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La Borsa di Tokyo scende, male gli esportatori
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in netto ribasso. Il
Nikkei ha perso l'1,3% a 10.949,09 punti e il Topix lo
0,9% a 978,17 punti. Gli esportatori hanno guidato la
lista dei ribassi. Toyota (JP3633400001) ha perso
l'1,4%, Honda (JP3854600008) l'1,9%, Canon
(JP3242800005) lo 0,7%, Panasonic (JP3866800000) l'1,2%
e Sony (JP3435000009) il 2,1%. A causa dell'aumento dei
timori relativi alla crisi del debito sovrano lo yen si
è apprezzato oggi rispetto a tutte le altre principali
valute.
Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha
perso l'1,2%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) lo
0,5% e Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) lo
0,9%.
Nel settore high-tech sono scattate delle prese di
beneficio. Advantest (JP3122400009) ha chiuso in calo
dello 0,4% e Tokyo Electron (JP3571400005) dell'1,1%.
Ricoh (JP3973400009) ha guadagnato il 3,4%. Il
produttore di macchine per ufficio ha alzato le stime
sul suo utile.
Redazione Borsainside 08:31
Credit Suisse: Triplica l'Utile Nel Primo Trimestre
giovedì, 22 aprile 2010 09:25 ZURIGO
(ASCA-AFP) - Zurigo, 22 apr - Credit Suisse triplica
l'utile nel primo trimestre, con un profitto di 2,1
miliardi di franchi svizzeri. Il ceo della banca
svizzera, Brady Dugan, ha dichiarato che l'istituto sta
mantendendo ''stabile e di alta qualita''' il profitto
grazie alla ripresa dopo la crisi dello scorso anno.
''Le condizioni del mercato - ha proseguito Dugan -
rimarranno simili a quelle dei primi tre mesi e siamo
fiduciosi sulla possibilita' di continuare a far
registrare buoni risultati in un periodo di
cambiamenti''.
Grecia: Dipendenti
Pubblici Scioperano Contro Misure Rigore
giovedì, 22 aprile 2010 - 10:06
(AGI) - Atene, 22 apr. - Dipendenti pubblici in sciopero
oggi in Grecia per protestare contro le misure di
austerity introdotte dal governo per fronteggiare la
crisi. In decine di migliaia incroceranno le braccia per
chiedere di non concordare ulteriori tagli con Unione
europea e Fondo monetario internazionale con cui da ieri
sono stati avviati i colloqui per discutere un pacchetto
di aiuti.
Goldman Sachs: Atene proporra' ristrutturazione
volontaria debito
BlueTG.it - giovedì, 22 aprile 2010 10:11 NEW YORK
Secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg esiste una
elevata probabilità che la Grecia tagli o rinvii il
pagamento sui propri titoli di stato, nonostante il
piano di salvataggio varato dalla Ue e dal Fmi, i cui
rappresentanti, insieme a quelli della Bce, hanno
incontrato ieri ad Atene il governo greco per definire
nel concreto una “road map” per l’utilizzo dei fondi
medesimi.
L’agenzia cita un report di Goldman Sachs a cui si
giunge alla conclusione che “è probabile che entro i
prossimi mesi Atene proponga una ristrutturazione su
base volontaria del debito” visto che una simile
manovra, accanto agli aiuti internazionali già
predisposti, darebbe un maggiore respiro al governo di
Atene, messo sotto pressione dall’ondata di scioperi
scatenati dalle misure di austerity varate per
assicurarsi la collaborazione di Ue e Fmi.
Giappone: Export In
Ripresa a Marzo, Surplus Di 10,2 Mld Dollari
giovedì, 22 aprile 2010 - 10:17
(ASCA-AFP) - Tokyo, 22 apr - Export in ripresa per il
Giappone. A marzo, il surplus della bilancia commerciale
del paese e' cresciuto oltre le attese a 10,2 miliardi
di dollari, in aumento del 43,5% su base annua. La
bilancia commerciale giapponese, in virtu' della forte
crescita dell'export, fa registrare un surplus di 948,5
miliardi, in forte crescita, dopo il deficit di 5,4
miliardi di dollari dello scorso anno.
Eurozona: Deficit Piu' Che Triplicato Nel 2009 Al 6,3%
Del Pil
giovedì, 22 aprile 2010 11:29 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 22 apr - Il deficit complessivo dei 16
paesi dell'Eurozona nel 2009 e' piu' che triplicato
rispetto all'anno precedente al 6,3% del prodotto
interno lordo, un livello piu' che doppio rispetto ai
parametri comunitari. Lo ha reso noto Eurostat. La
crescita rispetto al deficit del 2% registrato nel 2008,
sottolinea l'Unione Europea, ben al di sotto della
soglia del 3%, e' legato agli effetti della peggiore
recessione del dopoguerra. Nessuno dei 27 paesi
dell'Unione ha chiuso il bilancio pubblico 2009 con un
avanzo.
Borse Asia-Pacifico: Sale
solo Singapore
Quasi tutte le principali borse della regione
Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1,1% a 2.999,48 punti.
Bank of Communications (CN000A0ERWC7) ha chiuso in
ribasso del 4,8%. Un top-manager della banca cinese ha
dichiarato che il volume dei prestiti è calato negli
ultimi due mesi. Tra gli altri titoli del settore
Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso
l'1,5% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 3%
Dopo una seduta di pausa i titoli delle imprese
immobiliari hanno ripreso oggi a scendere. China Vanke
(CN0008879206) ha chiuso in calo del 2,6% e Poly Real
Estate (CN000A0KE8T0) dell'1,4%. Secondo il "China
Securities Journal" la bolla immobiliare minaccerebbe la
stabilità sociale e finanziaria del paese, un suo
sgonfiamento sarebbe quindi necessario.
China Shipping Container Lines (CNE100000536) ha perso
il 3,5%. La seconda impresa cinese del settore del
trasporto di container ha annunciato di aver chiuso lo
scorso anno in rosso di CNY 6,49 miliardi.
Sinolink Securities (CNE000000SV4) ha perso il 3,3%.
L'utile del broker è calato nel primo trimestre del 14%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,3%
a 21.454,94 punti. I titoli delle imprese immobiliari
hanno continuato a scendere. Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha perso l'1,7%, Cheung Kong Holdings
(HK0001000014) l'1,4%, Sino Land (HK0083000502) il 3% e
Henderson Land (HK0012000102) l'1,2%. John Tsang, il
Segretario per le Finanze dell'autorità locale di Hong
Kong, ha annunciato ieri una serie di nuove misure per
frenare la crescita del settore immobiliare. Il calo del
prezzo del petrolio ha pesato sui petroliferi.
PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,9% e Sinopec
(CN0005789556) lo 0,3%. HSBC (GB0005405286) ha
registrato una ripresa ed ha guadagnato lo 0,4%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso l'1%, il Taiex a Taipei lo 0,2% e il
Kospi a Seul lo 0,5%. Lo Straits Times a Singapore ha
guadagnato lo 0,4%.
