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23 Febbraio 2010 02:00 NEW YORK
USA: FED E TASSI, COSA ACCADE DOPO LA FINE
DELL'EMERGENZA
di WSI
Il chief equity strategy di BlackRock spiega che non
siamo piu' nella situazione critica di un anno fa. Lo
dimostrano anche alcuni indicatori economici, che fanno
"fa presagire una ripresa della crescita e
dell’occupazione nei mesi a venire".
Il costo del denaro americano e’ destinato a salire
entro fine anno. Il periodo di emergenza e’ passato, lo
dimostrano anche alcuni indicatori economici e i
risultati dalla corporate america fanno ben sperare per
il futuro. A tracciare questo scenario ai microfoni di
Cnbc Usa e’ Bob Doll, chief equity strategy di BlackRock.
"C'e' una serie di fattori che si stanno muovendo nella
giusta direzione per l’economia, a cominciare dalla
produzione industriale, agli investimenti previsti dalle
aziende passando per i profitti messi a segno dalla
stessa corporate america", ha spiegato Doll aggiungendo
che il tutto "fa presagire una ripresa della crescita e
dell’occupazione nei mesi a venire".
La lettura dell’attuale congiuntura funge da fondamenta
per l’opinione dell’esperto sulle mosse di politica
monetaria targate Fed. La decisione della settimana
scorsa di aumentare il tasso di sconto, cioe’ il valore
cui presta denaro alle banche per i prestiti
'overnight', e’ "un aggiustamento tecnico" definito
"appropriato", che continua "la Fed non avrebbe mai
fatto questa mossa in tempi di paura generalizzata".
E’ tempo, dunque, di attuare una exit strategy che
comprende per esempio "la fine dell’acquisto di Titoli
di Stato e di altre forme di quantitative easing. La
decisione della settimana scorsa potrebbe costituire un
primo passo verso un rialzo dei tassi di interesse.
Dobbiamo ricordarci che partiamo dallo zero per cento
non dall’uno o dal due percento. Il livello prossimo
allo zero indica una situazione di emergenza che pero’
non e’ piu’ in atto. Ecco perche’ spererei che entro
fine anno la Fed alzi il costo del denaro", ha
commentato Doll.
La Borsa di Tokyo chiude in ribasso
su prese di beneficio
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in calo. Il Nikkei ha
perso lo 0,5% a 10.352,10 punti ed il Topix lo 0,3% a
907,37 punti. Gli esportatori hanno riperso una parte
del terreno guadagnato ieri. Honda (JP3854600008) ha
chiuso in ribasso del 2%, Canon (JP3242800005) dello
0,9% e Sony (JP3435000009) dello 0,6%. Lo yen si è
apprezzato oggi in Asia sia rispetto al dollaro che
all'euro.
Tra i petroliferi Nippon Oil (JP3679700009) ha perso il
2,3%, Cosmo Oil (JP3298600002) l'1,4% e Inpex
(JP3294430008) il 3,1%. Il prezzo del gas è sceso ieri a
New York ai suoi più bassi livelli da più di dieci
settimane. Tra i minerari Sumitomo Metal Mining
(JP3402600005) ha chiuso in calo dell'1,3%. Il prezzo
dell'oro ha perso ieri al NYMEX lo 0,8%, quello del rame
l'1,4%.
Ancora bene il settore del trasporto marittimo. Mitsui
O.S.K. Lines (JP3362700001) ha guadagnato l'1,5%,
Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) il 3,5% e Nippon
Yusen (JP3753000003) lo 0,6%. Il Baltic Dry, l'indice
che misura i costi del trasporto navale delle merci, è
salito ieri per il quinto giorno di fila.
Redazione Borsainside 07:27
Toyota: boom vendite globali a
gennaio
martedì, 23 febbraio 2010 - 8:05
(ANSA) - TOKYO, 23 FEB - Toyota ha registrato vendite a
gennaio pari a 537.454 unita', in aumento del 15,3%
rispetto alle 466.211 nello stesso mese del 2009.Il
dato, che fotografa la situazione a ridosso dello
scoppio della crisi con il richiamo di quasi 9 milioni
di vetture negli Usa e a livello mondiale per problemi
di sicurezza, si riferisce soltanto al marchio Toyota e
non include gli altri brand del gruppo, Daihatsu e Hino.
