PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 09 Febbraio 2010

PARTE  2

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La Borsa di Tokyo chiude in leggero ribasso
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la quarta seduta di fila in ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,2% a 9.932,90 punti ed il Topix lo 0,2% a 881,57 punti. La debolezza dell'euro rispetto allo yen ha penalizzato anche oggi i titoli di alcuni esportatori. Mazda Motor (JP3868400007) ha perso il 2,2% e Panasonic (JP3866800000) l'1%. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato il 2,9%. Il Ministero dei Trasporti ha annunciato a Tokyo che il costruttore di automobili richiamerà in Giappone circa 223.000 dei suoi modelli ibridi a causa di un problema ai freni.
Hoya (JP3837800006) ha chiuso in ribasso dell'1,8%. L'impresa leader nella produzione di lenti oftalmiche ha registrato nei primi nove mesi del corrente esercizio un calo degli utili di circa il 50%.
Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) ha guadagnato il 2,1%. La seconda banca giapponese per capitalizzazione di borsa ha generato lo scorso trimestre un utile di ¥124,3 miliardi. Gli analisti avevano atteso solamente ¥80,5 miliardi.
Redazione Borsainside 07:37

 

 

Ubs: torna utile in quarto trimestre
martedì, 9 febbraio 2010 09:25 ZURIGO
(ANSA) - MILANO, 9 FEB - Il colosso bancario svizzero Ubs (Virt-X: UBSN.VX - notizie) ha chiuso il quarto trimestre del 2009 con un utile netto di competenza pari a 1,20 miliardi di franchi. 'Abbiamo aperto il 2009 all'apice della crisi - ha commentato l'amministratore delegato del gruppo Oswald Gruebel - e nel corso dell'anno e' ritornata la nostra redditivita''. 'Ci attendiamo - ha proseguito - che il nostro ritorno all'utile rafforzi la fiducia dei clienti in Ubs e ricostruisca la nostra reputazione'.

 

 

Svizzera: disoccupazione al 4,5%
martedì, 9 febbraio 2010 - 10:25 CET
(ANSA) - GINEVRA, 8 FEB - Il tasso di disoccupazione in Svizzera ha raggiunto la soglia del 4,5%, il livello piu' alto dal marzo 1998.Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente l'aumento dei disoccupati e' del 36,9%, secondo i dati della Segreteria di Stato dell'economia. A fine gennaio le persone iscritte negli uffici di collocamento erano 175.765, oltre 3mila in piu' rispetto a dicembre e 47.335 in piu' rispetto a gennaio 2009. I cantoni piu' colpiti sono Ginevra e Neuchatel.

 

 

Borse Asia-Pacifico: In ripresa Shanghai e Hong Kong, scende Sydney
Quasi tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 2.948,84 punti. Dopo le forti perdite delle scorse sedute i bancari hanno registrato una ripresa. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato lo 0,6%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) lo 0,6%, Minsheng Banking Corp (CN0005910772) l'1,1% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) l'1,2%. I minerari hanno beneficiato dell'aumento dei prezzi dei metalli. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in rialzo dell'1,6% e Jiangxi Copper (CN0009070615) del 2%. Tra i titoli degli operatori di autostrade Shandong Expressway (CNE0000019Y2) ha guadagnato il 7,5% e Huabei Expressway (CNE000000ZX5) il 6,7%. La prossima settimana iniziano le festività del Capodanno cinese. Il mercato specula su un forte aumento del traffico sulle strade della Cina.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l'1,2% a 19.790,28 punti. La lista dei rialzi è stata guidata dai titoli del settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato l'1,7%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l'1,7%, Sino Land (HK0083000502) il 5% e Henderson Land (HK0012000102) il 2,4%. Tra i bancari China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha chiuso in rialzo dell'1,7% e Bank of China (CN000A0J3PX9) del 2,8%. HSBC (GB0005405286) ha perso lo 0,8%. Sul titolo hanno ancora pesato i timori legati ai conti pubblici di alcuni paesi europei. Esprit (BMG3122U1457) ha guadagnato il 5,1%. Goldman Sachs ha confermato il suo rating di "Buy" sul titolo della catena d'abbigliamento casual.
Tra gli altri listini della regione il Taiex a Taipei ha guadagnato il 2%, lo Straits Times a Singapore l'1,9% e il Kospi a Seul l'1,1%. L'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,4%.
Redazione Borsainside 12:10

 

 

Grecia: Bei, nessun salvataggio
martedì, 9 febbraio 2010 12:11 BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 9 FEB - La Bei smentisce l'ipotesi su un suo possibile intervento per accollarsi parte del debito pubblico della Grecia. 'Nessun salvataggio da parte della Bei', afferma in una nota il presidente, Philippe Maystadt. 'La missione e lo statuto della Bei - spiega - non ci permettono salvataggi ai singoli Stati membri in termini di sostegno ai deficit di bilancio o alle bilance dei pagamenti'. La Bei - ricorda poi - 'puo' solo finanziare dei progetti economicamente sostenibili'.

