08 Gennaio 2009 02:21 ROMA
CRISI, MERCATO IN ALLARME PER I TITOLI DI STATO?
di WSI
Un'asta sui pregiati bund tedeschi a 10 anni ha
registrato domande inferiori all'offerta, che ammontava
complessivamente a 6 miliardi di euro. Gli investitori
hanno snobbato «uno di titoli più sicuri e facilmente
scambiabili».
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'
autore e non necessariamente rappresenta la linea
editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e
indipendente.
(WSI) – Parte male il mercato mondiale dei titoli di
Stato. Nel 2009 è attesa un'ondata di emissioni da 3mila
miliardi di dollari, il triplo del 2008, in buona parte
necessari a finanziare i piani di salvataggi delle
banche e di sostegno alle economie. Tuttavia oggi
un'asta sui pregiati bund tedeschi a 10 anni ha
registrato domande inferiori all'offerta, che ammontava
complessivamente a 6 miliardi di euro.
Lo ha riportato il Financial Times nell'edizione online,
rilevando che si tratta di un avvertimento per tutti i
governi che si apprestano a effettuare emissioni da
record tramite titoli di Stato. Gli investitori hanno
snobbato «uno di titoli più sicuri e facilmente
scambiabili» sul mercato anche se già nella parte finale
del 2008 alcune aste di bund avevano registrato degli
insuccessi, anche se non di questa portata.
«Diversi altri paesi - prosegue il quotidiano
finanziario - tra cui Gran Bretagna, Italia, Spagna,
Austria, Belgio e Olanda, hanno faticato a piazzare bond
pubblici o sono stati costretti a cancellare emissioni
causa mancanza di offerta». Quella di oggi in Germania
era la prima asta di bond nell'area euro e «un segnale
di possibili problemi in tutto il mondo».
Secondo Meyrick Chapman, analista di Ubs, «c'è
sicuramente stato uno squilibrio tra offerta e domanda a
causa delle forti emissioni effettuate nell'ultima perte
del 2008 e di quelle attese per i mesi a venire. Prima
della crisi finanziaria le aste in Germania
semplicemente non fallivano». Lo scorso 10 dicembre in
Germania un'altra asta di bund si era chiusa in affanno.
Certo, oltre alla consistente offerta in campo, un altro
fattore che può disincentivare la domanda di titoli di
Stato è il calo dei tassi di interesse ufficiali
stabiliti dalle Banche centrali. Negli Stati Uniti la
Federal Reserve li ha già ridotti a una forchetta quasi
simbolica tra zero e 0,25 punti, nell'area euro sono
ancora al 2,5 per cento ma proprio ieri sono giunti dati
sull'inflazione che per dicembre hanno riferito una
attenuazione più marcata del previsto, all'1,6% in
dicembre. Così la Bance centrale europea potrebbe
propendere per nuvi tagli del costo del denaro. La
prossima riunione sui tassi del consiglio direttivo è
attesa per giovedì 15 gennaio.
08 Gennaio 2009 08:09
Borsa Tokyo, Nikkei perde quasi il 4% su chip,
esportatori
TOKYO (Reuters) - La borsa di Tokyo interrompe la serie
di sette sedute consecutive di rialzi chiudendo la
sessione odierna in deciso calo. Le vendite si sono
concentrate in particolare modo sui titoli dei
produttori dei chip e delle società esportatrici dopo i
deboli dati Usa sull'occupazione e il warning sui ricavi
di Intel, che hanno rinnovato i timori sulla profondità
della recessione economica. L'indice Nikkei ha chiuso
con un calo del 3,95% a 8.876,42 dopo che nelle ultime
sette sedute aveva guadagnato circa il 9%. Il più ampio
paniere Topix è sceso del 3,1% a 860,89 punti. Sul sito
www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano
08 Gennaio 2009 11:16
Zona Euro, economic sentiment dicembre scende a minimo
record
BRUXELLES (Reuters) - L'indicatore sul sentiment
economico nell'area euro a dicembre è sceso al minimo
record di 67,1 da 74,9 di novembre, deludendo l'attesa
di un valore di 71,8. In particolare l'indicatore della
Commissione europea relativo al sentiment dell'industria
è sceso a -33 da -25 di novembre, quello dei consumatori
a -30 da -25 mentre l'indice relativo al clima nei
servizi è calato a -17 da -12. Le aspettative di
inflazione dei consumatori hanno registrato un calo a 7
da 11.
