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La Borsa di Tokyo sale,
Nikkei +1,2%
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo. Il Nikkei ha
guadagnato l'1,2% a 11.057,40 punti e il Topix l'1% a
987,04 punti. Il calo dei timori legati alla crisi della
Grecia ha fatto tornare gli acquisti anche sulla piazza
finanziaria giapponese. Tra gli esportatori Toyota
(JP3633400001) ha guadagnato lo 0,8%, Canon
(JP3242800005) l'1,9% e Panasonic (JP3866800000) l'1%.
Lo yen si è indebolito oggi sia rispetto al dollaro che
all'euro.
Honda (JP3854600008) ha perso controtendenza il 2,1%. Il
produttore di automobili si attende per il corrente
esercizio un utile operativo di ¥400 miliardi. Gli
analisti avevano previsto ¥500 miliardi.
NEC (JP3733000008) ha guadagnato il 2,3%. Il primo
produttore giapponese di computer ha alzato le sue stime
per l'esercizio terminato lo scorso 31 marzo.
Central Japan Railway (JP3566800003) ha guadagnato il
6,7%. Nomura ha alzato il suo rating sul titolo della
compagnia ferroviaria da "Neutral" a "Buy".
Japan Tobacco (JP3726800000) ha chiuso in rialzo del
5,1%. Il terzo produttore al mondo di sigarette ha
l'intenzione di aumentare il prossimo ottobre i prezzi
della maggior parte dei suoi prodotti.
Redazione Borsainside 08:28
Anche in Giappone i tassi
resteranno fermi a lungo - Tassi Invariati Allo 0,10%
venerdì, 30 aprile 2010 08:38 TOKYO
La Banca del
Giappone (BoJ) ha votato all’unanimità per il
mantenimento dei tassi all’attuale livello e in una nota
ha spiegato che intende cercare “ogni possibile
soluzione per supportare le istituzioni finanziarie
private in termini di fornitura di fondi per rafforzare
le fondamenta della crescita economica”, senza tuttavia
dettagliare quali misure, nel concreto, siano allo
studio.
Nella nota si sottolinea inoltre “la sfida critica della
crescente deflazione ed il ritorno ad una crescita
sostenibile” come ragione per mantenere “una politica
monetaria estremamente accomodante”. I tassi, insomma,
non verranno mossi neppure in Giappone per lungo tempo,
come aveva già annunciato mercoledì sera la Federal
Reserve per quanto riguarda gli Usa.
Giappone: Banca Centrale
Alza Previsione Pil 2010 a +1,8%. 2011 +2%
venerdì, 30 aprile 2010 08:40 TOKYO
(ASCA) - Roma, 30 apr - La Banca del Giappone ha alzato
lo stime sul Pil del 2010 da +1,3% a +1,8%, mentre su
quello dell'anno successivo ha limato da +2,1% a +2%.
Per quanto riguarda l'inflazione, la banca centrale
stima per il 2010 una crescita dei prezzi al consumo
pari a -0,5%, ''le aspettative di inflazione sono ben
ancorate e dovrebbero rimanere stabili sul lungo
termine'', scrive la banca centrale.
30 Aprile 2010 09:00 NEW
YORK
PIANO DI LACRIME E SANGUE: LA GRECIA SI PREPARA A
CAMBIARE PER SEMPRE
di LA REPUBBLICA
"Questa non è solo una grande riforma, è una rivoluzione
- dice Papandreou - . Paghiamo i nostri errori, sappiamo
che ci sarà da soffrire. Ma questa crisi deve essere
l'opportunità di trasformare il paese in una nazione
trasparente, moderna...
La Grecia si prepara a un fine settimana destinato a
cambiare per sempre la vita dei suoi cittadini.
La delegazione Ue-Fmi-Bce ha lavorato anche ieri fino a
tarda notte con il governo di Giorgos Papandreou per
mettere a punto il drastico piano di austerity
necessario per sbloccare i 45 miliardi di aiuti di
Bruxelles e Washington.
Una terapia d'urto da 20-25 miliardi tra tagli alle
spese e nuove entrate presentata in mattinata a
imprenditori e sindacati che - con gran sollievo dei
mercati - non sembrano intenzionati per ora ad alzare
barricate: "Capiamo le esigenze del governo anche se ci
ha sottoposto un accordo blindato -ha detto sotto gli
alberi carichi d'aranci della residenza di Papadreou
Iòlias Iliopoulos, numero uno di Adedy, sigla dei
dipedenti pubblici - . Noi cercheremo di ridurre al
minimo l'ingiusta sofferenza della gente".
Prudenti anche i rappresentanti del Gsee, il sindacato
del settore privato che con il suo sciopero del 5 maggio
sarà il primo termometro del malcontento per un piano
che chiederà ai greci di lavorare di più (spostando in
avanti l'età pensionabile) e guadagnare di meno (il
taglio agli stipendi pubblici sarà superiore al 20%)
pagando più tasse, visto che l'Iva - già ritoccata dal
19 al 21% - dovrebbe salire al 23%.
La tregua è solo apparente: già ieri sera oltre 500
manifestanti hanno cercato di forzare i blocchi e la
polizia ha dovuto sparare lacrimogeni. Anche per questo
Papandreou è intenzionato a forzare i tempi.
Il consiglio dei ministri, fissato per venerdì prossimo,
potrebbe essere anticipato, forse già a domenica o
lunedì, per varare il pacchetto. Ventiquattro ore dopo
il Parlamento darà l'ok alla cura lacrime e sangue,
precondizione posta da Merkel & C. per girare ad Atene
entro il 19 maggio i 9 miliardi necessari per evitare il
default.
"Questa non è solo una grande riforma, è una rivoluzione
- dice Papandreou - . Paghiamo i nostri errori, sappiamo
che ci sarà da soffrire. Ma questa crisi deve essere
l'opportunità di trasformare la Grecia in una nazione
trasparente, moderna e affidabile".
Le buone intenzioni del premier dovranno affrontare ora
la prova più difficile: le Termopili del consenso
popolare. Un passaggio stretto e pericoloso perché tra
pochi giorni - quando l'austerity sarà chiara a tutti -
i greci capiranno davvero che il conto è salatissimo.
Le buste paga del settore pubblico (il 40% del Pil
nazionale) saranno sforbiciate di oltre il 20%. Il
governo ha difeso il simulacro della 13esima e della
14esima, ma ha accettato di ridurre straordinari e bonus
- in alcune aziende c'è persino un premio per chi arriva
puntuale al lavoro - per un importo pari a due stipendi.
Un salasso visto che gli extra (come l'indennità per il
lavoro all'aria aperta garantito ai forestali) arrivano
a raddoppiare i compensi. Congelati anche gli stipendi
del settore privato che verrà scosso da un'iniezione di
flessibilità con l'abolizione dei contratti collettivi e
l'arbitrato sui licenziamenti.
"Un anticipo l'ho già visto nella busta paga di questo
mese - dice Iannis Bakoula, 24 anni, impiegato in
un'azienda privata di tlc cipriota - . Senza preavviso
mi hanno tagliato i bonus e lo stipendio è sceso da
mille a 800 euro".
Finita anche la pacchia del posto pubblico garantito.
