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La Borsa di Tokyo chiude in leggero
rialzo
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in leggero rialzo. Il
Nikkei ha guadagnato lo 0,2% a 10.034,25 punti ed il
Topix lo 0,2% a 885,17 punti. La seduta è stata
tranquilla, i volumi di scambio bassi. Wall Street è
rimasta ieri ferma, alcune borse asiatiche sono state
anche oggi chiuse a causa delle festività per il
Capodanno cinese. Panasonic (JP3866800000) ha guadagnato
l'1,4%. Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo del
leader mondiale dei prodotti di elettronica di consumo
da "Sell" a "Hold". I titoli dei produttori di
automobili hanno registrato una ripresa. Honda
(JP3854600008) ha guadagnato l'1,3%, Nissan
(JP3672400003) lo 0,7% e Toyota (JP3633400001) lo 0,7%.
All Nippon Airways (JP3429800000) ha chiuso in rialzo
del 3,1%. Citigroup ha promosso il titolo della linea
area da "Hold" a "Buy". La banca d'affari si attende una
ripresa dei voli internazionali.
Sumitomo Corp. (JP3404600003) ha perso il 4,4%. La
holding commerciale ha fatto un'offerta per aumentare la
sua partecipazione nell'operatore televisivo via cavo
Jupiter Telecommunications dal 27,4% al 40%.
Nel settore del credito al consumo Takefuji
(JP3463200000) ha chiuso in calo del 5,6%, Promise
(JP3833750007) dell'8,6% e Acom (JP3108600002)
dell'8,2%. Citigroup ha declassato Promise e Acom a
"Sell" e Takefuji a "Hold". Secondo la banca d'affari le
autorità che vigilano sul settore implementeranno
probabilmente il prossimo giugno le più restrittive
regole sulla concessione dei prestiti.
Redazione Borsainside 07:36
Barclays: Raddoppia l'Utile a 9,39
Mld Ma Il Vertice Rinuncia Ai Bonus
martedì, 16 febbraio 2010 08:37 LONDRA
(ASCA) - Roma, 16 feb - Barclays (Londra: BARC.L -
notizie) archivia il 2009 con una forte crescita dei
profitti. L'utile entto sale a 9,39 miliardi di sterline
con una progressione del 114% sul risultato del
precedente esercizio, tuttavia il vertice della banca
britannica ha deciso di rinunciare ai bonus. Il
presidente Bob Diamond e il ceo John Varley non
incasseranno bonus per il secondo anno consecutivo. ''Il
board considera molto positiva la performance del 2009 -
informa un comunicato - tuttavia in considerazione
dell'impatto della crisi su molti clienti, sugli
azionisti e considerando che le banche e i banchieri
rimangono al centro di preoccupazioni e dell'interesse
intenso dell'opinione pubblica, Varley e Diamond hanno
informato il board sulla loro volonta' di non ricevere
alcun bonus''.
Assogestioni: Messori,
Solo Le Fusioni Salveranno i Fondi (Sole 24ore)
martedì, 16 febbraio 2010 - 9:04
(ASCA) - Roma, 16 feb - Solo le fusioni salveranno i
fondi di investimento. E' quanto afferma il presidente
di Assogestioni, marcello Messori in una intervista al
Sole 24Ore nella quale indica che che ''il settore del
risparmio gestito e' in condizioni simili a quelle del
sistema bancario a meta' degli anni '90. Avrebbe bisogno
di un processo di consolidamento che faccia nascere
poche grandi sgr in grado di competere su scala europea,
e tante piccole sgr specializzate. In questo modo si
allenterebbe anche la dipendenza delle sgr da singoli
gruppi bancari''.
16 Febbraio 2010 10:15 NEW YORK
FED PAGA
ANCORA IL CASO BEAR STEARNS
Secondo un’indiscrezione riportata da Ft, la Fed avrebbe
riportato perdite di Mld$ sugli asset immobiliari
acquistati da Bearn Stearns come parte del pacchetto di
salvataggio. Le perdite sarebbero legate principalmente
ai prestiti per immobili commerciali che erano stati
acquisiti dalla Fed con un valore stimato di 7,7 Mld$,
ma che fino a fine settembre presentavano un valore
inferiore a 4 Mld$.
Russia: Nel i Trimestre Pil Reale
+7,4%
martedì, 16 febbraio 2010 10:49 MOSCA
AGI - Mosca, 16 feb. - La ripresa economica russa si sta
dimostrando piu' veloce del previsto e l'aumento del
prodotto interno lordo nel primo trimestre 2010 potrebbe
attestarsi al 3,5% rispetto allo stesso periodo del
2009. Le previsioni vengono dall'Istituto Renaissance
Capital che ha rivisto le proprie stime precedenti,
+2,8%. Le nuove cifre si basano sul salto fatto a
dicembre dalle vendite al dettaglio che secondo i
ricercatori e' stato del 7,3%.
