PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 17 Febbraio 2010

PARTE  2

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17 Febbraio 2010 00:18 NEW YORK
RIPRESA ECONOMICA: GLI USA MEGLIO DELL'EUROPA
di WSI
Il numero uno di Barclays, Bob Diamond, traccia prospettive rosee sulla ripresa americana. Il dollaro debole aiuta. Quanto alle banche, operazioni a rischio fanno parte del sistema. "Sbagliate le accuse agli istituti di maggiori dimensioni".
Gli Stati Uniti si trovano in acque migliori rispetto a quelle in cui naviga l’Europa. Lo sostiene il presidente di Barclays Bob Diamond.
In un intervista rilasciata al canale tv Cnbc nel giorno dei conti, il numero uno del banca inglese ha ditto che "ci sono segnali contrastanti, ma siamo ormai verso la via delle ripresa, sopratutto negli Usa. Ci sono indicatori che dimostrano un costante miglioramento della congiuntura in generale e il mercato del lavoro americano sembra destinato a recuperare".
Quadro ben diverso da quello tracciato per il Vecchio Continente, complice non solo la situazione occupazionale ma anche l’andamento della moneta unica. "Gli States hanno avuto il vantaggio di avere un dollar debole nelgi ultimo due anni, fattore che ha sostenuto le esportazioni".
Diamond non poteva non scattare una fotografia sul comparto bancario, a cominciare dalle proprie strategie. Barclays ha iniziato a migliorare il proprio capitale e i requisti di liquidita’ senza aspettare che i regolatori competenti spingessero in questo senso. "Non siamo l’unica banca che si sta muovendo cosi', tra l’altro facendo meno operazioni a debito".
Difficile da attuare, invece, la separazione da parte degli istituti finanziari tra attivita’ retail e quelle di investimento. "Vogliamo banche solide, in salute e disposte ad assumersi dei rischi. Non c’e’ un sistema bancario senza rischi", ha commentato aggiungendo che le banche sono diventate sempre piu’ grandi perche’ i loro clienti hanno fatto altrettanto. "Un modello integrato di banca fa bene alla crescita economica", ha continuato. "Non ce’ alcuna evidenza empirica o accademica che dimostri che istituti di grandi dimensioni non sono opportuni".

 

 

La Borsa di Tokyo prende il volo
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte rialzo. Il Nikkei ha guadagnato il 2,7% a 10.306,83 punti ed il Topix il 2,2% a 904,63 punti. Tra gli esportatori Honda (JP3854600008) ha guadagnato il 3,8%, Canon (JP3242800005) il 4,2%, Panasonic (JP3866800000) il 2,3% e Sony (JP3435000009) il 3%. Lo yen si è indebolito rispetto all'euro in seguito al calo dei timori del mercato relativi alla crisi della Grecia. L'indice New York Empire State è inoltre salito questo mese ai suoi più alti livelli dallo scorso novembre. La notizia ha fatto aumentare la fiducia degli investitori nell'economia degli USA, il principale partner commerciale del Giappone.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) ha guadagnato il 5%, Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) il 2,9% e Nippon Yusen (JP3753000003) il 2,1%. Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto navale delle merci, è salito ieri dell'1,3%.
Toshiba (JP3592200004) ha chiuso in rialzo del 6,3%. Barack Obama ha stanziato $8,3 miliardi per la costruzione di due reattori nucleari. Toshiba controlla la statunitense Westinghouse, leader mondiale nella fornitura di prodotti, tecnologie e servizi a supporto delle centrali nucleari.
Tra i minerari Sumitomo Metal Mining (JP3402600005) ha guadagnato il 4,9%, Mitsui Mining & Smelting (JP3888400003) il 4,3% e Mitsubishi Materials (JP3903000002) il 2,7%. Il prezzo dell'oro ha guadagnato ieri a New York il 2,7%, quello del rame il 4,6%. Tra i petroliferi Nippon Oil (JP3679700009) ha guadagnato l'1,1%, Cosmo Oil (JP3298600002) il 5,3% e Inpex (JP3294430008) l'1,6%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri al NYMEX in rialzo del 3,9%.
Redazione Borsainside 07:30

 

 

Anche i numeri di Bnp Paribas sono migliori delle attese
BlueTG.it - mercoledì, 17 febbraio 2010 09:51 PARIGI
Anche oggi la mattinata in Europa si apre con una importante trimestrale, quella di Bnp Paribas che ha chiuso il quarto trimestre del 2009 con utili record grazie in particolare al supporto derivante dall’acquisizione di Fortis e dalla divisione di banca di finanziamento e investimento. Nel dettaglio, l’utile netto è risultato pari a 1,37 miliardi contro una perdita di identico ammontare accusata un anno prima, rispetto ad attese di consensus per soli 1,06 miliardi.
La maggiore banca d’Eurolandia ha così segnato il quarto trimestre consecutivo in utile (con un incremento rispetto ai tre mesi precedenti del 4,6%) raggiungendo per l’intero 2009 un utile netto di 5,83 miliardi di euro, quasi il doppio (+93%) rispetto all’esercizio 2008 anche se ancora distante dai livelli pre-crisi (il 2007 si era chiuso con utili per 7,82 miliardi di euro).
In una nota l’istituto ha anche precisato che il 28% dei propri ricavi è stato utilizzato per pagare bonus e compensi, una percentuale in calo rispetto al 40% dello scorso anno.