Redazione Borsainside 12:10
Debito pubblico, Germania sorpassa Italia in valore
assoluto
reuters - giovedì, 22 aprile 2010 12:33 BERLINO
Nel 2009 il debito pubblico tedesco è salito a 1.762,2
miliardi di euro superando di poco il livello di quello
italiano che si è fermato invece a 1.760,8 miliardi alla
fine dello scorso anno.
Le cifre pubblicate oggi da Eurostat si confrontano con
dati del 2008 che vedevano l'Italia ancora in testa alla
classifica del debito pubblico (espresso in valore
assoluto) con 1.663,5 miliardi di euro contro i 1.646,2
miliardi di Berlino.
Il poco invidiabile primato italiano è ovviamente
inviolato se si guarda al debito in percentuale del Pil.
Con un rapporto debito/Pil di 115,1% a fine 2009, solo
la Grecia si avvicina al 115,8% dell'Italia. Peraltro in
valore assoluto il debito greco ammonta a soli 273,4
miliardi di euro (e il Pil a 237,5 miliardi).
Grazie a un prodotto interno lordo pari a 2.407,2
miliardi di euro ai prezzi di mercato - a fronte dei
1.520,9 miliardi dell'Italia - la Germania può contare
su un rapporto debito/Pil del 73,2%.
Il debito francese si colloca invece al 77,6% del Pil
sebbene in valore assoluto Parigi segua Berlino e Roma
con 1.489 miliardi a fine 2009 (oltre 170 miliardi in
più dell'anno precedente).
Usa: Obama, Senza Riforma Della Finanza La Crisi Si
Ripetera'
giovedì, 22 aprile 2010 12:40 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 22 apr - La crisi economica
scoppiata negli Stati Uniti e' destinata a ripetersi se
non si adottera' la riforma della regolazione
finanziaria. E' quanto emerge da alcuni estratti del
discorso che il presidente degli Stati Uniti, Barack
Obama, pronuncera' oggi al prestigioso college di Cooper
Union, lo stesso luogo dove lancio' l'allarme sulla
crisi nel corso della campagna elettorale presidenziale.
''Non traggo alcuna soddisfazione dal fatto che le mie
parole di allora hanno trovato pieno conferma dagli
eventi che sono seguiti'' dice Obama ''ma ripeto quello
che ho gia' detto allora perche' e' essenziale che
impariamo le lezioni della crisi in modo da non
condannarci a riperla''. ''E non illudiamoci - prosegue
- questo e' esattamente cio' che succedera' se lasceremo
passare questo momento senza far nulla''. Il Presidente
si rivolge direttamente anche ai grandi manager di Wall
Street chedendo loro di ritirare l'esercito di lobbisti
che, ad avviso della Casa Bianca, vengono pagati milioni
di dollari per lavorare all'abbattimento della riforma.
''Sono qui oggi - dice - anche perche' voglio chiedervi
con forza di unirci a noi invece di combattere i nostri
sforzi''.
Portogallo, credit defaul
a nuovi massimi
giovedì, 22 aprile 2010 13:34 LISBONA
(ANSA) - ROMA, 22 APR - I credit default swap debito a
cinque anni del Portogallo hanno raggiunto oggi un nuovo
massimo storico a 248 punti base. Sulle tensioni legate
al debito greco salgono anche gli analoghi contratti
sulla Spagna, ora a 166 punti.
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Eurozona: Eurostat Scatena Terremoto-Debito. Sotto Tiro
Atene e Lisbona
giovedì, 22 aprile 2010 13:47 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 22 apr - Conti pubblici di Grecia e
Portogallo in apnea. Questa mattina Eurostat ha rivisto
quelli del 2009. Per Atene il rapporto deficit/pil e'
stato alzato dal 12,7% al 13,6%, senza escludere un
ulteriore revisione al rialzo di 0,3-0,5 punti. Rivisto
anche il rapporto ebito/pil e' salito a 115,1% dal
113,1%. Per Lisbona il rapporto deficit/pil e' stato
rivisto dall'8% al 9,3%. Immediata la reazione sul
mercato dei titoli di Stato dell'Eurozona, dove si e'
scatenato un nuovo terremoto. Il rendimento dei titoli
di Stato decennali della Grecia e' volato all'8,50%. Lo
spread tra il rendimento dei i titoli di stato decennali
tedeschi e greci e' salito a 540 punti, il nuovo massimo
dal 1998. Il premio assicurativo sull'insolvenza (Cds)
di Atene ha raggiunto 552 punti base. Cioe' per
assicurare 10 milioni di euro di titoli di Stato
quinquennali di Atene bisogna pagare 552 mila euro. Da
segnalare che i tassi a breve termine sul debito della
Grecia sono uguali o piu' alti di quelli a lungo
termine, chiaro segnale di crisi di solvibilita'. Stessa
musica per il Portogallo, lo spread tra i titoli di
Stato decennali tedeschi e portoghesi e' salito a 179
punti, il premio assicurativo per progettersi
dall'insolvenza di Lisbona a 250 mila euro. In entrambi
i casi, si tratta del massimo storico. Nella classifica
del rischio appare piu' articolata la posizione degli
altri paesi che seguono Grecia e Portogallo. In termini
di spread sui titoli decennali tedeschi, l'Irlanda
viaggia a 164 punti, la Spagna 86 punti, l'Italia 92
punti. Ma il merito di credito della Spagna si sta
deteriorando piuttosto velocemente. I titoli di stato
decennali italiani (BTP (Parigi: FR0000033607 - notizie)
) decennali rendono appena 6 punti base in piu' di
quelli spagnoli (Bonos) ma, ieri, durante le
contrattazioni, i Btp hanno registrato rendimenti
persino inferiori a quelli dei Bonos.Dall'aprile 1991,
su 4.968 sedute del mercato del debito pubblico europeo,
solo in 200 il rendimento dei Btp e' stato inferiore a
quello dei Bonos. Situazione ben registrata dal mercato
dei premi assicurativi (Cds). Per proteggersi contro il
default di Madrid si pagano 165 mila euro, 154 mila per
l'Irlanda e 144 mila per l'Italia.
Usa: Prezzi Produzione
+0,7% a Marzo, Sopra Attese
giovedì, 22 aprile 2010 - 14:42
(ASCA) - Roma, 22 apr - I prezzi alla produzione Usa, a
marzo, hanno fatto registrare un incremento superiore
alle attese, con un rialzo congiunturale dello 0,7%. Su
base annua, l'incremento e' stato dello 0,9%. Gli
analisti si attendevano un rialzo congiunturale piu'
contenuto, dello 0,4%. Il dato core ha mostrato un
incremento dello 0,1%, su base annua, l'aumento e' stato
dello 0,9%.
