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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 13 Gennaio 2009

PARTE  2

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13 Gennaio 2009 08:43
Borsa Tokyo chiude a minimi un mese, pesano export, Sony
TOKYO (Reuters) - La borsa giapponese ha archiviato la seduta odierna in ribasso del 4,8%, i minimi di un mese, penalizzata dall'apprezzamento dello yen - che ha messo pressione sugli esportatori - e da Sony. Il gigante dell'elettronica è crollato di circa il 9% dopo che, secondo una fonte, si avvia a chiudere l'esercizio 2008/2009 con una perdita operativa di circa 100 miliardi di yen (1,1 miliardi di dollari), un risultato ben lontano dall'utile di 200 miliardi di yen stimato dalla società. Il benchmark Nikkei ha terminato a 8.413,91 punti, i minimi dal 12 dicembre e il Topix ha perso il 4,8% a 814,12.
 

 

13 Gennaio 2009 08:46
Borse Asia-Pacifico depresse da timori utili, tiene Singapore
MILANO (Reuters) - La preoccupazione per le pesanti perdite di giganti come Citigroup e Sony hanno messo sotto pressione le borse asiatiche oggi, segnalando l'ampiezza della crisi economica globale e dando slancio ad asset meno rischiosi come i titoli governativi. L'indice regionale MSCI dell'azionario dell'Asia-Pacifico - che non comprende la borsa di Tokyo - intorno alle 8,30 cede quasi un punto percentuale, la quinta seduta consecutiva di ribassi. Parallelamente, i rendimenti del benchmark decennale giapponese sono scesi di 4,5 punti base all'1,240%, in direzione del minimo di cinque anni dell'1,155% di fine dicembre. Le singole piazze azionarie procedono, in realtà, in ordine sparso con SINGAPORE in tenuta, mentre HONG KONG e SHANGHAI sono al palo. Il listino cinese è affossato dai titoli dei produttori di metalli non ferrosi - dopo la flessione dei prezzi del rame - e dai bancari, penalizzati da Shenzhen Development Bank, che ha abbassato le stime di utile 2008. Viceversa SEUL ha chiuso in rialzo di poco meno di un punto percentuale grazie a Hynix - sostenuta dalla scommessa che i prezzi dei semiconduttori abbiano toccato il fondo - e dai bancari. Ancora più pronunciati i guadagni di TAIWAN che rimbalza dai minimi di due settimane: TSMC ha messo le ali ai tecnologici dopo la notizia che a febbraio dovrebbe aumentare il proprio tasso di sfruttamento della capacità produttiva. Sul mercato valutario, l'euro ha esteso le perdite contro il dollaro, portandosi vicino ai minimi di un mese sulle attese di una manovra accomodante della Banca Centrale Europea. La moneta unica è debole anche contro yen. Quotazioni del petrolio ancora sotto pressione, intorno a 36,5 dollari al barile. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano

 

13 Gennaio 2009 09:43 FRANCOFORTE
Germania, in pacchetto stimolo 100 mld garanzie credito imprese
BERLINO (Reuters) - Le nuove misure di stimolo all'economia concordate dalla coalizione tedesca includono 14 miliardi di euro di investimenti federali in infrastrutture e scuole, si legge in una copia dell'accordo. Il pacchetto prevede inoltre aiuti all'auto stimato in circa 1,5 miliardi di euro, 100 miliardi in nuove garanzie per il credito alle imprese e sgravi fiscali per 2,9 miliardi nel 2009, destinati ad aumentare a 6,05 miliardi dal 2010.



 

