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La Borsa di Tokyo chiude
di nuovo in ribasso
09.12.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi anche oggi in ribasso.
Il Nikkei ha perso l'1,3% a 10.004,72 punti e il Topix
l'1,3% a 884,94 punti. Il Governo giapponese ha rivisto
sensibilmente al ribasso le stime sulla crescita del PIL
nel terzo trimestre da +4,8% a +1,3%. Tra i bancari
Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il
5,2%, Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 3% e
Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) il 2,7%.
Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso
l'1,1%, Honda (JP3854600008) il 2,1%, Canon
(JP3242800005) l'1,6%, Panasonic (JP3866800000) l'1,5% e
Sony (JP3435000009) il 2,9% Lo yen si è rafforzato oggi
in Asia sia rispetto al dollaro che all'euro.
Advantest (JP3122400009) ha chiuso in ribasso del 3,9%.
UBS ha tagliato il suo rating sul titolo del leader a
livello mondiale per la produzione di sistemi automatici
per il collaudo dei semiconduttori da "Neutral" a
"Sell".
Nel settore petrolifero Nippon Oil (JP3679700009) ha
perso il 2,6%, Cosmo Oil (JP3298600002) il 4,6% e Inpex
(JP3294430008) lo 0,4%. Il prezzo del petrolio ha chiuso
ieri a New York per quinta seduta di fila in calo. Tra i
minerari Mitsubishi Materials (JP3903000002) ha perso il
2,2% e Sumitomo Metal Mining (JP3402600005) il 2,6%. Il
prezzo dell'oro ha perso ieri al NYMEX l'1,8%, quello
del rame l'1,4%.
Suzuki Motor (JP3397200001) ha guadagnato il 3,5%.
Secondo delle voci di stampa Volkswagen (DE0007664005)
potrebbe rilevare il 20% dell'impresa giapponese.
Redazione Borsainside 7.30
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai e Hong Kong scendono ancora
09.12.2009
La maggior parte delle principali borse della regione
Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1,7% a 3.239,57 punti.
Ancora male i bancari. Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha perso l'1,5%, Bank of China
(CN000A0J3PX9) il 2,1% e China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) l'1,3%. Il Presidente dell'organo che
vigila sul settore bancario cinese ha dichiarato ieri
che intensificherà i controlli sull'attività di
concessione di prestiti ad alcuni settori. Il calo dei
prezzi dei metalli ha penalizzato anche oggi i minerari.
Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il
3% e Jiangxi Copper (CN0009070615) il 2,8%. Tianjin FAW
Xiali Automobile (CN0009239269) ha chiuso in rialzo del
10%. Il costruttore di automobili ha aumentato lo scorso
mese le sue vendite dell'83%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dell'1,4%
a 21.741,76 punti. I nuovi timori relativi alla crisi di
Dubai hanno pesato sui bancari. HSBC (GB0005405286) ha
perso il 2,6%, Hang Seng Bank (HK0011000095) il 2%, Bank
of East Asia (HK0023000190) lo 0,8% e BOC Hong Kong
(HK2388011192) l'1,8%. Tra i petroliferi PetroChina
(CN0009365379) ha perso l'1,7%, Sinopec (CN0005789556)
lo 0,8% e CNOOC (HK0883013259) lo 0,5%. Il prezzo del
petrolio ha chiuso ieri a New York per la quinta seduta
di fila in ribasso.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,7% e lo Straits Times a Singapore
lo 0,3%. Il Kospi a Seul e il Taiex a Taipei hanno
guadagnato lo 0,4%.
Redazione Borsainside 11.30
Grecia:
Fitch, resta rischio default
mercoledì, 09 dicembre 2009 12:24 FRANCOFORTE
(ANSA) - ROMA, 9 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
Per la Grecia rimane il rischio di un default del debito
pubblico. Lo sostiene l'analista di Fitch Christopher
Pryce. L'analista, che ieri ha tagliato il rating
sovrano del Paese, si dice 'non convinto' che la Bce
fara' quanto necessario per evitare un collasso dei
conti della Grecia. 'L'intenzione della Bce e' di non
lasciare che un Paese dell'eurozona finisca in default e
non sono sicuro che l'istituto sia preparato a fare
quanto necessario per salvare la Grecia'.
Borsa: Dubai
e Abu Dhabi negative
mercoledì, 09 dicembre 2009 12:37 DUBAI
(ANSA) - DUBAI, 9 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
Altra giornata nera per i mercati azionari degli Emirati
Arabi Uniti, che hanno chiuso in perdita per il terzo
giorno consecutivo. Il Dubai Financial Market ha
terminato le operazioni di scambio a -6,3% con il
colosso immobiliare Emaar che ha registrato perdite pari
al 9,86%. Piu' contenuto il calo dell'Abu Dhabi
Securities Exchange che ha chiuso i lavori a -2,8%.
Anche sulla piazza affari della capitale il settore a
soffrire maggiormente e'stato quello delle costruzioni
(-128,7%).
Usa: entro il 2015 il web
raccogliera' piu' pubblicita' della carta stampata
BlueTG.it - mercoledì, 9 dicembre 2009 - 14:53 CET
Entro il 2015 avverrà il sorpasso in termini di raccolta
pubblicitaria negli Usa tra i nuovi e i vecchi media. Lo
riferisce il sito Paidcontent.org che cita le ricerche
di tre differenti case che hanno rialzato in questi
giorni le previsioni sulla raccolta dell’anno venturo.
Magna Global prevede una crescita del 6% della raccolta
pubblicitaria in dollari, GroupM segnala un più modesto
+0,8% dai livelli attuali e ZenithOptimedia ha ritoccato
all’insù le sue previsioni per la prima volta da 18 mesi
a questa parte e prevede un aumento dello 0,9% nel 2010
(dal precedente +0,5%).