 

 

Ing: Aumenta Perdita Nel 2009 a 935 Mln
mercoledì, 17 febbraio 2010 10:00 AMSTERDAM
(ASCA) - Roma, 17 feb - Il gruppo olandse ING delude i mercati con i risultati 2009 che mostrano una perdita netta in aumento a 935 milioni rispetto al rosso da 729 milioni del precedente esercizio. Ing ha deliberato che non distribuira' dividendo agli azionisti. Nell'ultimo trimestre del 2009 Ing ha registrato una perdita di 712 milioni rispetto al risultato negativo di 3,81 miliardi dell'analogo trimestre del 2008. Tuttavia le stime degli analisti indicavano una perdita pari alla meta' di quella accusata dal gruppo bancario-assicurativo.

 

 

Crisi: la Spagna resta in recessione
mercoledì, 17 febbraio 2010 11:54 MADRID
(ANSA) - ROMA, 17 FEB - Resta in recessione l'economia spagnola nel quarto trimestre 2009, con un calo dello 0,1% del Pil in rapporto al trimestre precedente. Nella variazione annuale, il Pil e' calato del 3,6% sul 2008. Lo rende noto l'Istituto centrale di statistica. Il Pil della Spagna aveva registrato una contrazione dello 0,3% nel terzo trimestre in rapporto al precedente, in misura inferiore rispetto al secondo trimestre (-1,1%).

 

 

Morgan Stanley boccia le banche europee, i titoli salgono ugualmente
BlueTG.it - mercoledì, 17 febbraio 2010 - 11:55
Secondo Morgan Stanley i rischi per le banche europee stanno tornando ad aumentare in relazione alla crisi del debito di alcuni emittenti sovrani come la Grecia. Pertanto il giudizio della banca d’affari americana sul settore torna a “cautios” (cauto, ndr) rispetto al precedente “in line” (in linea, ossia senza particolari timori né ottimismi, ndr).
Morgan Stanley ha anche ridotto il rating di singoli istituti come Banco di Santander, Bbva, Bnp Paribas e Efg Eurobank a “equal weight” (peso in linea col benchmark, ndr) rispetto al precedente “overweight” (sovra pesare in portafoglio, ndr) e quello di Piraeus Bank da “equal weight” a “underweight” (sottopesare in portafoglio, ndr).
Una bocciatura che non impressiona i listini visto che oggi le borse europee salgono proprio grazie ai decisi rialzi dei principali titoli bancari del vecchio continente.

 

 

Borse Asia-Pacifico positive, Hong Kong +1,3%
Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l'1,3% a 20.534,01 punti. L'ottima performance registrata ieri dal settore finanziario in Europa e a Wall Street ha spinto i bancari. HSBC (GB0005405286) ha guadagnato l'1,9%, Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) il 2,2% e Bank of China (CN000A0J3PX9) l'1,8%. Li & Fung (BMG5485F1445), uno dei principali fornitori di Wal-Mart (US9311421039), ha beneficiato dell'aumento della fiducia degli investitori nell'economia degli USA ed ha guadagnato il 2,4%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato il 2% e CNOOC (HK0883013259) l'1,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo del 3,9%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato il 2,2%, lo Straits Times a Singapore l'1,3% e il Kospi a Seul l'1,7%. Le borse di Shanghai e di Taipei sono rimaste ancora ferme a causa del Capodanno cinese.
Redazione Borsainside 12:01

 

 

Spagna: Zapatero, uscita recessione 2010
mercoledì, 17 febbraio 2010 - 12:17
(ANSA) - MADRID, 18 FEB - Il premier spagnolo Jose' Luis Zapatero ha affermato che il paese uscira' dalla recessione nella prima meta' del 2010. I dati diffusi dall'Istituto nazionale statistiche Ine hanno confermato che la Spagna ha registrato nell'ultimo trimestre del 2009 una crescita negativa dello 0,1% del Pil. La Spagna e' l'unico paese del G20 a non essere ancora uscito dalla recessione. Il tasso di disoccupazione e' quasi al 19% (il doppio della media Ue) e i senza lavoro sono 4,4 milioni.

 

 

Bnp Paribas: Bonus Di 500 Mln Ai 4 Mila Trader
mercoledì, 17 febbraio 2010 - 12:36
(ASCA-AFP) - Parigi, 17 feb - Bnp Paribas (Parigi: FR0000131104 - notizie) concedera' un bonus complessivo di 500 milioni di euro ai suoi 4 mila trader (una media di 125 mila euro) e prevede di distribuire altri 500 milioni l'anno prossimo sulla base dei risultati che verranno realizzati. E' quanto ha annunciato in una conferenza stampa il ceo di Bnp Paribas Baudouin Prot sottolineando che i bonus sono conformi alle nuove regole efinite nell'ambito del G20.