 

 

Borsa: GB, capo Fsa annuncia dimissioni
martedì, 9 febbraio 2010 13:30 LONDRA
(ANSA) - LONDRA, 9 FEB - Hector Sants, capo dell'organismo di controllo della City di Londra, la Financial Services Authority (Fsa), ha annunciato le sue dimissioni. Sants lascia dopo 3 anni al vertice. La procedura per scegliere il suo successore sara' annunciata nelle prossime settimane. Restera' in carica fino alla prossima estate. Sants ha dichiarato nei mesi scorsi la sua opposizione ai progetti dei Conservatori - favoriti alle prossime politiche - di chiudere la Fsa e dare maggiori poteri alla Banca d'Inghilterra.

 

 

Portogallo: mandato a banche per bond
martedì, 9 febbraio 2010 - 13:57 CET
(ANSA) - ROMA, 9 FEB - Il Portogallo torna sul mercato obbligazionario dopo aver dovuto rinunciare ad un'emissione per mancanza di compratori. Secondo la Bloomberg, che cita un banchiere vicino al dossier, Lisbona avrebbe intenzione di vendere titoli di Stato decennali e avrebbe gia' dato mandato a Barclays Capital, Banco Espirito Santo (Lisbona: BES.LS - notizie) , Credit Agricole (Parigi: FR0000045072 - notizie) e Goldman Sachs

 

 


Bond: Carefin Bocconi, Con Crisi 21% Dei Default Ha Rating Medio-Alto
martedì, 9 febbraio 2010 - 14:59 CET
(ASCA) - Roma, 9 feb - Secondo uno studio del Carefin Bocconi, Universita' Bocconi, sul totale dei bond emessi in fasi di tensione di mercato che terminano poi in default il 21% riceve in origine un rating medio-alto. i quelli emessi in periodi di stabilita' invece solo l'8%. Nei fatti la precisione dei rating nel predire futuri default e' decisamente maggiore quando vengono emessi in periodi di stabilita' sui mercati. L'affidabilita' delle agenzie di rating, entrata in discussione a seguito della crisi finanziaria, andrebbe dunque valutata con maggior cura tenendo conto della fase del ciclo creditizio. Lo studio ha poi analizzato la performance, a 7 anni dall'emissione, di un campione di 70.000 bond emessi nel periodo 1970-2001. Per l'intero periodo risulta che sul totale dei bond che sono poi falliti a circa il 10% fu in origine assegnato un rating medio-alto (''investment grade', da Baa in su e dunque con l'esclusione dei piu' rischiosi ''junk bond'). Questo dato medio nasconde tuttavia due realta' molto diverse: nei periodi di stabilita' del ciclo creditizio (con quality spread contenuti) la percentuale di errata classificazione scende all'8%, mentre nei periodi di tensione sale notevolmente, dato che al 21% dei bond poi falliti fu assegnato un investment grade. In una seconda fase della ricerca e' stato analizzato il ruolo che il rating svolge nel determinare le preferenze degli investitori, utilizzando un campione di circa 2.300 bond emessi nel periodo 1999-2008. E' emerso come il rating assegnato dalle agenzie, insieme ad alcune altre caratteristiche (come il regime fiscale o la liquidita'), spieghi una consistente porzione dei tassi richiesti dal mercato. La porzione non spiegata, tuttavia (la differenza tra le previsioni del modello statistico sviluppato dai ricercatori Carefin e i tassi realmente osservati sul mercato), aumenta nelle fasi di tensione sul mercato creditizio. Questo suggerisce che gli investitori ''sanno'' che in quel momento i rating sono intrinsecamente meno precisi e affidabili, perche' il mercato e' piu' opaco e le imprese che emettono i bond diventano piu' difficili da valutare. ''Se la performance delle agenzie di rating, mediamente buona, diventa piu' o meno brillante a seconda del ciclo creditizio, forse non solo gli investitori ma anche le autorita' e i politici dovrebbero prenderne atto, tenendo conto di questa particolarita' nelle loro proposte di regolamentazione del settore'', spiega Andrea Resti, direttore del Carefin Bocconi.

 

 

09 Febbraio 2010 16:27 NEW YORK
BOFA E CITI: L'OUTLOOK SUL DEBITO DIVENTA NEGATIVO
di WSI
L'agenzia S&P ha tagliato le previsioni sul debito delle due banche, citando l'incertezza circa la volonta' di Washington di offrire agli istituti piu' importanti del Paese un supporto straordinario tale da beneficiare gli obbligazionisti.
L'agenzia Standard & Poor's Ratings Services ha deciso di abbassare l'outlook su Citigroup e Bank of America a Negative da Stable. Allo stesso tempo ha pero' confermato i rating sul credito e sul debito dei due istituti di A/A-1.
Alla luce di quello che gli analisti vedono come un miglioramento delle caratteristiche indipendenti, ovvero non influenzate da fattori esterni, i rating sulle questioni relative al capitale ibrido di Citi sono stati alzati a 'BB-' da 'B+' (non tengono conto dei suoi titoli priveligati, su cui e' stato ribadito il giudizio di 'C').
"La revisione dell'outlook - si legge in una nota che fa riferimento a Citigroup - rispecchia la nostra crescente incertezza circa la volonta' del governo statunitense di offrire a quegli istituti finanziari cosi' importanti dal punto di vista sistemico, un supporto ulteriore straordinario tale da beneficiare i proprietari di bond".
"Siamo convinti che i mercati stanno incominciando a stabilizzarsi e che il governo americano stia cercando di trovare un modo per ridurre il potenziale rischio sistemico legato agli isituti finanziari maggiori", ha dichiarato Scott Sprinzen, l'analista sul credito di Standard & Poor's.
La performance in Borsa non e' stata intaccata dalla revisione dell'outlook, con le azioni di Citi e BofA che confermano i rialzi dell'avvio, scambiando in progresso di quasi un punto percentuale.

