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21 Gennaio
2010 03:08 NEW YORK
BORSA: IL RALLY NON E' FINITO, S&P500 VERSO 1250
di WSI
Il mercato azionario proseguira' nel trend rialzista e
nonostante gli alti e bassi e gli utili non sempre
esaltanti, il 2010 regalera' buone soddisfazioni agli
investitori. In particolare fiducia nei settori
tecnologico e...
Dove sono diretti i mercati dopo due sedute dall'esito
completamente opposto? Gli analisti Todd Salamone, vice
presidente senior delle ricerche per Schaeffer’s
Investment Research, e Dan Genter, presidente e AD di
RNC Genter Capital Management, concordano su un punto:
il 2010 sara' un anno positivo per il mercato e l'S&P
500 raggiungera' almeno quota 1250 punti.
"Siamo rialzisti per il 2010", ha annunciato Salamone
all'emittente Usa CNBC, aggiungendo che quando il
mercato si rende protagonista di un rally cosi',
risalendo dal bottom, il morale degli investitori di
solito passa attraverso quattro fasi: disperazione,
scetticismo, accettazione ed infine euforia.
"Al momento siamo solo allo stadio dello scetticismo. E'
un indice che il denaro parcheggiato nelle retrovie puo'
ancora fare il suo ingresso sul mercato e spingerlo al
rialzo".
La Borsa di
Tokyo torna a salire con gli esportatori
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo. Il Nikkei ha
guadagnato l'1,2% a 10.868,41 punti ed il Topix l'1,2% a
956,03 punti. Gli esportatori hanno guidato la lista dei
rialzi. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato il 2,1%,
Honda (JP3854600008) l'1,7%, Canon (JP3242800005)
l'1,9%, Panasonic (JP3866800000) il 3,4% e Sony
(JP3435000009) 4,1%. Lo yen è sceso oggi rispetto al
dollaro ai suoi più bassi livelli degli ultimi sette
giorni. TDK (JP3538800008) ha chiuso in rialzo del 4,8%.
Citigroup ha promosso il titolo del gigante
dell'elettronica a "Buy".
I semiconduttori hanno beneficiato dei solidi dati di
bilancio pubblicati dalla coreana Hynix Semiconductor
(KR7000660001), il secondo produttore al mondo di chip
per computer. Advantest (JP3122400009) ha chiuso in
rialzo del 3,6%, Tokyo Electron (JP3571400005) del 2,1%,
Elpida (JP3167640006) del 4,6% e Toshiba (JP3592200004)
dell'1,7%.
Redazione Borsainside 07:30
Forex, euro
ai minimi 5 mesi su dollaro, occhi puntati su Cina
giovedì, 21
gennaio 2010 - 7:31 CET
L'euro è sceso ai minimi di cinque mesi contro la valuta
americana mentre il dollaro australiano ha difeso le
posizioni. Sono contrastanti le notizie provenienti
dalla Cina: se da una parte la crescita economica nel
2009 è risultata ben sopra il target governativo,
dall'altra continuano ad intensificarsi le manovre di
stretta monetaria da parte della banca centrale.
"Una graduale stretta per prevenire bolle sarà positiva
nel medio e lungo termine", commenta Jun Kato, operatore
presso un istituto cinese. "Tuttavia, dal momento che le
maggiori economie a livello mondiale stanno ancora
discutendo sui tempi per le strategie di uscita, la
speculazione sulla stretta cinese aumenterà le
preoccupazioni sull'impatto che questa avrà
sull'economia mondiale nel breve termine".
Intorno alle 8,00 l'euro - provato questa settimana
dalle preoccupazioni sui conti pubblici della Grecia -
passa di mano a 1,4112/15 dollari (+0,08%), ai minimi da
metà agosto, e a 0,8667/71 contro la sterlina da 0,8654.
Dollaro/yen è a 91,46/51 dalla chiusura newyorkese a
91,22, mentre l'indice sul dollaro, che monitora
l'andamento del biglietto verde sul paniere delle sei
maggiori valute, è poco mosso a 78,365.
Cina: l'Economia Torna a Correre, Nel 4* Trim Pil +10,7%
giovedì, 21 gennaio 2010 08:31 PECHINO
(ASCA) - Roma, 21 gen - Torna a correre a ritmi molto
sostenuti l'economia cinese. Secondo i dati diffusi
dall'Ufficio statistico nel quarto trimestre del 2009
l'economia cinese ha messo a segno una crescita del
10,7% su base annuale rivedendo al rialzo la precedente
stima del 9,1%. Si tratta del maggiore incremento del
pil da oltre due anni. Per l'intero 2009 il pil della
Cina mostra un tasso di espansione dell'8,7%, ben al di
sopra del target minimo dell'8%.