 

 

Ocse: Pil 2009 -3,4%, Ma 4* Trim Positivo. Nel G7 Solo Italia Sottozero
mercoledì, 17 febbraio 2010 13:04 PARIGI
(ASCA) - Roma, 17 feb - Nel 2009 l'area economica dei 30 paesi dell'Ocse ha registrato una contrazione economica pari a -3,4% su base annuale. ''Si tratta del primo declino dal 1960'', anno di inizio delle rilevazioni statistiche Ocse. Ma nel quarto trimestre del 2009 e' comunque tornata la crescita con una variazione su base congiunturale del Pil pari a +0,8% (-0,7% su base annua), da +0,6% del trimestre precedente (-3,4% su base annua). A livello di aree economiche, l'Ocse evidenzia, come nel quarto trimestre abbiano accelerrato gli Usa (+1,4%) e il Giappone (+1,1%), molto piu' lento il passo dell'Eurozona (+0,1%). Tra i paesi del G7, (manca ancora il dato del Canada) l'Italia e' finora l'unico paese che ha registrato una contrazione del Pil (-0,2%) nel quarto trimestre.

 

 

Usa: Richieste Mutui -2,1%, Rifinanziamenti -1,2%
mercoledì, 17 febbraio 2010 - 13:34
(ASCA) - Roma, 17 feb - Torna in negativo il settore Usa dei mutui immobiliari. Nella settimana conclusa lo scorso 12 febbraio, le richieste di nuovi mutui sono scese del 2,1%, quelle per il rifinanziamento si sono contratte dell'1,2%. Lo comunica la Mortgage Bankers Association.

 

 

Usa: a Gennaio Avvio Costruzioni Nuove Case +2,8%
mercoledì, 17 febbraio 2010 - 15:09
(ASCA) - Roma, 17 feb - Nel mese di gennaio migliora il tono del settore Usa dell'edilizia residenziale con l'avvio della costruzione di nuove case per 591 mila unita', +2,8% su base annuale destagionalizzata. In calo invece il numero di concessioni scese del 4,9%.

 

 

 
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Usa: a Gennaio Prezzi Importazioni +11,5% Su Base Annua
mercoledì, 17 febbraio 2010 - 15:11
(ASCA) - Roma, 17 feb - Nel mese di gennaio i prezzi alle importazioni sono saliti negli Usa dell'1,4% su base mensile e dell'11,5% su base annuale Si tratta di un aumento superiore alle attese degli economisti.

 

 

