PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 13 Gennaio 2010

PARTE  2

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13 Gennaio 2010 01:39 NEW YORK
LAVORO USA: ALCUNI POSTI CANCELLATI PER SEMPRE
di WSI
Anche nell'ipotesi di una piena ripresa economica, in Usa una parte degli impieghi nel mercato immobiliare e creditizio non ritorneranno piu'. Semplicemente perche' non esisteranno piu'.
Anche quando il mercato del lavoro si sara' risollevato dalla crisi in cui e' sprofondato, per molti dei disoccupati americani sara' impossibile recuperare il proprio lavoro. Il motivo e' semplice: scopriranno infatti che la posizione che un tempo occupavano non esiste piu'.
In soli due anni la maggiore economia al mondo ha bruciato 7.2 milioni di posti, un bilancio allarmante, che ha spinto il tasso di disoccupazione dal 5 al 10%. Alcuni impieghi verranno ristabiliti, ma altri non torneranno mai piu' e finiranno nel dimenticatoio al pari del riparatore di macchine da scrivere o del giudice di net nel tennis.
Ma mentre questi ultimi sono stati soppiantati dalla tecnologia, quelli persi durante la crisi scatenatisi nel 2007, la peggiore dai tempi degli anni '30, sono in realta' gia' stati cancellati dallo scoppio del boom del mercato immobiliare e del credito. Una perdita considerata da alcuni inevitabile e la cui scomparsa per certi versi puo' considerarsi un evento naturale e "salutare".
"Non vedo come possa ritornare il numero incredibile di attivita' economiche legate all'immobiliare di prima", ha dichiarato l'economista dell'Universita' di Harvard University, Lawrence Katz. "Si e' trattato di una parte veramente poco salutare dell'economia".
Nessuno sa come saranno i lavori del futuro in America e nelle sue previsioni il Dipartimento del Lavoro non ha fatto altro che estrapolare dagli ultimi trend. La crescita piu' significativa e' vista in aree come l'assistenza sanitaria, che e' stata una delle poche note positive sinora. Tenendo conto dell'invecchiamento della popolazione, ha l'aria di essere tutt'altro che una scommessa avventata.
Non e' da escludere che gli Stati Uniti si stiano lentamente mutando da una nazione di consumatori ad un Paese di produttori, una fase che porterebbe alla rinascita di settori come il manifatturiero hi-tech e il tecnologico in generale.
Ma Katz non e' di questo avviso e avverte che la sua esperienza gli suggerisce piuttosto che una congiuttura del genere non portera' da nessuna parte. "Se c'e' una cosa che abbiamo imparato dal passato e' che quandunque si provi a prevedere quali saranno i posti di lavoro nei prossimi 10-15 anni, non si riesce a indovinare nemmeno i settori giusti".
Non si puo' dire quali saranno le categorie che verranno premiate nel corso della ripresa economica, ma sicuramente si puo' facilmente prevedere che il recupero del mercato del lavoro sara' lento e ricco di insidie.
Prima degli anni '90 non era affatto cosi'. Il mercato recupero' terreno in fretta dopo la fine della recessione. Da luglio del 1981 a novembre 1982 l'economia ha perso tre milioni di occupati. Ma all'inizio del 1983 gli Stati Uniti avevano gia' ripreso a creare nuovi posti di lavoro ed entro la fine di quell'anno, il numero complessivo di posti di lavoro aveva gia' raggiunto un nuovo record.
Ma dai primi anni '90 la musica e' cambiata e il mercato ha fatto molta fatica a riprendersi da un periodo di recessione. Al termine del rallentamento economico del 2001, le aziende hanno continuato a imporre tagli al personale per quasi due anni. Si e' dovuto aspettare il 2005 prima che il numero di posti di lavoro tornasse dove sui livelli pre-recessione. La situazione attuale non sembra poi tanto diversa.

