PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 03 Febbraio 2010

PARTE  2

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La Borsa di Tokyo sale, in luce i petroliferi, male Toyota
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,3% a 10.404,33 punti ed il Topix lo 0,3% a 915,68 punti. I petroliferi hanno guidato la lista dei rialzi. Nippon Oil (JP3679700009) ha guadagnato il 4,5%, Cosmo Oil (JP3298600002) il 3,5% e Inpex (JP3294430008) l'1,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo del 3,6%. Gli esportatori hanno beneficiato dell'aumento della fiducia degli investitori nell'economia degli USA, il principale partner commerciale del Paese del Sol Levante. Honda (JP3854600008) ha guadagnato il 2,3%, Canon (JP3242800005) l'1,4% e Panasonic (JP3866800000) lo 0,5%.
Toyota (JP3633400001) ha perso il 5,7%. Le vendite del colosso dell'automobile sono crollate a gennaio negli USA del 15,8%. Gli Stati Uniti potrebbero inoltre imporre delle sanzioni contro l'impresa giapponese perchè avrebbe reagito con ridardo ai problemi al pedale dell'acceleratore di alcuni suoi modelli.
Pioneer (JP3780200006) ha chiuso in rialzo dell'6,6%. Secondo delle voci di stampa Mitsubishi Chemical (JP3897700005) potrebbe rilevare una piccola quota di Pioneer. Le due compagnie avrebbero inoltre l'intenzione di sviluppare insieme dei dispositivi elettroluminescenti organici.
Fast Retailing (JP3802300008) ha perso il 3,1%. Le vendite della controllata Uniqlo, la principale catena d'abbigliamento del Giappone, sono calate nei centri aperti da almeno un anno del 7,2%.
Redazione Borsainside 07:34

 

 

I bonus di Bank of America valgono 4,4 miliardi di dollari quest'anno
BlueTG.it - mercoledì, 3 febbraio 2010 11:39 NEW YORK
Bank of America pagherà circa 4,4 miliardi di dollari di bonus per i dipendenti delle attività di banca d’investimento secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg citando una fonte vicina alla vicenda e precisando che ciò equivale a circa 400 mila dollari a testa.
Di questa somma il 95% dovrebbe essere pagato attraverso azioni liquidabili nell’arco di circa tre anni, mentre solo il 5% sarebbe in contanti, anche se coloro i quali riceveranno bonus di minore consistenza verranno pagati sino al 50% in contanti nel corso del mese.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Chiusura positiva, rimbalza Shanghai
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in netto rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 2,4% a 3.003,83 punti. I bancari hanno registrato una ripresa. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha chiuso in rialzo del 2,5%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) del 2,3% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) del 2,3%. Secondo quanto riporta il "China Daily" il fondo d'investimento statale Central Huijin potrebbe aumentare la sua partecipazione nelle tre maggiori banche cinesi. L'aumento dei prezzi dei metalli ha spinto i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 3,2%, Jiangxi Copper (CN0009070615) il 6,1% e Yunnan Copper (CNE000000W13) il 5,1%. Il prezzo del rame ha guadagnato oggi a Shanghai il 3%, quello dello zinco il 5%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato l'1,7% e Sinopec (CN0005789556) il 2,3%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato ieri a New York il 3,8%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo del 2,2% a 20.722,08 punti. I bancari hanno ripreso vigore anche sulla piazza finanziaria della città costiera. HSBC (GB0005405286) ha guadagnato l'1,4%, Bank of East Asia (HK0023000190) il 3,6% e BOC Hong Kong (HK2388011192) il 3,1%. CNOOC (HK0883013259) ha chiuso in rialzo del 9,4%. Bank of America ha promosso il titolo del maggiore produttore cinese di petrolio offshore a "Buy". Esprit (BMG3122U1457) ha guadagnato il 7,9%. La catena d'abbigliamento casual ha annunciato dei dati di bilancio migliori delle attese degli analisti. Tencent (KYG875721485) ha guadagnato il 6%. Secondo delle voci di stampa China Mobile (HK0941009539) sarebbe interessata a rilevare una quota della dell'operatore della più diffusa piattaforma di instant messaging in Cina.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,9%, il Taiex a Taipei l'1,6%, lo Straits Times a Singapore l'1,6% e il Kospi a Seul l'1,2%.
Redazione Borsainside 12:05

 

 