Fmi e Bruxelles su questo fronte sono stati durissimi:
bisogna chiudere migliaia di enti inutili come la
Commissione Kopais, authority incaricata di salvare
l'omonimo lago prosciugatosi nel 1930, bloccare il
turnover e la mobilità tra uffici ministeriali.
Papandreou ha detto sì: "Se gestissimo i servizi statali
con l'efficienza svedese risparmieremmo 20 miliardi
l'anno" è il suo calcolo. E così ha stoppato
l'assunzione di 10mila persone che avevano maturato i
diritti per un posto e nei prossimi mesi - con la spada
di Damocle di un rapporto deficit/Pil da tagliare di 10
punti in due anni - migliaia di dipendenti pubblici
potrebbero andare a gonfiare le fila di una
disoccupazione arrivata ormai all'11,3%.
Sotto la scure dell'austerity salteranno altri originali
privilegi dell'elefantiaco stato sociale ellenico: è a
rischio il benessere delle zitelle d'oro, le 40mila
figlie non sposate di impiegati pubblici che hanno
diritto a una pensione "erederitaria" di mille euro al
mese (costo 550 milioni l'anno).
Nel mirino le norme che garantiscono la pensione
anticipata - 50 anni per le donne, 55 per gli uomini -
per 600 professioni usuranti tra cui il parrucchiere
(per il contagio chimico delle tinture), i suonatori di
strumento a fiato (a rischio di reflusso gastrico) e gli
anchorman tv, minacciati dalle micropopolazioni
batteriche dei microfoni.
"Un paese normale sarà un vantaggio per tutti" è il
mantra con cui Papandreou sta cercando di convincere i
suoi concittadini ad accettare i sacrifici.
Lui si è ridotto lo stipendio, mette online tutte le
decisioni di spesa per combattere una corruzione che si
mangia 15 miliardi l'anno, l'8% del Pil. Vuol ridurre da
38 giorni a uno il tempo per aprire un'attività,
liberalizzare le professioni.
Di più: a immagine geografica della sua rivoluzione si
prepara a ridisegnare la cartina del paese, riducendo da
1.100 a 333 le aree comunali e da 33 a 13 le regioni. Un
piano da sogno per i liberisti di Bruxelles e
Washington, da incubo per i greci. E se la calma
apparente di questi giorni dovesse esplodere in tensione
sociale, il salvataggio di Atene tornerà a essere una
strada in salita per il governo e una minaccia per la
stabilità dell'intera Europa.
30 Aprile 2010 09:00 - di
Leonardo Maisano - Sole 24 ore
Brown affonda nei sondaggi dopo il terzo dibattito in tv
«David non fare gli
stessi errori che per motivi ideologici hanno commesso
precedenti governi Tory. Non si può togliere ora il
sostegno alla crescita, si porterebbe il paese di nuovo
in recessione». Gordon Brown aspettava la mano economica
per sfoderare l'asso nella manica. Lo ha fatto ieri nel
terzo dibattito televisivo negli studi della Bbc a
Birmingham, ma anche quest'ultima giocata non è andata
come il premier sperava. I sondaggi dicono che a vincere
il confronto televisivo è stato proprio il leader
conservatore David Cameron che ha avuto il 41% del
gradimento secondo You Gov, seguito dal
liberaldemocratico Nick Clegg a quota 32. Il premier
resta distante terzo a quota 25%.
Sono state messe a confronto le due tesi che hanno
scandito la campagna elettorale: tagli subito alla spesa
pubblica, per i conservatori; tagli dopo, per i
laburisti. Un balletto che, come nel primo dibattito, ha
visto riemergere Clegg, pronto a mediare fra le due
scuole di pensiero. È piaciuto, una volta di più, il
leader LibDem anche per l'abilità nello sfoderare una
proposta che incrocia la volontà popolare. Mentre gli
elettori - dicono i sondaggi - sono sempre più
favorevoli a un accordo di coalizione, Clegg s'è rivolto
con sincerità alla platea. «Dopo le elezioni si dovrà
convocare un Consiglio per la stabilità economica di cui
dovranno fare parte i responsabili economici dei
partiti, la Banca d'Inghilterra e la Fsa (la Consob
inglese) per definire la strategia di riforme nei
dettagli». Il più radicale, ma molto efficace
nell'esposizione, è apparso ieri Cameron. Con piglio
deciso e l'occhio piantato nella telecamera ha
annunciato le sue misure e poi ha avvertito tutti. «Una
cosa, vi assicuro, io non farò mai, e lo ripeto ora alla
luce di quanto sta accadendo in Grecia, non porterò mai
Londra nell'euro. Non rinuncerò mai alla sterlina». Un
passaggio, confermano i sondaggi, che ha raggiunto il
cuore degli elettori.
Per Brown la giornata non era cominciata affatto bene.
La polemica sul commento contro l'elettrice laburista,
Gillian Duffy, che gli chiedeva conto di una politica
sull'immigrazione troppo morbida, si è infatti rivelata
esplosiva. Anzi distruttiva, tanto da far dire al
conservatore The Sun che «il premier è un toast», ovvero
bollito. Concetto condiviso in parte dai colonnelli del
partito laburista che hanno definito la gaffe di Brown
«un drammatico errore». A parere di molti quello finale,
perché offendere un elettore (i microfoni aperti di Sky
Tv hanno colto il premier dire che la 66enne signora
Duffy era «una fanatica» in odore di razzismo) resta la
via più breve per perdere le elezioni.
Brown dopo le scuse pubbliche e private con l'elettrice,
riaffermate anche in tv quando il dibattito è stato
dirottato sul tema immigrazione, ha cercato di far
dimenticare l'incidente puntando sull'economia. Per
questo sui rischi di un double dip, ovvero di una
ricaduta nella recessione, ha insistito per tutta la
giornata. Nei comizi a Birmingham prima, in tv, con gli
avversari, dopo. Ma che la ricetta laburista sia la
migliore per trascinare la Gran Bretagna fuori dalla
crisi non è una certezza condivisa al di fuori dei
circoli governativi.
Ai dubbi degli elettori si sono aggiunti ieri quelli
dell'Economist che ha dato pubblico sostegno al
candidato conservatore Cameron. A spaventare, scrive il
magazine, «non è solo il terrorizzante deficit pubblico
che a quota 11,6% costringerà ad alzare le tasse e
tagliare la spesa, ma la constatazione che ormai fa capo
al governo più di metà dell'economia. Un leviatano da
contrastare e i conservatori con tutti i loro limiti
sembrano più decisi a farlo». Lo stato deve rinculare
dalla vita pubblica e lasciare spazio e ossigeno
all'iniziativa dei privati, suggerisce il settimanale.
Ieri sera Cameron lo ha ribadito e il messaggio anche
questa volta, secondo i sondaggi, è apparso più
convincente di quello del primo ministro.
