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27 Aprile 2010 02:48 NEW YORK
POI TOCCHERA' ALL'UCRAINA, CHE VUOLE $20 MILIARDI
di WSI
Con la meta' dell'Europa a pezzi e il Fmi pronto a far
sborsare altri soldi ai contribuenti americani, grazie
alla generosita' del segretario al Tesoro Tim Geithner,
non sorprende che i pazienti in fila per un soccorso
stiano aumentando. Il primo paese in sala d'attesa dopo
la Grecia e' l'Ucraina che, stando alle dichiarazioni
del vice primo ministro Serhiy Tigipko ha avanzato una
richiesta di aiuti da $20 miliardi al Fondo monetario
internazionale.
Come riportato da Business Week "un programma condiviso
con il Fmi ci aiutera' tenedo bassi i prezzi di futuri
Eurobond, perche' tutto cio' darebbe agli investitori
maggior fiducia", ha detto Tigipko aggiungendo che "aiutera'
anche a sostenere la crescita economica".
Tornando alla Grecia e guardando al record di spread e
cds, non resta che chiedersi come la fiducia degli
investitori possa esser sostenuta da un altro
salvataggio. La ragione del perche' l'Ucraina abbia
bisogno di un piano di aiuti va ben al di la' degli
obiettivi di crescita anticipata.
"Le esportazioni potrebbero crescere del 5-6%
quest'anno, contro un +3.7% precedentemente stimato", ha
riferito Tigipko precisando che l'accelerazione sara'
scatenata dai prezzi dei prodotti di punta del paese,
piu' alti per i metalli e piu' bassi per i carburanti,
incluso il gas russo.
27 Aprile 2010 04:30 NEW YORK
RALLY VIRTUALE: QUESTA E' PORNOGRAFIA MONETARIA
di WSI
Durissimo uno dei piu' noti strategist di Wall Street.
Borsa record, nulla a che vedere coi fondamentali. La
Fed sta alimentando l'ennesima bolla. Il sistema
favorisce solo banche e speculatori.
E' primavera e questa primavera sembra piu' fiorente che
mai. Le promesse della Fed fanno ben sperare: piccole
imprese a parte, si puo' prendere in prestito denaro e
investire per speculare a costi pari allo zero. Il
mercato si e' reso protagonista di un rally da record,
ben sopra le stime piu' aggressive degli analisti. Il
fair value di questo strategist tra i piu' noti e
rispettati di Wall Street, era infatti di 875 per l'S&P
500.
Ma non e' tutto oro quello che luccica. E' una
"pornografia monetaria" che ci vendono come misura
indispensabile per la salute del sistema finanziario. Ma
cosi' si avvantaggiano solo banche e speculatori, scrive
il famoso guru.
Tanti i rimpianti per il vecchio sistema di capitalismo
"normale": l'ultima newsletter di questo strategist e'
imperdibile per tutti quelli che ancora credono che il
mercato rispecchi anche solo minimamente i fondamentali.
Usa, stop repubblicano a riforma finanza.
martedì, 27 aprile 2010 - 7:55
La riforma di Wall Street non supera il primo test al
Senato
(ANSA) - ROMA, 27 APR - La riforma di Wall Street non
supera il primo test al Senato: i repubblicani hanno
fatto prevalere i no all'avvio del dibattito in aula.
Deluso il presidente Obama, ha ricordato come la riforma
del sistema finanziario sia la piu' importante dopo il
varo di quella sanitaria e finalizzata a prevenire nuove
crisi economiche con effetti devastanti. Il presidente
del Senato ha invitato alla ricerca di un accordo, che
potrebbe non essere lontano. Annunciato per domani un
discorso di Obama.
Borsa di Tokyo positiva,
Nikkei +0,4%
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rialzo. Il
Nikkei ha guadagnato lo 0,4% a 11.212,66 punti e il
Topix lo 0,1% a 997,63 punti. Il mercato azionario
giapponese è stato sostenuto dai titoli high-tech.
Advantest (JP3122400009) ha guadagnato l'1,6% e Toshiba
(JP3592200004) lo 0,6%. Texas Instruments (US8825081040)
ha pubblicato ieri dopo la chiusura delle contrattazioni
a Wall Street una trimestrale che ha battuto le attese
del mercato e fornito un solido outlook.
Bridgestone (JP3830800003) ha guadagnato l'1,6%.
Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo del
produttore di pneumatici da "Hold" a "Buy". La banca
d'affari si attende un aumento della domanda nel
settore.
IHI (JP3134800006) ha guadagnato il 9,3%. Il gruppo
industriale ha alzato le sue stime per l'esercizio
fiscale terminato lo scorso 31 marzo.
Le perdite registrate ieri dal settore finanziario a
Wall Street hanno pesato sui bancari. Mitsubishi UFJ
Financial (JP3902900004) ha chiuso in calo dello 0,2%,
Mizuho Financial Group (JP3885780001) dello 0,5% e
Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006)
dell'1,5%.
Tra i petroliferi Cosmo Oil (JP3298600002) ha perso
l'1,1% e Inpex (JP3294430008) l'1,3%. Il prezzo del
petrolio ha chiuso ieri a New York in ribasso dell'1,1%.
Redazione Borsainside 08:33
27 Aprile 2010 08:43 -
Sole 24 ore
Gli azionisti fanno causa a Goldman
Partono le denunce degli
investitori contro Goldman Sachs. Il primo ricorso alla
magistratura federale è stato presentato ieri a New
York: accusa la regina di Wall Street di aver nascosto
agli azionisti l'esistenza di un'inchiesta della
Securities and Exchange Commission. Altre due denunce
sono state inoltre depositate fin da venerdì sera alla
Corte suprema dello stato. La Sec il 26 aprile ha
accusato Goldman di frode per i derivati sui mutui
subprime contenuti nel veicolo Abacus 2007-Ac1. Stando
alle autorità è stato progettato appositamente dalla
banca assieme a uno dei suoi grandi clienti, l'hedge
fund di John Paulson, per consentire scommesse sulla
caduta immobiliare all'insaputa di altri investitori in
Abacus. L'amministratore delegato LLoyd Blankfein e i
vertici di Goldman hanno respinto ogni addebito.
La denuncia degli azionisti potrebbe ora dare nuovo filo
da torcere alla regina di Wall Street su un nuovo
fronte: il tribunale dovrà infatti pronunciarsi su una
richiesta di class action, di far scattare un'azione
collettiva a nome di tutti gli azionisti, per aver
violato norme di trasparenza. Oggetto del contendere è
la cosiddetta Wells Notice, la notifica spedita dalla
Sec a Goldman per avvisarla dell'indagine e di possibili
richieste di sanzioni. La banca ha ricevuto la
comunicazione nel corso dell'estate del 2009, senza però
informare il mercato. Il caso è stato portato
dall'azionista di Goldman Ilene Richman, rappresentata
dallo studio legale Robbins Geller Rudman & Dowd. Nel
mirino della causa sono anche il direttore finanziario
David Viniar e il direttore generale Gary Cohn.
Le denunce arrivano in un momento molto delicato per la
banca: gli uomini d'oro di Goldman Sachs, sette tra
dirigenti ed ex dirigenti, salgono oggi sul banco degli
imputati del Congresso. Tra loro Blankfein e il trader
Fabrice Tourre, al centro della creazione di Abacus.
L'audizione parlamentare, organizzata dalla Commissione
permanente d'inchiesta guidata dal senatore democratico
Carl Levin, è stata paragonata, per l'alta tensione,
alle indagini della Commissione Pecora durante la Grande
Depressione, che attaccarono il grande finanziere JP
Morgan.
I parlamentari hanno già reso pubbliche numerose email
che minacciano di imbarazzare Goldman: esponenti della
banca paiono celebrare scommesse vincenti sulla bufera
immobiliare e chiedono di discutere solo di persona temi
delicati. Tourre in un messaggio paragona un suo
prodotto finanziario a Frankenstein. Goldman ha a sua
volta rilasciato documenti in sua difesa, sostenendo di
aver fatto solo attività di hedging, di protezione da
perdite, senza speculare ai danni di altri investitori.
L'ultimo colpo all'immagine di Goldman è giunto dal Wall
Street Journal: in un lungo articolo ha descritto
l'atteggiamento «spietato» dentro la sempre più
influente divisione mutui, con i suoi 400 funzionari.
Freschi di generosi bonus intascati nel 2007, una decina
di trader celebrarono pubblicamente i successi in tempi
di crisi con una gara a chi divorava più hamburger,
circondati da colleghi che li incitavano.
Germania: Prezzi Import
Marzo +1,7% Sul Mese, +5% Annuo
martedì, 27 aprile 2010 09:10 BERLINO
(AGI) - Berlino, 27 apr. - I prezzi all'importazione in
Germania sono saliti a marzo su base mensile dell'1,7%,
mentre su base annuale hanno registrato un aumento del
5%. Lo rende noto l'Ufficio federale di statistica. Il
dato e' superiore alle attese che prevedevano invece un
rialzo limitato all'1,1% sul mese e un +4,2% sull'anno.
In febbraio i prezzi import avevano visto un rialzo
dell'1% su base congiunturale per un tendenziale di
+2,6%.
