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La Borsa di Tokyo chiude
per la terza seduta di fila in ribassoLa Borsa di Tokyo
ha chiuso oggi per la terza seduta di fila in ribasso.
Il Nikkei ha perso l'1% a 10.101,96 punti ed il Topix lo
0,5% a 891,41 punti. Gli esportatori hanno sofferto
anche oggi. Nissan (JP3672400003) ha perso l'1,7%, Honda
(JP3854600008) l'1,1%, Panasonic (JP3866800000) l'1,9% e
Sony (JP3435000009) il 2,1%. Lo yen è salito oggi in
Asia rispetto all'euro ai suoi più alti livelli da circa
un mese.
Denso (JP3551500006) ha chiuso in calo del 2,8%. L'FBI
ha perquisito gli uffici negli USA del maggiore
produttore giapponese di componenti per l'industria
automobilistica nell'ambito di un'indagine antitrust.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines
(JP3362700001) ha perso l'1,2%, Kawasaki Kisen Kaisha
(JP3223800008) il 3,3% e Nippon Yusen (JP3753000003)
l'1,5%. Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del
trasporto navale delle merci, ha perso ieri lo 0,6%.
Redazione Borsainside 07:27
Rbs: 2009 Ancora In Rosso (-3,6 Mld) e Hester Rinuncia a
Bonus
giovedì, 25 febbraio 2010 09:03 LONDRA
(ASCA) - Roma, 25 feb - Conti ancora in rosso per Royal
Bank of Scotland anche se in miglioramento rispetto al
2008. La banca britannica controllata all'84% dallo
Stato che ne ha evitato il fallimento ha chiuso il 2009
con una perdita netta di 3,6 miliardi di sterline, in
miglioramento dal profondo rosso di 24 miliardi del
precedente esercizio. Il ceo di RBS (Londra: RBS.L -
notizie) , Stephen Hester ha annunciato che rinuncia a
incassare il bonus che il comitato remunerazioni gli ha
riconosciuto per la performance dell'istituto.
Francia: a Febbraio
Peggiora Clima Fiducia Consumatori
giovedì, 25 febbraio 2010 - 9:20
(ASCA) - Roma, 25 feb - Peggiorato il clima di fiducia
dei consumatori in Francia. A febbraio l'indice si
attesta a -33 con un peggioramento rispetto al valore di
-30 di gennaio. Il risultato e' decisamente peggiore
rispetto alle stime degli analisti che prevedevano un
valore di -28.
25 Febbraio 2010 09:25
BRUXELLES
Eurozona in «ripresa fragile»: +0,7% il Pil italiano nel
2010
L'economia europea si sta
gradualmente riprendendo, «ma continua a dover far
fronte ad un vento contrario». È quanto scrive la
Commissione europea
nelle previsioni economiche
intermedie, da cui emerge per il 2010 una
crescita del Pil dello 0,7%
sia per la zona euro che per i Ventisette,
inviariata rispetto alle previsioni di novembre.
«Il Pil reale ha ricominciato a crescere, mettendo fine
alla più lunga e profonda recessione della storia
europea», si legge nel documento, che indica i dati su
crescita e inflazione dei 7 principali Stati membri Ue,
che rappresentano l'80% del Pil totale.
Nel 2009 il Pil di
Eurolandia era diminuito del 4% e quello dell'Unione
europea del 4,1%. La Germania nel 2010 crescerà
dell'1,2%, dopo il -5% del 2009. La Spagna è l'unico tra
i 7 paesi a continuare sulla via della recessione, con
un -0,6%, dopo il -3,6% del 2009. La Francia segnerà un
+1,2%, dopo il -2,2% del 2009 e l'Olanda dello 0,9% dopo
un -4,5%. Pil in aumento del 2,6% per la Polonia, che
già nel 2009 era riuscita a mantenere una crescita
dell'1,2%. La Gran Bretagna, infine, segnerà un +0,6%
(contro il +0,9% previsto a novembre) , dopo il -4,1%
del 2009.
Toyota: risparmiati 100
milioni dollari
giovedì, 25 febbraio 2010 - 10:01
(ANSA) - NEW YORK, 25 FEB - Toyota ha risparmiato 100
mln di dlr evitando di fare richiami nel 2007.E' quanto
emerge da documenti interni della casa automobilistica.
Dossier presentati nell'audizione in Congresso dal
repubblicano John Mica, che ha chiesto spiegazioni al
riguardo al presidente di Toyota per il Nord America,
Yoshimi Inaba, ascoltato oggi assieme al presidente Akio
Toyoda. Mica ha definito la memo 'uno dei documenti piu'
imbarazzanti che ho mai visto' e che intacca la
reputazione di Toyota.
Bce: a Gennaio Imprese a Secco. Prestiti Bancari -2,7%
Su Base Annua
giovedì, 25 febbraio 2010 -10:40 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 25 feb - Nel mese di gennaio peggiora
l'offerta di credito bancario alle imprese
dell'Eurozona. E' quanto emerge dal rapporto mensile
della Bce. I prestiti bancari alle imprese hanno
registrato una contrazione pari al -2,7% (-2,2% nel mese
di gennaio). Tradotto in cifre i prestiti si sono
ridotti di 13 miliardi di euro rispetto al mese
precedente. Nel dettaglio i prestiti fino a 12 mesi sono
risultati pari a -13,2% (-13,6% a dicembre), quelli 12
mesi fino a 5 anni hanno registrato una flessione pari a
-3% (-1,4% nel mese precedente). Quelli oltre 5 anni si
confermano in crescita +3,2% ma in frenata rispetto al
mese precedente quando erano saliti del 3,9%.