Grecia: Commissione Ue, Approva Piano Risanamento. Atene Sotto Tutela
mercoledì, 3 febbraio 2010 12:39 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 3 feb - La Commissione Ue ha approvato il piano di risanamento delle finanze pubbliche della Grecia, ma il paese finisce sotto la tutela della Ue divedendo una sorta di ''sorvegliato speciale'' e allo stesso Bruxelles avvia una azione legale contro Atene per le statistiche ''taroccate'' su deficit e debito pubblico. Una risposta anche alle continue indiscrezioni che circolano sui conti pubblici di Atene. L'ultima indiscrezione riguarda altri 40 miliardi di debiti nascosti, smentita oggi da Atene. Lo stato dell'arte della finanza pubblica della Grecia registra per il 2009 un rapporto deficit/pil al 12,7% e debito/pil al 120%. La Commissione Ue ha oggi diffuso le sue raccomandazione che dovranno poi avere il via libera dall'Ecofin di febbraio. Il rapporto deficit/Pil deve ''ritornare in linea (entro il 3%, ndr) nel 2012''. Per ottenere questo obiettivo il deficit dovra' essere tagliato nel 2010 del 4%, nel 2011 del 5,6% e nel 2012 del 2,8%. Previsto una ulteriore riduzione del deficit del 2% anche nel 2013. Per Bruxelles si tratta di un piano ''ambizioso ma realizzabile'' che ha il ''pieno supporto della Ue''. Il Commissario agli affari economici e monetari, Joaquim Almunia, ha spiegato come verso la Grecia ''l'Unione europea abbia una comune responsabilita', siamo convinti che l'Unione Monetaria possa gestire da sola questo problema. Sono altrettanto convinto che se Atene agira' bene i mercati finanziari condivideranno la mia opinione'' sul piano di risanamento. A scanso di equivoci, Almunia ha sottolineato lo status di sorvegliato speciale della Grecia, ''il 16 marzo sara' la prima scadenza per controllare l'implementazione del piano''. Poi l'affondo, in caso di deviazioni di rotta, ''chiederemo ulteriori misure'' di risanamento. Ma la vicenda della Grecia con le sue statistiche inattendibili, ''ci ha convinti che nell'Eurozona dobbiamo migliorare il sistema di sorveglianza'', ha concluso Almunia.

 

 

Usa: Mba, Richieste Mutui +21%, Rifinanziamenti +26,3%
mercoledì, 3 febbraio 2010 13:10 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 3 feb - Segnali positivi dal mercato immobiliare Usa. Nella settimana conclusa lo scorso 29 gennaio, le richieste di nuovi mutui immobiliari sono salite del 21% rispetto alla settimana precedente. I rifinanziamenti dei mutui in essere sono aumentati dal 26,3%. Lo comunica la Mortgage Bankers Association.

 

 

Usa: Ism servizi a gennaio sale a 50,5
mercoledì, 3 febbraio 2010 - 14:30 CET

(ANSA) - ROMA, 3 FEB - Negli Usa l'indice Ism a gennaio e' salito a quota 50,5 da 50,1 di dicembre, confermando la ripresa dell'attivita'. Il rialzo e' leggermente inferiore alle previsioni degli economisti che si aspettavano un incremento a 51 punti. La soglia 50 fa da spartiacque fra espansione e contrazione del ciclo. L'indice Ism monitora l'andamento del comparto dei servizi negli Stati Uniti.

 

 


Usa: a Gennaio Annunciati 71 Mila Licenziamenti. Top Da Agosto 2009
mercoledì, 3 febbraio 2010 14:50 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 3 feb - Sempre difficile il trend del mercato del lavoro Usa. Nel mese di gennaio, le imprese Usa hanno annunciato 71 mila licenziamenti rispetto ai 45 mila del mese di dicembre. Si tratta del livello massimo dallo scorso agosto 2009 (76 mila). Da segnalare che il settore che licenzia di piu' e' quello del commercio al dettaglio, un sintomo della debolezza dei consumui Usa. Si ridimensionano i piani di assunzione delle imprese, 31 mila posti contro i 35 mila del mese di dicembre, ma molto meglio del gennaio 2009 quando si viaggiava a quota 23 mila. I dati sono stati diffusi dalla societa' di collocamento Challenger.