13 Gennaio 2009 10:42
Borse Europa, in ribasso del 2% con industria estrattiva, banche
LONDRA (Reuters) - I timori per il deterioramento degli utili societari tiene banco anche sulle piazze azionarie europee dopo aver contribuito a deprimere i listini americani e asiatici. A pesare sulle borse del Vecchio Continente si aggiunge l'ulteriore correzione di greggio e metalli che mette sotto pressione i comparti collegati, settori che hanno un peso significativo sul FTSEurofirst 300. Lettera anche sui bancari con BNP PARIBAS affossata dal ritorno di voci di aumento di capitale. Intorno alle 10,25 l'indice paneuropeo lascia sul terreno oltre il 2% dopo aver perso l'1,6% ieri. Tra i singoli listini il britannico Ftse accusa un -1,6%, il Cac 40 francese un -2,15% e il Dax tedesco un -1,9%. I titoli in evidenza oggi: * Nel mirino delle vendite l'industria estrattiva con titoli come BHP Billiton, Anglo American, Xstrata, Antofagasta e Rio Tinto che cedono tra il 4% e l'8%. * In grande spolvero DEUTSCHE POSTBANK dopo che Deutsche Post ha ribadito l'impegno alla vendita di una partecipazione a Deutsche Bank che a sua volta ha confermato l'intenzione di acquisirla. Oggi un giornale aveva scritto che la banca stava cercando di rinegoziare i termini dell'accordo. * Balzo a due cifre per la biotech irlandese ELAN che ha dato mandato a Citigroup per valutare opzioni strategiche inclusa la vendita o la fusione. * Inizio di seduta in controtendenza anche per la leader della grande distribuzione in Gran Bretagna TESCO: il titolo guadagna due abbondanti punti percentuali dopo che le vendite natalizie omogenee nel Regno Unito hanno centrato le stime di un incremento del 2,5%. * Fra i media pesante l'emittente francese TF1 dopo che Morgan Stanley ha declassato il titolo a "underweight", quasi dimezzando il prezzo obiettivo a 7,7 euro. * Il settore tecnologico è zavorrato oggi, tra gli altri, da ERICSSON nel giorno in cui Ubs è passato a "sell" sul titolo della leader mondiale delle infrastrutture tlc svedese. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano


 

13 Gennaio 2009 11:25 PECHINO
Cina, import e export in calo per crisi, timore disoccupazione
PECHINO (Reuters) - Calano a dicembre per il secondo mese consecutivo le esportazioni e le importazioni cinesi, evidenziando il brusco impatto della crisi finanziaria sul gigante asiatico e mettendo sotto pressione il governo della Repubblica Popolare, nel timore che la diminuzione dei posti di lavoro crei tensioni sociali e destabilizzi il potere del partito unico. Rispetto all'anno precedente le esportazioni sono scese a dicembre del 2,8%, un calo tutto sommato limitato se confrontato con il declino del 42% e del 17,4% subito rispettivamente nello stesso mese da Taiwan e Corea del sud, mentre le importazioni sono calate del 21,3% dal dicembre del 2007. Ma Xiaoping, economista di Hsbc a Pechino, dice di aspettarsi nei prossimi mesi un calo delle esportazioni a un tasso annuale del 20%, in drammatico contrasto con l'aumento del 17,2% del 2008. La chiusura di decine di migliaia di società di export ha già fatto perdere circa 10 milioni di posti di lavoro, colpendo in particolar modo i lavoratori migranti, l'anello più debole della società cinese.

 

 

13 Gennaio 2009 11:25
Giappone, S&P conferma rating sovrano 'AA', outlook stabile
TOKYO (Reuters) - Standard and Poor's ha confermato il rating 'AA' assegnato sul lungo termine al debito in yen e valuta del Giappone. Confermato anche quello a breve di 'A-1+'. Per entrambi l'outlook è stabile. "I rating ... riflettono la nostra opinione circa il fatto che il paese abbia una posizione robusta in termini di asset esterni, un'economia diversificata e un settore finanziario relativamente solido", ha commentato l'analista Takahira Ogawa in una nota.

 

 