Toyota, lavoratori
preoccupati ma appoggiano presidente
reuters - giovedì, 25 febbraio 2010 - 11:00
Di Yoko Nishikawa
I lavoratori della Toyota, pur essendo in ansia per le
vicende dell'azienda, si sono riuniti nella città dove è
stata fondata la casa automobilistica per mostrare il
proprio appoggio al presidente, messo sulla graticola
dal parlamento Usa per via dei problemi di sicurezza
riscontrati sulle vetture nipponiche.
A migliaia di chilometri di distanza, a Washington, il
capo di Toyota Akio Toyoda è comparso davanti al
Congresso statunitense, scusandosi per tutti gli
inconvenienti causati ai clienti.
La decisione di Toyoda di comparire davanti al Congresso
ha segnato una svolta nella crisi sulla sicurezza che ha
coinvolto la Toyota un mese fa, con la casa giapponese
costretta a richiamare ben 8,5 milioni di veicoli in
tutto il mondo per i problemi di accelerazione non
intenzionale.
Qualche ora prima delle scuse di Toyoda, alcuni
residenti si sono riuniti in un bar di Toyota City, nel
cuore del Giappone.
"Non stiamo solo bevendo. Stiamo bevendo mentre siamo
preoccupati per quello che sta accadendo. Bere non è di
conforto perché siamo preoccupati", ha detto Hidemi
Miyaji che, come addetto alle vendite di Aicello
Chemical, ha spesso lavorato a stretto contatto con
Toyota.
Molti dei più di 420.000 residenti della città lavorano
direttamente o indirettamente per Toyota. Sono 26.000 le
persone che lavorano nei sette stabilimenti del
produttore nipponico, che possiede ben 1.400 impianti,
più del 30% dei quali collegati al settore auto.
"Gli sono state rivolte alcune domande difficili, ma
credo che abbia risposto in maniera seria", ha detto
Shingo Mori riguardo all'audizione di Toyoda negli Usa.
Mori lavora al Kamigo Logistics Center, che gestisce
proprio parte delle esportazioni negli Stati Uniti.
"Si è preso la responsabilità di quanto successo. Ora
dobbiamo lavorare tutti insieme per rispondere
positivamente alle necessità dei clienti e per
riguadagnare la fiducia che abbiamo perso", ha concluso
Mori, che ha lavorato per Toyota anche negli Usa.
Germania: Associazione
Bancaria Prevede Pil 2010 e 2011 a +1,5%
giovedì, 25 febbraio 2010 - 11:04
(ASCA) - Roma, 25 feb - L'associazione bancaria tedesca
(Bdb) prevede che il Pil della Germania cresca dell'1,5%
nel 2010 e nel 2011: ''Vediamo buone chance di ripresa
dell'economia, in particolare nel prossimo anno quando
l'economia dovrebbe essere in grado di camminare sulle
proprie gambe, sebbene il tasso di crescita' restera'
moderato'', scrivono gli economisti della Bdb. Viene
prevista una ripresa dell'export: +7,5% nel 2010, +5%
nel 2011. Stessa musica per gli investimenti: +3,6%
quest'anno e +3,4% nel prossimo. Poco reattivi i consumi
a causa della crescente disoccupazione previsti 3,7
milioni di senza lavoro quest'anno, 3,8 milioni nel
prossimo, gli economisti stimano un declino dei consumi
della famiglie pari a -0,2% nel 2010 e +0,6% nel 2011.
Positiva la spesa pubblica per consumi +1,6% quest'anno,
+0,8% nel prossimo. Deficit/pil 2010 al 5,2% e al 4,5%
nel 2011. Per l'Eurozona, la Bdb stima una crescita
economica dell'1,25% per il 2010 e 2011.
Germania: a Febbraio Disoccupazione a 8,2%. Primo
Aumento Dopo 5 Mesi
giovedì, 25 febbraio 2010 11:19 BERLINO
(ANSA) - ROMA, 25 FEB - Il tasso di disoccupazione
tedesco e' salito a febbraio per il secondo mese
consecutivo, attestandosi all'8,2%, in linea con le
previsioni. Nel mese precedente era all'8,1%. A febbraio
il numero dei senza lavoro e' salito di 7.000 unita' a
3,43 milioni, contro previsioni per un aumento di 16.000
disoccupati.
Borse Asia-Pacifico: Sale
solo Shanghai Quasi tutte le principali borse della
regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,3% a 3.060,62
punti. Il Consiglio di Stato della Cina ha annunciato
che manterrà gli stimoli per sostenere le vendite di
automobili e di elettrodomestici nelle aree rurali. La
notizia ha ridotto i timori del mercato sull'entità e la
velocità della exit strategy di Pechino. Tra i bancari
Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha
guadagnato l'1%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7)
l'1,2%, Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731)
il 5,5% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) il 2%. Nel
settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso
in rialzo del 2,7% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del
3,1%. Nel settore del brokeraggio Citic Securities
(CNE000001DB6) ha guadagnato l'1,8% e Haitong Securities
(CNE000000CK1) l'1,2%. Secondo il "China Securities
Journal" la Cina potrebbe introdurre il margin trading
per un periodo di prova verso la fine del prossimo mese.
China Coal Energy (CNE100000528) ha guadagnato il 2,1%.
Il secondo produttore cinese di carbone ha comunicato
che le sue vendite sono aumentate a gennaio del 38%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,3%
a 20.399,57 punti. Sul sentiment degli investitori hanno
pesato le nuove notizie negative relative alla Grecia.
Sia S&P che Moody's hanno avvertito che potrebbero
tagliare ulteriormente il rating del paese ellenico
nelle prossime quattro settimane. Tra i titoli del
listino della città costiera cinese China Mobile
(HK0941009539) ha perso lo 0,2%, Ping An Insurance
(CNE1000003X6) l'1,5%, Esprit (BMG3122U1457) l'1,7%,
PetroChina (CN0009365379) l'1,3% e Hutchison Whampoa
(HK0013000119) lo 0,6%. Il settore immobiliare ha
registrato ancora una volta una performance migliore di
quella dell'intero mercato. Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha guadagnato l'1%, Sino Land
(HK0083000502) il 4,5% e Hang Lung Properties
(HK0101000591) lo 0,5%. Ben Bernanke ha indicato ieri
che i tassi d'interesse resteranno probabilmente a dei
bassi livelli per un esteso periodo di tempo.