 

 

 
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03 Febbraio 2010 14:52 NEW YORK
BORSA, PIMCO: IN ARRIVO UN NUOVO SCIVOLONE
di WSI
Lo scrive El-Erian, gestore del piu' grande fondo obbligazionario su scala globale. Ripresa economica e mercato del lavoro a rischio. Le stime dovranno essere riviste. In peggio.
L’andamento del mercato azionario potrebbe peggiorare, accentuando un calo che gia' adesso e' il piu' marcato degli ultimi 11 mesi. Ne e’ convinto Mohamed A. El-Erian, chief executive officer di Pacific Investment Management (Pimco), il piu’ grande fondo obbligazionario del mondo. Le sue considerazioni, pubblicate da Bloomberg News, si basano sulla persistente disoccupazione americana e sulle incerte prospettive di crescita economica.
Gli investitori, ha sostenuto El-Erian, hanno erroneamente dato per scontato, e quindi incluso negli attuali prezzi di borsa, il ritiro delle misure governative di stimolo, una ripresa delle attivita’ di prestito da parte delle banche e politiche governative coordinate per ristabilire la crescita. Questo significa che le stime sui profitti delle aziende quotate a Wall Street per l’anno in corso potrebbero rivelarsi troppo ottimiste, per cui le quotazioni potrebbero essere destinate a scivolare, scrive il CEO di Pimco.
"Gli operatori potrebbero scoprire che il sell-off sull’azionario del mese di gennaio e’ stato soltanto un'anticipazione di quello che potrebbe essere un anno particolarmente deludente per molti tipi di asset, compreso l'azionario", continua El-Erian su Bloomberg. "La crisi finanziaria che ha coinvolto tutto il mondo ha messo a repentaglio ripresa economica e creazione di posti di lavoro e ha portato a livelli preoccupanti il deficit pubblico".

 

 

Obama:apertura mercati reciproca
mercoledì, 3 febbraio 2010 - 17:32 CET
(ANSA)- WASHINGTON, 3 FEB - Il presidente Obama ha detto che nei confronti della Cina bisogna fare in modo che 'l'apertura dei rispettivi mercati sia reciproca'.Obama ha risposto, a Washington, alle domande dei senatori democratici. Tra l'altro ha detto che occorre agire 'con maggiore decisione' verso la Cina per garantire il rispetto degli accordi commerciali. In particolare, secondo Obama, gli squilibri nei tassi di cambio della valuta cinese 'gonfiano in modo artificiale il prezzo dei nostri prodotti'.

 

 

Borse europee: Sale solo Zurigo
Quasi tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,6%, iI DAX a Francoforte lo 0,7%, il CAC40 a Parigi lo 0,5% e il FTSE MIB a Milano l'1,1%. Lo SMI a Zurigo ha guadagnato lo 0,1%. I dati macroeconomici arrivati oggi dagli USA hanno spinto molti investitori a realizzare i loro benefici. L'indice ISM non-manifatturiero è salito lo scorso mese meno del previsto. Nel settore privato statunitense sono stati inoltre bruciati 22.000 impieghi. Anche se il dato ha battuto le stime degli economisti ha allo stesso tempo segnalato che la situazione sul mercato del lavoro resta difficile.
Nel settore dell'industria farmaceutica Roche (CH0012032048) ha perso lo 0,6%. L'impresa svizzera ha pubblicato oggi dei dati di bilancio al di sotto delle attese degli analisti (per ulteriori dettagli clicca qui). AstraZeneca (GB0009895292) ha perso a Londra il 3,6%. Morgan Stanley ha espresso scetticismo sui prossimi risultati degli studi sul Recentin, il farmaco anticancro sviluppato da AstraZeneca.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 2,3%, BHP Billiton (GB0000566504) lo 0,8%, Rio Tinto (GB0007188757) l'1,4% e Xstrata (GB0031411001) il 2,8%. I prezzi dei metalli sono calati nel pomeriggio a New York.
Deutsche Boerse (DE0005810055) ha perso il 3,5%. Morgan Stanley ha declassato oggi il titolo della società che gestisce la Borsa di Francoforte da "Overweight" ad "Equal-weight".
A Stoccolma Electrolux (SE0000103814) ha perso l'11,8%. Il gigante degli elettrodomestici ha generato lo scorso trimestre un utile inferiore alle attese del mercato. L'impresa svedese ha inoltre espresso cautela sull'andamento della domanda.
Tra i bancari UBS (CH0024899483) ha guadagnato il 2,1%. J.P. Morgan ha promosso oggi il titolo della banca svizzera ad "Overweight". Barclays (GB0031348658) ha chiuso in rialzo del 2%. Bank of America ha riavviato la copertura sul titolo con "Buy". Quasi tutti gli altri titoli del settore hanno chiuso altrimenti in ribasso. Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha perso il 2,1%, Deutsche Bank (DE0005140008) l'1,8%, BNP Paribas (FR0000131104) il 2,5%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 3,7%, UniCredit (IT0000064854) l'1,4% e Banco Santander (ES0113900J37) il 3,9%.
Daimler (DE0007100000) ha guadagnato l'1,7%. Le vendite del gruppo tedesco sono aumentate lo scorso mese negli USA del 26,4%.
Scania (SE0000308280) ha chiuso in rialzo del 9,3%. Il produttore svedese di veicoli pesanti ha pubblicato dei dati di bilancio che hanno battuto chiaramente le attese degli analisti.
Redazione Borsainside 18:31