Usa: Richieste Sussidi Disoccupazione -24mila, a 456mila
giovedì, 22 aprile 2010 14:43 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 22 apr - Le richieste di sussidi di
disoccupazione, la scorsa settimana, sono scese di 24
mila unita', a 456 mila richieste. Il dato risulta
migliore delle attese, con gli analisti che si
attendevano 460 mila richieste.
Pechino, con yuan forti
danni all'export
giovedì, 22 aprile 2010 - 15:06
(ANSA) - ROMA, 22 APR - Una volatilita' 'relativamente
ampia' dello yuan sarebbe un danno per le esportazioni
cinesi. A dirlo una nota del ministero dell'Industria.
Secondo Pechino le pressioni di alcuni paesi
industrializzati per un apprezzamento della valuta
nazionale stanno gia' avendo un impatto negativo sulle
prospettive commerciali della Cina.
Fmi: Strauss-Kahn, Per
Regolamentazione Finanziaria Serve Coordinamento
giovedì, 22 aprile 2010 - 15:40
(ASCA) - Roma, 22 apr - Sulla riforma dei sistemi di
regolamentazione, supervisione e vigilanza, ''il
Financial Stability Board sta facendo un buon lavoro''.
Cosi' Dominique Strauss-Kahn, direttore del Fondo
Monetario Internazionale, nel corso della conferenza
stampa in occasione del summit di primavera del Fondo.
''C'e' un probema di tempistica, per fare Basilea 2 ci
sono voluti 12 anni, penso che bigognera' metterci meno
tempo'', ha proseguito Strauss-Kahn. ''Uno dei problemi
e' il coordinamento, dobbiamo evitare che si arrivi a
riforme incosistenti tra i differenti paesi'', ha
osservato Strauss-Kahn.
Fmi: Strauss-Kahn, Grecia
Problema Serio. Stiamo Parlando e Serve Tempo
giovedì, 22 aprile 2010 - 15:46
(ASCA) - Roma, 22 apr - ''I colloqui con il governo
greco sono appena iniziati, ci vorranno alcuni giorni,
anche perche' si tratta di un problema serio. Il Fondo
sta cooperando con la Ue, ma i nostri colloqui sono solo
con la Grecia'', cosi' Dominique Strauss-Kahn, direttore
del Fondo Monetario Internazionale rispondendo a una
domanda sulla situazione finanziaria della Grecia. L'Fmi
ha predisposto un pacchetto di prestiti fino a 15
miliardi di euro. I paesi dell'Eurozona si sono detti
disposti ad attivare prestiti bilaterali fino a 30
miliardi di euro.
Fmi: Strauss-Kahn, Nell'Eurozona Problema Debito Sovrano
Solo Per Grecia
giovedì, 22 aprile 2010 15:51 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 22 apr - ''Non c'e' un problema di debito
sovrano nell'Eurozona, non vedo la necessita' di
focalizzarsi su questo o quell'altro paese, il focus e'
solo sulla Grecia''. Cosi' Dominique Strauss-Kahn,
direttore del Fondo Monetario internazionale,
rispondendo a una domanda sulla possibilita' di un
contagio della crisi del debito Greco ad altri paesi
dell'Eurozona.
Usa: a Marzo
Compravendite Case +6,8, Sopra Attese
giovedì, 22 aprile 2010 - 16:13
(ASCA) - Roma, 22 apr - Nel mese di marzo, le
compravendite di case negli Usa sono salite del 6,8%
portando il totale a 5,35 milioni di unita'. Si tratta
di numeri migliori del consensus degli economisti che
stimavano 5,25 milioni di unita'. Il rapporto
offerta/domanda e' sceso a 8 mesi dai precedenti 8,5
mesi. I dati sono stati diffusi dall'associazione
americana degli agenti immobiliari. Meno incoraggianti i
numeri pubblicati dalla Agenzia Federale per la Casa, a
febbraio i prezzi delle case sono scesi dello 0,2% su
base mensile e del 3,4% su base annuale.
22 Aprile 2010 16:34 NEW
YORK
RIPRESA A
V, PAROLA DI GOLDMAN SACHS
di WSI
Sfatati i timori di una doppia recessione. La Cina, dove
le importazioni cresceranno, fungera' da traino. Il fair
value del cross euro/dollaro visto a $1.22. Comprare la
sterlina nella seconda meta' dell'anno, a patto che...
Altro che doppia recessione. L’economia mondiale si
trova chiaramente lungo la strada della ripresa, la cui
forma e’ quella a V. A sostenerlo e’ il capo della
ricerca economica globale di Goldman Sachs, Jim O’Neill.
Le azioni offrono un "valore rispettabile", l’unica
minaccia del recente rally e’ il rischio di un rialzo
significativo dei tassi di interesse, ha aggiunto
l’esperto parlando ai microfoni di Cnbc. Questo scenario
non e’ ancora chiaro in generale nel breve termine visto
che politici e addetti ai lavori temono il ritorno di
una recessione che metta nuovamente a tappeto tutto il
mondo.
"Gli stessi indicatori che indicavano una frenata
dell’economia ora suggeriscono una ripresa nei paesi
sviluppati cosi’ come in quelli in via di sviluppo" ha
spiegato colui che e’ diventato famoso per aver coniato
il termine BRIC, riferito alle economie emergenti di
Brasile, Russia, India e Cina.
Intervenendo a una conferenza a Londra (dove si e’
rifiutato di rispondere alle domande riguardanti
l’accusa di frode arrivata dalla Sec alla banca per cui
lavora) O’Neill si e’ detto preoccupato soltanto della
debolezza della spesa da parte dei consumatori a stelle
e strisce. Una solida spesa da parte delle aziende
americane sta compensando la reticenza dei cittadini
statunitensi a spendere di piu’.
Una cosa e’ certa: per l’analista il traino della
crescita globale sara’ la Cina. E proprio su questo
punto O’Neill lancia un messaggio alla classe politica
americana: continuare a parlare di una guerra giocata
sul piano commerciale e’ sbagliato. "La leadership
politica qui a Ovest e’ debole e non comprende che il
surplus commerciale cinese sta calando", ha continuato.
Il vero punto e’ che la domanda interna in Cina sta
crescendo del 15% o piu’ e anche le importazioni stanno
accelerando. "Basta guardare alla Germania, che presto
esportera’ piu’ beni verso l'impero del Dragone che non
verso la Francia", ha riferito. Secondo O’Neill, le
esportazioni europee stanno andando molto bene, la
domanda da parte di Cina e India sta crescendo e in
generale i manager tedeschi non sono preoccupati della
crisi greca.
Su Atene sono puntati i fari di tutto il mondo, visto
che ha iniziato i colloquio con Fmi e Ue sui dettagli
del piano di aiuti ma per la Germania, che di fatto
fornira’ la maggior parte dei fondi, quella greca e’ una
storia positiva.