13 Gennaio 2009 12:50 FRANCOFORTE
Bce verso nuovo taglio tassi, quadro macro peggiora
FRANCOFORTE (Reuters) - La Banca centrale europea dovrebbe pronunciarsi giovedì prossimo per una nuova riduzione del costo del denaro della zona euro, abbassandolo di mezzo punto percentuale a 2%. Restano invece disallineate le scommesse dai mercati finanziari circa la velocità con cui procederanno le mosse espansive per scongiurare l'aggravarsi della recessione economica. L'ultima deludente serie di numeri macro da un mese a questa parte e i più recenti commenti da parte di esponenti Bce hanno persuaso una parte del mercato a puntare su una sforbiciata record da 75 punti base, come il mese scorso, che porterebbe i tassi al minimo storico di 1,75%. Un sondaggio Reuters condotto la scorsa settimana mostra come oltre tre quarti - 55 su 70 - degli economisti interpellati prevedano un taglio: la maggioranza da 50 tick ma nove più cauti su 25 punti base. Il resto degli analisti ritiene invece probabile che il consiglio preferisca un orientamento attendista, dopo i 175 centesimi di riduzione varati da ottobre scorso di fronte all'aggravarsi della crisi finanziaria. Diversamente da quanto avvenuti i mesi scorsi, il presidente Bce Jean-Claude Trichet si è astenuto dal fornire indicazioni sulla possibilità del quarto taglio mensile consecutivo, mentre altri consiglieri hanno invitato alla cautela nell'utilizzo della leva monetaria. Di fronte al rallentamento dell'economia l'inflazione Uem è comunque scesa al tasso annuo di 1,6%, quattro decimi sotto il tetto Bce, e il numero due dell'istituto centrale di Francoforte Lucas Papademos ha dato nuovo adito ad attese di taglio, sostenendo la necessità di intervenire in caso di eccessiva frenata dell'inflazione. "Da dicembre a oggi la retorica non sembra incoraggiare tagli aggressivi, a esser franchi per essere coerenti con i toni adottati di recente non dovrebbero tagliare questo mese" dice l'economista Rbs Jacques Cailloux, che stima una riduzione da mezzo punto. "Negli ultimi sei mesi la retorica non è stata del resto molto efficace nell'anticipare le mosse Bce, dunque mi sono concentrato sui dati macro piuttosto che sui toni dei commenti e il messaggio è piuttosto chiaro" aggiunge. DEBOLEZZA ECONOMIA AUMENTA DI SETTIMANA IN SETTIMANA Da ottobre a oggi sono intercorsi tre tagli Bce per un totale di 175 centesimi fino all'attuale 2,5%. Il consigliere esecutivo Juergen Stark ha definito il mese scorso il margine di manovra sui tassi "molto limitato, che consente potenzialmente soltanto piccoli interventi". Il clima economico va però peggiorando di settimana in settimana: la zona euro è tecnicamente in recessione dopo due trimestri consecutivi di calo del prodotto e gli indici di fiducia viaggiano sui minimi storici. Gli analisti hanno bollato come "orribili" i dati di venerdì sulla produzione industriale e la stima flash di Eurostat mostra un'inflazione al tasso annuo di 1,6% a dicembre. "Se i prezzi del greggio si mantengono sui livelli attuali il costo della vita continuerà a rallentare nettamente: l'inflazione dovrebbe assestarsi un giorno saldamente entro il 2% Bce aumentando il margine di intervento sui tassi" osserva Nick Kounis di Fortis Bank. Le proiezioni trimestrali dello staff Bce pubblicate a dicembre ipotizzano per quest'anno una contrazione del Pil pari a 1%, più grave persino di quella dei primi anni '90 seguita all'unificazione tedesca, ma le stime della maggioranza degli analisti sono anche più pessimistiche. Gli ultimi dati sul mercato del lavoro mostrano il tasso di disoccupazione al massimo da due anni, mentre sul mercato valutario l'euro si è apprezzato contro dollaro e sterlina, con possibili ricadute negative sulle esportazioni. UNO PER CENTO ? Sull'attuale 2,5%, i tassi di riferimento europei spiccano di fronte a quelli Usa vicino allo zero, all'1,5% di Gran Bretagna e Canada per non parlare dello 0,1% del Giappone. Senza prospettive di ripresa economica, la maggioranza degli analisti ritiene la Bce proseguirà con tagli dei tassi per l'intero primo semestre. I numeri impliciti indicati dai contratti Eonia mostrano infatti un punto di minimo per i tassi ufficiali europei a 1,00-1,25%. I mercati attendono come di consueto la conferenza stampa di Trichet dopo il verdetto di politica monetaria e a detta di una parte degli osservatori il presidente potrebbe alludere a un rallentamento nel ciclo espansivo. Dopo aver esplicitamente chiesto un taglio dei tassi negli scorsi mesi, il governatore Bundesbank e consigliere Bce Axel Weber ha avvertito che una discesa dei tassi al di sotto di 2% non va presa alla leggera. Gli analisti sollecitano però la banca centrale a non fermarsi. "Gli effetti dei recenti tagli cominceranno a farsi sentire non prima dell'estate" dice Aurelio Maccario di UniCredit. "Di giorno in giorno la situazione peggiora e l'anno nuovo ha portato soltanto notizie penose: non è tempo di fermarsi" conclude.