Usa, Obama
verso limiti a banche
giovedì, 21 gennaio 2010 - 9:19 CET
(ANSA) - NEW YORK, 21 GEN - Nuovi limiti per le banche
in termini di taglia e di rischi. E' quanto dovrebbe
proporre oggi il presidente americano Barack Obama. Lo
riporta il Wall Street Journal. Obama terra' un discorso
oggi sulla riforma delle finanza al termine di un
incontro con l'ex presidente della Fed Paul Volcker.
L'iniziativa di Obama ha come obiettivo quello di
scoraggiare le banche a divenire cosi' grandi da
rappresentare un rischio per l'economia e da alterare la
normale concorrenza.
Banca
Mondiale: ripresa in atto ma attenzione a exit strategy
precoci
BlueTG.it - giovedì, 21 gennaio 2010 - 9:43 CET
La Banca Mondiale lancia un monito in merito alle
prospettive del 2010: la crisi economica è ampiamente
alle spalle, spiegano in un report gli analisti
dell’istituto, ed è in corso una ripresa economica
modesta.
Tuttavia questa potrebbe perdere rapidamente slancio nel
caso in cui i governi iniziassero a drenare
anticipatamente parte della liquidità straordinaria
immessa negli ultimi trimestri sui mercati.
Bce:
crescita 2010 Eurolandia moderata
giovedì, 21 gennaio 2010 10:42 BRUXELLES
(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Nel 2010 l'espansione
dell'economia di Eurolandia avra' un 'ritmo moderato' e
il processo di recupero risultera' discontinuo. Cosi' la
Bce. Lo afferma la Banca Centrale Europea secondo cui
'la disoccupazione nell'area dell'euro dovrebbe
seguitare ad aumentare in certa misura' e l'inflazione
si attestera' sull'1%. Per la Bce 'gli sgravi fiscali
andrebbero considerati soltanto nel medio periodo, una
volta che i paesi avranno recuperato un sufficiente
margine di manovra nei bilanci'.
Grecia si finanzierà sui mercati, non ha bisogno di
aiuti
giovedì, 21 gennaio 2010 10:47 ATENE
La Grecia non ha chiesto aiuto in campo finanziario e ha
fiducia nella sua capacità di coprire le sue necessità
di finanziamento nei prossimi mesi.
Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze, mentre i
mercati penalizzano anche stamane titoli di Stato e
azionario ellenici.
"Non ci aspettiamo che qualcuno venga in nostro aiuto.
La Grecia non l'ha chiesto e non si aspetta niente di
simile" ha detto il ministro delle Finanze George
Papaconstantinou parlando a una conferenza bancaria.
"Saremo in grado di soddisfare le nostre necessità di
finanziamento sui mercati internazionali nelle prossime
settimane e nei prossimi mesi, secondo le scadenze che
abbiamo", ha aggiunto.
Il ministro ha detto anche che le previsioni
macroeconomiche contenute nel piano di consolidamento
fiscale della Grecia sono realistiche.
"Credo che lo scenario macroeconomico [del programma di
stabilità] sia realistico" ha detto Papaconstantinou.
"La Grecia registrerà una recessione marginale nel 2010,
mentre la ripresa diventerà evidente nella seconda parte
dell'anno, per trasformarsi in tassi di crescita
positiva nel 2011".
Stamane il differenziale di rendimento tra i titoli di
Stato greci e tedeschi per la scadenza decennale è
salito a 311 punti base, al massimo dall'ingresso di
Atene nell'Unione monetaria a inizio 2001. Male anche il
settore bancario: i titoli del comparto cedono il 3,9%
nei primi scambi.
"Le banche sono sotto i riflettori dal momento che ci
sono timori che la contrazione dell'economia porterà a
una caduta degli utili e che l'allargamento degli spread
crea timori sul funding degli istituti" commenta Takis
Zamanis, capo dei trader a Beta Securuties.
Bce: Nel Medio Termine Inflazione Restera' Intorno a
+1%. Sotto Target
giovedì, 21 gennaio 2010 11:04 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 21 gen - Inflazione fredda nell'Eurozona,
nonostante l'accelerazione di dicembre 2009 a +0,9%
annuo dopo +0,5% di novembre. La debolezza della ripresa
economica e l'assorbimento, finora efficace, delle
pressioni di prezzi delle materie prime rendono
plausibile ritenere ''che nel medio termine l'inflazione
restera' intorno all'1%'', scrive il Bollettino della
Bce. Si tratta di un livello ben inferiore all'obiettivo
di stabilita' (target) di medio termine dei prezzi al
consumo fissato dalla Bce ''sotto, ma vicino al 2%''.