In tutti i casi gli analisti prevedono il graduale
ridursi del margine di vantaggio in termini di spesa
della raccolta pubblicitaria televisiva e della carta
stampata sul web. Se nel 2008 il 38,5% della spesa
complessiva è stato indirizzato verso la televisione, il
25,3% sulla carta stampata e il 10,10% sul web, nel 2012
si dovrebbe arrivare così al 40,2 % per la televisione,
al 20% per la stampa e al 16,2% per internet. Per poi
registrare un sorpasso della carta stampata da parte del
web entro la metà del prossimo decennio. (l.s.)
Grecia: Papandreou, Crisi Prefigura Rischio Per
Sovranita' Nazionale
mercoledì, 09 dicembre 2009 14:54 ATENE
(ASCA-MarketNews) - Atene, 9 dic - La crisi economica e
fiscale che ha investito la Grecia puo' rappresentare un
rischio per la sovranita' nazionale del paese. Lo ha
detto il primo ministro greco, George Papandreou,
aggiungendo che il suo governo e' determinato a
introdurre misure per ridurre il debito e restaurare la
fiducia del mercato interno e internazionale. ''Parlero'
con sincerita' e coscienza - ha esordito Papandreou -
perche' siamo in una situazione di difficolta' e il
paese di trova in stato di emergenza. C'e' un grande
problema che dovremo risolvere con politiche
specifiche''. Il primo ministro greco ha ribadito che il
Governo rendera' pubblico al piu' presto il piano
quadriennale che conterra' misure sul fronte
pensionistico, fiscale e di supporto alla crescita
dell'economia. Il piano verra' presentato alla
Commissione europea all'inizio di gennaio, mentre a
breve verra' presentato non solo ai cittadini greci ma
all'intera communita' internazionale. ''Il nuovo Governo
- ha proseguito Papandreou - ha intenzione di far
tornare la speranza ai cittadini greci e invertire il
processo innescato dal precedente governo e riportare la
fiducia''. Papandreou ha inoltre avvertito che
''l'economia greca si trova in una posizione di profonda
difficolta''' e richiede ''un'enorme sforzo nazionale
per la ripresa e il consolidamento fiscale''. ''Il
problema fiscale - ha concluso Papandreou - prefigura
rischi per la sovranita' nazionale per la prima volta
dal 1974 (quando termino' la dittatura dei colonnelli
ndr.). Abbiamo davanti una dura battaglia da combattere,
ma la strada che conduce alla stabilita' fiscale e' la
sola che possa consentire alla Grecia di mantenere i
suoi diritti di sovranita'''.
09 Dicembre 2009 15:33
NEW YORK
TITOLI DI STATO USA IN CALO, DUBBI SULL'ASTA
di WSI
Il rendimento sul decennale sale per la prima volta in
tre sedute. Si teme che la domanda per l'asta prevista
in giornata non sia cosi' robusta come quella registrata
nei giorni scorsi.
I prezzi dei Titoli di Stato Usa sono in calo in
mattinata, il rendimento avanza per la prima volta in
tre seduta, mentr gli investitori si preparano al
risultato dell’asta da $21 miliardi dei bond con
scadenza 10 anni.
Si respira dunque una certa preoccupazione tra gli
operatori, dubbiosi sul fatto che possa essere
registrata la stessa forte domanda vista ieri per i
Titoli con scadenza 3 anni.
Il rendimento sui Treasury a 10 anni e’ cresciuto di 2
punit base al 3.40%, quello sui Titoli a 2 anni e’
scivolato di un punto base allo 0.74%. L’asta si
concludera’ alle 19:00 ora italiana. Per domani e’
prevista quella da $13 miliardi sui bond con scadenza 30
anni.
Spagna: s&p Conferma Rating Ma Outlook Negativo
mercoledì, 09 dicembre 2009 15:39 ROMA
(ASCA) - Roma, 9 dic - Standard and Poor's conferma il
rating della Spagna ma rivede l'outlook da neutral a
negativo a causa del deterioramento delle finanze
pubbliche. L'agenzia di valutazione prospetta la
possibilita' di un declassamento della Spagna nei
prossimi due anni. Nei giorni scorsi S&P ha confermato
anche il rating della Grecia mentre Fitch lo ha tagliato
a BBB+.
GB: Darling, Pil -4,75%
nel 2009
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 15:46 CET
(ANSA) - LONDRA, 9 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
L'economia britannica si sara' contratta del 4,75% alla
fine del 2009: lo ha detto il cancelliere dello
Scacchiere Alistair Darling. Nel presentare il rapporto
pre-finanziaria ai Comuni, Darling ha aggiunto che il
paese 'e' sulla strada della ripresa' che iniziera' a
mostrarsi 'all'inizio dell'anno', con una crescita
dell'1-1,5% prevista per il 2010. Quella del -4,75% e'
una previsione peggiore di quella fatta in aprile,
ovvero una contrazione del 3,5%.
Dubai: Emaar Cancella
Piano Fusione Con Dubai Holding
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 15:58 CET
(ASCA-AFP) - Dubai, 9 dic - Il gigante immobiliare del
Dubai, Emaar, ha annunciato di aver cancellato il piano
di fusione con la societa' pubblica Dubai Holding,
perche' l'operazione e' ''economicamente difficile''.
09 Dicembre 2009 16:05
NEW YORK
BOND
DUBAI A PICCO, MERCATO IN ALLARME
di WSI
I titoli di societa' garantite dell'Emirato in quasi
default su $26 miliardi di debiti tracollano a 44.5
cents sul dollaro. Moody’s ha tagliato il rating di sei
aziende. Draghi: "Il caso Dubai testimonia come i
mercati siano ancora vulnerabili".
I titoli venduti dalle societa' garantite dell'Emirato
in quasi default sul pagamento di $26 miliardi di debiti
tracollano a 44.5 centesimi sul dollaro dopo che Moody’s
ha tagliato il rating di sei aziende statali.
I bond islamici di Nakheel, la societa' controllata da
Dubai World, per un ammontare di $3.52 miliardi con
scadenza 14 dicembre 2009, sono scesi oggi secondo
Bloomberg dell'1%, estendendo il crollo di -10%
registrato ieri, che ha portato a un record al ribasso
negativo in chiusura di 47 centesmi per 1 dollaro,
stando alle rilevazioni di Citigroup.