Cina ottimista sulla crescita
martedì, 16 febbraio 2010 11:34 PECHINO
(ANSA) - SHANGHAI, 16 FEB - C'e' ottimismo in Cina sulla
crescita economica del 2010:6 cinesi su 10 si aspettano
un aumento degli stipendi.Lo rivela un sondaggio. E' il
computer il bene al primo posto della lista degli
oggetti dei desideri dei cinesi per l'anno della tigre,
iniziato da pochi giorni. I viaggi sono al secondo
posto, al terzo un'auto nuova. Tra tanti sogni anche una
preoccupazione: il 54% degli intervistati teme l'aumento
dei prezzi delle case dopo il calo degli anni scorsi.
La Borsa di Sydney chiude in
rialzo, sugli scudi Westpac
La Borsa di Sydney ha chiuso oggi in rialzo. L'indice
S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,5% a 4.567,80 punti. Il
listino australiano ha beneficiato del rally dei
bancari. Westpac (AU000000WBC1) ha guadagnato il 6,2%
dopo aver annunciato che il suo utile è aumentato lo
scorso trimestre del 33%. Sulla scia di Westpac National
Australia Bank (AU000000NAB4) ha chiuso in rialzo del 3%
e ANZ Bank (AU000000ANZ3) del 2,9%. I minerari hanno
registrato anche oggi una debole performance. BHP
Billiton (AU000000BHP4) ha perso lo 0,3%, Rio Tinto
(AU000000RIO1) ha chiuso invariato.
Tra le altre principali borse della regione
Asia-Pacifico solo Seul è stata oggi aperta. Il Kospi a
Seul ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 1.601,05 punti. Le
borse di Shanghai, Hong Kong, Taipei e Singapore sono
rimaste ancora ferme a causa del Capodanno cinese.
Redazione Borsainside 12:20
King (BoE): inflazione e' solo
problema temporaneo
BlueTG.it - martedì, 16 febbraio 2010 12:48 LONDRA
Il governatore della Banca d’Inghilterra (BoE), Mervyn
King, ha espresso la propria convinzione, in una lettera
inviata al Cancelliere dello Schiacchiere (il ministro
del Tesoro britannico), Alistair Darling, che l’aumento
dell’inflazione (+3,5% a gennaio, il massimo dal
novembre 2008) sia “puramente temporaneo” dato che
persiste una debolezza di fondo dell’economia e “più
probabilmente che non il contrario calerà nel corso del
secondo semestre dell’anno”.
Quanto al programma di riacquisto dei titoli
obbligazionari, per il momento completato, King non ha
escluso se necessario che possa essere ripristinato nei
mesi a venire.
16 Febbraio 2010 15:07
Teleborsa
USA: Tesoro, flussi netti capitali dicembre positivi
(Teleborsa) - I flussi netti di capitali a dicembre sono
risultati positivi per 60,9 mld di dollari, rispetto al
saldo di di 30,7 mld di novembre. Il dato è stato
pubblicato dal Dipartimento del Tesoro americano. Nello
stesso periodo gli acquisti netti di titoli USA da parte
di investitori esteri hanno evidenziato un saldo netto
positivo per 82,2 mld di dollari, contro i 128,9 mld del
mese di ottobre.
Ue: Barnier, Riforma Banche Di
Obama Non Va Bene In Europa
martedì, 16 febbraio 2010 15:22 BRUXELLES
(ASCA-AFP) - Bruxelles, 16 feb - La riforma delle banche
proposta dal presidente americano Obama ''non puo'
essere trasferita direttamente in Europa in quanto le
strutture sono diverse''. E' quanto ha affermato il
nuovo commissario europeo ai servizi finanziari Michel
Barnier sottolineando che i fondamentali del sistema
creditizio tra le due sponde dell'Atlantico sono
profondamente diversi. Tuttavia Barnier ha assicurato
che ''valuteremo e studieremo la proposta di Obama''.
Usa: a Febbraio Indice
Fed Empire Ny Sale a 24,9 Da 15,9
martedì, 16 febbraio 2010 16:10 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 16 feb - Nel mese di febbraio, l'indice
Fed Empire (Stoccolma: EMP-B.ST - notizie) di New York,
che misura il livello di attivita' manifatturiera
dell'omonimo distretto federale, e' salito a 24,9 da
15,9 punti. In calo il sottoindice dei nuovi ordinativi.
Da sottolineare che le imprese segnalano un
peggioramento dell'Outlook a sei mesi.
16 Febbraio 2010 16:15
NEW YORK
BOND: CROLLANO I TIPS, PEGGIOR MESE DAL FALLIMENTO DI
LEHMAN
di WSI
Brusco calo per le obbligazioni legate all'andamento
dell'inflazione, con la performance piu' bassa dopo
quella registrata in seguito alla bancarotta di Lehman
Brothers. Abbandonate dai grandi fondi come BlackRock e
Pimco.
