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Crisi: Bce, Grecia e Spagna Rimettano a Posto
Squilibri
sabato, 19 dicembre 2009 - 11:41 CET
(AGI) - Vienna, 19 dic. - Grecia e Spagna devono mettere
mano ai loro squilibri di bilancio e commerciali il
prima possibile. L'invito arriva da Ewald Nowotny,
componente del comitato esecutivo della Bce. "Nessuno
dei due Paesi e' a grave rischio di insolvenza", ha
spiegato il banchiere centrale europeo al settimanale
austriaco 'Profil', "ma i loro deficit commerciali sono
elevati e quelli di bilancio considerevolmente superiori
ai limiti imposti dal patto di stabilita'".
Usa: Senato Approva
Bilancio Militare Per Il 2010
sabato, 19 dicembre 2009 - 16:04 CET
(AGI) - Washington, 19 dic. - Via libera del Senato Usa
a un pacchetto da 636,3 miliardi di dollari di spese
militari per il 2010. Il bilancio militare Usa gia'
approvato dalla Camera e' passato al Senato con 88 si' e
10 no, finendo cosi' sul tavolo di Barack Obama per la
firma. Il pacchetto non contiene le spese per i 30 mila
nuovi soldati inviati in Afghanistan, che verranno
finanziati con un provvedimento a parte da 30 miliardi
di dollari.
Usa: Obama, La Riforma
Sanitaria Sta Per Diventare Realta'
sabato, 19 dicembre 2009 - 20:26 CET
(AGI) - Washington, 19 dic. - "Oggi si e' fatto un
grande passo avanti in favore del popolo americano. Dopo
quasi un secolo di lotte siamo sul punto di far
diventare realta' la riforma sanitaria negli Stati Uniti
d'America"". Cosi' il presidente della Repubblica Usa,
Barack Obama ha commentato il compromesso raggiunto in
Senato.
Iraq segnala ritiro
parziale di truppe iraniane da pozzi contesi
domenica, 20 dicembre 2009 - 11:36 CET
Le truppe iraniane hanno compiuto un parziale ritiro da
un pozzo petrolifero conteso da Teheran e Baghdad. Lo ha
riferito oggi un portavoce del governo iracheno,
attenuando forse così la tensione fra i due Paesi per
una controversia di confine.
Ali al-Dabbagh ha detto che un piccolo gruppo di
militari iraniani che avevano preso possesso del pozzo
petrolifero in una remota regione del confine fra i due
Paesi la settimana scorsa non controllano più il pozzo,
che l'Iraq considera parte del suo campo petrolifero di
Fakka.
"La bandiera iraniana è stata ammainata. Le truppe
iraniane si sono ritirate di 50 metri, ma non sono
tornate da dove erano venute. Il governo iracheno ha
chiesto che i militari tornino dov'erano prima", ha
detto Dabbagh.
La controversia di confine ha innescato una raffica di
riunioni d'emergenza e telefonate bilaterali, con
Baghdad che ha richiesto un immediato ritiro per
limitare i danni alle sue importanti relazioni con il
vicino Iran.
Iran e Iraq hanno una lunga storia di controversie di
confine, compresa quella che ha scatenato la guerra
degli anni Ottanta.
20 Dicembre 2009 18:02
BERNA
HSBC: RUBATI DATI BANCARI, CRISI SVIZZERA-FRANCIA
di Corriere del Ticino
Il direttore generale della HSBC Private Bank (Svizzera)
si esprime per la prima volta sulla stampa domenicale in
merito al furto di dati bancari avvenuto alla succursale
ginevrina che ha provocato una crisi tra Berna e Parigi.
Secondo Alexandre Zeller, la lista trasmessa dal suo
ex-impiegato, un informatico franco-italiano di 38 anni,
alle autorità francesi contiene delle «inesattezze» e
delle «incoerenze».
«La persona che abbiamo impiegato lealmente durante otto
anni ha rubato i pezzi di parecchi puzzle e ha cercato
di metterli assieme. Questi dati sono tuttavia
difficilmente utilizzabili, sia sul piano tecnico che
dal lato giuridico», ha spiegato Zeller in un'intervista
pubblicata oggi da «Le Matin Dimanche» e dalla
«SonntagsZeitung». Come l'ex-impiegato, Hervé Falciani,
si è procurato i dati bancari? «Non lo so esattamente»,
ha risposto Zeller. «È possibile che il furto sia
avvenuto tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007,
durante il rinnovo del sistema informatico. Una cosa è
sicura, Falciani non ha nulla a che vedere con un Robin
Hood», ha aggiunto.