Il 'caso' Dubai testimonia come i mercati "siano ancora
vulnerabili": e' di questo parere il Presidente del
Financial Stability Forum e Governatore di Bankitalia
Mario Draghi. La loro reazione, ha spiegato, "ci
rammenta che essi restano insolitamente vulnerabili alle
turbolenze anche dopo aver affrontato la peggiore crisi
finanziaria del secolo".
09 Dicembre 2009 16:20
NEW YORK
GB ALZA TASSE SU BONUS E SALARI PER RIDURRE DEFICIT
di WSI
Con l'obiettivo di risanare il disavanzo pubblico verra'
imposta una tassa del 50% sui bonus ai top manager. Il
Cancelliere dello Scacchiere annuncia inoltre un
incremento delle imposte sui redditi personali dopo le
elezioni dell'anno prossimo.
Il Cancelliere dello Scacchiere britannico Darling ha
stabilito un'imposta del 50% sui bonus ai top manager,
promettendo che incrementera' le tasse sui redditi
personali dopo le elezioni dell'anno prossimo, per
risanare il disavanzo pubblico, salito su livelli
preoccupanti in seguito alla fase di recessione.
Il Tesoro britannico ha intenzione di raccogliere nei
prossimi mesi sino a 550 milioni di sterline ($896
milioni) dalle sovvenzioni delle banche e di ricavare
altri 3 miliardi di sterline dai redditi incassati dopo
aprile 2011. Nel marzo del 2013, il debito pubblico
della nazione e' previsto salire di 4.6 miliardi di
sterline a quota 611 miliardi.
Con il livello di gradimento in calo prima delle
elezioni di giugno, il primo ministro Gordon Brown sta
cercando in tutti i modi di trovare il giusto equilibrio
tra la necessita' di ridurre il deficit record e allo
stesso tempo aumentare gli aiuti ai cittadini della
Corona che stanno incontrando serie difficolta' a
conservare il proprio posto di lavoro e il cui voto
decidera' le sorti del partito Laburista.
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Giappone
- Edizione Tokyo |
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Grecia -
Edizione Atene |
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Regno Unito
- Edizione
Londra |
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Mattone Usa: 5,9 triliardi di dollari in fumo dal marzo
del 2006 a oggi
BlueTG.it - mercoledì, 09 dicembre 2009 16:38 WASHINGTON
I proprietari di case negli Stati Uniti hanno perso
finora 5,9 triliardi di dollarid di valore dai picchi
del mercato immobiliare segnati nel marzo del 2006,
secondo i dati diffusi dal sito Zillow.com; di questi
oltre mezzo triliardo è stato bruciato da inizio anno a
fine novembre.
Da inizio anno infatti il valore delle case secondo
quanto misura l’indice Zillow Home Value Index è sceso
negli Usa mediamente del 5,7%, con punte del 15% in
Florida e dell’8,7% in California, a fronte di una
relativa tenuta a New York (-3,6%) e in Pennsylvania
(-1,3%). (l.s.)
Usa:
estensione Tarp a ottobre 2010
mercoledì, 09 dicembre 2009 17:00 WASHINGTON
(ANSA)- NEW YORK 9 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
Il segretario al Tesoro Timothy Geithner ha notificato
al Congresso l'estensione del Tarp (Troubled Asset
Relief Program) al 3 ottobre 2010. In una lettera
inviata alla speaker della Camera Nancy Pelosi per
fornire aggiornamenti sulle politiche
dell'amministrazione Obama sul fronte finanziario,
Geithner ha osservato come le politiche adotatte 'stiano
funzionando. Quando l'amministrazione Obama ha assunto
l'incarico, il sistema finanziario era molto fragile e
l'economia si stava contraendo'.
Abi: Faissola, Nuovo
Sistema Vigilanza Ue Deve Essere Governato
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 17:13 CET
(ASCA) - Roma, 9 dic - L'ABI condivide la proposta della
Commissione Ue di istituire nuove autorita' di vigilanza
micro e macroprudenziale e appoggia la creazione anche a
livello europeo di un sistema di vigilanza rigoroso e
efficace, simile a quello di cui le banche italiane gia'
beneficiano a livello nazionale e che ha consentito una
tenuta significativa del settore bancario nel contesto
dell'attuale crisi. ''La nuova proposta - ha dichiarato
il presidente dell'ABI, Corrado Faissola durante
l'audizione al Senato - rappresenta un importante passo
verso l'integrazione, la convergenza e la definizione di
regole e pratiche di vigilanza comuni che giocano un
ruolo di primo piano nel governo del settore bancario e
finanziario''. L'ABI ritiene pero' che la nuova
architettura della vigilanza europea, se non
opportunamente governata, possa apparire complessa e per
certi versi ''barocca'', anche a causa della difficolta'
di ''gestire'' i limiti legali posti dal Trattato e le
resistenze politiche di alcuni Stati membri.
Borse europee: Chiusura
negativa, forti vendite sul settore finanziario
09.12.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso anche
oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,4%,
il DAX a Francoforte lo 0,7%, il CAC40 a Parigi lo 0,7%,
il FTSE MIB a Milano lo 0,8% e lo SMI a Zurigo lo 0,8%.
Standard & Poor's ha tagliato oggi l'outlook sulla
Spagna da "stabile" a "negativo" (per ulteriori dettagli
clicca qui). La notizia ha fatto aumentare ulteriormente
l'insicurezza tra gli investitori.