Germania: indice Ifo
scende a 95,2
martedì, 23 febbraio 2010 10:49 BERLINO
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - L'indice di fiducia delle
imprese tedesche calcolato dall'istituto di ricerca Ifo
a febbraio e' sceso a 95,2 da 95,8 di gennaio. Il dato
e' peggiore delle stime degli analisti che puntavano su
un rialzo a 96,1.
Toyota: governo Tokyo,
critiche a Toyoda
martedì, 23 febbraio 2010 - 11:20
(ANSA) - TOKYO, 23 FEB - Tokyo ritiene sia 'alta la
possibilita' che Toyota non abbia dato tutte le
informazioni che conosceva al governo'. Il ministro dei
Trasporti critica il comportamento incerto mostrato
nella gestione della crisi da parte di Akio Toyoda,
anticipando che e' allo studio la revisione dello schema
di ritiro delle auto. Anche il modo in cui sono fatti i
richiami potrebbe essere rivisto. Per Tokyo, le
relazioni sulle auto devono tenere conto di tutti i
difetti, anche piccoli.
Borse Asia-Pacifico: Sale
Hong Kong, scende Shanghai
La maggior parte delle principali borse della regione
Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,7% a 2.982,58 punti.
Seduta da dimenticare per i titoli assicurativi. Ping An
Insurance (CNE1000003X6) ha chiuso in ribasso dell'8,9%.
La seconda impresa cinese del settore delle assicuazioni
ha annunciato che il prossimo 1 marzo scade il periodo
di lock up per circa 860 milioni di suoi titoli. Sulla
scia di Ping An Insurance China Life (CN0003580601) ha
perso il 3,1% e China Pacific Insurance (CN0003580601)
il 3,4%. Ancora male i bancari Industrial and Commercial
Bank (CN000A0LB42) ha perso lo 0,8%, Bank of China
(CN000A0J3PX9) lo 0,5% e China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) l'1,2% Tra i minerari Jiangxi Copper
(CN0009070615) ha perso il 3% e Zijin Mining
(CNE100000502) l'1,5%. Il prezzo dell'oro ha perso ieri
a New York lo 0,8%, quello del rame l'1,4%. Tra i titoli
dei produttori di carbone Shenhua Energy (CN000A0ERK49)
ha chiuso in ribasso del 2,1% e China Coal Energy
(CNE100000528) del 2%. I prezzi del carbone sono
sensibilmente scesi nel porto di Qinhuangdao, il più
importante al mondo per l'esportazione del combustibile
fossile. I titoli delle imprese attive nella provincia
del Fujian hanno registrato anche oggi dei forti rialzi.
Fujian Nanfang Textile (CNE000001HV5) e Fujian Qingshan
Paper Industry (CNE000000S19) hanno guadagnato entrambi
il 10%. Il Presidente cinese Hu Jintao ha dichiarato
durante il fine settimana che la Cina vuole accelerare
lo sviluppo della regione del Fujian che si trova nella
parte occidentale dello stretto di Taiwan.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dell'1,2% a
20.623,00 punti. I titoli del settore immobiliare hanno
brillato anche oggi. Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha guadagnato il 3,4%, Cheung Kong
Holdings (HK0001000014) l'1%, Sino Land (HK0083000502)
il 3,6% e Henderson Land (HK0012000102) il 4,2%. Lo
scorso fine settimana Sun Hung Kai Properties ha venduto
degli appartamenti del suo progetto Yoho Midtown per un
controvalore di HKD 4,2 miliardi. Bene anche i bancari
HSBC (GB0005405286) ha chiuso in rialzo del 2%, Hang
Seng Bank (HK0011000095) dello 0,8%, Bank of East Asia
(HK0023000190) dell'1,3% e BOC Hong Kong (HK2388011192)
dello 0,3%. Cosco Pacific (BMG2442N1048), il secondo
gestore di porti al mondo, ha guadagnato l'1,5%. Il
Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto
navale delle merci, è salito ieri per il quinto giorno
di fila.