 

 

La Borsa di Tokyo scende, collassa Japan Airlines
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso. Il Nikkei ha perso l'1,3% a 10.735,03 punti ed il Topix l'1,1% a 944,02 punti. Sul mercato azionario giapponese ha pesato oggi soprattuto la decisione della Banca Centrale Cinese di aumentare di 50 punti base il quoziente delle riserve obbligatorie richieste alle banche. Gli investitori temono ora che la domanda da parte della Cina possa calare. Tra i titoli delle imprese che hanno una forte presenza in Cina Komatsu (JP3304200003) ha perso il 2,9% e Hitachi Construction Machinery (JP3787000003) il 2,3%. Tra i titoli degli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso l'1,5%, Honda (JP3854600008) lo 0,3% e Canon (JP3242800005) il 2,7%. Lo yen si è apprezzato oggi in Asia sia rispetto al dollaro che all'euro.
Tra i titoli dei produttori d'acciaio Nippon Steel (JP3381000003) ha perso il 3,3%, Kobe Steel (JP3289800009) il 2,2% e JFE Holdings (JP3386030005) il 5%. Credit Suisse ha tagliato il suo rating sul settore da "Overweight" a "Market weight". Secondo la banca d'affari la domanda di prodotti d'acciaio in Giappone potrebbe aver raggiunto un apice.
Bridgestone (JP3830800003) ha chiuso in calo del 3,3%. Bank of America ha declassato il titolo del primo produttore giapponese di pneumatici da "Buy" ad "Underperform".
Japan Airlines (JP3705400004) è collassato dell'81,1%. Il mercato attende ormai solamente che la linea area dichiari ufficialmente bancarotta.
Redazione Borsainside 07:31

 

 

13 Gennaio 2010 09:37 PORT- AU- PRINCE
SISMA HAITI, CENTINAIA DI VITTIME A PORT- AU- PRINCE
di WSI-Apcom
Il presidente haitiano René Preval è vivo. Molte persone dello staff dell'Onu risultano invece disperse. Intanto la Farnesina sta verificando in queste ore l'eventuale coinvolgimento di cittadini italiani.
Il violento terremoto di magnitudo 7 che ha colpito Haiti avrebbe fatto centinaia di vittime. Nel giro di un minuto, il sisma ha fatto crollare ieri pomeriggio (poco dopo le 23 in Italia) numerosi edifici, tra cui il Palazzo Presidenziale e il Quartier generale della missione Onu a Port-au-Prince e un grande albergo, il Montana. Molte persone dello staff delle Nazioni Unite risultano disperse, mentre l'ambasciatore di Haiti in Messico ha assicurato che il presidente haitiano René Preval è vivo. Circa 200 persone si troverebbero invece sotto le macerie di un albergo della capitale haitiana. Lo ha riferito il sottosegretario alla Cooperazione francese, Alain Joyandet. "Siamo stati informati del crollo dell'albergo Montana: dentro vi erano 300 persone e solo un centinaio ne sono uscite, il che ci preoccupa non poco", ha spiegato il Sottosegretario. Il Montana è uno degli alberghi più lussuosi della capitale haitiana, sito non lontano dalla sede della Nazioni Unite. La Farnesina sta verificando in queste ore l'eventuale coinvolgimento di cittadini italiani, un lavoro non semplice dal momento che ci sono grosse difficoltà nelle comunicazioni. Secondo quanto ha precisato il ministero degli Esteri ad Apcom, ad Haiti risiedono un centinaio di connazionali. Gianfranco del Pero, incaricato d'affari ad interim presso l'ambasciata d'Italia a Santo Domingo, ha comunque detto a Sky TG24 non ci sono vittime nella rappresentanza diplomatica italiana ad Haiti. Nel Paese caraibico l'Italia è rappresentata da un console onorario. Intanto si è subito messa in moto la macchina degli aiuti. Da Stati Uniti, Italia, Francia e Canada sono stati immediatamente annunciati aiuti e soccorsi a destinazione Port-au-Prince. "I miei pensieri e le mie preghiere vanno a tutti coloro che sono stati colpiti da questo terremoto",ha dichiarato il presidente americano Barack Obama in un comunicato. "Seguiamo la situazione da vicino e siamo pronti ad andare in aiuto del popolo di Haiti", ha aggiunto il presidente Usa. Anche il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, da Addis Abeba, ha espresso la sua solidarietà alle vittime: "Sono profondamente vicino al popolo di Haiti così duramente colpito da questa terribile catastrofe", ha dichiarato.