17 Febbraio 2010 15:45 NEW YORK
GRECIA: INVESTITORI "INGANNATI" DA GOLDMAN
di WSI
L'istituto americano avrebbe messo a punto operazioni di swap valutario con l'obiettivo di nascondere la reale situazione finanziaria del Paese. Investitori e Ue all'oscuro. La banca declina ogni commento.
Goldman Sachs ha manovrato $15 miliardi di obbligazioni vendute per la Grecia dopo aver messo a punto uno swap di valute che ha consentito al governo di nascondere l’allargamento del suo deficit.
Di almeno sei delle dieci operazioni di vendita che la banca ha realizzato per la Grecia non si fa alcun riferimento nei documenti dedicati, secondo quanto risultata dall’analisi dei prospetti realizzata da Bloomberg.
La casa d’affari con sede a Ney York ha aiutato la Grecia a raccogliere fondi per $1 miliardo nel 2002 attraverso simili swap mentre l’Unione Europea fa sapere di non esserne stata a conoscienza fino a qualche giorno fa.
Cosi’ facendo la Grecia ha spuntato prezzi migliori, sostiene Bill Blain, a capo della divisione fixed income della londinese Matrix Corporate Capital LLP. "Il prezzo delle obbligazioni dovrebbe riflettere la reale condizione finanziaria del paese", ha spiegato. "Se la banca ha messo in vendita simili prodotti sulla base di informazioni rese pubbliche, ma consapevole che quelle stesse informazioni erano scorrette, significa che gli investitori sono stati beffeggiati".
Michael DuVally, portavoce di Goldman Sachs a New York, si e’ rifiutato di rilasciare commenti
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Usa: Dai Numeri Dell'Economia Pillole Di Ripresa. Bene Dollaro e Borse
mercoledì, 17 febbraio 2010 15:50 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 17 feb - Pillole di ripresa dai numeri diffusi oggi sull'economia Usa. Il focus era tutto su 3 dati: l'apertura di nuovi cantieri per l'edilizia residenziale, prezzi alle importazioni e la produzione industriale. A gennaio i cantieri per costruzione di nuove abitazioni sono saliti del 2,8% a quota 591 mila, un dato migliore delle attese degli economisti (580 mila). Meno incoraggiante il dato sulle concessioni edilizie scese del 4,9%. I prezzi all'import sono invece saliti piu' delle attese degli economisti, la variazione annuale e' stata pari a +11,5% su base annua, contro un consensus degli economisti posto a +10,5%. Un dato che segnala una moderata importazione di inflazione attraverso il canale estero, non certo pero' da indurre a ritenere vicina una stretta monetaria da parte della Fed. La Banca centrale Usa, ieri lo hanno ripetuto altri suoi esponenti, manterra' i tassi bassi ancora per diverso tempo senza pero' rinunciare a drenare l'abbondante liquidita' sul mercato finanziario. Le riserve in eccesso delle banche Usa hanno infatti superato quota 1.000 miliardi di dollari. Il loro drenaggio graduale avverra', come gia' anticipato dal presidente della Fed, Ben Bernanke, utilizzando molteplici strumenti: aumento del tasso di sconto, vendita di titoli alle banche in cambio di liquidita', manovre sul tasso di remunerazione delle riserve libere delle stesse banche. Misure che, in prospettiva, rafforzano la valuta Usa rendendo piu' attraenti gli investimenti denominati in dollari. Infine, i numeri sulla produzione industriale di gennaio, l'aumento e' dello 0,9% sulla scia della ripresa delle attivita' nei comparti manifatturiero, minerario e delle utilities. Il risultato, il settimo consecutivo in crescita, e' uscito appena superiore alle previsioni degli analisti che si attendevano un incremento dello 0,8%. Il dato di dicembre e' stato rivisto al rialzo da +0,6% a +0,7%. Pari al 72,6% (+0,7 punti) il tasso di utilizzo medio degli impianti, il miglior risultato da almeno 6 mesi. Una serie di dati che hanno tonificato il dollaro salito a 1,37 sull'euro dal minimo giornaliero di 1,3790. Stessa musica per borsa con Wall Street positiva (+0,44%), piu' deciso il rimbalzo delle borse europee che registrano progressi superiori all'1%. Non va pero' sottovalutato che, come spiegano i traders, il rialzo dei mercati azionari ha anche una natura tecnica. Infatti dopo settimane di vendite allo scoperto, il mercato ha toccato alcuni ''minimi relativi'' e sono scattate le ricoperture. Stasera infine saranno pubblicati i verbali dell'ultima riunione della Fed, il mercato spera di trovarci nuovi spunti di ottimismo.

 

 

Grecia, nessun ruolo Draghi in swap
mercoledì, 17 febbraio 2010 - 16:18
(ANSA) - ROMA, 17 FEB - Il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi non ha avuto un ruolo nelle operazioni di derivati swap realizzati da Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) . Draghi, infatti, e' arrivato come vice presidente solo in seguito. E' quanto spiegano fonti della Banca d'Italia che ricordano come gli Swaps usati dal governo italiano negli anni '90, anni in cui Draghi ricopriva la carica di direttore generale del Tesoro (NYSE: TSO - notizie) , sono stati 'rivisti e certificati' dall'Unione Europea.

 

 

Usa: Obama, Con Piano Stimolo Evitata Seconda Grande Depressione
mercoledì, 17 febbraio 2010 17:35 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 17 feb - Ad un anno di distanza dall'approvazione del Recovery Act, piano di stimolo da 787 miliardi di dollari, e' stata evitata una seconda grande depressione. Cosi' il presidente Barack Obama, parlando nell'anniversario dell'istituzione del pacchetto di misure varate per soccorrere l'economia americana, ha sottolineato come il piano abbia salvato almeno 2 milioni di posti di lavoro e contribuito a scongiurare un'altra recessione. ''Un anno dopo, grazie al Recovery Act, l'ipotesi di una seconda depressione non e' piu' una possibilita''', ha spiegato Obama nel corso di una manifestazione voluta proprio per celebrare il giorno in cui l'anno scorso ha firmato la legge a Denver, in Colorado. ''Abbiamo agito - ha continuato l'inquilino della Casa Bianca - perche' se non l'avessimo fatto saremmo andati verso la catastrofe''. Obama ha ammesso che per molti americani la miseria non e' ancora finita. La disoccupazione e' infatti al 9,7% e la crescita economica ancora lenta. ''Milioni di americani sono ancora senza lavoro. Milioni non riescono a far quadrare il bilancio. La ripresa per loro ancora non si sente. Lo capisco'', ha concluso.