Bce: Nel 2010 Disoccupazione Crescera'. Lavorare a
Strategia Ue 2020
giovedì, 21 gennaio 2010 11:20 BRUXELLES
(ASCA) - Roma, 21 gen - Gli effetti della recessione
continueranno anche nella fase di ripresa economica e
dunque la disoccupazione e' destinata a salire
nell'Eurozona e nella Ue nel 2010. Per questo la Bce
partecipera' alla consultazione della Commissione Ue
sulla strategia Ue 2020 destinata a sostituire l'attuale
strategia di Lisbona. La nuova ''road map'' della Ue
''dovrebbe focalizzarsi sull'aumento della crescita
potenziale e dell'occupazione migliorando il
funzionamento dei mercati dei prodotti e del lavoro'',
scrive la Bce nel Bollettino di gennaio.
Roubini: correzione listini potrebbe avvenire nel
secondo semestre
BlueTG.it - giovedì, 21 gennaio 2010 11:36 NEW YORK
Il rally globale dei listini azionari potrebbe avere
termine nella seconda parte dell’anno, una volta
constatata la debolezza della ripresa per le maggiori
economie mondiali e dato che le pressioni
deflazionistiche pongono limiti alla crescita dei
profitti per le aziende. E’ tornato a dichiararlo da
Hong Kong, secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg,
Nouriel Roubini, passato alla storia per aver predetto
con largo anticipo l’ultima crisi finanziaria mondiale.
“L’economia mondiale sta recuperando terreno” ha
concesso l’economista, “ma da marzo a oggi i prezzi
degli asset sono andati alle stelle. Se ho ragione nella
seconda parte dell’anno si registrerà un rallentamento
della crescita negli Stati Uniti, in Europa e in
Giappone e questo potrebbe dar vita a una correzione dei
mercati”, dato che vi sarebbe il rischio di sorprese
negative a livello di dati macroeconomici.
Mediolanum:
Doris, ottimo 2009
giovedì, 21 gennaio 2010 - 11:38 CET
(ANSA) - MILANO, 21 GEN - Mediolanum (Milano: MED.MI -
notizie) ha chiuso il 2009 stimando masse gestite a 40
miliardi di euro in crescita del 35% con una raccolta
assoluta di 10 mld. Lo ha detto Ennio Doris, Ad del
gruppo, nel corso della 'Italian Financial Services
Conference' di Ubs (Virt-X: UBSN.VX - notizie) . Secondo
Doris, Mediolanum 'chiudera' il 2009 con un ottimo
risultato'. In particolare 'nel secondo e terzo
trimestre gli utili sono stati fortissimi grazie a
componenti straordinarie'.
Germania, Weber (Bce): ripresa più lenta ma intatta
giovedì, 21 gennaio 2010 11:40 BERLINO
La ripresa dell'economia tedesca dovrebbe rallentare ma
resta ancora intatta. Lo afferma il consigliere della
Bce Axel Weber.
Weber, che è anche il numero uno della Bundesbank, ha
inoltre affermato che la Germania non dovrebbe ridurre
le tasse senza un adeguato finanziamento del taglio.
"Il periodo tra ottobre e marzo è caratterizzato da un
raffreddamento della dinamica economica" si legge nel
testo di un discorso che Weber pronuncerà a Berlino. Ma
"il processo di ripresa è, nella sua sostanza, intatto".
"Facciamo conto sulla sua continuazione, ma con una
tempistica in qualche modo più lenta. Non c'è ragione
per dubitare del miglioramento", sono le parole del
presidente della Bundesbank, che è perplesso sui tagli
alle imposte previsti dal governo di Berlino, spiegando
che dovrebbero essere accompagnati da riduzioni di
spesa.
"Dovrebbe essere chiaro che una riduzione delle tasse
non finanziata non rappresenta un'opzione percorribile
nell'attuale contesto fiscale" afferma Weber. "Si
tratterebbe di una misura chiaramente contraria alle
regole europee e nazionali".
In aggiunta agli 8,5 miliardi di euro di sgravi fiscali
previsti per quest'anno, il governo tedesco sta
studiando eventuali altri tagli alle tasse fino a 20
miliardi a partire dal 2011 o dal 2012.
Gb: a Dicembre Fabbisogno Pubblico a 15,7 Mld Sterline.