Tra i bancari Barclays (GB0031348658) ha perso il 3,3%,
Deutsche Bank (DE0005140008) l'1,7%, Crédit Agricole
(FR0000045072) l'1%, UniCredit (IT0000064854) l'1,6%,
Banco Santander (ES0113900J37) il 3,7% e UBS
(CH0024899483) il 2,3%. Nel settore delle assicurazioni
Allianz (DE0008404005) ha chiuso in calo dell'1,4%, AXA
(FR0000120628) del 4%, ING Groep (NL0000303600) del
5,4%, Prudential (GB0007099541) del 2% e Swiss Re
(CH0012332372) del 2,2%. Fortis (BE0003801181) ha perso
il 7,8%. Fitch ha tagliato l'outlook sul gruppo
finanziario belga, a causa della sua esposizione in
Grecia, da "stabile" a "negativo".
Telekom Austria (AT0000720008) ha perso il 13,9%.
L'operatore telefonico austriaco ha fornito un debole
outlook sul 2010 ed indicato che il lancio di un
programma di buy-back è improbabile.
Volkswagen (DE0007664005) ha guadagnato lo 0,7%. Il
gruppo tedesco ha annunciato questa mattina di aver
stretto una collaborazione strategica con Suzuki Motor
(JP3397200001).
Redazione Borsainside 18.45
Crisi: Draghi, Mercati Migliorano Ma Vulnerabili a
Turbolenze
mercoledì, 09 dicembre 2009 19:00 BONN
(ASCA) - Bonn, 9 dic - ''Ad un anno dal culmine della
crisi, le condizioni dei mercati sono migliorate
considerevolmente ed e' ritornata la fiducia nel sistema
finanziario''. Lo afferma il governatore dela Banca
d'Italia Mario Draghi intervenendo a Bonn, nell'ambito
del congresso del Ppe, al dibattito su 'L'economia
sociale di mercato e le soluzioni alla crisi finanziaria
ed economica globale'. Draghi, che interviene nella
veste di presidente del Financial Stability Board,
avverte che ''tuttavia, la reazione dei mercati ai
recenti problemi finanziari di Dubai ci rammenta che
essi restano insolitamente vulnerabili alle
turbolenze''.
Crisi: Draghi, c'e'
Uscita Ma Governi Programmino Sostenibilita' Debito
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 19:01 CET
(ASCA) - Bonn, 9 dic - Di fronte alla crisi esiste ''una
via d'uscita, ma i governi devono comunicare in modo
credibile i propri programmi di medio termine per
ristabilire la sostenibilita' del debito, al fine di
limitare la pressione al rialzo dei costi di raccolta e
mantenere il pronto accesso ai mercati globali''. Lo
sostiene il governatore della Banca d'Italia Mario
Draghi intervenendo a Bonn ad un dibattito svolto
nell'ambito del congresso del Ppe. Per draghi ''cio' e'
importante non solo per esprimere prudenza nella
politica fiscale, ma anche per evitare gli effetti
avversi di un contagio al resto del sistema finanziario,
visto il loro cruciale ruolo di riferimento''.
Crisi: Draghi, Per
Riavviare Economia Mercato Stop Misure Sostegno 2007
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 19:21 CET
(ASCA) - Bonn, 9 dic - ''Per far ripartire in modo
efficiente un'economia che si basa sul mercato, e'
necessario uscire dalle misure eccezionali di sostegno
al settore finanziario introdotte a partire dal 2007''.
Lo sottolinea il governatore della Banca d'Italia Mario
Draghi intervenendo ad un dibattito a Bonn, nell'ambito
del congresso del Ppe. ''E' chiaro - continua - che nel
far questo si dovra' ricorrere al buon senso nella
definizione dei tempi, della velocita' e delle modalita'
di attuazione, dato che implicano importanti
correlazioni inverse''.
Draghi: Dubai e' un
monito
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 19:23 CET
(ANSA) - BONN, 9 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
La reazione dei mercati alla crisi di Dubai 'ci rammenta
che essi restano insolitamente vulnerabili alle
turbolenze'.Lo dice Draghi. Lo ha detto il governatore
della Banca d'Italia e presidente del Financial
Stability Forum, Mario Draghi, intervenendo al congresso
del Partito popolare europeo, ha aggiunto che 'e'
fondamentale procedere alla riduzione del moral hazard
posto dalle istituzioni troppo grandi, troppo complesse
o troppo interconnesse per fallire'.
Crisi: Draghi, In Europa Crescono Le Perdite Sul Credito
mercoledì, 09 dicembre 2009 20:11 BONN
(AGIS (TMPI.JK - notizie) ) - Bonn. 9 dic. - "Le banche
europee dovranno affrontare il costo della recessione in
termini di perdite sul credito", lo ha detto il
Governatore della Banca d'Italia e presidente del
Financial Stability Board Mario Draghi nell'intervento
al congresso del Ppe. "Il problema chiave, adesso, e'
aumentare il capitale" delle banche per fronteggiare la
crisi.
Crisi: Draghi, Banche Ue
Devono Essere Pronte a Perdite
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 20:16 CET
(ASCA) - Bonn, 9 dic - Le banche europee sono state
toccate marginalmente dalla prima fase della crisi ma
ora sono colpite dalla recessione e le perdite stanno
montando rapidamente. E' bene quindi che gli istituti
bancari dell'Ue siano pronti a perdite sul credito. Lo
afferma il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi
intervenendo a Bonn ad un seminario organizzato
nell'ambito del Ppe aggiungendo che ''in Europa il
principale problema rimane l'accesso ai capitali''.
Crisi: Draghi,Regolatori
Non Potranno Prevenire La Prossima
mercoledì, 9 dicembre 2009 - 20:39 CET
(AGI) - Bonn, 9 dic. - "Ci sara' un'altra crisi, di
sicuro" e regolatori e regolamenti non potranno farci
nulla: lo ha detto partecipando a una tavola rotonda del
Ppe il Governatore della Banca d'Italia e presidente del
Financial Stability Board, Mario Draghi. "La sola
ambizione che potremo avere e' quella di allestire un
sostema finanziario piu' resistente a qualsiasi crisi".
Le borse dell'Europa
dell'Est chiudono per la terza seduta di fila in ribasso
09.12.2009
Le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso
oggi per la terza seduta di fila in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca lo 0,3% a 1.348,92 punti.