 

 

Socgen: Lancia Allarme Utili Dopo Nuova Svalutazioni
mercoledì, 13 gennaio 2010 08:35 PARIGI
(AGI) - Parigi, 13 gen. - La banca francese SocGen (Parigi: FR0000130809 - notizie) annuncia un profit warning e nuove svalutazioni. L'istituto si aspetta un "profitto debole" nel quarto trimestre, contro i 960 milioni di euro di utili attesi dagli analisti. SocGn fa anche sapere che avra' un impatto negativo di 1,4 miliardi di euro sulle attivita' a rischio.

 

 

Germania: Nel 2009 Pil -5% e Deficit Sale Al 3,2%
mercoledì, 13 gennaio 2010 - 9:12 BERLINO
(ASCA) - Roma, 13 gen - La Germania chiude il 2009 con una contrazione del pil del 5% secondo quanto diffuso dall'ufficio statistico mentre sul fronte dei conti pubblici il deficit sale al 3,2% del Pil.

 

 

Strauss-Khan, no rischi altra crisi
mercoledì, 13 gennaio 2010 12:30 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 13 GEN -Non ci sono rischi di una ricaduta per l'economia internazionale. A sostenerlo il direttore generale del FMI Dominique Strauss-Khan.Il n.1 del Fondo Monetario Internazionale ha invece espresso preoccupazione per l'alto tasso di disoccupazione, dovuto alla 'lenta' ripresa dell'economia.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Chiusura negativa, Shanghai -3,1%
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso il 3,1% a 3.172,66 punti. La Banca Centrale della Cina ha aumentato a sorpresa di 50 punti base il quoziente delle riserve obbligatorie richieste alle banche. La misura indica chiaramente che la Cina ha l'intenzione di restringere la sua espansiva politica monetaria. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha perso il 4,7%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il 4,2% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 5%. Nel settore del brokeraggio Citic Securities (CNE000001DB6) ha perso il 5,3% e Haitong Securities (CNE000000CK1) il 5,1%. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha chiuso in calo del 2,4% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) del 4,1%. Il calo dei prezzi dei metalli di base ha fatto andare a picco i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 7,8% e Jiangxi Copper (CN0009070615) il 5,6%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2,6% a 21.748,60 punti. I titoli dei settori bancario ed immobiliare hanno sofferto in particolar modo anche sulla piazza finanziaria della città costiera. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha perso l'1,6%, Bank of East Asia (HK0023000190) il 2,5%, BOC Hong Kong (HK2388011192) l'1,8% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) il 3,7%. Nel settore immobiliare Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha chiuso in calo del 3,8%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) del 2,8%, Sino Land (HK0083000502) del 3,2% e Henderson Land (HK0012000102) del 6,5%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso il 3,7%, Sinopec (CN0005789556) il 2,2% e CNOOC (HK0883013259) il 5%. Il prezzo del petrolio è sceso oggi in Asia al di sotto di quota $80 al barile.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,6%, il Taiex a Taipei l'1,4%, lo Straits Times a Singapore l'1% e il Kospi a Seul l'1,6%.
Redazione Borsainside 12:30

 

 