Ricordiamo che a seguito di questa lista Parigi aveva
avanzato la proposta di inserire la Confederazione nella
«lista nera» francese degli Stati dei paradisi fiscali
non cooperativi. Dal canto suo, Berna aveva deciso di
sospendere il processo di ratifica dell'accordo di
doppia imposizione.
20 Dicembre 2009 18:22
TEHERAN - Il Sole 24 Ore
Iran, morto l'ayatollah dissidente Ali Montazeri: si
temono disordini
Agenti antisommossa
presidiano le strade della città santa sciita di Qom
sulla quale migliaia di fedeli stanno convergendo per
dare l'estremo saluto, domani, all'ayatollah dissidente
Hossein Ali Montazeri, morto nel sonno a 87 anni, nella
sua casa in cui da anni era relegato. Il timore del
governo di Teheran è che i funerali possano trasformarsi
in dimostrazioni antigovernative. Il leader
dell'opposizione Hossein Mussavi e Medi Karrubi hanno
confermato la loro presenza e invitato tutti i seguaci a
partecipare.
La televisione di Stato iraniana ha dato notizia della
morte avvenuta la scorsa notte solo al telegiornale
delle 13, senza però definirlo Grande Ayatollah, ma
semplicemnte "signor Montazeri". L'agenzia ufficiale
Irna, in una breve biografia, l'ha definito "una figura
religiosa attiva a favore dei sobillatori", cioè gli
oppositori di Ahmadinejad, e ha condannato le "sue
dichiarazioni senza fondamento accolte dalla stampa
controrivoluzionaria".
Seguaci di Montazeri si sono messi in viaggio da Teheran
e altre città verso Qom già in mattinata non appena il
tam tam con la notizia ha cominciato a diffondersi.Il
corteo funebre dovrebbe svolgersi dalla casa di
Montazeri al mausoleo di Zahra Masumeh, sorella
dell'ottavo Imam sciita, Reza.
Hossein Ali Montazeri era uno dei più alti dignitari
religiosi dell'Iran sciita e il più prestigioso
dissidente del regime.
Considerato il padre religioso del movimento riformatore
iraniano, fu uno dei teorici e dei protagonisti della
rivoluzione islamica del 1979, nonché fra gli estensori
della costituzione del nuovo regime. Presto venne
designato come delfino dal fondatore della repubblica
islamica, l'Ayatollah Ruhollah Khomeini.
I due però entrarono in conflitto e Montazeri, che
denunciò senza sosta la violenta repressione e la
violazione delle libertà civili e dei diritti umani,
venne rinnegato da Khomeini qualche mese prima del suo
decesso, nel 1989.
Al suo posto venne scelto l'attuale Guida Suprema,
l'Ayatollah Ali Khamenei, pur di grado inferiore nella
gerarchia ecclesiastica sciita iraniana.
Da allora Montazeri visse recluso nella sua abitazione
nella città santa di Qom: in particolare, tra il 1997 e
il 2003 gli fu vietato di lasciare la sua abitazione,
dopo aver definito Khamenei "inadatto" a guidare il
Paese.
La sua figura ha rappresentato la voce più alta di
dissidenza del regime, di critica alla Guida Suprema,
cui Montazeri rimproverò di aver imposto una dittatura
in nome dell'Islam. Non lesinò critiche naturalmente
all'attuale presidente Mahmoud Ahmadinejad ed espresse
apertamente delle riserve sulla validità della sua
rielezione, affermando che "nessuno poteva credere" che
lo scrutinio fosse stato onesto e denunciando la
repressione delle manifestazioni.
Teologo di primo piano, Montazeri era molto rispettato
in Iran dove aveva numerosi fedeli.
I Grandi Ayatollah in Iran sono un numero molto
ristretto, ma dopo la sua assegnazione a residenza, ogni
riferimento al suo nome venne praticamente cancellato
dai manuali di storia della rivoluzione islamica, così
come vennero ribattezzate tutte le strade in suo nome.
Crisi: Commissione Ue, Grande Recessione e' Finita Ma
Futuro Incerto
lunedì, 21 dicembre 2009 12:26 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 21 dic - La grande recessione e' finita
ma le prospettive restano incerte soprattutto perche' la
ripresa e' alimentata da un massiccio intervento
pubblico che dovra' essere tagliato. E' quanto indica la
Commissione europea nell'ultimo bollettino trimestrale
sull'area euro.
