16 Gennaio 2009 02:42 NEW YORK
SENATO USA, SI' ALLA SECONDA
TRANCHE PIANO DI SALVATAGGIO ($350 MLD)
di WSI
Il capitalismo non esiste piu', denaro pubblico a
pioggia sul disastrato sistema americano. Via alla
seconda tranche del piano di "risanamento" delle banche
(TARP), piu' altri mega finanziamenti per Bank of
America (quasi al collasso)
Il Senato degli Stati Uniti ha approvato il rilascio
della seconda tranche di altri $350 miliardi del piano
di salvataggio per il settore bancario americano noto
come TARP (Troubled Asset Relief Program). Nello stesso
momento Bank of America si avvicina ad un nuovo
stanziamento di fondi di emergenza da parte del governo
Usa, comprensivo di altri $15 miliardi in capitali
freschi (oltri ai 25 miliardi di dollari gia' ricevuti)
e ad un accordo col governo riguardante ben $200
miliardi di assets "tossici" tuttora nascosti nei
bilanci. Insomma il capitalismo americano come lo
consocevamo non esiste piu', il denaro pubblico a
pioggia sul disastrato sistema bancario conferma quel
che molti fanno fatica ad ammettere: era molto meglio
non salvare nessuno e far cadere tutte le male marce,
ricominciando da zero.
16 Gennaio 2009 08:26
WASHINGTON
Crisi: Bank of America riceve 20 mld dollari da Tesoro
Usa
di ANSA
Capitali per rafforzare i conti dopo acquisizione Merril
Lynch
(ANSA) - WASHINGTON, 16 GEN - Bank of America ha
ricevuto 20 miliardi di dollari di capitali freschi dal
dipartimento del Tesoro Usa. L'iniezione di liquidita'
e' stata decisa per rafforzare i suoi conti dopo
l'acquisizione di Merril Lynch. Lo ha annunciato il
Tesoro a Washington.
16 Gennaio 2009 08:38
Borse Asia Pacifico in rialzo su aiuti a Bank of America
MILANO (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico
riprendono fiato, dopo una settimana difficile, mentre i
titoli finanziari beneficiano delle notizie positive su
Bank of America arrivate nella notte dagli Stati Uniti.
Oggi gli investitori hanno approfittato della calma che
si è riversata sui mercati per riequilibrare i
portafogli e realizzare qualche guadagno, ma
l'avversione al rischio sembra forte, mentre le società
tagliano le spese, i governi ammoniscono su un possibile
aggravarsi della crisi e i dati riflettono la recessione
globale in corso. Ad aiutare oggi è l'inaspettata
chiusura positiva ieri di Wall Street, resa ottimista
dall'annuncio di ulteriori aiuti governativi a favore di
Bank of America. Oggi l'attenzione resterà concentrata
sulle banche, in attesa di conoscere i risultati del
quarto trimestre di Bank of America e Citigroup.