Lloyds: Torna In Utile Nel 1* Trim
martedì, 27 aprile 2010 09:21 LONDRA
(ASCA) - Roma, 27 apr - Lloyds Banking Group (Londra:
LLOY.L - notizie) torna in utile nel primo trimestre
dell'anno e il gruppo britannico sottolinea che rimarra'
redditizio anche nel resto dell'anno. Il ritorno alla
profittabilita' e' stato determinato dalla flessione
degli accantonamenti e rettifiche di valore.
Francia: Fiducia
Consumatori Cala a -37, Peggio Attese
martedì, 27 aprile 2010 - 9:24
(AGI) - Parigi, 27 apr. - La fiducia dei consumatori in
Francia ad aprile cala a -37, scendendo al livello piu'
basso dal luglio dello scorso anno. L'indice generale e'
peggiore delle attese che indicavano un -33, dopo un
dato di marzo a -34. Il sottoindice relativo ai futuri
livelli di standard di vita e' sceso in aprile a -46 da
-42 di marzo, quello delle aspettative su un aumento
della disoccupazione sono passate a 63 da 62 del mese
precedente.
Deutsche Bank: Corre l'Uitile
Nel 1* Trim, +50% a 1,8 Mld
martedì, 27 aprile 2010 09:24 FRANCOFORTE
(ASCA) - Roma, 27 apr - Corre l'utile di Deutsche Bank (Xetra:
514000 - notizie) che archivia il primo trimestre
dell'anno con profitti netti per 1,8 miliardi di euro,
con una crescita del 50% rispetto allo stesso periodo
dell'anno scorso. Il risultato e' decisamente superiore
alle stime degli analisti che indicavano un risultato di
1,4 miliardi. I ricavi sono aumentati del 24% a 9
miliardi di euro mentre in calo le rettifiche di valore
a 262 milioni, il 50% in meno rispetto ai dodici mesi
precedenti.
Spagna: disoccupazione a
20%
martedì, 27 aprile 2010 10:54 BARCELLONA
(ANSA) - BARCELLONA, 27 APR - Continuano a peggiorare i
dati della disoccupazione in Spagna, dove i senza lavoro
hanno superato per la prima volta dal 1997 il 20%. Lo
riferisce il quotidiano Abc, citando le ultime cifre
dell'Istituto nazionale statistiche (Ine). Il tasso di
disoccupazione ha toccato il 20,11%, lo stesso di fine
1997. Secondo i dati, che dovranno essere ufficializzati
venerdi', 4,6 milioni di persone facevano parte a fine
marzo dei disoccupati in Spagna, 286mila in piu' del
trimestre precedente.
27 Aprile 2010 10:56 NEW
YORK
SEMPRE PEGGIO: LA GRECIA E' ORA IL SECONDO PAESE PIU'
RISCHIOSO AL MONDO
di APCOM
Il Paese ellenico si è portato al secondo posto nella
classifica delle nazioni a rischio default, scalzando
l'Argentina. Stando alle indicazioni di CMA Datavision,
il premio dei titoli greci è salito a 717,56 punti,
cioe'...
Ancora brutte notizie per la Grecia. Il Paese ellenico
si è portato al secondo posto nella classifica dei Paesi
a rischio default, scalzando l'Aregntina.
Stando alle indicazioni di CMA Datavision, il premio dei
titoli greci è salito a 717,56 punti, pari ad una
probabilità del 43,86% di default.
Prima della Grecia si colloca solo il Venezuela (43,99)
mentre la seguono Argentina (42,66% e Pakistan (36,42%).
Resta ampio il differenziale del rendimento dei titoli
decennali della Grecia e del Bund tedesco, che sosta a
639 punti, con il rendimento dei titoli di stato greci a
dieci anni al 9,43%.
Ad appesantire la situazione già difficile del paese
ellenico, non solo i timori per l'inadeguatezza del
piano di salvataggio e quelli di un effetto contagio
sugli altri paesi della zona euro ma anche la posizione
dura presa dalla Germania nei confronti del piano di
aiuti.
Ieri, il cancelliere tedesco Angel Merkel ha annunciato
che la Germania aiuterà la Grecia solo se questa attuerà
concrete misure per ridurre il proprio deficit, e che la
timeline degli aiuti potrebbe essere di 3 anni.
Per suo conto, il primo ministro delle Finanze greco
Georges Papaconstantinou ha affermato che la Grecia
metterà in atto misure "draconiane" per risollevarsi.
Nel frattempo, si apprende che questa volta i greci non
sembrano sostenere il governo del premier George
Papandreou: secondo un sondaggio diffuso dalla rete
televisiva Mega, al 60,9 per cento sono contrari alla
decisione di chiedere l'attivazione del meccanismo di
aiuto di Unione europea e Fondo monetario internaizonale.
E sul coinvolgimento della sola istituzione di
Washington, che evidentemente è quella più percepita
come legata a politiche di bilancio restrittive a
corollario degli aiuti, la quota dei contrari a chiedere
assistenza sale al 70,2 per cento.
L'indagine è stata effettuata dalla società Public
Opinion su un campione di 1.400 cittadini, e va
segnalato che è stata condotta prima che Atene chiedesse
effettivamente di attivare il meccanismo di soccorso,
venerdì scorso.
Tuttavia segna un possibile mutamento dell'orientamento
dell'opinione pubblica greca verso le scelte del governo
in merito alla cruciale politica di bilancio. In
precedenza infatti altri sondaggi avevano indicato che
la maggioranza dei greci appoggiava l'esecutivo nei suoi
duri piani di risanamento.
Borse Asia-Pacifico
negative, Shanghai -2,1%
Tutte le borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso
oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 2,1% a 2.907,93 punti.
Il mercato teme che le recenti misure prese dal Governo
cinese per frenare la speculazione nel settore
immobiliare possano avere un impatto negativo
sull'intera economia. Tra i bancari Industrial and
Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso l'1,6%, Bank of
Communications (CN000A0ERWC7) il 2% e China Construction
Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,8% Tra i titoli delle imprese
immobiliari China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in
ribasso dell'1,3% e China Merchants Property Development
(CNE0000008B3) dell'1,6%. Secondo quanto riporta lo
"Shanghai Securities News" le imprese assicurative
cinesi avrebbero ridotto ultimamente la loro esposizione
sul mercato azionario cinese vendendo titoli di banche,
imprese immobiliari e produttori di carbone.
Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso il
2,3% e Sinopec (CN0005789556) il 2,4%. Il prezzo del
petrolio ha chiuso ieri a New York in calo dell'1,1%.
Tra i minerari Aluminum Corporation of China
(CNE1000001T8) ha perso il 4,4% e Jiangxi Copper
(CN0009070615) il 2,3%. Il prezzo del rame ha registrato
oggi a Shanghai delle forti perdite.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell'1,5%
a 21.261,79 punti. Dopo una seduta di pausa i titoli
delle imprese immobiliari sono tornati a soffrire. Sun
Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 2,5%,
Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,7%, Sino Land
(HK0083000502) il 2,2% e Henderson Land (HK0012000102)
il 3%. Male anche i bancari. HSBC (GB0005405286) ha
chiuso in ribasso dell'1,8%, Bank of East Asia
(HK0023000190) dell'1,4% e BOC Hong Kong (HK2388011192)
dello 0,9%. China Unicom (HK0000049939) ha guadagnato
controtendenza il 3,1%. Secondo delle voci di stampa
l'operatore telefonico potrebbe ridurre il prezzo di
vendita dell'iPhone.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,1%, il Kospi a Seul lo 0,2%, lo
Straits Times a Singapore lo 0,4% e il Taiex a Taipei lo
0,1%.
Redazione Borsainside 12:07
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Grecia: Banca Centrale
Paese Stima Calo Pil 2010 Oltre Il 2%
martedì, 27 aprile 2010 - 12:54
(ASCA-AFP) - Atene, 27 apr - Il Pil greco, per
quest'anno, potrebbe risultare peggiore delle attese,
con un calo superiore al 2%. Lo stima la Banca di Grecia
che chiama in causa la ''grande situazione di
incertezza'' che il paese sta vivendo
Grecia: Bce, Problemi
'Simili' Per Altri Paesi Europei
martedì, 27 aprile 2010 14:07 ATENE
(ASCA-AFP) Bruxelles, 27 apr - La Banca centrale europea
lancia l'allarme per altri paesi europei che mostrano
''problemi simili'' a quello della Grecia, con alti
deficit pubblici, anche se con ''grandi differenza''.
Per il vice presidente dell'Eurotower, il greco Lucas
Papademos, intervenuto oggi al Parlamento europeo, ''ci
sono grandi preoccupazioni per il fatto che gli
squilibri di bilancio che persistono in Europa e altrove
possano scuotere la fiducia nella validita' delle
politiche di bilancio pubbliche, con ripercussioni sulla
crescita economica e la stabilita' finanziaria''. ''Date
le attuali circostanze - aggiunge Papademos - il Patto
di stabilita' e di crescita, creato per mantenere le
posizioni di bilancio solide e sostenibili (all'interno
dell'Unione europea) deve ora affrontare la sua sfida
piu' grande dal 1997. Di conseguenza, e' imperativo che
tutti i paesi dell'Eurozona rispettino in maniera
stringente le clausole del Patto''.