Cosi’ ha continuato O’Neill sostenendo che gli
esportatori tedeschi stanno registrando buone
performance nonostante il rafforzamento dell’euro negli
ultimi anni. L’esperto vede il fair value per il cross
euro/dollaro a $1.22 e crede che la Germania possa
spingere la valuta verso tale livello. Come? Essendo
pessimista sul salvataggio della Grecia.
Con la sterlina in difficolta’ in vista delle elezioni
del prossimo 6 maggio, O’Neill si dice convinto che la
valuta di Sua Maesta’ rappresenta un’opportunita’
d’acquisto per la seconda parte dell’anno.
Quanto ai conti della Gran Bretagna, il deficit di
bilancio deve esser tenuto sotto controllo, ma nel breve
termine non c’e’ bisogno di correre ai ripari con tagli
alle spese, almeno fino a quando sara’ chiaro che la
ripresa economica e’ sostenibile. Se cosi’ non sara’ il
mercato vendera’ i titoli di stato inglesi e la sterlina
in modo aggressivo.
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Grecia: Possibile
Prestito Ponte Prima Di Attivare Aiuti
giovedì, 22 aprile 2010 - 16:41
(AGI) - Atene, 22 apr. - La Grecia potrebbe ricevere un
prestito ponte a breve termine prima dell'attivazione
del meccanismo di aiuti Ue-Fmi. Lo rivelano fonti
governative, secondo le quali quella del prestito ponte,
per ora, e' solo un'opzione teorica e non c'e' nessun
bisogno immediato di utilizzare un simile strumento.
Grecia: Moody's Taglia
Rating Ad A3, Possibile Nuovo Declassamento
giovedì, 22 aprile 2010 - 16:52
(ASCA) - Roma, 22 apr - L'agenzia di rating Moody's ha
declassato il merito di credito sul debito pubblico
della Grecia da A2 ad A3, l'Outlook e' Negativo. Moody's
non esclude un nuovo declassamento a causa del
progressivo deterioramento dei conti pubblici di Atene.
Questa mattina Eurostat ha rivisto al rialzo il rapporto
deficit/pil del 2009 del paese ellenico dal 12,7% al
13,6%. Moody's ha messo sotto osservazione anche il
merito di credito a breve termine (Prime-1) di Atene.
Irlanda: Moody's Conferma
Rating. Nessun Impatto Da Aumento Deficit
giovedì, 22 aprile 2010 - 17:20
(ASCA) - Roma, 22 apr - La revisione al rialzo del
rapporto deficit/pil dell'Irlanda decisa oggi da
Eurostat non ha impatti sul merito di credito del paese.
Stamattina Eurostat ha alzato il deficit 2009 di Dublino
dal 11,7% al 14,3%. Moody's ha confermato il rating di
Aa1 sul debito pubblico a lungo termine dell'Irlanda.
''La revisione al rialzo del deficit e' dovuta alla
riclassificazione contabile degli aiuti pubblici alle
banche ma non influenza gli obiettivi della politica di
bilancio, il livello del debito pubblico e il fabbisogno
finanziario dell'Irlanda'', scrive Moody's.
Grecia: Nuova Debacle Per Titoli Di Stato. Rendimento 2
Anni Oltre 10%
giovedì, 22 aprile 2010 18:07 ATENE
(ASCA) - Roma, 22 apr - Nuova debacle per i titoli di
stato della Grecia in una giornata non certo fortunata
per Atene. Eurostat ha rivisto al rialzo le stime sul
deficit pubblico dal 12,9% al 13,6% del Pil. Moody's ha
tagliato il rating sul debito pubblico di Atene da A2 ad
A3 anticipando la possibilita' di un ulteriore
declassamento del merito di credito del paese ellenico.
Nel frattempo continuano i colloqui tra il governo greco
e lo staff dell'Fmi, Ue e Bce. Atene deve trovare entro
il mese di maggio 10 miliardi. Fmi e gli altri paesi
dell'Eurozona hanno messo sul piatto un plafond di
prestiti per complessivi 45 miliardi di euro. Si tratta
di una somma che potrebbe coprire il fabbisogno
finanziario di Atene per il 2010. Il mercato resta
invece molto scettico sulle capacita' della Grecia di
salvarsi dal ''default''. Oggi la curva dei rendimenti
sul debito pubblico della Grecia si e' invertita. I
titoli pubblici a due anni sono crollati con un
conseguente balzo dei rendimenti oltre il 10%. Un
livello superiore al rendimento dei titoli a dieci anni
salito all'8,80%. Quando i rendimenti a breve termine
sono piu' alti di quelli a lungo termine vuol dire che
il mercato anticipa l'insolvenza del debitore. Cosi' lo
spread di rendimento tra i titoli di stato decennali
tedeschi (Bund) e quelli greci e' salito a 575 punti.
Dietro Atene, Portogallo e Irlanda con 187 e 172 punti.
Oggi Eurostat ha rivisto al rialzo il rapporto deficit
pubblico/pil del 2009 di Lisbona e Atene, portandoli
rispettivamente dal 9,3% al 9,4% e dall'11,7% al 14,3%.
Poi Italia con un spread di 93 punti e la Spagna a 92
punti. Sul mercato dei Cds, dove ci si protegge contro
l'insolvenza degli emittenti di obbligazioni, per
assicurare 10 milioni di euro di titoli di stato
ellenici si deve pagare un premio di 619 mila euro, per
il Portogallo 258 mila euro, per l'Irlanda 153 mila, per
la Spagna 158 mila, per l'Italia 143 mila. Per la Grecia
e' oramai eccessivamente oneroso raccogliere fondi sul
mercato del debito pubblico, su 2 anni pagherebbe oltre
il 10%, sui dieci anni poco meno del 9%. Circolano cosi'
indiscrezioni che Atene, nell'attesa di finalizzare
l'accordo sul prestito Fmi/Ue, possa chiedere un
prestito ponte d'emergenza. Lo scorso 30 marzo, la
Grecia aveva raccolto 5 miliardi emettendo titoli di
stato 7 anni pagando il 5,90% annuo. Oggi e' tutto molto
piu' caro.
Borse europee: Chiusura
negativa, pesano Grecia e Nokia
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
anche in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l'1%, il
DAX a Francoforte l'1%, il CAC40 a Parigi l'1,3%, il
FTSE MIB a Milano l'1,9% e lo SMI a Zurigo l'1,4%. I
timori relativi alla crisi della Grecia sono oggi
ulteriormente aumentati. L'Eurostat ha rivisto al rialzo
le sue stime sul deficit pubblico di Atene nel 2009 dal
12,9% del PIL al 13,6% del PIL. Moody's ha tagliato di
conseguenza il rating sovrano della Grecia da "A2" a
"A3". I credit default swaps (CDS) a 5 anni sul debito
del governo greco hanno raggiunto oggi un ennesimo
record storico. L'indice azionario ASE Composite ha
perso ad Atene il 3,9%.
Sulle borse europee hanno pesato oggi inoltre alcune
notizie negative arrivate dal fronte societario.