I cosiddetti Tips (Treasury Inflation-Protected
Securities), ossia quelle particolari obbligazioni a
tasso fisso, il cui rendimento dipende in parte
dall’andamento del tasso di inflazione, stanno mettendo
a segno la piu’ grande flessione dal collasso di Lehman
Brothers nel 2008. Il motivo: secondo gli investitori
costano troppo, considerando che i prezzi al consumo
stanno a malapena crescendo.
Blackrock Inc., Pacific Investment Management Co. and
FAF Advisors Inc., che gestiscono masse per circa $4.5
trillioni, stanno vendendo Tips, contribuendo al calo
dell’1.1% registrato questo mese dopo un incremento
dell’1.5% a Gennaio e del 10% in tutto il 2009. Questo
tipo di bond sta per registrare la peggior performance
mensile dall’Ottobre 2008, quando il calo fu dell’8.47%.
Chi aveva deciso di mettere in portafoglio i Tips non
piu’ di quattro mesi fa, lo aveva fatto tenendo
sott’occhio la ripresa dell’economia e il pacchetto di
stimolo da $8.2 trillioni, che potrebbero far infiammare
l’inflazione. L’esigenza tra gli investitori e’ quella
di proteggersi contro l’ascesa del costo della vita
legata alla corsa del dollaro, la stretta del credito da
parte delle banche e l’allargamento dei deficit di
bilancio dei governi in tutto il mondo. Fattori che
insieme minacciano una ripresa piuttosto lenta.
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Edizione Tokyo |
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Kuwait -
Edizione
Kuwait City |
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Edizione New Delhi |
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Bce: Credito Difficile
Per Pmi. Italia Raddoppiano ''Niet'' Delle Banche
martedì, 16 febbraio 2010 - 17:25
(ASCA) - Roma, 16 feb - La Bce ha diffuso i risultati
dell'indagine semestrale dedicata alle condizioni di
accesso al credito bancario da parte delle piccole e
medie imprese (Pmi). Sono state interpellate, tra il 19
novembre e il 18 dicembre del 2009, 5.230 aziende.
Nell'Eurozona si registra una certa stabilita' nelle
opinioni delle Pmi. Nel secondo semestre del 2009, il
42% lamenta una minore disponibilita' di credito (43%
nel precedente semestre), il 10% segnala invece un
miglioramento (la stessa percentuale del precedente
semestre). Infine, il 75% (77% nel precedente semestre)
ha ricevuto l'intero finanziamento richiesto. Nel
dettaglio dei singoli paesi, la percentuale delle
imprese che lamentano poca disponibilita' di credito
bancario ''e' aumentata in Germania e in Italia'', dove
il problema affligge circa il 32% e il 29% delle
aziende. Il picco in Spagna con il 48%, il minimo in
Francia con solo il 14%. Le domande di finanziamento
delle Pmi incontrano spesso il ''niet'' delle banche. Il
18% delle Pmi italiane si e' visto rifiutare la propria
richiesta di finanziamento, erano il 9% nel precedente
semestre. Stessa musica in Germania dove si passa dal 6%
al 15%. Il picco in Spagna dove viene fiutato un
finanziamento su quattro. Pesano anche le prospettive di
fatturato e redditivita' delle imprese richiedenti i
prestiti bancari. Il quadro piu' preoccupante in Spagna
dove il 52% delle aziende prevede ricavi in calo e il
60% prevede una diminuzione dei profitti. Subito dietro
le Pmi italiane, 33% e 43% prevedono rispettivamente
ricavi e utili in calo, in entrambi i casi un
peggioramento rispetti al primo semestre (31% calo
ricavi, 36% calo utili). Migliora invece l'Outlook delle
imprese tedesche, la percentuale di quelle che prevedono
un calo dei ricavi scende dal 17% a ridosso dello zero.
Stessa musica per il deterioramento della redditivita',
in Germania i pessimisti scendono dal 29% al 15%.
Nell'Eurozona, le Pmi che stimano un calo dei ricavi e
dei profitti mediamente il 23% e il 34%, in calo
rispetto al 27% e 38% del primo semestre del 2009.
Barclays paga piu' bonus
di Goldman Sachs in relazione ai ricavi
BlueTG.it - martedì, 16 febbraio 2010 - 17:31
Essere un banchiere di Barclays, tra i gruppi finanziari
più in salute del pianeta al momento, è persino meglio
che esserlo di un colosso come Goldman Sachs.
Almeno se si guarda alla percentuale dei ricavi allocata
per pagare bonus e stipendi come ha fatto l'agenzia
Bloomberg scoprendo che per Barclays Capital, divisione
che si occupa di investment banking all’interno del
gruppo inglese, è pari al 38%, peraltro in calo rispetto
al 44% segnato nel 2004.
Goldman Sachs per contro ha erogato quest’anno il 36%
dei propri ricavi in stipendi e bonus, la percentuale
più modesta mai segnalata da quando la banca d’affari ha
debuttato a Wall Street, nel 1999.