Usa, un americano su otto riceve assegni alimentari
mercoledì, 13 gennaio 2010 12:31 WASHINGTON
Circa 37,9 milioni di persone, ovvero un americano su otto, hanno ricevuto assegni alimentari, secondo gli ultimi dati disponibili forniti dal governo.
I buoni da spendersi in cibo costituiscono il primo programma federale per combattere la fame, aiutando persone indigenti a comprare beni di prima necessità grazie a un supporto economico che ha fatto aumentare di 80 dollari (55 euro) al mese i trasferimenti alle famiglie.
Il numero di assegnatari è aumentato notevolmente a partire dalla crisi finanziaria che più di un anno fa ha colpito il mondo, aumentando continuamente mese dopo mese.
Il Dipartimento dell'Agricoltura ha detto che i sottoscrittori hanno raggiunto in ottobre i 37,9 milioni, ultimo mese per cui sono disponibili i dati, 746.000 più del mese precedente.
In ottobre il trasferimento mensile medio per persona aveva un valore di 133,60 dollari (91 euro).
Il Centro di ricerca e iniziativa alimentare, gruppo il cui scopo è quello di combattere la fame, ha detto che il programma ha raggiunto il "massimo storico".

 

 

Usa: Richieste Mutui +14,3%, Rifinanziamenti +21,8%
mercoledì, 13 gennaio 2010 13:10 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 13 gen - Nella settimana conclusa lo scorso 8 gennaio segnali di ripresa dal mercato Usa dei mutui ipotecari immobiliari. Le richieste per nuovi mutui sono salite del 14,3% su base settimanale, i rifinanziamenti dei mutui in essere sono saliti del 21,8%. I tassi di interesse sui mutui trentennali (a tasso fisso) hanno registrato una flessione del 5,18% al 5,13%. Piu' accentuata la flessione dei tassi sui mutui quindicennali ( a tasso fisso) scesi dal 4,62% al 4,45%. Lo comunica la Mortgage Bankers Association.

 

 

AIG: Congresso obbliga Fed di New York a consegnare documentazione
BlueTG.it - mercoledì, 13 gennaio 2010 - 13:13 CET
Si complica negli Stati Uniti la vicenda che vede coinvolto Timothy Geithner, attuale segretario al Tesoro ed ex numero uno della Federal Reserve Bank di New York, relativa al salvataggio di American International Group (AIG).
Dopo le accuse secondo le quali l’istituto avrebbe chiesto ad AIG di omettere parte della documentazione legata ai costi da pagare alle banche nel tentativo di non generare ulteriore panico che avrebbe potuto compromettere il salvataggio stesso, il presidente della commissione di Controllo e Riforma del Governo, il deputato democratico di New York Edolphus Towns, ha fatto sapere di essere pronto a emettere un’ordinanza per costringere la stessa Fed di New York a rendere pubblica i documenti relativi.

 

 

Usa,tassa a banche per calo deficit
mercoledì, 13 gennaio 2010 - 16:30 CET
(ANSA) - ROMA, 13 GEN -Sono 20 le banche cui sara'imposta la nuova tassa prevista dall'amministrazione Obama che mira a avere 120mld di dlr per ridurre il deficit.Il debito federale ha avuto infatti un'impennata dopo il varo delle misure di stimolo.A quanto si apprende la nuova tassa sara' spalmata su dieci anni e calcolata sul patrimonio o le passivita' degli istituti.

 

 

Moody's,rischio Grecia e Portogallo
mercoledì, 13 gennaio 2010 17:12 LONDRA
(ANSA) - ROMA, 13 GEN -Grecia e Portogallo possono andare incontro a 'morte lenta' dice l'agenzia Moody's,perche' usano un eccesso di ricchezza per ripagare debito.L'agenzia sottolinea che i due Paesi possono ancora evitare un tale scenario ma che questa opportunita' 'non potra' durare all'infinito', aggiungendo che la situazione della Grecia e' piu' critica poiche' ha 'meno tempo' per 'invertire il trend'.Moody's ha tagliato il rating della Grecia da A1 ad A2 lo scorso 22 dicembre.