27 Aprile 2010 15:19
MILANO - di
Nicola Borzi - Sole 24 ore
Le banche tedesche e francesi rischiano il contagio dei
PIIGS
La Germania e la Francia
non hanno alcuna convenienza a restare alla finestra
mentre la crisi finanziaria rischia di mandare in
default la Grecia. Il sistema bancario tedesco infatti è
esposto direttamente al debito dei PIIGS (l'acronimo –
offensivo – che indica Portogallo, Italia, Irlanda,
Grecia e Spagna, i paesi a maggior rischio
dell'eurozona) per una percentuale stimata tra il 20 e
il 23% del Pil tedesco (che è stato pari a 2.496
miliardi di euro nel 2008), dunque tra i 500 e i 575
miliardi di euro circa, mentre quello francese è esposto
addirittura per il 27 - 30% del Pil (1.950 miliardi di
euro), quindi per 530-590 miliardi di euro.
Le stime emergono da un report del desk newyorkese di
analisi dei mercati obbligazionari di Deutsche Bank. Il
rapporto, intitolato "Il rischio di credito sovrano in
Europa: una nuova fase della crisi finanziaria globale
2007-2010" è stato pubblicato a febbraio e alcune delle
sue osservazioni (ad esempio quelle sul servizio del
debito pubblico della Grecia) sono ormai datate, a causa
dell'andamento dei mercati che hanno allargato a
dismisura gli spread sugli interessi pagati dal debito
pubblico greco. Altre, però, restano molto attuali. E
allarmanti.
I timori sono accentuati dal rischio di contagio in caso
di default di un paese membro dell'eurozona, rischio che
secondo gli autori del rapporto è molto elevato anche a
causa dell'esposizione incrociata tra gli stessi PIIGS.
I legami finanziari tra i cinque paesi più esposti sono
eccezionalmente alti: in Portogallo "valgono" il 24% del
Pil (40 miliardi di euro circa), in Irlanda il 34%
(oltre 60 miliardi di euro). Solo l'Italia fa eccezione
con "appena" il 3% del Pil, che nel 2008 era stato di
1.572 miliardi di euro, dunque 47 miliardi di euro,
collegato agli altri quattro PIGS.
La Grecia malato d'Europa
È vero che si tratta di un paese minuscolo, che incide
per il 2,7% sul Pil dell'eurozona, ma il suo debito
pubblico "pesa" per il 4% del totale dell'area euro.
Atene, ricordano gli autori dello studio di Deutsche
Bank, Tom Joyce e Stefan Auer, ha un serio problema di
credibilità sui dati pubblici. Il deficit fiscale del
governo di George Papandreou è il dilemma: è il più alto
in Europa (rivisto al 13,6% nei giorni scorsi da
Eurostat, contro il 12,7% stimato in precedenza) e si
associa a un elevato deficit delle partite correnti
(11,9%). Da febbre alta anche il rapporto debito/Pil che
la Ue stima al 115,1%, tra i più alti dell'eurozona. Al
contrario, le banche greche non sembrano soffrire di
problemi di patrimonializzazione, grazie a una solida
base di depositi e a una dipendenza ridotta dal mercato
della liquidità della Banca centrale europea.
Il fatto è che i 240 miliardi di euro di debito pubblico
sono molto esposti nel breve termine (nel solo 2010 ne
scadranno una cinquantina, di cui 8,5 il 19 maggio). Il
costo del debito, con gli spread ai massimi storici, è
ormai insostenibile.
Ma sbaglierebbe chi nell'eurozona restasse alla
finestra. Le banche europee, secondo gli analisti di DB,
rappresentano infatti un canale di contagio
"significativo" attraverso il quale un eventuale default
di Atene potrebbe scatenare un effetto domino devastante
prima all'interno dei PIIGS e poi nel resto
dell'eurozona. La ridotta capacità del sistema
immunitario delle banche europee è dovuta agli effetti
debilitanti già subiti con la crisi finanziaria, che ne
ha appesantito gli stati patrimoniali per l'aumento dei
crediti a rischio e ne ha ridotto gli utili di conto
economico aumentando i costi di funding e del capitale
in generale.
A nessuno quindi converrebbe un peccato di omissione nei
confronti di Atene. La Banca centrale europea lo sa, lo
sanno anche gli analisti finanziari e lo sanno pure gli
speculatori che stanno scommettendo sul piano di
salvataggio. Qualcuno, come il ministro delle Finanze
Giulio Tremonti lo ha ricordato ai colleghi di Berlino e
di Parigi. Il problema è spiegarlo ai contribuenti. Ma
la comunicazione dovrà essere fatta e in fretta. E
questo è il dilemma di Angela Merkel: la scadenza del 19
maggio per la prossima asta di titoli di stato greci è
sempre più vicina, ma prima ci sono le elezioni in Nord
Reno - Vestfalia e il cancelliere non vuole perderle.
Grecia: Spread Con
Germania Vola Sopra 700 Punti
martedì, 27 aprile 2010 - 15:33
(AGI) - Londra, 27 apr. - Il differenziale di rendimento
tra i decennali greci e gli analoghi titoli tedeschi,
vola a 700,2 punti base, il massimo da 12 anni.
Grecia: Ministro Finanze,
Per Noi Ormai Impossibile Accedere Ai Mercati
martedì, 27 aprile 2010 15:38 ATENE
(ASCA-AFP) - Atene, 27 apr - La Grecia ormai non puo'
piu' accedere ai mercati finanziari per ottenere fondi
ed ha bisogno dell'intervento dell'Unione Europea e del
FMI entro il 19 maggio per ripagare il debito in
scadenza. Lo ha ribadito il ministro delle finanze di
Atene, Georges Papaconstantinou.
Grecia: Ministro Finanze,
Deficit 2009 Potrebbe Arrivare Al 14%
martedì, 27 aprile 2010 - 16:02
(ASCA-AFP) - Atene, 27 apr - Il deficit della Grecia,
per il 2009, potrebbe arrivare al 14% del Pil. Lo ha
detto il ministro delle Finanze greco, George
Papaconstatinou. La scorsa settimana, Eurostat aveva
stimato il deficit al 13,6%, avvertendo pero' che
sarebbero potute verificarsi altre revisioni al rialzo.
Grecia: Atene Accusa
l'Ue, 'Poca Chiarezza. Non Ci Sta Aiutando'
martedì, 27 aprile 2010 - 16:06
(ASCA-AFP) - Atene, 27 apr - Sul piano di soccorso per
la Grecia l'Unione Europea parla con voci diverse, non
c'e' chiarezza e questa situazione ''non ci sta
aiutando''. Lo ha detto il ministro delle finanze di
Atene, George Papaconstantinou, parlando ai deputati
socialisti in vista della scadenza ''cruciale'' del 19
maggio quando dovranno essere ripagati 9 miliardi di
euro di debito pubblico. ''Vista l'impossibilita' per
noi di accedere ai mercati finanziari - ha detto - entro
il 19 maggio la procedura dovra' essere completata,
approvata, firmata e dovranno essere erogati i fondi dal
FMI e dall'Ue''. Papaconstantinou ha sottolineato che la
Grecia e' ''sotto pressione'' da parte dei mercati
finanziari che ''stanno scommettendo contro di noi''
visto che i costi per l'approvvigionamento di fondi per
il governo sono andati alle stelle negli ultimi giorni.
Secondo il Ministro ''la situzione politica in Europa
non ci sta aiutando, visto che ci sono spesso voci
contrastanti e c'e' poca chiarezza''.
Usa: Indice Fiducia
Consumatori Balza a 57,9 Ad Aprile. Oltre Attese
martedì, 27 aprile 2010 16:14 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 27 apr - L'indice sulla fiducia dei
consumatori degli Stati Uniti, elaborato dal Conference
Board, e' balzato ad aprile ai massimi da un anno e
mezzo a quota 57,9 dal 52,3 di marzo. Il dato e' uscito
nettamente migliore delle previsioni degli analisti con
un consenso che era attestato a 54,0 punti segnalando
una crescente fiducia nelle prospettive dell'economia
americana.
Usa: Bernanke Lancia
Allarme Sul Deficit
martedì, 27 aprile 2010 16:22 WASHINGTON
(AGI) - Washington, 27 apr. - Il presidente della
Federal Reserve Ben Bernanke lancia l'allarme sul
livello insostenibile del deficit Usa e invita i
parlamentari ad agire per frenarne l'ascesa. "In assenza
di ulteriori azioni politiche - dice Bernanke davanti
alla commissione bipartisan del Congresso sulla riforma
fiscale - il bilancio federale si incanalera' a un
livello insostenibile". "La storia - aggiunge - ci
insegna che che se non riusciremo a raggiungere in tempo
la sostenibilita' di bilancio perderemo la vitalita'
dell'economia nazionale, ridurremo i nostri livelli di
vita e aumenteremo fortemente il rischio di instabilita'
economica e finanziaria".
