|
|
 |
|
 |
|
|
. |
|
|
|
|
|
|
|
|
 |
|
 |
|
 |
|
..... |
Martedì
09 Febbraio
2010 |
..... |
Martedì
09 Febbraio
2010 |
..... |
Martedì
09 Febbraio
2010 |
..... | |
|
La Borsa di Tokyo chiude in leggero ribasso
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la quarta seduta di
fila in ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,2% a 9.932,90
punti ed il Topix lo 0,2% a 881,57 punti. La debolezza
dell'euro rispetto allo yen ha penalizzato anche oggi i
titoli di alcuni esportatori. Mazda Motor (JP3868400007)
ha perso il 2,2% e Panasonic (JP3866800000) l'1%. Toyota
(JP3633400001) ha guadagnato il 2,9%. Il Ministero dei
Trasporti ha annunciato a Tokyo che il costruttore di
automobili richiamerà in Giappone circa 223.000 dei suoi
modelli ibridi a causa di un problema ai freni.
Hoya (JP3837800006) ha chiuso in ribasso dell'1,8%.
L'impresa leader nella produzione di lenti oftalmiche ha
registrato nei primi nove mesi del corrente esercizio un
calo degli utili di circa il 50%.
Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) ha
guadagnato il 2,1%. La seconda banca giapponese per
capitalizzazione di borsa ha generato lo scorso
trimestre un utile di ¥124,3 miliardi. Gli analisti
avevano atteso solamente ¥80,5 miliardi.
Redazione Borsainside 07:37
Ubs: torna utile in quarto trimestre
martedì, 9 febbraio 2010 09:25 ZURIGO
(ANSA) - MILANO, 9 FEB - Il colosso bancario svizzero
Ubs (Virt-X: UBSN.VX - notizie) ha chiuso il quarto
trimestre del 2009 con un utile netto di competenza pari
a 1,20 miliardi di franchi. 'Abbiamo aperto il 2009
all'apice della crisi - ha commentato l'amministratore
delegato del gruppo Oswald Gruebel - e nel corso
dell'anno e' ritornata la nostra redditivita''. 'Ci
attendiamo - ha proseguito - che il nostro ritorno
all'utile rafforzi la fiducia dei clienti in Ubs e
ricostruisca la nostra reputazione'.
Svizzera: disoccupazione al 4,5%
martedì, 9 febbraio 2010 - 10:25 CET
(ANSA) - GINEVRA, 8 FEB - Il tasso di disoccupazione in
Svizzera ha raggiunto la soglia del 4,5%, il livello
piu' alto dal marzo 1998.Rispetto allo stesso mese
dell'anno precedente l'aumento dei disoccupati e' del
36,9%, secondo i dati della Segreteria di Stato
dell'economia. A fine gennaio le persone iscritte negli
uffici di collocamento erano 175.765, oltre 3mila in
piu' rispetto a dicembre e 47.335 in piu' rispetto a
gennaio 2009. I cantoni piu' colpiti sono Ginevra e
Neuchatel.
Borse Asia-Pacifico: In
ripresa Shanghai e Hong Kong, scende Sydney
Quasi tutte le principali borse della regione
Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 2.948,84
punti. Dopo le forti perdite delle scorse sedute i
bancari hanno registrato una ripresa. Industrial and
Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato lo 0,6%,
Bank of Communications (CN000A0ERWC7) lo 0,6%, Minsheng
Banking Corp (CN0005910772) l'1,1% e China Merchants
Bank (CN000A0KFDV9) l'1,2%. I minerari hanno beneficiato
dell'aumento dei prezzi dei metalli. Aluminum
Corporation of China (CNE1000001T8) ha chiuso in rialzo
dell'1,6% e Jiangxi Copper (CN0009070615) del 2%. Tra i
titoli degli operatori di autostrade Shandong Expressway
(CNE0000019Y2) ha guadagnato il 7,5% e Huabei Expressway
(CNE000000ZX5) il 6,7%. La prossima settimana iniziano
le festività del Capodanno cinese. Il mercato specula su
un forte aumento del traffico sulle strade della Cina.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l'1,2% a
19.790,28 punti. La lista dei rialzi è stata guidata dai
titoli del settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha guadagnato l'1,7%, Cheung Kong
Holdings (HK0001000014) l'1,7%, Sino Land (HK0083000502)
il 5% e Henderson Land (HK0012000102) il 2,4%. Tra i
bancari China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha chiuso
in rialzo dell'1,7% e Bank of China (CN000A0J3PX9) del
2,8%. HSBC (GB0005405286) ha perso lo 0,8%. Sul titolo
hanno ancora pesato i timori legati ai conti pubblici di
alcuni paesi europei. Esprit (BMG3122U1457) ha
guadagnato il 5,1%. Goldman Sachs ha confermato il suo
rating di "Buy" sul titolo della catena d'abbigliamento
casual.
Tra gli altri listini della regione il Taiex a Taipei ha
guadagnato il 2%, lo Straits Times a Singapore l'1,9% e
il Kospi a Seul l'1,1%. L'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso
lo 0,4%.
Redazione Borsainside 12:10
Grecia: Bei, nessun
salvataggio
martedì, 9 febbraio 2010 12:11 BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 9 FEB - La Bei smentisce l'ipotesi
su un suo possibile intervento per accollarsi parte del
debito pubblico della Grecia. 'Nessun salvataggio da
parte della Bei', afferma in una nota il presidente,
Philippe Maystadt. 'La missione e lo statuto della Bei -
spiega - non ci permettono salvataggi ai singoli Stati
membri in termini di sostegno ai deficit di bilancio o
alle bilance dei pagamenti'. La Bei - ricorda poi - 'puo'
solo finanziare dei progetti economicamente
sostenibili'.