Massimo Storico
giovedì, 21 gennaio 2010 11:42 LONDRA
(ASCA) - Roma, 21 dic - La crisi economica costa sempre
di piu'. Lo dicono i dati sul fabbisogno pubblico della
Gran Bretagna. Nel mese di dicembre disavanzo a 15,7
miliardi di sterline dai 13,8 miliardi del
corrispondente mese dello scorso anno. Si tratta del
massimo storico. Lo comunica l'ufficio statistico
nazionale. Il rapporto debito/Pil e' salito a 61,7% dal
51,7% del dicembre 2008.
Borse
Asia-Pacifico: Shanghai chiude in lieve rialzo, ancora
male Hong Kong
La maggior parte delle principali borse della regione
Asia-Pacifico ha chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,2% a 3.158,86
punti. Il listino cinese ha beneficiato della ripresa
dei bancari. Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha guadagnato l'1,8%, China Construction
Bank (CN000A0HF1W3) il 2,3% e Shanghai Pudong
Development Bank (CN0009282731) il 3,4%. I prezzi al
consumo sono aumentati lo scorso mese in Cina dell'1,9%.
La notizia ha aumentato la speculazione su un prossimo
aumento dei tassi d'interesse nel paese asiatico, una
misura che potrebbe spingere gli utili delle banche. Tra
gli assicurativi China Life (CN0003580601) ha chiuso in
rialzo del 2,2% e Ping An Insurance (CNE1000003X6) del
2%. Secondo l'agenzia stampa "Xinhua" il settore cinese
delle assicurazioni avrebbe generato lo scorso anno un
utile di CNY 53,1 miliardi. China Southern Airlines
(CN0009084145) ha guadagnato il 2,6%. La linea aerea ha
annunciato di attendersi di presentare un utile per
l'intero 2009. Il calo dei prezzi dei metalli ha pesato
sui minerari. Aluminum Corporation of China
(CNE1000001T8) ha perso l'1,4% e Jiangxi Copper
(CN0009070615) l'1,5%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2% a
20.862,67 punti. Sul mercato azionario della città
costiera hanno pesato anche oggi i timori legati ad una
possibile stretta monetaria in Cina. I titoli del
settore immobiliare hanno per questo motivo guidato
ancora la lista dei ribassi. Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha perso il 2,4%, Cheung Kong Holdings
(HK0001000014) il 2,2%, Sino Land (HK0083000502) l'1,5%
e Henderson Land (HK0012000102) il 4,1%. Tra i bancari
HSBC (GB0005405286) ha perso lo 0,9%, Hang Seng Bank
(HK0011000095) l'1,1%, Bank of East Asia (HK0023000190)
l'1% e Bank of China (CN000A0J3PX9) il 2%. Tra i
petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha chiuso in calo
del 2,3%, Sinopec (CN0005789556) dell'1,7% e CNOOC
(HK0883013259) del 2%. Il prezzo del petrolio ha perso
ieri a New York l'1,8%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,8%, il Taiex a Taipei l'1,1% e lo
Straits Times a Singapore l'1,5%. Il Kospi a Seul ha
guadagnato lo 0,5%.
Redazione Borsainside 12:13
Goldman Sachs: Nel 4* Trim Utile Netto Vola a 4,95 Mld.
Sopra Attese
giovedì, 21 gennaio 2010 14:17 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 21 gen - Goldman Sachs (NYSE: GS -
notizie) ha chiuso il 4* trimestre con ricavi pari a
9,62 miliardi di dollari e utile netto a 4,95 miliardi.
L'utile per azione e' salito a 8,20 dollari contro una
perdita di 4,97 dollari registrata nel corrispondente
trimestre dello scorso anno. Lo comunica una nota della
banca Usa. L'utile per azione e' stato nettamente
superiore al consensus degli analisti posto a 5,18
dollari. Per l'intero 2009, Goldman Sachs ha conseguito
ricavi pari a 45,17 miliardi e utile netto a 13,39
miliardi. L'utile per azione risulta pari a 22,17
dollari rispetto ai 4,17 dollari del 2008. Il Roe per
2009 risulta pari al 22,5%.
