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Usa: Chiuse Altre 4 Banche,
Sono 20 i Crack Nel 2010
sabato, 20 febbraio 2010 11:32 WASHINGTON
(AGIS (TMPI.JK - notizie) )- Washington, 20 feb. -
Cresce il numero dei fallimenti bancari negli Stati
Uniti: altri quattro istituti hanno chiuso i battenti.
Si tratta della George Washington Savings Bank
nell'Illinois, la Jolla Bank in California, la Coste
National Bank in Texas e la Marco Community Bank in
Florida. In totale sono 20 le banche fallite dall'inizio
dell'anno.
Grecia: Stampa Tedesca,
Fino a 25 Mld Da Paesi Eurolandia
sabato, 20 febbraio 2010 12:09 BERLINO
(AGI) - Berlino, 20 feb. - I Paesi di Eurolandia
metteranno insieme 20-25 miliardi di euro di aiuti per
la Grecia. Lo rivela il settimanale tedesco Der Spiegel
citando "considerazioni iniziali" del ministero delle
Finanze tedesco. Secondo il quotidiano le quote per gli
aiuti finanziari saranno calcolate in proporzione al
capitale che ciascun Paese ha nella Bce.
Usa, Obama vuole summit
su sanità per trovare un terreno comune
reuters - sabato, 20 febbraio 2010 - 12:27
Il presidente Usa Barack Obama ha invitato oggi
Democratici e Repubblicani a trovare un terreno comune
in un summit alla Casa Bianca la prossima settimana, che
spera possa rinnovare gli sforzi per la riforma del
sistema sanitario americano.
Obama ha usato il suo discorso settimanale alla radio e
su Internet anche per parlare alla assicurazioni
sanitarie, dicendo che lo "status quo è buono per
l'industria delle assicurazioni e cattivo per
l'America".
"Le cose vanno male oggi e potranno solo peggiorare se
non agiremo. Vedremo i premi e le spese non rimborsabili
bruciare sempre di più i budget delle famiglie", ha
detto Obama.
Dall'inizio dell'anno, Obama ha cercato di riprendere il
controllo del dibattito pubblico sulla sanità e ha
invitato i membri dei Democratici e dei Repubblicani ad
un summit giovedì prossimo per condividere idee su come
abbassare i costi che -- ha ripetutamente ammonito --
minacciano l'economia Usa.
"Spero che vengano in buona fede. Non voglio vedere
questa riunione trasformarsi in un teatro politico, con
ogni parte recitare e tentare di segnare punti
politici", ha detto.
"Chiedo invece ai membri di entrambe le parti di cercare
un terreno comune nello sforzo di risolvere un problema
che abbiamo da generazioni".
I Repubblicani hanno detto che parteciperanno ma sono
diffidenti nel timore che la Casa Bianca possa tendere
una trappola politica, preparandosi ad accusarli se gli
sforzi per la sanità vacilleranno.
"Circa un anno fa, il presidente moderò un summit sulla
sanità che diede il via ad un dibattito nazionale che ci
ha portato dove siamo oggi: un disegno di legge di una
parte privo dell'appoggio degli americani, che ha
diminuito la fiducia nella capacità del governo di
ascoltare. Non facciamo lo stesso errore due volte", ha
detto il leader dei Repubblicani al Senato Mitch
McConnell.
20 Febbraio 2010 16:38
MILANO -
di Marco Lo Conte - Sole 24 ore
La bolla della new economy Una beffa lunga 10 anni
Decidete voi se è nata
prima la volpe o il pollo. Se cioè a provocare la bolla
speculativa sulla new economy siano stati più i
conflitti di interesse e l'avidità di pochi, della
vulnerabilità dei molti. Fatto sta che alla vigilia del
decennale dai massimi storici del Nasdaq (il 10 marzo
del 2000), quelle esagerazioni finanziarie sono un
ricordo ancor oggi vivo e doloroso, almeno
finanziariamente: perchè chi aveva sottoscritto quei
titoli tecnologici, li ha tuttora in portafoglio, nella
speranza pressochè vana di tornare a quei valori di
carico. E anche perchè per molti versi la bolla hi-tech
ha rappresentato solo la prova generale della ben più
grave bolla immobiliare esplosa nel 2008. A causare
quegli eventi, in ogni caso, ha concorso una pluralità
di fattori: banche d'affari che puntavano ad arricchirsi
muovendosi tra le maglie di regole poco rigorose;
sull'onda (è bene ricordarlo) di una fase di sviluppo
economico e tecnologico protratto negli Usa per tutti
gli anni 90. Ma ha giocato anche la vulnerabilità di
soggetti che approcciavano solo allora i mercati di
rischio e che, orfani delle cedole dei titoli di Stato
grazie alla convergenza italiana nell'euro, si mettevano
avidi a caccia di rendimenti. Nonostante l'apparizione
nel dibattito del termine «esuberanza irrazionale»,
lanciato nel 1996 da Alan Greenspan, l'allora
superpotente presidente della Federale Reserve, additato
ora tra i responsabili di quella e della successiva
bolla immobiliare.