 

 

Spagna: Per Fitch Situazione Coerente Con Rating Di Tripla a
martedì, 9 febbraio 2010 16:55 LONDRA
(ASCA-MarketNews) - Londra, 9 feb - La necessita' della Spagna di consolidare i conti pubblici, ''fara' partire in ritardo la ripresa e l'assenza di crescita economica e' il rischio maggiore, ma il rating resta di tripla A'', cosi' gli analisti di Fitch nel corso della conference call dedicata al debito sovrano nell'Eurozona.

 

 

 
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Bce: statuto banca proibisce salvataggi
martedì, 9 febbraio 2010 - 16:58 CET
(ANSA) - ROMA, 9 FEB - La Bce non puo' intervenire per aiutare la Grecia perche' il suo statuto lo proibisce. Lo ha detto Ewald Nowotny. ''La Bce ha uno statuto chiaro'' che proibisce i salvataggi dei paesi membri, ha spiegato il membro del consiglio direttivo della Bce al blog del Financial Times, aggiungendo che le condizioni economiche di Spagna e Portogallo sono migliori di quelle della Grecia e che le preoccupazioni per un effetto domino non trovano riscontro nella realta' di quei paesi.

 

 

Portogallo: Fitch, Vicine a Zero Le Probabilita' Di Insolvenza
martedì, 9 febbraio 2010 17:02 LONDRA
(ASCA-MarketNews) - Londra, 9 feb - ''La situazione del deficit pubblico del Portogallo ha dei rischi'', spiegano gli analisti di Ficth nel corso della conference call sul debito sovrano in Europa. ''Ma le entrate fiscali del Portogallo sono molto piu' robuste di quelle della Grecia e le probabilita' di insolvenza'' di Lisbona ''sono vicine allo zero'', hanno spiegato gli analisti della agenzia di rating.

 

 

09 Febbraio 2010 17:06 NEW YORK
CRISI, CDS E DEFAULT: L'ESPLOSIONE DEL DEBITO
di David Rosenberg
(WSI) – Prima i governi hanno salvato le banche che erano (e sono) di fatto debitori insolventi. Poi questi governi, in particolare in Europa, hanno visto esplodere i propri bilanci, dovendo fare i conti con la paura di un default del proprio debito sovrano. E ora arriva il Fondo Monetario Internazionale, che prevede che il rapporto tra debito e PIL nei Paesi del Gruppo dei 20 esplodera' al 118% entro il 2014. Tale cifra si confronta con i livelli pre crisi pari a circa l'80%.
Ora la palla torna alle banche, perche' hanno un'esposizione in quelle aree d'Europa alle prese con gravi problemi fiscali. Secondo il Wall Street Journal, gli istituti britannici hanno un'esposizione pari a $193 miliardi in Irlanda. Anche le banche tedesche lo sono, oltre ad essere esposte per $240 miliardi in Spagna.

 

 

Gran Bretagna: Fitch, Tra i Piu' Vulnerabili Di Quelli Con Tripla a
martedì, 9 febbraio 2010 17:22 LONDRA
(ASCA-MarketNews) - Londra, 9 feb - Non solo Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda ma anche Gran Bretagna. ''Tra i paesi con rating di tripla A, la Gran Bretagna e' uno dei piu' vulnerabili'', cosi' gli analisti dell'agenzia di rating Fitch nel corso di una conference call dedicata al debito sovrano. Sulla Gran Bretagna, ''il rischio sovrano e' in aumento'', spiegano gli analisti e potrebbero dunque crescere i costi di finanziamento del debito. Londra ''ha bisogno di una solida exit-strategy, anche perche' la fine delle politiche di allentamento quantitativo del credito potrebe impattare negativamente sui titoli di stato'', spiega gli analisti.

 

 

Crisi:Grecia,situazione senza precedenti
martedì, 9 febbraio 2010 - 17:33 CET
(ANSA) - STRASBURGO, 9 FEB - La situazione della zona euro e in particolare in Grecia e' ''senza precedenti ma la stiamo affrontando''. Lo ha detto Joaquin Almunia. Il commissario Ue per gli affari economici e monetari durante il dibattito all'Europarlamento sulle difficolta' di Eurolandia ha espresso preoccupazione per ''le sfide economiche e di conti pubblici sostanziali che deve affrontare la Grecia''. La situazione in Grecia, ha detto, presenta ''seri rischi di contagio ad altre parti della zona euro''.

 

 

Grecia:Paesi Eurozona d'Accordo In Linea Principio Su Aiuti
martedì, 9 febbraio 2010 - 17:59 CET
(AGI) - Berlino, 9 feb. - I paesi dell'area euro hanno deciso in linea di principio di aiutare la Grecia. Lo rivela una fonte governativa tedesca. "La decisione di un aiuto alla Grecia e' stato preso in linea di principio all'interno dell'area euro" spiega la fonte, Secondo la quale una decisione finale non e' ancora stata presa sul tipo di iniziativa da assumere, ma l'ipotesi piu' concreta e' quella di un "aiuto bilaterale".