 

 

Usa:Nieves (Ism), Nei Servizi Nessuna Ripresa Occupazione Fino a 3* Trim
mercoledì, 3 febbraio 2010 18:44 WASHINGTON
(ASCA-MarketNews) - Washington, 3 feb - L'andamento dell'occupazione diventa il vero barometro dell'andamento del settore dei servizi. E' questo il commento di Anthony Nieves, responsabile dell'Institute for Supply Management (Ism), che misura l'andamento del settore dei servizi negli Usa. Nel mese di gennaio, l'indice Ism dei servizi e' salito a 50,5 punti dai 49,8 punti del mese di dicembre. Il dato e' leggermente sotto il consensus degli economisti posto a 51 punti. Comunque l'indice riaggancia la soglia dei 50 punti, che divide le fasi di espansione da quelle di contrazione economica. In aumento il sottoindice dei nuovi ordinativi e anche quello dell'occupazione ma quest'ultimo, pur salito a 44,6 punti, resta abbondantemente sotto il sentiero di espansione. ''La gente non e' interessata all'andamento del Pil, ma vuole il lavoro'' ha spiegato Nieves, in una intervista a Market News International. L'indice Ism ''potrebbe continuare ancora a salire nei prossimi mesi, ma per l'occupazione dovremmo ancora aspettare, almeno fino al terzo trimestre'', ha sottolineato Nieves.

 

 

03 Febbraio 2010 19:11 WASHINGTON - Sole 24 ore
Obama accusa Pechino «Lo yuan arma contro di noi»

«La Cina utilizza la valuta per gonfiare in maniera artificiale i prezzi delle nostre esportazioni e abbassare il prezzo dei loro prodotti». Barack Obama torna a usare toni duri con la Cina dopo le tensioni di questi ultimi giorni per la vendita di armi americane a Taiwan e l'annuncio del prossimo incontro tra il presidente americano e il Dalai Lama a Washington. E torna su un tema caldo, quello del rapporto yuan-dollaro. Un tema caldo da diversi mesi. Da tempo, e lo hanno fatto anche al recente vertice di Davos, Stati Uniti ed Europa chiedono a Pechino un intervento per rafforzare la valuta tale da riequilibrare lo squilibrio nei rapporti commerciali. Quello dell'apertura del mercato cinese è un tema che tiene banco da tempo nei vertici internazionali. La ripresa dipende molto da questo dal commercio commercio internazionale. Lo sa bene il presidente americano che ha promesso «una maggiore severità» nei confronti della Cina, per fare rispettare gli accordi sugli interscambi commerciali tra i due Paesi. «Il nostro approccio nei confronti di Pechino - ha detto Obama a una platea di parlamentari democratici - è quello di una maggiore severità sul rispetto delle regole. Continuaremo a premere perchè sia la Cina che altri Paesi aprano i loro mercati ai nostri beni».

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est chiudono contrastate, ancora bene Mosca
Le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso anche oggi contrastate.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca lo 0,6% a 1.507,15 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri ma sono rimasti a degli alti livelli. Il mercato azionario russo ha beneficiato del forte aumente del prezzo del petrolio. Le quotazioni del greggio sono salite ieri a New York del 3,6%. Tra i titoli del listino russo Gazprom (RU0007661625) ha guadagnato l'1,6%, Sberbank (RU0009029540) l'1,2%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 2,3% e Uralkali (RU0007661302) il 7,7%. Rosneft (RU000A0J2Q06) ha perso controtendenza lo 0,7%.
Il BUX a Budapest ha perso lo 0,2% a 21.811,63 punti. La seduta è stata anche oggi tranquilla. Tra i titoli di maggior peso del listino ungherese OTP Bank (HU0000061726) ha perso l'1,3% e Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,2%. MOL (HU0000068952) e Magyar Telekom (HU0000016522) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,2% e lo 0,8%.
Il PX a Praga ha chiuso in calo dello 0,2% a 1.174,20 punti. Tra i bancari Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso lo 0,2% e Erste Group Bank (AT0000652011) lo 0,1%. Bene i titoli dei produttori di materie prime. NWR (NL0006282204) e Unipetrol (CZ0009091500) hanno guadagnato entrambi l'1,6%. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso invariato.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,5% a 40.118,73 punti. La maggior parte delle blue chips polacche ha chiuso in rialzo. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha guadagnato l'1%, Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) lo 0,8% e PKN Orlen (PLPKN0000018) l'1%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso l'1,4% e Bank Pekao (PLPEKAO00016) lo 0,6%.
Redazione Borsainside 20:52