Il risultato? L'indice Nasdaq scese dal picco fino
all'11 marzo del 2003, il 75% del proprio valore,
l'S&P500 42,6%, il Dax il 71% e il Cac40 il 61,7%. In
mezzo, ovviamente, gli attentati alle torri gemelle
dell'11 settembre 2001. Le alterne fortune dei
protagonisti di quegli eventi sono raccontate in queste
pagine di «Plus24»; ad esse si aggiungono quelle di
ciascun risparmiatore, che ha dovuto fare i conti con la
soglia del proprio dolore finanziario, spesso per la
prima volta in vita sua. A livello di sistema le
famiglie italiane aumentarono la propria esposizione
all'equity della metà: dal 19,1% del 1995 al 29,6% del
2000 (vedi grafico in pagina 6), per poi ridurre la
quota di azioni fino al 24,5% del 2004 e dopo un
rimbalzo, di nuovo giù fino al 20% del 2008. In questi
frangenti il peggio lo diedero gli analisti e le loro
previsioni: Abby Cohen di Goldman Sachs sbagliò per
eccessiva prudenza nel 1999 e da allora non si tenne
più, prevedendo rialzi continui fino a tutto il 2000.
Per poi finire sotto inchiesta per aver consigliato
azioni Enron un mese prima del suo fallimento. Pochi
colsero al volo il rimbalzo della primavera del 2003 e
nemmeno dopo il rally successivo gli indici azionari non
sono più tornati ai livelli del 10/3/2000: inficiando
quella regola che pareva aurea secondo cui in un
decennio le azioni battono sempre i titoli di stato. Il
Nasdaq è tuttora sotto del 56%, l'S&P500 del 21%, il Dax
del 29 e il Cac40 da 42%. E Milano? A meno 56,8% dai
massimi.
La storia è nota: si è ripetuta, come detto, e non era
inedita. Accadde in Olanda per i tulipani tra il
novembre 1637 e il maggio dell'anno dopo, poi nel 1720
con le società di navigazione dei mari del sud (vittima
illustre Isaac Newton), idem con le ferrovie nel 1840;
per non parlare poi della bolla di Wall Street del 1929
(con l'anteprima immobiliare della Florida nel 1926), o
di quella giapponese degli anni 80. Dopo lo bolle,
l'occasione che le scatenarono divennero consumo
quotidiano: vale per il tulipani così come per internet:
nell'ottobre scorso, il 6% delle aziende britanniche,
quelle attive nell'hi tech, produceva 1,3 milioni di
posti lavoro, il 54% del totale. Complice ovviamente le
numerose fuoriuscite dalle investment bank
Usa, Schwarzenegger:
misure stimolo Obama hanno creato lavoro
reuters - domenica, 21 febbraio 2010 - 18:26
Arnold Schwarzenegger, governatore repubblicano della
California, oggi ha difeso il piano di stimolo fiscale
del presidente democratico Barack Obama, dicendo che nel
suo stato ha portato alla creazione di 150.000 nuovi
posti di lavoro.
A un vertice di conservatori svoltosi questa settimana a
Washington, l'ex candidato presidenziale Mitt Romney ha
attaccato il piano da 787 miliardi di dollari
dichiarando che non ha creato nuovi posti di lavoro.
Il governatore della California, sentito al riguardo dal
programma della Abc "This Week", ha detto che molti
politici repubblicani si stanno scagliando contro il
programma proprio mentre cercano fondi per i loro
distretti.
"Ci sono molti repubblicani che ... dicono che non crea
nuovi posti di lavoro. Poi fanno le foto posando con il
grosso assegno e dicono 'Non è grandioso?'", ha
commentato Schwarzenegger.
L'amministrazione Obama dice che lo stimolo ha salvato o
creato complessivamente 2 milioni di posti. Gli
economisti sono d'accordo sul fatto che ha evitato una
contrazione dell'economia ancora più grave.
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Cina - Edizione
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USA -
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Usa:Ministero Trasporti Sapeva
Problemi Toyota Sin Dal 2003
lunedì, 22 febbraio 2010 07:00 WASHINGTON
(AGI) - Washington, 22 feb. - Il ministero dei Trasporti
statunitense era a conoscenza fin dal dicembre 2003 dei
problemi all'acceleratore di alcuni modelli di Toyota.
E' quanto ha rivelato sul suo blog lo stesso ministro
Ray Lahood. La Toyota e' stata costretta a richiamare 9
milioni di veicoli in tutto il mondo. Il problema
dell'acceleratore incastrato con il tappetino e' stato
legato a 30 incidenti mortali nella sola America.
La Borsa di Tokyo rimbalza, Nikkei
+2,7%
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte rialzo. Il
Nikkei ha guadagnato il 2,7% a 10.400,47 punti ed il
Topix il 2,3% a 909,75 punti. I timori del mercato
legati alla decisione della Fed di alzare il tasso di
sconto sono velocemente calati. Molti operatori hanno
indicato che la mossa segnala piuttosto che la fiducia
della Banca Centrale degli USA nella ripresa
dell'economia sta aumentando. Gli esportatori hanno
beneficiato dell'indebolimento dello yen rispetto al
dollaro. Honda (JP3854600008) ha guadagnato il 2,7%,
Canon (JP3242800005) il 3,9%, Panasonic (JP3866800000)
il 2,1% e Sony (JP3435000009) il 3,4%.
Mitsui Fudosan (JP3893200000) ha guadagnato il 4,5%.
Barclays ha promosso il titolo della prima impresa
immobiliare giapponese da "Equal-weight" ad "Overweight".
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines
(JP3362700001) ha guadagnato il 3,7%, Kawasaki Kisen
Kaisha (JP3223800008) l'1,3% e Nippon Yusen
(JP3753000003) il 3,1%. Il Baltic Dry, l'indice che
misura i costi del trasporto navale delle merci, è
salito venerdì per il quarto giorno di fila.
Tra i petroliferi Nippon Oil (JP3679700009) ha
guadagnato il 3,2%, Cosmo Oil (JP3298600002) il 2,3% e
Inpex (JP3294430008) l'1,8%. Il prezzo del petrolio è
tornato oggi al di sopra di $80 al barile.