08 Gennaio 2009 12:26
Francia sta considerando nuovi aiuti banche da 10,5
miliardi
PARIGI (Reuters) - Il governo francese sta lavorando a
una nuova tranche di aiuti per sostenere le banche del
Paese per circa 10,5 miliardi di euro. Lo ha detto il
ministro dell'Economia, Christine Lagarde, confermando
indiscrezioni riportate dal quotidiano Le Monde. L'anno
scorso lo Stato ha raggiunto un accordo per prestare
alle principali sei banche 10,5 miliardi di euro al fine
di aumentare le riserve di capitale necessarie per
superare la crisi finanziaria. Richiesta di commentare
se il governo avessi piani per un secondo round di aiuti
dello stesso ammontare di quello del 2008, Lagarde si è
così espressa: "Sì, stiamo lavorando a qualcosa di
simile...10,5 miliardi di euro". Sul sito www.reuters.it
altre notizie Reuters in italiano
08 Gennaio 2009 13:16
Bank of England taglia tassi di 50 punti a 1,5%, minimo
record
LONDRA (Reuters) - Come nelle attese degli analisti,
Banca d'Inghilterra ha ridotto i tassi di riferimento di
50 punti base portandoli all'1,5%, un livello finora
inviolato negli oltre 300 anni di storia di Bank of
England. Le previsioni del mercato erano quasi equamente
suddivise tra una riduzione di soli 50 punti base e una
di 75 centesimi. Secondo gli analisti un nuovo
allentamento il mese prossimo è sostanzialmente cosa
fatta e il costo del denaro potrebbe scendere sotto
l'1%. In un comunicato che ha accompagnato la decisione,
il comitato di politica monetaria della banca centrale
britannica ha spiegato che con i tassi al 2% il rischio
di una discesa dell'inflazione sotto il tasso obiettivo
del 2% sarebbe stato significativo. Sul sito
www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano
08 Gennaio 2009 14:50
ROMA
Usa: richieste sussidio disoccupazione -24.000
di ANSA
La scorsa settimana, dato migliore delle attese
(ANSA) - ROMA, 8 GEN - Le richieste di sussidio di
disoccupazione negli Usa, la scorsa settimana, sono
diminuite di 24.000 unita' a quota 467.000. Il dato e'
di gran lunga migliore rispetto alle stime degli
economisti che si aspettavano un rialzo a quota 545.000.
08 Gennaio 2009 16:21 NEW
YORK
Obama: deficit
record, ce ne preoccuperemo subito
di ANSA
Riformare sistema finanziario con trasparenza e
supervisione
(ANSA) - NEW YORK, 8 GEN - La nuova amministrazione Usa
'non aspettera' anni prima di preoccuparsi del deficit',
giunto a livelli record. Lo assicura Obama. Il deficit
e' stato stimato dal Congressional Budget Office a 1.200
mld di dollari per il 2009, ai massimi dal dopoguerra,
senza includere il piano anti-recessione allo studio del
presidente eletto. Un piano -ha detto Obama alla Cnbc-
che e' necessario per evitare un peggioramento della
crisi. Obama sta lavorando anche a una riforma del
sistema finanziario. 'C'e' bisogno di maggiore
trasparenza e supervisione', ha spiegato il presidente
eletto, annunciando che fra qualche settimana sara'
presentato un progetto al riguardo. 'Dobbiamo rivedere
il sistema regolatorio affinche' risponda alle esigenze
del 21/mo secolo', anche perche' ora come ora 'rischi
sistemici sono possibili sotto forma sia di derivati,
sia di assicurazione, sia di depositi bancari'. Ma per
la nuova amministrazione la priorita' e' ora il piano di
rilancio dell'economia, un piano necessario che 'portera'
- spiega Obama- un'economia, migliore, piu' forte ed
efficiente. Ne beneficeranno sia le imprese sia le
famiglie americane'. Quanto al deficit, Obama conta di
occuparsene sin dalla prossima legge di bilancio, che
arrivera' in febbraio.(ANSA).
08 Gennaio 2009 17:52
ROMA
Crisi: Usa, Nasdaq
lancia un nuovo indice
di ANSA
E' quello delle societa' salvate dal crac con aiuti
statali
(ANSA) - ROMA, 8 GEN - Il Nasdaq ha lanciato il
Government Relief Index, un nuovo indice di Borsa che
misura l'andamento delle imprese che hanno avuto aiuti
statali. L'idea su cui si basa questo indice e' questa:
scommettere sulle ceneri della crisi, puntando su quelle
societa' che potrebbero risorgere grazie al sostegno
finanziario delle autorita'Usa. O, al contrario, puntare
al ribasso sulle societa' destinate al fallimento. Il
valore e' stato fissato a mille punti al 5 gennaio.
08 Gennaio 2009 18:00
WASHINGTON
Crisi: Obama,
senza azione recessione puo' durare anni
di ANSA
Ripristinare fiducia, prevenire fallimento istituzioni
finanza
(ANSA) - NEW YORK, 8 GEN - Se non si agisce, la
recessione potrebbe durare anni, afferma il presidente
eletto Usa Obama precisando che serve 'un'azione
decisa'.Sostiene poi che nell'economia ci sono state
'devastanti perdite' di fiducia: 'forse ci vorranno anni
ma dobbiamo ripristinarla'. E promette un taglio delle
tasse per 1.000 dlr per il 95% delle famiglie nel suo
piano di rilancio dell'economia. Per Obama infine serve
riformare il sistema regolatorio per 'prevenire il
fallimento di istituzioni finanziarie'.