 

 

13 Gennaio 2009 13:03
Parmalat, Bank of America prosciolta per fatti fino al 2002
MILANO (Reuters) - I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano hanno prosciolto Bank of America dall'accusa di aggiotaggio per i fatti anteriori all'entrata in vigore nel 2002 della legge sulla responsabilità oggettiva delle società. Il proscioglimento, sollecitato dai difensori dell'istituto di credito, è stato disposto perché "il fatto non sussiste", in quanto l'ipotesi di reato riguardava fatti anteriori all'aprile del 2002, quando entrò in vigore la legge 231 del 2001 che impone alle aziende la costituzione di modelli organizzativi per prevenire gli illeciti. Il processo in corso a Milano per il crack di Parmalat, crollata in un buco da 14 miliardi di euro alla fine del 2003, vede imputati fra gli altri, oltre a Bank of America, gli istituti di credito stranieri Citigroup e Deutsche Bank L'udienza di oggi proseguirà con la deposizione in qualità di testimone dell'amministratore delegato di Parmalat, Enrico Bondi.

 

 

13 Gennaio 2009 15:28 ROMA
Usa: deficit commerciale, a novembre crolla a 40,4 mld(-29%)
di ANSA
Ribasso molto piu' forte del previsto
(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Il deficit commerciale statunitense a novembre e' crollato del 29% a 40,4 miliardi di dollari. Il ribasso e' molto piu' forte rispetto alle previsioni.

 

 

13 Gennaio 2009 14:49 NEW YORK
BERNANKE: AZIONE GOVERNO CHIAVE PER IL RECUPERO
di WSI
Il n.1 della Fed non ha dubbi: il modo in cui i governi sapranno rispondere alla crisi determinera` i tempi e la solidita` del recupero. Ancora a disposizione "strumenti potenti".
(WSI) - Per il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke l`economia mondiale e` stata colpita duramente dalla crisi finanziaria e il modo in cui i governi sapranno rispondere determinera` i tempi e la solidita` del recupero. "Per quasi un anno e mezzo i sistemi globali finanziari sono stati sottoposti a pressioni fuori dal comune - pressioni che ora si sono espanse a macchia d`olio nell`economia globale" si legge nei commenti preparati in vista del suo intervento alla London School of Economics.
"Il danno, in termini di perdita di produzione, perdita di posti di lavoro e perdita di benessere e` gia` sostanzioso", si legge nel documento. Nel suo primo speech di politica monetaria dai primi di dicembre, Bernanke ha precisato che la Fed, nonostante abbia abbassato in un range compreso tra 0% e 0.25% i tassi guida, ha ancora a disposizione "strumenti potenti", che potrebbero essere ampliati nel tentativo di favorire un recupero.
 

 

13 Gennaio 2009 16:05 NEW YORK
Fed: Bernanke, abbiamo ancora strumenti forti contro crisi
di ANSA
Economia globale colpita duramente, governi determinano ripresa
(ANSA) - NEW YORK, 13 GEN- La Fed ha ancora strumenti potenti contro la crisi, nonostante i tassi di interesse quasi a zero. Ha detto il presidente Bernanke. Bernanke ha messo in evidenza la necessita' di 'misure forti' per stabilizzare i mercati finanziari. L'economia globale - ha sottolineato - e' stata colpita duramente e le risposte dei governi determineranno la forza della ripresa. 'Per un anno e mezzo il sistema finanziario e' stato sotto uno straordinario stress, che ora ha contagiato l'economia. Il danno in termini di perdita di produzione, di posti di lavoro e di ricchezza e' stato sostanziale', ha aggiunto Bernanke. Le misure di stimolo fiscale da sole non basteranno a rilanciare una ripresa duratura.ermini di perdita di produzione, di posti di lavoro e di ricchezza e' stato sostanziale', ha aggiunto Bernanke. Le misure di stimolo fiscale da sole non basteranno a rilanciare una ripresa duratura.(ANSA).
 

 

13 Gennaio 2009 17:26 MOSCA
Russia: 2008 record per fuga capitali stranieri
di ANSA
Complessivamente -130 miliardi dollari
(ANSA) - MOSCA, 13 GEN - Se il 2007 era stato l'anno record per l'afflusso di capitali stranieri in Russia, il 2008 ha segnato il primato opposto. L'anno si e' concluso infatti con una fuga di 129,9 miliardi di dollari, come ha reso noto oggi la Banca centrale. Solo nell'ultimo trimestre dell'anno scorso e' stata registrata una fuga - complessiva - di 130,5 mld di dollari, contro l'afflusso di 21,7 mld di dollari dello stesso periodo del 2007, a conferma che non sono scappati solo gli stranieri.
 