Redazione Borsainside 07:37
Soros, futuro euro incerto
lunedì, 22 febbraio 2010 11:44 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 22 FEB -Gli aiuti dovrebbero salvare la
Grecia dalla bancarotta ma i problemi dell'Europa
possono mettere a rischio il futuro dell'euro. Cosi'
Soros Per il miliardario e guru della finanza,
'un'assistenza mirata e' sufficiente per salvare la
Grecia, ma restano i problemi di Spagna, Italia,
Portogallo e Irlanda. Questi paesi tutti insieme
rappresentano un pezzo di Eurozona troppo grande per
essere aiutato allo stesso modo e dunque la
sopravvivenza della Grecia non garantisce il futuro
dell'euro'.
Borse Asia-Pacifico: In
ripresa Hong Kong, scende Shanghai
La maggior parte delle principali borse della regione
Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,5% a 3.003,40 punti.
Prima della lunga pausa dovuta alle festività del
Capodanno cinese la Banca Centrale della Cina ha
annunciato un nuovo aumento del coefficiente delle
riserve obbligatorie delle banche. Tra i bancari
Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso lo
0,6%, Bank of China (CN000A0J3PX9) lo 0,5%, China
Construction Bank (CN000A0HF1W3) lo 0,9% e Bank of
Communications (CN000A0ERWC7) l'1,6%. Nel settore
immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in calo
dell'1,2%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) dell'1,7% e
Gemdale (CNE000001790) dell'1,5%. I titoli delle imprese
attive nella provincia del Fujian hanno registrato dei
forti rialzi. Fujian Nanfang Textile (CNE000001HV5) ha
guadagnato il 10%, Fujian Cement (CNE000000CQ8) il 10% e
Fujian Expressway Development (CNE000001717) il 2,6%. Il
Presidente cinese Hu Jintao ha dichiarato durante il
fine settimana che la Cina vuole accelerare lo sviluppo
della regione del Fujian che si trova nella parte
occidentale dello stretto di Taiwan.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo del 2,4% a
20.377,27 punti. Il mercato azionario della città
costiera ha beneficiato della positiva performance
registrata venerdì scorso da Wall Street. Sun Hung Kai
Properties (HK0016000132) ha guadagnato il 2%. La prima
impresa immobiliare di Hong Kong ha venduto durante il
fine settimana appartamenti del suo progetto Yoho
Midtown per un controvalore di HKD 4,2 miliardi. Tra gli
altri titoli del settore Cheung Kong Holdings
(HK0001000014) ha guadagnato il 2,6%, Sino Land
(HK0083000502) il 2,3% e Henderson Land (HK0012000102)
il 3,2%. Tra i bancari BOC Hong Kong (HK2388011192) ha
chiuso in rialzo del 3,3%. Morgan Stanley ha promosso il
titolo ad "Overweight". Tra i petroliferi PetroChina
(CN0009365379) ha guadagnato il 2,9%, Sinopec
(CN0005789556) il 2,4% e CNOOC (HK0883013259) il 3,7%.
Il prezzo del petrolio è tornato oggi al di sopra di $80
al barile.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato l'1,8%, il Kospi a Seul il 2,1% e
il Taiex a Taipei l'1,6%. Lo Straits Times a Singapore
ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 12:19
Grecia: Berlino, Da Ue
Ancora Nessuna Decisione Concreta Su Aiuti
lunedì, 22 febbraio 2010 - 13:30
(ASCA-AFP) - Berlino, 22 feb - Nonostante l'impegno di
sostenere Atene, la Germania e i suoi partner europei
non hanno ancora fissato ''alcuna modalita' concreta''
di aiuto nei confronti della Grecia, le cui finanze
pubbliche sono in grave difficolta'. Lo ha reso noto un
portavoce del ministero delle Finanze tedesco. La stampa
tedesca ha evocato con insistenza l'eventualita' di un
piano di aiuti per la Grecia (tra i 20 a 25 miliardi di
euro sotto forma di garanzie e crediti). Per i media
locali le quote per gli aiuti finanziari sarebbero
calcolate in proporzione al capitale che ciascun paese
ha nella Bce, Banca centrale europea, e che la quota
tedesca sarebbe pari a 4-5 miliardi di euro. Berlino
pero' continua a negare l'esistenza di un piano concreto
di aiuti per la Grecia. Il portavoce del ministero delle
Finanze tedesco ha sottolineato poi come sia necessario
che i Paesi dell'Ue ''riflettano'' su ''nuove regole e
meccanismi di sanzioni''.
Opel: Gm Dovra' Mettere
Piu' Soldi Per Avere Aiuti Stato
lunedì, 22 febbraio 2010 - 14:35
(AGI) - Francoforte, 22 feb. - General Motors (NYSE: GM
- notizie) dovra' contribuire con piu' fondi alla
riorganizzazione di Opel se vorra' ricevere gli aiuti
del governo tedesco. Lo rivela Handelsblatt. Il gruppo
Usa chiede ai governi interessati al mantenimento degli
impianti Opel 2,7 miliardi di euro di aiuti sui 3,3
necessari. Ma, secondo Handelsblatt, il governo tedesco
vuole da Gm almeno 1,5 miliardi invece dei 600 milioni
che il gruppo Usa pensa di investire. Ue, non esiste
piano 25mln per Grecia
lunedì, 22 febbraio 2010 - 15:11
(ANSA)-BRUXELLES, 22 FEB-Non esiste alcun piano di aiuti
finanziari dei Paesi di Eurolandia per la Grecia: cosi'
il portavoce del commissario agli Affari economici 'Non
c'e' alcun piano di salvataggio finanziario per la
Grecia', ha detto il portavoce di Olli Rehn, come
riporta il settimanale Der Spiegel. La Grecia 'non ha
richiesto nemmeno un centesimo - spiega - tutte le
ipotesi di piani gia' pronti sono pura speculazione. Ma
se Atene dovesse chiedere una mano all'Ue siamo pronti a
intervenire finanziariamente'.