Irlanda: Cancellera' Aste
Titoli Di Stato Se Tassi Restano Cosi' Alti
venerdì, 30 aprile 2010 09:06 DUBLINO
(ASCA) - Roma, 30 apr - L'Irlanda si appresta a
cancellare l'emissione di titoli di stato in programma
per il 15 di maggio. Lo ha reso noto la National
Treasury Management Agency (Ntma) . ''Quando saremo al
15 maggio faremo una valutazione sulle condizioni di
mercato. Se i tassi resteranno cosi' elevati, non
procederemo alle aste di titoli di stato'', cosi' John
Corrigan, Ceo della Ntma. Al momento, Dublino ha gia'
raccolto il 60% delle risorse finanziarie previste per
il 2010. Per completato mancano 20 miliardi di euro al
momento coperti dal conto di tesoreria. Con lo scoppio
della crisi del debito sovrano della Grecia sono
schizzati in alto i rendimenti dei titoli di stato dei
paesi dell'Eurozona che presentano un elevato rapporto
tra deficit pubblico e Pil. E' anche il caso
dell'Irlanda, ieri i titoli di stato decennali di
Dublino hanno chiuso con un rendimento del 5,16%, pagano
di piu' solo Grecia e Portogallo.
30 Aprile 2010 10:06 NEW
YORK
GRECIA: NUOVO ALLARME. MOODY'S MINACCIA DOWNGRADE DEBITO
A "JUNK"
di WSI-UNICREDIT
L’agenzia potrebbe diventare la seconda, dopo S&P, a
declassare il debito greco a "spazzatura", ovvero sotto
l'investment grade, nei prossimi giorni. L'eventuale
decisione dipende dalla volontà politica del paese di
realizzare un piano...
Sul fronte Grecia, Moody's potrebbe diventare la seconda
agenzia di rating a declassare il debito greco a "junk",
ovvero sotto l'investment grade, nei prossimi giorni.
L’agenzia ha spiegato che l'eventuale decisione dipende
dalla
volontà politica mostrata dalla Grecia di realizzare in
proprio piano di
risanamento.
Stamane da Pechino il presidente della Commissione
europea Barroso ha affermato che l'intervento a sostegno
della Grecia partirà tra pochi giorni, aggiungendo che
il salvataggio di Atene impedirà il contagio della crisi
verso altre economie della Zona Euro. Intanto, secondo
la stampa, il piano di
austerità greco sarà da EUR20,0 mld in due anni. La
manovra è stata posta
come condizione da Ue e Fmi per la concessione degli
aiuti. L'accordo dovrebbe essere ufficializzato entro
domenica.
Grecia: Governo Tedesco
Chiede a Banche Di Comprare Titoli (Stampa)
venerdì, 30 aprile 2010 10:08 ATENE
(ASCA) - Roma 30 apr - Il ministro delle finanze della
Germania, Wolfgang Schaeuble, ha in programma una
''conferenza telefonica'' con i dirigenti delle
principali banche tedesche. Il meeting si dovrebbe
svolgere questo fine settimana. Lo scrive il quotidiano
tedesco Handelsblatt. Schaeuble vuole convincere
l'establishment bancario a partecipare al piano di
salvataggio della Grecia. Il governo vuole un impegno
delle banche a comprare titoli di stato di Atene per
stabilizzarne i prezzi. Per il quotidiano, l'intervento
delle banche, che non sarebbe a carico dei contribuenti,
potrebbe ridurre la forte opposizione dell'opinione
pubblica al salvataggio della Grecia con l'utilizzo di
soli fondi pubblici.
Eurozona: a Marzo
Disoccupazione Ferma a 10%. Senza Lavoro 15,8 Mln
venerdì, 30 aprile 2010 11:19 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 30 apr - Segnali di maggiore
stabilizzazione arrivano dal mercato del lavoro
dell'Eurozona. Nel mese di marzo la disoccupazione
nell'Eurozona e' rimasta inchiodata al 10%, lo stesso
livello del mese precedente. Lo comunica Eurostat. Si
tratta comunque sempre del massimo dall'agosto 1998. La
crescita dei senza lavoro, si tratta di 15,8 milioni di
persone, si e' fermata grazie al contributo positivo
della Germania, il cui tasso di disoccupazione e' sceso
dal 7,4% al 7,3%, caso unico nell'Eurozona.
Eurozona: Eurostat,
Inflazione Aprile +1,5% Su Anno. Come Atteso
venerdì, 30 aprile 2010 - 11:24
(ASCA) - Roma, 30 apr - Nell'Eurozona sale l'inflazione,
ma resta ampiamente sotto il target (2%) di medio
termine della Bce. Ad aprile l'aumento dei prezzi al
consumo e' stato pari a +1,5% su base annua da +1,4% del
mese di marzo. Lo comunica Eurostat. Il dato e' in linea
con le attese degli economisti.
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai e Hong Kong tornano a salire
Quasi tutte le borse della regione Asia-Pacifico hanno
chiuso oggi in rialzo.
Dopo sei sedute negative di fila lo Shanghai Composite
ha guadagnato lo 0,1% a 2.870,61 punti. Durante l'intera
settimana il listino cinese ha perso il 3,8%. La Borsa
di Shanghai è stata sostenuta oggi da alcune notizie
positive arrivate dal fronte societario. Tra i bancari
Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha chiuso
in rialzo dell'1,1% e China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) dell'1%. Industrial and Commercial Bank e
China Construction Bank hanno aumentato nel primo
trimestre l'utile netto rispettivamente del 18% e del
34%. China Pacific Insurance (CN0003580601) ha
guadagnato il 3,1%. La terza impresa cinese del settore
delle assicurazioni ha aumentato nel primo trimestre il
suo utile netto del 192%. Baoshan Iron & Steel
(CNE0000015R4) ha guadagnato il 6%, Il maggiore
produttore cinese d'acciaio ha moltiplicato nel primo
trimestre il suo utile a CNY 3,93 miliardi. Ancora male
i titoli delle imprese legate al consumo. Shanghai
Bailian Group (CNE0000007B5), la prima impresa retail
della Cina, ha perso il 5,6%. Kweichow Moutai
(CNE0000018R8), il primo produttore cinese di liquori,
ha perso il 3,9%. Il mercato teme che le recenti misure
prese da Pechino per frenare la crescita del settore
immobiliare possano avere un impatto negativo sulla
domanda dei consumatori.
ZTE Corp. (CNE000000TK5), il secondo fornitore cinese di
infrastrutture per le telecomunicazioni, ha perso l'8%.
Il Governo indiano ha vietato le importazioni di
infrastrutture per le telecomunicazioni prodotte in Cina
per motivi di sicurezza nazionale.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dell'1,6% a
21.108,59 punti. Il calo dei timori legati alla crisi
della Grecia ha fatto tornare gli acquisti anche sulla
piazza finanziaria della città costiera. HSBC
(GB0005405286) ha guadagnato il 2,3%, Bank of East Asia
(HK0023000190) l'1,1%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il
2,3% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) l'1,8%. Nel
settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha chiuso in rialzo dello 0,5%, Cheung
Kong Holdings (HK0001000014) dello 0,2%, Sino Land
(HK0083000502) dell'1,1% e Henderson Land (HK0012000102)
dello 0,8%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379)
ha guadagnato il 2%, Sinopec (CN0005789556) l'1,9% e
CNOOC (HK0883013259) il 3%. Il prezzo del petrolio ha
guadagnato ieri a New York il 2,3%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,5%, il Kospi a Seul lo 0,8% e
Straits Times a Singapore lo 0,5%. Il Taiex a Taipei ha
perso lo 0,6%.