Tra gli altri listini della regione il Kospi a Seul ha
guadagnato lo 0,1%, il Taiex a Taipei lo 0,5% e lo
Straits Times a Singapore lo 0,9%. L'S&P/ASX 200 a
Sydney ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 11:58
Nuova cassa per Dubai
World
BlueTG.it - martedì, 23 febbraio 2010 - 13:16
Il governo di Dubai ha iniettato 5 miliardi di dollari
nelle casse di Dubai World; la mossa, riportata con
grande evidenza dalla stampa locale, non costituirebbe
tuttavia alcuna particolare novità rispetto al piano di
salvataggio da 10 miliardi di dollari annunciato
dall’emirato nel dicembre dello scorso anno secondo
quanto riporta l’agenzia Bloomberg.
Atene:Commerzbank esposta
per 3,1mld
martedì, 23 febbraio 2010 14:57 BERLINO
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - L'esposizione di Commerzbank (Xetra:
803200 - notizie) nei confronti della Grecia ammonta
attualmente a 3,1 miliardi di euro. Lo ha detto
l'amministratore delegato della banca tedesca, Eric
Strutz, nel corso della conference call con gli analisti
in occasione della diffusione dei dati di bilancio.
Strutz ha inoltre precisato che non si aspetta un
default della Grecia nel pagamento degli interessi.
USA: FIDUCIA CONSUMATORI,
TONFO A 46 PUNTI
martedì, 23 febbraio 2010 15:03 NEW YORK
di WSI
In Febbraio il dato risulta ben al di sotto delle
previsioni degli analisti, che erano per un valore di 55
punti dai 56.5 del mese precedente, quando erano stati
toccati i massimi da settembre 2008. Si torna ai minimi
dello scorso aprile.
Nel mese di febbraio la fiducia dei consumatori negli
Stati Uniti precipita a quota 46 dai 56.5 punti di
gennaio (dato rivisto da 55.9).
Lo ha comunicato il Conference Board, un centro di
ricerca privato di New York.
Il dato si e’ rivelato ben al di sotto delle attese. Il
consensus degli economisti prevedeva infatti in media un
valore di 55 punti.
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Toyota: numero 1 in Usa
chiede scusa
martedì, 23 febbraio 2010 - 16:09
(ANSA) - NEW YORK 23 FEB - Il numero uno di Toyota in
Usa presenta le proprie scuse davanti al Congresso
americano per la cattiva gestione dei problemi di
sicurezza. E' quanto emerge dal testo depositato
dell'intervento che terra' oggi davanti alla commissione
dell'Energia e del Commercio della Camera. 'Abbiamo
impiegato troppo tempo - spiega Jim Lentz - a
considerare rari ma problemi di sicurezza'.
'Riconosciamo i nostri errori, ci scusiamo e abbiamo
imparato dai nostri errori'.
Usa: a Gennaio
Licenziamenti Salgono a 182 Mila Da 153 Mila Di Dicembre
martedì, 23 febbraio 2010 16:32 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 23 feb - Nel mese di gennaio prosegue la
contrazione del mercato del lavoro Usa con un numero di
licenziamenti pari a 182 mila unita' contro 153 mila del
mese di dicembre. Lo comunica il dipartimento Usa al
lavoro. Se invece il dato viene confrontato con quello
del gennaio 2009 si registra invece un miglioramento,
infatti allora i licenziamenti erano stati 251 mila.Fmi:
ridurre debito, servono riforme
martedì, 23 febbraio 2010 - 16:46
(ANSA) - NEW YORK, 23 FEB - La crisi si e' tradotta in
un aumento di deficit e debito: per il Fmi e' necessario
ridurli anche attraverso riforme strutturali. Il Fondo
Monetario Internazionale invita alla responsabilita' nei
conti pubblici, perche' il loro risanamento e' una 'priorita''.
In molti paesi avanzati - aggiunge il Fmi - e'
necessario mantenere gli stimoli all'economia per tutto
il 2010, mentre un aumento dei tassi di interesse non
deve essere preceduto da un ritiro delle misure
straordinarie.
23 Febbraio 2010 16:40
NEW YORK
ALERT DA HARVARD, A RISCHIO PIU' PAESI
di WSI
A lanciare l'allarme e' il professore della prestigiosa
universita' Kenneth Rogoff, che aveva preannunciato nel
2008 il fallimento degli istituti Usa. Dopo le banche
saltano gli Stati.