Hester (Rbs) propenso a
rinunciare ad ogni bonus per il 2009
BlueTG.it - lunedì, 22 febbraio 2010 - 15:00
Sono ancora i bonus dei banchieri più importanti a tener
banco in Gran Bretagna dove, a differenza che in Italia,
alcuni numeri uno pare abbiano ormai deciso di
rinunciare ad ogni premio per l’anno passato. Sarebbe il
caso, ad esempio, del numero uno del gruppo Royal Bank
of Scotland, Stephen Hester, che secondo la stampa
britannica avrebbe diritto da contratto a un bonus di
1,6 milioni di sterline nonostante la banca chiuderà
probabilmente l’esercizio 2009 in rosso.
Un’indiscrezione che ha già fatto dichiarare al
segretario al commercio britannico, Peter Mandelson, che
un simile incentivo sarebbe prematuro. Fiutata l’aria
Hester, che si prepara a rendere noti i risultati del
gruppo il prossimo 25 febbraio, avrebbe pertanto deciso
di rinunciare definitivamente ad ogni gratifica per
l’anno passato secondo fonti citate dall’agenzia
Bloomberg oggi in un pezzo che ricorda come il manager
49enne abbia a suo tempo firmato un pacchetto
retributivo che prevede un bonus complessivo fino a 9,74
milioni di sterline l’anno nel caso in cui il prezzo
dell’azione raddoppi in borsa.
La Grecia resta sotto
stretta osservazione
BlueTG.it - lunedì, 22 febbraio 2010 - 15:34
Sull’esistenza o meno di un piano europeo per salvare la
Grecia dallo spettro del default circolano ormai sul
mercato molte versioni. Da un lato il portavoce del
Commissario Ue agli Affari Economici ha smentito oggi
l’esistenza di un piano di aiuti finanziari da parte dei
paesi membri alla Grecia definendo “tutte le ipotesi di
piani già pronti” come “pura speculazione”.
Dall’altro gli investitori professionali sono sempre più
convinti che la Ue non lascerà nei guai uno stato
membro, come ha spiegato Louis Bacon, a capo della Moore
Capital Management Lp (14,6 miliardi di dollari in
gestione) che in una lettera alla clientela di cui
riferisce oggi l’agenzia Bloomberg ha spiegato di non
voler scommettere sul default della Grecia per il
“probabile” intervento delle autorità Ue per prevenire
tale ipotesi
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GRECIA: 15 BANCHE
COINVOLTE NEL CASO SWAP
lunedì, 22 febbraio 2010 15:42 ATENE
(ANSA) - ROMA, 22 FEB - La Grecia ha sottoscritto
contratti di swap con 15 banche, tra cui derivati che
potrebbero averla aiutata a occultare l'entita' del
deficit. La Grecia avrebbe ricevuto dalle banche i
pagamenti previsti alla sottoscrizione del contratto
prima del 2008, quando le autorita' dell'Ue avevano
modificato la normativa per limitare il ricorso ai
contratti derivati. Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) ,
da cui Atene ha ricevuto circa un miliardo di dollari
con swap nel 2002, potrebbe aver sottoscritto il piu'
consistente.
22 Febbraio 2010 16:38
WASHINGTON - di Luca Salvioli - Sole 24 ore
Obama rilancia sulla sanità. Mutua per 31 milioni di
persone
Obama rilancia la riforma
sanitaria apportando alcune modifiche dopo un confronto
durato tre giorni con i repubblicani. La bozza è un
tentativo di compromesso che cerca di sbloccare l'iter
della legge approvata sia dalla Camera che dal Senato
nei mesi scorsi, ma in due versioni inconciliabili. Il
nuovo piano taglia i costi e prevede il controllo
federale degli aumenti dei premi assicurativi.
Il piano costerebbe 950 miliardi di dollari nei prossimi
dieci anni, ma nelle previsioni della Casa Bianca
taglierebbe i costi al punto di permettere una riduzione
del deficit federale di 100 miliardi di dollari nello
stesso arco temporale. Punta ad estendere la copertura
sanitaria a 31 milioni di americani che oggi non ce
l'hanno. Il piano originario, invece, prevedeva di
estendere questa garanzia a 46 milioni di cittadini. Il
documento sarà discusso in una conferenza bipartisan
giovedì prossimo in diretta televisiva.
L'assistenza sanitaria resterà a carico dei privati:
l'opzione pubblica non è sopravvissuta al compromesso. I
cittadini americani saranno obbligati ad avere
un'assicurazione medica. La riforma prevede però il
controllo federale dei prezzi delle polizze. Non solo,
le assicurazione non potranno più rifiutare la copertura
ai malati di patologie croniche.
La prima reazione dei repubblicani è negativa. «Questa
non è una proposta seria che possa rispondere alle
preoccupazioni manifestate dal popolo americano sulla
proposta democratica e non include alcun importante
modifica chiesta dai repubblicani, come quella di porre
fine alla mare di cause legali che fanno decollare il
costo del sistema sanitario», ha denunciato Dave Camp,
il capogruppo repubblicano della commissione Welfare
della Camera.