Borsa: GB, capo Fsa
annuncia dimissioni
martedì, 9 febbraio 2010 13:30 LONDRA
(ANSA) - LONDRA, 9 FEB - Hector Sants, capo
dell'organismo di controllo della City di Londra, la
Financial Services Authority (Fsa), ha annunciato le sue
dimissioni. Sants lascia dopo 3 anni al vertice. La
procedura per scegliere il suo successore sara'
annunciata nelle prossime settimane. Restera' in carica
fino alla prossima estate. Sants ha dichiarato nei mesi
scorsi la sua opposizione ai progetti dei Conservatori -
favoriti alle prossime politiche - di chiudere la Fsa e
dare maggiori poteri alla Banca d'Inghilterra.
Portogallo: mandato a
banche per bond
martedì, 9 febbraio 2010 - 13:57 CET
(ANSA) - ROMA, 9 FEB - Il Portogallo torna sul mercato
obbligazionario dopo aver dovuto rinunciare ad
un'emissione per mancanza di compratori. Secondo la
Bloomberg, che cita un banchiere vicino al dossier,
Lisbona avrebbe intenzione di vendere titoli di Stato
decennali e avrebbe gia' dato mandato a Barclays
Capital, Banco Espirito Santo (Lisbona: BES.LS -
notizie) , Credit Agricole (Parigi: FR0000045072 -
notizie) e Goldman Sachs
Bond: Carefin Bocconi, Con Crisi 21% Dei Default Ha
Rating Medio-Alto
martedì, 9 febbraio 2010 - 14:59 CET
(ASCA) - Roma, 9 feb - Secondo uno studio del Carefin
Bocconi, Universita' Bocconi, sul totale dei bond emessi
in fasi di tensione di mercato che terminano poi in
default il 21% riceve in origine un rating medio-alto. i
quelli emessi in periodi di stabilita' invece solo l'8%.
Nei fatti la precisione dei rating nel predire futuri
default e' decisamente maggiore quando vengono emessi in
periodi di stabilita' sui mercati. L'affidabilita' delle
agenzie di rating, entrata in discussione a seguito
della crisi finanziaria, andrebbe dunque valutata con
maggior cura tenendo conto della fase del ciclo
creditizio. Lo studio ha poi analizzato la performance,
a 7 anni dall'emissione, di un campione di 70.000 bond
emessi nel periodo 1970-2001. Per l'intero periodo
risulta che sul totale dei bond che sono poi falliti a
circa il 10% fu in origine assegnato un rating
medio-alto (''investment grade', da Baa in su e dunque
con l'esclusione dei piu' rischiosi ''junk bond').
Questo dato medio nasconde tuttavia due realta' molto
diverse: nei periodi di stabilita' del ciclo creditizio
(con quality spread contenuti) la percentuale di errata
classificazione scende all'8%, mentre nei periodi di
tensione sale notevolmente, dato che al 21% dei bond poi
falliti fu assegnato un investment grade. In una seconda
fase della ricerca e' stato analizzato il ruolo che il
rating svolge nel determinare le preferenze degli
investitori, utilizzando un campione di circa 2.300 bond
emessi nel periodo 1999-2008. E' emerso come il rating
assegnato dalle agenzie, insieme ad alcune altre
caratteristiche (come il regime fiscale o la liquidita'),
spieghi una consistente porzione dei tassi richiesti dal
mercato. La porzione non spiegata, tuttavia (la
differenza tra le previsioni del modello statistico
sviluppato dai ricercatori Carefin e i tassi realmente
osservati sul mercato), aumenta nelle fasi di tensione
sul mercato creditizio. Questo suggerisce che gli
investitori ''sanno'' che in quel momento i rating sono
intrinsecamente meno precisi e affidabili, perche' il
mercato e' piu' opaco e le imprese che emettono i bond
diventano piu' difficili da valutare. ''Se la
performance delle agenzie di rating, mediamente buona,
diventa piu' o meno brillante a seconda del ciclo
creditizio, forse non solo gli investitori ma anche le
autorita' e i politici dovrebbero prenderne atto,
tenendo conto di questa particolarita' nelle loro
proposte di regolamentazione del settore'', spiega
Andrea Resti, direttore del Carefin Bocconi.
09 Febbraio 2010 16:27
NEW YORK
BOFA E CITI: L'OUTLOOK SUL DEBITO DIVENTA NEGATIVO
di WSI
L'agenzia S&P ha tagliato le previsioni sul debito delle
due banche, citando l'incertezza circa la volonta' di
Washington di offrire agli istituti piu' importanti del
Paese un supporto straordinario tale da beneficiare gli
obbligazionisti.
L'agenzia Standard & Poor's Ratings Services ha deciso
di abbassare l'outlook su Citigroup e Bank of America a
Negative da Stable. Allo stesso tempo ha pero'
confermato i rating sul credito e sul debito dei due
istituti di A/A-1.
Alla luce di quello che gli analisti vedono come un
miglioramento delle caratteristiche indipendenti, ovvero
non influenzate da fattori esterni, i rating sulle
questioni relative al capitale ibrido di Citi sono stati
alzati a 'BB-' da 'B+' (non tengono conto dei suoi
titoli priveligati, su cui e' stato ribadito il giudizio
di 'C').
"La revisione dell'outlook - si legge in una nota che fa
riferimento a Citigroup - rispecchia la nostra crescente
incertezza circa la volonta' del governo statunitense di
offrire a quegli istituti finanziari cosi' importanti
dal punto di vista sistemico, un supporto ulteriore
straordinario tale da beneficiare i proprietari di
bond".
"Siamo convinti che i mercati stanno incominciando a
stabilizzarsi e che il governo americano stia cercando
di trovare un modo per ridurre il potenziale rischio
sistemico legato agli isituti finanziari maggiori", ha
dichiarato Scott Sprinzen, l'analista sul credito di
Standard & Poor's.