Le borse europee chiudono
in rialzo, brilla Barclays
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso
anche oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato
l'1,5%, il DAX a Francoforte l'1,5%, il CAC40 a Parigi
l'1,7%, il FTSE MIB a Milano lo 0,8% e lo SMI a Zurigo
lo 0,9%. La seduta è stata piuttosto volatile. Gli
investitori continuano ad essere preoccupati a causa
della situazione della Grecia. L'indice ASE Composite ha
perso ad Atene l'1,7%. Il mercato teme che l'Unione
Europea possa forzare il paese ellenico a prendere delle
più severe misure per ridurre il suo deficit pubblico.
Le borse del Vecchio Continente hanno beneficiato di
alcune notizie positive arrivate dal fronte societario e
della solida performance di Wall Street.
Barclays (GB0031348658) ha chiuso a Londra in rialzo del
6,8%. La banca britannica ha aumentato lo scorso anno il
suo utile netto del 114%. Sulla scia di Barclays Lloyds
Banking Group (GB0008706128) ha guadagnato il 4,7% e
Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 5,3%.
Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 3,8%.
L'impresa mineraria ha annunciato la cessione delle
attività europee di Tarmac, la sua unità dei materiali
da costruzione.
Deutsche Bank (DE0005140008) ha chiuso a Francoforte in
rialzo del 3,7%. Credit Suisse ha promosso oggi il
titolo della rivale tedesca ad "Outperform".
Renault (FR0000131906) ha guadagnato a Parigi il 2,7%.
Le vendite dell'impresa francese sono aumentate lo
scorso mese in Europa del 59,5%.
Vallourec (FR0000120354) ha guadagnato il 5,7%. Il
leader mondiale nella produzione di tubi d'acciaio ha
annunciato che costruirà per $650 milioni un nuovo
impanto negli USA.
L'Oréal (FR0000120321) ha perso il 4,7%. Gli utili ed i
ricavi del leader mondiale dei cosmetici sono calati lo
scorso anno più di quanto atteso dagli analisti.
Givaudan (CH0010645932) ha perso a Zurigo il 3,7%. Il
primo produttore al mondo di essenze ed aromi ha
generato lo scorso esercizio un utile inferiore alle
previsioni del mercato.
Redazione Borsainside 18:27
Cina non piu' primo
finanziatore Usa
martedì, 16 febbraio 2010 18:50 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 16 FEB - La Cina non e' piu' il primo
finanziatore del debito Usa. Pechino ha ridotto gli
investimenti in titoli di Stato Usa (Treasury). Con un
ribasso del 36%. Ora e' il Giappone in testa alla
classifica dei maggiori finanziatori degli Usa.
Nell'ultimo anno il governo di Pechino aveva piu' volte
espresso preoccupazione per la minore affidabilita' dei
bond americani, alla luce del forte deprezzamento del
biglietto verde e della crescita esponenziale del
deficit pubblico.
Usa: Kocherlakota (Fed),
Eccesso Liquidita' Pericoloso Per Inflazione
martedì, 16 febbraio 2010 19:30 WASHINGTON
(ASCA-MarketNews) - Washington, 16 feb - Le riserve
bancarie in eccesso stanno creando ''potenziali pericoli
inflazionistici'' nel caso la Fed non dovesse fare ''le
scelte giuste di politica monetaria'', cosi Naranyana
Kocherlakota, presidente Federal Reserve di Minneapolis.
Kocherlakota torna dunque sul tema gia' sollevato la
settimana scorsa da Ben Bernanke, numero uno della Fed.
Le banche Usa hanno riserve in eccesso per oltre 1.000
miliardi di dollari (15 volte il livello richiesto dalla
vigilanza). Si creano le potenzialita' ''per un aumento
dell'inflazione'' ha proseguito il capo della Fed di
Minneapolis. Questo eccesso di liquidita' superiore ''all'offerta
di merci disponibili puo' generare una pressione al
rialzo sui prezzi'' al consumo e cosi' ''le aspettative
inflazionistiche dei consumatori potrebbero, nei fatti,
autoalimentarsi'', ha sottolineato Kocherlakota. Diventa
dunque decisivo il ''timing'' con cui la Fed iniziera' a
ridurre questa montagna di liquidita'. La scorsa
settimana, Bernanke aveva inserito tra gli strumenti di
drenaggio, un aumento del tasso di sconto, il tasso Fed
sui depositi liberi delle banche ed operazioni di
mercato aperto attraverso la vendita di titoli al
sistema finanziario.
16 Febbraio 2010 19:58
WASHINGTON
USA: WASHINGTON PREOCCUPATA PER LA FUGA DAI TREASURIES
di APCOM
Nel 2009 gli investimenti sui bond del governo
statunitense sono calati di 500 milioni. Il Giappone
supera la Cina tra paesi con piu' investimenti in debito
Usa. Geithner vola a Pechino per rassicurare i cinesi.