Usa: Obama, Obbligatorio
Ridurre Deficit
martedì, 27 aprile 2010 - 16:30
(ASCA-AFP) - Washington, 27 apr - Il presidente Barack
Obama ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno l'obbligo
nei confronti delle generazioni future di ridurre
l'enorme deficit di bilancio. Il presidente Usa ha
chiesto l'impegno di entrambi i partiti affinche'
lavorino insieme per la responsabilita' fiscale,
sottolineando che i deficit sono aumentati a causa delle
misure di emergenza adottate per salvare l'economia
statunitense durante la crisi. ''E' molto piu' facile
spendere un dollaro che risparmiarne uno'', ha affermato
Obama precisando che l'economia degli Stati Uniti ha
affrontato ''la resa dei conti'' sugli enormi debiti
federali. ''Abbiamo l'obbligo per le generazioni future
di affrontare i nostri deficit strutturali che
minacciano di ostacolare la nostra economia e lasciare
ai nostri figli e nipoti una montagna di debiti'', ha
detto Obama.
Grecia: Borsa Atene Perde
Il 6%
martedì, 27 aprile 2010 16:50 ATENE
(ASCA-AFP) - Atene, 27 apr - La borsa di Atene perde il
6%, il maggior ribasso dall'ottobre scorso. Aumenta la
tensione sui mercati per l'approssimarsi della prima
scadenza di pagamento di titoli di stato, per 9 miliardi
di euro, fissata per il 19 maggio prossimo.
Portogallo: s&p Taglia
Rating Sovrano Da 'a+' Ad 'a-'. Outlook Negativo
martedì, 27 aprile 2010 17:00 LISBONA
(ASCA) - Roma, 27 apr - Standard & Poor's ha tagliato di
due livelli il rating sovrano del Portogallo da 'A+' ad
'A-' mantenendo le prospettive negative. Secondo S&P il
deficit di Lisbona potrebbe toccare quest'anno l'8,5%
del Pil.
Grecia, Cdu tedesca
solleverà questione "haircut" con Fmi, Bce
reuters - martedì, 27 aprile 2010 - 17:36
I Cristiano Democratici (Cdu) del Cancelliere Angela
Merkel solleveranno la questione di uno sconto
('haircut') a carico degli investitori sul debito greco,
in occasione degli incontri con Fondo monetario
internazionale e Banca centrale europea.
Lo ha detto il portavoce della Cdu per il Bilancio
Norbert Barthle alla vigilia dell'incontro tra i gruppi
parlamentari della Camera Bassa tedesca (Bundestag) e i
numeri uno di Fmi e Bce.
L'intenzione è quella di condividere con gli investitori
che detengono il debito greco i sacrifici necessari per
aiutare Atene. In particolare le banche hanno speculato
contro la Grecia traendo profitto dalla crisi del debito
greco nei mesi scorsi dovrebbero essere pronte ora ad
accettare uno sconto sul valore di rimborso del debito
stesso.
"Chiunque abbia comprato bond greci non riceverebbe il
100% del loro valore ma solo l'80 o il 90 o il 70,
dipende", ha detto Barthle.
"Abbiamo un incontro con Strauss-Kahn e Trichet domani a
Berlino", ha aggiunto. "Certamente solleveremo
l'argomento".
Con haircut si indica la percentuale che viene sottratta
al valore nominale di un'attività a riflesso del rischio
percepito associato all'attività stessa.
Grecia: s&p Declassa
Debito a Livello 'Spazzatura'
martedì, 27 aprile 2010 17:46 ATENE
(ASCA) - Roma, 27 apr - Nuova tegola sul debito pubblico
greco, declassato a livello 'spazzatura' da Standard &
Poor's. I titoli si stato di Atene ''non sono piu'
compatibili con l'investment grade'' secondo l'agenzia
di rating che vede ''rischi in crescita nel medio
termine'' e il debito in aumento al 124% del Pil nel
2010 e al 131% del Pil nel 2011.
Grecia: Convocata
Riunione Eurogruppo Il 10/5 Su Piano Emergenza
martedì, 27 aprile 2010 - 18:03
(ASCA-AFP) - Bruxelles, 27 apr - I paesi dell'Eurogruppo
si riuniranno il prossimo 10 maggio per approvare il
piano d'emergenza per la Grecia. Lo riferiscono fonti
della presidenza spagnola all'agenzia France Presse.
Grecia: Trichet, Fuori
Questione La Possibilita' Di Un Default
martedì, 27 aprile 2010 - 18:10
(ASCA-AFP) - Chicago, 27 apr - Un default dei titoli di
stato greci o di quelli di altri paesi dell'Eurozona
''e' fuori questione''. Lo ha detto il presidente della
Banca Centrale Europea, Jean CLaude Trichet intervenendo
al Chicago Council on Global Affairs. Il numero uno
della Bce non ha voluto commentare lo stato delle
trattative sul piano d'emergenza a sostegno della Grecia
assicurando, comunque, che la crisi non avra' impatti
sulle trattative per l'allargamento dell'Eurozona.
''Siamo stati sempre chiari alla Bce dicendo ai nostri
amici che devono rispettare i criteri'' ha spiegato
''non abbiamo mai cambiato il nostro messaggio per quei
paesi''.
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USA - Edizione
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27 Aprile 2010 18:22
WASHINGHTON -
Sole 24 ore
Goldman Sachs si difendedi fronte al Senato americano
Dopo il primo stop
imposto dai repubblicani al Senato alla riforma della
finanza voluta dai democratici e in particolare
dall'Amministrazione Obama, l'attenzione di Wall Street
si concentra sulle audizioni al Senato dei vertici di
Goldman Sachs e delle persone coinvolte nell'inchiesta
per frode della Sec.
Goldman Sachs ha cominciato a scommettere contro il
mercato dei mutui nel 2007 tramite il trading "short"
(al ribasso attraverso vendite alle scoperto), in modo
da bilanciare le perdite della società in quel settore.
E' quello che ha detto durante la propria testimonianza
alla sottocommissione di indagine permanente del Senato
il direttore finanziario David Viniar, sentito durante
le audizioni al Senato assieme all'amministratore
delegato Lloyd Blankfein. Nel dicembre 2006 «abbiamo
cominciato a registrare perdite su base quotidiana nei
prodotti collegati ai mutui» e nella società regnava
«crescente preoccupazione» a causa della «maggiore
volatilità e del calo dei prezzi degli asset collegati
ai subprime». Il risultato è stato il passaggio allo
short trading, ma «nel 2008 si è tornati alle scommesse
al rialzo». L'obiettivo della società «era ridurre il
rischio e in questo senso abbiamo avuto discreto
successo», dirà invece Craig Broderick, responsabile
della gestione del rischio dal 2007.
Mentre il settore immobiliare colava a picco, infatti,
Goldman Sachs riuscì nel 2007 a generare «ampi profitti»
scommettendo contro il mercato. «Goldman dice che queste
scommesse sono state ragionevoli, ma i documenti interni
mostrano che non si é trattato di una cosa ragionevole,
anzi uno dei dirigenti ha descritto la situazione come
'the big short'», ha detto il presidente della
sottocommissione di indagine permamente del Senato Carl
Levin, che sente oggi i vertici di Goldman Sachs, a
partire dall'amministratore delegato Lloyd Blankfein e
il direttore finanziario David Viniar. La
sottocommissione indaga da 18 mesi sul Goldman, accusata
di avere scommesso contro il mercato dei mutui nel 2007
tramite il trading "short" (al ribasso attraverso
vendite alle scoperto). I «conflitti di interesse»
citati dalla Securities and Exchange Commission, la
Consob americana, «potrebbero non essere illegali, ma
sicuramente sembrano eticamente discutibili», ha detto
la repubblicana del Maine Susan Collins, uno dei più
agguerriti membri della commissione.
Fabrice Tourre, il trader di Goldman Sachs al centro
delle accuse di frode della Sec alla banca d'affari
newyorkese, si è difeso oggi di fronte al Congresso
americano. Il 31enne francese, un "enfant prodige" della
finanza, ha negato «categoricamente le accuse della Sec.
E mi difenderò in tribunale contro queste falsità».
Tourre ha partecipato a un'operazione in cui Goldman ha
venduto agli investitori Aca Management e Ikb Deutsche
Industriebank uno strumento finanziario chiamato Abacus
07AC-1 legato ai mutui subprime e rivelatosi
fallimentare. Secondo le autorita di Borsa agli
investitori sarebbero state date informazioni fuorvianti
sulla composizione di quello strumento. Tourre, oltre
che per il suo ruolo, è stato criticato anche per una
serie di e-mail rese pubbliche in cui si commentava con
soddisfazione alcuni guadagni fatti scommettendo sul
fallimento di alcuni mutui.
La Sec infatti sostiene che Goldman avrebbe venduto
Abacus alla società Aca non rivelando la posizione dell'hedge
fund Paulson &Co., coinvolto nella creazione di Abacus e
con una visione ribassista sul mercato immobiliare.
«Sebbene non mi ricordi le parole esatte che ho
utilizzato, mi ricordo di aver informato Aca che il
fondo di Paulson avrebbe assunto delle protezioni di
credito sulla transazione AC-1. Questo significava
necessariamente che Paulson avrebbe anche scommesso al
ribasso», ha detto Tourre. Il manager ha concluso che la
transazione «non è stata pensata per fallire», anche
perché Aca e Ikb «erano due dei miei clienti più
importanti».