La performance in Borsa non e' stata intaccata dalla
revisione dell'outlook, con le azioni di Citi e BofA che
confermano i rialzi dell'avvio, scambiando in progresso
di quasi un punto percentuale.
Spagna: Per Fitch
Situazione Coerente Con Rating Di Tripla a
martedì, 9 febbraio 2010 16:55 LONDRA
(ASCA-MarketNews) - Londra, 9 feb - La necessita' della
Spagna di consolidare i conti pubblici, ''fara' partire
in ritardo la ripresa e l'assenza di crescita economica
e' il rischio maggiore, ma il rating resta di tripla
A'', cosi' gli analisti di Fitch nel corso della
conference call dedicata al debito sovrano
nell'Eurozona.
| |
|
|
Martedì
09 Febbraio
2010 |
..... |
Martedì
09 Febbraio
2010 |
..... |
Martedì
09 Febbraio
2010 |
|
|
 |
|
 |
|
 |
|
..... |
Giappone
- Edizione Tokyo |
..... |
Cina -
Edizione Pechino |
..... |
India -
Edizione New Delhi |
..... | |
|
Bce: statuto banca
proibisce salvataggi
martedì, 9 febbraio 2010 - 16:58 CET
(ANSA) - ROMA, 9 FEB - La Bce non puo' intervenire per
aiutare la Grecia perche' il suo statuto lo proibisce.
Lo ha detto Ewald Nowotny. ''La Bce ha uno statuto
chiaro'' che proibisce i salvataggi dei paesi membri, ha
spiegato il membro del consiglio direttivo della Bce al
blog del Financial Times, aggiungendo che le condizioni
economiche di Spagna e Portogallo sono migliori di
quelle della Grecia e che le preoccupazioni per un
effetto domino non trovano riscontro nella realta' di
quei paesi.
Portogallo: Fitch, Vicine
a Zero Le Probabilita' Di Insolvenza
martedì, 9 febbraio 2010 17:02 LONDRA
(ASCA-MarketNews) - Londra, 9 feb - ''La situazione del
deficit pubblico del Portogallo ha dei rischi'',
spiegano gli analisti di Ficth nel corso della
conference call sul debito sovrano in Europa. ''Ma le
entrate fiscali del Portogallo sono molto piu' robuste
di quelle della Grecia e le probabilita' di insolvenza''
di Lisbona ''sono vicine allo zero'', hanno spiegato gli
analisti della agenzia di rating.
09 Febbraio 2010 17:06
NEW YORK
CRISI, CDS E DEFAULT: L'ESPLOSIONE DEL DEBITO
di David Rosenberg
(WSI) – Prima i governi hanno salvato le banche che
erano (e sono) di fatto debitori insolventi. Poi questi
governi, in particolare in Europa, hanno visto esplodere
i propri bilanci, dovendo fare i conti con la paura di
un default del proprio debito sovrano. E ora arriva il
Fondo Monetario Internazionale, che prevede che il
rapporto tra debito e PIL nei Paesi del Gruppo dei 20
esplodera' al 118% entro il 2014. Tale cifra si
confronta con i livelli pre crisi pari a circa l'80%.
Ora la palla torna alle banche, perche' hanno
un'esposizione in quelle aree d'Europa alle prese con
gravi problemi fiscali. Secondo il Wall Street Journal,
gli istituti britannici hanno un'esposizione pari a $193
miliardi in Irlanda. Anche le banche tedesche lo sono,
oltre ad essere esposte per $240 miliardi in Spagna.
Gran Bretagna: Fitch, Tra
i Piu' Vulnerabili Di Quelli Con Tripla a
martedì, 9 febbraio 2010 17:22 LONDRA
(ASCA-MarketNews) - Londra, 9 feb - Non solo Grecia,
Spagna, Portogallo e Irlanda ma anche Gran Bretagna.
''Tra i paesi con rating di tripla A, la Gran Bretagna
e' uno dei piu' vulnerabili'', cosi' gli analisti
dell'agenzia di rating Fitch nel corso di una conference
call dedicata al debito sovrano. Sulla Gran Bretagna,
''il rischio sovrano e' in aumento'', spiegano gli
analisti e potrebbero dunque crescere i costi di
finanziamento del debito. Londra ''ha bisogno di una
solida exit-strategy, anche perche' la fine delle
politiche di allentamento quantitativo del credito
potrebe impattare negativamente sui titoli di stato'',
spiega gli analisti.
Crisi:Grecia,situazione
senza precedenti
martedì, 9 febbraio 2010 - 17:33 CET
(ANSA) - STRASBURGO, 9 FEB - La situazione della zona
euro e in particolare in Grecia e' ''senza precedenti ma
la stiamo affrontando''. Lo ha detto Joaquin Almunia. Il
commissario Ue per gli affari economici e monetari
durante il dibattito all'Europarlamento sulle
difficolta' di Eurolandia ha espresso preoccupazione per
''le sfide economiche e di conti pubblici sostanziali
che deve affrontare la Grecia''. La situazione in
Grecia, ha detto, presenta ''seri rischi di contagio ad
altre parti della zona euro''.
Grecia:Paesi Eurozona
d'Accordo In Linea Principio Su Aiuti
martedì, 9 febbraio 2010 - 17:59 CET
(AGI) - Berlino, 9 feb. - I paesi dell'area euro hanno
deciso in linea di principio di aiutare la Grecia. Lo
rivela una fonte governativa tedesca. "La decisione di
un aiuto alla Grecia e' stato preso in linea di
principio all'interno dell'area euro" spiega la fonte,
Secondo la quale una decisione finale non e' ancora
stata presa sul tipo di iniziativa da assumere, ma
l'ipotesi piu' concreta e' quella di un "aiuto
bilaterale".