Il calo record della domanda internazionale di buoni del
Tesoro americani è un nuovo segnale preoccupante per le
finanze pubbliche di Washington. Se la quota di Treasury
bonds nei portafogli i degli investitori esteri
continueranno a calare, gli Stati Uniti potrebbero
essere costretti a pagare tassi di interesse più alti,
proprio in un momento in cui devono fare i conti con
deficit mai visti prima nella loro storia.
Il dipartimento del Tesoro ha detto oggi che gli
investimenti stranieri in debito americano sono scesi di
53 miliardi di dollari in dicembre, sorpassando il
precedente record di 44,5 miliardi, registrato
nell'aprile 2009.
La sola Cina ha diminuito il valore dei Treasuries
detenuti di 34,2 miliardi di dollari e in questo modo il
Giappone, che ha ridotto comunque i suoi investimenti in
asset a stelle e strisce di 11,5 miliardi di dollari, è
tornato così al primo posto tra i paesi investitori in
debito americano, con un totale di 768,8 miliardi di
dollari, contro i 755,4 miliardi della Cina. Tokyo torna
primo per la prima volta dal settembre 2008.
Pechino ha recentemente espresso preoccupazioni
sull'affidabilità dei suoi asset denominati in dollari,
alla luce dell'enorme deficit nei conti pubblici di
Washington. Inoltre questa mossa arriva in un momento
particolarmente difficile per i rapporti tra Cina e
Stati Uniti, turbati dagli attacchi hacker contro Google
e dalla vendita di armi americane a Taiwan.
Lo scorso giugno il segretario al Tesoro Timothy
Geithner si è recato a Pechino e ha rassicurato il
governo cinese dicendo che gli investimenti in Treasury
sono "molto sicuri". Ma i media di stato cinesi
esprimono una crescente opposizione alla politica di
acquistare massiccio debito americano in un momento in
cui l'amministrazione Obama presenta deficit record.
L'1 febbraio il governo americano ha comunicato che il
deficit del bilancio pubblico quest'anno toccherà il
record di 1.560 miliardi di dollari, ben oltre quello di
1.400 fissato l'anno scorso. La profonda recessione, che
ha ridotto l'introito fiscale, e gli enormi programmi di
spesa pubblica per stimolare l'economia e stabilizzare
il sistema finanziario, sono alla base del dato.
In tutto il 2009, complessivamente gli investimenti
stranieri in Treasuries sono calati di 500 milioni di
dollari. Nel 2008 la crisi finanziaria aveva invece
scatenato una corsa al debito americano, con un aumento
di 456 miliardi di dollari, un segnale che i bond
americani erano considerati sicuri nonostante tutto.
Borse dell'Europa
dell'Est: Mosca chiude in forte rialzo, frena Varsavia
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est
hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca il 3,1% a 1418,16
punti. I volumi di scambio sono scesi ulteriormente e
sono stati bassi. Il mercato azionario russo ha
beneficiato oggi dell'aumento delle quotazioni delle
materie prime. Il prezzo del petrolio è salito nel
pomeriggio a New York al di sopra di $76 al barile. Tra
i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha
guadagnato il 4%, Severstal (RU0009046510) il 3,2% e
Rosneft (RU000A0J2Q06) il 2,7%. Gazprom (RU0007661625)
ha guadagnato a San Pietroburgo il 4% a RUB 170,28.
Il BUX a Budapest ha guadagnato l'1,5% a 21.207,77
punti. I bancari hanno registrato anche oggi una solida
performance. FHB (HU0000078175) ha guadagnato l'1% e OTP
Bank (HU0000061726) il 2,5%. MOL (HU0000068952) ha
gudagnato l'1,8% a HUF 17.400. Merrill Lynch ha alzato
oggi il suo target price per il titolo dell'impresa
petrolchimica a HUF 20.000.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1% a 1.140,80 punti. I
bancari hanno guidato come su quasi tutte le piazze
finanziarie europee la lista dei rialzi. Komercni Banka
(CZ0008019106) ha guadagnato il 3,3% e Erste Group Bank
(AT0000652011) l'1,4%. Ceske Energeticke Zavody
(CZ0005112300) ha perso controtendenza lo 0,2%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,5% a 38.363,21 punti.
Dopo il rally delle scorse sedute sulla maggior parte
dei bancari sono scattate oggi delle prese di beneficio.
Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2%, PKO Bank
Polski (PLPKO0000016) l'1,5% e BZW Bank (PLBZ00000044)
l'1,4%. BRE Bank (PLBRE0000012) ha guadagnato un
ulteriore 1,9%. Tra i titoli dei produttori di materie
prime KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) e PKN Orlen
(PLPKN0000018) hanno guadagnato entrambi lo 0,4%.
Redazione Borsainside 20:08
16 Febbraio 2010 20:47
ATENE
ATTENTATO IN GRECIA: ESPLODE FILIALE JP MORGAN
di WSI
La deflagrazione di una bomba ad orologeria negli uffici
della banca ad Atene non ha ferito nessuno. A segnalare
l'imminente esplosione, avvenuta martedi' sera in
un'area centrale della capitale, una telefonata di
avvertimento a un quotidiano locale.
