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11 Febbraio 2010 00:19 NEW YORK
CASE: RIPRENDE LA DISCESA, VERSO UN 'DOUBLE DIP'
di WSI
E' questa la previsione del sito specializzato
Zillow.com. Mai cosi' alti i pignoramenti. Stabile il
numero di chi paga un mutuo piu' caro del valore
effettivo dell'immobile.
I prezzi nel settore immobiliare tornano a sgonfiarsi e,
nella media Usa, sono destinati a toccare il fondo a
meta’ anno. Lo fa sapere Zillow.com, il quarto piu’
grande sito internet dedicato al real estate.
In 29 dei 143 mercati coperti dalla societa’ (inclusi
quelli di Boston, Atlanta e San Diego) i listini si sono
abbassati. I prezzi delle case in altre 29 aree (Los
Angeles e New York comprese) sono cresciuti nell’ultimo
trimestre dell’anno scorso. Ma il tasso di incremento ha
subito una frenata.
A livello nazionale, negli ultimi tre mesi del 2009 il
valore delle abitazioni ha registrato un calo del 5%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La
flessione e’ di mezzo punto percentuale su base
trimestrale.
"Durante l’anno scorso abbiamo assistito a una
stabilizzazione dei prezzi, ma ora ci sono chiari
segnali di imminenti contrazioni", ha spiegato Stan
Humphries, capo economista di Zillow. In una nota stampa
ha aggiunto che "quanto osservato soprattutto a meta’
2009 non e’ stato altro che una boccata d’ossigeno che
ha fatto seguito a un’importante correzione del mercato,
che pero’ non e’ ancora finita".
Lo studio si concentra anche sulla percentuale delle
case mono-famiglia il cui valore e’ praticamente piu’
basso di quando il mutuo acceso per finanziarne
l’acquisto era stato siglato. Il dato e’ leggermente
cresciuto rispetto al trimestre prima.
Coloro che hanno perso la propria casa con un
pignoramento hanno raggiunto il livello massimo a
dicembre: oltre una abitazione ogni mille unita’ e’
stata oggetto di un simile provvedimento in quel mese.
Ma il sito internet aveva registrato simili dati da
quando ne e’ iniziata l’elaborazione nel 2000.
Incentivi fiscali, bassi tassi di interesse e un’attivita’
di prestito piu’ generosa da parte della Federal Housing
Administration sono tra i fattori citati dall’economista
che spiegano il trend in atto.
11 Febbraio 2010 03:06 NEW YORK
USA E EUROPA FALLIRANNO SOTTO IL PESO DEL DEBITO
di WSI
Marc Faber, autore del Gloom, Boom & Doom report, usa
toni da catastrofista. Economie in via di sviluppo molto
piu' solide di quelle del mondo industrializzato. GUARDA
IL VIDEO
I governi di tutte le economie industrializzate
finiranno per fallire sotto il peso dei loro debiti
sovrani, nessuna esclusa. Stati Uniti, Gran Bretagna e
Europa occidentale sono destinate prima o poi a cadere
in default. Parola di Marc Faber, redattore del Gloom,
Boom & Doom report.
"Nel mondo industrializzato il rapporto tra debito e PIL
e' enorme, se si parla in termini di debito governativo
e di debiti fluttuanti che prima o poi dovranno essere
restituiti", ha dichiarato Faber nel corso di
un'intervista telefonica rilasciata in diretta
all'emittente Cnbc Usa.
Borsa di Tokyo chiusa per festività in Giappone
La Borsa di Tokyo è rimasta oggi chiusa. In Giappone si
celebra l'anniversario della Fondazione della Nazione (Kenkoku
Kinen no Hi).
Redazione Borsainside 06:58
Usa: Geithner, Ancora Molto Lavoro Da Fare Su
Banche
giovedì, 11 febbraio 2010 - 8:29 CET
(AGI) - New York, 10 feb. - Il sistema finanziario
statunitense ha invertito rotta e si sta lentamente
riprendendo, anche se ci sara' ancora molto lavoro da
fare perche' recuperi a pieno le sue forze. Lo ha
dichiarato il segretario del Tesoro Usa, Timothy
Geithner. "Il sistema finanziario si sta riprendendo, ma
e' ancora danneggiato e abbiamo molto lavoro da fare per
riparare tali danni" ha dichiarato Geithner
Cina: a Gennaio Corrono i Prestiti e
l'Inflazione Sale Meno Di Attese
giovedì, 11 febbraio 2010 08:37 PECHINO
(ASCA) - Roma, 11 feb - Continua la corsa dei prestiti
in Cina nonostante le misure restrittive varate
recentemente da autorita' di governo e banca centrale ma
l'inflazione a gennaio sale meno delle previsioni
facendo rientrare parte delle preoccupazioni di una
nuova stretta sul fronte del credito. I nuovi prestiti
al settore privato erogati a gennaio sono ammontati a
1.390 miliardi di yuan pari a 203 miliardi di dollari
facendo accelerare i prezzi degli immobili. Negli ultimi
mesi la corsa dei prestiti aveva fatto temere che sul
mercato ci sia un eccesso di liquidita' con effetti
negativi sull'inflazione. A gennaio invece l'indice dei
prezzi al consumo e' aumentato dell'1,5% rispetto
all'1,9% del mese precedente e nonostante un +3,7% dei
generi alimentari. Secondo diversi analisti, un tasso di
inflazione all'1,5% non comportera' un ulteriore
inasprimento sul fronte della concessione del credito e
soprattutto non comportera' un innalzamento dei tassi di
interesse. Intanto sul fronte immobiliare il prezzo
medio delle case e' aumentato sempre a gennaio del 9,5%
rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e si
tratta del maggio incremento dal gennaio del 2008.