Obama ha comunque fatto intendere che di fronte a un
eventuale ostruzionismo dei repubblicani - possibile
dopo che i democratici hanno perso la maggioranza
blindata di 60 seggi al Senato - è pronto ad utilizzare
un escamotage procedurale grazie al quale saranno
sufficienti 51 voti. Il problema, sottolineano alcuni
osservatori, è che con le lezioni di Midterm a novembre
(in cui si rinnova un terzo del Senato e tutta la
Camera) molti congressisti democratici potrebbero votare
contro la riforma che continua a non godere del sostegno
della maggioranza degli elettori.
22 Febbraio 2010 17:15
NEW YORK
EURO: PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE, BCE HA MANI LEGATE
di WSI
Lo dice il mercato dei derivati: la valuta ha toccato da
poco i minimi di nove mesi, ma la discesa continuera'
inesorabile, anche se l'UE riuscisse a salvare la
Grecia. Rigide misure fiscali in arrivo comprometteranno
la crescita dei PIGS.
Stando a come si stanno comportando i trader l'euro ha
le ore contate. Il mercato dei derivati sta infatti
mandando segnali molto chiari di un ulteriore tracollo
della moneta unica: anche se i leader dell'Unione
Europea dovessero salvare la Grecia, dopo lo scivolone
sui minimi di nove mesi la discesa della valuta e'
destinata a continuare.
Secondo i dati forniti da Bloomberg, i tassi a breve
termine per ottenere prestiti in euro nel mercato
finanziario over-the-counter sono sui livelli piu' bassi
dallo scorso settembre, se si considerano i contratti a
termine personalizzati legati ai prestiti in dollari.
Questo mese il collasso del 50% dello spread indica che
gli investitori stanno scommettendo su un mantenimento
dello status quo sui tassi di interesse da parte della
Banca Centrale Europea, che con ogni probabilita'
decidera' dunque di sacrificare la solidita' della
moneta unica per impedire che la riduzione del deficit
delle economie appesantite da debiti ingenti - leggi i
P.I.I.G.S. - ostacoli la crescita della regione.
"Gli investitori hanno gia' iniziato a pensare alla
prossima fase della crisi attuale e a quanto sembra
stanno scoprendo nuovi motivi per vendere l'euro", ha
osservato ai microfoni di Bloomberg David Woo, global
head delle strategie sui tassi di cambio per Barclays.
"Le rigide misure fiscali varate da Grecia, Spagna e
Portogallo finiranno per ostacolare la crescita
economica e i Paesi ripiomberanno in una fase di
recessione. Se si calcola che tutto il resto rimanga
cosi' com'e', allora e' naturale aspettarsi una politica
di allentamento monetario".
Grecia: Goldman Sachs,
Niente Di Improprio Negli Swap Con Atene
lunedì, 22 febbraio 2010 18:24 LONDRA
(ASCA-MarketNews) - Londra, 22 feb - ''Niente di
improprio'' nelle operazioni di Currency Swap tra
Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) e la Grecia. Lo ha
detto, a Londra, Gerald Corrigan presidente di Goldman
Sachs Bank e, in precedenza, presidente della Federal
Reserve di Nwe York. Corrigan ha spiegato come la
strategia di Atene fosse in linea con quella seguita da
altri governi nel ''gestire deficit e debito pubblico,
niente di nuovo e sempre coerente con le normative della
Ue''. I currency swap tra Atene e Goldman intrapresi
nella seconda parte degli anni 90 e nei primi anni del
nuovo millennio, avevano la capacita' di ''produrre
riduzioni piuttosto piccole, ma non insignificanti nel
rapporto debito/pil della Grecia riferito a quegli
anni'', ha sottolineato Corrigan.
Le borse europee frenano,
male i farmaceutici, ancora bene i bancari
Dopo cinque sedute positive di fila i principali listini
azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE
100 a Londra ha perso lo 0,1%, il DAX a Francoforte lo
0,6%, il CAC40 a Parigi lo 0,3%, il FTSE MIB a Milano lo
0,3% e lo SMI a Zurigo lo 0,3%.
GlaxoSmithKline (GB0009252882) ha perso a Londra il
2,6%. Il Senato degli USA ha pubblicato i risultati di
uno studio secondo cui l'Avandia, il farmaco di
GlaxoSmithKline per la cura del diabete, aumenterebbe i
rischi di un attacco cardiaco. Tra gli altri titoli del
settore AstraZeneca (GB0009895292) ha perso lo 0,7%,
Merck KGaA (DE0006599905) l'1,2%, Novartis
(CH0012005267) l'1,3%, Roche (CH0012032048) l'1,3% e
Sanofi-Aventis (FR0000120578) l'1%.
Lufthansa (DE0008232125) ha chiuso a Francoforte in calo
dell'1,7%. I piloti della compagnia aerea tedesca hanno
iniziato oggi uno sciopero che dovrebbe durare quattro
giorni. Sulla scia di Lufthansa Air France-KLM
(FR0000031122) ha perso l'1,9% e British Airways
(GB0001290575) l'1,7%.
Ancora una seduta positiva per i bancari. Barclays
(GB0031348658) ha guadagnato l'1,3%, Royal Bank of
Scotland (GB0006764012) il 3,6%, Commerzbank
(DE0008032004) il 3,3%, Société Générale (FR0000130809)
il 2,1% e Credit Suisse (CH0012138530) l'1,6%.
Carrefour (FR0000120172) ha perso il 2,4%. Exane BNP
Paribas ha declassato oggi il titolo del colosso della
distribuzione da "Outperform" a "Neutral".
Alcatel-Lucent (FR0000130007) ha guadagnato il 5,1%.
BofA Merrill Lynch ha introdotto oggi il titolo nella
sua "Europe 1 List".
Telecom Italia (IT0003497168) ha perso il 2,7%. Secondo
delle voci di stampa Telecom Italia avrebbe messo per il
momento da parte l'ipotesi di fusione con Telefónica
(ES0178430E18).