 

 

Borse dell'America Latina: Città del Messico sale con America Movil
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,1% a 67.108,56 punti. La debole performance di Wall Street ha fatto scattare delle prese di beneficio sulla piazza finanziaria brasiliana. Tra i bancari Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) ha chiuso in ribasso dello 0,4%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) dello 0,6% e Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) del 2,5%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,2%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York lo 0,3%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,3%. Le quotazioni dei principali metalli hanno chiuso ieri al NYMEX in calo.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dell'1,3% a 31.287,04 punti. América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato il 2,7%. Il primo operatore di telefonia mobile dell'America Latina ha pubblicato una trimestrale che ha battuto le attese del mercato. Tra le altre blue chips messicane Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha chiuso in rialzo dello 0,7%. Dopo il balzo di ieri Grupo Mexico (MXP370841019) ha l'1,5%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,7%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,1%, il General a Lima lo 0,8%, l'IBVC a Caracas l'1,1% e l'IGBC a Bogotà lo 0,4%.
Redazione Borsainside 00:22

 

 

 
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WALL STREET: I FUTURES USA PRENDONO LA STRADA DEI RIBASSI

03 Febbraio 2010 15:00 NEW YORK - WSI
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Il settore privato ha perso meno posti del previsto in gennaio, sui minimi di due anni. Ma non basta. In denaro News Corp, Comcast e Time Warner dopo i conti. Bene anche McDonald's. Sorte opposta per Pfizer, che ha deluso le stime.
Si profila una seduta in lieve calo per il mercato azionario. Ad un'ora e mezza dall'avvio delle contrattazioni i contratti sui principali indici di Borsa scambiano sotto la linea di parita' (vedi quotazioni a fondo pagina).

Nonostante le notizie positive arrivate dalla sfera del mercato del lavoro, con il settore privato che ha perso meno posti del previsto in gennaio, ai minimi di due anni, l'azionario non ha riesce ad allungare i rialzi visti nelle ultime due sedute.

Venerdi' gli occhi degli operatori saranno tutti puntati sul rapporto mensile del governo, che dovrebbe mostrare un incremento dei posti di lavoro e un tasso di disoccupazione invariato del 10%.

In precedenza un rapporto pubblicato da Challenger, Gray & Christmas ha mostrato che in gennaio i tagli al personale potrebbero aumentare per la prima volta da luglio negli Stati Uniti Nel dettaglio, le aziende dovrebbero ridurre la forza lavoro di piu' di 71.000 unita'. Si tratterebbe del livello piu' alto in cinque mesi.

I numeri, uniti alle difficolta' incontrate dal mercato nel proseguire il momentum positivo dopo due rally consistenti di fila, contribuiscono a mettere sotto pressione il mercato. Sempre in ambito macro, alle 16 italiane sara' invece la volta dell'indice ISM dei servizi.

Sul fronte societario McDonald's scambia in progresso di circa l'1.5% dopo che Goldman Sachs ha deciso di aggiungere la catena di fast-food alla sua conviction buy list.

Sul fronte delle trimestrali l'azienda farmaceutica Pfizer scivola dell'1% dopo aver riportato un utile e un outlook inferiori alle previsioni del mercato. Il fatturato e' invece risultato piu' alto delle attese.

Da parte sua Comcast, la futura proprietaria della societa' madre della CNBC Nbc Universal, ha archiviato il trimestre con profitti pari a 33 centesimi per azione, del doppio superiori all'analogo periodo dell'anno prima e migliori delle stime di Wall Street. Le cifre hanno spinto al rialzo i titoli nel preborsa.