L'aumento del prezzo delle case riflette il raddoppio
dei prestiti erogati nel corso del 2009 a 9.600 miliardi
di yuan. Un andamento che aveva alimentato le
preoccupazione del governo e dela banca centrale che
all'inizio dell'anno ha iniziato a prendere una serie di
misure per raffreddare la concessione di credito. La
prima mossa e' stata la disposizione che obbliga le
banche ad innalzare dello 0,50% la riserva obbligatoria,
poi due aumenti dei tassi sui titoli a tre e 12 mesi e
infine una azione di moral suasion che ha portato 6 sei
tra le principali banche cinesi a bloccare la
concessione di nuovi prestiti dal 19 gennaio all'inizio
di febbraio dopo un vertice straordinario presso la
banca centrale.
Brown, tassa mondiale su banche vicina
giovedì, 11 febbraio 2010 - 9:33 CET
(ANSA) - NEW YORK, 11 FEB - I leader delle maggiori
economie mondiali sono vicini ad un accordo per
l'imposizione, a livello globale, di una tassa sulle
banche. E un accordo potrebbe essere siglato al G20
fissato in giugno, dice al Financial Times il premier
britannico Gordon Brown. L'imposta potrebbe costare al
settore dei servizi finanziari decine di mld di sterline
l'anno. Brown ritiene che l'Fmi possa appoggiare
l'ipotesi di un'imposta globale prima dell'assemblea di
primavera dell'Fmi che si terra' in aprile.
Crisi: Spagna sempre in
recessione
giovedì, 11 febbraio 2010 09:42 MADRID
(ANSA) - MADRID, 11 FEB - La Spagna ha chiuso il 2009
sempre in recessione: il pil ha segnato una flessione
dello 0,1% nell'ultimo trimestre dell'anno. E' quanto
emerge dai dati diffusi oggi dall'Istituto nazionale
Statistiche (Ine). Sull'insieme del 2009 il pil ha
registrato un calo del 3,6%. I dati diffusi oggi dall'Ine
confermano le stime pubblicate la settimana scorsa dalla
Banca di Nazionale. La Spagna e' l'unico Paese del G20 a
non essere ancora uscito dalla recessione.
Bce: Ripresa Discontinua e Disoccupazione Ancora In
Aumento
giovedì, 11 febbraio 2010 10:01 BRUXELLES
(AGI) - Roma, 11 feb. - L'economia dell'area euro "crescera'
a ritmo moderato nel 2010 e il processo di ripresa
risultera' probabilmente discontinuo". A dirlo e' la
Banca centrale europea che avverte: "la disoccupazione
dovrebbe seguitare a registrare un certo incremento,
attenuando la crescita dei consumi". Nel bollettino
mensile l'Istituto di Francoforte spiega inoltre che "le
prospettive restano soggette a incertezza".
Usa: a Gennaio
Pignoramenti Abitazioni -10% Su Mese. Su Anno +15%
giovedì, 11 febbraio 2010 11:10 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 11 feb - In chiaroscuro i dati sui
pignoramenti di abitazioni negli Usa derivanti
dall'insolvenza dei mutuatari. Secondo i dati diffusi da
RealtyTrac, a gennaio sono all'asta o oggetto di
pignoramento esecutivo 315 mila abitazioni, si tratta di
una flessione del 10% rispetto al mese di dicembre. Ma
rispetto al gennaio del 2009, si registra un aumento del
15%. I dati mostrano che una abitazione su 409 ha
ricevuto la notifica di pignoramento.