Janjauh (RBS): e'
iniziata l'ultima gamba ribassista del mercato orso
BlueTG.it - martedì, 9 febbraio 2010 18:08 LONDRA
Una nuova “gamba” del “grande mercato orso” è iniziata,
secondo il capo degli strategist di Royal Bank of
Scotland, Bob Janjuah, convinto più che mai che
“l’eccesso di liquidità voluto dalla politica che ha
fatto ripartire i mercati” sia ormai una storia finita.
Si tratterebbe, spiega nel suo ultimo report Janiuah,
della “terza ed ultima gamba di un mercato orso
pluriennale iniziato nel 2007 e che auspicabilmente
dovrebbe finire entro l’anno, ma che potrebbe (anche se
si spera di no) proseguire fino al 2011 avanzato”.
Tra le circostanze che inducono l’analista a tale
previsione l’esperto cita il fatto che gli Stati Uniti
starebbero ormai andando in direzione di una politica di
austerity per gli anni a venire, come già è chiaro stia
accadendo in Cina e in Eurolandia. Una politica
necessaria, secondo Janiuah, anche alla Gran Bretagna se
non vuol far parte “del club dei due” assieme al
Giappone, unico paese che non pare intenzionato a
stringere la cinghia.
In una situazione di austerity, spiega l’esperto, la
precedenza viene data ad una crescita condizionata dalla
gestione del deficit e ad un denaro meno “facile”,
mentre la crescita pura e i guadagni legati a bolle
speculative su asset a rischio sono “relegati nelle
posizioni di coda”.
Condizioni che sembrano richiedere un “cambio delle
regole di gioco” e che probabilmente faranno sì che per
un certo periodo di tempo i massimi azionari rispetto ai
minimi di inizio marzo 2009 e i minimi in termini di
spread sul mercato del credito possano essere
considerati già alle spalle.
Borse europee: Chiusura
contrastata, UBS pesa su Zurigo
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
contrastati. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,4%,
iI DAX a Francoforte lo 0,2% e il CAC40 a Parigi lo
0,2%. Il FTSE MIB a Milano e lo SMI a Zurigo hanno perso
rispettivamente lo 0,6% e lo 0,5%. La seduta è stata
molto nervosa e fortemente condizionata dalle diverse
voci che sono circolate sulla crisi in Grecia. Secondo
le ultime indiscrezioni di stampa la Germania starebbe
preparando un piano di salvataggio per il paese
ellenico.
I minerari hanno guidato anche oggi la lista dei rialzi.
Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato l'1,5%, BHP
Billiton (GB0000566504) l'1,5%, Rio Tinto (GB0007188757)
il 3,7% e Xstrata (GB0031411001) il 4,5%. Il prezzo del
rame ha registrato oggi a Londra un forte rialzo.
UBS (CH0024899483) ha perso a Zurigo il 5,4%. La banca
svizzera è tornata lo scorso trimestre all'utile il
deflusso di capitale è però fortemente aumentato
rispetto al trimestre precedente.
Carrefour (FR0000120172) ha chiuso in rialzo dell'1,1%.
Morgan Stanley ha avviato oggi la copertura sul titolo
del colosso della distribuzione con "Overweight".
Renault (FR0000131906) ha guadagnato il 2,1%. Nissan
(JP3672400003), il partner giapponese di Renault, è
tornato lo scorso trimestre all'utile ed ha alzato le
sue stime per l'intero esercizio.
Unibail-Rodamco (FR0000124711) ha perso il 6%. L'impresa
immobiliare ha fornito un deludente outlook sul 2010.
Swatch (CH0012255151) ha guadagnato il 4,8%. Il
produttore di orologi ha pubblicato dei dati di bilancio
migliori delle attese del mercato ed espresso ottimismo
sul 2010.
Redazione Borsainside 18:48
Grecia: Ue Prepara Piano
Di Salvataggio. Almunia Rilancia l'Euro
martedì, 9 febbraio 2010 - 19:01 CET
(ASCA) - Roma, 9 feb - Nell'ultimo giorno del suo
incarico come Commissario Ue agli affari economici e
monetari, da domani passera' alla Concorrenza, Joaquim
Almunia ha nei fatti rilanciato l'euro. Parlando della
crisi della Grecia, Almunia ha detto che l'Europa non ha
''bisogno di richiedere l'intervento del Fondo, siamo
tutti membri del Fondo, ma possiamo e dobbiamo agire da
soli'' riferendosi ai paesi dell'Euroclub e della Ue.
Parlando del summit straordinario di giovedi' tra i
leader europei, Almunia ha fatto capire che dal vertice
potrebbe uscire un piano di salvataggio per la Grecia.
Troppo forti i timori di un contagio sull'intera area
dell'euro. ''Mi piacerebbe sentir dire dai leader
europei che ''aiuteremo la Grecia in cambio degli sforzi
che sta facendo''' per risanare le finanze pubbliche, ha
sottolineato Almunia. Parole che il mercato ha ben
interpretato: il future sul Bund tedesco e' sceso ai
minimi giornalieri segnalando una minore tensione sui
titoli di stato dell'eurozona e allo stesso tempo si e'
ridotto il differenziale tra i rendimenti decennali dei
titoli di Stato tedeschi e quelli greci. Insomma il
piano di salvataggio di Atene e' dietro l'angolo anche
perche', come detto oggi dagli analisti di Fitch, le
misure adottate dal governo greco ''non sono sufficienti
per tagliare il deficit pubblico nel 2010''. Gli
analisti chiedono ''ulteriori misure'' e, per gli sforzi
supplementari, servono i fondi, le garanzie e lo
standing creditizio degli altri paesi europei. Uno
scenario che ha tonificato la credibilita' della moneta
unica, salita sul dollaro oltre quota 1,38.