Il debito pubblico che affligge molti stati potrebbe
portarli al loro fallimento con gli States pronti a
sforbiciare pesantemente le spese. Se a lanciare
l'allarme e' il professore alla Harvard University
Kenneth Rogoff, colui che nel 2008 aveva previsto il
default di molte banche Usa, forse c'e' da alzare le
orecchie e prestare attenzione.
La crisi degli istitui finanziari, sostiene il docente
come riportato da Bloomberg, "e' generalmente seguita,
nel giro di qualche anno, dal fallimento di alcuni
paesi. E questo accadra' nuovamente".
Parlando nel corso di un Forum a Tokyo, l'ex capo
economista del Fondo Monetario Internazionale ha
riferito che i mercati finanziari potrebbero spingere
all'insu' i rendimenti dei bond governativi, cosa che
per i paesi europei come Grecia e Portogallo potrebbe
essere un vero problema.
L'attenzione globale allo stato di salute dei alcune
economie nazionale e' cresciuta dopo che alcuni casi,
Grecia in primis, hanno evidenziato deficit
preoccupanti. Atene, in particolare veste la maglia nera
all'interno dell'Europa.
"E' molto difficile stabilire un timing preciso, ma
quanto detto si verifichera'. Nei paesi sviluppati, come
Germania, Usa e forsae il Giappone, la crescita sara'
lenta. Saranno costretti a stringere la cinghia", ha
concluso Rogoff.
Crisi: Fmi, Stimoli
Fiscali e Monetari In Vigore Anche Nel 2010
martedì, 23 febbraio 2010 - 17:46
(ASCA-MarketNews) - Washington, 23 feb - ''Gli stimoli
fiscali e monetari'' introdotti dai governi e dalla
banche centrali per contrastare la crisi economica,
''dovranno rimanere in vigore anche nel 2010,
soprattutto per le economie avanzate'', e' questa la
posizione espressa dal Fondo Monetario Internazionale.
''La politica monetaria dovra' restare accomodante per
diverso tempo nelle economie avanzate'' ha proseguito il
Fondo, sottolineando come la exit strategy dalle misure
anti-crisi ''dovra' avere luogo solo dopo che la domanda
si sara' ripresa''. Diversa (DVSA - notizie) la
posizione del Fondo verso le economie emergenti, alcune
delle quali, come India e Cina, continuano a crescere
con tassi vicini alla doppia cifra. ''L'emergere
dell'inflazione potrebbe giustificare in questi paesi
una stretta monetaria''.Grecia: Fitch taglia rating
banche
martedì, 23 febbraio 2010 - 20:05
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - Fitch ratings ha tagliato il
merito di credito delle tre maggiori banche greche,
mandando in caduta libera i titoli di Stato ellenici.
Fitch - si legge in una nota - ha tagliato di un livello
a 'BBB' il rating di Piraeus Bank, National Bank of
Greece (Francoforte: 876113 - notizie) , Alpha Bank (Xetra:
876116 - notizie) ed EFG Eurobank. Il 'voto' sull'affidabilita'
dei titoli emessi dai quattro istituti e' ora al secondo
livello piu' basso fra i rating 'investment grade', e ad
appena due livelli dal livello 'junk', o immondizia.
Borse europee: Chiusura
negativa, crollano Merck e Commerzbank
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
in netto ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,7%,
il DAX a Francoforte l'1,5%, il CAC40 a Parigi l'1,3%,
il FTSE MIB a Milano il 2,2% e lo SMI a Zurigo lo 0,6%.
Sulle borse del Vecchio Continente hanno pesato oggi le
negative notizie arrivate dal fronte macroeconomico.
L'indice Ifo, un importante indicatore dell'economia
tedesca, è calato questo mese a sorpresa da 95,8 punti a
95,2. La fiducia dei consumatori è scesa inoltre negli
USA ai suoi più bassi livelli dall'aprile dello scorso
anno.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il
2,7%, BHP Billiton (GB0000566504) l'1,2%, Rio Tinto
(GB0007188757) il 2,6% e Xstrata (GB0031411001) il 3,4%.
I prezzi dei principali metalli sono calati oggi a
Londra. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha
perso l'1,4%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) lo 0,6%,
Eni (IT0003132476) l'1,7% e Total (FR0000120271) l'1,9%.
Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York
al di sotto di quota $79.