I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri e
sono stati alti. La performance del mercato azionario
russo è stata frenata anche oggi dalla debolezza dei
prezzi delle materie prime. Le blue chips russe hanno
chiuso contrastate. Rosneft (RU000A0J2Q06) ha perso
l'1,9% e Norilsk Nickel (RU0007288411) lo 0,7%. LUKoil
(RU0009024277) è rimasto invariato, Sberbank
(RU0009029540) ha guadagnato lo 0,6%.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,9% a 20,360,10 punti. I
bancari hanno guidato come sulle altre piazze
finanziarie europee la lista dei ribassi. FHB
(HU0000078175) ha perso il 2,1% e OTP Bank
(HU0000061726) il 2,4%. Tra gli altri titoli del listino
ungherese MOL (HU0000068952) ha perso l'1,1%, Magyar
Telekom (HU0000016522) ha chiuso invariato e Gedeon
Richter (HU0000067624) ha guadagnato lo 0,8%.
Il PX a Praga ha perso l'1,3% a 1.105,9 punti. Tra i
bancari Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso il 3,6%
e Komercni Banka (CZ0008019106) il 2,1%, Ceske
Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato
controtendenza l'1,1%. Macquarie ha alzato oggi il suo
rating sul titolo del gigante delle utilities ad "Outperform".
Il WIG a Varsavia ha chiuso in ribasso dell'1,6% a
39.251,10 punti. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il
4,5%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 3,8%, BZW Bank
(PLBZ00000044) il 3,2% e BRE Bank (PLBRE0000012) lo
0,4%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in calo
del 4,3%. Sul titolo dell'l'impresa mineraria polacca ha
pesato il calo del prezzo del rame.
Redazione Borsainside 20.45
Draghi: Contribuenti Non
Paghino Grandi Fallimenti. Ridurre Moral Hazard
(ASCA) - Bonn, 9 dic - I contribuenti non debbono piu'
pagare per il fenomeno del ''too big to fail'' (troppo
grande per fallire). Lo chiede il governatore della
Banca d'Italia, Mario Draghi, intervenuto oggi - nella
veste di presidente del Financial Stability Board - ad
un seminario organizzato nell'ambito del congresso del
Ppe in svolgimento a Bonn. Per Draghi ''e'
fondamentale'' ridurre il cosiddetto 'moral hazard'
''posto dalle istituzioni troppo grandi, troppo
complesse o troppo interconnesse per fallire''. Il
governatore sottolinea che ''l'ampio supporto fornito
durante la crisi per scongiurare il pericolo di un
collasso sistemico ha concretamente accentuato il moral
hazard''. Draghi quindi si chiede ''per quale motivo gli
istituti non dovrebbero ritenere che le autorita' siano
pronte a correre in loro soccorso laddove la situazione
finanziaria tornasse a peggiorare?''. Draghi rileva,
inoltre, che molti istituti bancari, invece di
ridimensionarsi ''hanno assunto dimensioni ancora
maggiori in conseguenza della operazioni di fusione
attuate per fronteggiare la crisi''. Mentre il 'moral
hazard', rileva, ''impone ai contribuenti pesanti oneri
futuri e rappresenta una grave minaccia alla
salvaguardia di un sistema basato sul mercato''.
09 Dicembre 2009 22:33
NEW YORK
BANK OF AMERICA SALDA IL CONTO COL GOVERNO
di WSI
Ripagati interamente i fondi giunti da Washington subito
dopo lo scoppio della crisi finanziaria. Un'operazione
da $45 miliardi completata con l'utilizzo di cash e la
vendita di azioni.
Bank of America ha annunciato di aver completato il
piano di rimborso da $45 miliardi ricevuti da Washington
nei mesi scorsi sotto forma di aiuti governativi
inerenti il piano TARP (Troubled Asset Relief Program).
Il rimborso e’ avvenuto attraverso la combinazione di
contanti e la vendita di azioni per un controvalore di
$19.29 miliardi. La banca americana aveva ricevuto
dapprima $25 miliardi, subito dopo lo scoppio della
crisi finanziaria alla fine dello scorso anno, seguiti
da altri $20 miliardi subito dopo aver completato
l’acquisizione di Merrill Lynch.
Il titolo ha archiviato la seduta di borsa a Wall Street
in calo di due centesimi (-0.13) per poi accelerare
nell’after hour, subito dopo la chiusura delle regolari
contrattazioni.
Borse dell'America
Latina: Domina il segno meno ma San Paolo sale
09.12.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha
chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,4% a 68.011,98
punti. Centrais Eletricas Brasileiras (BRELETACNOR6) ha
guadagnato il 7,6%. La prima impresa brasiliana del
settore delle utilities ha comunicato che pagherà il
prossimo anno BRL 10 miliardi di dividendi arretrati.
Braskem (BRBRKMACNPA4) ha chiuso in rialzo del 4,5%. Il
Ministro delle Finanze del Brasile ha annunciato una
riduzione delle tasse per l'industria petrolchimica.
Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato lo 0,9%, Petroleo
Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso invariato.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello
0,1% a 31.670,21 punti. Tra le blue chips messicane
Cemex (MXP225611567) ha perso lo 0,8% e Wal-Mart de
Mexico (MXP810081010) l'1,5%. América Móvil
(MXP001691213) ha guadagnato lo 0,6%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,5%, il General a
Lima lo 0,3%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,2% e l'IGBC
a Bogotà lo 0,2%. L'IBVC a Caracas ha guadagnato l'1,5%.
Redazione Borsainside 23.55
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WALL
STREET: I FUTURES RIPRENDONO LA CORSA: DOLLARO
DEBOLE
09 Dicembre 2009 14:30 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
La rinnovata debolezza del
biglietto verde sostiene la Borsa. Recuperano terreno le
materie prime. Richieste banche e petroliferi. La
riforma del sistema finanziario slitta all'anno
prossimo. Piano TARP prolungato sino a ottobre 2010.