Questa sera il presidente Barack Obama parlerà
dell'economia americana e del debito degli Stati Uniti.
Non è previsto che riparli della riforma finanziaria
fino a domani. Ma non è detto che lo stop al Senato,
dove i democratici non sono riusciti per ora a stoppare
la minaccia di filibustering, ostruzionismo, dei
repubblicani, non riaccenda il dibattito. Non è ancora
chiaro quale effetto produrrà nell'elettorato americano
l'intreccio tra l'inchiesta Goldman e le negoziazioni a
Capitol Hill tra democratici e repubblicani. E' certo
però che Obama è determinato ad andare avanti con una
riforma di Wall Street, come ha spiegato di recente dal
blog della Casa Bianca.
Le borse europee
crollano, si inasprisce la crisi del debito sovrano
I principali listini azionari europei hanno hanno
registrato oggi delle notevoli perdite. Il FTSE 100 a
Londra ha perso il 2,6%, il DAX a Francoforte il 2,7%,
il CAC40 a Parigi il 3,8%, il FTSE MIB a Milano il 3,3%
e lo SMI a Zurigo il 2%. La crisi del debito sovrano si
è oggi drammaticamente inasprita. Standard & Poor’s ha
tagliato il rating sovrano di lungo termine del
Portogallo e della Grecia. In precedenza il Ministro
delle Finanze George Papaconstantinou aveva avvertito
che il suo paese ha bisogno degli aiuti dell'UE e del
Fondo Monetario Internazionale entro il 19 maggio perchè
non è in grado di finanziarsi sul mercato. L'indice ASE
Composite ha perso ad Atene il 6%, il PSI 20 a Lisbona
il 5,4%.
I titoli del settore finanziario sono andati a picco.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 3,7%,
Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 3,5%, Deutsche
Bank (DE0005140008) il 5%, BNP Paribas (FR0000131104) il
7%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 6,4%, Intesa
Sanpaolo (IT0000072618) il 5,7%, Banco Santander
(ES0113900J37) il 5,% e UBS (CH0024899483) il 4%. Tra
gli assicurativi Aegon (NL0000301760) ha perso l'1,9%,
Aviva (GB0002162385) il 4,5%, AXA (FR0000120628) il
6,3%, Munich Re (DE0008430026) il 4,5% e Swiss Re
(CH0012332372) il 3,3%.
Seduta da dimenticare anche per i minerari. Anglo
American (GB00B1XZS820) ha perso il 4,7%, BHP Billiton
(GB0000566504) il 4,2%, Rio Tinto (GB0007188757) il 5,2%
e Xstrata (GB0031411001) il 4,7%. L'apprezzamento del
dollaro rispetto all'euro ha fatto andare oggi a picco i
prezzi dei metalli di base.
Tra i pochi titoli che hanno potuto chiudere in rialzo
c'è stato Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29). J.P. Morgan
ha alzato oggi il suo rating sul colosso del petrolio da
"Underweight" a "Neutral".
Redazione Borsainside 18:51
Grecia: Fmi, Situazione
Insostenibile Senza Un Intervento d'Aiuto
martedì, 27 aprile 2010 - 19:03
(ASCA-AFP) - Parigi, 27 apr - La Grecia ha di fronte una
''situazione insostenibile'' se non ricevera' un aiuto
per mantenersi solvente. Lo ha detto il direttore
generale del Fondo Monetario Internazionale in
un'intervista pubblicata sul sito del quotidiano
francese La Tribune. ''Se non li aiutiamo si troveranno
in una situazione insostenibile'' ha detto Strauss-Kahn
''non sto dicendo che se li aiutiamo il problema
diventera' semplice. Sara' comunque difficile. I greci
devono sapere che risolvere il nodo del loro debito
pubblico, dopo diversi anni di spesa eccessiva, sara'
doloroso e difficile''. Ma, avverte il numero uno del
Fondo, ''non c'e' altra soluzione''.
Grecia: Debito Declassato
a Spazzatura Mentre Si Avvicina Data Rimborsi
martedì, 27 aprile 2010 - 19:13
(ASCA) - Roma, 27 apr - Giornata di forte tensione
quella di oggi sui mercati con il doppio declassamento
da parte di Standard & Poor's sul debito portoghese e su
quello greco, quest'ultimo degradato a 'spazzatura',
mentre si avvicinano le prime consisitenti scadenze di
rimborso per Atene ed il meccanismo degli aiuti tarda ad
essere deciso. Il 19 maggio prossimo, la Grecia dovra'
rimborsare circa 9 miliardi di euro di titoli di stato,
mentre gli aiuti, per essere stanziati, dovrannno prima
passare attraverso l'approvazione dei parlamenti dei
rispettivi paesi europei. Nel frattempo e' stata
convocata per il 10 maggio una riunione straordinaria
dell'Eurogruppo per tamponare le scadenze critiche sul
debito greco. Lo stesso FMI ha avvertito che la
situazione sta diventando insostenibile senza un
intervento rapido. Tempi molto stretti che stanno
facendo decisamente innervosire il governo greco. Sul
piano di soccorso per la Grecia l'Unione Europea parla
con voci diverse, non c'e' chiarezza e questa situazione
''non ci sta aiutando'', ha tuonato il ministro delle
finanze di Atene, George Papaconstantinou, parlando ai
deputati socialisti. ''Vista l'impossibilita' per noi di
accedere ai mercati finanziari - ha detto il ministro -
entro il 19 maggio la procedura dovra' essere
completata, approvata, firmata e dovranno essere erogati
i fondi dal FMI e dall'Ue''. Papaconstantinou ha
sottolineato che la Grecia e' ''sotto pressione'' da
parte dei mercati finanziari che ''stanno scommettendo
contro di noi'' visto che i costi per
l'approvvigionamento di fondi per il governo sono andati
alle stelle negli ultimi giorni. Secondo il Ministro
''la situzione politica in Europa non ci sta aiutando,
visto che ci sono spesso voci contrastanti e c'e' poca
chiarezza''. L'Assemblea nazionale francese dovrebbe
votare gli aiuti il 4 maggio. La prossima settimana
dovrebbe votare anche il Bundestag tedesco, pero' in
quest'ultimo caso la situazione e' complicata dalle
elezioni politiche, fissate per il 9 maggio prossimo. Da
un sondaggio emerge che il 55% dei tedeschi ritiene
sbagliato inviare aiuti finanziari alla Grecia, mentre
soltanto il 33% degli intervistati si e' dichiarato
favorevole. Tutto cio', mentre peggiorano le condizioni
del paese dell'Eurozona. La Banca di Grecia oggi ha
avvertito che la recessione per quest'anno potrebbe
superare il 2% a causa della ''grande situazione di
incertezza'', mentre il ministro delle Finanze
Papaconstantinou ha dichiarato che il deficit potrebbe
arrivare al 14% del Pil. In questo clima, i sindacati
hanno dichiarato uno sciopero generale per il settore
privato il 5 maggio prossimo, contro i tagli alla spesa
e l'atteggiamento ''neo-liberal'' dell'Unione europea e
del Fondo monetario internazionale. Pesante la reazione
sui mercati. La Borsa di Atene e' arrivata a cedere il
6%, registrando il maggior ribasso dall'ottobre scorso.
In netto calo anche le altre piazze europee a cominciare
da Parigi (Cac 40 (Parigi: notizie) -3,82%), Francoforte
(Dax -2,73%) e Piazza Affari (Ftse It All Share -3,10%).
Netto il ribasso della borsa spagnola (-4,07%) perche'
il paese, insieme a Potogallo e Irlanda e' un altro dei
paesi dell'Eurozona che preoccupa per la crescita
esponenziale del deficit.
Portogallo: Ministro
Finanze, Sotto Attacco Dei Mercati. Risponderemo
martedì, 27 aprile 2010 - 19:39
(ASCA-AFP) - Lisbona, 27 apr - Il Portogallo e' ''sotto
l'attacco dei mercati'' e dovra' rispondere. Lo ha detto
il ministro delle finanze di Lisbona Fernando Teixeira
dos Santos dopo aver incassato il downgrade da parte di
Standard & Poor's. ''E' un momento decisivo - ha detto -
il paese deve rispondere a questo attacco dei mercati.
Dobbiamo restare calmi e riportare la serenita' sui
mercati''. ''Come gia' accaduto in passato - ha aggiunto
il Ministro - faremo tutto cio' che e' necessario per
ridurre il deficit e promuovere la competitivita'
dell'economia portoghese''. Teixeira dos Santos ha
respinto qualsiasi paragone con la Grecia: ''La
maggioranza delle opinioni sono concordi nel dire che il
Portogallo e la Grecia sono due realta' differenti''.