Nokia (FI0009000681) ha perso il 14,2%. L'impresa
finlandese ha pubblicato una trimestrale al di sotto
delle attese degli analisti e tagliato le stime sui suoi
margini per l'intero esercizio.
Credit Suisse (CH0012138530) ha perso il 4,7%. Le
divisioni dell'investment banking e del private banking
di Credit Suisse hanno registrato nel primo trimestre,
da anno ad anno, un calo dell'utile prima delle tasse.
Tra gli altri titoli del settore Barclays (GB0031348658)
ha perso l'1,7%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,5%,
Crédit Agricole (FR0000045072) il 3,5% e UniCredit
(IT0000064854) il 2,7% e Banco Santander (ES0113900J37)
il 3,1%.
ABB (CH0012221716) ha perso l'8%. L'utile netto
dell'impresa svizzera è calato nel primo trimestre più
di quanto atteso dagli analisti.
Nestlé (CH0012056047) ha guadagnato l'1,5%. La prima
impresa al mondo dell'industria alimentare ha registrato
lo scorso trimestre una crescita organica del 6,5%. Gli
esperti delle banche d'affari avevano previsto una
crescita organica di circa il 5%.
Merck KGaA (DE0006599905) ha guadagnato a Francoforte il
2,1%. Deutsche Bank ha alzato il suo rating sul titolo
dell'impresa farmaceutica da "Hold" a "Buy".
PPR (FR0000121485) ha guadagnato a Parigi l'1,7%. Credit
Suisse ha alzato il suo rating sul titolo del gruppo che
controlla, tra l'altro, Gucci e Puma (DE0006969603) da "Neutral"
ad "Outperform".
Redazione Borsainside 18:26
Usa: Obama, Riforma Finanza Nell'Interesse Del Paese e
Di Wall Street
giovedì, 22 aprile 2010 19:02 NEW YORK
(ASCA-AFP) - New York, 22 apr - La riforma del settore
finanziario e' nell'interesse del Paese, perche'
mettera' fine ai salvataggi finanziati dai cittadini, ma
anche della stessa Wall Street. Lo ha detto il
presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, parlando a
New York del suo piano di riforma della regolazione di
Wall Street. ''Un voto per la riforma e' un voto per
mettere fine ai salvataggi pagati dai contribuenti'' ha
detto. ''Sono qui - ha proseguito il Presidente Usa -
perche' credo che queste riforme sono, alla fine, non
solo nel miglior interesse del nostro Paese ma anche nel
miglior interesse del nostro settore finanziario''. ''Ho
insistito sul fatto - ha aggiunto - che l'industria
finanziaria, e non i contribuenti, debbano farsi carico
dei costi nel caso che una grande istituzione
finanziaria fallisca''. ''L'obiettivo - ha concluso
Obama - e' far si che i contribuenti non siano di nuovo
messi con le spalle al muro perche' un'istituzione
finanziaria sia indicata come 'troppo grande per
fallire'''.
Le borse dell'Europa
dell'Est chiudono in ribasso
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno
chiuso oggi in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca l'1,7% a 1583,54 punti. I
volumi di scambio sono aumentati notevolmente rispetto a
ieri e sono stati molto alti. L'aumento dei timori
relativi alla crisi della Grecia ha pesato anche sul
mercato azionario russo. Sberbank (RU0009029540) ha
chiuso in calo del 2,5%. Tra i petroliferi Rosneft
(RU000A0J2Q06) ha perso lo 0,4%, Tatneft (RU0009033591)
lo 0,4% e Bashneft (RU0007976957) il 5%. Il prezzo del
petrolio è sceso nel pomeriggio a New York fino a
$81,73. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San
Pietroburgo in ribasso dello 0,6% a RUB 174.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,5% a 23.927,45 punti.
Tra i titoli di maggior peso del listino ungherese OTP
Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,4% e Gedeon Richter
(HU0000067624) l'1,2%. Magyar Telekom (HU0000016522) e
MOL (HU0000068952) hanno chiuso invariati.
Il PX a Praga ha perso lo 0,9% a 1.276,50 punti. Sul
listino ceco hanno pesato le perdite dei bancari.
Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso il 3,1% e Erste
Group Bank (AT0000652011) il 2,2%. Ceske Energeticke
Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,7%. Il gigante
delle utilities ha terminato la realizzazione di 70
impianti eolici in Romania. Unipetrol (CZ0009091500) ha
guadagnato il 2,5%. L'impresa petrolchimica è tornata lo
scorso trimestre all'utile.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2% a 42.359,45 punti. Tra
i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha chiuso in calo
del 3,4%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) del 2,9%, BZW
Bank (PLBZ00000044) dell'1,9% e BRE Bank (PLBRE0000012)
del 3,9%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha perso
l'1,5%. I ricavi dell'operatore delle telecomunicazioni
sono calati nel primo trimestre più di quanto atteso
dagli analisti. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha perso il
3,3% nonostante abbia annunciato di attendersi per il
primo trimestre un Ebit superiore a KPN 400 milioni.
Redazione Borsainside 20:43
22 Aprile 2010 22:16 NEW
YORK
FABER SCATENATO, IL GOVERNO CI FARA' FALLIRE
di WSI
Le politiche economiche attuali non sono sostenibili e
il pianeta e' destinato ad attraversare un periodo buio,
perche' "i governi hanno preso il controllo".
Appuntamento con apocalisse solo rimandato. Correte al
riparo, accumulando oro.
Le politiche economiche attuali non sono sostenibili e
il pianeta e' destinato ad attraversare un periodo buio,
perche' "i governi hanno preso il controllo".
E' l'opinione di un Marc Faber scalpitante, senza peli
sulla lingua. L'autore ed editore del famoso report "The
Gloom, Boom & Doom" ha dichiarato ai microfoni della
CNBC: "Ci cacceranno in bancarotta e ci esproprieranno,
ma magari non succedera' subito. Ci daranno qualche
giocattolo da trastullare, finche' il sistema intero non
si rompera'.. stamperanno denaro e ancora altro denaro".
"Quello che contesto e' che l'intervento governativo che
dovrebbe 'risolvere la crisi', non ha risolto nulla.
Hanno solo rimandato l'appuntamento".
Faber ha avvertito che "the ultimate armageddon" sara'
molto peggiore questa volta, perche' "i governi
falliranno", il che li spingera' a stampare altro
denaro.
A preoccupare l'esperto e' anche la crescita esplosiva
della Cina, che e' "assolutamente insostenibile alla
lunga", in particolare per quanto riguarda il bollente
settore immobiliare.
Faber ha rincarato la dose, prendendo le difese di
Goldman Sachs. Nel sottolineare che le accuse di frode
mosse dalla Sec contro la banca sono solo una mera scusa
per stampare altro denaro.
Il cash in eccesso sara' un disastro per l'economia e la
finanza, il consiglio di Faber e' pertanto quello di
accumulare oro.