 

 

Janjauh (RBS): e' iniziata l'ultima gamba ribassista del mercato orso
BlueTG.it - martedì, 9 febbraio 2010 18:08 LONDRA
Una nuova “gamba” del “grande mercato orso” è iniziata, secondo il capo degli strategist di Royal Bank of Scotland, Bob Janjuah, convinto più che mai che “l’eccesso di liquidità voluto dalla politica che ha fatto ripartire i mercati” sia ormai una storia finita.
Si tratterebbe, spiega nel suo ultimo report Janiuah, della “terza ed ultima gamba di un mercato orso pluriennale iniziato nel 2007 e che auspicabilmente dovrebbe finire entro l’anno, ma che potrebbe (anche se si spera di no) proseguire fino al 2011 avanzato”.
Tra le circostanze che inducono l’analista a tale previsione l’esperto cita il fatto che gli Stati Uniti starebbero ormai andando in direzione di una politica di austerity per gli anni a venire, come già è chiaro stia accadendo in Cina e in Eurolandia. Una politica necessaria, secondo Janiuah, anche alla Gran Bretagna se non vuol far parte “del club dei due” assieme al Giappone, unico paese che non pare intenzionato a stringere la cinghia.
In una situazione di austerity, spiega l’esperto, la precedenza viene data ad una crescita condizionata dalla gestione del deficit e ad un denaro meno “facile”, mentre la crescita pura e i guadagni legati a bolle speculative su asset a rischio sono “relegati nelle posizioni di coda”.
Condizioni che sembrano richiedere un “cambio delle regole di gioco” e che probabilmente faranno sì che per un certo periodo di tempo i massimi azionari rispetto ai minimi di inizio marzo 2009 e i minimi in termini di spread sul mercato del credito possano essere considerati già alle spalle.

 

 

Borse europee: Chiusura contrastata, UBS pesa su Zurigo
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi contrastati. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,4%, iI DAX a Francoforte lo 0,2% e il CAC40 a Parigi lo 0,2%. Il FTSE MIB a Milano e lo SMI a Zurigo hanno perso rispettivamente lo 0,6% e lo 0,5%. La seduta è stata molto nervosa e fortemente condizionata dalle diverse voci che sono circolate sulla crisi in Grecia. Secondo le ultime indiscrezioni di stampa la Germania starebbe preparando un piano di salvataggio per il paese ellenico.
I minerari hanno guidato anche oggi la lista dei rialzi. Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato l'1,5%, BHP Billiton (GB0000566504) l'1,5%, Rio Tinto (GB0007188757) il 3,7% e Xstrata (GB0031411001) il 4,5%. Il prezzo del rame ha registrato oggi a Londra un forte rialzo.
UBS (CH0024899483) ha perso a Zurigo il 5,4%. La banca svizzera è tornata lo scorso trimestre all'utile il deflusso di capitale è però fortemente aumentato rispetto al trimestre precedente.
Carrefour (FR0000120172) ha chiuso in rialzo dell'1,1%. Morgan Stanley ha avviato oggi la copertura sul titolo del colosso della distribuzione con "Overweight".
Renault (FR0000131906) ha guadagnato il 2,1%. Nissan (JP3672400003), il partner giapponese di Renault, è tornato lo scorso trimestre all'utile ed ha alzato le sue stime per l'intero esercizio.
Unibail-Rodamco (FR0000124711) ha perso il 6%. L'impresa immobiliare ha fornito un deludente outlook sul 2010.
Swatch (CH0012255151) ha guadagnato il 4,8%. Il produttore di orologi ha pubblicato dei dati di bilancio migliori delle attese del mercato ed espresso ottimismo sul 2010.
Redazione Borsainside 18:48

 

 

Grecia: Ue Prepara Piano Di Salvataggio. Almunia Rilancia l'Euro
martedì, 9 febbraio 2010 - 19:01 CET
(ASCA) - Roma, 9 feb - Nell'ultimo giorno del suo incarico come Commissario Ue agli affari economici e monetari, da domani passera' alla Concorrenza, Joaquim Almunia ha nei fatti rilanciato l'euro. Parlando della crisi della Grecia, Almunia ha detto che l'Europa non ha ''bisogno di richiedere l'intervento del Fondo, siamo tutti membri del Fondo, ma possiamo e dobbiamo agire da soli'' riferendosi ai paesi dell'Euroclub e della Ue. Parlando del summit straordinario di giovedi' tra i leader europei, Almunia ha fatto capire che dal vertice potrebbe uscire un piano di salvataggio per la Grecia. Troppo forti i timori di un contagio sull'intera area dell'euro. ''Mi piacerebbe sentir dire dai leader europei che ''aiuteremo la Grecia in cambio degli sforzi che sta facendo''' per risanare le finanze pubbliche, ha sottolineato Almunia. Parole che il mercato ha ben interpretato: il future sul Bund tedesco e' sceso ai minimi giornalieri segnalando una minore tensione sui titoli di stato dell'eurozona e allo stesso tempo si e' ridotto il differenziale tra i rendimenti decennali dei titoli di Stato tedeschi e quelli greci. Insomma il piano di salvataggio di Atene e' dietro l'angolo anche perche', come detto oggi dagli analisti di Fitch, le misure adottate dal governo greco ''non sono sufficienti per tagliare il deficit pubblico nel 2010''. Gli analisti chiedono ''ulteriori misure'' e, per gli sforzi supplementari, servono i fondi, le garanzie e lo standing creditizio degli altri paesi europei. Uno scenario che ha tonificato la credibilita' della moneta unica, salita sul dollaro oltre quota 1,38.