L'andamento del costo del denaro ad Hong Kong dipende da
quello negli USA. Dal 1983 il dollaro di Hong Kong è
infatti formalmente legato a quello statunitense.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso l'1,2%, il Kospi a Seul l'1,6%, il Taiex
a Taipei l'1,4% e lo Straits Times a Singapore lo 0,5%.
Redazione Borsainside 12:07
Il mercato dei derivati è in ripresa, per la gioia di
Barclays e Jp Morgan
BlueTG.it - giovedì, 25 febbraio 2010 13:10 NEW YORK
Il mercato globale dei prodotti strutturati è
sopravvissuto ad un periodo molto difficile
attraversando la crisi del credito mondiale, ha concluso
il 2009 con un deciso recupero e, secondo quanto
scrivono gli esperti di Greenwich Associates, “è nelle
condizioni di tornare ai livelli di emissioni
precedenti” alla crisi stessa e “di crescere persino nel
prossimo futuro”.
In particolare tra le società emittenti prodotti
strutturati l’analisi di Greenwich Associates cita
Barclays Capital e Jp Morgan come i gruppi con la
maggiore quota di mercato avendo relazioni consolidate
col 45% degli intermediari in Asia, Europa e Stati
Uniti.
Bnp Paribas, Deutsche Bank e Credit Suisse sono a loro
volta nelle prime cinque posizioni della classifica
mondiale per quota di mercato.
Canton Ticino: Condono
Fiscale Per Tamponare Effetti Scudo Tremonti
giovedì, 25 febbraio 2010 - 13:19
(ASCA) - Roma, 25 feb - Anche in Svizzera il fisco cerca
di far rientrare capitali dall'estero che sono stati
sottratti al fisco. Il Canton Ticino ha varato un
condono fiscale a livello cantonale che ora dovra'
incassare il via libera del parlamento cantonale. Una
misura eccezionale per il cantone di lingua italiana che
tra i motivi per giustificare il condono fiscale cita la
crisi internazionale, le pressioni sulle banche svizzere
e non da ultimo gli effetti dello scudo fiscale italiano
che sta provocando un deflusso di capitali dal cantone
svizzero alla penisola. E' stata la consigliera di
Stato, Laura Sadis, ad annunciare ieri la manovra che
punta a far entrare nel cantone di lingua italiana una
somma intorno ai 40 milioni di franchi. ''Come gia' piu'
volte detto un'amnistia fiscale a livello federale
sarebbe stata preferibile - ha detto la Sadis - ma
nonostante i passi intrapresi a Berna non sembra
muoversi nulla in questo senso e, a nostro avviso, e'
tempo invece di agire''. Il condono fiscale del Canton
Ticino prevede che possono aderire tutti coloro che
hanno nascosto al fisco redditi negli ultimi 10 anni.
Nessuna multa per chi ricorre al condono e uno sconto
consistente su quanto doveva essere versato al fisco
cantonale. I contribuenti infatti dovranno pagare
soltanto il 30% dell'aliquota per tutte le imposte
cantonali e comunali evase.
Grecia: Moody's, rating a
rischio
giovedì, 25 febbraio 2010 - 14:39
(ANSA) - ROMA, 25 FEB - Moody's potrebbe tagliare il
rating della Grecia anche di due livelli in pochi mesi
se il governo non fara' il piano di rientro del deficit.
Lo ha detto Pierre Cailleteau, managing director per i
rating sovrani dell'agenzia statunitense, in
un'intervista alla Bloomberg rilasciata stamani a Tokyo.
Giusto ieri Standard & Poor's, un'agenzia concorrente di
Moody's, aveva avvertito Atene della possibilita' di un
nuovo peggioramento del merito di credito se le riforme
promesse non andranno in porto.
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Cina -
Edizione Macau |
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Giappone
- Edizione Tokyo |
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Germania
- Edizione Berlino |
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Usa:
disoccupati +22mila a quota 496mila
giovedì, 25 febbraio 2010 14:49 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 25 FEB - Le richieste di sussidio di
disoccupazione negli Usa sono aumentate di 22.000 unita'
la settimana scorsa, a quota 496.000 unita'. Gli
analisti avevano previsto un calo a 460.000 unita' dalle
473.000 (dato rivisto oggi al rialzo a 474.000) della
settimana precedente.
Slitta di una settimana
l'emissione di un nuovo bond decennale greco
BlueTG.it - giovedì, 25 febbraio 2010 - 15:34
Secondo indiscrezioni rilanciate dall’agenzia Dow Jones
Newswire, il governo di Atene intenderebbe tornare la
prossima settimana sul mercato con un emissione
decennale per un importo tra i 3 e i 5 miliardi di euro,
dopo l’annuncio di ulteriori misure di austerity in
grado di portare ad una riduzione di costi tra i 2 e i
2,5 miliardi di euro l’anno.
L’emissione avrebbe dovuta avvenire secondo alcune fonti
già in settimana ma si è preferito farla slittare dopo
il nuovo sciopero generale e l’annuncio da parte di
Standard & Poor’s che il rating sovrano della Grecia è a
rischio downgrade di uno o due notch nell’arco dei
prossimi tre mesi.
John Mack (Morgan
Stanley): bonus, il problema e' l'ammontare
BlueTG.it - giovedì, 25 febbraio 2010 - 15:42
Secondo il presidente di Morgan Stanley, John Mack, gli
uomini delle banche d’investimento sono “strapagati” e a
Wall Street i bonus non diminuiscono di molto perché le
banche non vogliono perdere i loro migliori talenti.