 

 

Le borse europee salgono per la terza seduta di fila
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi per la terza seduta di fila in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,6%, il DAX a Francoforte l'1%, il CAC40 a Parigi l'1,5%, il FTSE MIB a Milano l'1,7% e lo SMI a Zurigo l'1,1%. I bancari hanno brillato anche oggi. BNP Paribas (FR0000131104) ha guadagnato a Parigi il 4%. La prima banca francese ha generato lo scorso trimestre un utile superiore alle attese degli analisti. UniCredit (IT0000064854) ha guadagnato il 2%. KBW ha alzato il suo rating sul titolo della banca italiana da "Market perform" ad "Outperform". Tra gli altri titoli del settore Barclays (GB0031348658) ha chiuso in rialzo del 2,9%, Lloyds Banking Group (GB0008706128) del 3,2%, Deutsche Bank (DE0005140008) del 2,1% e UBS (CH0024899483) dell'1,3%.
Molto bene anche il settore dell'industria automobilistica. Daimler (DE0007100000) ha guadagnato l'1,3%, Fiat (IT0001976403) il 4,6%, Peugeot (FR0000121501) il 2,6%, Renault (FR0000131906) il 2% e Volkswagen (DE0007664005) il 4,4%.
EADS (NL0000235190) ha chiuso in rialzo a Parigi del 5%. Secondo quanto riporta "Les Echos" EADS sarebbe vicina a trovare un accordo con i suoi clienti sui costi aggiuntivi dell'areo di trasporto militare A400M.
Deutsche Boerse (DE0005810055) ha guadagnato il 3,7%. Il gruppo che gestisce la Borsa di Francoforte ha pubblicato dei dati di bilancio migliori delle previsioni del mercato.
ING Groep (NL0000303600) ha guadagnato il 5,6%. Il gruppo olandese ha registrato lo scorso trimestre delle perdite superiori alle attese degli analisti, la sua divisione bancaria ha fatto però dei progressi.
Norsk Hydro (NO0005052605) ha perso il 4,7%. Il produttore di alluminio ha registrato lo scorso trimestre un fatturato inferiore alle stime degli analisti e fornito un prudente outlook.
Redazione Borsainside 18:24

 

 

17 Febbraio 2010 18:30 NEW YORK
L'ITALIA OGGI E' IL MAGGIOR RISCHIO PER L'EUROPA
di WSI
Il nostro paese costituisce il pericolo piu' forte per le economie del blocco europeo per via del debito, il secondo piu' ampio d'Europa. Lo dice perentoriamente il premio Nobel in Economia Robert Mundell, professore alla Columbia University.
Il nostro paese costituisce il pericolo piu' forte per le economie del blocco europeo per via del debito, il secondo piu' ampio d'Europa. Lo dice perentoriamente il premio Nobel in Economia Robert Mundell, professore alla Columbia University di New York.
"L'Italia deve preoccuparsi", ha detto Mundell nel corso di un'intervista televisiva, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. "Se l'Italia diventasse un target allora questo creerebbe un grosso problema per l'euro. Qualsiasi cosa sara' fatta con la Grecia, possibilmente con il Portogallo e forse l'Irlanda, deve anche salvare l'Italia dallo stesso problema". Mundell vinse il Nobel nel 1999 per ricerche che aiutarono a costruire la moneta unica europea. Usa

 

 

Federal Reserve Alza Stima Pil 2010 Tra +2,8% e +3,5%
mercoledì, 17 febbraio 2010 20:05 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 17 feb - La Federal Reserve ha alzato le sue previsioni sul prodotto interno lordo degli Stati Uniti nel 2010 in una forchetta compresa tra +2,8% e +3,5%.

 

 

Borse dell'Europa dell'Est positive, svetta Budapest
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca lo 0,3% a 1.421,97 punti. I volumi di scambio sono di nuovo scesi e sono stati molto bassi. Secondo gli operatori il mercato sarebbe in attesa di nuovi impulsi. Tra le blue chips russe Sberbank (RU0009029540) ha guadagnato l'1,1%, Rosneft (RU000A0J2Q06) l'1,7% e Gazprom (RU0007661625) il 2,7%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato il 2,1% a 21.653,99 punti. Per il listino ungherese si è trattato dell'ottava seduta positiva di fila. Tutti i titoli di maggior peso del BUX hanno chiuso in forte rialzo. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato il 2,6%, MOL (HU0000068952) il 2,4%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 2% e Gedeon Richter (HU0000067624) l'1,4%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1% a 1.152,50 punti. I bancari hanno guidato anche oggi la lista dei rialzi. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato lo 0,9% e Erste Group Bank (AT0000652011) il 2%. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in rialzo dello 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato l'1,4% a 38.890,71 punti. Dopo una seduta di pausa i bancari sono tornati a correre. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato il 2,2%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,7%, BZW Bank (PLBZ00000044) il 2,6% e BRE Bank (PLBRE0000012) il 2,7%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha beneficiato dell'aumento del prezzo del rame ed ha guadagnato il 3,2%.
Redazione Borsainside 20:07

 

 

Usa: Deficit Federale Gennaio Scende a 42,6 Mld$. Meglio Delle Attese
mercoledì, 17 febbraio 2010 20:10 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 17 feb - Il deficit federale degli Stati Uniti a gennaio e' sceso a 42,6 miliardi di dollari rispetto ai 63,5 miliardi registrati nello stesso mese del 2009. Lo ha reso noto il Dipartimento al Tesoro (NYSE: TSO - notizie) dell'amministrazione Usa. Il dato e' uscito migliore delle previsioni degli analisti che si attendevano un saldo negativo di 46 miliardi di dollari.