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est salgono su voci salvataggio Grecia
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1,1% a 1.390,32 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri ma sono rimasti a degli alti livelli. Le voci relative ad un possibile salvataggio della Grecia hanno indebolito il dollaro. I prezzi delle materie prime hanno di conseguenza ripreso vigore. Tra le blue chips russe LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato lo 0,7%, Rosneft (RU000A0J2Q06) l'1,8%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 3,4% e Sberbank (RU0009029540) l'1,8%. Gazprom (RU0007661625) ha perso lo 0,9%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato l'1,6% a 20.622,83 punti. Gedeon Richter (HU0000067624) ha chiuso in rialzo dell'1,5%. L'utile dell'impresa farmaceutica è calato lo scorso trimestre meno di quanto previsto dagli analisti. Tra le altre blue chips ungheresi OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato il 2,3%, MOL (HU0000068952) l'1,5% e Magyar Telekom (HU0000016522) l'1%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,7% a 1.111,60 punti. I bancari hanno guidato la lista dei rialzi. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato il 2,3% e Erste Group Bank (AT0000652011) il 3,6%. Molto bene anche NWR (NL0006282204). Il titolo del produttore di carbone ha guadagnato il 4,1%. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in rialzo dello 0,7%. Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha perso lo 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,8% a 37.616,01 punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato lo 0,3%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,7%, BZW Bank (PLBZ00000044) l'1,1% e BRE Bank (PLBRE0000012) lo 0,7%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha beneficiato anche oggi dell'aumento del prezzo del rame ed ha chiuso in rialzo del 2,3%.
Redazione Borsainside 19:57

 

 

09 Febbraio 2010 20:33 NEW YORK
SANITA': OBAMA SCENDE A COMPROMESSI COL NEMICO
di APCOM
New York, 9 feb. (Apcom) - Il presidente americano Barack Obama ha detto di voler scendere a compromessi con l'opposizione repubblicana per sbloccare il negoziato sulla riforma della sanità, il più ambizioso e controverso dei suoi programmi di governo.
"Voglio sentire le loro proposte - ha detto ai giornalisti, nella prima conferenza stampa alla Casa Bianca in oltre sei mesi - ma deve esserci anche qualche concessione da parte loro".
Il presidente ha sottolineato che l'obiettivo, comune sia ai democratici che ai repubblicani, è quello di contenere i costi della sanità per renderla sostenibile per le future generazioni.
Obama ha promosso un summit sulla sanità, invitando sia esponenti della maggioranza che dell'opposizione, il prossimo 25 febbraio. Dopo alcune riserve iniziali i repubblicani hanno deciso di partecipare al forum.

 

 

09 Febbraio 2010 20:54 NEW YORK - Corriere della Sera
IRAN: NUCLEARE INACCETTABILE, OBAMA PROMETTE SANZIONI
Dopo la notizia che Teheran ha avviato la produzione di uranio arricchito al 20 per cento nell'impianto di Natanz il presidente Barack Obama ha detto che fra poche settimane gli Stati Uniti e i paesi alleati avranno sviluppato «un significativo regime di sanzioni» nei confronti dell'Iran.
Il presidente americano ha definito «inaccettabile» l’ipotesi che il regime iraniano si doti di armi nucleari. Nella sua prima conferenza stampa alla Casa Bianca in oltre sei mesi, il presidente ha anche elogiato la Russia per il sostegno ma ha detto che non è ancora chiaro come la Cina reagirà alla richiesta di nuove sanzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu.
E anche l'Unione Europea è «pronta a fare i passi necessari per accompagnare il processo del Consiglio di sicurezza dell'Onu» per quanto riguarda il programma di arricchimento dell'uranio annunciato da Teheran. È quanto ha dichiarato l'Alto rappresentante per la politica estera di sicurezza dell'Ue Catherine Ashton in una nota diffusa a Bruxelles.
«L'Ue continuerà a passare in rassegna tutti gli aspetti della questione nucleare iraniana sulla base del suo approccio a doppio binario», ha però assicurato la Ashton. L'Ue, ha aggiunto la Ashton, esprime «preoccupazione» per l'annuncio fatto dal presidente dell'Iran di innalzare al 20% l'arricchimento dell'uranio, che è «contrario a diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu», ha sottolineato l'Alto rappresentante.
Questo aumenta il «deficit di fiducia nei confronti della natura del programma nucleare» di Teheran, che è giá stato aggravato di suo dalla «non-volontà di impegnarsi in discussioni significative», ha sottolineato la Ashton.
Anche se l'aumentare al 20% l'arricchimento dell'uranio, «di per sè non fornisce combustibile per il reattore di ricerca di Teheran», ha precisato l'Alto rappresentante, a maggior ragione l'Ue «trova difficile da capire perchè l'Iran non ha accettato l'accordo proposto dall'Aiea che avrebbe risolto tutti questi problemi», ha aggiunto la Ashton.