“Credo che il settore non l’abbia ancora capito” ha
spiegato ieri Mack a margine di un convegno, secondo
quanto riporta l’agenzia Bloomberg. “Il problema non è
la struttura, è l’ammontare” dei compensi, ha concluso
il banchiere.
Affondano in Borsa
Telecom e Fastweb
giovedì, 25 febbraio 2010 - 16:15
(ANSA) - MILANO, 25 FEB - Affondano a Piazza Affari
Telecom e Fastweb (Milano: FWB.MI - notizie) , i due
gruppi coinvolti nella maxi-inchiesta sul riciclaggio
della procura di Roma. Complice il peggioramento degli
indici milanesi, dopo i dati Usa sulla disoccupazione,
Telecom cede il 5,14% a 1,034 euro mentre Fastweb perde
il 7,70% a 14,02 euro.
Usa: Nel 4* Trim Prezzi Case -1,2%. Nona Flessione
Consecutiva
giovedì, 25 febbraio 2010 16:16 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 25 feb - Nuova flessione dei prezzi delle
case negli Usa. Secondo i dati diffusi dall'Agenzia
Finanziaria Federale per la Casa, nel quarto trimestre i
prezzi delle case sono scesi dell'1,2% su base annuale.
Si tratta dell'ottavo trimestre consecutivo in rosso ma
anche della flessione piu' contenuta a partire dal 1
trimestre del 2008. Su base trimestrale
destagionalizzata la flessione e' stata pari a -0,1%, in
leggero aumento rispetto al trimestre precedente
(-0,05%), ma comunque la seconda migliore performance
dal terzo trimestre del 2007. Ma avverte l'Agenzia, ''se
si guarda ai dati grezzi, la flessione nel quarto
trimestre e' molti piu' significativa e pari a -1,5%''.
Usa: Bernanke, Al Momento Siamo In Profonda Recessione
giovedì, 25 febbraio 2010 16:30 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 25 feb - ''Al momento siamo in profonda
recessione'', cosi' Ben Bernanke, presidente della Fed,
nel corso del secondo giorno della sua audizione al
Congresso Usa. E il ''nostro rapporto debito/pil non e'
sostenibile. Dobbiamo avere un programma credibile di
riduzione del deficit'', ha poi sottolineato il numero
uno della Fed.Grecia:
Ue-Bce-Fmi, In Misure
Antideficit Mancano 4,8 Mld (Fonti)
giovedì, 25 febbraio 2010 - 17:11
(ASCA-MarketNews) - Atene, 25 feb - Il piano della
Grecia di rientro dal deficit e' troppo ottimistico. E'
quanto emerge da un rapporto congiunto Commissione Ue,
Bce e Fondo Monetario Internazionale. Secondo questi
calcoli, nel piano di risanamento di Atene mancano 4,8
miliardi di euro per centrare gli impegni presi in sede
europea che, per il 2010, prevedono un rapporto deficit/pil
ridimensionato all'8,7% rispetto al 12,7% del 2009.
Cosi' una fonte del governo greco a MarketNews
International. Il rapporto segnala come il governo greco
sottostimi di circa 1 miliardo gli oneri derivanti dal
pagamento del debito pubblico e sovrastimi le entrate di
1,2 miliardi. A queste cifre si aggiungerebbe la
sovrastima dei fondi strutturali europei che Atene ha
messo a bilancio. In ogni caso, la discrepanza di 4,8
miliardi, spiega la fonte, non e' un numero definitivo e
se ne discutera' quando, lunedi' prossimo, il
commissario europeo agli affari economici e monetari,
Olli Rehn, incontera' il governo greco.
Grecia, Fed Usa valuta
operazioni Goldman su derivati
reuters - giovedì, 25 febbraio 2010 - 18:17
La Federal Reserve sta valutando le operazioni compiute
da Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) e altre banche
d'affari sui derivati legati al debito della Grecia.
Lo ha annunciato il presidente dell'istituto centrale,
Ben Bernanke.
Il numero uno della Fed ha affermato che sarebbe
controproducente se i derivati fossero stati usati in
modo da destabilizzare le economie nazionali.
"Stiamo valutando diversi problemi legati a Goldman
Sachs e altre società, e le operazioni sui derivati
greci... I credit default swap sono utilizzati
correttamente come strumenti di protezione", ha spiegato
Bernanke. "La Sec è interessata alla materia.
Ovviamente, utilizzare questi strumenti in modo da
destabilizzare potenzialmente un gruppo o un Paese è
controproducente".
Le borse europee chiudono
in forte ribasso I principali listini azionari europei
hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra
ha perso l'1,2%, il DAX a Francoforte l'1,5%, il CAC40 a
Parigi il 2%, il FTSE MIB a Milano il 2,4% e lo SMI a
Zurigo lo 0,7%. Sul mercato sono riaumentati i timori
relativi alla crisi della Grecia. Moody's ha infatti
avvertito che potrebbe tagliare il rating del paese
ellenico se Atene non riuscirà ad applicare le misure
volte a ridurre il suo deficit. Sul sentiment degli
investitori hanno pesato inoltre le notizie negative
arrivate nel pomeriggio d'oltreoceano. Le nuove
richieste di sussidi alla disoccupazione sono aumentate
la scorsa settimana negli USA ai loro più alti livelli
da novembre. Gli ordini di beni durevoli sono cresciuti
più del previsto, il dato depurato dal settore dei
trasporti ha deluso però chiaramente le attese degli
economisti.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il
3,3%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,1%, Rio Tinto
(GB0007188757) il 3,3% e Xstrata (GB0031411001) il 4,8%.
