I titoli Goldman Sachs recuperano solo una piccola fetta
delle perdite pesanti accumulate venerdi', con Wall
Street che continua a interrogarsi sulle implicazione
che avra' l'accusa di frode negli investimenti sui mutui
subprime avanzata dall'autorita' di controllo dei
mercati. Gli analisti di FBR hanno rimosso i titoli
della banca dalla loro Top Picks list. Ancora non e'
dato conoscere i parametri nel dettaglio delle indagini,
ma anche in Gran Bretagna e Germania stanno prendendo in
considerazione muovere accuse contro la casa d'affari.
Gli utili societari all'infuori della sfera finanziaria
hanno offerto uno spunto per gli acquisti. Il gigante
farmaceutcio Eli Lilly ha fatto meglio del previsto con
un utile per azione pari a $1.13, anche se ha avvertito
che la riforma del sistema di assistenza sanitaria
potrebbe ridurre il fatturato.
Avanzano le azioni di Halliburton, dopo che la seconda
maggiore azienda di servizi petroliferi al mondo ha
riportato un calo del 46% dei profitti a causa della
debolezza della domanda proveniente dall'America Latina.
I titoli IBM corrono in vista della presentazioni delle
cifre trimestrali, che avverra' oggi a mercati chiusi.
Un'altra seduta sull'ottovolante per Palm. Uno dei
principali dirigenti ha rassegnato le sue dimissioni e
diversi analisti hanno sollevato dubbi circa l'evenutale
acquisizione della societa'. Intanto la casa
automobilistica General Motors ha annunciato che
restituira' al governo $4.7 miliardi di prestiti prima
del previsto.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio restano sui minimi di tre
settimane. I futures con consegna maggio si muovono in
ribasso di $1.79 attestandosi a quota $81.45 al barile.
Sul valutario la moneta unica scivola a quota $1.3485
(-0.13%). L'oro cede $1.1 in area $1135.20 circa. Il
rendimento sul benchmark decennale si attesta al
3.8100%, in progresso di 3.7 punti base rispetto a
venerdi' scorso.
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Lunedì
19 Aprile
2010 |
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Lunedì
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Germania
- Edizione Berlino |
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Regno
Unito - Edizione
Londra |
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Francia -
Edizione Parigi |
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PARTE 1 |
PARTE CRONOLOGICA |
PARTE 2 |
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