Commerzbank (DE0008032004) ha perso a Francoforte il
6,5%. La seconda banca tedesca ha registrato nel quarto
trimestre 2009 delle perdite superiori alle previsioni
del mercato. Tra gli altri titoli del settore Barclays
(GB0031348658) ha perso l'1,4%, Deutsche Bank
(DE0005140008) il 3,3%, BNP Paribas (FR0000131104) il
2,7%, Crédit Agricole (FR0000045072) il 3,7%, UniCredit
(IT0000064854) il 3,9% e UBS (CH0024899483) il 2,1%.
Forti vendite anche sui titoli dei produttori di
automobili. BMW (DE0005190003) ha perso l'1,9%, Fiat
(IT0001976403) il 3,5%, Peugeot (FR0000121501) l'1,6% e
Renault (FR0000131906) il 4,2%.
Merck KGaA (DE0006599905) è crollato a Francoforte del
10,1%. L'impresa farmaceutica tedesca ha generato lo
scorso trimestre un utile netto inferiore alle attese
degli analisti ed annunciato un taglio del suo
dividendo.
Wolseley (GB0009764027) ha guadagnato a Londra il 12,5%.
Il leader mondiale degli articoli idraulici ha alzato il
suo outlook sull'intero esercizio.
Carlsberg (DK0010181759) e Heineken (NL0000009165) hanno
guadagnato rispettivamente il 3,1% e l'8%. I due
produttori di birra hanno pubblicato oggi dei risultati
di bilancio che hanno potuto battere le attese del
mercato.
Redazione Borsainside 18:40
Usa: Franco (Cb), Fiducia
Consumatori Tende Verso Minimi Anni 80
martedì, 23 febbraio 2010 19:11 NEW YORK
(ASCA-MarketNews) - New York, 23 feb - Fiducia dei
consumatori Usa in netto calo a febbraio. L'indice di
fiducia misurato dal Conference Board e' sceso a 46
punti dai 56,5 punti del mese di gennaio. Si tratta del
minimo dall'aprile 2009. Ma una attenta lettura del
rapporto indica invece una ritorno verso i minimi dei
primi anni 80, anche quelli anni di recessione e, poi,
di stagflazione. E' questa l'opinione espressa da Lynn
Franco, la responsabile del Conference Board, in una
intervista a Market News International. In particolare,
l'indice che misura il giudizio dei consumatori sullo
stato attuale dell'economia Usa e' sceso a 19,4 punti,il
minimo dal febbraio 1983. Inoltre solo il 6,2% dei 2500
consumatori intervistati ha definito la propria
situazione economica buona, si tratta del minimo storico
assoluto, cioe' dall'inizio delle rilevazioni (1967).
Nonostante gli stimoli fiscali dell'amminstrazione
Obama, le maggiori preoccupazioni dei consumatori Usa
continuano ad orbitare intorno alla tenuta del proprio
reddito e al mantenimento del posto di lavoro. Due
timori che certamente non spingeranno la spesa per
consumi. ''Finora nessun trazione per l'economia. La
fiducia che era risalita nei mesi scorsi e' gia' stata
bruciata. I consumatori non ritengono che la recessione
sia finita, piuttosto pensano stia continuando. Se ci
sara' una ripresa sara' tirata dalle aziende, ma non
guardate ai consumatori'', ha spiegato la Franco.
Fed: Due Componenti Fomc
Per Aumento Tasso Sconto Gia' Il 14/1
martedì, 23 febbraio 2010 20:33 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 23 feb - Due componenenti del Federal
Open Market Committee, i governatori della Fed di
St.Louis e di Kansas City, avevano gia' chiesto di
portare il tasso di sconto Usa a 0,75% nella riunione
del 14 gennaio scorso. E' quanto emerge dalle minute
della riunione diffuse oggi. Gli altri componenti del
Fomc si sono invece trovati d'accordo per procedere
all'aumento del tasso di sconto nella successiva
riunione del 18 febbraio. In ogni caso l'opinione
generale e' che ''l'attuale orientamento espansivo della
politica montaria resta appropriato''.
Borse dell'Europa
dell'Est negative, Budapest la peggiore
Le borse di Budapest, Praga e Varsavia hanno chiuso oggi
in ribasso. La Borsa di Mosca è rimasta ancora ferma.