Redazione Borsainside 18:26
22 Febbraio 2010 19:10
NEW YORK
FED: USA HANNO BISOGNO DI TASSI ESTREMAMENTE BASSI
di ASCA
Lo dice Janet Yellen, secondo cui e' difficile che la
Banca Centrale cominci a vendere titoli agli istituti
per ritirare liquidita' dal mercato. Potrebbe aumentare
invece il tasso di remunerazione sulle riserve in
eccesso delle banche.
Avanti adagio nel rimuovere le misure espansive di
politica monetaria, perche' l'economia Usa ''ha bisogno
ancora di tassi di interesse straordinariamente bassi'',
e' questo questo il messaggio di Janet Yellen,
presidente della Federal Reserve di San Francisco.
Per la Yellen, al momento, dopo il rialzo del tasso di
sconto, la Fed potrebbe aumentare il tasso di
remunerazione con cui la banca centrale remunera le
riserve in eccesso delle banche.
Una mossa che porterebbe poi il sistema bancario ''a
chiedere tassi piu' alti per i prestiti overnight
sull'interbancario, insomma si registrerebbe un aumento
dei tassi sui Fed Funds'' senza una loro variazione
ufficiale decisa dalla Fed.
Il meccanismo descritto dalla Yellen e' molto semplice,
se la Fed aumenta la remunerazione sulle riserve in
eccesso delle banche, quest'ultime troveranno
convenienza a prestar soldi solo a un tasso superiore a
quello offerto dalla Fed sui loro depositi.
La Yellen si e' detta scettica, al momento, sulla
possibilita' che la banca centrale, per ritirare
liquidita' dal mercato, cominci a vendere titoli alle
banche, ''vendite massicce di titoli potrebbero essere
distruttive per il mercato''.
Intanto ha parlato l'ex presidente della Fed di New York
Gerald Corrigan, attuale managing director di Goldman
Sachs. Le sue dichiarazioni suonano come una sorta di
ammissione sull'operato delle banche. Il caso, che vede
coinvolto il suo istituto, e' quello della Grecia e
degli swap valutari attuati per nascondere la vera
entita' del del deficit di Atene. "In passato la
trasparenza sugli strumenti finanziari usati da banche
di investimento e governi per mascherare i deficit di
bilancio avrebbe potuto essere migliore", ha detto
facendo pero' una precisiazione: simili strumenti hanno
aiutato a ridurre il deficit del paese ma, al tempo
della loro adozione, non rappresentavano strumenti
insoliti.
Le borse di Budapest,
Praga e Varsavia chiudono in rialzo
Le borse di Budapest, Praga e Varsavia hanno chiuso oggi
in rialzo. La Borsa di Mosca è rimasta ferma. In Russia
si è celebrata oggi la Festa dei Difensori della Madre
Patria.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,6% a 21.481,31
punti. Tra le blue chips ungheresi MOL (HU0000068952) ha
chiuso in rialzo del 2,1% e Gedeon Richter
(HU0000067624) dell'1%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha
perso l'1%. OTP Bank (HU0000061726) è rimasto invariato.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,4% a 1.154,56 punti.
Ancora bene Erste Group Bank (AT0000652011): +1,9% a CZK
742,10. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso invece
l'1,8%. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) e NWR
(NL0006282204) hanno guadagnato entrambi lo 0,6%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,6% a 38.862,94
punti. Tutte le blue chips polacche hanno chiuso in
rialzo. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato il 2%,
PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,5%, KGHM Polska
Miedz (PLKGHM000017) lo 0,6%, PKN Orlen (PLPKN0000018)
il 2,4% e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) il 2%.
Redazione Borsainside 21:28
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WALL
STREET: FUTURES USA POSITIVI, VERSO 5A SEDUTA DI
RIALZI
22 Febbraio 2010 15:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Lowe's e Campbell Soup
battono le stime. Schlumberger scivola dopo un'offerta
tutta in azioni per Smith, che invece avanza. Petrolio
ai massimi da sei settimane sopra gli $80. Euro piatto
contro il dollaro. Agenda macro scarna.
Si preannuncia una partenza positiva a Wall Strett. Dopo
un’ottava archiviata con incrementi di circa il 3% per
gli indici a stelle e strisce, gli operatori scommettono
su una quinta seduta consecutiva di rialzi. A mezz'ora
dal suono della campanella i contratti sui principali
indici azionari si muovono con progressi intorno al
mezzo punto percentuale (vedi quotazioni a fondo
pagina).
A livello settoriale si mettono in evidenza utilities e
titoli finanziari. Su questo fronte, attenzione
all'appello arrivato ieri da cinque ex ministri del
Tesoro americano nei confronti del Congresso. Obiettivo:
proibire alle banche che ricevono aiuti di Stato, di
svolgere attivita' speculative non legate ai servizi
bancari.
Da monitorare l’andamento delle compagnie assicurative
legate al business sanitario: il presidente americano
Barack Obama intende proporre delle norme che diano
all’amministrazione il potere di controllare i rialzi
dei premi assicurativi. La mossa arriva dopo un piu’ 39%
applicato da Anthem, sussidiaria di WellPoint Inc., il
secondo gruppo per ricavi dietro a UnitedHealth Group
Inc.
L’agenda macro odierna e’ scarna. Alle 19:00 (ora
italiana), e’ prevista l'asta di Tresuries a 3 mesi ($26
miliardi) e a 6 mesi ($28 miliardi).