L'indice regionale MSCI dell'azionario dell'Asia-Pacifico
- che non comprende la borsa di Tokyo - intorno alle
8,30 sale del 2,07%, mentre il Nikkei ha chiuso in calo
del 2,58%. Tra le singole piazze dell'area, la migliore
è SEUL, dopo il netto calo di ieri, sostenuta dalla
ripresa dei finanziari e da LG Display, in rialzo del
5,7% prima di annunciare i risultati trimestrali. Bene
anche la borsa INDIANA, con la società di computer
Satyam - travolta dallo scandalo nei giorni scorsi per
bilanci truccati - che balza di oltre il 27% sulla
notizia che potrebbe non aver bisogno dell'aiuto del
governo. Cede invece Tata Consultancy dopo aver
registrato risultati trimestrali positivi, ma largamente
al di sotto delle attese. E' più incerto l'andamento di
HONG KONG, con la ripresa dei titoli finanziari che non
riesce a contrastare completamente la caduta di Hsbc,
scivolata ai minimi dal 1999 dopo un report di Morgan
Stanley nei giorni scorsi su un possibile aumento di
capitale e un dimezzamento del dividendo. Balza invece
ai massimi di tre settimane la borsa di SHANGHAI
trascinata dai titoli di macchinari e di costruttori di
navi, speranzosi in un prossimo aiuto governativo. Buone
notizie anche per SYDNEY dove i titoli ninerari, i più
pesanti questa settimana, hanno beneficiato di una
leggera ripresa, pur avendo perso negli ultimi sette
giorni oltre il 5%. Sul sito www.reuters.it altre
notizie Reuters in italiano
16 Gennaio 2009 10:37
Irlanda nazionalizza Anglo Irish Bank, "sane" altre
banche
DUBLINO (Reuters) - Il governo irlandese ha annunciato
ieri la nazionalizzazione di Anglo Irish Bank; una
decisione drastica presa per evitare un possibile
collasso che avrebbe minato il settore e messo in
difficoltà l'intero sistema finanziario del paese. Il
ministro delle Finanze ha sottolineato oggi che "le
banche irlandesi sono solide e ben capitalizzate" e che
non ci saranno altre nazionalizzazioni. Sempre questa
mattina il primo ministro Brian Cowen ha spiegato che
"la logica che sta dietro le decisioni del governo è
fare quello che è nel migliore interesse dell'economia
irlandese, salvaguardare il più possibile i posti di
lavoro e assicurare la piena fiducia nel sistema
bancario". Il governo ha assicurato ieri che il pieno
controllo statale di Anglo Irish ne garantirà i
depositi, pari a 80 miliardi di euro. Il valore in borsa
della terza banca irlandese è precipitato da quando è
emerso uno scandalo sui presititi il mese scorso. Oggi
il titolo è sospeso; ieri ha chiuso intorno a 20
centesimi dai 17 euro a cui scambiava nel 2007. Gli
azionisti erano convocati oggi per una
ricapitalizzazione da 1,5 miliardi, cui avrebbe dovuto
partecipare lo Stato con l'acquisto di titoli
privilegiati. Indiscrezioni stampa avevano parlato di un
nuovo amministratore in arrivo. Intanto Fitch annunciava
un downgrade. "Non possiamo affrontare alcun rischio di
insolvenza, questo è fondamentale", ha detto ieri in una
conferenza in tarda serata il ministro delle Finanze
Brian Lenihan. "E' in una posizione di fragilità, ma non
è una banca insolvente", ha aggiunto. La stessa Anglo
Irish ha annunciato l'annullamento del voto degli
azionisti "a causa della decisione del governo di non
procedere con la ricapitalizzazione della banca".
Lenihan ha garantito che tutti i depositi sono al sicuro
e che la banca onorerà i suoi debiti. Quanto alla
nazionalizzazione, il governo incaricherà qualcuno di
valutare il valore dell'istituto e deciderà il giusto
prezzo. "Se il valutatore deciderà che la banca non ha
valore, alla non ci sarà alcuna compensazione", ha detto
Lenihan. Da Bruxelles un portavoce del commissario Ue
alla concorrenza Neelie Kroes ha spiegato stamani che il
governo irlandese ha informato preventivamente la
Commissione della decisione. "Guarderemo i termini e le
condizioni dell'operazione nei prossimi giorni per
vedere se ci sono elementi di aiuti di stato. In questo
momento non conosciamo i dettagli", ha spiegato.
16 Gennaio 2009 12:37
ROMA
Crisi: Bank of America, rosso da 1,8 mld, il primo dal
1991
di ANSA
E' la prima volta con i conti in rosso da 17 anni
(ANSA) - ROMA, 16 GEN - Bank of America chiude il quarto
trimestre con i conti in rosso per la prima volta da 17
anni, dal 1991,e taglia il dividendo.Nel quarto
trimestre, la banca americana ha riportato una perdita
netta di 1,79 miliardi di dollari (48 cent per azione),
contro un utile netto di 268 milioni di dollari (5 cent
per azione) dello stesso periodo dell'anno prima. La
perdita risulta inferiore alle stime degli analisti di
Citigroup che avevano preventivato conti in rosso per
3,6 miliardi.