Il BUX a Budapest ha perso il 2,9% a 20.861,92 punti.
Tutte le blue chips ungheresi hanno registrato delle
forti perdite. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 3,7%,
MOL (HU0000068952) il 2,9%, Gedeon Richter
(HU0000067624) il 3,3% e Magyar Telekom (HU0000016522)
l'1,3%.
Il PX a Praga ha perso l'1% a 1.143,40 punti. Tra i
titoli di maggior peso del listino ceco Erste Group Bank
(AT0000652011) ha perso il 3%, Komercni Banka
(CZ0008019106) lo 0,2% e Ceske Energeticke Zavody
(CZ0005112300) lo 0,9%. Telefónica O2 C.R.
(CZ0009093209) ha beneficiato del suo carattere
difensivo ed ha guadagnato lo 0,9%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,9% a 38.533,89 punti. I
titoli dei produttori di materie prime hanno guidato la
lista dei ribassi. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha
perso il 2,1% e PKN Orlen (PLPKN0000018) il 3%. Agora
(PLAGORA00067) ha chiuso in calo del 3,3%. Il gruppo
editoriale che pubblica tra l'altro "Gazeta Wyborcza",
il maggiore quotidiano della Polonia, non si attende un
significativo miglioramento del mercato pubblicitario
nel 2010. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha
guadagnato il 2,5%. L'operatore telefonico si attende
nel 2010 un rallentamento del declino dei suoi ricavi ed
una crescita del suo Ebidta. Telekomunikacja Polska ha
confermato il suo dividendo a KPN 1,5 per azione.
Redazione Borsainside 20:33
Borse dell'America
Latina: Sale solo Bogota'
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso
ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l'1,6% a 66.108,33
punti. Il deludente dato sulla fiducia dei consumatori
negli USA ha pesato anche sul mercato azionario
brasiliano. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso
l'1,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York
in ribasso dell'1,8%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso
l'1,4%. Il prezzo del rame ha perso ieri al NYMEX il
2,6%. TIM Participacoes (BRTCSLACNPR7) ha perso un
ulteriore 4,7%. A seguito delle ultime voci di stampa il
mercato non scommette più su una fusione tra l'impresa
madre Telecom Italia (IT0003497168) e Telefónica
(ES0178430E18) nel breve termine.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello
0,6% a 31.850,24 punti. Tra le blue chips messicane
América Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,4%, Cemex
(MXP225611567) l'1,9% e Wal-Mart de Mexico
(MXP810081010) l'1,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso il 2,1%, l'IBVC a Caracas
lo 0,5%, l'IPSA a Santiago lo 0,9% e il General a Lima
il 2,2%. L'IGBC a Bogotà ha chiuso in rialzo dello 0,2%.
Redazione Borsainside 00:10
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WALL STREET:
FUTURES USA DI NUOVO DEBOLI, FOCUS SUI CONSUMI
23 Febbraio 2010 14:00 NEW
YORK - WSI
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Occhi puntati sulle
prossime mosse in materia di politica monetaria.
Sorprendono in positivo i conti di Home Depot. Bene
anche Sears Holdings. In ambito macro attenzione rivolta
a immobiliare e fiducia dei consumatori. Euro e
commodity giu'.
Si profila una seconda seduta negativa consecutiva per
il mercato azionario americano, con i contratti sui
principali indici borsistici che scambiano in ribasso
(vedi quotazioni a fondo pagina).
Gli investitori continuano a interrogarsi sulle prossime
mosse a livello di strategia monetaria, mentre i
risultati positivi di alcune societa' di vendite al
dettaglio non sono per ora stati sufficienti a
risollevare il morale del mercato.
Sul fronte ecnomico, il mercato attende con ansia le
testimonianze, previste per mercoledi' e giovedi', di
Bernanke, il numero uno della Fed in materia di politica
monetaria davanti a Camera e Senato. L'ex collega di
Bernanke al MIT, il governatore della Banca
d'Inghilterra Mervyn King, ha detto che la ripresa
dell'economia mondiale e' fragile e che la zona euro e'
in una fase di stallo.
Oggi l'agenda macro prevede la pubblicazione dell'indice
Case-Shiller dei prezzi immobiliari di dicembre, i dati
sulla fiducia dei consumatori in febbraio e l'asta di
$44 miliardi di Titoli di Stato a due anni.