Redazione Borsainside 12:10
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Grecia: Per 3 Tedeschi Su
4, Atene Non Paghera' Mai Debiti
venerdì, 30 aprile 2010 - 12:24
(AGI) - Berlino, 30 apr. - I tedeschi bocciano Angela
Merkel sul prestito alla Grecia, in larghissima parte
convinti che Atene non restituira' mai il debito. Da un
sondaggio dell'Istituto Emnid per la televisione all
news "N24" emerge che 3 tedeschi su 4 (76%) sono certi
che la Grecia non restituira' mai i prestiti che si
appresta a ricevere dalla Germania e dagli altri Paesi
dell'Ue.
30 Aprile 2010 12:46
BERLINO
CRISI GRECIA: ECONOMISTI TEDESCHI DENUNCIANO ANGELA
MERKEL ALLA CORTE COSTITUZIONALE
di AGI
Il ricorso: gli aiuti ad Atene infrangono il Trattato di
Maastricht, in base al quale nessun Paese dell'Ue puo'
assumersi la garanzia dei debiti di un altro. Tre
tedeschi su 4 dicono: "La Grecia non restituira' mai il
debito".
Quattro noti economisti tedeschi si apprestano a
presentare ricorso al "Bundesverfassungsgericht", la
Corte Costituzionale di Karlsruhe, contro la decisione
del governo di Angela Merkel di soccorrere
finanziariamente la Grecia. Il capofila dei quattro,
Joachim Starbatty, ha motivato il ricorso con il fatto
che gli aiuti alla Grecia infrangono il Trattato di
Maastricht, in base al quale nessun Paese dell'Ue puo'
assumersi la garanzia dei debiti di un altro.
Inoltre i tedeschi bocciano Angela Merkel sul prestito
alla Grecia, in larghissima parte convinti che Atene non
restituira' mai il debito. Da un sondaggio dell'Istituto
Emnid per la televisione all news "N24" emerge che 3
tedeschi su 4 (76%) sono certi che la Grecia non
restituira' mai i prestiti che si appresta a ricevere
dalla Germania e dagli altri Paesi dell'Ue.
L'amministratore delegato di Deutsche Bank, Josef
Ackermann e' in prima fila nella creazione di un
consorzio di banche e industrie tedesche disponibili a
dare un loro contributo agli aiuti alla Grecia. Il
consorzio si e' gia' impegnato a contribuire con 1-2
miliardi di euro, anche se non ha ancora raggiunto un
accordo ufficiale col governo.
Inchiesta su Goldman
Sachs per frode
venerdì, 30 aprile 2010 14:08 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 30 APR - La procura federale di
Manhattan ha aperto un'inchiesta penale per frode nei
confronti di Goldman Sachs. La magistratura, secondo
quanto riportato dalla stampa statunitense, vuole
accertare se Goldman o suoi dipendenti hanno commesso
frodi legate alle operazioni sui mutui. L'inchiesta e' a
uno stadio iniziale e sarebbe legata all'azione legale
civile della Sec. Goldman si e' difesa negando ogni
addebito.
30 Aprile 2010 14:30 NEW
YORK
STATI UNITI: PIL PRIMO TRIMESTRE IN RIALZO +3.2%
di WSI
La cifra preliminare si rivela inferiore alle previsioni
degli analisti. Le stime del mercato erano per un rialzo
del 3.3%. Terzo trimestre positivo di fila, ma il rialzo
precedente e' stato piu' consistente (+5.6%). Crescita
trainata dai consumi.
Dopo tre mesi di dati, finalmente e' arrivata l'opportunita'
di avere un'idea della crescita complessiva
dell'economia statunitense. Il Prodotto Interno Lordo
Usa - un dato che rappresenta il valore totale di tutti
i beni e servizi prodotti e venduti nel Paese - nel
primo trimestre del 2010 ha registrato un’espansione
pari a +3.2% (tasso annualizzato).
Lo ha comunicato il Dipartimento del Commercio Usa.
La crescita dell'economia e' rimasta positiva per il
terzo trimestre consecutivo, anche se ad un ritmo meno
intenso rispetto ai tre mesi precedenti. Le previsioni
per la lettura preliminare erano per un +3.3%,
percentuale che si confronta con l'incremento del 5.6%
degli ultimi tre mesi del 2009.
La crescita e' stata trascinata in particolare dai
consumi (che rappresentano circa il 70% delle attivita'
economiche Usa), con le vendite al dettaglio e le spese
al consumo che sono state molto solide. La crescita dei
consumi e' stata del 3.6% nel trimestre, la piu' alta
dal primo trimestre del 2007 e piu' del doppio rispetto
all'1.6% dei tre mesi precedenti
"La ripresa e' durevole", ha dichiarato a Bloomberg
Aaron Smith, senior economist di Moody’s Economy.com.
"La crescita delle spese al consumo e' rimasta solida,
grazie all'incremento del numero delle assuzioni e alle
condizioni finanziarie in miglioramento",
Nella seconda parte del 2009 l'economia si e' rialzata
con vigore dalla recessione piu' grave dagli anni '30,
tuttavia come evidenziato dai dati odierni il tasso di
crescita si e' in qualche modo moderato nel primo
trimestre del 2010.
L'economia americana ha dato segnali di ripresa negli
ultimi tre mesi di un 2009 che con un calo del 2.4% e'
risultato il piu' nero dal 1946 per la maggiore economia
del mondo.
Nell'ultimo trimestre del 2009 il PIL ha registrato la
maggiore espansione degli ultimi sei anni,
contestualmente dal terzo trimestre 2003. Ma nei tre
mesi antecedenti (terzo trimestre 2009) la crescita e'
stata del 2.2%, dopo che nei primi tre mesi dell'anno
era piombato del 6.4% e calato dello 0.7% i tre mesi
successivi.
Nel primo trimestre 2010, l'indice del costo del lavoro
e' aumentato dello 0.6% contro il +0.5% del consensus,
mentre il dato precedente era stato del +0.4%. Il
deflatore del PIL - strumento che consente di "depurare"
la crescita dell'economia dall'aumento dei prezzi - e'
avanzato dello 0.9%, a fronte del +1% atteso e del +0.5%
precedente.
Goldman Sachs pesante a
Wall Street, rischia causa penale
BlueTG.it - venerdì, 30 aprile 2010 - 15:44
Goldman Sachs subito pesante (-5% abbondante dopo i
primi scambi) alla notizia che la Procura Federale
americana sta valutando se accusare Goldman Sachs o
alcuni suoi dipendenti del reato penale di frode
finanziaria, secondo quanto scrive oggi il Wall Street
Journal.
Si tratterebbe di un secondo giudizio che si andrebbe ad
aggiungere alla causa aperta in sede civile dalla Sec
contro la banca americana accusata di aver agito contro
l’interesse dei suoi stessi clienti nel collocamento
almeno di un Cdo.