Borse Asia-Pacifico
positive, svetta Hong Kong
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,1% a 2.985,50
punti. Per il listio cinese si è trattato della terza
seduta positiva di fila. I prezzi al consumo sono
aumentati lo scorso mese in Cina meno di quanto atteso
dagli economisti. La notizia ha ridotto i timori del
mercato relativi ad un possibile aumento dei tassi
d'interesse. Nel settore immobiliare China Vanke
(CN0008879206) ha guadagnato lo 0,8%, Poly Real Estate
(CN000A0KE8T0) l'1,5% e Gemdale (CNE000001790) il 2,3%.
I prezzi degli immobili sono aumentati a gennaio nelle
70 principali città cinesi del 9,5%. Baoshan Iron &
Steel (CNE0000015R4) ha guadagnato il 5,7%. Secondo
delle voci di stampa il primo produttore cinese
d'acciaio potrebbe alzare i suoi prezzi a causa della
forte domanda e dell'aumento dei costi per le materie
prime. I bancari hanno chiuso contrastati. Industrial
and Commercial Bank (CN000A0LB42) è rimasto invariato,
Bank of China (CN000A0J3PX9) ha perso lo 0,2%, China
Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha guadagnato lo 0,5%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dell'1,9% a
20.290,69 punti. Il settore immobiliare ha beneficiato
del calo dei timori relativi ad una possibile stretta
creditizia in Cina. Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha guadagnato l'1,8%, Cheung Kong
Holdings (HK0001000014) l'1,9%, Henderson Land
(HK0012000102) il 3,5% e Hang Lung Properties
(HK0101000591) l'1,7%. Bank of East Asia (HK0023000190)
ha chiuso in rialzo del 3%. La banca della città
costiera ha annunciato dei dati di bilancio migliori
delle attese degli analisti. Tra gli altri titoli del
settore bancario HSBC (GB0005405286) ha guadagnato
l'1,6%, Hang Seng Bank (HK0011000095) lo 0,4% e BOC Hong
Kong (HK2388011192) lo 0,6%. China Unicom (HK0000049939)
ha chiuso in rialzo del 5,1%. Nomura ha promosso il
titolo del secondo operatore cinese di telefonia mobile
da "Neutral" a "Buy". Citic Pacific (HK0267001375) ha
guadagnato il 5,2%. Morgan Stanley ha avviato la
copertura sul titolo del conglomerato con "Overweight".
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,9%, lo Straits Times a
Singapore lo 0,7% e il Kospi a Seul l'1,8%. La Borsa di
Taipei è rimasta oggi ferma.
Redazione Borsainside 12:02
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India -
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Grecia: disoccupazione
sale al 10,6%
giovedì, 11 febbraio 2010 12:39 ATENE
(ANSA) - ATENE, 11 FEB - Il tasso di disoccupazione in
Grecia e' salito a novembre 2009 al 10,6%. Lo rende noto
il Servizio nazionale di statistica (Nss). Nell'ottobre
dello scorso anno la disoccupazione era al 9,8%, e nel
novembre 2008 al 7,8%.
Ue: Van Rompuy, accordo
su Grecia
giovedì, 11 febbraio 2010 - 14:32 CET
(ANSA) - BRUXELLES, 11 FEB - 'Abbiamo trovato un
accordo': lo ha affermato il presidente stabile della Ue
Herman Van Rompuy, poco prima dell'avvio del vertice Ue.
La Grecia -spiega- non chiede sostegno finanziario ai
partner europei nonostante le sue difficolta'. L'Ue
chiede ad Atene di applicare il piano di risanamento
delle finanze pubbliche per rispettare gli obiettivi di
riduzione del deficit. Inoltre gli Stati membri sono
pronti a prendere misure per la stabilita' della zona
euro attraverso un'azione coordinata.
Usa: richieste sussidi a
440.000 unita'
giovedì, 11 febbraio 2010 16:13 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 11 FEB - Le richieste di sussidio di
disoccupazione negli Stati Uniti sono calate di 43.000
unita' la settimana scorsa, a quota 440.000. Il dato e'
migliore delle stime degli analisti, che prevedevano un
calo a 465.000 unita' dalle 480.000 (dato rivisto oggi
al rialzo a 483.000) della settimana precedente.
Grecia, tra opzioni c'è acquisto bond da banche statali
Ue
reuters - giovedì, 11 febbraio 2010 - 16:13 CET
Nell'accordo raggiunto dai capi di stato dell'Unione
europea, tra le opzioni considerate per sostenere la
Grecia ci sarebbe l'acquisto dei bond del paese da parte
di alcune banche statali della zona euro.
Lo sostiene una fonte a conoscenza delle trattative
aggiungendo che il sostegno dato alla Grecia potrebbe
non essere uguale per tutti i paesi, ma variare a
seconda del peso dei singoli membri nella zona euro.
Alla domanda se l'idea di un acquisto di titoli di stato
fosse sul tavolo, la fonte ha risposto: "Sì, ci sono
diverse opzioni... Sarà diverso da paese a paese. Ciò
che vogliamo è mettere insieme tutte le opzioni
possibili".