L’unico dato di oggi e’ relativo all'indice della Fed di
Chicago sull'andamento dell'economia nazionale Usa,
salito in gennaio a 0,02 punti, dal -0,58 (dato
rivisto), del mese precedente. L'economia nazionale
degli Stati Uniti si sta dunque espandendo in linea con
i tassi storici. Dopo aver fatto segnare valori
costantemente negativi dal giugno 2007 al novembre 2009,
per la seconda volta il dato e’sopra lo zero.
Dalla corporate America, la catena di articoli per la
casa Lowe's ha battuto le attese nel quarto trimestre,
ma ha emesso una guidance deludente sull'utile per
azione nel trimestre in corso.
Anche Campbell Soup ha centrato le attese degli analisti
negli ultimi tre mesi del 2009, una settimana dopo aver
ritoccato all’ingiu’ le proprie previsioni di fatturato
per il 2010.
Nel pre-mercato si mette in mostra Smith International
dopo esser entrata nel mirino di Schlumberger (il titolo
perde invece terreno, giu’ di oltre il 5% nel
pre-mercato), gruppo che mette sul piatto $11.34
miliardi tutti in azioni e che permettera’ di
raddoppiare il proprio fatturato.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve
rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna
marzo avanzano di $0.32 attestandosi a quota $80.13 al
barile (+0.4%), massimi di sei settimane. Sul valutario
la moneta unica galleggia a quota $1.36. Il portavoce
del commissario Ue agli Affari economici Olli RehnNon ha
smentito indiscrezioni secondo cui ci sarebbe un piano
per 20-25 miliardi di euro di aiuto per Atene
specificando che la Grecia non ha richiesto un solo euro
come aiuto finanziario. L’oro torna a guadagnare terreno
($1.60 a quota $1123.70 l’oncia. Quanto ai Titoli di
Stato, il rendimento sul benchmark decennale si attesta
al 3.78%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 sale di di 4.60 punti (+0.42%) a
1110.80.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 avanza di 10 punti
(+0.55%) a 1829.25.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 36 punti
(+0.35%) a 10414.00.
WALL
STREET: VOLATILE, IN CERCA DI DIREZIONE
22 Febbraio 2010 15:30 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Lowe's e Campbell Soup
battono le stime. Schlumberger scivola dopo un'offerta
tutta in azioni per Smith. Petrolio ai massimi da sei
settimane sopra gli $80. Euro piatto contro il dollaro.
Si spera nella quinta seduta consecutiva di rialzi.
Dopo mezz'ora dall'avvio positivo delle contrattazioni,
gli indici americani perdono smalto e passano in leggero
territorio negativo. Gli operatori, dopo aver archiviato
l'ultima ottava con incrementi di circa il 3%, sperano
comunque di archiviare la prima seduta della settimana
con il quinto rialzo consecutivo.
Bene i tecnologici. Cauti i titoli farmaceutici mentre
l'inglese GlaxoSmithKline perde terreno: il farmaco per
la cura del diabete Avandia potrebbe esser ritirato dal
mercato a stelle e strisce visto il persistere dei dubbi
sugli effetti per chi lo assume. Occhio ai titoli
finanziari dopo l'appello arrivato ieri da cinque ex
ministri del Tesoro americano nei confronti del
Congresso. Obiettivo: proibire alle banche che ricevono
aiuti di Stato, di svolgere attivita' speculative non
legate ai servizi bancari.
Da monitorare l’andamento delle compagnie assicurative
legate al business sanitario: il presidente americano
Barack Obama intende proporre delle norme che diano
all’amministrazione il potere di controllare i rialzi
dei premi assicurativi. La mossa arriva dopo un piu’ 39%
applicato da Anthem, sussidiaria di WellPoint Inc., il
secondo gruppo per ricavi dietro a UnitedHealth Group
Inc.
L’agenda macro odierna e’ scarna. Alle 19:00 (ora
italiana), e’ prevista l'asta di Tresuries a 3 mesi ($26
miliardi) e a 6 mesi ($28 miliardi).
L’unico dato di oggi e’ relativo all'indice della Fed di
Chicago sull'andamento dell'economia nazionale Usa,
salito in gennaio a 0,02 punti, dal -0,58 (dato
rivisto), del mese precedente. L'economia nazionale
degli Stati Uniti si sta dunque espandendo in linea con
i tassi storici. Dopo aver fatto segnare valori
costantemente negativi dal giugno 2007 al novembre 2009,
per la seconda volta il dato e’sopra lo zero.
Dalla corporate America, la catena di articoli per la
casa Lowe's ha battuto le attese nel quarto trimestre,
ma ha emesso una guidance deludente sull'utile per
azione nel trimestre in corso.
Anche Campbell Soup ha centrato le attese degli analisti
negli ultimi tre mesi del 2009, una settimana dopo aver
ritoccato all’ingiu’ le proprie previsioni di fatturato
per il 2010. Torna a registrare profitti Constellation
Energy: nel quarto trimestre ha messo a segno profitti
netti per $4.42 miliardi contro il rosso record da $1.4
miliardi di un anno prima.
ITT rende piu’ felice i propri azionisti con una cedola
piu’ ricca del 18% nel primo trimestre ($0.25).
Gia’ nel pre-mercato si metteva in mostra Smith
International dopo esser entrata nel mirino di
Schlumberger (il titolo perde invece terreno), gruppo
che mette sul piatto $11.34 miliardi tutti in azioni e
che permettera’ di raddoppiare il proprio fatturato.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo
le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
avanzano di $0.41 attestandosi a quota $80.22 al barile
(+0.41%), massimi di sei settimane. Sul valutario la
moneta unica galleggia a quota $1.3614. Il portavoce del
commissario Ue agli Affari economici Olli RehnNon ha
smentito indiscrezioni secondo cui ci sarebbe un piano
per 20-25 miliardi di euro di aiuto per Atene
specificando che la Grecia non ha richiesto un solo euro
come aiuto finanziario. Dopo aver toccato I massimi di
nun mese l’oro torna a scivolare di $0.70 a quota
$1121.40 l’oncia. Quanto ai Titoli di Stato, il
rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.79%.