Le borse dell'Europa
dell'Est salgono su voci salvataggio Grecia
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno
chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1,1% a 1.390,32
punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri ma
sono rimasti a degli alti livelli. Le voci relative ad
un possibile salvataggio della Grecia hanno indebolito
il dollaro. I prezzi delle materie prime hanno di
conseguenza ripreso vigore. Tra le blue chips russe
LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato lo 0,7%, Rosneft
(RU000A0J2Q06) l'1,8%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il
3,4% e Sberbank (RU0009029540) l'1,8%. Gazprom
(RU0007661625) ha perso lo 0,9%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato l'1,6% a 20.622,83
punti. Gedeon Richter (HU0000067624) ha chiuso in rialzo
dell'1,5%. L'utile dell'impresa farmaceutica è calato lo
scorso trimestre meno di quanto previsto dagli analisti.
Tra le altre blue chips ungheresi OTP Bank
(HU0000061726) ha guadagnato il 2,3%, MOL (HU0000068952)
l'1,5% e Magyar Telekom (HU0000016522) l'1%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,7% a 1.111,60 punti. I
bancari hanno guidato la lista dei rialzi. Komercni
Banka (CZ0008019106) ha guadagnato il 2,3% e Erste Group
Bank (AT0000652011) il 3,6%. Molto bene anche NWR
(NL0006282204). Il titolo del produttore di carbone ha
guadagnato il 4,1%. Ceske Energeticke Zavody
(CZ0005112300) ha chiuso in rialzo dello 0,7%.
Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha perso lo 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,8% a 37.616,01
punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha
guadagnato lo 0,3%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016)
l'1,7%, BZW Bank (PLBZ00000044) l'1,1% e BRE Bank
(PLBRE0000012) lo 0,7%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017)
ha beneficiato anche oggi dell'aumento del prezzo del
rame ed ha chiuso in rialzo del 2,3%.
Redazione Borsainside 19:57
09 Febbraio 2010 20:33
NEW YORK
SANITA': OBAMA SCENDE A COMPROMESSI COL NEMICO
di APCOM
New York, 9 feb. (Apcom) - Il presidente americano
Barack Obama ha detto di voler scendere a compromessi
con l'opposizione repubblicana per sbloccare il
negoziato sulla riforma della sanità, il più ambizioso e
controverso dei suoi programmi di governo.
"Voglio sentire le loro proposte - ha detto ai
giornalisti, nella prima conferenza stampa alla Casa
Bianca in oltre sei mesi - ma deve esserci anche qualche
concessione da parte loro".
Il presidente ha sottolineato che l'obiettivo, comune
sia ai democratici che ai repubblicani, è quello di
contenere i costi della sanità per renderla sostenibile
per le future generazioni.
Obama ha promosso un summit sulla sanità, invitando sia
esponenti della maggioranza che dell'opposizione, il
prossimo 25 febbraio. Dopo alcune riserve iniziali i
repubblicani hanno deciso di partecipare al forum.
09 Febbraio 2010 20:54
NEW YORK - Corriere della Sera
IRAN: NUCLEARE INACCETTABILE, OBAMA PROMETTE SANZIONI
Dopo la notizia che Teheran ha avviato la produzione di
uranio arricchito al 20 per cento nell'impianto di
Natanz il presidente Barack Obama ha detto che fra poche
settimane gli Stati Uniti e i paesi alleati avranno
sviluppato «un significativo regime di sanzioni» nei
confronti dell'Iran.
Il presidente americano ha definito «inaccettabile»
l’ipotesi che il regime iraniano si doti di armi
nucleari. Nella sua prima conferenza stampa alla Casa
Bianca in oltre sei mesi, il presidente ha anche
elogiato la Russia per il sostegno ma ha detto che non è
ancora chiaro come la Cina reagirà alla richiesta di
nuove sanzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu.
E anche l'Unione Europea è «pronta a fare i passi
necessari per accompagnare il processo del Consiglio di
sicurezza dell'Onu» per quanto riguarda il programma di
arricchimento dell'uranio annunciato da Teheran. È
quanto ha dichiarato l'Alto rappresentante per la
politica estera di sicurezza dell'Ue Catherine Ashton in
una nota diffusa a Bruxelles.
«L'Ue continuerà a passare in rassegna tutti gli aspetti
della questione nucleare iraniana sulla base del suo
approccio a doppio binario», ha però assicurato la
Ashton. L'Ue, ha aggiunto la Ashton, esprime
«preoccupazione» per l'annuncio fatto dal presidente
dell'Iran di innalzare al 20% l'arricchimento
dell'uranio, che è «contrario a diverse risoluzioni del
Consiglio di sicurezza dell'Onu», ha sottolineato l'Alto
rappresentante.
Questo aumenta il «deficit di fiducia nei confronti
della natura del programma nucleare» di Teheran, che è
giá stato aggravato di suo dalla «non-volontà di
impegnarsi in discussioni significative», ha
sottolineato la Ashton.
Anche se l'aumentare al 20% l'arricchimento dell'uranio,
«di per sè non fornisce combustibile per il reattore di
ricerca di Teheran», ha precisato l'Alto rappresentante,
a maggior ragione l'Ue «trova difficile da capire perchè
l'Iran non ha accettato l'accordo proposto dall'Aiea che
avrebbe risolto tutti questi problemi», ha aggiunto la
Ashton.