30 Aprile 2010 15:46 NEW
YORK
USA: CHICAGO PMI IN RIALZO A QUOTA 63.8 PUNTI
di WSI
Ad aprile il risultato in uno dei distretti industriali
piu' importanti in America e' migliore delle previsioni
(ferme a 59.9) e mostra un miglioramento rispetto allo
scorso mese, quando si era attestato a quota 58.8.
Nel mese di aprile l'indice che misura l'attivita'
manifatturiera nell'area di Chicago e' salito a quota
63.80 dai precedenti 58.8 punti di novembre.
Lo ha comunicato la Purchasing Management Association di
Chicago, l'associazione dei manager responsabili degli
ordini di acquisto del settore manifatturiero.
Il dato si e' rivelato superiore alle attese degli
economisti, che erano per un rialzo piu' contenuto, a
quota 59.9 punti.
Ricordiamo che un valore superiore ai 50 punti indica
un’espansione dell'attivita' manifatturiera, mentre un
valore inferiore ai 50 punti indica una contrazione.
30 Aprile 2010 15:56 NEW
YORK
USA: FIDUCIA MICHIGAN SCENDE A 72.2 PUNTI
di WSI
Il dato finale di aprile e' superiore alle stime degli
analisti, che erano per un calo a 71. La lettura di
marzo era stata di 73.6, quella preliminare di 69.5.
L'economia e' in ripresa, ma i consumatori sono ancora
preoccupati per il lavoro.
Nel mese di aprile il dato finale sulla fiducia dei
consumatori negli Stati Uniti si e’ attestato a 72.2
punti, mostrando un calo rispetto alla lettura finale di
marzo, che e' stata pari a 73.6.
Lo ha comunicato l'Universita' del Michigan.
Seppur evidenziando una flessione, il risultato e'
migliore delle stime degli analisti che erano per un
rialzo a 71 e anche della lettura preliminare che era
stata pari a 69.5, risulta inoltre sopra i livelli di un
anno fa. In novembre 2008 l'indice tocco' i minimi di 28
anni, a quota 55.3.
Usa: riforma finanziaria
puo' costare 85 miliardi di dollari alle banche
BlueTG.it - venerdì, 30 aprile 2010 16:58 WASHINGTON
Separare le attività su derivati e investimenti ad alto
rischio dalle banche come vuol fare Barack Obama? Se non
un errore sarebbe una decisione molto costosa.
A ribadirlo è ovviamente una banca d’affari, Jp Morgan
per la precisione, che in un report diffuso oggi stima
in 85 miliardi di dollari la necessità di ulteriore
ricapitalizzazione per le principali banche d’affari se
la proposta legislativa Usa di riforma dei mercati dei
derivati (su cui gravitano scambi per 450 triliardi di
dollari) dovesse passare nell’attuale versione.
Una versione, continuano gli analisti, che renderebbe
meno liquidi i mercati e favorirebbe i [a]fondi hedge[/a],
che resterebbero soggetti a minori regolamentazioni
rispetto alle banche, il che agli occhi delle banche
medesime pare una pecca tale da rendere inutile e forse
persino dannosa ogni proposta di riforma, con buona pace
di chi dopo l’esplodere della crisi finanziaria del
2008-2009 aveva gridato “mai più”.
Grecia: risale il rischio
default
venerdì, 30 aprile 2010 17:05 ATENE
(ANSA) - ROMA, 30 APR - Torna a salire il rischio
default della Grecia: i credit-default swap (cds) sul
debito greco hanno invertito rotta. Segnano un rialzo di
30 punti risalendo a 700 punti, in base ai dati Cma
DataVision riportati dall'agenzia Bloomberg.
Borse europee: Chiusura
negativa, male Barclays e Total
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l'1,2%, il DAX
a Francoforte lo 0,2%, il CAC40 a Parigi lo 0,6%, il
FTSE MIB a Milano lo 0,6% e lo SMI a Zurigo lo 0,7%. I
nuovi sviluppi della vicenda Goldman Sachs
(US38141G1040) hanno pesato anche sulle borse del
Vecchio Continente. Secondo quanto riportano diverse
fonti la procura generale di New York avrebbe aperto
un'inchiesta nei confronti della banca d'affari. Sul
mercato continua ad esserci inoltre una forte incertezza
sul futuro della Grecia. I sindacati greci hanno
annunciato battaglia contro le nuove misure di austerità
per ridurre il deficit. Alcuni economisti tedeschi
vogliono da parte loro fare ricorso alla Corte
Costituzionale contro la decisione di Berlino di aiutare
Atene.
Barclays (GB0031348658) ha perso il 6,4%. L'utile netto
della banca britannica è cresciuto nel primo trimestre
meno di quanto atteso dal mercato. Tra gli altri titoli
del settore Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha perso
il 2,8%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 3,3%,
Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,2%, Crédit Agricole
(FR0000045072) il 2,5%, UniCredit (IT0000064854) lo 0,8%
e Credit Suisse (CH0012138530) il 2,3%.
Total (FR0000120271) ha perso il 2,3%. Il gruppo
francese ha aumentato nel primo trimestre il suo utile
meno di quanto previsto dagli analisti ed indicato che
le condizioni di mercato per le raffinerie continuano ad
essere difficili.
BP (GB0007980591) ha chiuso in calo dell'1,5%. La
piattaforma dell'impresa britannica affondata nel Golfo
del Messico sta continuando a perdere greggio. Gli USA
hanno avvertito che BP dovrà pagare tutti i danni
causati dalla catastrofe naturale.
Tra i minerari BHP Billiton (GB0000566504) ha perso il
3,1%, Rio Tinto (GB0007188757) il 4,4% e Xstrata
(GB0031411001) il 4,1%. L'Australia, il primo
esportatore al mondo di ferro e carbone, introdurrà
probabilmente un'elevata imposta sui profitti delle
imprese minerarie.
Metro (DE0007257503) ha perso a Francoforte l'1,1%. Il
gigante delle distribuzione ha pubblicato una
trimestrale migliore delle attese ma non ha fornito
alcun outlook.
SAP (DE0007164600) ha guadagnato lo 0,7%. J.P. Morgan ha
alzato oggi il suo rating sul titolo della prima impresa
europea del software da "Neutral" ad "Overweight".
Michelin (FR0000121261) ha guadagnato a Parigi il 2,4%.
Il produttore di pneumatici ha aumentato nel primo
trimestre i suoi volumi più di quanto atteso dal
mercato.
Redazione Borsainside 18:55
Grecia: riunione
Eurogruppo domenica
venerdì, 30 aprile 2010 17:53 BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 30 APR - Il presidente
dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha convocato per
domenica una riunione straordinaria dei ministri della
zona euro. La riunione si svolgera' alle 16 a Bruxelles.
Intanto il membro del Comitato esecutivo della Banca
centrale europea, Lorenzo Bini Smaghi, nel corso di una
conferenza stampa a Berlino a chiusura del convegno
Aspen, ha detto che il programma di aiuti alla Grecia 'funzionera'
e cambiera', migliorandola, l'economia greca'.
Le borse dell'Europa
dell'Est chiudono contrastate
Le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso
oggi contrastate.