 

 

Borse dell'America Latina: San Paolo +2,5%, Città del Messico +0,6%
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato il 2,5% a 64.718,17 punti. Anche il mercato azionario brasiliano ha beneficiato delle voci relative ad un possibile piano di salvataggio per la Grecia. Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) ha guadagnato il 4,5%. La banca brasiliana ha aumentato nel quarto trimestre del 2009 il suo utile del 20%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato l'1,6%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo del 2,5%. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato il 2,4%. Il prezzo del rame ha guadagnato ieri al NYMEX il 2,6%. TIM Participacoes (BRTCSLACNPR7) ha guadagnato il 4,6%. Secondo la stampa brasiliana l'impresa madre Telecom Italia (IT0003497168) potrebbe annunciare la sua fusione con Telefónica (ES0178430E18) già prima della fine di questo mese.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,6% a 30.818,48 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,5%, Grupo Mexico (MXP370841019) l'1,3% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l'1,4%. Cemex (MXP225611567) ha perso il 2,1%,
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 2,1%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,7%, l'IGBC a Bogotà l'1,3% e il General a Lima il 2,4%. L'IBVC a Caracas ha perso lo 0,8%.
Redazione Borsainside 00:49
 

 

 

 
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WALL STREET: FUTURES USA POSITIVI. GRECIA IN PRIMO PIAN

09 Febbraio 2010 14:00 NEW YORK - WSI
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Le materie prime recuperano terreno. Anche oggi ricco il calendario delle trimestrali. Utili in crescita per Coca Cola. Cresce l'attesa per le mosse di politica monetaria della Fed, Bernanke al lavoro per l'intervento al Congresso.
Wall Street potrebbe oggi partire con il piede giusto. All’indomani della terza seduta negativa su quattro, con il Dow Jones che ha terminato la giornata sotto la soglia dei 10.000 punti per la prima volta in tre mesi, si preannuncia una partenza positiva per gli indici a stelle e strisce. A un'ora e mezza dall’avvio delle contrattazioni, i contratti sui principali indici azionari scambiano ben sopra la parita’ (vedi quotazioni a fondo pagina).

Se ieri a gettare nello sconforto gli investitori ci hanno pensato ancora una volta i timori sull’instabilita’ di alcuni Paesi europei, oggi si guarda a un vertice straordinario dell’Unione Europea previsto per giovedi’ a Bruxelles. Il rientro anticipato del numero uno della Bce Trichet dall’Australia ha innescato speculazioni sulla possibilita’ di una qualche forma di aiuto alla Grecia, messa in ginocchio dai suoi conti pubblici. Dall’Eurotower tentano di placare gli animi parlando di mere motivazioni logistiche.

Restando in tema di banche centrali, resta da capire quali siano le future mosse della Fed, dopo che soltanto ieri si vociferava di una possibile giro di vite sul credito. Cresce l’attesa per la testimonianza (domani al Congresso) di Ben Bernanke. L’appuntamento sara’ l’occasione per lanciare segnali sulle prossime mosse di politica monetaria: c’e’ chi si aspetta un rialzo dei tassi sulle riserve per limitare la liquidita’.

Anche oggi il calendario macro e’ piuttosto scarno. E’ previsto alle 16.00 italiane il dato sulle scorte di magazzino all’ingrosso. Tra le societa’ che pubblicano i conti trimestrali figurano Nyse Euronext, Biogen, Cognizant, Coventry Health Care (battute le stime) e Molson Coors Brewing (delude gli analisti). Per Coca-Cola conti in linea alle attese.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo avanzano di $0.84 (+1.17%) attestandosi a quota $72.73 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia in rialzo a quota $1.3730. In progresso l’oro a $1078.00 l’oncia (+$12.60). Avanzano leggermente i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.6000%.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e' in rialzo di 10.30 punti (+0.98%) a 1066.20.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 sale di 16.75 punti a 1751.25 (+0.8%).

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 73.00 punti (+0.74%) a quota 9968.00.

 

 

 

WALL STREET: RIMBALZA, SI SPERA IN INTERVENTO SU GRECIA

09 Febbraio 2010 15:30 NEW YORK - WSI
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Mercato ed euro favoriti dalle speranze che l'Europa corra in soccorso di Atene. Il Dow tentera' di riportarsi sopra la soglia dei 10.000. Conti positivi per piu' componenti del Dow. Crescono del 2.6% le vendite di McDonald's. Greggio sopra $72.
Avvio di seduta ben intonato per l'S&P 500, tanto che il paniere allargato sembra ben avviato per riuscire a cancellare le perdite subite ieri, pari a circa un punto percentuale. Il Dow Jones guadagna l'1.07% a quota 10014.50 punti, il Nasdaq l'1.31% a 2153,83 punti, mentre l'S&P 500 accelera dell'1.26% in area 1.070.

Il Dow dovra' invece ricevere una spinta piu' consistente se vorra' riportarsi sopra il livello chiave dei 10.000 punti, dopo che ieri l'indice delle blue chip ha chiuso sotto tale soglia psicologica per la prima volta in tre mesi

Tra i settori si fanno particolarmente consistenti i rialzi delle compagnie aeree (+4.9%), dei chimici (+3.3%), dei servizi petroliferi (+2.4%), dei minerari legati all'oro (+3%), dell'energia solare (+3.3%), della carta (+2.3%), dei casino' (+2.1%) e delle spedizioni (+2.5%).