 

 

13 Gennaio 2010 17:41 NEW YORK
VALUTARIO: EURO SOTTO $1.3 ENTRO FINE ANNO
di WSI - APCOM
Secondo gli esperti di Merrill Lynch la maggiore sorpresa del 2010 sara' il recupero del dollaro. Dietro la risalita del biglietto verde ci sara' una ripresa "sostenuta" della prima economia globale.
La divisa americana è destinata ad apprezzarsi ulteriormente, grazie a una ripresa "sostenuta" della prima economia globale, tanto che secondo Merrill Lynch entro la fine dell'anno l'euro calerà sotto 1,3 dollari. "La più grande sorpresa di quest'anno dovrebbe arrivare dal recupero del dollaro", ha affermato nel corso di una conferenza stampa Bill O'Neill, responsabile della strategia sugli investimenti per la divisione europea di Merrill Lynch Wealth Management.
Negli scambi pomeridiani l'euro si attesta a 1,4505 dollari, in linea con i livelli di ieri ma a livelli superiori rispetto ai valori di fine dicembre inizio gennaio.
Secondo le previsioni della banca sull'insieme del 2010 il Pil degli Stati Uniti dovrebbe registrare un recupero del 3 per cento. Inoltre O'Neill ritiene che anche le divise delle maggiori economie emergenti - Brasile, Russia, India e Cina, i paesi 'Bric' - dovranno recuperare terreno, perché al momento le valute delle 10 maggiori economie avanzate sono "fortemente sopravvalutate". In questo modo il dollaro dovrebbe calare a 6,5 yuan a fine 2010, contro 6,70 yuan di fine 2009.

 

 

Le borse europee europee chiudono contrastate
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi contrastati. iI DAX a Francoforte ha guadagnato lo 0,3%, il FTSE MIB a Milano lo 0,3% e lo SMI a Zurigo lo 0,2%. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,5%, il CAC40 a Parigi ha chiuso invariato.
Société Générale (FR0000130809) ha perso a Parigi il 2,9%. La banca francese ha lanciato oggi un profit warning. Sulla scia di Société Générale Barclays (GB0031348658) ha perso lo 0,9%, HSBC (GB0005405286) l'1,5%, Deutsche Bank (DE0005140008) l'1,7%, Crédit Agricole (FR0000045072) l'1,2%, UniCredit (IT0000064854) lo 0,8% e UBS (CH0024899483) l'1,4%.
Il calo del prezzo del petrolio ha pesato sui petroliferi. BP (GB0007980591) ha chiuso in calo dell'1,1%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dell'1,8%, Total (FR0000120271) dell'1,1%.
Seduta positiva per i semiconduttori. Infineon (DE0006231004) ha guadagnato il 3,2% e ASML (NL0000334365) l'1,7%. Goldman Sachs ha introdotto oggi Infineon nella sua "Conviction Buy List" e promosso ASML a "Buy".
BT Group (GB0030913577) ha guadagnato a Londra l'1,8%. Royal Bank of Scotland ha alzato oggi il suo rating sul titolo dell'operatore telefonico da "Hold" a "Buy".
Renault (FR0000131906) ha chiuso a Parigi in rialzo del 3%. Exane BNP Paribas ha promosso oggi il titolo del costruttore di automobili ad "Outperform".
Redazione Borsainside 18:51

 

 