Si profila una seduta positiva per il mercato azionario
americano, con i contratti sui principali indici di
Borsa che quando manca un'ora all'avvio delle
contrattazioni scambiano in rialzo (vedi quotazioni a
fondo pagina).
A sostenere i listini e' la rinnovata debolezza del
biglietto verde, con il Dollar Index che al momento cede
lo 0.3% dopo che ieri aveva raggiunto i massimi di un
mese.
Gli operatori sono impegnati a digerire una serie di
notizie in ambito politico, prima tra tutte quella
secondo cui un gruppo di senatori democratici avrebbe
trovato un accordo preliminare per abbandonare il piano
proposto dal governo per riformare il sistema di
assistenza sanitaria.
Nel frattempo uno dei piu' alti esponenti repubblicani
del Comitato delle Finanze del Senato ha detto di non
reputare credibile che venga raggiunto un accordo
bipartisan sulla riforma del sistema di controllo degli
istituti finanziari entro la fine dell'anno.
Tra i singoli titoli si mettono in mostra in particolare
i petroliferi, tra cui i colossi Chevron e Exxon Mobil,
che traggono vantaggio dal rally delle quotazioni del
greggio, tornate sopra quota $73 al barile dopo i
recenti cali.
Richieste anche le azioni Citigroup, Bank of America e
Wells Fargo, dopo che sono iniziate a circolare
indiscrezioni stampa secondo cui il segretario del
Tesoro Timothy Geithner fara' sapere al congresso che
l'amministrazione Obama intende estendere il programma
di salvataggio del sistema finanziario da $700 miliardi
fino a ottobre dell'anno prossimo. La scadenza del piano
TARP e' fissata il 31 dicembre prossimo, ma Geithner ha
la facolta' di prolungarlo.
Sul fronte societario, tra le poche notizie a
disposizione questa mattina, la piu' rilevante riguarda
sicuramente la revisione al rialzo delle linee guida da
parte di Texas Instruments. Tuttavia l'annuncio fatto
ieri a mercati chiusi non e' stato tale da spingere al
rialzo i titoli nel preborsa (-3%)
Il calendario economico Usa offre solo alcune notizie
rilevanti. Alle 16 italiane le scorte di magazzino
all'ingrosso di ottobre e mezz'ora dopo le scorte di
petrolio settimanali. Alle 19 si conoscera' invece
l'esito dell'asta del Tesoro di titoli a dieci anni.
Il mercato sembra dunque ben impostato per recuperare
parte delle perdite subite ieri dopo che i timori circa
la capacita' dei diversi Paesi di ripagare il debito
pubblico hanno avuto un impatto negativo sui mercati.
Il ministro greco delle Finanze ha assicurato che la
nazione non finira' in default, ma i dubbi rimangono e i
titoli delle banche nazionali, tra cui National Bank of
Greece (-9%), sono in netto calo anche oggi. La Borsa di
Dubai ha ceduto circa il 6% per il terzo giorno
consecutivo, con i dubbi sulla capacita' dell'emirato di
risanare il debito che continuano.
La crescita dell'economia giapponese nel terzo trimestre
intanto e' stata rivista al ribasso a 0.3% dalla stima
preliminare di 1.2%. La pesante revisione al ribasso (la
pratica del finto ottimismo - o della menzogna - ormai
invalsa nei paesi del G8) della crescita giapponese nel
terzo trimestre, corrisponde a una revisione all’1,3%
annualizzato dal precedente +4,8%, guidata dal calo
degli investimenti aziendali.
Tra i settori finiranno sotto i riflettori anche
quest'oggi le banche, nel giorno in cui il Cancelliere
britannico Alistair Darling presentera' quello che viene
chiamato "pre-budget report". L'appuntamento e' atteso
alle 13:30 italiane e tra le novita' dovrebbe figurare
l'annuncio di una tassa ai bonus. L'Irlanda, Paese in
estrema difficolta', annuncera' il proprio budget di
bilancio.
Nel frattempo l'istituto britannico Royal Bank of
Scotland e Sempra Energy stanno tentando di cedere il
loro braccio operativo specializzato nelle attivita' di
trading di materie prime. La Commissione Europea ha in
precedenza chiesto a RBS di vendere una quota del 51%.
Procter & Gamble sta per stringere un accordo per
l'acquisto delle attivita' europee per rinfrescare
l'aria di Sara Lee. Secondo quanto riportato dal Wall
Street Journal l'operazione si aggirerebbe intorno ai
$700 milioni.
Sugli altri mercati, sull'energetico guadagna terreno il
greggio. Al momento i futures con consegna dicembre
accelerano di $0.89 a quota $73.51 il barile. Sul
valutario Il dollaro cede il passo nei confronti
dell'euro, con la moneta unica che sale a quota $1.4760.
In lieve rialzo i prezzi dell'oro: i futures con
scadenza dicembre avanzano di $0.30 a quota $1143.70
l'oncia. In contrazione i prezzi dei Titoli di Stato,
con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito
al 3.4000% dal 3.3920% di ieri.
Alle 14:30 (le 8:30 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in rialzo di 5.90 punti (+0.54%) a
quota 1095.90.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 e' in progresso di
9.75 punti (+0.55%) a quota 1778.25.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 45 punti
(+0.44%) a 10316.00 punti.
WALL
STREET: IN ROSSO SUI TIMORI PER RATING SPAGNA
09 Dicembre 2009 15:35 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
WALL ST. IN ROSSO SUI
TIMORI PER RATING SPAGNA
di WSI
La Grecia non e' l'unica in Europa ad avere problemi:
S&P ha tagliato a Negative l'outlook sul rating
creditizio iberico. Pesa anche l'inversione di rotta del
dollaro, che cancella le perdite accumulate nel
pre-borsa.