Una bomba e' esplosa negli uffici di Atene della banca
di investimento JP Morgan Chase. Lo ha riferito la
polizia della capitale greca, precisando che non ci sono
stati feriti.
A segnalare l'imminente deflagrazione, avvenuta nella
serata di martedi' in un'area centrale di Atene, e'
stata una telefonata a un quotidiano di Atene.
Secondo quanto riferito all'emittente CNBC da un
portavoce, la banca d'affari non e' sicura di quale
fosse l'obiettivo dell'attentato.
Nessun dipendente dell'istituto e' rimasto ferito. La
polizia si e' infatti occupata di isolare l'area dopo
che un quotidiano locale aveva ricevuto la telefonata di
avvertimento.
Ad esplodere "e' stata una bomba ad orologeria negli
uffici di JP Morgan", ha dichiarato a Reuters un
funzionario delle forze dell'ordine che ha preferito
rimanere anonomico. "L'espolosione ha danneggiato la
porta d'ingresso principale e mandato in frantumi alcune
finestre".
Borse dell'America
Latina: Chiusura positiva, Città del Messico +2%
Tutte le borse dell'America Latina aperte ieri hanno
chiuso in rialzo.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo del 2% a
31.644,77 punti. Il mercato azionario messicano ha
beneficiato del rally di Wall Street. América Móvil
(MXP001691213) ha guadagnato l'1,9%, Cemex
(MXP225611567) il 2,2%, Grupo Mexico (MXP370841019) il
3,3% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 2,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha guadagnato l'1,1%, il General a
Lima l'1,1%, l'IPSA a Santiago del Cile l'1,4% e l'IGBC
a Bogotà lo 0,5%. Le borse di San Paolo e di Caracas
sono rimaste ancora ferme.
Redazione Borsainside 00:06
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WALL
STREET: FUTURES USA CONSOLIDANO I RIALZI DOPO I
DATI
16 Febbraio 2010 15:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Mercato favorito da
manifattura e indebolimento del dollaro. Con $1.7
miliardi JP Morgan si aggiudica le operazioni asiatiche
ed europee della joint venture Sempra-RBS attiva nel
mercato delle commodity. Kraft e Merck battono le
attese.
Quando manca mezz'ora al suono della campanella, i
contratti sui principali indici azionari scambiano sopra
la parita’ (vedi quotazioni a fondo pagina), facendo
pensare ad una partenza di seduta positiva dopo tre
giornate in calo.
Una spinta, anche se non troppo energica, e' arrivata
dal fronte manifatturiero, con l'Empire State Index che
e' cresciuto piu' delle attese, facendo segnare il
secondo mese di rialzi consecutivo.
Secondo alcuni analisti, nonostante le tante attenzioni
rivolte alle condizioni macroeconomiche e' un mercato
che si addice di piu' ad un tipo di investimento stock
picking.
Gli investitori sono tornati ad acquistare oro e materie
prime in generale. Sul valutario l'euro si sta
rafforzando il dollaro, che cede circa lo 0.2% contro le
altre valute concorrenti. La moneta unica e' favorita
dal fatto che i ministri delle Finanze europee hanno
chiesto alla Grecia di apportare tagli al budget fiscale
nel caso in cui il prossimo mese le misure di
ristrutturazione del debito non dovessero venire
approvate.
Sul fronte M&A, grazie ad un'offerta pari a $1.7
miliardi, la banca JP Morgan Chase acquistera' le
operazioni asiatiche ed europee della joint venture
attiva nel mercato delle materie prime Sempra-RBS.
Terra Industries fa un balzo del 29% dopo aver accettato
l'offerta da $4.1 miliardi messa sul piatto dalla
norvegese Yara.
Restando all'interno della sfera societaria, Kraft Foods
ha riportato un utile trimestrale piu' alto delle
attese. Anche l'azienda farmaceutica Merck & ha battuto
le stime.
Anche per AMR si profila una seduta all'insegna dei
rialzi dopo che la societa' madre American Airlines ha
incassato il via libera dell'antitrust per i voli
transatlantici in collaborazione con i partner British
Airways e Iberia.
In denaro anche Rigel Pharmaceuticals (+6%) che ha
raggiunto un accordo per la vendita del suo prodotto
contro l'artrite a AstraZeneca per una cifra pari a
$1.25 miliardi.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo
le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
guadagnano $1.36 attestandosi a quota $75.49 al barile.
Sul valutario la moneta unica avanza a quota $1.3663. In
progresso l’oro a $1119.70 l’oncia (+$29.70). Arretrano
i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul
benchmark decennale che si attesta al 3.7200% dal
3.6930% di venerdi'.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e' in progresso di 4.20 punti
(+0.39%) a 1083.30.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 sale di 5.50 punti a
1788.75 (+0.31%).
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 27.00 punti
(+0.27%) a quota 10144.