Borse dell'America
Latina: San Paolo +2,5%, Città del Messico +0,6%
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso
ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato il 2,5% a 64.718,17
punti. Anche il mercato azionario brasiliano ha
beneficiato delle voci relative ad un possibile piano di
salvataggio per la Grecia. Itau Unibanco (BRITAUACNPR3)
ha guadagnato il 4,5%. La banca brasiliana ha aumentato
nel quarto trimestre del 2009 il suo utile del 20%.
Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato l'1,6%.
Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in
rialzo del 2,5%. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato il
2,4%. Il prezzo del rame ha guadagnato ieri al NYMEX il
2,6%. TIM Participacoes (BRTCSLACNPR7) ha guadagnato il
4,6%. Secondo la stampa brasiliana l'impresa madre
Telecom Italia (IT0003497168) potrebbe annunciare la sua
fusione con Telefónica (ES0178430E18) già prima della
fine di questo mese.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,6%
a 30.818,48 punti. Tra le blue chips messicane América
Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,5%, Grupo Mexico
(MXP370841019) l'1,3% e Wal-Mart de Mexico
(MXP810081010) l'1,4%. Cemex (MXP225611567) ha perso il
2,1%,
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 2,1%, l'IPSA a
Santiago del Cile lo 0,7%, l'IGBC a Bogotà l'1,3% e il
General a Lima il 2,4%. L'IBVC a Caracas ha perso lo
0,8%.
Redazione Borsainside 00:49
| |
|
|
|
WALL
STREET: FUTURES USA POSITIVI. GRECIA IN PRIMO
PIAN
09 Febbraio 2010 14:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Le materie prime recuperano
terreno. Anche oggi ricco il calendario delle
trimestrali. Utili in crescita per Coca Cola. Cresce
l'attesa per le mosse di politica monetaria della Fed,
Bernanke al lavoro per l'intervento al Congresso.
Wall Street potrebbe oggi partire con il piede giusto.
All’indomani della terza seduta negativa su quattro, con
il Dow Jones che ha terminato la giornata sotto la
soglia dei 10.000 punti per la prima volta in tre mesi,
si preannuncia una partenza positiva per gli indici a
stelle e strisce. A un'ora e mezza dall’avvio delle
contrattazioni, i contratti sui principali indici
azionari scambiano ben sopra la parita’ (vedi quotazioni
a fondo pagina).
Se ieri a gettare nello sconforto gli investitori ci
hanno pensato ancora una volta i timori sull’instabilita’
di alcuni Paesi europei, oggi si guarda a un vertice
straordinario dell’Unione Europea previsto per giovedi’
a Bruxelles. Il rientro anticipato del numero uno della
Bce Trichet dall’Australia ha innescato speculazioni
sulla possibilita’ di una qualche forma di aiuto alla
Grecia, messa in ginocchio dai suoi conti pubblici.
Dall’Eurotower tentano di placare gli animi parlando di
mere motivazioni logistiche.
Restando in tema di banche centrali, resta da capire
quali siano le future mosse della Fed, dopo che soltanto
ieri si vociferava di una possibile giro di vite sul
credito. Cresce l’attesa per la testimonianza (domani al
Congresso) di Ben Bernanke. L’appuntamento sara’
l’occasione per lanciare segnali sulle prossime mosse di
politica monetaria: c’e’ chi si aspetta un rialzo dei
tassi sulle riserve per limitare la liquidita’.
Anche oggi il calendario macro e’ piuttosto scarno. E’
previsto alle 16.00 italiane il dato sulle scorte di
magazzino all’ingrosso. Tra le societa’ che pubblicano i
conti trimestrali figurano Nyse Euronext, Biogen,
Cognizant, Coventry Health Care (battute le stime) e
Molson Coors Brewing (delude gli analisti). Per
Coca-Cola conti in linea alle attese.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo
le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
avanzano di $0.84 (+1.17%) attestandosi a quota $72.73
al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia in
rialzo a quota $1.3730. In progresso l’oro a $1078.00
l’oncia (+$12.60). Avanzano leggermente i prezzi dei
Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark
decennale che si attesta al 3.6000%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e' in rialzo di 10.30 punti (+0.98%)
a 1066.20.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 sale di 16.75 punti
a 1751.25 (+0.8%).
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 73.00 punti
(+0.74%) a quota 9968.00.
WALL
STREET: RIMBALZA, SI SPERA IN INTERVENTO SU
GRECIA
09 Febbraio 2010 15:30 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Mercato ed euro favoriti
dalle speranze che l'Europa corra in soccorso di Atene.
Il Dow tentera' di riportarsi sopra la soglia dei
10.000. Conti positivi per piu' componenti del Dow.
Crescono del 2.6% le vendite di McDonald's. Greggio
sopra $72.
Avvio di seduta ben intonato per l'S&P 500, tanto che il
paniere allargato sembra ben avviato per riuscire a
cancellare le perdite subite ieri, pari a circa un punto
percentuale. Il Dow Jones guadagna l'1.07% a quota
10014.50 punti, il Nasdaq l'1.31% a 2153,83 punti,
mentre l'S&P 500 accelera dell'1.26% in area 1.070.
Il Dow dovra' invece ricevere una spinta piu'
consistente se vorra' riportarsi sopra il livello chiave
dei 10.000 punti, dopo che ieri l'indice delle blue chip
ha chiuso sotto tale soglia psicologica per la prima
volta in tre mesi
Tra i settori si fanno particolarmente consistenti i
rialzi delle compagnie aeree (+4.9%), dei chimici
(+3.3%), dei servizi petroliferi (+2.4%), dei minerari
legati all'oro (+3%), dell'energia solare (+3.3%), della
carta (+2.3%), dei casino' (+2.1%) e delle spedizioni
(+2.5%).
Il catalizzatore di giornata e' arrivato dall'Europa,
con le speculazioni su un possibile piano di salvataggio
della Grecia che hanno spinto al rialzo la moneta unica.