 

 

Usa: Fed, Stima Tasso Disoccupazione Tra 9,5% e 9,7%
mercoledì, 17 febbraio 2010 20:29 NEW YORK
(AGI) - Washington, 17 feb. - La Fed ha rivisto al rialzo le stime sul tasso di disoccupazione quest'anno negli Usa, in una forbice compresa tra il 9,5% e il 9,7%. Lo riportano le minute dell'ultimo meeting del Fomc, il comitato monetario della Federal Reserve. Il dato appare piu' incoraggiante se riferito agli anni successivi, con un calo del tasso di disoccupazione a 8,2%-8,5% nel 2011%.

 

 

17 Febbraio 2010 22:12
Sole 24 ore
Due esposioni in due giorni in Grecia, nessun ferito

Una bomba rudimentale è esplosa oggi davanti all'ufficio del ministro greco responsabile della polizia ad Atene, provocando pochi danni e nessun ferito. La notizia è stata data dalle polizia: l'ordigno è stato piazzato davanti all'ufficio usato prima delle elezioni del 4 ottobre dal ministro per la Protezione dei Cittadini, Mihalis Chrysohoidis, e ha danneggiato la porta e fatto esplodere le finestre. È il secondo attacco del genere in due giorni ad Atene. Ieri sera un ordigno è esploso davanti agli uffici della banca americana Jp Morgan senza provocare feriti o danni. Al momento i due attentati non sono stati rivendicati.

 

 

Le borse di San Paolo e Città del Messico salgono sulla scia di Wall Street
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso ieri in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato il 2,2% a 67.284,57 punti. Il listino brasiliano ha beneficiato del rally dei titoli dei produttori di materie prime. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno guadagnato rispettivamente l'1,3% e il 3,6%. Nel settore dell'acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 2,2%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) lo 0,6% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 4,7%. Lunedì e martedì, mentre la Borsa di San Paolo era chiusa per le festività del Carnevale in Brasile, i prezzi delle commodities hanno registrato dei forti rialzi.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 31.892,12 punti. Per il listino messicano si è trattato della quinta seduta positiva di fila. Tra i titoli di maggior peso dell'IPC América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,1% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 2,2%. Cemex (MXP225611567) e Grupo Mexico (MXP370841019) hanno perso rispettivamente lo 0,6% e lo 0,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,9%, l'IPSA a Santiago del Cile l'1,1%, l'IGBC a Bogotà lo 0,1% e l'IBVC a Caracas lo 0,6%. Il General a Lima ha perso lo 0,9%.
Redazione Borsainside 00:41

 

 

 
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WALL STREET: FUTURES CONSOLIDANO RIALZI IN SCIA IMMOBILIARE

17 Febbraio 2010 15:00 NEW YORK - WSI
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Dal mercato del mattone giungono segnali di ripresa. I prezzi import salgono per il sesto mese di fila. Deere e Whole Foods strappano dopo conti superiori alle attese. Continua la corsa delle materie prime malgrado il dollaro forte. Occhi su minute Fed.
Quando manca mezz'ora al suono della campanella, i contratti sui principali indici azionari scambiano sopra la parita’ (vedi quotazioni a fondo pagina), facendo pensare ad un avvio di seduta positivo, che estenderebbe i forti rialzi di ieri.

Dal fronte immobiliare sono giunti segnali di un miglioramento del mercato del mattone, che hanno alimentato le speranze di un rafforzamento della ripresa economica. I nuovi cantieri edili che si sono attestati a 591 mila unita' in gennaio, in aumento dai 557 mila del mese precedente e sopra le stime di 580 mila.

Quanto ai prezzi alle importazioni, sono cresciuti per il sesto mese consecutivo, mettendo a segno un incremento superiore alle attese, in particolare grazie all'aumento dei prezzi di petrolio e gas.

A mantenere alto il morale degli investitori dopo i forti rialzi di ieri, i piu' consistenti dal 9 novembre scorso, e' anche la performance positiva registrata dalle altre Borse mondiali sinora. Intanto il mercato Usa attende con ansia di ricevere nuovi risultati societari e altre indicazioni sullo stato di salute della maggiore economia mondiale.

Sempre in calendario macro, alle 15:15 saranno pubblicati gli aggiornamenti su produzione industriale e capacita' degli impianti, mentre nel primo pomeriggio e' prevista la pubblicazione delle minute del Comitato di Politica Monetaria della Federal Reserve, da cui gli investitori cercheranno di trarre indicazioni sulle mosse future della Banca Centrale in materia di tassi di interesse. Gli economisti scommettono su un aumento della produzione industriale dello 0.9%, a fronte del +0.6% precedente.

Gli analisti di BNP Paribas hanno scritto in una nota agli investitori che un rialzo dello 0.9% implicherebbe un incremento della capitalizzazione al 72.8%. Si tratterebbe della lettura piu' alta da novembre 2008.

