PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 16 Febbraio 2010

PARTE  2

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La Borsa di Tokyo chiude in leggero rialzo
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in leggero rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,2% a 10.034,25 punti ed il Topix lo 0,2% a 885,17 punti. La seduta è stata tranquilla, i volumi di scambio bassi. Wall Street è rimasta ieri ferma, alcune borse asiatiche sono state anche oggi chiuse a causa delle festività per il Capodanno cinese. Panasonic (JP3866800000) ha guadagnato l'1,4%. Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo del leader mondiale dei prodotti di elettronica di consumo da "Sell" a "Hold". I titoli dei produttori di automobili hanno registrato una ripresa. Honda (JP3854600008) ha guadagnato l'1,3%, Nissan (JP3672400003) lo 0,7% e Toyota (JP3633400001) lo 0,7%.
All Nippon Airways (JP3429800000) ha chiuso in rialzo del 3,1%. Citigroup ha promosso il titolo della linea area da "Hold" a "Buy". La banca d'affari si attende una ripresa dei voli internazionali.
Sumitomo Corp. (JP3404600003) ha perso il 4,4%. La holding commerciale ha fatto un'offerta per aumentare la sua partecipazione nell'operatore televisivo via cavo Jupiter Telecommunications dal 27,4% al 40%.
Nel settore del credito al consumo Takefuji (JP3463200000) ha chiuso in calo del 5,6%, Promise (JP3833750007) dell'8,6% e Acom (JP3108600002) dell'8,2%. Citigroup ha declassato Promise e Acom a "Sell" e Takefuji a "Hold". Secondo la banca d'affari le autorità che vigilano sul settore implementeranno probabilmente il prossimo giugno le più restrittive regole sulla concessione dei prestiti.
Redazione Borsainside 07:36

 

 

Barclays: Raddoppia l'Utile a 9,39 Mld Ma Il Vertice Rinuncia Ai Bonus
martedì, 16 febbraio 2010 08:37 LONDRA
(ASCA) - Roma, 16 feb - Barclays (Londra: BARC.L - notizie) archivia il 2009 con una forte crescita dei profitti. L'utile entto sale a 9,39 miliardi di sterline con una progressione del 114% sul risultato del precedente esercizio, tuttavia il vertice della banca britannica ha deciso di rinunciare ai bonus. Il presidente Bob Diamond e il ceo John Varley non incasseranno bonus per il secondo anno consecutivo. ''Il board considera molto positiva la performance del 2009 - informa un comunicato - tuttavia in considerazione dell'impatto della crisi su molti clienti, sugli azionisti e considerando che le banche e i banchieri rimangono al centro di preoccupazioni e dell'interesse intenso dell'opinione pubblica, Varley e Diamond hanno informato il board sulla loro volonta' di non ricevere alcun bonus''.

 

 

Assogestioni: Messori, Solo Le Fusioni Salveranno i Fondi (Sole 24ore)
martedì, 16 febbraio 2010 - 9:04
(ASCA) - Roma, 16 feb - Solo le fusioni salveranno i fondi di investimento. E' quanto afferma il presidente di Assogestioni, marcello Messori in una intervista al Sole 24Ore nella quale indica che che ''il settore del risparmio gestito e' in condizioni simili a quelle del sistema bancario a meta' degli anni '90. Avrebbe bisogno di un processo di consolidamento che faccia nascere poche grandi sgr in grado di competere su scala europea, e tante piccole sgr specializzate. In questo modo si allenterebbe anche la dipendenza delle sgr da singoli gruppi bancari''.

 

 

16 Febbraio 2010 10:15 NEW YORK
FED PAGA ANCORA IL CASO BEAR STEARNS
Secondo un’indiscrezione riportata da Ft, la Fed avrebbe riportato perdite di Mld$ sugli asset immobiliari acquistati da Bearn Stearns come parte del pacchetto di salvataggio. Le perdite sarebbero legate principalmente ai prestiti per immobili commerciali che erano stati acquisiti dalla Fed con un valore stimato di 7,7 Mld$, ma che fino a fine settembre presentavano un valore inferiore a 4 Mld$.

 

 

Russia: Nel i Trimestre Pil Reale +7,4%
martedì, 16 febbraio 2010 10:49 MOSCA
AGI - Mosca, 16 feb. - La ripresa economica russa si sta dimostrando piu' veloce del previsto e l'aumento del prodotto interno lordo nel primo trimestre 2010 potrebbe attestarsi al 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2009. Le previsioni vengono dall'Istituto Renaissance Capital che ha rivisto le proprie stime precedenti, +2,8%. Le nuove cifre si basano sul salto fatto a dicembre dalle vendite al dettaglio che secondo i ricercatori e' stato del 7,3%.