Goldman
Sachs: a Dipendenti Compensi Pari a 16 Mld Dollari -20%
giovedì, 21 gennaio 2010 - 14:33 CET
(ASCA) - Roma, 21 gen - Goldman Sachs (NYSE: GS -
notizie) ha ridotto i compensi (compresi bonus e
benefits) del 20% su base annuale portandoli a ''soli''
16,19 miliardi di dollari. La nota della banca Usa,
spiega che il monte compensi rappresenta il 35,4% dei
ricavi netti rispetto al 48% del 2008, ''si tratta del
piu' basso rapporto compensi/ricavi'' della storia di
Goldman Sachs. Nei fatti 4 miliardi di meno rispetto al
2007 che registro il record dei ricavi. Sull'entita' dei
bonus c'e' un'aspra polemica con la Casa Bianca che li
ha definiti ''osceni'' rispetto alla difficile
situazione che vive la Main Street (la gente comune) e
soprattutto alla luce del fatto che molte istituzioni
finanziarie Usa sono state tenute in piedi con i fondi
dei contribuenti. Finanziamenti che hanno evitato una
catena di fallimenti. Goldman Sachs ha comunque
restituito da tempo i fondi pubblici ricevuti dal Tesoro
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Giovedì 21 Gennaio 2010 |
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India
- Edizione New Delhi |
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Grecia
- Edizione
Atene |
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Emirati Arabi - Edizione Dubai |
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Usa: Nuove
Richieste Sussidi Disoccupazione +36.000 Peggio Delle
Attese
giovedì, 21 gennaio 2010 - 14:35 CET
(ASCA) - Roma, 21 gen - Le nuove richieste di sussidi di
disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate la
scorsa settimana di 36.000 unita' a quota 482.000. Lo ha
reso noto il Dipartimento al Lavoro dell'amministrazione
Usa. Il dato e' uscito nettamente peggiore delle
previsioni degli analisti che si aspettavano un calo di
4.000 unita' a quota 440.000 nuove richieste.
Paesi
emergenti supereranno Pil G7
giovedì, 21 gennaio 2010 14:35 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Il Pil dei 7 principali Paesi
emergenti superera' il Pil dei Paesi del G7 nel 2020. E'
la previsione di PricewaterhouseCoopers (PwC). In uno
studio in cui si spiega la crescita dei principali Paesi
emergenti (Cina, India, Brasile, Russia, Messico,
Indonesia e Turchia) si sottolinea che la Cina
diventera' la prima economia mondiale battendo il
primato degli Stati Uniti. 'Il motore del rafforzamento
dei sette Paesi emergenti e' la crescita rapida della
Cina'', si legge nel rapporto.
Banca Mondiale: Nel 2010 Pil Globale +2,7% Ma 64 Mln Di
Poveri In Piu'
giovedì, 21 gennaio 2010 14:59 WASHINGTON
(ASCA-MarketNews) - Washington, 21 gen - La Banca
Mondiale prevede nel 2010 una ripresa dell'economia, e'
quanto emerge dall'ultimo rapporto annuale del Global
Economics Prospects. Il Pil mondiale dovrebbe salire a
+2,7% dopo la contrazione pari a -2,2% del 2009. Per il
2011 si prevede un ulteriore rafforzamento del ciclo con
il Pil a +3,2%. Tireranno la volata i paesi emergenti la
cui crescita e' prevista al +5,2% quest'anno e +5,8% il
prossimo. Piu' contenuto il progresso delle economie
sviluppate +1,8% quest'anno e +2,3% nel 2010. I volumi
del commercio mondiale dovrebbero espandersi del 4.2%
quest'anno e del 6,2% del prossimo dopo la contrazione
del 14,4% registrata nel 2009. Nonostante la netta
prevalenza dei segni piu', la Banca Mondiale vede ancora
nubi e incertezze alla orizzonte che portano a definire
l'attuale fase di ripresa come ''fragile''. In
particolare i punti di massima criticita' sono
riconducibili alla fiducia di consumatori e imprese e
alla persistenza della disoccupazione. Resteranno
indietro i paesi piu' poveri del pianeta che potrebbero
richiedere interventi di sostegno (sia con donazioni e
sia con prestiti agevolati) per cifre ''comprese tra 35
e 50 miliardi di dollari''. Per effetto della
recessione, nel 2010 il pianeta contera' 64 milioni di
poveri in piu', cioe' '' individui che vivono in
condizioni di estrema poverta' (budget personale
giornaliero inferiore a 1,25 dollari al giorno)'',
spiega il rapporto.