Grecia: Il Costo Della
Crisi Non Si Ferma Ai Sirtaki Bond (Analisi)
martedì, 27 aprile 2010 19:49 ROMA
(ASCA) - Roma, 27 apr - Poco piu' di due anni,
praticamente ieri l'altro per la finanza, molti
economisti avvertivano che la crisi dei mutui subprime
era circoscritta. La crisi finanziaria peggiore dalla
grande depressione e' costata invece qualcosa come 2.500
miliardi di dollari solo intermini di perdite per il
comparto bancario. Ancora oggi si ascoltano economisti
che minimizzano il potenziale effetto contagio della
crisi greca. In fondo la Grecia pesa appena per il 3%
del pil dell'area euro. L'accordo di due settimane fa in
ambito europeo sul pacchetto di aiuti al governo di
Atene per 30 miliardi di euro oltre a prestiti da parte
del Fmi sembravano aver riportato il sereno tra gli
investitori. E invece i mal di pancia della Germania
nella concessione degli aiuti a causa della pressione
per il voto regionale ha inferto un colpo durissimo alla
gia' precaria fiducia dei mercati. Oggi i mercati hanno
mostrato cosa puo' provocare un default della Grecia.
Indici azionari in picchiata con conseguente perdita di
qualche centinaio di miliardi di euro, innalzamento dei
tassi sui titoli di Stato. Il decennale greco e'
schizzato oltre oltre il 10%, con uno spread nei
confronti del bund tedesco oltre gli 800 punti base.
Gran parte dei titoli decennali dei paesi euro hanno
accusato un ampliamento dello spread nei confronti
dell'omologo tedesco sui livelli massimi da quasi un
anno. Dopo i tango bond, anche i piccoli risparmiatori
cominceranno a familiarizzare con i sirtaki bond.
L'esposizione internazionale nei confronti della Grecia
e' certamente contenuta ma il rischio che l'Europa deve
assolutamente scongiurare e' che la bufera che si e'
abbattuta sulla Grecia possa propagarsi ad altri paesi.
E la questione non e' tanto i cosiddetti Pigs, quanto la
capacita' di tenuta dell'Eurozona, gia' fiaccata, come
gli altri paesi del globo dai guasti provocati dalla
profonda crisi finanziaria. Il presidente della Bce,
Jean-Claude Trichet, piu' volte ha ammonito che le
finanze pubbliche dei paesi euro difficilmente
potrebbero sostenere una nuova tempesta finanziaria,
anche di intensita' minore rispetto a quella da poco
alle spalle. Per il 10 maggio e' stato convocato un
vertice straordinario europeo. Cio' significa che i
mercati per altri 13 giorni saranno in balia della
burrasca. La Grecia oggi ha annunciato che non puo'
ricorrere ai mercati finanziari alla luce dell'impennata
dei tassi di interesse che chiede il mercato per
assumere il rischio. Un'uscita della Grecia dall'euro e'
fuori discussione secondo la Bce e la Commissione
europea. Ma la questione non dipende da dall'Eurotower a
Francoforte e nemmeno da Bruxelles, bensi' dall'elezione
regionale in Germania. Forse sara' il caso di ripensare
profondamente l'assetto istituzionale monetario
dell'area euro.
Euro:Crolla a Minimi a
1,31 Dollari,Oro Ai Massimi 1.171,25
martedì, 27 aprile 2010 21:49 NEW YORK
(AGI) - New York, 27 apr. - L'Euro ha toccato i minimi
da un anno a quota 1,3182 sul dollaro, spinto al ribasso
per il declassamento dei debiti pubblici di Grecia e
Portogallo, mentre di contemporaneamente l'oro ha
toccato il picco del 2010 a 1.172,25 dollari l'oncia.
Crisi: Germania decidera'
dopo Fmi-Atene
martedì, 27 aprile 2010 - 22:24
(ANSA) - BERLINO, 27 APR - Il governo tedesco decidera'
sugli aiuti alla Grecia solo dopo la fine dei negoziati
in corso tra il Fmi e il governo di Atene.Lo ha detto il
vice cancelliere e ministro degli Esteri tedesco, Guido
Westerwelle. La Germania ha ribadito, non emettera' un
'assegno in bianco' alla Grecia, Atene deve fare 'i suoi
compiti a casa' e che gli aiuti 'possono essere usati
solo come ultima istanza'.
Borse dell'Europa
dell'Est: Chiusura negativa, Mosca -1,4%
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno
chiuso oggi in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca l'1,4% a 1.603,59 punti. I
volumi di scambio sono aumentati notevolmente rispetto a
ieri e sono stati alti. La crisi del debito sovrano si è
oggi drammaticamente inasprita. Standard & Poor’s ha
tagliato il rating sovrano di lungo termine del
Portogallo e della Grecia. Sulle borse internazionali si
è scatenata una pioggia di vendite. Anche le quotazioni
delle materie prime sono andate a picco. Il prezzo del
petrolio è sceso nel pomeriggio a New York fino a circa
$82,50. Tra i titoli del listino russo Sberbank
(RU0009029540) ha perso il 3%, Tatneft (RU0009033591)
l'1% e Bashneft (RU0007976957) l'1,1%. Gazprom
(RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in calo
dell'1,7% a RUB 175.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,2% a 24.891,65 punti.
Tra i titoli di maggior peso del listino ungherese OTP
Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,6%, Gedeon Richter
(HU0000067624) l'1,6% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo
0,4%. MOL (HU0000068952) ha guadagnato l'1,4%. Le
autorità di borsa ungheresi hanno concluso l'indagine
sull'acquisto del 21,2% di MOL da parte della russa
Surgutneftegas (RU0006936028) senza aver appurato alcuna
irregolarità. Sia MOL che il Governo ungherese si erano
opposti alla transazione.
Il PX a Praga ha perso l'1,2% a 1.298,40 punti. I
bancari hanno guidato la lista dei ribassi. Komercni
Banka (CZ0008019106) ha perso l'1,9% e Erste Group Bank
(AT0000652011) il 2,3%. Tra gli altri titoli del PX
Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in
ribasso dello 0,1%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209)
dello 0,3% e Unipetrol (CZ0009091500) dello 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso l'1,2% a 43.159,63 punti. I
bancari hanno sofferto come su tutte le altre piazze
finanziarie europee. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso
il 3,9%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,7%, BZW Bank
(PLBZ00000044) lo 0,5% e BRE Bank (PLBRE0000012) il
3,3%. Il calo del prezzo del rame ha pesato su KGHM
Polska Miedz (PLKGHM000017). Il titolo dell'impresa
mineraria polacca ha perso il 2,5%.
Redazione Borsainside 22:34
Borse dell'America
Latina: Solo Caracas resiste alle vendite, San Paolo
-3,4%
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso
ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 3,4% a 66.511,10
punti. Era da quasi da due mesi che l'indice brasiliano
non registrava tali perdite in una seduta. La crisi del
debito sovrano si è drammaticamente inasprita. Standard
& Poor’s ha tagliato il rating di lungo termine del
Portogallo e della Grecia. Sulle borse internazionali si
è scatenata una pioggia di vendite. Sul mercato
azionario brasiliano hanno pesato inoltre i timori
legati alla futura politica monetaria della Banca
Centrale del Brasile. La maggior parte degli economisti
crede che la Banca Centrale brasiliana aumenterà questa
settimana i suoi tassi d'interesse di 50 punti base al
9,25%. Secondo alcuni esperti i tassi potrebbero in
seguito salire in Brasile fino alla fine dell'anno a più
del 12%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) perso il
3,9%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York il
2,1%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 4,9%. Il prezzo
del rame ha chiuso ieri al NYMEX in ribasso del 4,6%.
Gerdau (BRGGBRACNPR8), il primo produttore d'acciaio
dell'America Latina, ha perso il 5,3%. Fibria Celulose
(BRFIBRACNOR9), il maggior fabbricante di cellulosa del
mondo, ha chiuso in calo del 5,9%.
L'IPC a Città del Messico ha perso il 3,2% a 32.679,36
punti. Tra le blue chips messicane América Móvil
(MXP001691213) ha perso l'1,4%, Cemex (MXP225611567) il
3,4%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 3,7% e Wal-Mart de
Mexico (MXP810081010) il 4,3%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso il 2,6, l'IPSA a Santiago
del Cile lo 0,6%, il Colcap a Bogotà lo 0,8% e il
General a Lima l'1,6%. L'IBVC a Caracas ha guadagnato
l'1,4%.
Redazione Borsainside 00:21
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WALL
STREET: I FUTURES USA SNOBBANO LE BUONE
TRIMESTRALI
27 Aprile 2010 15:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Dupont, 3M superano le
stime degli analisti. Ford torna all'utile ma delude
sulle vendite. Este Lauder e Office Depot tradiscono le
attese. Euro sotto $1.33 per colpa dei timori sulla
Grecia. In rialzo i Treasury.
A mezz'ora dall'avvio delle contrattazioni i future
americani continuano a scambiare in territorio negativo
(vedi quotazioni a fondo pagina), facendo pensare dunque
a un'apertura all'insegna della cautela.
Ancora una volta l'umore degli operatori e' condizionato
dalla Grecia, all'indomani delle dichiarazioni arrivate
dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel: la Germania e'
pronta a sborsare la sua parte di aiuti (pari a 8.5
miliardi di euro) ma in cambio di rigide condizioni.
Insomma, Atene deve garantire riduzione del deficit ed
economia piu' competitiva. La Merkel ha pero' escluso
un'uscita della Grecia dalla zona Euro.