"Lunedì discuteremo le modalità di un intervento. Il
meccanismo di sostegno potrebbe essere strutturato in
diverse fasi", ha aggiunto. "Il contributo dei paesi
potrebbe essere organizzato secondo il loro peso
all'interno della zona euro".
I dettagli per un sostegno alla Grecia non sono ancora
stati concordati a causa del mancato consenso di un
partner della coalizione tedesca al governo, la Fdp.
Per quanto riguarda il ruolo del Fondo monetario
internazionale, sostiene la fonte, dovrebbe limitarsi a
un sostegno tecnico.
La mancanza di dettagli
sull'accordo per la Grecia pesa sui mercati
BlueTG.it - giovedì, 11 febbraio 2010 16:24 MILANO
La Ue chiede alla Grecia di impegnarsi maggiormente per
il controllo dei conti pubblici ma è preparata a
prendere “determinate” misure per porre fine alla più
seria crisi che abbia colpito un paese membro dalla
nascita dell’euro.
Misure supplementari e rispetto delle regole comuni da
parte di Atene in cambio di aiuti, che il vertice dei
ministri finanziari ed economici della Ue della prossima
settimana tradurrà in una serie di “raccomandazioni” ma
che per ora non forniscono alcun maggiore dettaglio ai
mercati, tanto che è bastato una partenza incerta di
Wall Street, ora in calo di poco meno di mezzo punto,
per far scomparire i rialzi visti nel corso della
mattinata sui principali listini europei.
A Milano gli indici si muovono in rosso di quasi l’1% a
poco più di un’ora dalla conclusione della seduta, così
come a Parigi e Francoforte. Invariata Londra (stamane
in rialzo di un punto percentuale), l’Eurostoxx50 cede
attorno all’1,3%.
Grecia: Trichet, Allerta
Bce/Commissione Su Impegni Presi
giovedì, 11 febbraio 2010 - 18:02 CET
(AGI) - Bruxelles, 11 feb. - La Bce e la Commissione
europea mantengono l'"allerta" sull'adempimento, da
parte del governo greco, degli impegni presi con il
piano di risanamento gia' presentato a Bruxelles. Lo ha
detto, al termine del vertice Ue, il presidente della
Banca centrale europea Jean Claude Trichet, precisando
che l'azione comune di monitoraggio sara' "permanente".
Le borse europee chiudono contrastate, bene Londra e
ZurigoI principali listini azionari europei hanno chiuso
oggi contrastati. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo
0,6% e lo SMI a Zurigo l'1,1%. Il DAX a Francoforte ha
perso lo 0,6%, il CAC40 a Parigi lo 0,5% e il FTSE MIB a
Milano lo 0,8% L'Unione Europea ha indicato che sosterrà
la Grecia ma non ha fornito alcun dettaglio sugli
eventuali aiuti per il paese ellenico. Questa
circostanza ha fatto riaumentare il nervosismo sul
mercato e penalizzato soprattutto i bancari. Barclays
(GB0031348658) ha perso il 3,4%, Deutsche Bank
(DE0005140008) il 2,2%, Crédit Agricole (FR0000045072)
il 3,8% e Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 3%.
La Borsa di Londra ha beneficiato del rally dei titoli
dei produttori di materie prime. BHP Billiton
(GB0000566504) ha guadagnato il 2,4%, Rio Tinto
(GB0007188757) il 2,4%, BG Group (GB0008762899) il 2,5%
e Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) il 2%. I farmaceutici
hanno sostenuto Zurigo. Novartis (CH0012005267) ha
chiuso in rialzo dell'1,5% e Roche (CH0012032048) del
2%. ABB (CH0012221716) ha guadagnato il 2,6%. Deutsche
Bank ha promosso oggi il titolo a "Buy". Credit Suisse
(CH0012138530) ha perso lo 0,7%. La banca svizzera ha
generato lo scorso trimestre un utile inferiore alle
attese degli analisti.
Air France-KLM (FR0000031122) ha perso a Parigi l'11,2.
La linea aerea ha pubblicato dei deludenti dati di
bilancio ed indicato di attendersi delle perdite anche
durante il corrente trimestre. Sulla scia di Air
France-KLM British Airways (GB0001290575) ha perso il
3,5% e Lufthansa (DE0008232125) il 3,2%.
Male anche i titoli dei costruttori di automobili.
Renault (FR0000131906) ha chiuso in calo del 5,2%.
L'impresa francese ha registrato lo scorso anno delle
perdite superiori alle previsioni degli analisti. Tra
gli altri titoli del settore Daimler (DE0007100000) ha
perso il 2,6% e Volkswagen (DE0007664005) il 3%.