 

 

Cina ottimista sulla crescita
martedì, 16 febbraio 2010 11:34 PECHINO
(ANSA) - SHANGHAI, 16 FEB - C'e' ottimismo in Cina sulla crescita economica del 2010:6 cinesi su 10 si aspettano un aumento degli stipendi.Lo rivela un sondaggio. E' il computer il bene al primo posto della lista degli oggetti dei desideri dei cinesi per l'anno della tigre, iniziato da pochi giorni. I viaggi sono al secondo posto, al terzo un'auto nuova. Tra tanti sogni anche una preoccupazione: il 54% degli intervistati teme l'aumento dei prezzi delle case dopo il calo degli anni scorsi.

 

 

La Borsa di Sydney chiude in rialzo, sugli scudi Westpac
La Borsa di Sydney ha chiuso oggi in rialzo. L'indice S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,5% a 4.567,80 punti. Il listino australiano ha beneficiato del rally dei bancari. Westpac (AU000000WBC1) ha guadagnato il 6,2% dopo aver annunciato che il suo utile è aumentato lo scorso trimestre del 33%. Sulla scia di Westpac National Australia Bank (AU000000NAB4) ha chiuso in rialzo del 3% e ANZ Bank (AU000000ANZ3) del 2,9%. I minerari hanno registrato anche oggi una debole performance. BHP Billiton (AU000000BHP4) ha perso lo 0,3%, Rio Tinto (AU000000RIO1) ha chiuso invariato.
Tra le altre principali borse della regione Asia-Pacifico solo Seul è stata oggi aperta. Il Kospi a Seul ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 1.601,05 punti. Le borse di Shanghai, Hong Kong, Taipei e Singapore sono rimaste ancora ferme a causa del Capodanno cinese.
Redazione Borsainside 12:20

 

 

King (BoE): inflazione e' solo problema temporaneo
BlueTG.it - martedì, 16 febbraio 2010 12:48 LONDRA
Il governatore della Banca d’Inghilterra (BoE), Mervyn King, ha espresso la propria convinzione, in una lettera inviata al Cancelliere dello Schiacchiere (il ministro del Tesoro britannico), Alistair Darling, che l’aumento dell’inflazione (+3,5% a gennaio, il massimo dal novembre 2008) sia “puramente temporaneo” dato che persiste una debolezza di fondo dell’economia e “più probabilmente che non il contrario calerà nel corso del secondo semestre dell’anno”.
Quanto al programma di riacquisto dei titoli obbligazionari, per il momento completato, King non ha escluso se necessario che possa essere ripristinato nei mesi a venire.

 

 

16 Febbraio 2010 15:07
Teleborsa
USA: Tesoro, flussi netti capitali dicembre positivi
(Teleborsa) - I flussi netti di capitali a dicembre sono risultati positivi per 60,9 mld di dollari, rispetto al saldo di di 30,7 mld di novembre. Il dato è stato pubblicato dal Dipartimento del Tesoro americano. Nello stesso periodo gli acquisti netti di titoli USA da parte di investitori esteri hanno evidenziato un saldo netto positivo per 82,2 mld di dollari, contro i 128,9 mld del mese di ottobre.

 

 

Ue: Barnier, Riforma Banche Di Obama Non Va Bene In Europa
martedì, 16 febbraio 2010 15:22 BRUXELLES
(ASCA-AFP) - Bruxelles, 16 feb - La riforma delle banche proposta dal presidente americano Obama ''non puo' essere trasferita direttamente in Europa in quanto le strutture sono diverse''. E' quanto ha affermato il nuovo commissario europeo ai servizi finanziari Michel Barnier sottolineando che i fondamentali del sistema creditizio tra le due sponde dell'Atlantico sono profondamente diversi. Tuttavia Barnier ha assicurato che ''valuteremo e studieremo la proposta di Obama''.

 

 

Usa: a Febbraio Indice Fed Empire Ny Sale a 24,9 Da 15,9
martedì, 16 febbraio 2010 16:10 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 16 feb - Nel mese di febbraio, l'indice Fed Empire (Stoccolma: EMP-B.ST - notizie) di New York, che misura il livello di attivita' manifatturiera dell'omonimo distretto federale, e' salito a 24,9 da 15,9 punti. In calo il sottoindice dei nuovi ordinativi. Da sottolineare che le imprese segnalano un peggioramento dell'Outlook a sei mesi.