I prezzi dei principali metalli sono calati oggi a
Londra. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha
perso l'1,5%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) l'1,8%,
Eni (IT0003132476) il 2,4% e Total (FR0000120271) il
2,8%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a
New York fino a circa $77.
RWE (DE0007037129) ha perso il 2,6%. Il secondo
produttore tedesco di energia elettrica ha tagliato i
suoi obiettivi di crescita. La notizia ha penalizzato
l'intero settore europeo delle utilities.
Telecom Italia (IT0003497168) ha perso a Milano il 3,1%.
Il gruppo italiano ha rinviato al 25 marzo
l'approvazione del bilancio per il 2009 a causa
dell'inchiesta sulla controllata Sparkle.
Tenaris (LU0156801721) è crollato dell'11,6%. Gli utili
del leader nella produzione di tubi di acciaio senza
saldatura sono aumentati lo scorso trimestre meno di
quanto atteso dal mercato. In seguito alla notizia
Goldman Sachs ha declassato il titolo a "Neutral".
France Télécom (FR0000133308) ha guadagnato a Parigi
l'1,3%. L'utile dell'operatore telefonico è calato lo
scorso anno meno di quanto previsto dagli analisti.
Royal Bank of Scotland (GB0006764012) ha guadagnato a
Londra il 6,2%. Secondo la banca britannica le sue
perdite su crediti potrebbero aver raggiunto un apice.
BASF (DE0005151005) ha chiuso a Francoforte in rialzo
dell'1,1%. Il leader mondiale della chimica ha aumentato
nel quarto trimestre del 2009 il suo Ebit del 181%.
Allianz (DE0008404005) ha guadagnato lo 0,1%. La prima
impresa europea delle assicurazioni è tornata lo scorso
anno all'utile ed ha annunciato un aumento del suo
dividendo.
Redazione Borsainside 18:23
Citigroup pronta a cedere
investimenti in fondi hedge
BlueTG.it - giovedì, 25 febbraio 2010 - 18:34
Citigroup avrebbe avviato colloqui per cedere i suoi
investimenti nel settore dei fondi hedge. Lo riferisce
la stampa americana indicando in SkyBridge Capital,
società di investimenti alternativi fondata da due ex
banker di Goldman Sachs, il candidato all’acquisto.
Tra gli asset oggetto della trattativa vi sarebbero
circa 1 miliardo di investimenti in fondi hedge, 2,5
miliardi in fondi hedge che vengono gestiti sulla base
dei suggerimenti forniti dalla stessa Citigroup e 500
milioni di dollari di investimenti in “seed” verso fondi
hedge di piccole dimensioni secondo alcune fonti riprese
dai media americani.
Rischio
crescita bassa fino al 2017
giovedì, 25 febbraio 2010 19:48 ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 FEB - L'Italia e' a rischio crescita
bassa fino al 2017, quando ricomincera' a crescere con
tassi pre-crisi. Lo dice il direttore di Confindustria.
'Tantissime aziende -spiega Giampaolo Galli- hanno
fatturati del 30, 40 o 50% inferiori rispetto ai livelli
pre-crisi, ed e' impensabile che possano aspettare che
spontaneamente si torni ai livelli del 2008, ai quali
torneremo solamente nel 2017. Secondo Galli, il Sistema
Paese deve concentrarsi per superare i 'tradizionali
handicap' del sistema produttivo.
Borse dell'Europa
dell'Est: Domina il segno meno, male i bancari Tutte le
principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi
in ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca il 2% a 1.373,11 punti. I
volumi di scambio scesi rispetto a ieri e sono stati al
di sotto della media. Il nuovo aumento dei timori
relativi alla crisi della Grecia ha penalizzato anche il
mercato azionario russo. A pesare sul sentiment degli
investitori a Mosca è stato inoltre il calo dei prezzi
delle materie prime. I bancari hanno guidato la lista
dei ribassi. Sberbank (RU0009029540) ha perso il 3,1% e
VTB Bank (RU000A0JP5V6) il 4%. Tra i petroliferi LUKoil
(RU0009024277) ha perso l'1,7%, Rosneft (RU000A0J2Q06)
il 2% e Surgutneftegas (RU0006936028) l'1,8%. Il prezzo
del petrolio è scivolato nel pomeriggio a New York fino
a circa $77 al barile.
Il BUX a Budapest ha chiuso invariato a 20.621,53 punti.
Il listino ungherese è stato sostenuto da MOL
(HU0000068952). Il titolo dell'impresa petrolchimica ha
guadagnato il 2,1%. Secondo delle voci di stampa
Surgutneftegas (RU0006936028) potrebbe cedere la sua
partecipazione in MOL alla polacca PKN Orlen
(PLPKN0000018). Gli altri titoli di maggior peso del BUX
hanno chiuso in calo OTP Bank (HU0000061726) ha perso lo
0,5%, Gedeon Richter (HU0000067624) l'1,4% e Magyar
Telekom (HU0000016522) lo 0,6%.
Il PX a Praga ha perso l'1,1% a 1.126,0 punti. Anche
oggi ha potuto resistere alle vendite solo Telefónica O2
C.R. (CZ0009093209). Il titolo dell'operatore
telefonico, che ha pubblicato nel dopo-borsa i suoi dati
di bilancio, ha guadagnato lo 0,1%. Tra gli altri titoli
di maggior peso del listino ceco Erste Group Bank
(AT0000652011) ha perso l'1,5%, Komercni Banka
(CZ0008019106) l'1,4% e Ceske Energeticke Zavody
(CZ0005112300) lo 0,7%.
Il WIG a Varsavia ha perso l'1,3% a 37.949,49 punti.
Ancora male i bancari. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha
perso l'1,4%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,8%, BRE
Bank (PLBRE0000012) il 3,3% e BZW Bank (PLBZ00000044) il
3,9%. Asseco Poland (PLSOFTB00016) ha guadagnato il
3,5%. ING ha promosso oggi il titolo della principale
impresa IT dell'Europa dell'Est da "Hold" a "Buy". PKN
Orlen (PLPKN0000018) ha chiuso in rialzo dell'1,2%.