Alcatel-Lucent (FR0000130007) ha perso l'11,8%. Il
gigante delle infrastrutture per le telecomunicazioni ha
tagliato i suoi obiettivi per l'intero esercizio.
Redazione Borsainside 18:50
Grecia, da leader Ue
nessun dettaglio concreto su piano aiuti
reuters giovedì, 11 febbraio 2010 - 19:23 CET
I leader dei paesi dell'Unione europea hanno terminato
la conferenza stampa dopo il summit che si è tenuto
sulla crisi finanziaria della Grecia.
Non sono stati però annunciati dettagli concreti in
merito al sostegno ad Atene deciso oggi dal consiglio
europeo e sottoscritto da tutti e ventisette i capi di
stato e di governo Ue.
Il premier George Papandreu, parlando con i cronisti al
termine del vertice, ha detto che il Consiglio europeo
non ha discusso i dettagli dei possibili aiuti perché ha
ritenuto che il messaggio politico sia sufficiente a
stabilizzare la situazione nei mercati.
Borse dell'Europa
dell'Est: Chiusura contrastata, Mosca +0,4%
Le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso
oggi contrastate.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca lo 0,4% a 1.391,94
punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri e
sono stati poco al di sopra della media. Nella prima
metà della seduta il mercato azionario russo ha
beneficiato dell'aumento del prezzo del petrolio. Nel
pomeriggio sono però scattate delle prese di beneficio a
causa della debole apertura di Wall Street. Tra i titoli
del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha guadagnato
il 2,8% e Rosneft (RU000A0J2Q06) lo 0,9%. Norilsk Nickel
(RU0007288411) ha chiuso invariato, Gazprom
(RU0007661625) ha perso l'1,6%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,1% a 20.670,46
punti. MOL (HU0000068952) ha perso l'1,4%. Secondo
l'agenzia stampa MTI l'impresa petrolchimica vorrebbe
riacquistare la sua quota di minoranza controllata dalla
russa Surgutneftegas (RU0006936028). Egis (HU0000053947)
ha guadagnato il 2,2%. L'impresa farmaceutica si attende
per quest'anno una crescita dei ricavi sui suoi mercati
chiave. Tra gli altri titoli dell'indice ungherese
Magyar Telekom (HU0000016522) ha guadagnato l'1,5%,
Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,2% e OTP Bank
(HU0000061726) lo 0,3%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,9% a 1.122,00 punti. Sulla
maggior parte dei titoli di maggior peso del listino
ceco sono scattate oggi delle prese di beneficio.
Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso il 3%, Erste
Group Bank (AT0000652011) l'1,8% e Ceske Energeticke
Zavody (CZ0005112300) l'1%. Telefónica O2 C.R.
(CZ0009093209) ha guadagnato l'1,5%.
Il WIG a Varsavia ha perso l'1,2% a 37.322,52 punti. I
dubbi del mercato relativi al salvataggio della Grecia
hanno penalizzato i bancari. Bank Pekao (PLPEKAO00016)
ha perso il 2,6%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il
2,4%, BZW Bank (PLBZ00000044) l'1,2% e BRE Bank
(PLBRE0000012) il 2,7%. Telekomunikacja Polska
(PLTLKPL00017) ha beneficiato del suo carattere
difensivo ed ha guadagnato il 2,1%.
Redazione Borsainside 20:34
La Borsa di San Paolo
sale per la quarta seduta di fila Quasi tutte le borse
dell'America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l'1,7% a 66.128,94
punti. Per il listino brasiliano si è trattato della
quarta seduta positiva di fila. In spolvero i titoli dei
produttori di materie prime. Petroleo Brasileiro
(BRPETRACNPR6) ha guadagnato il 2,2%. Il prezzo del
petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo dell'1%.
Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato l'1,9%. Il prezzo del
rame ha guadagnato ieri al NYMEX il 4,7%. Nel settore
dell'acciaio Companhia Siderúrgica Nacional
(BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 2,8% e Gerdau
(BRGGBRACNPR8) il 4,8%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,3%
a 30.845,63 punti. Tra le blue chips messicane América
Móvil (MXP001691213) ha guadagnato l'1,4% e Grupo Mexico
(MXP370841019) il 3,4%. Wal-Mart de Mexico
(MXP810081010) ha perso lo 0,2% e Cemex (MXP225611567)
lo 0,6%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha guadagnato l'1,9%, l'IPSA a
Santiago del Cile lo 0,8%, l'IGBC a Bogotà lo 0,3% e il
General a Lima l'1,3%. L'IBVC a Caracas lo 0,5%.