In ambito di trimestrali, a polarizzare l'attenzione e'
il settore retail. Hanno reso noti i propri conti
fiscali Home Depot, che ha battuto le stime e al
contempo rivisto al rialzo il divendo per la prima volta
dal 2006, e Sears Holdings, i cui profitti sono
cresciuti negli ultimi tre mesi dell'anno. Piu' tardi
sara' la volta di Macy's (+1%).
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le
quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
arretrano di $1.24 attestandosi a quota $79.07 al
barile. Sul valutario la moneta unica scivola a quota
$1.3578. L'oro perde $1.60 a quota $1111.50 l’oncia.
Quanto ai Titoli di Stato, il rendimento sul benchmark
decennale si attesta al 3.77%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 scende di di 3.70 punti (-0.33%) a
1103.80.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 lascia sul campo
7.50 punti (-0.41%) a 1813.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones cede 28 punti
(-0.27%) a 10346.00.
WALL
STREET: APRE INCERTA, PESA IL DOLLARO FORTE
23 Febbraio 2010 15:30 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Segnali di miglioramento
del mercato immobiliare. La Grecia studia nuove misure
per risanare il debito. Home Depot, Target e Macy's
battono le attese. Delude invece Nordstrom. Ora occhi su
fiducia dei consumatori e politica monetaria. Dollaro
su.
Partenza a rilento per i listini azionari statunitensi,
depressi dal rafforzamento del biglietto verde. Il Dow
cede lo 0.13% a quota 10370.31, il Nasdaq lo 0.14% in
area 2238.83, mentre l'S&P 500 lascia sul campo lo 0.18%
a 1106.01 punti.
Il mercato ha trascorso la maggior parte della seduta
precedente in linea di galleggiamento con il dollaro che
scambiava sostanzialmente in parita'. Ma questa mattina
il biglietto verde ha ottenuto un buon supporto e
guadagna circa lo 0.3% contro le principali valute
rivali.
Questo ha contribuito a deprimere il morale degli
investiori, che hanno reagito in maniera fredda ad una
serie di trimestrali positive nel settore retail: Home
Depot, Macy's, Target e Sears Holding hanno tutte
battuto le attese. Deludono invece le cifre pubblicate
da Nordstrom.
Tuttavia l'indice sulla fiducia dei Consumatori a cura
del Conference Board potrebbe avere un impatto
sull'andamento di Borsa e in particolare proprio sulla
performance del comparto delle vendite al dettaglio.
Dall'indice mensile a cura del Conference Board, attese
alle 16 italiane, Wall Street si aspetta una lettura di
54.8. Si tratterebbe di un lieve calo rispetto al 55.9
del mese precedente.
Mezz'ora prima del suono della campanella, l'indice
S&P/Case Shiller dei prezzi immobiliari ha mostrato un
nuovo miglioramento rispetto al mese precedente, anche
se su anno il valore delle proprieta' immobiliari delle
20 piu' importanti aree urbane degli Stati Uniti e'
diminuito del 3.08% (risultando sostanzialmente in linea
con le previsioni).
Sempre in calendario macro, piu' tardi alle 19 italiane
e' attesa inoltre la presentazione dei risultati
dell'Asta del Tesoro di Titoli a due anni.
Nel frattempo gli investitori continuano a interrogarsi
sulle prossime mosse della Fed a livello di strategia
monetaria, mentre cresce l'attesa per le testimonianze,
previste per mercoledi' e giovedi', del numero uno della
Banca Centrale, Ben Bernanke in materia di exit strategy
e tassi davanti a Camera e Senato.
L'ex collega di Bernanke al MIT, il governatore della
Banca d'Inghilterra Mervyn King, ha detto che la ripresa
dell'economia mondiale e' fragile e che la zona euro e'
in una fase di stallo. Nel frattempo Atene sta valutando
quale tipo di nuove misure avviare per risanare il
debito.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le
quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
arretrano di $1.02 attestandosi a quota $79.29 al
barile. Sul valutario la moneta unica scivola a quota
$1.3546. L'oro perde $1.60 a quota $1111.50 l’oncia. In
progresso i prezzi dei Titoli di Stato, con il
rendimento sul benchmark decennale che si attesta al
3.7760% (-23 punti base).