Il catalizzatore di giornata e' arrivato dall'Europa, con le speculazioni su un possibile piano di salvataggio della Grecia che hanno spinto al rialzo la moneta unica. Paga dazio il dollaro, il cui ritracciamento sui minimi di seduta ha aiutato il mercato a rialzare la testa dopo quattro sedute negative.

A mettere in circolo tali rumour e' stato il rientro anticipato del numero uno della Bce Trichet dall’Australia ha innescato speculazioni sulla possibilita’ di una qualche forma di aiuto alla Grecia, messa in ginocchio dai suoi conti pubblici.

E' presto arrivata, tuttavia, la smentita a tali voci. Il membro del consiglio governativo dell'istituto centrale, Ewald Nowotny, ha precisato che la BCE non puo' intervenire in quanto c'e' un mandato molto chiaro a riguardo, che prevede una clausola, riguardante l'impegno a non lanciare piani di salvataggio. Qualsiasi eventuale aiuto dai Paesi sara' una decisione politica.

Nel frattempo sul mercato sono iniziati a rincorrersi rumour di un attacco speculativo contro Atene: c'e' chi sostiene infatti che dietro all'incremento dei CDS greci ci sia lo zampino di Goldman Sachs. Un gioco al massacro per colpire Atene e indebolire l'euro.

Sempre in tema di banche centrali, resta da capire quali siano le future mosse della Fed, dopo che soltanto ieri si vociferava di un possibile giro di vite sul credito. Cresce l’attesa dunque per la testimonianza (domani al Congresso) di Ben Bernanke. L’appuntamento sara’ l’occasione per lanciare segnali sulle prossime mosse di politica monetaria: c’e’ chi si aspetta un rialzo dei tassi sulle riserve per limitare la liquidita’.

Anche oggi il calendario macro e’ piuttosto scarno. E’ previsto alle 16.00 (ora italiana) il dato sulle scorte di magazzino all’ingrosso. A dicembre previsto un rialzo dello 0.5% (il mese precedente aveva visto un progresso dell’1.5%). Molte intanto le societa’ che hanno pubblicato la propria trimestrale.

Hanno battuto le attese Nyse Euronext, Biogen, Cognizant, Coventry Health Care. Delude invece Molson Coors Brewing. Il gigante delle bollicine, Coca-Cola, avanza nel pre-mercato con utili in linea alle stime. Resta, tra gli altri, il colosso dell’intrattenimento Walt Disney. Fari puntati ancora una volta su Toyota.

Dopo Standard & Poor's e Fitch, anche Moody’s ha messo sotto osservazione i rating con 'implicazioni negative' e, quindi, un possibile taglio. Si guarda alle possibili ricadute sui conti dei richiami di milioni di auto per motivi di sicurezza.

Intanto a gennaio il numero uno dell’hamburger Mc Donald’s ha messo a segno vendite nei negozi aperti da almeno un anno in crescita del 2.6%. Buono l’andamento degli affari in Europa, leggero calo invece negli States.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo avanzano di $0.64 attestandosi a quota $72.53 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia in rialzo a quota $1.3757. In progresso l’oro a $1074 l’oncia (+$7.80). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.6040%, in progresso di 12 punti base.

 

 

 

WALL STREET: PROVE DI RALLY CON ENERGIA E AEREOSPAZIO

09 Febbraio 2010 18:00 NEW YORK - WSI
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Rimbalzo di circa il 2% sulle speranze di un piano di salvataggio della Grecia. Le banche pagano il declassamento dell'outlook sul debito di Citi e BofA. Settore tech debole deluso per i conti di Electronic Arts. Tonfo del dollaro.
Favoriti dalle speculazioni circa un salvataggio della Grecia e da una serie di trimestrali positive di alcune componenti del Dow, i listini hanno dato vita oggi ad un buon rally che serve da conforto dopo i cali accusati nelle ultime sedute. Per il paniere delle blue chip (oltre +2% a meta' seduta) si tratta al momento del maggior guadagno da novembre.

Il rimbalzo ha corso il rischio di venire compromesso dal rallentamento accusato dalle banche sulla scia del declassamento dell'outlook sul debito di due big del settore da parte dell'agenzia Standard & Poor's. Il mercato e' riuscito pero' a riguadagnare terreno e i listini fanno segnare rialzi superiori all'1%.

A livello di performance settoriali, energetici e produttori di materiali di base si mettono in mostra, guidando i rialzi sul paniere allargato forti entrambi di un progresso di almeno il 2%. Di tutt'altro tenore la prova dei comparti piu' difensivi, con health car e colossi al consumo che fanno fatica ora che sui mercati e' tornato l'appetito verso il rischio.

Spiccano il volo invece le compagnie aeree (+5%), dopo che United Airlines (+14.5%) ha reso note le cifre relative alla perfomance di gennaio. Nel primo mese dell'anno il fatturato consolidato derivante dal traffico paseggeri e' aumentato del 2.4%. American Airlines (+9.4%) da parte sua balza sulle notizie secondo cui Japan Airlines non cedera' alle avances di Delta Airlines e rimarra' invece fedele alla partnership stretta con AA.