Redazione Borsainside 00:28
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WALL
STREET: FUTURES USA AMPLIANO I GUADAGNI DOPO I
SUSSIDI
11 Febbraio 2010 15:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
L'Ue correra' in aiuto
della Grecia: dettagli attesi in giornata. Per ora
reazione timida del mercato Usa, aiutato invece dal
fronte macro. Meno americani del previsto hanno fatto
domanda di indennita' di disoccupazione. Euro sotto
$1.37.
Quando manca mezz'ora all’avvio delle contrattazioni, i
contratti sui principali indici azionari Usa scambiano
sopra la parita’ (vedi quotazioni a fondo pagina),
facendo pensare ad un avvio di seduta positivo.
Notizie incoraggianti sono giunte dal fronte macro e in
particolare dal mercato del lavoro: le nuove richieste
di sussidio di disoccupazione sono infatti calate di 43
mila unita' la settimana scorsa, piu' del previsto.
A polarizzare l'attenzione del mercato e' anche il
summit previsto per oggi dei Paesi membri della Ue, che
hanno gia' preso in considerazione un possibile
pacchetto di misure per aiutare la Grecia a ridurre
l'enorme deficit di bilancio.
Il presidente del Congilio Europeo Herman Van Rompuy ha
annunciato che dopo due ore di colloqui intensi tenuti a
Bruxelles i leader dell'Unione Europea hanno trovato un
accordo, anche se sembra che qualsiasi pacchetto di
aiuti richiedera' in cambio un impegno da parte di Atene
a fare delle correzioni dal punto di vista economico e
fiscale. I dettagli sui tempi e modi dovrebbero venire
annunciati in giornata.
Il presidente Van Rompuy ha inoltre precisato che i
Paesi della zona euro intraprenderanno "un'azione
coordinata e determinata se ce ne sara' bisogno" per
preservare la stabilita' della moneta unica. Al momento
sul mercato valutario, l'euro cede terreno sul dollaro
scivolando sotto quota $1.37.
Gli analisti temono che il movimento ribassista del
mercato possa protrarsi ancora sul breve termine, per
circa un altro mese. In particolare gli strategist di
Credit Suisse hanno paura per l'impatto che avranno una
serie di fattori, tra cui un eventuale crisi del credito
sovrano in Europa, una stretta monetaria in Cina, le
misure di exit strategy in Usa e la riforma del sistema
di controllo degli istituti finanziari americani. L'S&P
e' in calo del 7% dai massimi del 2010.
In ambito di trimestrali hanno pubblicato i conti
fiscali, tra gli altri PepsiCo, Marriott International,
Philip Morris, Autonation e Viacom. La casa
automobilistica Autonation, la catena alberghiera
Marriott e la societa' media Viacom hanno battuto le
stime. In linea gli utili della societa' di bibite.
Fari puntati nel frattempo su Prudential Financial e
Allstate, dopo che entrambe le compagnie di
assicurazione hanno annunciato di essere tornati in
utile negli ultimi due mesi dell'anno, anche se nel caso
di Prudential le attese non sono state rispettate, al
contrario di quanto avvenuto per Allstate.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo
le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
avanzano di $0.5 attestandosi a quota $75.02 al barile.
Sul valutario la moneta unica si indebolisce a quota
$1.3699. In progresso l’oro a $1084.20 l’oncia (+$7.90).
Arretrano leggermente i prezzi dei Titoli di Stato, con
il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al
3.7100%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e' in rialzo di 4.50 punti (+0.42%) a
1067.80.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 sale di 8.50 punti a
1753.25 (+0.49%).
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 46.00 punti
(+0.46%) a quota 10031.
WALL
STREET: DEBOLE IN AVVIO CON BANCHE E PETROLIFERI
11 Febbraio 2010 15:30 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Mercato nervoso per il
rialzo del dollaro. Buone notizie dal fronte del lavoro:
le richieste continuative di sussidio sono scese sui
minimi da dicembre 2008. Nessun impatto da Atene: si
attendono dettagli sul piano di aiuti Ue. Euro a
$1.3668.
Partenza sottotono per il mercato azionario a stelle
strisce. Si riscontra un certo nervosismo dovuto
soprattutto al recente rafforzamento del dollaro.
Il Dow cede lo 0.21% a quota 10016.99, il Nasdaq lo
0.24% in area 2142.63, mentre l'S&P 500 lascia sul campo
lo 0.28% attestandosi a 1065.09 punti. A livello di
settori gran parte delle pressioni al ribasso esercitate
sull'azionario arrivano dai finanziari, dei minerari e
dei petroliferi.
Nell'ultima mezz'ora il biglietto verde e' passato in
territorio positivo e al momento scambia in rialzo di
circa lo 0.3% contro le principali valute concorrenti.
Tale andamento ha messo in secondo piano le notizie
positive giunte dal fronte macro e in particolare dal
panorama del lavoro.