WALL
STREET:
GIU' SCOSSA DAL TONFO DELLA FIDUCIA
23 Febbraio 2010
22:04 NEW YORK - WSI ______________________________________________
In dubbio la solidita'
della ripresa dell'economia. La debolezza del mercato
del lavoro continua a pesare sui consumi. Male Alcoa e
Caterpillar. In controtendenza Home Depot e Macy's dopo
i conti. Dollaro sui massimi di otto mesi.
Chiusura di seduta negativa a New York, la seconda
consecutiva, con gli investitori che sono sempre piu'
preoccupati circa la fragilita' della ripresa economica.
Dow ha perso lo 0.97% a quota 10282.41, il Nasdaq
l'1.28% in area 2213.44, mentre l'S&P 500 l'1.21% a
1094.60 punti.
In febbraio la fiducia dei consumatori e'
inaspettatamente scesa, mostrando quanto la ripresa
dell'economia poggi su fondamenta fragili. Il calo e'
dovuto in particolare al fatto che gli americani restino
pessimisti circa le prospettive lavorative.
Sul Dow, in calo di circa 100 punti, si fanno sentire i
ribassi di Alcoa (-2.36%) e Caterpillar (-2.02%). In
controtendenza invece Home Depot e Macy's, sostenuti
dalle cifre trimestrali migliori del previsto.
Tutti e 10 i settori principali dell'S&P hanno chiuso in
ribasso. Tra questi materiali di base, IT e energetici.
Anche i finanziari, che erano partiti bene, ma che poi
sono virati in rosso ricalcando l'andamento generale
della Borsa.
Nel frattempo sugli altri mercati i tassi di interesse
cedono terreno, con gli investitori che hanno spostato
gli investimenti dai rischiosi titoli azionari alla
sicurezza garantita dai Titoli di Stato. Sul valutario
il biglietto verde ha ottenuto un buon supporto e
guadagna circa lo 0.4% contro le principali valute
rivali, raggiungendo i massimi di otto mesi.
Questo ha contribuito a deprimere il morale degli
investiori, che hanno reagito in maniera fredda ad una
serie di trimestrali positive nel settore retail: Home
Depot, Macy's, Target e Sears Holdings hanno tutte
battuto le attese. Deludono invece le cifre pubblicate
da Nordstrom. A mercati chiusi tocchera' a Autodesk
riportare i conti fiscali.
Sul fronte macro, il Conference Board ha reso noto che
l'indice della fiducia dei consumatori e' calato a 46
punti dai 56.5 del mese passato. Gli economisti
interpellati prevedevano in media una lettura di 55. I
consumi contano per circa due terzi delle attivita'
economiche americane.
Mezz'ora prima del suono della campanella, l'indice
S&P/Case Shiller dei prezzi immobiliari ha mostrato un
nuovo miglioramento rispetto al mese precedente, anche
se su anno il valore delle proprieta' immobiliari delle
20 piu' importanti aree urbane degli Stati Uniti e'
diminuito del 3.08% (risultando sostanzialmente in linea
con le previsioni). Sempre in calendario macro, piu'
tardi alle 19 italiane e' attesa inoltre la
presentazione dei risultati dell'Asta del Tesoro di
Titoli a due anni.
Nel frattempo gli investitori continuano a interrogarsi
sulle prossime mosse della Fed a livello di strategia
monetaria, mentre cresce l'attesa per le testimonianze,
previste per mercoledi' e giovedi', del numero uno della
Banca Centrale, Ben Bernanke in materia di exit strategy
e tassi davanti a Camera e Senato.
L'ex collega di Bernanke al MIT, il governatore della
Banca d'Inghilterra Mervyn King, ha detto che la ripresa
dell'economia mondiale e' fragile e che la zona euro e'
in una fase di stallo. Nel frattempo Atene sta valutando
quale tipo di nuove misure avviare per risanare il
debito.
Nel comparto energetico, in calo le quotazioni del
greggio. I futures con consegna marzo arretrano di $1.02
attestandosi a quota $79.29 al barile. Sul valutario la
moneta unica scivola a quota $1.3521. L'oro perde $9.90
a quota $1103.20 l’oncia. In netto progresso i prezzi
dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark
decennale che si attesta al 3.6910% (-108 punti base).
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