08 Gennaio 2009 18:55
WASHINGTON
Usa, Obama prepara
tagli fiscali di 1000 dollari per le famiglie
FAIRFAX, Virginia (Reuters) - Il presidente eletto
Barack Obama ha dichiarato che intende proporre per le
famiglie un taglio fiscale di mille dollari e punta a
migliorare l'efficienza energetica in milioni di case al
fine di creare posti di lavoro e stimolare l'economia.
"Per spingere le famiglie a spendere di nuovo, il 95%
delle famiglie di lavoratori avrà un taglio delle tasse
di mille dollari, il primo passo del taglio fiscale per
le classi medie che ho promesso durante la campagna
elettorale e che sarà incluso nel prossimo budget", ha
dichiarato in un discorso a Fairfax. Il piano di
recupero estenderà gli aiuti ai disoccupati e la
copertura sanitaria per i senza lavoro e comprende la
proposta di una produzione raddoppiata di energia
alternativa nei prossimi tre anni per migliorare
l'efficienza energetica di milioni di case.
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WALL
STREET: A DUE VELOCITA',
WAL-MART FRENA IL DOW
08 Gennaio 2009 22:05 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Indici in recupero sul finale
grazie all'accordo tra Citigroup e governo sui mutui
ipotecari, Nasdaq +1.12%. Il profit warning del colosso
retail pesa invece sulla performance dell'indice
industriale. Focus sull'occupazione.
La seduta di borsa, caratterizzata ancora una volta da
un’ampia volatilita’, si e’ chiusa con gli indici
azionari contrastati. I listini, pressati dalla
deludente trimestrale di Wal-Mart che ha evidenziato il
difficile momento per il settore dei consumi negli Usa,
hanno recuperato parzialmente terreno sul finale in
seguito alla notizia secondo cui il colosso bancario
Citigroup si impegnera’ direttamente a limitare il
livello dei pignoramenti delle abitazioni delle famiglie
in difficolta’ nel ripagamento delle rate dei mutui. A
fine giornata il Dow Jones ha ceduto lo 0.31% a 8742,
l’S&P500 ha guadagnato lo 0.34% a 909, il Nasdaq l'1.12%
a 1617. Di rilevante importanza anche l’intervento del
presidente eletto Barack Obama, secondo cui la
recessione in atto durera’ ancora a lungo qualora il
Congresso non interverra’ in maniera decisa e veloce.
A mettere pressione agli indici nel preborsa era stato
l’annuncio del gigante delle vendite al dettaglio
Wal-Mart relativo al profit warning per il quarto
trimestre 2008, che ha avuto l’effetto di scuotere
l’intero comparto, indebolito dalle deboli vendite
riportate nell’arco della stagione delle festivita’. In
settimana erano gia’ giunti simili allarmi da piu’
fronti, dal comparto hi-tech (Intel) a quello media (Time
Warner), passando per il settore manifatturiero (Alcoa).
Wal-Mart ha anche riportato un aumento delle vendite
comparate nel mese di dicembre inferiore alle attese,
spingendo cosi’ il titolo al ribasso fino ad archiviare
la seduta con una perdita del 7.70% circa. A ridurre le
prospettive sui prossimi risultati fiscali sono stati
anche Gap, Macy’s e Limited Brands. A sorprendere in
positivo sono stati invece Sears Holdings, l’operatore
che gestisce le operazioni di Kmart, che ha emesso stime
positive sugli utili del quarto trimestre, e l’azienda
GameStop, forte della crescita superiore al 10% delle
vendite durante l’ultimo periodo dello scorso anno.
Ad occupare la scena in giornata e’ stato ancora una
volta anche il mercato del lavoro: nella giornata di
mercoledi era emerso che nel settore privato sono stati
eliminati 700 mila posti nel mese di dicembre, mentre
venerdi’ sara’ rilasciato il piu’ accurato rapporto
occupazionale per cui e’ previsto un ulteriore calo, il
dodicesimo consecutivo. Nell’ultima settimana le
richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono
diminuite soprendendo gli economisti, mentre sono
schizzate a nuovi massimi storici le richieste di lunga
durata.
Notizie poco incoraggianti sul fronte occupazione sono
giunte anche dal settore societario. EMC, l’azienda
specializzata nella produzione di dispositivi per il
salvataggio di dati elettronici, ha annunciato un taglio
di 2400 posti di lavoro. Il colosso informatico Dell ha
invece predisposto la chiusura del principale impianto
di lavorazione in Irlanda in cui sono impiegati 1900
lavoratori.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, ancora in
calo il petrolio dopo aver riportato la piu' massiccia
perdita (-12%) degli ultimi sette anni nella seduta
precedente. I futures con consegna febbraio hanno chiuso
la seduta con un ribasso di $0.93 a $41.70 al barile.
Sul valutario, in rialzo l’euro nei confronti del
dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il
cambio tra le due valute e’ di 1.3720. In rialzo l’oro:
i futures con consegna febbraio sul metallo prezioso
hanno guadagnato $12.80 a $854.50 l’oncia. In ribasso i
Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10
anni e’ sceso al 2.4450% dal 2.4940% di mercoledi’.
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