La settimana scorsa meno americani del previsto hanno
infatti presentatto domanda di sussidio di
disoccupazione, con le richieste che sono calate di 43
mila unita'. Le richieste continuative hanno raggiunto i
livelli piu' bassi da dicembre 2008.
Per quanto riguarda la situazione finanziaria instabile
della Grecia - che continua ad attirare l'attenzione
degli operatori americani, i quali temono per un effetto
domino sulle altre economie mondiali - finche' nessun
dettaglio specifico sul piano di aiuti Ue alla Grecia
verra' annunciato, il mercato difficilmente reagira'.
Il presidente del Congilio Europeo Herman Van Rompuy ha
fatto sapere che dopo due ore di colloqui intensi tenuti
a Bruxelles i leader dell'Unione Europea hanno trovato
un accordo, anche se sembra che qualsiasi pacchetto di
aiuti richiedera' in cambio un impegno da parte di Atene
a fare delle correzioni dal punto di vista economico e
fiscale. I dettagli sui tempi e modi dovrebbero venire
annunciati in giornata.
Il presidente Van Rompuy ha inoltre precisato che i
Paesi della zona euro intraprenderanno "un'azione
coordinata e determinata se ce ne sara' bisogno" per
preservare la stabilita' della moneta unica. Al momento
sul mercato valutario, l'euro cede terreno sul dollaro
scivolando sotto quota $1.37.
In ambito di trimestrali hanno pubblicato i conti
fiscali, tra gli altri PepsiCo, Marriott International,
Philip Morris, Autonation e Viacom. La casa
automobilistica Autonation, la catena alberghiera
Marriot e la societa' media Viacom hanno battuto le
stime. In linea gli utili della societa' di bibite.
Fari puntati nel frattempo su Prudential Financial e
Allstate, dopo che entrambe le compagnie di
assicurazione hanno annunciato di essere tornati in
utile negli ultimi due mesi dell'anno, anche se nel caso
di Prudential le attese non sono state rispettate, al
contrario di quanto avvenuto per Allstate.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo
le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
avanzano di $0.15 attestandosi a quota $74.67 al barile.
Sul valutario la moneta unica si indebolisce a quota
$1.3668. In progresso l’oro a $1077.90 l’oncia (+$1.60).
Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il
rendimento sul benchmark decennale che si attesta al
3.7060%, in progresso di 12 punti base.
WALL
STREET: IN RIPRESA, MA LE BANCHE FANNO FATICA
11 Febbraio 2010 17:30 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Sui finanziari pesano i
timori per le ripercussioni che la crisi sul debito in
Europa avra' anche altrove. Pesante JP Morgan. In denaro
AIG e 3M, favorita dai commenti degli analisti. L'euro
scivola sotto quota $1.36. Trimestrali positive.
I listini si avvicinano al giro di boa in progresso,
incorraggiati dalle notizie giunte dal fronte macro e
dall'Europa dove e' stato raggiunto un accordo per
aiutare la Grecia a ridurre il suo enorme deficit di
bilancio.
Gia' prima del suono della campanella i futures
scambiavano in territorio positivo, favoriti
dall'annuncio del presidente dell'Unione Europea Herman
Van Rompuy in cui veniva data la conferma del
raggiungimento di un accordo per correre in soccorso
della Grecia.
Tuttavia i dettagli sono ancora molto vaghi e questa,
insieme al rafforzamento progressivo del dollaro, puo'
essere considerata una delle motivazioni per cui il
mercato ha poi aperto in rosso. A proposito di mercato
delle valute, l'euro e' scivolato momentaneamente sotto
quota $1.36.
Confortanti i numeri pubblicati dal Dipartimento del
Lavoro, da cui e' emerso che le nuove richieste di
sussidio di disoccupazione sono calate piu' del previsto
la settimana scorsa, sui minimi dal 2 gennaio. Le
domande continuative sono invece scese ai livelli piu'
bassi da dicembre 2008.
Restano particolarmente fiacchi invece i finanziari
(benchmark XLF piatto), con JP Morgan (-0.3%) che e' tra
i peggiori titoli sul Dow. Gli investitori hanno paura
che i problemi sul fronte del debito in Europa possano
espandersi a macchia d'olio anche al di fuori dei
confini del Vecchio Continente.
In forte denaro il colosso assicurativo AIG, che ha
lanciato un nuovo sistema per classificare i dipendenti
in base alla loro performance, che prevede anche bonus e
incentivi in base alle prestaizoni.
Tra le note positive di giornata figura anche 3M. La
produttrice dei post-it si e' portata in vetta al
paniere delle blue chip dopo che gli analisti di Sanford
Bernstein hanno promosso il rating a Outperform da
Market perform, citando margini e tasso di crescita in
miglioramento.