 

 

16 Febbraio 2010 16:15 NEW YORK
BOND: CROLLANO I TIPS, PEGGIOR MESE DAL FALLIMENTO DI LEHMAN
di WSI
Brusco calo per le obbligazioni legate all'andamento dell'inflazione, con la performance piu' bassa dopo quella registrata in seguito alla bancarotta di Lehman Brothers. Abbandonate dai grandi fondi come BlackRock e Pimco.
I cosiddetti Tips (Treasury Inflation-Protected Securities), ossia quelle particolari obbligazioni a tasso fisso, il cui rendimento dipende in parte dall’andamento del tasso di inflazione, stanno mettendo a segno la piu’ grande flessione dal collasso di Lehman Brothers nel 2008. Il motivo: secondo gli investitori costano troppo, considerando che i prezzi al consumo stanno a malapena crescendo.
Blackrock Inc., Pacific Investment Management Co. and FAF Advisors Inc., che gestiscono masse per circa $4.5 trillioni, stanno vendendo Tips, contribuendo al calo dell’1.1% registrato questo mese dopo un incremento dell’1.5% a Gennaio e del 10% in tutto il 2009. Questo tipo di bond sta per registrare la peggior performance mensile dall’Ottobre 2008, quando il calo fu dell’8.47%.
Chi aveva deciso di mettere in portafoglio i Tips non piu’ di quattro mesi fa, lo aveva fatto tenendo sott’occhio la ripresa dell’economia e il pacchetto di stimolo da $8.2 trillioni, che potrebbero far infiammare l’inflazione. L’esigenza tra gli investitori e’ quella di proteggersi contro l’ascesa del costo della vita legata alla corsa del dollaro, la stretta del credito da parte delle banche e l’allargamento dei deficit di bilancio dei governi in tutto il mondo. Fattori che insieme minacciano una ripresa piuttosto lenta.

 

 

 
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Bce: Credito Difficile Per Pmi. Italia Raddoppiano ''Niet'' Delle Banche
martedì, 16 febbraio 2010 - 17:25
(ASCA) - Roma, 16 feb - La Bce ha diffuso i risultati dell'indagine semestrale dedicata alle condizioni di accesso al credito bancario da parte delle piccole e medie imprese (Pmi). Sono state interpellate, tra il 19 novembre e il 18 dicembre del 2009, 5.230 aziende. Nell'Eurozona si registra una certa stabilita' nelle opinioni delle Pmi. Nel secondo semestre del 2009, il 42% lamenta una minore disponibilita' di credito (43% nel precedente semestre), il 10% segnala invece un miglioramento (la stessa percentuale del precedente semestre). Infine, il 75% (77% nel precedente semestre) ha ricevuto l'intero finanziamento richiesto. Nel dettaglio dei singoli paesi, la percentuale delle imprese che lamentano poca disponibilita' di credito bancario ''e' aumentata in Germania e in Italia'', dove il problema affligge circa il 32% e il 29% delle aziende. Il picco in Spagna con il 48%, il minimo in Francia con solo il 14%. Le domande di finanziamento delle Pmi incontrano spesso il ''niet'' delle banche. Il 18% delle Pmi italiane si e' visto rifiutare la propria richiesta di finanziamento, erano il 9% nel precedente semestre. Stessa musica in Germania dove si passa dal 6% al 15%. Il picco in Spagna dove viene fiutato un finanziamento su quattro. Pesano anche le prospettive di fatturato e redditivita' delle imprese richiedenti i prestiti bancari. Il quadro piu' preoccupante in Spagna dove il 52% delle aziende prevede ricavi in calo e il 60% prevede una diminuzione dei profitti. Subito dietro le Pmi italiane, 33% e 43% prevedono rispettivamente ricavi e utili in calo, in entrambi i casi un peggioramento rispetti al primo semestre (31% calo ricavi, 36% calo utili). Migliora invece l'Outlook delle imprese tedesche, la percentuale di quelle che prevedono un calo dei ricavi scende dal 17% a ridosso dello zero. Stessa musica per il deterioramento della redditivita', in Germania i pessimisti scendono dal 29% al 15%. Nell'Eurozona, le Pmi che stimano un calo dei ricavi e dei profitti mediamente il 23% e il 34%, in calo rispetto al 27% e 38% del primo semestre del 2009.

 

 

Barclays paga piu' bonus di Goldman Sachs in relazione ai ricavi
BlueTG.it - martedì, 16 febbraio 2010 - 17:31
Essere un banchiere di Barclays, tra i gruppi finanziari più in salute del pianeta al momento, è persino meglio che esserlo di un colosso come Goldman Sachs.
Almeno se si guarda alla percentuale dei ricavi allocata per pagare bonus e stipendi come ha fatto l'agenzia Bloomberg scoprendo che per Barclays Capital, divisione che si occupa di investment banking all’interno del gruppo inglese, è pari al 38%, peraltro in calo rispetto al 44% segnato nel 2004.
Goldman Sachs per contro ha erogato quest’anno il 36% dei propri ricavi in stipendi e bonus, la percentuale più modesta mai segnalata da quando la banca d’affari ha debuttato a Wall Street, nel 1999.