Le borse di San Paolo e
Città del Messico chiudono in leggero rialzo
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso
ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,1% a 69.386,41
punti. Il mercato azionario brasiliano ha registrato nel
finale di seduta una ripresa sulla scia di Wall Street.
Il Bovespa è stato sostenuto dalla solida performance
del settore dell'acciaio. Companhia Siderúrgica Nacional
(BRCSNAACNOR6) ha guadagnato lo 0,8%, Gerdau
(BRGGBRACNPR8) il 2% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) lo 0,4%.
Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in rialzo dello 0,6%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso l'1,3%.
L'IPC a Città del Messico ha guadagnato lo 0,4% a
33.658,37 punti. Cemex (MXP225611567) ha guadagnato il
3,8%. Le vendite di case esistenti sono aumentate lo
scorso mese negli USA più di quanto atteso dagli
economisti. Tra le altre blue chips messicane América
Móvil (MXP001691213) ha chiuso in rialzo dell'1,3% e
Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) dello 0,6%. Grupo
Mexico (MXP370841019) ha perso l'1,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,3%, l'IPSA a
Santiago del Cile lo 0,1%, il General a Lima lo 0,6% e
il Colcap a Bogotà lo 0,2%. L'IBVC a Caracas ha perso
meno dello 0,1%.
Redazione Borsainside 00:58
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WALL
STREET: FUTURES USA GIU', PESA LA GRECIA, ATTESA
PER OBAMA
22 Aprile 2010 14:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
L'apertura si preannuncia
negativa. L'Eurostat ha rivisto al rialzo le stime del
rapporto defiti/Pil di Atene. Nuovo record del
rendimento decennale greco. Pepsi batte le attese.
Petrolio e oro in ritirata.
Ad un'ora e mezzo dall'avvio delle contrattazioni i
future americani scambiano in territorio negativo (vedi
quotazioni a fondo pagina), facendo pensare dunque a
un'apertura con il segno meno.
La giornata odierna, oltre a esser caratterizzata da
un'altra fitta serie di trimestrali, e' caratterizzata
ancora una volta dai timori riguardanti la Grecia. Il
tutto dopo che la revisione al rialzo da parte di
Eurostat del rapporto pil/deficit di Atene per il 2009
(dal 12.9% al 13.6%). Immediata la reazione dei mercati
con l'allargamento dello spread tra titoli governativi
ellenici con il Bund e un nuovo record messo a segno dal
rendimento dei tassi dei bond decennali, avendo superato
l'8.5%.
La risposta del paese non si e' fatta attendere. In una
nota, il ministero delle finanze greco ha detto che
resta inalterato l'obiettivo di tagliare il deficit di
almeno il 4% del Pil nell'anno in corso. Ha inoltre
ribadito che il governo ha adottato tutte le misure
necessarie (pari a oltre il 6% del Pil) per raggiungere
tale obiettivo.
Il mercato sembra scommettere su un ricorso ormai
inevitabile da parte di Atene agli aiuti di Ue e Fmi,
anche se la linea ufficiale del governo e' sempre quella
di evitare di ricorrere al prestito.
Tornando ai risultati trimestrali a stelle e strisce,
Verizon ha registrato utili per azione di $0.56, in
linea alle attese. Fa meglio delle stime Pepsi con
profitti cresciuti del 23% a $0.89 per azione. Deludono
pero' i ricavi.
Dovrebbe soffrire Qualcomm dopo i conti che non sono
piaciuti al mercato. Si prospetta una seduta difficile
anche per eBay dopo le stime sul trimestre in corso.
Nel comparto finanziario, la banca regionale Fifth Third
ha segnato una perdita piu' ampia dello stesso periodo
dell'anno scorso (a $0.09 da $0.04 per azione). Gli
analisti pero' si aspettavano numeri peggiori (-$0.18
per azione)
Attenzione all'intervento del Presidente americano
Barack Obama previsto per oggi a New York. Obiettivo:
spingere per la riforma della finanza. Intanto il
segretario del Tesoro Timothy Geithner in un'intervista
alla Cbs si e' detto "assolutamente fiducioso che la
riforma finanziaria si fara'".
Sul fronte macro, focus sulle richieste di sussidi di
disoccupazione, i prezzi alla produzione e le vendite di
case esistenti. Da monitorare anche i dettagli che
potrebbero arrivare dal tesoro Usa sulle aste della
prossima settimana: l'offerta potrebbe toccare una cifra
recod dopo quello toccato lo scorso febbraio, pari a
$126 miliardi.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio cedono terreno. I futures con
consegna giugno si muovono in calo di $0.98 attestandosi
a quota $82.70 al barile (-1.17%). Sul valutario la
moneta unica scende a quota $1.3346 (-0.32%). L'oro
perde $5.90 (-0.51%) in area $1142.90 circa. I prezzi
dei titoli di Stato salgono, con il rendimento sul
benchmark decennale che si attesta al 3.73%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 cede 6.60 punti (-0.55%) a 1193.80.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 perde 12.50 punti
(-0.62%) a quota 2013.
Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in calo di
40.00 punti (-0.36%) a 11019.00.
WALL
STREET: INGHIOTTITA NEL VORTICE GRECO
22 Aprile 2010 15:30 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
La paura per un
degeneramento della crisi greca pesa su euro e listini.
I conti migliori del previsto sono diventati la prassi.
Le attivita' di M&A non mancano. I dati macro non fanno
nulla per sollevare il morale. Dow -100 punti.
Avvio di seduta debole per i listini americani,
nonostante la nuova serie di conti superiori alle
previsioni. Il problema e' che ormai le trimestrali
migliori delle attese sono diventate la prassi e il
mercato e' diventato piu' esigente: ora gli investitori
pretendono di vedere outlook piu' ambiziosi.
In apertura il Dow Jones cede lo 0.41% a quota 11079.20,
il Nasdaq lo 0.93% in area 2481.39, mentre l'S&P 500 lo
0.39% a 1201.26 punti.
Non aiutano le persistenti preoccupazioni di un
aggravarsi della crisi greca. Anche se misure di
sostegno finanziario sono state garantite da FMI e UE in
caso di bisogno, il deficit di bilancio piu' ampio del
previsto ha aumentato gli spread dei rendimenti.
In una nota, il ministero delle finanze greco ha detto
che resta inalterato l'obiettivo di tagliare il deficit
di almeno il 4% del Pil nell'anno in corso. Ha inoltre
ribadito che il governo ha adottato tutte le misure
necessarie (pari a oltre il 6% del Pil) per raggiungere
tale obiettivo. Il mercato sembra scommettere su un
ricorso ormai inevitabile da parte di Atene agli aiuti
di Ue e Fmi, anche se la linea ufficiale del governo e'
sempre quella di evitare di ricorrere al prestito.