L'indice RTS ha perso a Mosca l'1% a 1.572,84 punti. I
volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri ma sono
rimasti al di sotto della media. UralChem ha rimandato
la sua IPO alla Borsa di Londra a causa della debole
domanda da parte degli investitori. Sul mercato
azionario russo ha pesato inoltre l'incerta apertura di
Wall Street. Sberbank (RU0009029540) ha perso il 2,7%,
Uralsvyazinform (RU0008013438) l'1,5% e Polyus Gold
(RU000A0JNAA8) lo 0,4%. Norilsk Nickel (RU0007288411) e
Raspadskaya (RU000A0B90N8) hanno guadagnato
rispettivamente l'1,3% e il 3,8%. Gazprom (RU0007661625)
ha perso a San Pietroburgo l'1,9% a RUB 171,50. Il
Premier russo Vladimir Putin ha proposto di fondere
Gazprom con l'ucraina Naftogaz. La proposta non ha solo
choccato molti politici in Ucraina ma anche alcuni
investitori.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,2% a 24.764,76
punti. Prima del fine settimana la seduta è stata
tranquilla e priva di spunti particolari. Le blue chips
ungheresi hanno chiuso contrastate. MOL (HU0000068952)
ha guadagnato lo 0,2% e Gedeon Richter (HU0000067624)
l'1,4%. OTP Bank (HU0000061726) ha perso lo 0,3% e
Magyar Telekom (HU0000016522) l'1%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,1% a 1.276,0 punti. Anche a
Praga la seduta è stata molto tranquilla. I titoli di
maggior peso del listino ceco hanno chiuso poco mossi.
Erste Group Bank (AT0000652011) e Ceske Energeticke
Zavody (CZ0005112300) hanno perso lo 0,2%. Unipetrol
(CZ0009091500) ha guadagnato lo 0,1%, Komercni Banka
(CZ0008019106) lo 0,3% e Telefónica O2 C.R.
(CZ0009093209) lo 0,1%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,6% a 43.295,17
punti. BZW Bank (PLBZ00000044) ha chiuso in rialzo
dell'1,9%. La banca polacca ha aumentato nel primo
trimestre di quest'anno il suo utile netto del 96%. Tra
gli altri titoli del settore Bank Pekao (PLPEKAO00016)
ha guadagnato lo 0,4%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016)
l'1,2% e BRE Bank (PLBRE0000012) l'1,7%. PKN Orlen
(PLPKN0000018) ha guadagnato il 2,6%. Credit Suisse ha
alzato il suo rating sul titolo della prima impresa
petrolchimica polacca da "Underperform" a "Neutral".
Redazione Borsainside 20:25
Grecia: Banche Estere
Esposte Per 236 Mld
venerdì, 30 aprile 2010 21:07 ZURIGO
(ASCA-AFP) - Zurigo, 30 apr - Le banche estere
presentano una esposizione di 236 miliardi di dollari
nei confronti della Grecia, in termini di titoli di
debito del settore pubblico e di quello privato e circa
un terzo riguarda banche francesi. E' quanto rende noto
la Banca europea per i regolamenti indicando che
l'esposizione delle banche europee nei confronti della
Grecia ammonta a 188,6 miliardi di dollari. Dopo le
banche francesi figurano quelle tedesche con 45
miliardi, le banche americane con 16,6 miliardi, le
inglesi con 15 miliardi e quelle olandesi con 11,6
miliardi. Sul totale circa 60 miliardi hanno scadenza
entro un anno.
Le borse di San Paolo e
Città del Messico chiudono in ribasso
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha
chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,7% a 67.529,73
punti. Sul mercato azionario brasiliano hanno persato le
forti perdite registrate da Wall Street. Tra i bancari
Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) ha chiuso in ribasso dello
0,3%, Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) dello 0,1% e Banco
Bradesco (BRBBDCACNPR8) dello 0,3%. Secondo quanto
riportano diverse fonti la procura generale di New York
avrebbe aperto un'inchiesta nei confronti di Goldman
Sachs (US38141G1040). Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il
2,8%. L'impresa mineraria brasiliana ha acquistato per
$2,5 miliardi il 51% di un progetto nel ferro in Guinea.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,7%
nonostante il nuovo aumento del prezzo del petrolio.
Lojas Renner (BRLRENACNOR1) ha chiuso in rialzo del
3,6%. La prima catena brasiliana di negozi
d'abbigliamento ha quasi triplicato il suo utile nel
primo trimestre di quest'anno.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello
0,5% a 32.687,32 punti. Trale blue chips messicane Cemex
(MXP225611567) ha perso l'1,7%, Grupo Mexico
(MXP370841019) l'1,8% e Wal-Mart de Mexico
(MXP810081010) il 2,9%. América Móvil (MXP001691213) ha
guadagnato il 2%. Il primo operatore di telefonia mobile
dell'America Latina ha aumentato nel primo trimestre i
suoi utenti più di quanto atteso dagli analisti.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,1% e l'IPSA a
Santiago del Cile lo 0,4%. Il General a Lima ha perso lo
0,5% e il Colcap a Bogotà lo 0,1%. L'IBVC a Caracas ha
chiuso invariato.
Redazione Borsainside 01:00
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WALL
STREET: FUTURES USA LIMANO I RIALZI DELUSI DAL
PIL
30 Aprile 2010 14:45 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Terzo trimestre di crescita
per l'economia Usa, ormai fuori dalla recessione. A
giorni piano di aiuti Grecia. Tonfo Goldman dopo che la
procura di New York ha aperto un'inchiesta penale per
frode. Continental e UAL vicine a fusione. Euro e
commodity su.
Quando manca mezz'ora all'avvio delle contrattazioni i
future americani scambiano intorno ai livelli di parita'
(vedi quotazioni a fondo pagina), facendo pensare dunque
a un'apertura indecisa.
I contratti sui principali indici di Borsa hanno
rallentato il passo dopo la pubblicazione del dato
preliminare del PIL del primo trimestre, che ha
evidenziato una crescita del 3.2%, leggermente inferiore
alle previsioni.
Segnali confortanti sono arrivati pero' dal settore dei
consumi, cresciuti del 3.6% nei primi tre mesi dell'anno
dopo il +1.6% del quarto trimestre del 2009. Si tratta
del maggior incremento dal primo trimestre 2007.
Ricordiamo che i consumi rappresentano circa il 70%
delle attivita' economiche complessive americane.
L'approccio degli operatori e' all'insegna della
cautela, dopo una settimana caratterizzata da un'estrema
volatilita'. Ieri i listini si sono spinti in forte
rialzo dopo che sono rientrati i timori legati ad un
contagio della crisi fiscale greca. Atene dovrebbe
ottenere un piano di aiuti gia' da domenica.
Il sostegno verra' condizionato dal rispetto delle
misure di austerita' che il governo deve attuare. Il
rendimento dei titoli di stato ellenici e lo spred tra
decennale ed equivalente tedesco resta sotto 700. La
Germania intanto sembra voler convincere le banche
tedesche ad investire nel debito greco.
Sul fronte societario, fari puntati ancora una volta su
Goldman Sachs. Dopo le accuse di frode della Sec, anche
la Procura di New York ha ufficialmente aperto
un'inchiesta penale contro la banca newyorkese. Il
titolo e' in ribasso del 3.5% nel pre-borsa, dopo il
declassamento da parte di Bank of America.