Usa: Obama e Volcker Pronti a Mettere Limiti Su Trading
Delle Banche
giovedì, 21 gennaio 2010 16:18 WASHINGTON
(ASCA-MarketNews) - Washington, 21 gen - Nessun ritorno
del Glass-Steagall Act (la legge che separava banche
commerciali da banche di investimento abrogata
dall'amministrazione Clinton) ma nemmeno l'accettazione
passiva dello status quo. L'amministrazione Usa si
prepara a limitare le possibilita' di trading per le
banche. Lo hanno confermato funzionari della Casa Bianca
precisando che l'amministrazione e' gia' in contatto con
il Congresso per calendarizzare il passaggio legislativo
del provvedimento. Questa mattina alle ore 11:10 (ora di
New York) e' previsto un incontro tra Paul Volcker,
numero uno del consiglio per la ripresa economica, un
organo che risponde direttamente alla Casa Bianca, e il
presidente Usa, Barack Obama. Obama poi dovrebbe
comunicare le decisione ai media verso le ore 11:40. Il
nucleo delle nuova iniziativa prevede che le banche non
possano piu' utilizzare per il trading proprietario la
parte della raccolta rappresenta dai depositi bancari
non assicurati presso la Fdic. L'idea e' quella di
evitare che le banche impieghino la raccolta non coperta
dall'assicurazione sui depositi per operazione di
trading rischiose di cui alla fine sono le uniche
beneficiare in caso di profitti mentre, in caso di
perdite, come accaduto nella recente crisi finanziaria,
queste vengano scaricate sul Tesoro (NYSE: TSO -
notizie) e sulla Fed.
Banche:
stretta patrimonio male credito
giovedì, 21 gennaio 2010 - 16:19 CET
(ANSA) - MILANO, 21 GEN -Una richiesta eccessiva di
patrimonializzazione delle banche si potrebbe tradurre
in una 'effettiva riduzione della quantita' di credito'.
Cosi' il direttore generale dell'Abi Sabatini, in
occasione della conferenza sui servizi finanziari.
Sabatini dice: 'Siamo alla fase dell'analisi, stiamo
valutando proposte che non sono del tutto omogenee e la
revisione della qualita' del capitale e' un tema
importante per garantire una maggior armonizzazione
dell'applicazione delle regole di Basilea 2'.
Il Philly
Fed affossa Wall Street
BlueTG.it - giovedì, 21 gennaio 2010 17:15 NEW YORK
Wall Street perde bruscamente quota dopo un avvio in
cauto recupero. A pesare sugli indici americani, al
momento in calo tra lo 0,9% del Nasdaq e l’1,5% del Dow
Jones, è il calo imprevisto del Philly Fed di gennaio,
da 22,5 a 15,2 punti.
Calo che indica una nuova frenata dell’attività
manifatturiera nell’area di Filadelfia e che brucia le
attese per un calo contenuto a 17 punti. A parziale
consolazione, il sottoindice relativo all’occupazione
torna a salire e raggiunge i 6,1 punti, il livello più
elevato dal febbraio 2008.
Usa:
superindice economico +1,1%
giovedì, 21 gennaio 2010 - 16:56 CET
(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Il superindice economico
statunitense a dicembre ha segnato un rialzo mensile
dell'1,1%, dal +1% del mese prima (dato rivisto). Il
dato supera le previsioni degli analisti per un rialzo
dello 0,7%. Lo scrive l'agenzia Bloomberg. Il
superindice economico anticipa l'andamento futuro
dell'economia Usa.
21 Gennaio
2010 17:16 NEW YORK
CITIGROUP: ULTIMATUM DI ALWALEED A PANDIT
di WSI
Pressioni sulla banca d'affari da parte del suo
principale azionista. Per il principe saudita il 2010
sara' un anno cruciale e si aspetta solidi ritorni sugli
investimenti.
Pressioni su Citigroup da parte del suo principale
azionista. Torna a parlare il principe saudita Alwaleed
bin Talal e lo fa indirizzando le sue parole
direttamente al numero uno della banca americana Vikram
Pandit. Il 2010 sarà un anno cruciale, ha avvertito
facendo capire che si aspetta un solido ritorno dagli
investimenti effettuati nell'istituto.
Dai suoi avvertimenti, trapela un certo disappunto
sull'andamento degli ultimi due anni, dove la recessione
che ha messo in ginocchio il mondo intero ha portato a
tagli nei profitti.
In un’intervista Alwaleed bin Talal ha dichiarato: "non
intendo minacciare nessuno, ma ho detto a Pandit che il
mercato gli ha dato due anni di campo libero, ma ora è
arrivato il momento di portare risultati e questo è
l'anno per lui in cui può centrare l'obiettivo o
mancarlo. E lui lo deve centrare".