Il dollaro intanto ha esteso i guadagni contro le valute
rivali e al momento avanza di oltre lo 0.4% contro le
sei principali rivali. Si tratta della sesta seduta
consecutiva di rialzi, un lasso di tempo durante il
quale il biglietto verde ha accumulato guadagni pari
all'1.7%. E' l'euro ad accusare sopratutto il colpo,
appesantito dai timori di un degeneramento della
situazione gia' instabile della Grecia. Il deficit di
bilancio di Atene ha toccato il 13.6%, peggio del
12.8%-12.9% previsto. La notizia ha ampliato gli spread
tra i rendimenti dei titoli del debito ellenico. Stesso
andamento anche per gli spread del Portogallo.
In ambito di notizie societarie, Nokia e' una delle
poche aziende ad aver deluso le attese. PepsiCo ha
invece sorpreso in positivo. L'azienda di chip per il
settore wireless Qualcomm e la societa' di aste online
eBay hanno fatto meglio del previsto, ma hanno emesso un
outlook deludente e i titoli stanno cedendo il passo in
avvio.
Sul fronte M&A non mancano le notizie. AXA (AXA) ha
accettato di acquistare un portafoglio di fondi private
equity del valore di $1.9 miliardi da Bank of America (BAC).
Qwest Communications fa un balzo dell'8% circa dopo aver
raggiunto un accordo per essere acquistata da CenturyTel,
il quinto maggiore operatore telefonico Usa, per una
cifra intorno agli $11 miliardi in azioni.
A livello settoriale spicca lo scivolone del comparto
petrolifero (indice di riferimento settoriale XLE -1%),
da entrambe le parti dell'oceano, e di quello
tecnologico (benchmark XLK -1.25%).
I dati giunti sinora non hanno fatto nulla per sollevare
il morale. I prezzi alla produzione core sono rimasti
tiepidi, mentre le richieste di sussidi di
disoccupazione sono diminuite, ma su livelli superiori
alle previsioni. I dati venivano da due settimane
consecutive di rialzi. Il prossimo appuntamento in
ambito macroeconomico e' alle 16 italiane con la
pubblicazione delle cifre relative alle vendite di case
esistenti.
Attenzione anche all'intervento del Presidente americano
Barack Obama previsto per oggi a New York, la citta' da
dove scoppio' il disastro economico. Obiettivo: spingere
per la riforma del sistema di controllo dei mercati
finanziari, che vanno difesi "dagli eccessi di Wall
Street". Intanto il segretario del Tesoro Timothy
Geithner in un'intervista alla Cbs si e' detto
"assolutamente fiducioso che la riforma finanziaria si
fara'".
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio cedono terreno. I futures con
consegna giugno si muovono in calo di $0.96 attestandosi
a quota $82.71 al barile (-1.15%). Sul valutario la
moneta unica scende a quota $1.3308 (-0.61%). L'oro
perde $6.40 (-0.56%) in area $1142.40 circa. I prezzi
dei titoli di Stato sono in calo marginale, con il
rendimento sul benchmark decennale che si attesta al
3.74% (+0.3 punti base).
WALL
STREET: RIDUCE CALI GRAZIE A IMMOBILIARE E
CONSUMI
22 Aprile 2010 18:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Bene il settore delle
vendite al dettaglio e dei costruttori di case. Occhi
sul discorso di Obama a New York che spinge per una
riforma condivisa del sistema finanziario. Il Dow
dimezza le perdite. Deludono outlook di eBay e Qualcomm.
Il mercato azionario a stelle e strisce ha ridotto le
perdite accumulate nella prima parte della mattinata,
ispirato dall'incremento superiore alle previsioni delle
vendite di case esistenti.
La partenza e' stata negativa quest'oggi, dopo che gli
investitori si sono focalizzati sugli outlook deludenti
di alcune societa', in particolare nel comparto hi-tech,
dando poco peso invece al calo delle richieste di
sussidio di disoccupazione.
Il Dow Jones e' in calo di circa 50 punti, ovvero lo
0.5%, dopo essere in ribasso di oltre 100 punti in
precedenza. L'S&P 500 e il Nasdaq hanno perso di circa
lo 0.7%.
Le vendite di case esistenti esistenti sono balzate del
6.8% il mese scorso e le case rimaste invendute nel
mercato sono calate rispetto a febbraio. I dati prima
dell'apertura non hanno fatto nulla per sollevare il
morale. I prezzi alla produzione core sono rimasti
tiepidi, mentre le richieste di sussidi di
disoccupazione sono diminuite, ma su livelli superiori
alle previsioni. I dati venivano da due settimane
consecutive di rialzi.
A livello settoriale si mettono in mostra i costruttori
di case, ma anche le societa' di vendite al dettaglio,
come Amazon (+0.5%), che riportera' i conti dopo il
suono della campanella. Spicca invece lo scivolone del
comparto petrolifero, da entrambe le parti dell'oceano,
e di quello tecnologico.
Non aiutano le persistenti preoccupazioni di un
aggravarsi della crisi greca. Anche se misure di
sostegno finanziario sono state garantite da FMI e UE in
caso di bisogno, il deficit di bilancio piu' ampio del
previsto ha aumentato gli spread dei rendimenti.
In una nota, il ministero delle finanze greco ha detto
che resta inalterato l'obiettivo di tagliare il deficit
di almeno il 4% del Pil nell'anno in corso. Ha inoltre
ribadito che il governo ha adottato tutte le misure
necessarie (pari a oltre il 6% del Pil) per raggiungere
tale obiettivo. Il mercato sembra scommettere su un
ricorso ormai inevitabile da parte di Atene agli aiuti
di Ue e Fmi, anche se la linea ufficiale del governo e'
sempre quella di evitare di ricorrere al prestito.
Il dollaro intanto guadagna terreno contro le valute
rivali e al momento avanza di oltre lo 0.3% contro le
sei principali rivali. Si tratta della sesta seduta
consecutiva di rialzi, un lasso di tempo durante il
quale il biglietto verde ha accumulato guadagni pari a
circa l'1.7%. E' l'euro ad accusare sopratutto il colpo,
appesantito dai timori di un degeneramento della
situazione gia' instabile della Grecia. Il deficit di
bilancio di Atene ha toccato il 13.6%, peggio del
12.8%-12.9% previsto. La notizia ha ampliato gli spread
tra i rendimenti dei titoli del debito ellenico. Stesso
andamento anche per gli spread del Portogallo.
In ambito di notizie societarie, Nokia e' una delle
poche aziende ad aver deluso le attese. PepsiCo ha
invece sorpreso in positivo. L'azienda di chip per il
settore wireless Qualcomm e la societa' di aste online
eBay hanno fatto meglio del previsto, ma hanno emesso un
outlook deludente e i titoli stanno cedendo il passo in
avvio.
Sul fronte M&A non mancano le notizie. AXA (AXA) ha
accettato di acquistare un portafoglio di fondi private
equity del valore di $1.9 miliardi da Bank of America (BAC).
Qwest Communications fa un balzo dell'8% circa dopo aver
raggiunto un accordo per essere acquistata da CenturyTel,
il quinto maggiore operatore telefonico Usa, per una
cifra intorno agli $11 miliardi in azioni.