All'interno della sfera tecnologica i guadagni sono stati in qualche modo limitati dalla delusione degli investitori per la trimestrale di Electronic Arts. La maggiore produttrice di videogame al mondo ha emesso ieri una guidance inferiore alle previsioni. L'impatto negativo della notizia si e' fatto sentire sulla prova odierna e i titoli scivolano di quasi il 10%, schiacciati in fondo al Nasdaq.

Bank of America cede circa l'1% dopo che S&P ha deciso di tagliare l'outlook sul debito di BofA e Citigroup, citando i timori che un nuovo piano di salvataggio delle banche piu' grosse del Paese finisca per lasciare a secco i proprietari di bond.

Nessun impatto particolare invece dai fronte macro, dove le scorte di magazzino all'ingrosso hanno subito un'inattesa battuta d'arresto dopo due rialzi mensili consecutivi. Gli economisti sono nel complesso convinti che i livelli delle scorte siano da considerare una componente fondamentale per una crescita sostenibile del PIL nel 2010.

Sul valutario scivolone del dollaro, con l'euro che dopo un mese di debolezza ha ripreso a correre. La moneta unica sta allungando il passo nei confronti della valuta americana, mettendo a segno il maggior incremento dallo scorso 11 gennaio. Sull'energetico il petrolio ha raggiunto nuove punte al rialzo a quota $74.15.

 

 

 

WALL STREET: CREDE NEL SALVATAGGIO DELLA GRECIA

09 Febbraio 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Intervento ritenuto indispensabile per scongiurare un contagio in Europa. Sinora smentite le indiscrezioni. Forse pronta fideiussione sul debito. S&P taglia l'outlook sul debito di BofA e Citi. Rally di euro e greggio. Dow +1.52 Nasdaq +1.17
Chiusura di seduta in forte rialzo per l'azionario americano, che si riscatta cosi' dopo una serie di sedute deboli che hanno messo a rischio il poderoso rally iniziato a marzo dell'anno scorso. Il Dow Jones avanza dell'1.52% a 10058.64, il Nasdaq dell'1.17% a 2150.87, l'S&P 500 in progresso dell'1.3% a quota 1070.52. I guadagni hanno permesso ai listini di recuperare le perdite subite ieri.

Sul mercato e' tornato l'appetito per il rischio, processo che e' andato di pari passo con la crescita delle speranze che l'Europa salvi la Grecia, alle prese con un deficit di bilancio di dimensioni gigantesche. Per il mercato made in Usa si tratta della prova di seduta migliore da novembre.

I mercati sono sempre piu' convinti che l'Europa sara costretta a intervenire per scongiurare un effetto domino, come ricordato oggi dal commissario Ue per gli Affari economici e monetari Joaquin Almunia. Il rischio e' pero' che le attese siano eccessivamente alte. Non c'e' infatti nulla di certo al momento.

Le numerose indiscrezioni che sono rimbalzate nel corso della seduta circa un eventuale patto stretto dai Paesi della zona euro per correre in aiuto di Atene sono a piu' riprese state smentite dai diretti interessati.

Gli acquisti hanno interessato un po' tutti i settori, ma a guidare i rialzi sono stati gli energetici e produttori di materiali di base, favoriti dal rincaro delle materie prime, mentre il balzo degli industriali e' soprattutto dovuto alla promozione del settore da parte di Morgan Stanley. Caterpillar ha fatto segnare un progresso di oltre il 5%.

Le banche hanno invece sottoperformato l'andamento generale del mercato, pagando il parere negativo di Standard & Poor's. L'agenzia si e' detta pessimista sulle prospettive sul fronte del debito di Bank of America e Citigroup. I due istituti hanno chiuso sostanzialmente piatti dopo che S&P ha deciso di tagliare l'outlook sul debito, citando i timori che un nuovo piano di salvataggio delle banche piu' grosse del Paese finisca per lasciare a secco i proprietari di bond.

Deboli i comparti piu' difensivi, come health care e colossi al consumo, mentre all'interno della sfera tecnologica i guadagni sono stati in qualche modo limitati dalla delusione degli investitori per la trimestrale di Electronic Arts. La maggiore produttrice di videogame al mondo ha emesso ieri una guidance inferiore alle previsioni. L'impatto negativo della notizia si e' fatto sentire sulla prova odierna e i titoli scivolano di quasi il 10%, schiacciati in fondo al Nasdaq.

Spiccano il volo invece le compagnie aeree (+5%), dopo che United Airlines (+14.5%) ha reso note le cifre relative alla perfomance di gennaio. Nel primo mese dell'anno il fatturato consolidato derivante dal traffico paseggeri e' aumentato del 2.4%. American Airlines (+9.4%) da parte sua balza sulle notizie secondo cui Japan Airlines non cedera' alle avances di Delta Airlines e rimarra' invece fedele alla partnership stretta con AA.

Nessun impatto particolare invece dai fronte macro, dove le scorte di magazzino all'ingrosso hanno subito un'inattesa battuta d'arresto dopo due rialzi mensili consecutivi. Gli economisti sono nel complesso convinti che i livelli delle scorte siano da considerare una componente fondamentale per una crescita sostenibile del PIL nel 2010.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo avanzano di $1.86 attestandosi a quota $73.75 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia in rialzo a quota $1.3781. In progresso l’oro (futures con scadenza aprile) a $1077.20 l’oncia (+$11). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.6040%, in progresso di 12 punti base.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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