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Cina: obiettivo crescita
8% in 2010
lunedì, 21 dicembre 2009 - 12:41 CET
(ANSA) - ROMA, 21 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
La Cina, terza maggior economia mondiale, ha fissato
come obiettivo di crescita per il prossimo anno un
aumento del Pil dell'8%. Lo ha detto il ministro
dell'industria Li Yizhong, secondo quanto scrive
Bloomberg. La Repubblica Popolare, ha aggiunto Li,
prevede inoltre una crescita dell'11% della produzione
industriale.
Dal 2005 la Cina ha sempre fissato ufficialmente un
target annuale di crescita dell'8% e fino ad ora lo ha
sempre raggiunto
Benmosche (AIG): un paio d'anni per poter rimborsare
tutti gli aiuti
BlueTG.it - lunedì, 21 dicembre 2009 15:17 NEW YORK
Secondo quanto dichiarato da Robert Benmosche, attuale
numero uno di American International Group (AIG), alla
compagnia assicurativa americana, salvatasi dalla crisi
finanziaria dell’ultimo anno e mezzo solo grazie al
massiccio intervento delle autorità Usa, occorrerà
ancora almeno un paio d’anni per riuscire a rimborsare
gli aiuti ricevuti.
“Più tempo ci daranno, maggiori saranno le probabilità
di ridare indietro (gli aiuti)” ha spiegato Benmosche in
una intervista al Financial Times. Aggiungendo che
l’obiettivo dell’assicuratore resta quello “di
rimborsare tutto” quanto ricevuto, nonostante negli
scorsi giorni il segretario al Tesoro Usa, Timothy
Geithner, avesse espresso dubbi sulla possibilità che
l’intero ammontare degli aiuti erogati potesse essere
rimborsato.
21 Dicembre 2009 16:51
NEW YORK
RUSSIA: MIGLIORA OUTLOOK DA NEGATIVO A STABILE
di WSI - APCOM
L'agenzia Standard and Poor's ha migliorato l'outlook
sul rating del debito sovrano. In miglioramento la
situazione dei conti pubblici. Le prestazioni in termini
di bilancio e conti correnti sono...
L'agenzia Standard and Poor's ha migliorato l'outlook
sul rating del debito sovrano della Russia a "stabile"
da "negativo", considerando che la situazione dei conti
pubblici dovrebbe migliorare. Ha inoltre confermato il
rating del debito a lungo termine in valuta straniera e
locale, rispettivamente a "BBB/A-3" e a "BBB/A-2".
"Ci aspettiamo che le prestazioni in termini di bilancio
e di conti correnti in Russia siano in graduale
miglioramento, grazie alla stabilizzazione dei termini
di scambio in Russia e l'impegno a consolidare la
posizione di bilancio da parte delle autorità", ha detto
Frank Gill, analista dell'agenzia.
21 Dicembre 2009 17:57
ATENE - Il Sole 24 Ore
Grecia, debito da «emergente» Berlino: «Non pagheremo»
Continua a destare
preoccupazione lo stato delle finanze pubbliche della
Grecia. Nel bollettino trimestrale sull'eurozona
pubblicato oggi il caso è stato definito «fonte di seria
preoccupazione». Dato l'aumento del deficit pubblico, la
Commissione «definirà all'inizio del 2010 le
raccomandazioni per una correzione». Intanto sulla
prospettiva di un potenziale «fallimento» greco, e di un
possibile salvataggio da parte della Ue, iniziano a
farsi sentire i primi distinguo. Netto quello del
ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble: «I
tedeschi non possono pagare per gli sbagli della Grecia»
ha detto in un'intervista alla Bild.
E per rendersi conto dell'attuale fragilità dei conti
pubblici, basta dare un'occhiata al differenziale del
titolo decennale ellenico rispetto al riferimento
tedesco (Bund). Lo spread è salito a 280 punti base. Ai
massimi dallo scorso marzo e molto vicino ai livelli
(300 punti base) toccati nel 2008 subito dopo il
fallimento di Lehman Brothers.
I titoli greci rendono ormai più dei governativi dei
Paesi emergenti. Addirittura, sottolineano nelle sale
operative, oggi «i bond ellenici sono considerati più
rischiosi di quelli turchi», che per altro non sono
affatto collocati nel segmento «investment grade». La
Turchia, infatti, meno di un mese fa ha visto il proprio
rating alzato di due gradi a «Bb+» da parte dell'agenzia
Fitch, la quale poche settimane fa ha invece tagliato la
nota di merito della Grecia a «Bbb+».
Il premio chiesto per comprare . Il decennale greco
rende adesso il 5,8% contro il 4,9% assicurato un mese
fa. In altre parole il titolo ellenico rende più di
quello messicano, di quello filippino e addirittura di
quello ungherese (il quale paga in questo momento 60
punti base in meno).