16 Gennaio 2009 13:02
ROMA
Crisi: Citigroup, perdite per 8,29 mld, si divide in due
di ANSA
Chiusura con rosso per azione di 1,72 dollari
(ANSA) - ROMA, 16 GEN - Citigroup ha archiviato una
perdita netta di 8,29 miliardi di dollari nel quarto
trimestre, e ha annunciato che si dividera' in due.Il
risultato si confronta la perdita di 9,8 miliardi dello
stesso periodo dell'anno prima. La banca - riferisce
l'agenzia Bloomberg - ha chiuso il trimestre, con una
perdita per azione di 1,72 dollari contro una perdita di
1,99 precedente.
16 Gennaio 2009 16:27 NEW
YORK
CIRCUIT CITY VA IN LIQUIDAZIONE DEFINITIVA
di WSI
La piu' grande catena di negozi di elettronica di
consumo degli Stati Uniti, stroncata dalla recessione,
non riesce a risollevarsi dall'amministrazione
controllata e sceglie il fallimento. Circa 35.000
dipendenti senza lavoro.
Circuit City, la piu' grande catena di negozi di
elettronica di consumo degli Stati Uniti, fiaccata
pesantemente con un crollo del fatturato per via della
recessione non riesce a risollevarsi
dall'amministrazione controllata dichiarata poche
settimane fa, per cui sceglie il fallimento definitivo.
Circa 35.000 dipendenti rimangono senza lavoro in tutti
i punti vendita Circuit City sul territorio americano.
Il Wall Street Journal riporta che nei giorni scorsi era
da piu’ parti emerso un certo interesse per rilevare il
gruppo, ma le condizioni dell’azienda non hanno permesso
la conclusione di alcun accordo concreto.
Il miliardario messicano, Ricardo Salinas Pliego, che
aveva rilevato il 28% dell’intera societa' lo scorso
anno, era stato indicato come possibile "cavaliere
bianco", cosi’ come il gruppo di private equity Golden
Gate Capital, che pero’ aveva richiesto un’estensione
del tempo a disposizione per esaminare i libri contabili
dell’azienda.
Nell'ultimo anno il titolo CC era divenuto una penny
stock, deprezzatosi fino ad un minimo assoluto di 10
centesimi lo scorso 10 novembre, giorno in cui fu
richiesto l'ingresso nella fase di amministrazione
controllata (Chapter 11).
16 Gennaio 2009 18:41
ROMA
BARCLAYS: -25% IN BORSA, TIMORI PER 'BAD BANK'
di WSI-ANSA
L'istituto inglese ha perso fino un quarto del suo
valore, ai minimi dal 1993, in una giornata nera per le
banche britanniche segnata da nuove preoccupazioni e dal
ritorno di forti flussi di vendite allo scoperto.
Barclays ha perso fino un quarto del suo valore di
borsa, in una giornata nera per le banche britanniche
segnata da nuove preoccupazioni e dal ritorno di forti
flussi di vendite allo scoperto. Sul finale il titolo
Barclays PLC (BARC) ha recuperato, chiudendo a -15.19%,
a 110.59, dopo aver toccato un minimo a 98.00 (-25%).
Le perdite trimestrali di Citigroup e Bank of America,
in favore della quale Washington ha stanziato 138
miliardi di dollari (gran parte sotto forma di garanzie
di asset), hanno innescato un forte ribasso anche a
Londra, facendo temere nuovi aumenti di capitale e
possibili nuove svalutazioni.
Nel frattempo continuano gli incontri ai vertici, come
quello fra il governatore della Banca d'Inghilterra
Mervyn King e il primo ministro Gordon Brown, e fra il
presidente della Financial Services Authority, Adair
Turner, e il ministro delle Finanze Alistair Darling,
che secondo indiscrezioni avrebbe pronto un nuovo
pacchetto di aiuti.