Anche Time Warner ha fatto meglio del previsto, consentendo ai titoli di accelerare di oltre un punto percentuale. Ieri la conglomerata media News Corp ha riportato un profitto migliore dele attese, grazie all'ottima performance al box office di Avatar e al business della tv via cavo. La societa' di Murdoch e' proprietaria del Wall Street Journal, dell'agenzia di stampa Dow Jones e dell'emittente Fox.

Alla chiusura dei mercati saranno Cisco Systems e Yum Brands, tra gli altri, a diffondere i conti fiscali della fine dell'anno.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico calano le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo arretrano di $0.17 attestandosi a quota $77.06 al barile. Sul valutario la moneta unica e' in ribasso sul dollaro a $1.3944. In flessione l’oro a $1113.00 l’oncia (-$0.45). In contrazione i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.6810% dal 3.6350% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e' in calo di 2.70 punti (-0.25%) a 1094.50.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -3.75 (-0.21%) a 1765.25.

Il contratto sull'indice Dow Jones cede 11 punti (-0.11%) a quota 10213.00.

 

 

 

WALL STREET: PERDE SLANCIO DOPO DUE GIORNI DI RIALZI

03 Febbraio 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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La ripresa del manifatturiero impieghera' del tempo prima di espandersi sul resto dell'economia. Tonfo di Toyota, che paga i problemi ai freni della Prius. Lettera anche su Pfizer. Di tutt'altro tenore le prove di McDonald's, Apple e Google.
Seduta contrastata per il mercato azionario americano, che riesce a chiudere sopra i minimi di seduta. Se sul Nasdaq le performance positive di Apple e Google consentono all'indice di chiudere sopra i livelli della vigilia, sul resto del mercato ha gravato la delusione per l'aggiornamento sul settore dei servizi.

Il mercato viene da un rally di due sedute che ha spinto i listini in progresso di oltre il 2%, dopo che a gennaio si era consumato il mese peggiore da oltre un anno a questa parte. Il Dow ha ceduto lo 0.26% a 10270.55 punti, il Nasdaq ha invece guadagnato lo 0.04% a quota 2190.91, mentre l'S&P 500 ha lasciato sul campo lo 0.55% in area 1097.22.

Pur segnalando un miglioramento delle condizioni economiche, nettamente in crescita rispetto ai livelli a cavallo del 2008/2009, l'indice ISM pubblicato oggi contrasta in maniera significativa con l'andamento delle attivita' manifatturiere.

Ovviamente preoccupa il fatto che i servizi contino per una fetta piu' ampia dell'economia rispetto all'indice manifatturiero e che questa performance metta in luce quanto difficili siano ancora le condizioni in cui navighino la maggior parte delle aziende.

Contestualmente il settore dei servizi ha registrato un'espansione inferiore alle previsioni in gennaio, un segnale che la ripresa impieghera' del tempo prima di espandersi dalle attivita' manifatturiere agli altri rami dell'economia.

Reazione timida invece quella dei trader alle notizie positive giunte dal fronte del mercato del lavoro e in particolare nel settore privato, che in gennaio ha perso meno posti del previsto, registrando la cifra piu' bassa da gennaio.

Il rapporto e' stato monitorato comunque con attenzione in attesa della pubblicazione del report mensile sull'occupazione che il governo pubblichera' venerdi'.

Gli economisti prevedono che gli Stati Uniti abbiano creato 13000 posti di lavoro in gennaio, dopo gli 85000 bruciati in dicembre.

Restando in ambito macro le richieste di prestito immobiliare sono cresciute del 21% nell'ultima settimana, che e' stata caratterizzata da un'ondata di operazioni di rifinanziamento.

Maglia nera del paniere delle blue chip. Pfizer, uno dei titoli piu' intonati ieri, one of the prior session's best performers, was the biggest Dow decliner today after the drug maker's earnings and outlook fell short of expectations.

McDonald's e Wal-Mart si rendono protagoniste di due delle migliori performance sul Dow Jones. A spingere le azioni al rialzo e' stata la promozione alla Conviction Buy list di Goldman Sachs.

I problemi non sono finiti per Toyota. Adesso sembra che la Prius 2010 abbia un difetto all'impianto frenante. Le concessionarie hanno ricevuto diverse decine di lamentele, tra cui, a quanto sembra anche quella del confondatore di Apple Steve Wozniak.

I titoli della casa giapponese cedono circa il 5%. La rivale Ford continua a cavalcare l'onda di entusiasmo suscitata dall'incremento del 35% delle vendite di auto in gennaio.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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