 

 

Le borse europee chiudono in rialzo, brilla Barclays
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso anche oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato l'1,5%, il DAX a Francoforte l'1,5%, il CAC40 a Parigi l'1,7%, il FTSE MIB a Milano lo 0,8% e lo SMI a Zurigo lo 0,9%. La seduta è stata piuttosto volatile. Gli investitori continuano ad essere preoccupati a causa della situazione della Grecia. L'indice ASE Composite ha perso ad Atene l'1,7%. Il mercato teme che l'Unione Europea possa forzare il paese ellenico a prendere delle più severe misure per ridurre il suo deficit pubblico.
Le borse del Vecchio Continente hanno beneficiato di alcune notizie positive arrivate dal fronte societario e della solida performance di Wall Street.
Barclays (GB0031348658) ha chiuso a Londra in rialzo del 6,8%. La banca britannica ha aumentato lo scorso anno il suo utile netto del 114%. Sulla scia di Barclays Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha guadagnato il 4,7% e Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il 5,3%.
Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 3,8%. L'impresa mineraria ha annunciato la cessione delle attività europee di Tarmac, la sua unità dei materiali da costruzione.
Deutsche Bank (DE0005140008) ha chiuso a Francoforte in rialzo del 3,7%. Credit Suisse ha promosso oggi il titolo della rivale tedesca ad "Outperform".
Renault (FR0000131906) ha guadagnato a Parigi il 2,7%. Le vendite dell'impresa francese sono aumentate lo scorso mese in Europa del 59,5%.
Vallourec (FR0000120354) ha guadagnato il 5,7%. Il leader mondiale nella produzione di tubi d'acciaio ha annunciato che costruirà per $650 milioni un nuovo impanto negli USA.
L'Oréal (FR0000120321) ha perso il 4,7%. Gli utili ed i ricavi del leader mondiale dei cosmetici sono calati lo scorso anno più di quanto atteso dagli analisti.
Givaudan (CH0010645932) ha perso a Zurigo il 3,7%. Il primo produttore al mondo di essenze ed aromi ha generato lo scorso esercizio un utile inferiore alle previsioni del mercato.
Redazione Borsainside 18:27

 

 

Cina non piu' primo finanziatore Usa
martedì, 16 febbraio 2010 18:50 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 16 FEB - La Cina non e' piu' il primo finanziatore del debito Usa. Pechino ha ridotto gli investimenti in titoli di Stato Usa (Treasury). Con un ribasso del 36%. Ora e' il Giappone in testa alla classifica dei maggiori finanziatori degli Usa. Nell'ultimo anno il governo di Pechino aveva piu' volte espresso preoccupazione per la minore affidabilita' dei bond americani, alla luce del forte deprezzamento del biglietto verde e della crescita esponenziale del deficit pubblico.

 

 

Usa: Kocherlakota (Fed), Eccesso Liquidita' Pericoloso Per Inflazione
martedì, 16 febbraio 2010 19:30 WASHINGTON
(ASCA-MarketNews) - Washington, 16 feb - Le riserve bancarie in eccesso stanno creando ''potenziali pericoli inflazionistici'' nel caso la Fed non dovesse fare ''le scelte giuste di politica monetaria'', cosi Naranyana Kocherlakota, presidente Federal Reserve di Minneapolis. Kocherlakota torna dunque sul tema gia' sollevato la settimana scorsa da Ben Bernanke, numero uno della Fed. Le banche Usa hanno riserve in eccesso per oltre 1.000 miliardi di dollari (15 volte il livello richiesto dalla vigilanza). Si creano le potenzialita' ''per un aumento dell'inflazione'' ha proseguito il capo della Fed di Minneapolis. Questo eccesso di liquidita' superiore ''all'offerta di merci disponibili puo' generare una pressione al rialzo sui prezzi'' al consumo e cosi' ''le aspettative inflazionistiche dei consumatori potrebbero, nei fatti, autoalimentarsi'', ha sottolineato Kocherlakota. Diventa dunque decisivo il ''timing'' con cui la Fed iniziera' a ridurre questa montagna di liquidita'. La scorsa settimana, Bernanke aveva inserito tra gli strumenti di drenaggio, un aumento del tasso di sconto, il tasso Fed sui depositi liberi delle banche ed operazioni di mercato aperto attraverso la vendita di titoli al sistema finanziario.