Il titolo a cinque anni greco contro swap nell'ultimo
mese si è allargato - di 200 punti base - con una
regolarità impressionate. A testimoniare, spiegano gli
operatori, la crescente sfiducia degli investitori anche
se ai più appare difficile la possibilità di «default»
del Paese. Sull'umore pesante incidono anche
l'accresciuta tensione sociale che sembra lontana
dall'essere risolta e il fatto che, a differenza di
altri mercati (compreso quello italiano) quello ellenico
denuncia una carenza di liquidità strutturale. Per
questo motivo, sottolineano gli esperti, risulta facile
buttarlo giù. L'attenzione dei grandi investitori si sta
spostando al prossimo anno e, in particolare, a due
importante scadenze che il Tesoro greco é chiamato ad
affrontare nei mesi aprile e maggio: due emissioni per
complessivi 16 miliardi di euro. Già gli esperti
ritengono necessaria la costituzione di un cordone
sanitario per ritirarli dal mercato.
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WALL STREET:
IN MANCANZA DI MEGLIO, WALL STREET SALE
21 Dicembre 2009 22:10 NEW
YORK - WSI
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Le ultime operazioni
societarie innescano un nuovo rally sull'azionario. Gli
analisti: "Le aziende hanno fiducia sul futuro". Sell su
greggio, oro, euro (1.4283). Da inizio 2009 S&P 500
+23%.
Chiusura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow
Jones sale dello 0,83% a 10.414,14 punti. Il Nasdaq
avanza dell'1,17% a 2.237,66 punti, mentre lo S&P 500
mette a segno un progresso dell'1,05% a 1.114,08 punti.
L'euro e' scambiato a 1,4285 dollari dopo la chiusura
Wall Street. A fare da volano gli acquisti sono stati
gli ultimi accordi di fusioni ed acquisizioni societarie
e un certo ottimismo sullo stato generale dell’economia.
La settimana appena apertasi dovrebbe comunque essere
contraddistinta da volumi di contrattazioni
particolarmente sottili, solitamente nell’ultimo periodo
dell’anno gli operatori preferiscono non correre rischi.
Dall’inizio dell 2009 l’indice S&P500 ha guadagnato il
22% circa.
Proseguono tuttavia gli accordi a livello societario, un
tipico segnale di forza per le borse. trova radici nel
miglioramento dello scenario macroeconomico.
Sanofi-Avenits, societa’ farmaceutica francese, ha
confermato che acquistera’ Chattern per un valore di
$1.9 miliardi in cash. Bucyrus International ha
annunciato che rilevera’ l’unita’ mineraria di Terex per
$1.3 miliardi. "Le aziende stanno investendo capitali
per acquisizioni strategiche" ha detto Phil Orlando di
Federated Investors. "Cio’ conferma che esse hanno
fiducia nel futuro".
"Sebbene si respiri ancora una certa aria di
preoccupazione, l’azionario sta continuando a
beneficiare del miglioramento dei fondamentali e della
politica accomodante della Banca Centrale" hanno scritto
questa mattina gli strategist di JP Morgan Chase.
Per gli analisti di Bank of America invece, i
consumatori americani si stanno comportando meglio del
previsto, nonostante l’ancora difficile condizione del
mercato del lavoro e il limitato accesso al credito. "Le
famiglie hanno subito un duro colpo, ma sono sempre
pronte a rispondere di fronte alle numerose offerte
delle aziende retail".
Tra le altre news societarie, General Electric potrebbe
occupare la scena fin dalle prime ore dopo essersi
aggiudicata un contratto per la fornitura dei motori ad
una delle maggiori compagnie aeree commerciali cinesi.
Duke Energy e’ in trattative con la cinese State Grid
per l’installazione di linee di trasmissione energetica
in diverse areee degli Stati Uniti, stando a un articolo
pubblicato dal Wall Street Journal. Nel comparto
hi-tech, sotto tono il colosso dei cellulari Nokia che
sta risentendo del taglio del rating sul credito da A ad
A- ricevuto in mattinata.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il
greggio. I futures con consegna gennaio scendono di
$0.89 (-1.21%) a $72.47 al barile. Sul valutario, ancora
in ribasso l’euro nei confronti del dollaro a quota
1.4283. In forte discesa anche l’oro a $1095.40 l'oncia,
una perdita di -$15.40 (-1.39%).
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India -
Edizione New Delhi |
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USA -
Edizione Washington |
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Germania
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Edizione Berlino |
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PARTE 1 |
PARTE CRONOLOGICA |
PARTE 2 |
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