Le azioni di Barclays perdevano, in chiusura, il 25% a
98 pence, ai minimi dal 1993. La Bloomberg attribuisce
la caduta verticale all'ipotesi che Barclays possa
soffrire dalla creazione di una 'bad bank' in cui far
confluire gli asset tossici delle banche britanniche.
''Non conosciamo alcuna spiegazione per il calo delle
quotazioni azionarie'', ha fatto sapere un portavoce
dell'istituto. A picco anche Royal Bank of Scotland
(-13%), Hsbc (-2,15%) e Lloyds (-5%). (ANSA).
16 Gennaio 2009 19:37
ROMA
Borsa: chiudono in rialzo le principali piazze europee
di ANSA
Francoforte +0,68%, Londra +0,63%, Parigi +0,70%
(ANSA) - ROMA, 16 GEN - Alla chiusura delle
contrattazioni la Borsa di Francoforte ha segnato un
rialzo dello 0,68%, con l'indice Dax a 4.366,28 punti.
La Borsa di Londra ha chiuso con un rialzo dello 0,63%,
con l'indice Ftse 100 a 4.147,06 punti. La Borsa di
Parigi ha chiuso con un rialzo dello 0,70%, con l'indice
Cac 40 a 3.016,75 punti.
16 Gennaio 2009 19:40 NEW
YORK
CRISI USA: LA CASA BIANCA VEDE RIPRESA NELLA SECONDA
META' DELL'ANNO
di WSI - ANSA
Nel 2008 il Pil reale degli Stati Uniti si e' contratto
dello 0.2%, avanzera' dello 0.6% nell'anno in corso per
poi schizzare +5% nel 2010. Dopo giugno iniziera' la
fase di recupero.
L'economia americana, dopo essersi contratta dello 0,2%
nel 2008, si espandera' nel 2009 dello 0,6% e nel 2010
del 5%.
L'inflazione e' stimata all'1,7% sia per il 2009 sia per
il 2010. Nel 2008 l'economia si e' contratta dello 0,2%,
con un 'forte calo nel 4/o trimestre'. La ripresa e'
prevista nelle 2/a parte del 2009.
16 Gennaio 2009 21:56 NEW
YORK
Crisi: verso
ipotesi 'bad bank' per pulire bilanci banche
di ANSA
Nella quale far confluire gli asset tossici
(ANSA)-NEW YORK,16 gen-Una bad bank nella quale far
confluire gli asset tossici: il piano per pulire i
bilanci delle banche potrebbe essere presto lanciato da
Obama. A rilanciare l'idea sono stati ancora oggi il
segretario al Tesoro Henry Paulson e il presidente della
Fdic Sheila Bair, secondo i quali per la realizzazione
del fondo si potrebbe utilizzare parte delle risorse
della seconda tranche del Tarp, il piano salva-finanza
da 700 miliardi di dollari. Secondo indiscrezioni, le
forti perdite delle banche, le loro difficolta' nel
raccogliere capitale e nel concedere prestiti avrebbero
spinto l'amministrazione entrante a rivalutare
l'istituzione di una banca 'spazzatura'. Le affermazioni
di Paulson e Bair hanno fatto seguito all'ennesimo
salvataggio ad hoc ideato per Bank of America , alla
quale sono stati concessi aiuti complessivi per 138
miliardi di dollari, di cui 20 attraverso un'iniezione
di capitale e 118 come garanzie sugli asset. Sia la
Federal Reserve sia altri autorita' di regolamentazione
avrebbero - secondo indiscrezioni - avuto contatti con
l'amministrazione entrante, alla quale avrebbe spiegato
chiaramente il proprio punto di vista: e cioe' che
un'azione sugli asset illiquidi e' essenziale per far
tornare il sistema a girare e le banche a concedere
prestiti.(ANSA).