Paga dazio il dollaro, il cui ritracciamento sui minimi
di seduta ha aiutato il mercato a rialzare la testa dopo
quattro sedute negative.
A mettere in circolo tali rumour e' stato il rientro
anticipato del numero uno della Bce Trichet
dall’Australia ha innescato speculazioni sulla
possibilita’ di una qualche forma di aiuto alla Grecia,
messa in ginocchio dai suoi conti pubblici.
E' presto arrivata, tuttavia, la smentita a tali voci.
Il membro del consiglio governativo dell'istituto
centrale, Ewald Nowotny, ha precisato che la BCE non
puo' intervenire in quanto c'e' un mandato molto chiaro
a riguardo, che prevede una clausola, riguardante
l'impegno a non lanciare piani di salvataggio. Qualsiasi
eventuale aiuto dai Paesi sara' una decisione politica.
Nel frattempo sul mercato sono iniziati a rincorrersi
rumour di un attacco speculativo contro Atene: c'e' chi
sostiene infatti che dietro all'incremento dei CDS greci
ci sia lo zampino di Goldman Sachs. Un gioco al massacro
per colpire Atene e indebolire l'euro.
Sempre in tema di banche centrali, resta da capire quali
siano le future mosse della Fed, dopo che soltanto ieri
si vociferava di un possibile giro di vite sul credito.
Cresce l’attesa dunque per la testimonianza (domani al
Congresso) di Ben Bernanke. L’appuntamento sara’
l’occasione per lanciare segnali sulle prossime mosse di
politica monetaria: c’e’ chi si aspetta un rialzo dei
tassi sulle riserve per limitare la liquidita’.
Anche oggi il calendario macro e’ piuttosto scarno. E’
previsto alle 16.00 (ora italiana) il dato sulle scorte
di magazzino all’ingrosso. A dicembre previsto un rialzo
dello 0.5% (il mese precedente aveva visto un progresso
dell’1.5%). Molte intanto le societa’ che hanno
pubblicato la propria trimestrale.
Hanno battuto le attese Nyse Euronext, Biogen, Cognizant,
Coventry Health Care. Delude invece Molson Coors Brewing.
Il gigante delle bollicine, Coca-Cola, avanza nel
pre-mercato con utili in linea alle stime. Resta, tra
gli altri, il colosso dell’intrattenimento Walt Disney.
Fari puntati ancora una volta su Toyota.
Dopo Standard & Poor's e Fitch, anche Moody’s ha messo
sotto osservazione i rating con 'implicazioni negative'
e, quindi, un possibile taglio. Si guarda alle possibili
ricadute sui conti dei richiami di milioni di auto per
motivi di sicurezza.
Intanto a gennaio il numero uno dell’hamburger Mc
Donald’s ha messo a segno vendite nei negozi aperti da
almeno un anno in crescita del 2.6%. Buono l’andamento
degli affari in Europa, leggero calo invece negli States.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo
le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
avanzano di $0.64 attestandosi a quota $72.53 al barile.
Sul valutario la moneta unica viaggia in rialzo a quota
$1.3757. In progresso l’oro a $1074 l’oncia (+$7.80).
Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il
rendimento sul benchmark decennale che si attesta al
3.6040%, in progresso di 12 punti base.
WALL
STREET: PROVE DI RALLY CON ENERGIA E AEREOSPAZIO
09 Febbraio 2010 18:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Rimbalzo di circa il 2%
sulle speranze di un piano di salvataggio della Grecia.
Le banche pagano il declassamento dell'outlook sul
debito di Citi e BofA. Settore tech debole deluso per i
conti di Electronic Arts. Tonfo del dollaro.
Favoriti dalle speculazioni circa un salvataggio della
Grecia e da una serie di trimestrali positive di alcune
componenti del Dow, i listini hanno dato vita oggi ad un
buon rally che serve da conforto dopo i cali accusati
nelle ultime sedute. Per il paniere delle blue chip
(oltre +2% a meta' seduta) si tratta al momento del
maggior guadagno da novembre.
Il rimbalzo ha corso il rischio di venire compromesso
dal rallentamento accusato dalle banche sulla scia del
declassamento dell'outlook sul debito di due big del
settore da parte dell'agenzia Standard & Poor's. Il
mercato e' riuscito pero' a riguadagnare terreno e i
listini fanno segnare rialzi superiori all'1%.
A livello di performance settoriali, energetici e
produttori di materiali di base si mettono in mostra,
guidando i rialzi sul paniere allargato forti entrambi
di un progresso di almeno il 2%. Di tutt'altro tenore la
prova dei comparti piu' difensivi, con health car e
colossi al consumo che fanno fatica ora che sui mercati
e' tornato l'appetito verso il rischio.
Spiccano il volo invece le compagnie aeree (+5%), dopo
che United Airlines (+14.5%) ha reso note le cifre
relative alla perfomance di gennaio. Nel primo mese
dell'anno il fatturato consolidato derivante dal
traffico paseggeri e' aumentato del 2.4%. American
Airlines (+9.4%) da parte sua balza sulle notizie
secondo cui Japan Airlines non cedera' alle avances di
Delta Airlines e rimarra' invece fedele alla partnership
stretta con AA.
All'interno della sfera tecnologica i guadagni sono
stati in qualche modo limitati dalla delusione degli
investitori per la trimestrale di Electronic Arts. La
maggiore produttrice di videogame al mondo ha emesso
ieri una guidance inferiore alle previsioni. L'impatto
negativo della notizia si e' fatto sentire sulla prova
odierna e i titoli scivolano di quasi il 10%,
schiacciati in fondo al Nasdaq.