L'impresa petrolchimica polacca è tornata lo scorso
trimestre all'utile. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha
perso il 2%. Sul titolo dell'impresa polacca mineraria
ha pesato il calo del prezzo del rame. KGHM è il primo
produttore europeo del metallo rosso.
Redazione Borsainside 20:06
Borse dell'America
Latina: In ripresa San Paolo, ancora male Città del
Messico Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno
chiuso ieri in ribasso.
Dopo quattro sedute negative di fila il Bovespa a San
Paolo ha guadagnato lo 0,5% a 66.121,04 punti. Il
listino brasiliano ha beneficiato del rally dei titoli
dei produttori d'acciaio. Gerdau (BRGGBRACNPR8) ha
guadagnato il 4%, Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 5,2% e
Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) il 2%. Sia
Gerdau che Usiminas hanno pubblicato dei dati di
bilancio per il quarto trimestre 2009 che hanno superato
chiaramente le stime degli analisti. Banco do Brasil
(BRBBASACNOR3) ha perso l'1,5%. La Banca Centrale del
Brasile ha alzato il coefficiente delle riserve
obbligatorie delle banche. Nel settore immobiliare
Cyrela (BRCYREACNOR7) ha perso l'1,9% e Rossi
Residencial (BRRSIDACNOR8) l'1,8%. Goldman Sachs crede
che la Banca Centrale del Brasile alzerà già il prossimo
mese i suoi tassi d'interesse.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dello
0,4% a 31.649,10 punti. Per il listino messicano si è
trattato della quarta seduta negativa di fila. Tra i
titoli principali dell'IPC América Móvil (MXP001691213)
ha perso lo 0,5% e Grupo Mexico (MXP370841019) il 2%.
Cemex (MXP225611567) ha chiuso invariato, Wal-Mart de
Mexico (MXP810081010) ha guadagnato l'1,7%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso il 3,5%, l'IPSA a
Santiago lo 0,7%, il General a Lima l'1%, l'IGBC a
Bogotà l'1,1% e l'IBVC a Caracas lo 0,7%.
Redazione Borsainside 00:10
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WALL
STREET: FUTURES SUI MINIMI DI SEDUTA IN RISPOSTA
AI DATI
25 Febbraio 2010 15:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Dopo il rialzo dei sussidi
l'andamento del mercato, gia' depresso dal rafforzamento
del dollaro, e' peggiorato. Meglio del previsto i beni
durevoli e le trimestrali. La paura per il debito greco
pesa sull'euro, che buca quota $1.35.
Si profila una partenza di seduta in ribasso di circa
l'1% per Wall Street. A mezz'ora dall'avvio degli
scambi, i contratti sui principali indici borsistici
scambiano infatti sotto i livelli di parita'(vedi
quotazioni a fondo pagina).
Il mercato e' scivolato sui minimi di seduta in risposta
all'ultima serie di dati macroeconomici, che hanno visto
una lettura migliore delle previsioni della domanda di
ordini di beni durevoli. L'incremento del 3% e'
risultato due volte superiore alle aspettative. Esclusa
la componente dei trasporti, tuttavia, gli ordini sono
scesi dello 0.6%, deludento le attese, che erano per un
progresso dell'1%.
Ma a pesare sull'andamento del mercato e' soprattutto la
crescita delle
richieste di indennita' di disoccupazione settimanali.
La cifra pari a 496.000 unita' ha colto di sorpresa il
mercato che prevedeva invece un calo a 460.000 dai
474.000 della settimana precedente.
Gli investitori inoltre non hanno intenzione di prendere
rischi in vista della nuova udienza del numero uno della
Federal Reserve Ben Bernanke. Oggi segnera' il secondo
giorno in cui un intervento di Bernanke in materia di
politica monetaria polarizzera' l'attenzione del
mercato.
Nel frattempo i fari sono ancora puntati sulla
situazione finanziaria instabile della Grecia dopo che
ieri l'agenzia Standard & Poor's ha avvisato che il
Paese ellenico e' sull'orlo di uno status spazzatura,
mentre Moody's ha annunciato che manterra' il rating
invarato se le promesse di risanamento del debito
verranno rispettate.
Come era naturale aspettarsi i timori legati al debito
di Atene hanno tenuto gli investitori alla larga della
moneta unica, che e' scivolato in area $1.35, aumentato
l'appetito verso i bond governativi dell'area euro.
Tra i settori particolarmente presi di mira petroliferi,
minerari e finanziari: Wells Fargo e Bank of America
cedono almeno l'1.2%.
In ambito societario, ad attirare l'attenzione sara' con
ogni probabilita' Coca-Cola dopo che il Wall Street
Journal ha reso noto che l'azienda di Atlanta e' vicina
ad un accordo per l'acquisto delle operazione
nordamericane del suo imbottigliatore principale,
Coca-Cola Enterprise. L'operazione dovrebbe essere del
valore di circa $12-13 miliardi, compresa l'assunzione
del debito.
Sempre all'interno della sfera delle bevande e degli
alimentari in genere, HJ Heinz (-1%) ha battuto le
attese, cosi' come Dr Snapple (+9%). Anche gli utili
della societa' di scarpe Steven Madden (+7%),
dell'azienda retail retailer Kohl's (-0.3%) e
dell'operatore tlc MetroPCS (+5%) hanno fatto meglio del
previsto.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le
quotazioni del greggio. I futures con consegna aprile
arretrano di $1.42 attestandosi a quota $78.58 al
barile. Sul valutario la moneta unica perde quota a
$1.3490. L'oro cede $5.40 a quota $1091.80 l’oncia.