In ambito trimestrali la produttrice di trattori Deere ha annunciato di aver chiuso gli ultimi tre mesi del 2009 con un utile per azione di 57 centesimi, di molto superiore alle cifre attese dagli analisti. I titoli fanno un balzo di quasi il 7%.

Tra le altre societa' che pubblicheranno oggi i conti fiscali figurano Owens Corning e Chesapeake Energy. Ieri a mercati chiusi la catena di supermercati Whole Foods Market ha riportato un rialzo del 71% degli utili e ha al contempo rivisto al rialzo gli obiettivi finanziari per il 2010. Al mercato le cifre sono piaciute e le azioni accelerano di oltre l'8%.

Una nuova operazione di M&A potrebbe inoltre spingere al rialzo i listini, con Walgreens, la maggiore catena farmaceutica degli Stati Uniti, che ha annunciato l'ufficializzazione dell'acquisto della rivale Duane Reade per $1.075 miliardi.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo guadagnano $0.33 attestandosi a quota $77.34 al barile. Sul valutario la moneta unica si indebolisce a quota $1.3714. In progresso l’oro a $1120.10 l’oncia (+$0.30). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.69800%, in progresso di 34 punti base.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e' in progresso di 6.10 punti (+0.56%) a 1099.30.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 sale di 8.25 punti a 1807.50 (+0.46%).

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 42 punti (+0.41%) a quota 10283.

 

 

 

WALL STREET: PERDE SMALTO, EFFETTO DOLLARO FORTE

17 Febbraio 2010 16:58 NEW YORK - WSI
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In attesa delle minute della Fed il mercato prova ad ampliare i guadagni messi a segno ieri. L'economia si rafforza: bene i numeri immobiliari e produzione industriale.
Partenza in progresso per l'azionario americano, che sembrava intenzionato con una certa convinzione ad estendere i forti guadagni della vigilia, ma dopo un'ora e mezza di contrattazioni ha perso la spinta propulsiva iniziale. Il Dow accelera dello 0.17% a quota 10286.12, l'S%P 500 dello 0.37% a 1098.94 punti, mentre il Nasdaq dello 0.37% in area 2222.32.

Nonostante il consistente rialzo del biglietto verde (Dollar Index +0.5%), la Borsa di New York provera' a infilare una seconda seduta positiva consecutiva dopo i forti guadagni realizzati ieri, quando l'indice allargato si e' reso protagonista della migliore singola seduta dallo scorso novembre.

A mantenere alto il morale degli operatori hanno contribuito le buone prove messe a segno dagli altri mercati mondiali e i dati confortanti giunti dal settore immobiliare, da cui e' emersa una crescita superiore alle attese dei nuovi cantieri edili.

La produzione industriale, pubblicata 15 minuti prima dell'apertura, ha mostrato un rialzo piu' solido delle previsioni in gennaio, pari al +0.9%. Al 72.6%, la capacita' di utilizzazione degli impianti ha invece rispettato le attese.

Quanto ai prezzi alle importazioni, sono cresciuti per il sesto mese consecutivo, mettendo a segno un incremento superiore alle attese, in particolare grazie all'aumento dei prezzi di petrolio e gas.

Sempre in calendario macro, nel primo pomeriggio e' prevista la pubblicazione delle minute del Comitato di Politica Monetaria della Federal Reserve, da cui gli investitori cercheranno di trarre indicazioni sulle future mosse della Banca Centrale in materia di tassi di interesse.

In ambito di trimestrali, la produttrice di trattori Deere ha annunciato di aver chiuso gli ultimi tre mesi del 2009 con un utile per azione di 57 centesimi, di molto superiore alle cifre attese dagli analisti. I titoli fanno un balzo di quasi il 7%.

Tra le altre societa' che pubblicheranno oggi i conti fiscali figurano Owens Corning e Chesapeake Energy. Ieri a mercati chiusi la catena di supermercati Whole Foods Market ha riportato un rialzo del 71% degli utili e ha al contempo rivisto al rialzo gli obiettivi finanziari per il 2010. Al mercato le cifre sono piaciute e le azioni accelerano di oltre l'8%.

Nel frattempo una nuova operazione di M&A ha attirato l'attenzione dei trader, con Walgreens, la maggiore catena farmaceutica degli Stati Uniti, che ha annunciato l'ufficializzazione dell'acquisto della rivale Duane Reade per $1.075 miliardi.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo cedono $0.08 attestandosi a quota $76.93 al barile. Sul valutario la moneta unica si indebolisce a quota $1.3706. In progresso l’oro a $1120.10 l’oncia (+$0.30). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.6970%, in progresso di 33 punti base.