 

 

16 Febbraio 2010 19:58 WASHINGTON
USA: WASHINGTON PREOCCUPATA PER LA FUGA DAI TREASURIES
di APCOM
Nel 2009 gli investimenti sui bond del governo statunitense sono calati di 500 milioni. Il Giappone supera la Cina tra paesi con piu' investimenti in debito Usa. Geithner vola a Pechino per rassicurare i cinesi.
Il calo record della domanda internazionale di buoni del Tesoro americani è un nuovo segnale preoccupante per le finanze pubbliche di Washington. Se la quota di Treasury bonds nei portafogli i degli investitori esteri continueranno a calare, gli Stati Uniti potrebbero essere costretti a pagare tassi di interesse più alti, proprio in un momento in cui devono fare i conti con deficit mai visti prima nella loro storia.
Il dipartimento del Tesoro ha detto oggi che gli investimenti stranieri in debito americano sono scesi di 53 miliardi di dollari in dicembre, sorpassando il precedente record di 44,5 miliardi, registrato nell'aprile 2009.
La sola Cina ha diminuito il valore dei Treasuries detenuti di 34,2 miliardi di dollari e in questo modo il Giappone, che ha ridotto comunque i suoi investimenti in asset a stelle e strisce di 11,5 miliardi di dollari, è tornato così al primo posto tra i paesi investitori in debito americano, con un totale di 768,8 miliardi di dollari, contro i 755,4 miliardi della Cina. Tokyo torna primo per la prima volta dal settembre 2008.
Pechino ha recentemente espresso preoccupazioni sull'affidabilità dei suoi asset denominati in dollari, alla luce dell'enorme deficit nei conti pubblici di Washington. Inoltre questa mossa arriva in un momento particolarmente difficile per i rapporti tra Cina e Stati Uniti, turbati dagli attacchi hacker contro Google e dalla vendita di armi americane a Taiwan.
Lo scorso giugno il segretario al Tesoro Timothy Geithner si è recato a Pechino e ha rassicurato il governo cinese dicendo che gli investimenti in Treasury sono "molto sicuri". Ma i media di stato cinesi esprimono una crescente opposizione alla politica di acquistare massiccio debito americano in un momento in cui l'amministrazione Obama presenta deficit record.
L'1 febbraio il governo americano ha comunicato che il deficit del bilancio pubblico quest'anno toccherà il record di 1.560 miliardi di dollari, ben oltre quello di 1.400 fissato l'anno scorso. La profonda recessione, che ha ridotto l'introito fiscale, e gli enormi programmi di spesa pubblica per stimolare l'economia e stabilizzare il sistema finanziario, sono alla base del dato.
In tutto il 2009, complessivamente gli investimenti stranieri in Treasuries sono calati di 500 milioni di dollari. Nel 2008 la crisi finanziaria aveva invece scatenato una corsa al debito americano, con un aumento di 456 miliardi di dollari, un segnale che i bond americani erano considerati sicuri nonostante tutto.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est: Mosca chiude in forte rialzo, frena Varsavia
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca il 3,1% a 1418,16 punti. I volumi di scambio sono scesi ulteriormente e sono stati bassi. Il mercato azionario russo ha beneficiato oggi dell'aumento delle quotazioni delle materie prime. Il prezzo del petrolio è salito nel pomeriggio a New York al di sopra di $76 al barile. Tra i titoli del listino russo Sberbank (RU0009029540) ha guadagnato il 4%, Severstal (RU0009046510) il 3,2% e Rosneft (RU000A0J2Q06) il 2,7%. Gazprom (RU0007661625) ha guadagnato a San Pietroburgo il 4% a RUB 170,28.
Il BUX a Budapest ha guadagnato l'1,5% a 21.207,77 punti. I bancari hanno registrato anche oggi una solida performance. FHB (HU0000078175) ha guadagnato l'1% e OTP Bank (HU0000061726) il 2,5%. MOL (HU0000068952) ha gudagnato l'1,8% a HUF 17.400. Merrill Lynch ha alzato oggi il suo target price per il titolo dell'impresa petrolchimica a HUF 20.000.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1% a 1.140,80 punti. I bancari hanno guidato come su quasi tutte le piazze finanziarie europee la lista dei rialzi. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato il 3,3% e Erste Group Bank (AT0000652011) l'1,4%. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha perso controtendenza lo 0,2%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,5% a 38.363,21 punti. Dopo il rally delle scorse sedute sulla maggior parte dei bancari sono scattate oggi delle prese di beneficio. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,5% e BZW Bank (PLBZ00000044) l'1,4%. BRE Bank (PLBRE0000012) ha guadagnato un ulteriore 1,9%. Tra i titoli dei produttori di materie prime KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) e PKN Orlen (PLPKN0000018) hanno guadagnato entrambi lo 0,4%.
Redazione Borsainside 20:08

 

 