In ambito di trimestrali hanno pubblicato i conti
fiscali, tra gli altri PepsiCo, Marriott International,
Philip Morris, Autonation e Viacom. La casa
automobilistica Autonation, la catena alberghiera
Marriot e la societa' media Viacom hanno battuto le
stime. In linea gli utili della societa' di bibite.
A livello settoriale le migliori performance sono
segnate dai comparti:
Coal-KOL +4.4%, Gold Miners-GDX +3.8%, Metals and
Mining-XME +3.7%, Steel-SLX +3.2%, Base Metals-DBB
+2.9%, Australia-EWA +2.7%, China-FXI +2.4%, Home
Builders-XHB +2.3%, Silver-SLV +2.2% e
Semiconductors-SMH +2.0%. Le peggiori: Spain-EWP -1.9%,
Volatility-VXX -1.5%, Italy-EWI -1.1%, France-EWQ -0.7%
e Germany-EWG -0.7%.
Alle 18:30 circa il volume di scambio e' di 465 milioni
di pezzi al NYSE e 960 milioni al Nasdaq. I titoli in
rialzo contro quelli in ribasso sono 2076 a 843 al Nyse
e 1640 a 885 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i
nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 40 a 6 al
NYSE e 34 a 12 al Nasdaq.
WALL
STREET:
RIMBALZA SPINTA DA ENERGIA E TECH
11 Febbraio 2010 22:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Trovato l'accordo per gli
aiuti Ue alla Grecia. Ma i dettagli sono vaghi, il che
ha alimentato un certo nervosismo. Deboli le banche e in
particolare JP Morgan. Il dollaro avanza sull'euro, ma
non impedisce un rincaro delle commodity.
A Wall Street sono tornati gli acquisti, con il Dow
Jones che ha cancellato le perdite accusate a meta'
mattinata per chiudere con un guadagno consistente, di
oltre 100 punti.
Nel frattempo sul valutario il dollaro si e' rafforzato
sulla moneta unica, penalizzata dai timori circa il
debito fuori controllo di alcuni Paesi della zona euro.
La corsa del biglietto verde non ha impedito alle
materie prime e alle societa' a esse legate di
guadagnare terreno. Particolarmente solida la prova dei
metalli preziosi, che hanno chiuso in progresso del
2.3%.
Tra i settori piu' richiesti figurano anche i
tecnologici, mentre per i finanziari e' stata una
giornata fiacca. L'asta del Tesoro di titoli a 30 anni
ha incontrato una domanda debole: il rapporto
bid-to-cover e' stato infatti pari al 2.36, di molto
sotto il 2.48 di media registrato nelle ultime emissioni
analoghe. Il rendimento massimo e' stato del 4.625%.
L'azionario era partito con il piede giusto, sulla scia
dell'entusiasmo scaturito dall'accordo, confermato dalle
parole del president dell'Unione Europea Herman Van
Rompuy, trovato per saldare il debito della Grecia.
Tuttavia i dettagli sono ancora abbastanza vaghi, il che
ha provocato un incremento dell'incertezza - e della
volatilita' - nel mercato.
All'interno del settore finanziario, che ha accusato
cali in controtendenza con il resto del mercato, salta
all'occhio il ribasso di JP Morgan. La banca e' stata
schiacciata in fondo al paniere delle blue chip, con gli
investitori che hanno paura che i problemi gravi
riguardanti la situazione finanziaria di alcuni Paesi
europei possano espandersi altrove.
Confortanti i numeri pubblicati dal Dipartimento del
Lavoro, da cui e' emerso che le nuove richieste di
sussidio di disoccupazione sono calate piu' del previsto
la settimana scorsa, sui minimi dal 2 gennaio. Le
domande continuative sono invece scese ai livelli piu'
bassi da dicembre 2008.
In forte denaro il colosso assicurativo AIG, che ha
lanciato un nuovo sistema per classificare i dipendenti
in base alla loro performance, che prevede anche bonus e
incentivi in base alle prestaizoni.
Tra le note positive di giornata figura anche 3M. La
produttrice dei post-it si e' portata in vetta al
paniere delle blue chip dopo che gli analisti di Sanford
Bernstein hanno promosso il rating a Outperform da
Market perform, citando margini e tasso di crescita in
miglioramento.
In ambito di trimestrali hanno pubblicato i conti
fiscali, tra gli altri PepsiCo, Marriott International,
Philip Morris, Autonation e Viacom. La casa
automobilistica Autonation, la catena alberghiera
Marriot e la societa' media Viacom hanno battuto le
stime. In linea gli utili della societa' di bibite.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo
le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
avanzano di $0.63 attestandosi a quota $75.15 al barile.
Sul valutario la moneta unica si indebolisce a quota
$1.3683. In progresso l’oro a $1094.70 l’oncia
(+$18.40). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con
il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al
3.7330%, in progresso di 39 punti base.
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