13 Gennaio 2010 19:21 BRUXELLES - Il Sole 24 Ore
Capitale delle banche e derivati, in arrivo nuove regole dalla Ue

Presto la nuova commissione europea presenterà le proposte sulle regole di solidità delle banche, sulla qualità e il livello del loro capitale. Lo ha annunciato il commissario Ue designato al mercato interno, il francese Michel Barnier, nell'audizione all'Europarlamento. Barnier non ha presentato un calendario limitandosi a dire che le proposte, una vera e propria priorità, saranno fatte «nei prossimi mesi».
Barnier ha confermato che l'esecutivo europeo proporrà iniziative legislative sui prodotti derivati e la creazione delle camere di compensazione e procederà a una revisione della direttiva sugli abusi di mercatò «senza evitare argomenti difficili come le sanzioni e le vendite allo scoperto».
In questi settori, ha detto Barnier, «l'Europa non può essere in ritardo». Per evitare critiche specie da parte britannica, il commissario francese, ha rivendicato il principio per cui «l'economia ha bisogno dei mercati», ma ha anche aggiunto subito dopo che la finanza è competitiva «con buone regole per restaurare la fiducia», con una regolazione «intelligente che valorizzi la stabilita e incoraggi l'innovazione».
Al momento della sua designazione il presidente francese Nicolas Sarkozy aveva inneggiato al «trionfo» della regolazione francese parlando dei britannici come dei «grandi perdenti». Oggi Barnier ha assicurato che difenderà l'interesse generale anche se «non contro i governi ma con i governi». In ogni caso ha tenuto a precisare che non prenderà ordini né da Parigi né da Londra
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Crisi Usa: salvati 2 mln di posti
mercoledì, 13 gennaio 2010 19:32 WASHINGTON
(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Le misure di stimolo varate dall'Amministrazione Obama l'anno scorso hanno salvato tra 1,5 e 2 milioni di posto di lavoro. Oltre che avere aiutato la ripresa economica negli Usa. Lo ha detto la Casa Bianca in un rapporto diffuso oggi. Tuttavia, il governo ammonisce che le prospettive future per l'economia a stelle e strisce restano ''incerte''.

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est tornano a salire, bene i bancari, male i petroliferi
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est sono tornate oggi a salire.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca lo 0,2% a 1.538,43 punti. I volumi di scambio sono auemntati rispetto a ieri ma sono rimasti al di sotto della media. Il listino russo è stato sostenuto oggi dai bancari. Sberbank (RU0009029540) ha chiuso in rialzo dell'1,4% e VTB Bank (RU000A0JP5V6) dello 0,8%. Il calo del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi. Rosneft (RU000A0J2Q06) ha perso lo 0,8%, Surgutneftegas (RU0006936028) lo 0,2% e Tatneft (RU0009033591) lo 0,7%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,3% a 22.735,33 punti. Quasi tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in rialzo. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato l'1,9%, Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,2% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,8%. MOL (HU0000068952) ha perso l'1,6%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,7% a 1.184,6 punti. Tra i titoli del listino ceco Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,5%, Komercni Banka (CZ0008019106) l'1%, Erste Group Bank (AT0000652011) lo 0,9% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,5%. Unipetrol (CZ0009091500) ha perso lo 0,3%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 41.140,46 punti. Il listino polacco ha beneficiato della solida performance dei bancari. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato lo 0,9%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo 0,3%, BZW Bank (PLBZ00000044) il 2,9% e BRE Bank (PLBRE0000012) il 2,1%. Ancora male i titoli dei produttori di materie prime KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha perso lo 0,6%, PKN Orlen (PLPKN0000018) lo 0,5% e Lotos (PLLOTOS00025) lo 0,4%.
Redazione Borsainside 20:04

 

 

Usa: Beige Book, Ripresa Economica Si Sta Lentamente Ampliando
mercoledì, 13 gennaio 2010 20:18 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 13 gen - L'economia degli Stati Uniti sta registrando una ripresa piu' ampia anche se il processo e' ancora lento le condizioni generali restano difficili. E' quanto emerge dal Beige Book, il rapporto della Federal Reserve che sara' utilizzato per la riunione del Federal Open Market Committee del prossimo 26 gennaio. I dati, si legge, mostrano che ''mentre l'attivita' economica resta su un livello basso, le condizioni generali sono ulteriormente migliorate e questi progressi sono diffusi in modo geograficamente piu' ampio rispetto all'ultimo rapporto''. Dieci distretti della Fed hanno mostrato un aumento dell'attivita' o un miglioramento delle condizioni mentre nei restanti due, quelli che comprendono Philadelphia, la Pennsylvania, e Richmond in Virgina, emergono ''dati contrastanti''. Il quadro e' piu' positivo rispetto all'ultima edizione del Beige Book dove solo otto distretti su 12 avevano mostrato una crescita. Nella maggior parte delle aree, prosegue la ricerca, c'e' stata una spesa per consumi nel periodo natalizio ''leggermente piu' consistente rispetto al 2008 anche se resta al di sotto dei livelli del 2007''. Stabili o in leggero aumento le vendite di auto e l'attivita' manifatturiera mentre le vendite immobiliari sono aumentate nella maggior parte dei distretti, specialmente per le case piu' economiche, con prezzi ancora stabili. Notizie ancora poco confortnati dal mercato del lavoro dove la Fed registra il ritorno alle assunzioni in poche aree ribadendo, pero', che ''le condizioni restano generalmente deboli con modesti aumenti salariali in pochi distretti''.

