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ENRON: scandalo isolato o malcostume generalizzato ? |
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ENRON: scandalo isolato o malcostume generalizzato ?
04
Fennaio 2002
Sul caso Enron e dunque sul crack più
disastroso della storia finanziaria degli Stati Uniti d'America, da Dicembre ad
oggi ormai si è detto molto, ma gli ultimi sviluppi
riguardanti il sistema di revisione contabile forse meritano un attimo di
riflessione. Già nei mesi e negli anni passati erano saliti alla
ribalta della stampa casi di compagnie che avevano pubblicato dati sugli utili
non in linea con la realtà, ma nessuna di queste aveva subito lo stesso destino
della Enron.
Sarà forse che il problema ha toccato la sesta società
più importante degli Usa, o forse che sia stata coinvolta anche
Enron fino a poco prima che
scoppiasse il crack), ma la "bolla" è anche in questo caso esplosa.
Molte delle
colpe di ciò ricadono sulle spalle della Arthur Andersen, una delle
società di revisione contabile più importanti del mondo, che avrebbe dovuto
rendere pubbliche e denunciare le difficoltà finanziarie degli ultimi anni
nelle quali era immerso il colosso dell'energia americana.
Invece nulla di tutto ciò, ma al
contrario sono stati certificati reports contabili non corrispondenti alla
realtà e bilanci gonfiati. Inoltre, una fitta rete di società
satelliti, circa 900, operanti in paradisi fiscali hanno permesso alla Enron di
non pagare le tasse, consentendole di ottenere rimborsi d'imposta per centinaia
di milioni di dollari.
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Il New
York Times ha riportato in settimana un articolo nel quale viene sottolineato
quest'aspetto, ma viene anche specificato di come queste tecniche non siano
inusuali negli Stati Uniti anche per molte altre compagnie targate US.
Certo che, se il sistema è questo,
resta poco da fare a chi all'esterno legge i reports ed opera di conseguenza sui
mercati finanziari. Provate a chiederlo anche ai dipendenti della Enron
stessa che hanno aderito alla forma previdenziale chiamata 401(k) e che ora si
trovano senza lavoro e senza un briciolo di pensione. La 401(k), infatti,
prevede che i dipendenti investano la somma accantonata per la pensione nelle
azioni della società, azioni che oggi non valgono più nulla e che hanno
bruciato l'onesto lavoro di centinaia di persone, ignari di quanto stesse loro
accadendo.
E' chiaro che tutto questo debba fare
riflettere, soprattutto le autorità sulla vigilanza delle società di revisione
contabile, ma, scusandoci per il pessimismo che mostriamo, non riteniamo che sia
un problema che possa essere risolto, almeno nel breve periodo. Il sistema
capitalistico attuale mostra numerose distorsioni e questa è solo una delle
tante, ma i casi come quello Enron, che periodicamente salgono alla ribalta, suonano
il campanello d'allarme.
Studio C.F.A.
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