Bank of America cede circa l'1% dopo che S&P ha deciso
di tagliare l'outlook sul debito di BofA e Citigroup,
citando i timori che un nuovo piano di salvataggio delle
banche piu' grosse del Paese finisca per lasciare a
secco i proprietari di bond.
Nessun impatto particolare invece dai fronte macro, dove
le scorte di magazzino all'ingrosso hanno subito
un'inattesa battuta d'arresto dopo due rialzi mensili
consecutivi. Gli economisti sono nel complesso convinti
che i livelli delle scorte siano da considerare una
componente fondamentale per una crescita sostenibile del
PIL nel 2010.
Sul valutario scivolone del dollaro, con l'euro che dopo
un mese di debolezza ha ripreso a correre. La moneta
unica sta allungando il passo nei confronti della valuta
americana, mettendo a segno il maggior incremento dallo
scorso 11 gennaio. Sull'energetico il petrolio ha
raggiunto nuove punte al rialzo a quota $74.15.
WALL
STREET:
CREDE NEL SALVATAGGIO DELLA GRECIA
09 Febbraio 2010 22:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Intervento ritenuto
indispensabile per scongiurare un contagio in Europa.
Sinora smentite le indiscrezioni. Forse pronta
fideiussione sul debito. S&P taglia l'outlook sul debito
di BofA e Citi. Rally di euro e greggio. Dow +1.52
Nasdaq +1.17
Chiusura di seduta in forte rialzo per l'azionario
americano, che si riscatta cosi' dopo una serie di
sedute deboli che hanno messo a rischio il poderoso
rally iniziato a marzo dell'anno scorso. Il Dow Jones
avanza dell'1.52% a 10058.64, il Nasdaq dell'1.17% a
2150.87, l'S&P 500 in progresso dell'1.3% a quota
1070.52. I guadagni hanno permesso ai listini di
recuperare le perdite subite ieri.
Sul mercato e' tornato l'appetito per il rischio,
processo che e' andato di pari passo con la crescita
delle speranze che l'Europa salvi la Grecia, alle prese
con un deficit di bilancio di dimensioni gigantesche.
Per il mercato made in Usa si tratta della prova di
seduta migliore da novembre.
I mercati sono sempre piu' convinti che l'Europa sara
costretta a intervenire per scongiurare un effetto
domino, come ricordato oggi dal commissario Ue per gli
Affari economici e monetari Joaquin Almunia. Il rischio
e' pero' che le attese siano eccessivamente alte. Non
c'e' infatti nulla di certo al momento.
Le numerose indiscrezioni che sono rimbalzate nel corso
della seduta circa un eventuale patto stretto dai Paesi
della zona euro per correre in aiuto di Atene sono a
piu' riprese state smentite dai diretti interessati.
Gli acquisti hanno interessato un po' tutti i settori,
ma a guidare i rialzi sono stati gli energetici e
produttori di materiali di base, favoriti dal rincaro
delle materie prime, mentre il balzo degli industriali
e' soprattutto dovuto alla promozione del settore da
parte di Morgan Stanley. Caterpillar ha fatto segnare un
progresso di oltre il 5%.
Le banche hanno invece sottoperformato l'andamento
generale del mercato, pagando il parere negativo di
Standard & Poor's. L'agenzia si e' detta pessimista
sulle prospettive sul fronte del debito di Bank of
America e Citigroup. I due istituti hanno chiuso
sostanzialmente piatti dopo che S&P ha deciso di
tagliare l'outlook sul debito, citando i timori che un
nuovo piano di salvataggio delle banche piu' grosse del
Paese finisca per lasciare a secco i proprietari di
bond.
Deboli i comparti piu' difensivi, come health care e
colossi al consumo, mentre all'interno della sfera
tecnologica i guadagni sono stati in qualche modo
limitati dalla delusione degli investitori per la
trimestrale di Electronic Arts. La maggiore produttrice
di videogame al mondo ha emesso ieri una guidance
inferiore alle previsioni. L'impatto negativo della
notizia si e' fatto sentire sulla prova odierna e i
titoli scivolano di quasi il 10%, schiacciati in fondo
al Nasdaq.
Spiccano il volo invece le compagnie aeree (+5%), dopo
che United Airlines (+14.5%) ha reso note le cifre
relative alla perfomance di gennaio. Nel primo mese
dell'anno il fatturato consolidato derivante dal
traffico paseggeri e' aumentato del 2.4%. American
Airlines (+9.4%) da parte sua balza sulle notizie
secondo cui Japan Airlines non cedera' alle avances di
Delta Airlines e rimarra' invece fedele alla partnership
stretta con AA.
Nessun impatto particolare invece dai fronte macro, dove
le scorte di magazzino all'ingrosso hanno subito
un'inattesa battuta d'arresto dopo due rialzi mensili
consecutivi. Gli economisti sono nel complesso convinti
che i livelli delle scorte siano da considerare una
componente fondamentale per una crescita sostenibile del
PIL nel 2010.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo
le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
avanzano di $1.86 attestandosi a quota $73.75 al barile.
Sul valutario la moneta unica viaggia in rialzo a quota
$1.3781. In progresso l’oro (futures con scadenza
aprile) a $1077.20 l’oncia (+$11). Arretrano i prezzi
dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark
decennale che si attesta al 3.6040%, in progresso di 12
punti base.
| |
|
|
Martedì
09 Febbraio
2010 |
..... |
Martedì
09 Febbraio
2010 |
..... |
Martedì
09 Febbraio
2010 |
|
|
 |
|
 |
|
 |
|
..... |
Germania
- Edizione Berlino |
..... |
USA - Edizione
Los Angeles |
..... |
Francia -
Edizione Parigi |
..... | |
|
|
.png) |
PARTE 1 |
PARTE CRONOLOGICA |
PARTE 2 |
.png) |
|
|
 |
|
| | |