Quanto ai Titoli di Stato, il rendimento sul benchmark
decennale si attesta al 3.65%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 scende di 11.80 punti (-1.07%) a
1091.80.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 lascia sul campo
17.50 punti (-0.96%) a 1796.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones retrocede di 94 punti
(-0.91%) a 10261.00.
WALL
STREET: IN ROSSO: PESANO DOLLARO E DATI MACRO
25 Febbraio 2010 15:30 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
L'andamento si e'
deteriorato dopo la pubblicazione delle cifre deludenti
su richieste di sussidio e beni durevoli esclusi
trasporti. La paura per il debito greco infligge un duro
colpo all'euro. Male finanziari e petroliferi. Dow
-1.57%.
Avvio di seduta in deciso ribasso per la Borsa di New
York, penalizzata dall'apprezzamento del dollaro e da
una serie di dati macro peggiori del previsto. Il Dow
cede l'1.57% a quota 10211.37, il Nasdaq l'1.45% a
2203.45 punti, mentre l'S&P 500 lascia sul campo l'1.3%
in area 1090.86.
L'andamento del mercato, negativo fin dalla primissima
mattinata, si e' deteriorato dopo la pubblicazione delle
deludenti cifre relative alle richieste di sussidio di
disoccupazione e dei beni durevoli esclusi i trasporti.
La giornata era gia' partita con il piede sbagliato, con
l'azionario messo sotto pressione dal contemporaneo
rafforzamento del dollaro e debolezza riscontrata nelle
altre Borse mondiali.
La corsa del biglietto verde non da' segni di resa, in
particolare nei confronti dell'euro che, secondo quanto
riferito dai trader, ha pagato i commenti di Moody's
sulla situazione greca. L'agenzia ha sollevato qualche
dubbio circa il piano di misure austere volte a risanare
il debito del Paese.
I commenti di Moody's, tuttavia, sembra che siano stati
utilizzati piu' che altro come una scusa per vendere,
visto che non rappresentano una novita' e sono giunti
dopo che ieri Standard & Poor's ha minacciato di
declassare nel giro di un mese di una o due tacche il
rating sul credito di Atene.
A nulla sono servite le notizie positive arrivate dal
fronte societario. Coca-Cola (KO) ha acquistato le
operazioni nordamericane della sua principale
imbottigliatrice Coca-Cola Enterprises (CCE).
Nel frattempo il numero uno della Fed ha iniziato la sua
udienza alla Commissione finanziaria del Senato, ma non
ci si aspetta nulla di nuovo dai contenuti del suo
discorso.
In ambito economico hanno sorpreso in positivo le cifre
circa la domanda di ordini di beni durevoli.
L'incremento del 3% e' risultato due volte superiore
alle aspettative. Esclusa la componente dei trasporti,
tuttavia, gli ordini sono scesi dello 0.6%, deludendo le
attese, che erano per un progresso dell'1%.
Ma a pesare sull'andamento del mercato e' soprattutto la
crescita delle richieste di indennita' di disoccupazione
settimanali. La cifra pari a 496.000 unita' ha colto di
sorpresa il mercato che prevedeva invece un calo a
460.000 dai 474.000 della settimana precedente.
L'agenda macro prevede inoltre la diffusione dei dati
sull'indice dei prezzi immobiliari di dicembre (16
italiane) e l'esito dell'Asta di Titoli a 7, alle 19:00
italiane. Tra i settori particolarmente presi di mira
petroliferi, minerari e finanziari: Wells Fargo e Bank
of America cedono almeno un punto percentuale.
In ambito societario, occhi puntati su Coca-Cola dopo
che l'azienda di Atlanta ha siglato un accordo per
l'acquisto delle operazioni nordamericane del suo
imbottigliatore principale, Coca-Cola Enterprise.
L'operazione dovrebbe essere del valore di circa $12-13
miliardi, compresa l'assunzione del debito.
Sempre all'interno della sfera delle bevande e degli
alimentari in genere, HJ Heinz (-1%) ha battuto le
attese, cosi' come Dr Snapple (+9%). Anche gli utili
della societa' di scarpe Steven Madden (+7%),
dell'azienda retail retailer Kohl's (-0.3%) e
dell'operatore tlc MetroPCS (+5%) hanno fatto meglio del
previsto.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le
quotazioni del greggio. I futures con consegna aprile
arretrano di $1.80 attestandosi a quota $78.20 al
barile. Sul valutario la moneta unica perde quota a
$1.3478. L'oro cede $5.10 attestandosi in area $1092.10
l’oncia. In buon progresso i prezzi dei Titoli di Stato,
con il rendimento sul benchmark decennale che e' sceso
al 3.64% (-55 punti base).
WALL
STREET: CONTINUANO LE VENDITE INDISCRIMINATE
25 Febbraio 2010 18:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
I listini perdono l'1.5%,
scivolando sui minimi settimanali. Solo i settori
finanziario e industriale sono in rialzo dall'inizio
dell'anno. Spaventa la situazione finanziaria della
Grecia e il mercato del lavoro anemico in Usa. Euro giu'.
Cade neve e piovono vendite alla Borsa di New York. I
listini arrivano al traguardo di meta' seduta accusando
ribassi indiscriminati, con Dow e Nasdaq che lasciano
sul campo circa un punto e mezzo percentuale. Tutti i 10
settori principali del mercato scambiano in rosso e
ognuno e' in calo di almeno un punto percentuale.
Il gap negativo ha fatto si che i guadagni sostenuti
della seduta precedente siano completamente svaniti.
L'azionario e' cosi' scivolato sui minimi settimanali.
Con una perdita del 2.2%, gli industriali sono tra i
piu' colpiti in avvio.