L'attenzione del mercato e' rivolta anche al contenuto
dell'intervento del Presidente americano Barack Obama a
New York, la citta' da dove scoppio' il disastro
economico. Obiettivo: spingere per la riforma del
sistema di controllo dei mercati finanziari, che vanno
difesi "dagli eccessi di Wall Street". Intanto il
segretario del Tesoro Timothy Geithner in un'intervista
alla Cbs si e' detto "assolutamente fiducioso che la
riforma finanziaria si fara'".
WALL
STREET:
IN RIMONTA, OBAMA RINCUORA BANCHE
22 Aprile 2010 22:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Appello per una riforma del
sistema finanziario condivisa da tutti. Il mercato
scommette che Goldman prevarra' nel caso di frode. Bene
retail e costruttori di case dopo il balzo a sorpresa
delle vendite di case. Deludono outlook di eBay e
Qualcomm.
Nel pomeriggio il mercato azionario a stelle e strisce
non si e' limitato a ridurre le perdite accumulate nella
prima parte della mattinata, ma si e' infine spinto
oltre, registrando la quarta seduta di rialzi.
Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.08% a 11134.29 punti,
dopo essere arrivato ad accusare in mattinata un ribasso
di oltre 100 punti. L'S&P 500 ha fatto segnare un
progresso dello 0.23% a 1208.67 punti, mentre il Nasdaq
e' avanzato dello 0.58% in area 2519.07.
Ad ispirare i listini e' stato in un primo momento
l'incremento superiore alle previsioni delle vendite di
case esistenti, che ha messo in secondo piano i dubbi
circa le previsioni emesse dalle societa' tecnologiche.
Gli investitori hanno incominciato inoltre a scommettere
che la banca Goldman Sachs, accusa di frode dalla Sec,
finira' per prevalere. A dare un contributo importante
e' stato poi l'intervento di Obama a New York, che ha
allontanato i timori circa la riforma del sistema di
controllo dei mercati finanziari.
Goldman Sachs ha iniziato a correre dopo che l'emittente
Usa CNBC ha reso noto che un investitore avrebbe
individuato i titoli che hanno abbassato la qualita' dei
CDO al centro del caso di frode.
Wells Fargo e Bank of America hanno guidato al rialzo il
settore finanziario, in progresso dopo che le parole
pronunciate dal presidente Barack Obama alla Cooper
Union hanno allievato le paure di nuove restrizioni nel
sistema finanziario.
Starbucks si rende protagonista di una buona
accelerazione dopo aver riportato utili migliori del
previsto e i costruttori di case sono stati favoriti dal
balzo sorprendente delle vendite di case esistenti.
Sul fronte macro, le vendite di case esistenti esistenti
sono balzate del 6.8% il mese scorso e le case rimaste
invendute nel mercato sono calate rispetto a febbraio. I
dati prima dell'apertura non hanno fatto nulla per
sollevare il morale. I prezzi alla produzione core sono
rimasti tiepidi, mentre le richieste di sussidi di
disoccupazione sono diminuite, ma su livelli superiori
alle previsioni. Le cifre venivano da due settimane
consecutive di rialzi.
A livello settoriale si mettono in mostra i costruttori
di case, ma anche le societa' di vendite al dettaglio,
come Amazon, che riportera' i conti dopo il suono della
campanella. Un'altra big che pubblichera' la trimestrale
a mercati chiusi e' Microsoft.
Persistono intanto le preoccupazioni di un aggravarsi
della crisi greca. Anche se misure di sostegno
finanziario sono state garantite da FMI e UE in caso di
bisogno, il deficit di bilancio piu' ampio del previsto
ha aumentato gli spread dei rendimenti.
In una nota, il ministero delle finanze greco ha detto
che resta inalterato l'obiettivo di tagliare il deficit
di almeno il 4% del Pil nell'anno in corso. Ha inoltre
ribadito che il governo ha adottato tutte le misure
necessarie (pari a oltre il 6% del Pil) per raggiungere
tale obiettivo. Il mercato sembra scommettere su un
ricorso ormai inevitabile da parte di Atene agli aiuti
di Ue e Fmi, anche se la linea ufficiale del governo e'
sempre quella di evitare di ricorrere al prestito.
Il dollaro ha guadagnato terreno contro le valute
rivali. Si tratta della sesta seduta consecutiva di
rialzi, un lasso di tempo durante il quale il biglietto
verde ha accumulato guadagni pari a circa l'1.7%. E'
l'euro ad accusare sopratutto il colpo, appesantito dai
timori di un degeneramento della situazione gia'
instabile della Grecia. Il deficit di bilancio di Atene
ha toccato il 13.6%, peggio del 12.8%-12.9% previsto. La
notizia ha ampliato gli spread tra i rendimenti dei
titoli del debito ellenico. Stesso andamento anche per
gli spread del Portogallo.
In ambito di notizie societarie, Nokia e' una delle
poche aziende ad aver deluso le attese. PepsiCo ha
invece sorpreso in positivo. L'azienda di chip per il
settore wireless Qualcomm e la societa' di aste online
eBay hanno fatto meglio del previsto, ma hanno emesso un
outlook deludente e i titoli stanno cedendo il passo in
avvio.
Sul fronte M&A non sono mancate le notizie. AXA (AXA) ha
accettato di acquistare un portafoglio di fondi private
equity del valore di $1.9 miliardi da Bank of America (BAC).
Qwest Communications fa un balzo dell'8% circa dopo aver
raggiunto un accordo per essere acquistata da CenturyTel,
il quinto maggiore operatore telefonico Usa, per una
cifra intorno agli $11 miliardi in azioni.
A meta' mattinata l'attenzione del mercato si e'
spostata all'intervento del Presidente americano Barack
Obama a New York, la citta' da dove scoppio' il disastro
economico. Obiettivo: spingere per la riforma del
sistema di controllo dei mercati finanziari, che vanno
difesi "dagli eccessi di Wall Street". Intanto il
segretario del Tesoro Timothy Geithner in un'intervista
alla Cbs si e' detto "assolutamente fiducioso che la
riforma finanziaria si fara'".
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio chiudono sostanzialmente piatte
riprendendosi da una giornata storta. I futures con
consegna giugno guadagnano $0.02 attestandosi a quota
$83.70 al barile (-1.15%). Sul valutario la moneta unica
scende a quota $1.3298 (-0.68%). L'oro perde $5.90 a
quota $1142.30 l'oncia. In calo i prezzi dei titoli di
Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si
attesta al 3.7720% (+3.4 punti base).
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Giovedì
22 Aprile
2010 |
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Giovedì
22 Aprile
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Germania
- Edizione Berlino |
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Spagna - Edizione
Madrid |
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Francia -
Edizione Parigi |
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PARTE 1 |
PARTE CRONOLOGICA |
PARTE 2 |
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