16 Febbraio 2010 20:47 ATENE
ATTENTATO IN GRECIA: ESPLODE FILIALE JP MORGAN
di WSI
La deflagrazione di una bomba ad orologeria negli uffici della banca ad Atene non ha ferito nessuno. A segnalare l'imminente esplosione, avvenuta martedi' sera in un'area centrale della capitale, una telefonata di avvertimento a un quotidiano locale.
Una bomba e' esplosa negli uffici di Atene della banca di investimento JP Morgan Chase. Lo ha riferito la polizia della capitale greca, precisando che non ci sono stati feriti.
A segnalare l'imminente deflagrazione, avvenuta nella serata di martedi' in un'area centrale di Atene, e' stata una telefonata a un quotidiano di Atene.
Secondo quanto riferito all'emittente CNBC da un portavoce, la banca d'affari non e' sicura di quale fosse l'obiettivo dell'attentato.
Nessun dipendente dell'istituto e' rimasto ferito. La polizia si e' infatti occupata di isolare l'area dopo che un quotidiano locale aveva ricevuto la telefonata di avvertimento.
Ad esplodere "e' stata una bomba ad orologeria negli uffici di JP Morgan", ha dichiarato a Reuters un funzionario delle forze dell'ordine che ha preferito rimanere anonomico. "L'espolosione ha danneggiato la porta d'ingresso principale e mandato in frantumi alcune finestre".

 

 

Borse dell'America Latina: Chiusura positiva, Città del Messico +2%
Tutte le borse dell'America Latina aperte ieri hanno chiuso in rialzo.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo del 2% a 31.644,77 punti. Il mercato azionario messicano ha beneficiato del rally di Wall Street. América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato l'1,9%, Cemex (MXP225611567) il 2,2%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 3,3% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 2,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato l'1,1%, il General a Lima l'1,1%, l'IPSA a Santiago del Cile l'1,4% e l'IGBC a Bogotà lo 0,5%. Le borse di San Paolo e di Caracas sono rimaste ancora ferme.
Redazione Borsainside 00:06

 

 

 
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WALL STREET: FUTURES USA CONSOLIDANO I RIALZI DOPO I DATI

16 Febbraio 2010 15:00 NEW YORK - WSI
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Mercato favorito da manifattura e indebolimento del dollaro. Con $1.7 miliardi JP Morgan si aggiudica le operazioni asiatiche ed europee della joint venture Sempra-RBS attiva nel mercato delle commodity. Kraft e Merck battono le attese.
Quando manca mezz'ora al suono della campanella, i contratti sui principali indici azionari scambiano sopra la parita’ (vedi quotazioni a fondo pagina), facendo pensare ad una partenza di seduta positiva dopo tre giornate in calo.

Una spinta, anche se non troppo energica, e' arrivata dal fronte manifatturiero, con l'Empire State Index che e' cresciuto piu' delle attese, facendo segnare il secondo mese di rialzi consecutivo.

Secondo alcuni analisti, nonostante le tante attenzioni rivolte alle condizioni macroeconomiche e' un mercato che si addice di piu' ad un tipo di investimento stock picking.

Gli investitori sono tornati ad acquistare oro e materie prime in generale. Sul valutario l'euro si sta rafforzando il dollaro, che cede circa lo 0.2% contro le altre valute concorrenti. La moneta unica e' favorita dal fatto che i ministri delle Finanze europee hanno chiesto alla Grecia di apportare tagli al budget fiscale nel caso in cui il prossimo mese le misure di ristrutturazione del debito non dovessero venire approvate.

Sul fronte M&A, grazie ad un'offerta pari a $1.7 miliardi, la banca JP Morgan Chase acquistera' le operazioni asiatiche ed europee della joint venture attiva nel mercato delle materie prime Sempra-RBS.

Terra Industries fa un balzo del 29% dopo aver accettato l'offerta da $4.1 miliardi messa sul piatto dalla norvegese Yara.

Restando all'interno della sfera societaria, Kraft Foods ha riportato un utile trimestrale piu' alto delle attese. Anche l'azienda farmaceutica Merck & ha battuto le stime.

Anche per AMR si profila una seduta all'insegna dei rialzi dopo che la societa' madre American Airlines ha incassato il via libera dell'antitrust per i voli transatlantici in collaborazione con i partner British Airways e Iberia.

In denaro anche Rigel Pharmaceuticals (+6%) che ha raggiunto un accordo per la vendita del suo prodotto contro l'artrite a AstraZeneca per una cifra pari a $1.25 miliardi.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo guadagnano $1.36 attestandosi a quota $75.49 al barile. Sul valutario la moneta unica avanza a quota $1.3663. In progresso l’oro a $1119.70 l’oncia (+$29.70). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.7200% dal 3.6930% di venerdi'.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e' in progresso di 4.20 punti (+0.39%) a 1083.30.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 sale di 5.50 punti a 1788.75 (+0.31%).

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 27.00 punti (+0.27%) a quota 10144.