WALL
STREET: AVANZA GRAZIE A TRIMESTRALI E M&A
16 Febbraio 2010 17:39 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Indici ancora in corsa.
Tecologici e comparto aereo ben comprati. Il dollaro
ripiega mentre recuperano le materie prime. Merck e
Kraft battono le attese. Jpm riaccende l'M&A. Attivita'
manifatturiera ai massimi di ottobre.
Dopo poco piu’ di due ore di contrattazione, gli indici
americani continuano la loro corsa viaggiando a livelli
appena sotto i massimi di giornata. Complici diversi
fattori tra cui la debolezza del dollaro (che ha
riportato il sereno sulle materie prime), dati
macroeconomici incoraggianti e alcuni risultati
trimestrali.
Il Dow avanza del’1.3% a 10.213 punti, il Nasdaq sfiora
un rialzo dell’1% a 2.205 mentre l’S&P 500 guadagna
l’1.23% a 1089.
A livello settoriale, positivo l’andamento dei
tecnologici capitanati da Intel. Bene anche il comparto
aereo: il numero di passeggeri che ha viaggiato a bordo
di compagnie a stelle e strisce e’ cresciuto dell’1.6% a
novembre rispetto a un anno prima, raggiungendo i 54.9
milioni. Ma nei primi 11 mesi del 2009, il numero di
passeggeri domestici ed internazionali e’ calato del
5.7% su base annuale, il dato piu’ basso dal 2005.
Il presidente Americano Obama ha da poco annunciato un
piano sottoforma di prestiti garantiti da $8 miliardi
per realizzare il primo impianto nucleare da quasi 30
anni. "La costruzione dell’impianto", ha ditto Obama, "creera’
migliaia di posti di lavoro nei prossimi anni e circa
800 contratti permanenti".
Ma gli investitori continuano a guardare ai dati macro
positivi, in primis quello sull'Empire State Index che
e' cresciuto piu' delle attese, facendo segnare il
secondo mese di rialzi consecutivo. Sulla scia
dell’aumento delle scorte, l’indice dell’attivita’
manifatturiera si e’ portato ai massimi da ottobre.
Di gran lunga superiore alle attese anche il saldo degli
investimenti esteri in attivita' finanziarie a lungo
termine denominate in dollari negli Usa. A dicembre e'
risultato positivo per 63,3 miliardi di dollari contro i
126,4 miliardi (dato rivisto) del mese precedente (gli
analisti si aspettavano un saldo positivo per 35.4
miliardi di dollari). La Cina ha ridotto la propria
esposizione in titoli emessi dal Tesoro Usa di 34.2 mld
di dollari, consentendo cosi' al Giappone di sorpassarla
come maggior detentore di titoli di Stato Usa. Al terzo
posto figura l’Inghilterra.
Buone notizie dalla corporate america. Risultati sopra
le attese nel quarto trimestre 2009 per Merck, che ha
piu' che triplicato la redditivita' grazie anche
all'acquisizione del rivale Schering-Plough. Il gruppo
farmaceutico intende tagliare del 15% l’organico entro
fine 2012. Le azioni guadagnano il 2.5%.
Batte le previsioni anche il colosso alimentare Kraft,
che archivia il quarto trimestre con un utile in rialzo.
Ma il titolo scivola di oltre l’1%.
Il mercato e’ sostenuto anche dall’M&A. JP Morgan si e'
aggiudicata le operazioni asiatiche e europee della
joint venture Sempra-RBS. Pagherà 1,7 miliardi di
dollari in contanti. Il colosso dei centri commerciali
Simon Property Group ha intenzione di acquistare la
rivale General Growth Properties. Sul piatto $10
miliardi, con un'operazione che darebbe vita alla
maggiore catena americana di shopping center di alto
livello.
Un altro fattore ha permesso di attenuare i timori sulla
situazione debitoria della Grecia. Il paese dovra'
prendere misure urgenti entro il 15 maggio per ridurre
il deficit. Lo hanno affermato i ministri delle Finanze
dell'Ue nelle conclusioni dell'Ecofin, che si e' svolto
oggi a Bruxelles. Viene cosi' viene approvata la
raccomandazione della Commissione Europea, con una
riduzione del deficit di quattro punti (dal 12.7% del
pil all'8.7%) entro il 2010, per arrivare al 3% entro il
2012.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in forte
rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna
marzo avanzano di quasi $3 attestandosi a quota $77 al
barile. Sul valutario la moneta unica si rafforza a
quota $1.3750. Consolida anche l’oro a $1119.30 l’oncia
(+$29.30). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con
il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al
3.71% dal 3.6930% di venerdi'.
A livello settoriale le migliori performance sono
segnate dai comparti: Base Metals-DBB +5.4%, Heating
Oil-UHN +4.0%, Solar Energy-TAN +4.2%, Crude Oil-USO
+3.8%, Steel-SLX +3.75, Metals and Mining-XME +3.7%,
Silver-SLV +3.5%, Australia-EWA +3.5%, RBOB Gasoline-UGA
+3.4% e Commodities--GSG +3.3%. Le peggiori:
Volatility-VXX -5.0%, Natural Gas-UNG -1.4%, Dollar-UUP
-0.9%, -0.3% e U.S. Healthcare Providers-IHF -0.1%.