Avvio di seduta sottotono per il mercato azionario
americano, appesantito dalla decisione dell'agenzia
Standard & Poor’s di tagliare l'outlook sul rating
creditizio della Spagna a Negative. Nel frattempo Il
Dollar Index ha invertito rotta, trasformando le perdite
dello 0.5% accumulate nel pre-market in un guadagno
dello 0.1%.
Gli operatori sono inoltre impegnati a digerire le
notizie secondo cui un gruppo di senatori democratici
avrebbe trovato un accordo preliminare per abbandonare
il piano proposto dal governo per riformare il sistema
di assistenza sanitaria e quelle secondo cui il piano di
salvataggio del sistema finanziario verra' probabilmente
esteso sino a ottobre 2010.
Nel frattempo uno dei piu' alti esponenti repubblicani
del Comitato delle Finanze del Senato ha detto di non
reputare credibile che venga raggiunto un accordo
bipartisan sulla riforma del sistema di controllo degli
istituti finanziari entro la fine dell'anno.
Sul fronte societario la revisione al rialzo delle linee
guida di Texas Instruments non ha avuto un impatto
positivo sul mercato generale, ma anzi ha messo sotto
pressione i titoli affliti dal piu' classico dei "buy
the rumour, sell the news".
Come era naturale prevedere il rimbalzo del dollaro ha
tagliato le gambe al tentativo di recupero dei prezzi
delle materie prime e il CRB Commodity Index e' passato
da un progresso dello 0.6% ad una perdita frazionale. Le
quotazioni del greggio riescono tuttavia a rimanere
saldamente in area $73 al barile, limando pero' i
guadagni iniziali.
Alert volatilita' sul mercato energetico in vista della
pubblicazione delle cifre relative alle scorte
settimanali, attese per le 16:30 italiane. Mezz'ora
prima si conosceranno invece i dati sulle scorte di
magazziono all'ingrosso di ottobre, mentre piu' tardi,
alle 19 italiane si sapra' come e' andata l'asta di
titoli di Stato a dieci anni.
Richieste le azioni Citigroup, Bank of America e Wells
Fargo, dopo che sono iniziate a circolare indiscrezioni
stampa secondo cui il segretario del Tesoro Timothy
Geithner fara' sapere al congresso che l'amministrazione
Obama intende estendere il programma di salvataggio del
sistema finanziario da $700 miliardi fino a ottobre
dell'anno prossimo. La scadenza del piano TARP e'
fissata il 31 dicembre prossimo, ma Geithner ha la
facolta' di prolungarlo.
Il calendario economico Usa offre solo una manciata di
notizie rilevanti. Alle 16 italiane le scorte di
magazzino all'ingrosso di ottobre e mezz'ora dopo le
scorte di petrolio settimanali. Alle 19 si conoscera'
invece l'esito dell'asta del Tesoro di titoli a dieci
anni.
Il mercato sembra dunque ancora alle prese con i timori
circa la capacita' di diversi Paesi di ripagare il
debito pubblico. Il ministro greco delle Finanze ha
assicurato che la nazione non finira' in default, ma i
dubbi rimangono e i titoli delle banche nazionali, tra
cui National Bank of Greece (-9%), sono in netto calo
anche oggi. La Borsa di Dubai ha ceduto circa il 6% per
il terzo giorno consecutivo, con i dubbi sulla capacita'
dell'emirato di risanare il debito che continuano.
La crescita dell'economia giapponese nel terzo trimestre
intanto e' stata rivista al ribasso a 0.3% dalla stima
preliminare di 1.2%. La pesante revisione al ribasso (la
pratica del finto ottimismo - o della menzogna - ormai
invalsa nei paesi del G8) della crescita giapponese nel
terzo trimestre, corrisponde a una revisione all’1,3%
annualizzato dal precedente +4,8%, guidata dal calo
degli investimenti aziendali.
In ambito di notizie societarie, l'istituto britannico
Royal Bank of Scotland e Sempra Energy stanno tentando
di cedere il loro braccio operativo specializzato nelle
attivita' di trading di materie prime. La Commissione
Europea ha in precedenza chiesto a RBS di vendere una
quota del 51%.
Procter & Gamble sta per stringere un accordo per
l'acquisto delle attivita' europee per rinfrescare
l'aria di Sara Lee. Secondo quanto riportato dal Wall
Street Journal l'operazione si aggirerebbe intorno ai
$700 milioni.
Sugli altri mercati, il greggio guadagna terreno, anche
se con poca convinzione. Al momento i futures con
consegna dicembre fanno segnare un progresso di $0.23 a
quota $72.79 il barile. Sul valutario Il dollaro e'
sostanzialmente piatto nei confronti dell'euro, con la
moneta unica che si attesta quota $1.4710. Ancora in
calo i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre
arretrano di $5.50 a quota $1137.90 l'oncia. In rialzo i
prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul
benchmark decennale che e' sceso al 3.3700% dal 3.3920%
di ieri.
WALL
STREET: VIRA IN POSITIVO MALGRADO TIMORI DEFICIT
09 Dicembre 2009 18:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Aiutati dal nuovo
indebolimento del dollaro e dal rincaro del greggio i
listini si sono riportati in linea di parita', con gli
investitori che hanno messo da parte i timori legsti al
disavanzo pubblico di Grecia, Spagna, Giappone, Usa, GB
e Dubai.
La Borsa statunitense arriva al giro di boa in cauto
rialzo, con i listini che hanno cancellato le perdite
iniziali grazie all'indebolimento della valuta
americana.
Negli ultimi scambi il dollaro ha gradualmente
ritracciato contro le principali valute concorrenti,
offrendo un sostegno agli indici di Borsa. Nel frattempo
i prezzi del petrolio si sono riportati sopra i $73
dollari al barile, aiutati dall'inaspettato calo delle
scorte settimanali. Intanto rimbalzano anche le
quotazioni del metallo prezioso, salito sopra $1.140
l'oncia.