 

 

 

WALL STREET: AVANZA GRAZIE A TRIMESTRALI E M&A

16 Febbraio 2010 17:39 NEW YORK - WSI
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Indici ancora in corsa. Tecologici e comparto aereo ben comprati. Il dollaro ripiega mentre recuperano le materie prime. Merck e Kraft battono le attese. Jpm riaccende l'M&A. Attivita' manifatturiera ai massimi di ottobre.
Dopo poco piu’ di due ore di contrattazione, gli indici americani continuano la loro corsa viaggiando a livelli appena sotto i massimi di giornata. Complici diversi fattori tra cui la debolezza del dollaro (che ha riportato il sereno sulle materie prime), dati macroeconomici incoraggianti e alcuni risultati trimestrali.

Il Dow avanza del’1.3% a 10.213 punti, il Nasdaq sfiora un rialzo dell’1% a 2.205 mentre l’S&P 500 guadagna l’1.23% a 1089.

A livello settoriale, positivo l’andamento dei tecnologici capitanati da Intel. Bene anche il comparto aereo: il numero di passeggeri che ha viaggiato a bordo di compagnie a stelle e strisce e’ cresciuto dell’1.6% a novembre rispetto a un anno prima, raggiungendo i 54.9 milioni. Ma nei primi 11 mesi del 2009, il numero di passeggeri domestici ed internazionali e’ calato del 5.7% su base annuale, il dato piu’ basso dal 2005.

Il presidente Americano Obama ha da poco annunciato un piano sottoforma di prestiti garantiti da $8 miliardi per realizzare il primo impianto nucleare da quasi 30 anni. "La costruzione dell’impianto", ha ditto Obama, "creera’ migliaia di posti di lavoro nei prossimi anni e circa 800 contratti permanenti".

Ma gli investitori continuano a guardare ai dati macro positivi, in primis quello sull'Empire State Index che e' cresciuto piu' delle attese, facendo segnare il secondo mese di rialzi consecutivo. Sulla scia dell’aumento delle scorte, l’indice dell’attivita’ manifatturiera si e’ portato ai massimi da ottobre.

Di gran lunga superiore alle attese anche il saldo degli investimenti esteri in attivita' finanziarie a lungo termine denominate in dollari negli Usa. A dicembre e' risultato positivo per 63,3 miliardi di dollari contro i 126,4 miliardi (dato rivisto) del mese precedente (gli analisti si aspettavano un saldo positivo per 35.4 miliardi di dollari). La Cina ha ridotto la propria esposizione in titoli emessi dal Tesoro Usa di 34.2 mld di dollari, consentendo cosi' al Giappone di sorpassarla come maggior detentore di titoli di Stato Usa. Al terzo posto figura l’Inghilterra.

Buone notizie dalla corporate america. Risultati sopra le attese nel quarto trimestre 2009 per Merck, che ha piu' che triplicato la redditivita' grazie anche all'acquisizione del rivale Schering-Plough. Il gruppo farmaceutico intende tagliare del 15% l’organico entro fine 2012. Le azioni guadagnano il 2.5%.

Batte le previsioni anche il colosso alimentare Kraft, che archivia il quarto trimestre con un utile in rialzo. Ma il titolo scivola di oltre l’1%.

Il mercato e’ sostenuto anche dall’M&A. JP Morgan si e' aggiudicata le operazioni asiatiche e europee della joint venture Sempra-RBS. Pagherà 1,7 miliardi di dollari in contanti. Il colosso dei centri commerciali Simon Property Group ha intenzione di acquistare la rivale General Growth Properties. Sul piatto $10 miliardi, con un'operazione che darebbe vita alla maggiore catena americana di shopping center di alto livello.

Un altro fattore ha permesso di attenuare i timori sulla situazione debitoria della Grecia. Il paese dovra' prendere misure urgenti entro il 15 maggio per ridurre il deficit. Lo hanno affermato i ministri delle Finanze dell'Ue nelle conclusioni dell'Ecofin, che si e' svolto oggi a Bruxelles. Viene cosi' viene approvata la raccomandazione della Commissione Europea, con una riduzione del deficit di quattro punti (dal 12.7% del pil all'8.7%) entro il 2010, per arrivare al 3% entro il 2012.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in forte rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo avanzano di quasi $3 attestandosi a quota $77 al barile. Sul valutario la moneta unica si rafforza a quota $1.3750. Consolida anche l’oro a $1119.30 l’oncia (+$29.30). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.71% dal 3.6930% di venerdi'.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Base Metals-DBB +5.4%, Heating Oil-UHN +4.0%, Solar Energy-TAN +4.2%, Crude Oil-USO +3.8%, Steel-SLX +3.75, Metals and Mining-XME +3.7%, Silver-SLV +3.5%, Australia-EWA +3.5%, RBOB Gasoline-UGA +3.4% e Commodities--GSG +3.3%. Le peggiori: Volatility-VXX -5.0%, Natural Gas-UNG -1.4%, Dollar-UUP -0.9%, -0.3% e U.S. Healthcare Providers-IHF -0.1%.