WALL
STREET:
NON RIESCE LA CINQUINA, FOCUS SULLA FED
22 Febbraio 2010 22:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Sull'S&P pesano i titoli
energetici, mentre le banche e le societa' di assistenza
sanitaria sono state tra le piu' richieste. Gli
investitori si interrogano sulle intenzioni di Bernanke
in materia di tassi e exit strategy. Nasdaq -0.08%, S&P
-0.1%.
Per colpa di una frenata improvvisa sul finale a Wall
Street non si materializza un'altra seduta positiva,
quella che sarebbe stata la quinta consecutiva. Il Dow
Jones ha ceduto lo 0.18% a quota 10383.38, il Nasdaq lo
0.08% a 2242.03 punti, mentre l'S&P 500 lo 0.1% in area
1108. Sull'S&P hanno pesato in particolare i titoli
energetici, mentre le banche e le societa' di assistenza
sanitaria sono state tra le piu' richieste.
In settimana a polarizzare l'attenzione del mercato
saranno ancora le scelte di politica monetaria, con il
numero uno della Banca Centrale, Ben Bernanke, che
mercoledi' e giovedi' terra' un intervento sui tassi di
interesse dopo la decisione a sorpresa di giovedi'
scorso di alzare il tasso di sconto di un quarto di
punto.
Intanto la presidente della Fed di San Francisco Janet
Yellen ha parlato chiaro opponendosi ad un rialzo dei
tassi di interesse. "Il livello attuale e’ appropriato,
visto l’alto tasso di disoccupazione e l’assenza di
timori sul fronte inflazionistico", ha detto. Le stime
di crescita per fine anno sono di un +3.5%.
A livello di performance settoriali a fare meglio
dell'andamento generale del mercato sono stati i
finanziari, i semiconduttori, i tecnologici in generale,
i fornitori di servizi petroliferi, i chimici, le
utility, le societa' di energia solare e le aziende che
offrono servizi di assistenza sanitaria.
A favorire il settore dei servizi petroliferi sono state
le notizie di M&A: prova piu' che convincente quella di
Smith International (+8.7%), che e' stata comprata dalla
rivale Schlumberger (-3.7%) per $11.34 miliardi in
azioni, un'offerta che, come e' stato definito dall'AD
della stessa Schlumberger, comporta "un premio
significativo".
I titoli delle societa' di health-care sono stati spinti
al rialzo dalla proposta di un nuovo piano del sistema
di assistenza sanitaria annunciata oggi dal presidente
Obama. Gli investitori nel settore hanno tirato un
sospiro di sollievo quando hanno saputo che l'ipotesi di
un piano pubblico e' stata scongiurata.
Il settore riesce ad avanzare di ben l'1.5% di media
anche grazie alle cifre pubblicate sulle prospettive del
piano Medicare Advantage (MA), ovvero il programma di
health-care per persone anziane in cui i beneficiari del
sistema Medicare, al contrario di quanto avviene nel
piano trdizionale, scelgono di ricevere i benefit
tramite una compagnia di assicurazione sanitaria
privata. L'incremento netto di persone che partecipera'
al piano e' visto all'1.8% circa, molto migliore di
quello atteso in precedenza, con lo scenario peggiore
che indicava una diminuzione del 5% per il 2011 dopo il
taglio di simile portata riscontrato nell'anno in corso.
Da parte loro, le banche sono invece state aiutate
dall'incremento del tasso di sconto, che viene sempre di
piu' visto come un voto di fiducia nella stabilita' del
sistema finanziario, e dal placarsi dei timori circa un
sistema di controllo piu' severo delle attivita' del
comparto.
All'interno dell'universo delle trimestrali, la catena
di articoli per la casa Lowe's ha battuto le attese nel
quarto trimestre, ma ha emesso una guidance deludente
sull'utile per azione nel trimestre in corso.
Anche Campbell Soup ha centrato le attese degli analisti
negli ultimi tre mesi del 2009, una settimana dopo aver
ritoccato all’ingiu’ le proprie previsioni di fatturato
per il 2010. Torna a registrare profitti Constellation
Energy: nel quarto trimestre ha messo a segno profitti
netti per $4.42 miliardi contro il rosso record da $1.4
miliardi di un anno prima.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo
le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
guadagnano $0.30 attestandosi a $80.27 al barile. Sul
valutario la moneta unica scivola nuovamente sotto quota
$1.36 (Al momento a $1.3956) mentre i trader si
interrogano sui target futuri.
Il portavoce del commissario Ue agli Affari economici
Olli RehnNon ha smentito indiscrezioni secondo cui ci
sarebbe un piano per 20-25 miliardi di euro di aiuto per
Atene specificando che la Grecia non ha richiesto un
solo euro come aiuto finanziario. Dopo aver toccato i
massimi di un mese l’oro flette dello 0.8% a quota
$1113.10 l’oncia. Quanto ai Titoli di Stato, il
rendimento sul benchmark decennale e’ avanzato al 3.799%
(+17 punti base).
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Lunedì
22 Febbraio
2010 |
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Lunedì
22 Febbraio
2010 |
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22 Febbraio
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India -
Edizione New Delhi |
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USA - Edizione
Los Angeles |
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Spagna -
Edizione Madrid |
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PARTE 1 |
PARTE CRONOLOGICA |
PARTE 2 |
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