 

 

 

WALL STREET: ALLUNGA, RIPRESA PIU' TONICA DEL PREVISTO

17 Febbraio 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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I fondamentali stanno andando nella giusta direzione. Bene immobiliare e produzione industriale. Rally di Deere e Whole Foods dopo i conti fiscali. Sinora tre quarti delle societa' componenti l'S&P hanno battuto le stime. Dow +0.39%, Nasdaq +0.55%
Azionario e dollaro sono avanzati a braccetto in una seduta che e' stata caratterizzata da una serie di notizie confortanti sia sul fronte economico che societario. Dopo la migliora prova da novembre, il Dow guadagna lo 0.39% a quota 10309.24, l'S&P lo 0.42% a 1099.51 punti, mentre il Nasdaq lo 0.55% in area 2226.29.

Una serie di nuove trimestrali convincenti e i dati relativi alla produzione industriale e al settore immobiliare hanno segnalato che la ripresa economica si sta rafforzando. I Titoli di Stato si sono invece indeboliti dopo che nelle minute diffuse in giornata le autorita' di politica monetaria della Fed hanno sottolineato che potrebbero vendere alcuni asset del mercato del debito.

Il paniere che misura la performance delle Borse dei 25 Paesi industrializzati del pianeta, l'MSCI, ha messo a segno un progresso di mezzo punto percentuale. Sul valutario il Dollar Index e' avanzato di quasi l'1%, pesando inevitabilmente sulle quotazioni di petrolio e oro che invece ieri avevano guadagnato terreno.

Sul Dow si mette in evidenza ancora una volta Bank of America (+3%), seguita a ruota da United Technologies (+1.5%) e Home Depot (+1.8%), sul gradino piu' basso del podio. Di tutt'altro tenore la prova di Kraft (-1.2%), schiacciata in fondo al listino.

Sette dei 10 settori del benchmark azionario sono avanzati quest'oggi. A guidare il gruppo l'health-care, i beni al consumo e gli industriali. I guadagni sono stati pero' limitati dal forte rialzo del dollaro, che ha diminuito l'appetito per le commodity in qualita' di investimento alternativo, spingendo il comparto energetico dell'S&P 500 in calo dello 0.5% e quello dei produttori di materiali di base in ribasso dello 0.3%.
All'interno della sfera societaria, la maggiore produttrice di trattori in Usa, Deere & Co, ha fatto un balzo notevole in Borsa (+5%) dopo aver riportato utili di gran lunga superiori alle stime.

Fa ancora meglio Whole Foods (+12%), che ieri a mercati chiusi aveva annunciato di aver chiuso il trimestre con un profitto piu' alto delle previsioni. La catena di supermercati ha inoltre rivisto al rialzo le stime sul 2010. Sinora tre quarti delle societa' componenti l'S&P hanno battuto le stime.

Le cifre fiscali pubblicate da Martha Stewart Living Omnimedia hanno offerto un altro motivo di conforto sul fronte dei consumi. Aiutata da un fatturato piu' alto delle attese, la societa' di merchandising e' tornata redditizia il trimestre scorso. I ricavi complessivi sono cresciuti del 20%. In forte denaro i titoli (+8%).

Intanto una nuova operazione di M&A ha attirato l'attenzione dei trader, con Walgreens, la maggiore catena farmaceutica degli Stati Uniti, che ha annunciato l'ufficializzazione dell'acquisto della rivale Duane Reade per $1.075 miliardi.

Gli ultimi dati macro evidenziano che la crescita della maggiore economia al mondo sta accelerando il passo. "I fondamentali stanno andando nella giusta direzione", ha detto a Bloomberg Hank Smith, chief investment officer di Haverford Trust. "Il trend positivo dei dati macro continua, i profitti societari hanno superato di gran lunga le attese e buona parte delle paure circa il debito sovrano si sono placate. Siamo di fronte ad una ripresa mondiale senza precedenti".

Le ultime minute diffuse in giornata dalla Fed hanno evidenziato che la ripresa economica dovrebbe essere abbastanza sostenuta. La Banca Centrale ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita nel 2010, elevando la sua previsione sul PIL in un range compreso tra il 2.8% e il 3.5% dal 3% (presa come media della forbice) della stima precedente, risalente a novembre.

Incoraggianti i dati giunti dal settore immobiliare, da cui e' emersa una crescita superiore alle attese dei nuovi cantieri edili. La produzione industriale, pubblicata 15 minuti prima dell'apertura, ha mostrato un rialzo piu' solido delle previsioni in gennaio, pari al +0.9%. Al 72.6%, la capacita' di utilizzazione degli impianti ha invece rispettato le attese.

Quanto ai prezzi alle importazioni, sono cresciuti per il sesto mese consecutivo, mettendo a segno un incremento superiore alle attese, in particolare grazie all'aumento dei prezzi di petrolio e gas.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo avanzano di $0.32 attestandosi a quota $77.33 al barile. Sul valutario la moneta unica si indebolisce a quota $1.3675. Consolida i rialzi l’oro a $1120.00 l’oncia (+$0.30). Decisa battuta d'arresto per i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.7420%, forte di un progresso di 78 punti base.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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