Alle 18:30 circa il volume di scambio e' di 389 milioni
di pezzi al NYSE e 948 milioni al Nasdaq. I titoli in
rialzo contro quelli in ribasso sono 2352 a 609 al Nyse
e 1682 a 902 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i
nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 102 a 2 al
NYSE e 86 a 5 al Nasdaq.
WALL
STREET:
RIMBALZA SPINTA DA ENERGIA E BANCHE
16 Febbraio 2010 22:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Spinta decisiva dai
finanziari e dal rally di energetici e commodity. Il Dow
guadagna 170 punti (+1.67%), +1.4% il Nasdaq. Migliore
prova da tre mesi. Il ritorno dell'appetito verso il
rischio colpisce il dollaro. Greggio sopra $77, oro
+$30.
Wall Street reagisce con decisione dopo tre sedute
consecutive di cali, favorita da un ritorno delle
operazioni di M&A, da una serie di dati macro positivi
in ambito immobiliare e manifatturiero, oltre che dalle
notizie giunte dal fronte bancario.
Tutti questi fattori messi insieme hanno contribuito a
relegare i timori legati al debito della Grecia in fondo
alla lista delle priorita' degli investitori e
consentito al contempo al mercato di rendersi
protagonista della migliore prova degli ultimi tre
mesi.. Il Dow ha messo a segno un progresso dell'1.67% a
quota 10267.83, il Nasdaq dell'1.4% a 2214.19 punti,
mentre l'S&P 500 dell'1.8%, che gli ha permesso di
attestarsi in area 1094.86.
A guidare i rialzi sul paniere delle blue chip e' stata
Mercks, seguita a ruota dai colossi dell'alluminio e del
petrolio Alcoa e Chevron. Ottima prova anche da parte di
Bank of America e Citigroup.
Oltre a energetici e societa' legate alle materie prime,
si sono messi in evidenza i bancari, con Citi e BofA che
hanno accelerato del 4.5% e 5.5% rispettivamente sulla
scia della trimestrale entusiasmante della rivale
Barclays. Gli utili dell'istituto britannico sono quasi
raddoppiati nel 2009.
All'interno della sfera macroeconomica, la Fed di New
York ha annunciato che le condizioni dell'attivita'
manifatturiera dell'area della Grande Mela sono
decisamente migliorate in febbraio, piu' delle attese.
Grazie in particolare all’aumento delle scorte, l'Empire
State Index si e' portato sui massimi da ottobre.
Nel frattempo la National Association of Homebuilders ha
reso noto che l'indice della fiducia dei costruttori di
case e' cresciuto in febbraio, mostrando segnali di
ripresa dai minimi di sette mesi. Va tuttavia
sottolineato che l'indicatore si trova ancora su livelli
molto bassi.
Il ritracciamento del dollaro e le rinnovate tensioni
sulle ambizioni nucleari dell'Iran hanno fatto schizzare
in rialzo i prezzi del greggio, con i contratti sull'oro
nero con consegna marzo che hanno brevemente superato i
$77, forti di un rialzo di quasi il 4%.
Tra i titoli caldi di giornata, la farmaceutica Merck,
che ha guadagnato oltre il 2% dopo aver battuto le
attese sia per quanto riguarda il fatturato che gli
utili, favorita dal takeover di Schering-Plough. Il
gruppo ha intenzione tagliare del 15% l’organico entro
fine 2012.
Sorte opposta per Kraft Foods, i cui ricavi hanno deluso
le aspettative. Cosi' le azioni hanno chiuso in calo di
circa due punti percentuali.
Il mercato e’ sostenuto anche dalle notizie di M&A. JP
Morgan si e' aggiudicata le operazioni asiatiche ed
europee nelle materie prime della joint venture
Sempra-RBS. Paghera' $1.7 miliardi in contanti. Il
colosso dei centri commerciali Simon Property Group ha
intenzione di acquistare la rivale General Growth
Properties. Sul piatto $10 miliardi, con un'operazione
che darebbe vita alla maggiore catena americana di
shopping center di alto livello.
Sotto i riflettori e' finita anche Terra Industries. I
titoli hanno fatto un balzo di oltre il 7% dopo che il
produttore di fertilizzanti ha accettato di essere
comprata dalla norvegese Yara International in un'operaazione
da $4.1 miliardi in contanti.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in forte
rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna
marzo avanzano di $2.92 attestandosi a quota $77.05 al
barile. Sul valutario la moneta unica si rafforza a
quota $1.37669 (+$1.24). Consolida anche l’oro a
$1119.60 l’oncia (+$29.80). Avanzano i prezzi dei Titoli
di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che
si attesta al 3.6640% dal 3.6930% di venerdi'.
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PARTE CRONOLOGICA |
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