Tra i settori si distinguono in positivo i produttori di
materiali di base, gli energetici e i finanziari. Questi
ultimi sono favoriti dalle notizie secondo cui
l'amministrazione Obama ha deciso di prolungare il piano
di aiuti TARP fino al 3 ottobre dell'anno prossimo. Il
programma di finanziamenti federali per il sistema
finanziario doveva scadere alla fine del 2009, ma il
segretario del Tesoro Geithner ha la facolta' di
stabilirne l'estensione previa approvazione del
Congresso.
Bene anche il comparto delle societa' di assistenza
sanitaria dopo che i senatori democratici hanno raggunto
un accordo che prevede l'eliminazione della cosiddetta
opzione pubblica dal piano di riforma del sistema di
health-care messo a punto dal governo.
Denaro su 3M dopo che Citigroup ha deciso di promuovere
i titoli della componente del Dow a Buy da Neutral. Ieri
le azioni della produttrice di materiali industriali
sono scivolate di oltre l'1% per via dell'annuncio di un
outlook che ha deluso le attese del mercato. La societa'
non e' la sola a mettersi in evidenza sul Dow, mentre
per General Electric e DuPont si prospetta una chiusura
all'insegna dei ribassi con la conglomerata industriale
e la societa' di scienze e tecnologia che rimangono
schiacciate in fondo al paniere delle blue chip.
In ambito macro, le scorte di magazzino all'ingrosso
sono risultate a sopresa in rialzo nel mese di ottobre.
I dati non hanno pero' avuto un impatto particolare
sull'andamento dei listini.
Nel frattempo le Borse dei Paesi in via di Sviluppo sono
in calo per la quarta seduta di fila. Si tratta della
serie negativa piu' lunga da oltre due mesi. Mentre
Dubai e' impegnata a ristrutturare il suo debito, i bond
della Grecia hanno dovuto fare i conti con un nuovo
downgrade proprio nel giorno in cui l'agenzia Standard &
Poor's ha deciso di tagliare a Negativo l'outlook sul
rating creditizio della Spagna.
Il ministro delle Finanze greco George Papaconstantinou
ha voluto gettare acqua sul fuoco spendendo parole
rassicuranti, precisando che non c'e' nemmeno la remota
possibilita' di un default, dopo che i titoli
obbligazionari del Paese hanno accusato i cali piu'
marcati degli ultimi dieci anni.
Intanto il costo dei CDS (Credit Default Swaps) di Dubai
World scontano un rischio del 33% che la societa' di
proprieta' dell'emirato non riesca a ripagare il debito.
Secondo S&P, a causa di un periodo prolungato di
debolezza economica, la Spagna subira' "un
deterioramento piu' pronunciato e persistente delle sue
finanze pubbliche rispetto alle concorrenti" e rispetto
a quanto precedentemente stimato.
WALL
STREET:
AVANZA CON FINANZIARI, BENE BOFA
09 Dicembre 2009 22:08 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
L'estensione del piano TARP
offre una spinta ai titoli delle banche. Bank of America
completa il rimborso dei fondi governativi. In rally la
conglomerata industriale 3M sui commenti di Citigroup.
Tensioni sul default del credito di alcuni Paesi.
La seduta di borsa a New York si e’ chiusa con gli
indici in territorio positivo. Il calo del dollaro e i
commenti positivi su alcune aziende hanno oscurato le
tensioni secondo cui il default del credito di alcuni
Stati potrebbe estendersi fino ad avere conseguenza
sull’economia globale. Bene i titoli finanziari grazie
all'annuncio di un'estensione del piano TARP. Il Dow
Jones ha guadagnato lo 0.50% a 10337, l’S&P500 lo 0.37%
a 1095, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.49% a 2183.
Gli indici azionari avevano aperto agli scambi in
territorio negativo dopo che l’agenzia di rating
Standard & Poor’s aveva tagliato l’outlook sul credito
della Spagna a "Negative". Martedi’ erano stati gli
analisti di Fitch Ratings a bocciare quello della
Grecia, mentre la societa’ governativa Dubai World e’
ancora in tratattive per rinegoziare prestiti per un
valore complessivo di $26 miliardi.
Negli Usa, il Segretario al Tesoro Timothy Geithner ha
annunciato che Washington estendera’ il piano di aiuti
finanziari da $700 miliardi fino all’ottobre del
prossimo anno, in modo tale da offrire protezione al
sistema finanziario nell’eventualita’ di altre scosse.
In rialzo l'intero comparto bancario sulla notizia. Bank
of America ha archiviato la seduta in lieve calo ma ha
poi iniziato a guadagnare nell'after hour. L'istituto
bancario statunitense ha annunciato di aver completato
il rimborso dei $45 miliardi ottenuti dal governo nei
mesi scorsi.
Sul fronte societario, in denaro la conglomerata
industriale 3M, risultato il miglior componente del Dow
Jones, dopo che Citigroup ha promosso i titoli a "Buy"
da "Hold" e migliorato il prezzo obiettivo. Ancora in
progresso anche la societa’ di telefonia mobile Sprint
Nextel sulle speculazioni di un possibile merger nel
prossimo anno.
Bene il comparto delle societa' di assistenza sanitaria
dopo che i senatori democratici hanno raggunto un
accordo che prevede l'eliminazione della cosiddetta
opzione pubblica dal piano di riforma del sistema di
health-care messo a punto dal governo.
Sugli altri mercati, sul valutario in recupero l'euro
nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di
mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’
pari a 1.4726. Nel settore energetico, il greggio ha
chiuso in calo per la sesta seduta consecutiva,
nonostante l'inaspettato calo delle scorte settimanali.
I futures con consegna gennaio hanno ceduto $1.95 a
$70.67 al barile. Giu’ anche l’oro: i futures con
scadenza febbraio si sono attestati a quota $1121.00
(-$22.40) l’oncia. In ribasso infine i Titoli di Stato
Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e' salito al
3.4230% dal 3.3920% di martedi'.
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Mercoledì
09 Dicembre 2009 |
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India -
Edizione
New Delhi |
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Emirati
Arabi -
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PARTE CRONOLOGICA |
PARTE 2 |
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