Alle 18:30 circa il volume di scambio e' di 389 milioni di pezzi al NYSE e 948 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 2352 a 609 al Nyse e 1682 a 902 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 102 a 2 al NYSE e 86 a 5 al Nasdaq.

 

 

 

 

WALL STREET: RIMBALZA SPINTA DA ENERGIA E BANCHE

16 Febbraio 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Spinta decisiva dai finanziari e dal rally di energetici e commodity. Il Dow guadagna 170 punti (+1.67%), +1.4% il Nasdaq. Migliore prova da tre mesi. Il ritorno dell'appetito verso il rischio colpisce il dollaro. Greggio sopra $77, oro +$30.
Wall Street reagisce con decisione dopo tre sedute consecutive di cali, favorita da un ritorno delle operazioni di M&A, da una serie di dati macro positivi in ambito immobiliare e manifatturiero, oltre che dalle notizie giunte dal fronte bancario.

Tutti questi fattori messi insieme hanno contribuito a relegare i timori legati al debito della Grecia in fondo alla lista delle priorita' degli investitori e consentito al contempo al mercato di rendersi protagonista della migliore prova degli ultimi tre mesi.. Il Dow ha messo a segno un progresso dell'1.67% a quota 10267.83, il Nasdaq dell'1.4% a 2214.19 punti, mentre l'S&P 500 dell'1.8%, che gli ha permesso di attestarsi in area 1094.86.

A guidare i rialzi sul paniere delle blue chip e' stata Mercks, seguita a ruota dai colossi dell'alluminio e del petrolio Alcoa e Chevron. Ottima prova anche da parte di Bank of America e Citigroup.

Oltre a energetici e societa' legate alle materie prime, si sono messi in evidenza i bancari, con Citi e BofA che hanno accelerato del 4.5% e 5.5% rispettivamente sulla scia della trimestrale entusiasmante della rivale Barclays. Gli utili dell'istituto britannico sono quasi raddoppiati nel 2009.

All'interno della sfera macroeconomica, la Fed di New York ha annunciato che le condizioni dell'attivita' manifatturiera dell'area della Grande Mela sono decisamente migliorate in febbraio, piu' delle attese. Grazie in particolare all’aumento delle scorte, l'Empire State Index si e' portato sui massimi da ottobre.

Nel frattempo la National Association of Homebuilders ha reso noto che l'indice della fiducia dei costruttori di case e' cresciuto in febbraio, mostrando segnali di ripresa dai minimi di sette mesi. Va tuttavia sottolineato che l'indicatore si trova ancora su livelli molto bassi.

Il ritracciamento del dollaro e le rinnovate tensioni sulle ambizioni nucleari dell'Iran hanno fatto schizzare in rialzo i prezzi del greggio, con i contratti sull'oro nero con consegna marzo che hanno brevemente superato i $77, forti di un rialzo di quasi il 4%.

Tra i titoli caldi di giornata, la farmaceutica Merck, che ha guadagnato oltre il 2% dopo aver battuto le attese sia per quanto riguarda il fatturato che gli utili, favorita dal takeover di Schering-Plough. Il gruppo ha intenzione tagliare del 15% l’organico entro fine 2012.

Sorte opposta per Kraft Foods, i cui ricavi hanno deluso le aspettative. Cosi' le azioni hanno chiuso in calo di circa due punti percentuali.

Il mercato e’ sostenuto anche dalle notizie di M&A. JP Morgan si e' aggiudicata le operazioni asiatiche ed europee nelle materie prime della joint venture Sempra-RBS. Paghera' $1.7 miliardi in contanti. Il colosso dei centri commerciali Simon Property Group ha intenzione di acquistare la rivale General Growth Properties. Sul piatto $10 miliardi, con un'operazione che darebbe vita alla maggiore catena americana di shopping center di alto livello.

Sotto i riflettori e' finita anche Terra Industries. I titoli hanno fatto un balzo di oltre il 7% dopo che il produttore di fertilizzanti ha accettato di essere comprata dalla norvegese Yara International in un'operaazione da $4.1 miliardi in contanti.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in forte rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo avanzano di $2.92 attestandosi a quota $77.05 al barile. Sul valutario la moneta unica si rafforza a quota $1.37669 (+$1.24). Consolida anche l’oro a $1119.60 l’oncia (+$29.80). Avanzano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.6640% dal 3.6930% di venerdi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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