Nel comparto aereo attenzione alla possibile merger che
potrebbe essere annunciata al piu' tardi lunedi' tra
United Airlines e Continental Airlines: nascerebbe la
piu' grande compagnia aerea al mondo.
Tra le trimestrali del giorno, il costruttore D.R.
Horton torna in positivo sorprendendo gli analisti che
si aspettavano una perdita. Il rivenditore di prodotti
di bellezza Avon ha registrato utili in calo e ricavi in
crescita. Il risultato avrebbe centrato le stime dei
broker se non si considerasse la ristrutturazione dei
costi.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio puntano a quota $86 avvicinandosi
alla chiusura del terzo mese di progressi. I futures con
consegna giugno si muovono in rialzo di $0.82
attestandosi a quota $85.87 (+0.82%) al barile. Sul
valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3324
(+0.68%). L'oro avanza di $7.20 (+0.62%) in area $1176,
vicino ai massimi dell'anno. Il rendimento sul benchmark
decennale si attesta al 3.73% dal 3.728% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 avanza di 0.70 punti (+0.06%) a 1206.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 guadagna 3 punti
(+0.15%) a quota 2044.
Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in rialzo di
8 punti (+0.07%) a 11143.
WALL
STREET: INCERTA: PIL NON ENTUSIASMA, TONFO GS
30 Aprile 2010 15:31 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Consumi cresciuti ai
massimi di tre anni. La banca in netto calo: la Procura
di New York ha aperto un'inchiesta penale. Euro sopra
$1.33: fine settimana decisivo per la Grecia.
Continental e UAL vicine alla fusione. Finanziari e tech
deboli. Dow +0.1%.
Avvio di seduta incerto tra denaro e lettera per
l'azionario americano, che cerca di assestarsi dopo una
settimana di alti e bassi. Il mercato sembrava ben
impostato per estendere i guadagni di ieri, ma ha poi
rallentato il passo in seguito alla pubblicazione delle
cifre relative al PIL del primo trimestre, da cui e'
emersa una crescita dell'economia del 3.2% (tasso
annualizzato).
Il Dow Jones scambia in progresso dello 0.1% a 11177.98
punti, il Nasdaq cede lo 0.1% in area 2509.30, mentre
l'S&P 500 lascia sul campo lo 0.07% a 1205.92 punti. Il
benchmark settoriale finanziario perde circa lo 0.5%.
Anche se il numero e' risultato lievemente inferiore
alle attese, che erano per un progresso del 3.3%,
segnali confortanti sono arrivati dal fronte dei
consumi, cresciuti al ritmo piu' sostenuto da tre anni.
Ricordiamo che i consumi rappresentano circa il 70%
delle attivita' economiche complessive americane.
L'inflazione si e' raffreddata rispetto ai tre mesi
precedenti, pertanto il dollaro e' rimasto sotto
pressione. Gran parte dei ribassi del biglietto verde si
spiegano con il rafforzamento dell'euro. La moneta unica
ha tratto beneficio dalla contrazione dei rendimenti dei
bond di Grecia e Portogallo, con il mercato che ora
scommette su una risoluzione della crisi fiscale.
L'approccio degli operatori e' all'insegna della
cautela, dopo una settimana caratterizzata da un'estrema
volatilita'. Ieri i listini si sono spinti in forte
rialzo dopo che sono rientrati i timori legati ad un
contagio della crisi fiscale greca. Atene dovrebbe
ottenere un piano di aiuti gia' da domenica.
Il sostegno verra' condizionato dal rispetto delle
misure di austerita' che il governo deve attuare. Il
rendimento dei titoli di stato ellenici e lo spred tra
decennale ed equivalente tedesco resta sotto 700. La
Germania intanto sembra voler convincere le banche
tedesche ad investire nel debito greco.
Sul fronte societario, fari puntati ancora una volta su
Goldman Sachs. Dopo le accuse di frode della Sec, anche
la Procura di New York ha ufficialmente aperto
un'inchiesta penale contro la banca newyorkese. Il
titolo e' in ribasso del 5%, penalizato anche dal
declassamento da parte di Bank of America.
Nel comparto aereo attenzione alla possibile merger che
potrebbe essere annunciata al piu' tardi lunedi' tra
United Airlines e Continental Airlines: nascerebbe la
piu' grande compagnia aerea al mondo.
Tra le trimestrali del giorno, il costruttore D.R.
Horton torna in positivo sorprendendo gli analisti che
si aspettavano una perdita. Il rivenditore di prodotti
di bellezza Avon ha registrato utili in calo e ricavi in
crescita. Il risultato avrebbe centrato le stime dei
broker se non si considerasse la ristrutturazione dei
costi.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio puntano a quota $86 avvicinandosi
alla chiusura del terzo mese di progressi. I futures con
consegna giugno si muovono in rialzo di $0.82
attestandosi a quota $85.87 (+0.82%) al barile. Sul
valutario la moneta unica viaggia a quota
$1.3324(+0.68%). L'oro avanza di $7.20 (+0.62%) in area
$1176, vicino ai massimi dell'anno. Il rendimento sul
benchmark decennale si attesta al 3.73% dal 3.728% di
ieri.
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WALL
STREET: SCIVOLA, I DATI NON CONVINCONO
30 Aprile 2010 16:52 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Il PIL cresce per il terzo
trimestre di fila, ma meno del previsto. La fiducia dei
consumatori cala, con gli americani preoccupati per il
lavoro. I timori legati alla Grecia si placano: piano di
aiuti atteso questo weekend. Euro corre. Goldman in
rosso.
L'azionario americano cede terreno nell'ultima seduta di
una settimana caratterizzata dall'alta volatilita'. Se
da un lato sono rientrati i timori legati all'impatto
sull'UE e sulla ripresa economica mondiale della crisi
fiscale greca, dall'altro le notizie giunte in ambito
macroeeconomico Usa non sono piaciute agli investitori.
Dopo tre mesi di dati, finalmente e' possibile dare uno
sguardo alla crescita complessiva dell'economia
statunitense. Nel primo trimestre del 2010 il PIL ha
registrato un rialzo del 3.2%. Il dato preliminare e'
risultato inferiore alle previsioni che erano per un
+3.3% e anche alla lettura degli ultimi tre mesi
dell'anno.
Nel frattempo la fiducia dei consumatori a cura dell'Universita'
del Michigan e' diminuita in aprile, con gli americani
che, preoccupati per la situazione lavorativa ancora
instabile, preferiscono pensarci due volte prima di
mettere mano al portafoglio.
La paura per un effetto domino della crisi del debito
greco e' invece rientrata. Un pacchetto di aiuti forniti
da Ue e FMI dovrebbe arrivare al massimo domenica.
Il sostegno verra' condizionato dal rispetto delle
misure di austerita' che il governo deve attuare. Il
rendimento dei titoli di stato ellenici e lo spred tra
decennale ed equivalente tedesco resta sotto 700. La
Germania intanto sembra voler convincere le banche
tedesche ad investire nel debito greco.
Sul fronte societario, fari puntati ancora una volta su
Goldman Sachs. Dopo le accuse di frode della Sec, anche
la Procura di New York ha ufficialmente aperto
un'inchiesta penale contro la banca newyorkese. Il
titolo e' in ribasso del 5% circa, penalizzato anche dal
declassamento da parte di Bank of America.