 

13 Gennaio 2009 18:42 ROMA
Borsa: europee chiudono in negativo
di ANSA
Londra (-0,61%), Francoforte (-1,75%), Parigi (-1,49%)
(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Chiusura in negativo per le principali piazze eurpee. La Borsa di Londra ha perso lo 0,61% scendendo a 4.399,15 punti.Perdite piu' pesanti per la Borsa di Francoforte, che ha ceduto l'1,75% con l'indice Dax a 4.636,94, e per la Borsa di Parigi che ha chiuso con un calo dell'1,49%, con l'indice Cac 40 che scende a 3.197,89 punti.



 

 

 

WALL STREET: VOLATILE, CHIUDE CONTRASTATA

13 Gennaio 2009 22:05 NEW YORK - di WSI
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La sessione di borsa a New York e’ stata contraddistinta da un’elevata volatilita’, con gli indici che hanno attraversato piu’ volte la linea di parita’ prima di terminare contrastati. Gli operatori temono un deterioramento degli utili aziendali dopo che Alcoa ha riportato una trimestrale peggiore delle attese e l’operatore ferroviario CSX ha lanciato un profit warning. Riviste al ribasso da Barclay’s anche le stime sugli utili della conglomerata industriale General Electric, il cui titolo e’ risultato tra i piu’ deboli componenti del Dow Jones. L'indice industriale ha ceduto lo 0.30% a 8448, l'S&P500 ha guadagnato lo 0.17% a 871, il Nasdaq lo 0.50% a 1546.
"Il pessimismo va via via diffondendosi" ha dichiarato Eric Teal, chief investment officer di First Citizens BancShares. "Gli investitori stanno divenendo sempre piu’ cauti. Gli utili sono posizionati a calare ulteriormente". Stando alle ultime stime, gli utili per le societa’ facenti parte dell’S&P500 con molte probabilita’ registreranno un calo medio del 20% nell’ultimo trimestre.
Secondo una ricerca diffusa da Bloomberg, gli economisti hanno tagliato le stime sulla crescita economica statunitense per il 2009 e affermato che la Federal Reserve non sara’ in grado di rialzare i tassi d’interesse prima del 2010. L’attivita’ economica piu’ in generale potrebbe riportare una contrazione dell’1.5%.
Un nuovo avvertimento sullo stato economico e’ giunto in mattinata dal presidente della Fed Ben Bernanke, secondo cui lo stimolo fiscale (valore: $800 miliardi) annunciato da Obama potrebbe aiutare l’economia ma che i tempi di recupero dipenderanno in gran parte dalle azioni governative.
A livello settoriale, bene il comparto bancario, fatta eccezione per Bank of America, oggi maglia nera del Dow Jones. Dopo essere arrivato a segnare una perdita di quasi il 10% nel preborsa, Citigroup ha invertito rotta per poi archiviare la sessione con un rialzo del 3.5%; Morgan Stanley e’ avanzata +2.26%, +4.40% per JP Morgan. Gli analisti continuano a mantenere pero’ atteggiamento difensivo sul comparto. "Le azioni bancarie non sono ancora pronte a ripartire, penso che ci aspetta una nuova ondata di notizie negative sui prestiti concessi alle migliaia di persone che si sono improvvisamente ritrovate senza un posto di lavoro nelle ultime settimane" ha dichiarato Andrew Lynch, portfolio manager di Schroder Investment Management.
In buon progresso anche i titoli energetici, aiutati dal recupero del petrolio, dopo cinque giornate consecutive di ribassi. I futures con consegna febbraio sull’oro nero si sono spinti ad un massimo di seduta di $40.55 al barile, per poi ridurre il rialzo giornaliero ad appena 19 centesimi a quota $37.78. Exxon Mobil e Chevron hanno guadagnato terreno, l’indice settoriale (XLE) e’ avanzato del 2.60%.
Tra gli altri titoli, male il titolo Lexmark, con un tonfo del 12% a causa del taglio delle previsioni sugli utili. In controtendenza Elan, in buon progresso dopo che la societa’ irlandese ha annunciato l’apertura ad una possibile vendita dello stesso gruppo, la cui supervisione delle operazioni spettera’ a Citigroup. Il titolo del colosso media online Yahoo! ha ceduto l'1% circa dopo aver reso ufficiale la scelta di Carol Bartz (ex Autodesk) come nuovo Ceo.
Sugli altri mercati, sul valutario, in ribasso ancora l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi' a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3178. Invariato l’oro: i futures con consegna febbraio sul metallo prezioso hanno ceduto 30 centesimi a $820.70 l’oncia. In progresso i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.2970% dal 2.3090% di lunedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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