Ma sono proprio gli industriali, insieme ai finanziari,
ad essersi resi protagonisti sinora della migliore
performance annuale. Nel contesto i primi hanno
registrato dall'inizio del 2010 un progresso dell'1.1%,
mentre i secondi di circa un punto percentuale.
In ambito macro le richieste di indennita' di
disoccupazione sono cresciute per la seconda settimana
di fila, cogliendo di sorpresa Wall Street, che si
aspettava invece un calo. Il tasso di disoccupazione
resta uno degli ostacoli maggiori nella strada verso una
ripresa sostenibile dell'economia. La prossima settimana
verra' pubblicato il rapporto mensile del governo sulla
situazione lavorativa.
"Il mercato ha ricevuto un uno due pesante", ha
dichiarato a Reuters Jeffrey Phillips, chief investment
officer di Rehmann, sottolinendo come l'euro sia ancora
debole a causa della paura per il debito, mentre le
domande di indennita' di disoccupazione hanno alimentato
la volatilita'.
A livello settoriale le migliori performance sono
segnate dai comparti:
Volatility-VXX +3.2%, Gold Miners-GDX +1.7%, Yen-FXY
+1.3%, Livestock-COW +0.9%, Gold-GLD +0.5%, 20+ yr
Treasuries-TLT +0.4% e Dollar-UUP 0.3%. Le peggiori:
Heating Oil-UHN -4.2%, Australia-EWA -4.1%, South
Korea-EWY -3.4%, Gasoline-UGA -3.3%, Crude Oil-USO
-3.3%, Taiwan-EWT -3.1%, Italy-EWI -2.8% e Austria-EWO
-2.7%.
Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 450 milioni
di pezzi al NYSE e 1.04 miliardi al Nasdaq. I titoli in
rialzo contro quelli in ribasso sono 615 a 2342 al Nyse
e 514 a 2016 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i
nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 64 a 6 al
NYSE e 38 a 11 al Nasdaq
WALL
STREET:
GRAN RECUPERO, ANNULLATO IL CALO
25 Febbraio 2010 22:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Dow -0.51%, Nasdaq -0.08%
(il tecnologico perdeva fino a -1.5%). Colpo di reni
manovrato ad arte sul finale. Ma i timori per crisi
greca e disoccupazione americana, non vanno mica via.
Greggio giu'. Bene i produttori di commodity,
soprattutto Alcoa.
Sulla Borsa di New York e' caduta copiosa la neve, e in
apertura anche una pioggia di sell. Tuttavia con uno
strappo sul finale ben manovrato da mani forti (vi
diciamo chi e come in
Fino ad un'ora dal
traguardo si profilava anzi la seduta piu' nera delle
ultime tre settimane. A scuotere gli investitori sono
stati in particolare i rinnovati timori legati al debito
greco (preannuncio di downgrade del rating) e alla
situazione occupazionale negli Stati Uniti. Una
settimana colma di dati macro deboli ha fatto infatti
riapparire sui mercati lo spauracchio di una recessione
a doppia W.
Gli indici hanno pero' ridotto gran parte delle perdite
subite a meta' seduta (il Dow Jones era scivolato fino a
-188 punti, il Nasdaq perdeva -1.50%), con il paniere
dei tecnologici che e' riuscito a riportarsi anche
brevemente sopra la parita'. Il Dow Jones ha infine
ceduto lo 0.51% a quota 10321.11, il Nasdaq lo 0.08% a
2234.22 punti, l'S&P lo 0.21% in area 1102.93.
Le due peggiori performance a livello di blue chip sono
state quelle di Coca Cola (-4%) e Dupont (-1.5%). Di
tutt'altro tenore invece le prove di Alcoa, che forte di
un progresso dell'1.5% conquista lo scettro del Dow,
Travelers Companies e Wal-Mart.
Il benchmark delle commodity Dow Jones-UBS Commodity
Index ha recuperato terreno dai minimi intraday, aiutato
da un rallentamento della corsa del dollaro. Dopo una
seduta per massima parte positiva, il Dollar Index ha
finito per cedere lo 0.1%.
La Grecia ha attirato ancora una volta i riflettori su
di se': le agenzie di rating hanno sottolineato che
potrebbero ridurre il rating sul credito di Atene,
alimentando i timori circa il potenziale default della
nazione, gli effetti che avra' sulle altre economie
della zona euro e i costi che comporterebbe un eventuale
piano di salvataggio.
Nel frattempo il presidente della Fed Ben Bernanke ha
reso noto che la Banca Centrale avviera', in
cooperazione con l'autorita' di controllo dei mercati,
la Sec, delle indagini sulle operazioni finanziarie
speculative lanciate contro la Grecia che hanno
riguardato i credit-default swaps.
In ambito di dati macro, le richieste di indennita' di
disoccupazione sono cresciute per la seconda settimana
di fila, cogliendo di sorpresa Wall Street, che si
aspettava invece un calo. Il tasso di disoccupazione
resta uno degli ostacoli maggiori nella strada verso una
ripresa sostenibile dell'economia. La prossima settimana
verra' pubblicato il rapporto mensile del governo sulla
situazione lavorativa.
"Il mercato ha ricevuto un uno due pesante", ha
dichiarato a Reuters Jeffrey Phillips, chief investment
officer di Rehmann, sottolinendo come l'euro sia ancora
debole a causa della paura per il debito, mentre le
domande di indennita' di disoccupazione hanno alimentato
la volatilita'.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le
quotazioni del greggio. I futures con consegna aprile
arretrano di $1.83 attestandosi a quota $78.17 al
barile. Sul valutario la moneta unica avanza leggermente
a quota $1.3556. L'oro ha chiuso in rialzo di $11.30 a
$1108.50 l'oncia. Si tratta della prima seduta positiva
su quattro. In buon progresso i prezzi dei Titoli di
Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e'
sceso al 3.6420% (-53 punti base).
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Giovedì
25 Febbraio 2010 |
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