Proprio a questo proposito oggi e' intervenuto il numero
uno della banca centrale della penisola ellenica,
chiedendo un taglio del deficit piu' marcato di quello
previsto dal governo. Da Bruxelles arrivano
rassicurazioni sul timing degli aiuti: le trattative tra
Grecia, Commissione Ue, Bce e Fmi stanno andando bene e
dovrebbero terminare a inizio maggio. La data cruciale
resta sempre la stessa: il 19 maggio sono in scadenza
obbligazioni greche per 8.1 miliardi.
Nel frattempo il mercato si fa sempre piu' nervoso. I
credit default swaps a 5 anni sulla Grecia hanno toccato
un nuovo record di 736.3 punti base. In pratica servono
736300 euro per assicurare 10 milioni di euro di debito.
Massimi dal 1998 per il differenziale tra decennale
greco e bund tedesco. Record su entrambe i fronti anche
per il Portogallo.
Negli Stati Uniti si guarda alla due giorni che prende
il via oggi del Fomc, il braccio di politica monetaria
della Fed che domani prendera' una decisione sui tassi.
Scontata una conferma dell'attuale costo del denaro
prossimo allo zero. Si guardera' alle parole utilizzate
nel comunicato finale, dalle quali potrebbero emergere
indicazioni sulla tempistica di un eventuale ritocco
all'insu: il timore e' che la ripresa economica porti
con se la corsa dell'inflazione.
Proprio il numero uno della Fed Ben Bernanke parlera' di
fronte alla Commissione sulla riduzione del debito. Sul
fronte macro, attenzione ai prezzi delle case e alla
fiducia dei consumatori.
Tra un'ora i vertici di Goldman testimonieranno di
fronte al Senato dopo le accuse di frode della Sec.
Presente anche colui che ha ideato i cdo incriminati
Fabrice Tourre che smentisce "categoricamente" le accuse
dell'autorita' della borsa Usa.
Altra giornata di risultati societari. Nel settore auto,
Ford torna a fare profitti battendo le stime degli
analisti e alzando le previsioni di fine anno. Ma il
titolo cede nel pre-mercato. Giu' anche Autoliv
(produttore di airbag, cinture di sicurezza e simili)
nonostante il ritorno all'utile e a solide prospettive.
Nel comparto chimico DuPont supera le attese cosi' come
fa 3M che per il secondo trimestre consecutivo migliora
l'outlook. Peggio delle previsioni fanno Office Depot ed
Este Lauder.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio perdono terreno. I futures con
consegna giugno si muovono in calo di $0.85 attestandosi
a quota $83.35 al barile. Sul valutario la moneta unica
viaggia a quota $1.3291 (-0.69%). L'oro cede $4.80
(-0.428%) in area $1149.90 circa. Il rendimento sul
benchmark decennale si attesta al 3.76% dal 3.8150%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 cede 5.50 punti (-0.46%) a 1202.70.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 perde 7 punti
(-0.34%) a quota 2040.25.
Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in flessione
di 11 punti (-0.10%) a 11140.
WALL
STREET: GIU', AL SENATO USA GOLDMAN SI DIFENDE
27 Aprile 2010 15:30 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
I prezzi delle case salgono
per la prima volta su base annuale dopo tre anni di
cali. Ma non basta. Operatori ormai abituati alle buone
trimestrali. Soffre l'euro con la Grecia. Su i Treasury.
In calo oro e oil.
Come da attese, l'apertura a Wall Street si tinge di
rosso. Il mercato, ormai abituato a conti societari
superiore alle stime, snobba i risultati odierni.
Il Dow cede lo 0.16% (-17.76) a 11187.27. Il Nasdaq
segna una flessione dello 0.37% (-9.30) a 2513.65 mentre
l'S&P 500 retrocede dello 0.18% (-2.13) a 1209.92.
Permangono i timori sulla Grecia mentre delude il dato
sui prezzi delle case nelle 20 principali citta' degli
Stati Uniti, che sono aumentati in febbraio dello 0.6%
annuo ma su base mensile la flessione e' dello 0.9%. La
nota positiva e' che si tratta del primo incremento
annuale da tre anni.
La situazione sul fronte Grecia resta tesa, all'indomani
delle dichiarazioni arrivate dalla Cancelliera tedesca
Angela Merkel: la Germania e' pronta a sborsare la sua
parte di aiuti (pari a 8.5 miliardi di euro) ma in
cambio di rigide condizioni. Insomma, Atene deve
garantire riduzione del deficit ed economia piu'
competitiva. La Merkel ha pero' escluso un'uscita della
Grecia dalla zona Euro.
Proprio a questo proposito oggi e' intervenuto il numero
uno della banca centrale della penisola ellenica,
chiedendo un taglio del deficit piu' marcato di quello
previsto dal governo. Da Bruxelles arrivano
rassicurazioni sul timing degli aiuti: le trattative tra
Grecia, Commissione Ue, Bce e Fmi stanno andando bene e
dovrebbero terminare a inizio maggio. La data cruciale
resta sempre la stessa: il 19 maggio sono in scadenza
obbligazioni greche per 8.1 miliardi.
Nel frattempo il mercato si fa sempre piu' nervoso. I
credit default swaps a 5 anni sulla Grecia hanno toccato
un nuovo record di 736.3 punti base. In pratica servono
736300 euro per assicurare 10 milioni di euro di debito.
Massimi dal 1998 per il differenziale tra decennale
greco e bund tedesco. Record su entrambe i fronti anche
per il Portogallo.
Negli Stati Uniti si guarda alla due giorni che prende
il via oggi del Fomc, il braccio di politica monetaria
della Fed che domani prendera' una decisione sui tassi.
Scontata una conferma dell'attuale costo del denaro
prossimo allo zero. L'attenzione cadra' sulle parole
utilizzate nel comunicato finale, dalle quali potrebbero
emergere indicazioni sulla tempistica di un eventuale
ritocco all'insu: il timore e' che la ripresa economica
porti con se la corsa dell'inflazione.
Proprio il numero uno della Fed Ben Bernanke parlera' di
fronte alla Commissione sulla riduzione del debito. C'e'
attesa anche per la testimonianza del ceo di Goldman
Sachs al Senato, in seguito alle accuse di frode della
Sec. Presente anche colui che ha ideato i cdo
incriminati Fabrice Tourre che smentisce
"categoricamente" le accuse dell'autorita' della borsa
Usa.
Altra giornata di risultati societari. Nel settore auto,
Ford torna a fare profitti battendo le stime degli
analisti e alzando le previsioni di fine anno. Ma il
titolo soffre. Giu' anche Autoliv (produttore di airbag,
cinture di sicurezza e simili) nonostante il ritorno
all'utile e a solide prospettive.
Nel comparto chimico DuPont supera le attese cosi' come
fa il produttore di Post-it 3M che per il secondo
trimestre consecutivo migliora l'outlook. Peggio delle
previsioni fanno Office Depot ed Este Lauder.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio perdono terreno. I futures con
consegna giugno si muovono in calo di $0.81 attestandosi
a quota $83.39 al barile (-0.60%). Sul valutario la
moneta unica viaggia a quota $1.32988 (-0.69%). L'oro
cede $5.10 (-0.44%) in area $1154.20 circa. Il
rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.7510%
dal 3.8150%.
WALL
STREET: SUI MINIMI, DECLASSAMENTO GRECIA
27 Aprile 2010 18:03 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
I listini scivolano con il
taglio di S&P su Grecia. La mossa segue quella sul
Portogallo. L'oro recupera quota. L'euro scivola
ulteriormente. Snobbate le trimestrali sopra le stime e
la fiducia dei consumatori ai massimi del 2008.
Wall Street imbocca con decisione la via dei ribassi,
scivolando sui minimi intraday. il motivo e' legato alla
decisione di S&P di tagliare a junk, spazzatura, il
rating sulla Grecia. La mossa dell'agenzia di rating
segue quella sul Portogallo, che gia' aveva indebolito
gli indici.
Immediata la reazione del mercato. Il Dow scivola di 118
punti a 11086.76, il Nasdaq Composite perde 30.68 punti
a quota 2492.42 mentre l'S&P 500 lascia sul terreno 79
points a 1195.26.
I prezzi dei titoli di stato americani e il dollaro ne
approfittano per mettere a segno ulteriori rialzi. Il
rendimento dei Treasury a due anni e' sceso sotto l'1%
mentre quello dell'equivalente greco e' balzato oltre il
15%, un livello che riflette la decisione di S&P. Il
biglietto verde si conferma tra gli investitori la
valuta piu' sicura con l'indice U.S. Dollar (DXY) che ha
chiuso sui massimi dell'anno a quota 82. Andamento
inverso per l'Etf che riflette l'andamento della valuta
europea CurrencyShares Euro Trust (FXE) tornato sui
minimi di 11 mesi.
Petrolio, oro e argento invertono rotta o comunque
limitano le perdite. Il greggio cede $1.21 a $82.99,
l'oro (riscoperto come bene rifugio) sale di $3.80
a$1157.80 mentre l'argento perde $0.15 a $18.18.
Nel dettaglio, S&P ha tagliato di tre livelli il proprio
giudizio su Atene (da tripla B+ a BB+/B) con outlook
negativo. Il perche' della scelta sta nelle difficoltà
che il paese incontrara' nel taglio del debito pubblico.