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WALL
STREET: REAZIONE DEI
TORI, GIORNATA POSITIVA
16 Gennaio 2009 22:06 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Listini in progresso dopo un trading
altamente volatile, in rosso la performance settimanale.
Restano deboli i titoli finanziari, ancora pesanti
perdite per Bofa e Citi. Lunedi' mercati chiusi.
Caratterizzata ancora una volta da un’elevata
volatilita’, la seduta di borsa a Wall Street si e’
chiusa con gli indici in progresso. I listini hanno piu’
volte cambiato direzione, influenzati dall’andamento
altalenante del settore finanziario, rimasto debole a
fine giornata nonostante gli aiuti governativi e l’ok
del Congresso alla seconda tranche del piano TARP. Gli
operatori hanno comunque concentrato gli acquisti su
titoli meno rischiosi, accompagnati da prezzi attraenti
dopo le recenti sedute di ribassi. Il Dow Jones ha
guadagnato lo 0.84% a 8281, l’S&P500 lo 0.75% a 850, il
Nasdaq l'1.16% a 1529. Le performance settimanali sono
rispettivamente di -3.7%, -4.6% e -2.0%.
Tra i componenti dell’indice industriale, i migliori
rialzi sono stati realizzati da Boeing, Intel,
McDonald’s e United Tech. Il colosso dei chip e’
riuscito ad avanzare nonostante il calo del 90% dei
profitti nell’ultimo trimestre, dimostratosi comunque in
linea con le attese. Data la forte incertezza che
continua ad interessare il comparto dei chip, e
l’economia piu’ in generale, il gruppo non ha offerto
alcune stime sui risultati dell'anno in corso.
A segnare la strada dei ribassi sono stati invece i
colossi bancari Bank of America, Citigroup e JP Morgan,
con cali compresi tra il 7% ed il 13%. L’entusiasmo
iniziale suscitato nel preborsa dal nuovo intervento di
Washington a sostegno delle banche non e’ durato a lungo
a causa delle forti perdite fiscali che continuano a
riportare gli istituti del settore.
Bank of America ricevera’ dal governo Usa un
investimento diretto del valore di $20 miliardi a cui
vanno aggiunte garanzie per la protezione di asset per
un valore complessivo di $118 mld. Simile mossa anche su
Citigroup, che potra’ contare sulla protezione dei
propri asset fino ad un valore di $301 miliardi. Sia
Bofa che Citi pero’ hanno riportato pesanti perdite
nell’ultimo trimestre: la prima ha perso (prima volta in
17 anni) $1.8 miliardi, l’altra ha registrato una
perdita per $8.3 miliardi. La perdita relativa a Merrill
Lynch, acquistata alla fine dello scorso anno da Bank of
America, e’ stata di ben $15 miliardi.
Dati contrastati sul fronte macro, con i prezzi al
consumo che a dicembre sono scesi dello 0.7%, in misura
leggermente inferiore al consensus, mentre la produzione
industriale ha evidenziato un calo due volte superiore
del previsto nell'ultimo mese. Ha sorpreso invece in
positivo il dato sulla fiducia dei consumatori stilato
dall'Universita' del Michigan, risultato migliore delle
attese degli economisti.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, giornata
di rialzi per il petrolio. I futures con consegna
febbraio hanno guadagnato $1.11 a $36.51 al barile sulle
operazioni di ricopertura dei ribassisti. Negativa la
prova settimanale, pari ad un ribasso del 10.6%.
Sul valutario, reazione dell’euro. Nel tardo pomeriggio
di venerdi’ a New York il cambio nei confronti del
dollaro e’ di 1.33. In buon progresso l’oro: i futures
con consegna febbraio sul metallo prezioso hanno
guadagnato $32.60 a $839.90 l’oncia. In calo i Titoli di
Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’
salito al 2.3040% dal 2.2010% di giovedi’. Ricordiamo
che lunedi' prossimo i mercati americani resteranno
chiusi per la ricorrenza del Martin Luther King Day.
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