Nel comparto aereo attenzione alla possibile merger che
potrebbe essere annunciata al piu' tardi lunedi' tra
United Airlines e Continental Airlines: nascerebbe la
piu' grande compagnia aerea al mondo.
Tra le trimestrali del giorno, il costruttore D.R.
Horton torna in positivo sorprendendo gli analisti che
si aspettavano una perdita. Il rivenditore di prodotti
di bellezza Avon ha registrato utili in calo e ricavi in
crescita. Il risultato avrebbe centrato le stime dei
broker se non si considerasse la ristrutturazione dei
costi.
WALL
STREET:
DOMA LE ACQUE AGITATE DI APRILE
30 Aprile 2010 22:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Terzo mese di rialzi.
Goldman accusa perdite pesanti: si teme accusa penale
nei confronti della banca. Euro: terzo giorno tonico di
fila, grazie al placarsi della crisi greca. Ue e Fmi
annunceranno piano triennale nel weekend. Dow -1.42%,
Nasdaq -2.02%.
Chiusura negativa per la borsa americana che viene da
una settimana di alti e bassi. A pesare sono in
particolare i cali delle banche, con la procura federale
che ha avviato indagini contro Goldman Sachs, che il
mercato teme possano portare ad un'accusa penale nei
confronti della "piovra" della finanza, indagata perche'
si presume abbia ingannato i suoi investitori.
Anche il calo della fiducia dei consumatori e qualche
trimestrale insolitamente debole non hanno aiutato. Ma
il mese, nonostante i passi falsi di venerdi' scorso e
di martedi', giorni in cui le notizie su Goldman prima e
sul debito sovrano dei PIIGS poi avevano innescato un
selloff delle borse di tutto il mondo, si chiude in
progresso.
Il Dow Jones ha ceduto l'1.42% a quota 11008.61, il
Nasdaq il 2.02% in area 2461.19, mentre l'S&P 500
l'1.66% a 1186.69 punti. L'ottava si e' pero' chiusa in
rosso, mettendo la parola fine alla serie positiva di
otto settimane di rialzi per il Dow. Il Nasdaq ha perso
il 2.7% in settimana, l'S&P il 2.5%, il Dow l'1.8%. Per
il mercato si e' trattata della peggiore prova
settimanale da gennaio.
Aprile e' invece stato un mese positivo per i listini,
con tutti e tre gli indici principali che hanno
registrato il terzo periodo consecutivo di guadagni. Il
Nasdaq ha guadagnato il 2.6% nel periodo, il paniere
delle blue chip l'1.4%, mentre l'indice allargato
l'1.5%. Catalizzatori sono state le tgante trimestrali
positive, anche se guardando avanti alcuni trader temono
che l'estensione delle operazioni di scrutinio di Wall
Street da parte delle autorita' di controllo possa
raffreddare i mercati.
Penalizzati anche dal declassamento da parte di diversi
analisti, i titoli dell'istituto americano Goldman Sachs
hanno ceduto quasi il 10%, dopo aver toccato in seduta i
minimi di nove mesi a quota $144.45. Da parte sua
Barclays ha riportato una contrazione del fatturato
della divisione di investimento.
Il placarsi della crisi greca ha avuto effetti anche sul
mercato dei tassi di cambio, dando nuova linfa all'euro.
La moneta unica, protagonista di tre sedute positive
consecutive, si e' riportata sopra quota $1.33 nei
confronti della concorrente americana. All'inizio della
settimana l'euro aveva toccato i minimi di un anno.
Approfittando della debolezza del dollaro, i prezzi del
petrolio nel frattempo sono saliti sui livelli piu' alti
di due settimane.
Le preoccupazioni sul futuro di Goldman Sachs e lo
scetticismo circondante la crescita dell'istituto
britannico Barclays hanno messo in secondo piano le
notizie riguardanti l'incremento del 3.2% registrato
dall'economia degli Stati Uniti nei primi tre mesi
dell'anno. Il dato sul PIL e' risultato leggermente
inferiore alle previsioni, ma al contempo ha segnato il
terzo trimestre consecutivo di crescita per gli Usa, che
- trascinati da una ripresa dei consumi - sembrano ormai
del tutto usciti dal pantano della recessione.
A livello settoriale, oltre ai finanziari, a cedere il
passo sono stati energetici e tecnologici, dopo che il
chief strategist della Casa Bianca ha annunciato che le
attivita' di trivellazione offshore saranno interrotte
mentre si cerca di indagare sulle cause che si
nascondono dietro alla fuoriscita di petrolio nel Golfo
del Messico e dopo che MEMC Electronic Materials ha
riportato una perdita fiscale inaspettata.
Sul Nasdaq spiccano i cali dei semiconduttori. Gli
analisti segnalano che gli investitori hanno iniziato a
liberarsi dei titoli Intel e del produttore di memorie
chip Micron Technology dopo che la sudcoreana Samsung ha
annunciato che le scorte potrebbero aumentare nella
seconda meta' dell'anno. Positive in controtendenza
invece le utility e le catene di grandi magazzini. A
guidare i ribassi tra le blue chip sono stati JP Morgan,
Caterpillar e Bank of America.
Sullo sfondo rimane la situazione fiscale instabile di
Atene e degli altri PIIGS. Una soluzione dovrebbe
arrivare nel fine settimana, quando Ue e FMI dovrebbero
raggiungere un accordo su un piano di aiuti triennale.
Il sostegno verra' condizionato dal rispetto delle
misure di austerita' che il governo deve attuare. Il
rendimento dei titoli di stato ellenici e lo spread tra
decennale ed equivalente tedesco resta sempre sotto 700.
La Germania intanto sembra voler convincere le banche
tedesche ad investire nel debito greco.
Nel comparto aereo attenzione alla possibile fusione che
potrebbe essere annunciata al piu' tardi lunedi' tra
United Airlines e Continental Airlines: nascerebbe la
piu' grande compagnia aerea al mondo. Secondo fonti
citate da Reuters le due societa' avrebbero gia' trovato
un accordo sullo scambio di azioni.
Tra le trimestrali del giorno, il costruttore D.R.
Horton torna in positivo sorprendendo gli analisti che
si aspettavano una perdita. Il rivenditore di prodotti
di bellezza Avon ha registrato utili in calo e ricavi in
crescita. Il risultato avrebbe centrato le stime dei
broker se non si considerasse la ristrutturazione dei
costi.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio hanno raggiunto quota $86.15 al
barile, registrano il terzo mese di progressi. I futures
con consegna giugno sul Nymex hanno guadagnato $0.98.
Sul valutario la moneta unica viaggi a quota $1.3318.
L'oro avanza di $11.70 in area $1180.10, vicino ai
massimi dell'anno. In flessione i prezzi dei Titoli di
Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e'
sceso, attestandosi al 3.663% dal 3.728% di ieri (-6.5
punti base).
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Venerdì
30 Aprile
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Grecia - Edizione
Atene |
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Spagna
- Edizione
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Portogallo -
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PARTE 1 |
PARTE CRONOLOGICA |
PARTE 2 |
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