Subito e' arrivata la dichiarazione del numero uno della
Banca centrale europrea Trichet, che tenta di
rassicurare i mercati sostenendo che e' "fuori
questione" un default di Atene e dell'Eurozona.
A nulla serve l'arrivo di dettagli sul salvataggio
ellenico. Il pagamento della prima tranche del pacchetto
di aiuti dovrebbe arrivare prima del 19 maggio, giorno
in cui scadono obbligazioni per 8.1 miliardi di euro.
Nove giorni prima le nazioni ue chiamate in causa
dovrebbe votare sul provvedimento mentre il 2 maggio i
colloqui tra Ue, Fmi e Grecia dovrebbero concludersi il
2 maggio.
E cosi' Atene archivia una seduta da dimenticare con un
calo di circa il 6%, che si e' fatto sentire anche a
Lisbona (-5). A pesare anche l'ammissione del ministro
delle finaze greco, che stringe affinche' gli aiuti
arrivino al piu' presto nelle casse del paese, visto che
la Grecia stessa "non e' in grado" di finanziarsi sui
mercati.
Tutto cio' non ha fatto altro che mettere in secondo
piano il dato sulla fiducia dei consumatori, balzata ai
livelli sel settembre 2008. Ha deluso invece il dato sui
prezzi delle case nelle 20 principali citta' degli Stati
Uniti, che sono aumentati in febbraio dello 0.6% annuo
ma su base mensile la flessione e' dello 0.9%. La nota
positiva e' che si tratta del primo incremento annuale
da tre anni.
Anche la pioggia di trimestrali passa pressoche'
inosservata. Ma va detto che gli operatori sono ormai
abituati a risultati superiore alle stime. Oggi ha fare
meglio delle attese sono stati il colosso della chimica
Dupont e la conglomerata che, tra le altre cose, produce
i famosi Post-it. Entrambe i gruppi hanno alzato l'outlook
sull'intero esercizio.
Ford e' tornata all'utile, ma ha deluso sul fronte delle
ventite. Non hanno centrato il consensu Este Lauder e
Office Depot.
Intanto anche negli Stati Uniti si parla di deficit. Lo
ha fatto il presidente della Fed Ben Bernanke dicendo
che gli attuali livelli sono insostenibili. Obama, che
ha parlato prima di riunirsi di fronte alla National
Commission on Fiscal Responsability, la commissione da
lui stesso istituita per risolvere i problemi legati al
debito americano, ha aspicato un impegno bipartisan al
fine di risolvere un problema ignorato dalla precedente
amministrazione.
A catturare l'attenzione degli esperti e' nel frattempo
la testimonianza dei vertici di Goldman Sachs al Senato,
il tutto dopo l'accusa di frode della Sec. A difendersi
anche colui che avrebbe ideato i cdo incriminati.
Fabrice Tourre ha smentito "categoricamente le accuse
della Sec" di aver truffato i suoi clienti con
operazioni speculative sul mercato subprime nel 2007,
quando stava per esplodere la crisi finanziaria.
Un'analista prevede che la vicenda possa risolversi per
un'assoluzione della banca, paragonando il caso alle
vicende legali di O.J. Simpson. L'ex giocatore di
footbal americano uccise la moglie ma grazie a una
difesa senza eguali riusci' ad essere assolto.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio perdono terreno. I futures con
consegna giugno si muovono in calo di $2.02 attestandosi
a quota $82.18 al barile (-2.40%). Sul valutario la
moneta unica viaggia a quota $1.3225 (-1.18%). L'oro e'
riuscito ad invertire rotta tornando a guadagnare $6.30
(+0.55%) in area $1159.80 circa. Il rendimento sul
benchmark decennale si attesta al 3.69% dal 3.8150% di
ieri.
WALL
STREET:
TEME IL DEBITO UE, DOW SOTTO 11000
27 Aprile 2010 22:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Listini sui minimi intraday dopo il declassamento di S&P
sulla Grecia. Euro sotto quota $1.32. Petrolio a un
passo da $82. Riscoperti oro e Treasury. Tonfo per Aig,
su Goldman nel giorno del confronto in Senato.
Giornata da dimenticare per Wall Street che chiude i
battenti sui minimi di giornata. La situazione e'
peggiorata negli ultimi minuti di contrattazione.
Il Dow archivia la seduta in calo di 231 punti (-1.90%)
a 10992. Il Nasdaq ha ceduto 51 punti (-2%) a 2471
mentre l'S&P 500 ha segnato un calo di 28 punti (-2.3%)
a 1183.
La via verso il ribasso e' stata imboccata non appena
l'agenzia di rating S&P ha tagliato il giudizio sul
debito della Grecia al livello di "spazzatura". E cosi'
l'euro e' sceso ai minimi di un anno sotto quota $1.32,
al contrario il dollaro e' stato considerato tra le
valute preferite, l'oro e' stato riscoperto come bene
rifugio e i titoli di stato a stelle e strisce hanno
raccolto la fiducia di un mercato piuttosto timoroso che
altri paesi europei possano richiedere aiuti, Portogallo
in primis. Il nervosismo del mercato e' dimostrato anche
dall'andamento del Vix, portatosi sui massimi dello
scorso febbraio con un balzo del 20%.
Tra i settori piu' penalizzati ci sono i finanziari e
gli energetici. Nel primo caso il colosso assicurativo
AIG ha registrato il maggior calo dal novembre 2009
flettendo di oltre il 14%. Il tutto dopo la bocciatura
degli analisti di Keefe Bruyette & Woods, che hanno
portato il giudizio a underperform da market perform.
Giu' di circa il 6% Lincoln National e Lincoln National,
-4% circa per Citigroup mentre CIT Group (che l'anno
scorso ha sfiorato la bancarotta) e' stata penalizzata
nonostante nel primo trimestre sia tornata in utile per
$100 milioni.
Il controtendenza Goldman Sachs nel giorno forse piu'
lungo per i vertici dell'istituto chiamati a
testimoniare di fronte al senato dopo l'accusa di frode
della Sec. Per l'agguerrito Carl Levin, a capo della
sottocommissione permanente d'indagine a Capitol Hill,
la banca ha scommesso sull'esplosione della bolla
immobiliare a scapito dei suoi clienti. Il principale
indagato, il 33enne Fabrice Tourre ha respinto le accuse
al mittente mentre altri manager hanno difeso il ruolo
dell'istituto e la sua trasparenza. Al momento deve
ancora parlare il ceo Lloyd Blankfein.
I timori provenienti dall'Europa hanno messo in secondo
piano il dato sulla fiducia dei consumatori, balzata ai
livelli sel settembre 2008. Ha deluso invece il dato sui
prezzi delle case nelle 20 principali citta' degli Stati
Uniti, che sono aumentati in febbraio dello 0.6% annuo
ma su base mensile la flessione e' dello 0.9%. La nota
positiva e' che si tratta del primo incremento annuale
da tre anni.
Anche la pioggia di trimestrali e' passata pressoche'
inosservata. Ma va detto che gli operatori sono ormai
abituati a risultati superiore alle stime. Oggi ha fare
meglio delle attese sono stati il colosso della chimica
Dupont e la conglomerata 3M che, tra le altre cose,
produce i famosi Post-it. Entrambe i gruppi hanno alzato
l'outlook sull'intero esercizio.
Ford e' tornata all'utile, ma ha deluso sul fronte delle
ventite motivo per cui il titolo ha lasciato sul terreno
quasi il 7%. Non hanno centrato il consensus Este Lauder
e Office Depot. Ibm segue l'intonazione negativa dei
listini nonostante abbia alzato la cedola e diciso di
procedere a un riacquisto di azioni proprie per $8
miliardi.
Intanto anche negli Stati Uniti si parla di deficit. Lo
ha fatto il presidente della Fed Ben Bernanke dicendo
che gli attuali livelli sono insostenibili. Obama, che
ha parlato prima di riunirsi di fronte alla National
Commission on Fiscal Responsability, la commissione da
lui stesso istituita per risolvere i problemi legati al
debito americano, ha aspicato un impegno bipartisan al
fine di risolvere un problema ignorato dalla precedente
amministrazione.
A proposito di Fed, domani fari puntati sul Fomc, il suo
braccio di politica monetaria, chiamato a pronunciarsi
in materia di tassi di interesse. Scontata una conferma
dell'attuale costo del denaro prossimo allo zero. Si
guardera' alle parole utilizzate nel comunicato finale,
dalle quali potrebbero emergere indicazioni sulla
tempistica di un eventuale ritocco all'insu: il timore
e' che la ripresa economica porti con se la corsa
dell'inflazione.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio hanno battuto la ritirata. I
futures con consegna giugno hanno registrato un calo di
$2.28 attestandosi a quota $81.92 al barile (-2.71%).
Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3167
(-1.18%). L'oro ha invertito rotta tornando a guadagnare
$17 (+01.50%) in area $1172 circa. I prezzi dei titoli
di stato decennali si portano sui livelli dello scorso
settembre con il rendimento sul benchmark decennale che
si e' attestato al 3.69% dal 3.8150% di ieri.
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Martedì
27 Aprile
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