 

 

Le borse di San Paolo e Città del Messico chiudono in leggero rialzo
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso oggi in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,4% a 70.385,47 punti. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato l'1,4%. Bank of America ha alzato oggi le sue stime sul prezzo del ferro per il 2010. I titoli dei produttori d'acciaio hanno registrato una ripresa. Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato l'1,7%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) lo 0,5% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) lo 0,2%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in ribasso dell'1,4%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,1% a 32.836,08 punti. Tra le blue chips messicane América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,1% e Grupo Mexico (MXP370841019) l'1,4%. Cemex (MXP225611567) e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) hanno perso entrambi l'1,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 3%, l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,5%, l'IGBC a Bogotà lo 0,6% e l'IBVC a Caracas il 2,9%. Il General a Lima ha perso lo 0,3%.
Redazione Borsainside 23:58

 

 

 

 
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WALL STREET: RITROVA LA STRADA DEI RIALZI

13 Gennaio 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Il mercato reagisce dopo la peggiore seduta del 2010. Bene finanziari, tecnologici e farmaceutici. Il greggio scivola sotto area $80 per la prima volta in dieci sedute e gli energetici ne risentono.
Wall Street ha reagito bene dopo la peggiore seduta del 2010, con gli acquisti che hanno interessato un po' tutti i settori, anche se a saltare agli occhi e' la prova dei tecnologici.

Non sono da meno banche e aziende farmaceutiche, i cui rialzi hanno messo in secondo piano i timori circa una ripresa dell'economia mondiale. Il Nasdaq ha guadagnato l'1.12% attestandosi a 2307,90 punti, il Dow Jones lo 0.5% a 10680,77 punti, mentre l'S&P 500 lo 0.83% a quota 1145,68.

Buone notizie, anche se non esaltanti, sono arrivate dall'ultimo rapporto della Federal Reserve: il cosiddetto Beige Book ha evidenziato una crescita moderata dell'economia, anche a livello geografico, rispetto al report precedente. Tuttavia rimangono ancora deboli il mercato del lavoro e quello del credito.

L'indice settoriale dei bancari e' avanzato dell'1% circa, con Wells Fargo e Bank of America a guidare i rialzi. E pensare che al'inizio di seduta Bank of America era in fondo al listino delle blue chip.

All'interno del comparto farmaceutico si sono messe in evidenza AstraZeneca e Merck, entrambe favorite dalla promozione di Credit Suisse. Merck ha chiuso in testa al Dow.

Nel Nasdaq e' stata la produttrice del palmare BlackBerry, Research in Motion, ad attirare il maggior numero di richieste, probabilmente traendo giovamento da qualche presa di profitto dopo i cali di ieri. In denaro anche le compagnie aeree e le societa' di alberghi, con i rispettivi benchmark settoriali che hanno guadagnato quasi il 3% ciascuno.

In controtendenza il comparto energetico, penalizzato dal deprezzamento del petrolio, su cui ha pesato l'incremento superiore al previsto delle scorte di greggio settimanali. A contendersi la maglia nera nel Dow 30 sono state Chevron e AT&T.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna febbraio hanno ceduto $1.14 attestandosi a quota $79.65 al barile. Sul valutario, l’euro si rafforza a $1.4509 nei confronti del dollaro. In rialzo l’oro a $1135.80 l’oncia (+$8.60). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito di 9 punti base al 3.7280%.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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