Il principe saudita ha continuato, aggiungendo che "è
davvero importante..soprattutto per quegli investitori
che hanno pazientato tutto questo tempo. La luna di
miele è finita. Due anni sono più che sufficienti e
penso che Pandit ce la farà"
Crisi:
Obama, Piano Per Limitare Dimensioni e Rischi Banche
giovedì, 21 gennaio 2010 - 17:45 CET
(ASCA-AFP) - Washington, 21 gen - Un piano per limitare
le dimensioni e la complessita' delle banche al fine di
limitare l'esposizione ai rischi finanziari che mettono
in pericolo il credito: e' quanto ha annunciato il
presidente Usa, Barack Obama nel corso di una conferenza
stampa.
Crisi:
Obama, ora rilancio economia
giovedì, 21 gennaio 2010 - 18:27 CET
(ANSA) - NEW YORK 21 GEN - Stiamo lavorando -dice Obama-
per rilanciare l'economia americana. Gli sforzi del
governo hanno aiutato a prevenire una nuova Depressione.
Il presidente Usa annuncia nuovi limiti alle banche per
evitare che diventino troppo grandi per fallire e per
limitare le prese di rischio. Nessuna banca puo' avere o
investire in hedge fund, afferma Obama, presentando una
proposta che punta a 'limitare il consolidamento del
settore finanziario'. 'L'irresponsabilita'' delle banche
richiede nuove regole'.
21 Gennaio
2010 18:15 NEW YORK
STOP DI OBAMA ALLE BANCHE, SELL-OFF SUI FINANZIARI
di WSI
Regole piu' severe per gli istituti bancari dettate dal
Presidente Usa. Gli investitori non gradiscono,
immediata la reazione: Morgan Stanley -5%, Bank of
America -4.97%, Goldman Sachs -4.6%, Citigroup -4.2%.
Crisi: Obama, Mai Piu' Contribuenti Usa Ostaggio Delle
Banche
giovedì, 21 gennaio 2010 18:37 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 21 gen - ''Non accadra' mai
piu' che i contribuenti americani vengano presi in
ostaggio da una banca che e' troppo grande per
permettere che possa fallire''. Lo ha detto il
presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel corso
della conferenza stampa alla Casa Bianca in cui e' stato
presentato il piano per limitare le attivita' e le
dimensioni delle banche. Il presidente Usa e' tornato ad
accusare gli istituti di credito e quelli finanziari di
aver fatto scoppiare la ''peggiore crisi economica dai
tempi della Grande Depressione''. Le banche, ha aggiunto
il Obama, si sono accollate ''rischi sconsiderati'' solo
per ricercare ''facili profitti'' e distribuire ''bonus
enormi'' mettendo in pratica una ''abbuffata'' di ''irresponsabilita'''.
Obama ha annunciato la volonta' di voler presentare la
riforma al Congresso, anche se Wall Street ''spieghera'
un esercito di lobbisti per uccidere il piano''. Ma ''se
queste persone vogliono guerra, che guerra sia. Sono
pronto a combattere'', ha detto. Il piano di Obama mira
a limitare le dimensioni e le attivita' degli istituti
di credito, i quali dovranno scegliere su quale fronte
operare. L'iniziativa prevede inoltre un meccanismo che
impedisce alle banche di possedere o investire in hedge
fund e in fondi di private equity. Inoltre, Obama ha
spiegato che e' allo studio una proposta per limitare le
fusioni tra operatori nel settore finanziario.
Borse
europee: Chiusura negativa, affondano i bancari
La maggior parte dei principali listini azionari europei
ha chiuso anche oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a
Londra ha perso l'1,6%, iI DAX a Francoforte l'1,8%, il
CAC40 a Parigi l'1,7%, il FTSE MIB a Milano l'1,1% e lo
SMI a Zurigo lo 0,1%.
I bancari sono andati a picco. Barclays (GB0031348658)
ha perso il 5,9%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012)
il 7,1%, Commerzbank (DE0008032004) il 3,8%, Société
Générale (FR0000130809) il 4,7%, Intesa Sanpaolo
(IT0000072618) l'1,5%, Banco Santander (ES0113900J37) il
4,2% e UBS (CH0024899483) l'1,6%. Il Presidente degli
USA Barack Obama ha annunciato oggi una serie di
proposte restrittive volte a controllare l'operato delle
banche.
I titoli dei produttori di materie prime hanno
registrato anche oggi delle forti perdite. Tra i
minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 6,2%,
BHP Billiton (GB0000566504) il 3,1%, Rio Tinto
(GB0007188757) il 5% e Xstrata (GB0031411001) il 3,8%.
Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha chiuso in
calo dell'1,5%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dello
0,5%, Eni (IT0003132476) dell'1,3% e Total
(FR0000120271) dell'1,2%. Le nuove richieste alla
disoccupazione sono a sorpresa aumentate la scorsa
settimana negli USA Il Philadelphia Fed, un indicatore
del settore manifatturiero, è calato inoltre più del
previsto. Le due notizie hanno fatto riaumentare i
timori del mercato sulle prospettive della prima
economia mondiale.
Bayer (DE0005752000) ha perso a Francoforte il 4,9%.
Morgan Stanley ha declassato oggi il titolo dell'impresa
tedesca ad Underweight".
A Milano Fiat (IT0001976403) ha chiuso in calo del 3,5%.
J.P. Morgan ha tagliato oggi il suo rating sul titolo
del gruppo italiano da "Neutral" ad Underweight".
TomTom (NL0000387058) ha perso ad Amsterdam il 10,6%.
Nokia (FI0009000681) ha annunciato che offrirà gratis il
suo navigatore Ovi Maps su 20 milioni di smartphones.
Gli acquisti si sono concentrati sui settori a carattere
difensivo. Tra i titoli dei produttori di beni di
consumo Henkel (DE0006048432) ha guadagnato lo 0,7% e
Nestlé (CH0012056047) l'1,7%. Tra i farmaceutici
AstraZeneca (GB0009895292) ha guadagnato l'1%, Novartis
(CH0012005267) l'1,2% e Roche (CH0012032048) lo 0,5%.
Redazione Borsainside 18:42
Haiti: Fmi,
prestito senza interessi
giovedì, 21 gennaio 2010 - 19:11 CET
(ANSA) - WASHINGTON, 21 GEN - Il Fmi dovrebbe approvare
il 27 gennaio il prestito senza interessi per due anni
da 100 milioni di dollari per Haiti. Si aspetta una
mobilitazione internazionale che portera' ad un vero e
proprio piano Marshall per l'isola. Lo ha detto oggi a
Washington, nella consueta conferenza stampa con i
giornalisti, Caroline Atkinson, direttore delle
pubbliche relazioni del Fondo.
Borse
dell'Europa dell'Est negative, Mosca -1,7%
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno
chiuso oggi in calo.
L'indice RTS ha perso a Mosca l'1,7% a 1.530,29 punti. I
volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri ma sono
rimasti al di sopra della media. Sul mercato azionario
russo ha pesato il clima negativo a Wall Street ed il
calo dei prezzi delle materie prime. Tutte le blue chips
russe hanno chiuso in ribasso. LUKoil (RU0009024277) ha
perso l'1,5%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 3,4%, Gazprom
(RU0007661625) il 3,8%, Norilsk Nickel (RU0007288411) lo
0,7% e Sberbank (RU0009029540) lo 0,8%.
Il BUX a Budapest ha perso l'1,8% a 22.127,31 punti. Tra
i titoli di maggior peso del listino ungherese OTP Bank
(HU0000061726) ha perso il 2,5%, Magyar Telekom
(HU0000016522) il 2,7%, MOL (HU0000068952) l'1,3% e
Gedeon Richter (HU0000067624) l'1,2%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,3% a 1.216,20 punti. Ceske
Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in calo
dell'1,4%. Il gigante delle utilities ha dovuto fermare
un reattore nella sua centrale di Dukovany a causa di
una perdita. Seduta negativa anche per i bancari.
Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso lo 0,3% e Erste
Group Bank (AT0000652011) l'1,8%. Dopo il balzo di ieri
CETV (BMG200452024) ha guadagnato oggi un ulteriore
8,7%. Bank of America ha promosso il titolo dell'impresa
impegnata nel settore dei media a "Buy".
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,7% a 41.617,21 punti.
Lotos (PLLOTOS00025) ha perso il 3%. Il Governo polacco
ha l'intenzione di vendere almeno una quota del 10%
dell'impresa petrolchimica. I bancari hanno chiuso anche
oggi contrastati. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha
guadagnato lo 0,2% e PKO Bank Polski (PLPKO0000016) lo
0,4%. BZW Bank (PLBZ00000044) e BRE Bank (PLBRE0000012)
hanno perso rispettivamente l'1,5% e il 3,1%.
Redazione Borsainside 21:00
American Express, sale utile trimestre
giovedì, 21 gennaio 2010 23:10 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 21 GEN - American Express (NYSE: AXP
- notizie) archivia il quarto trimestre con un utile
netto di 716 milioni di dollari. Segna cosi' un forte
aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente. I ricavi sono risultati pari a 6,5 miliardi
di dollari, oltre le attese degli analisti.
Borse
dell'America Latina: Solo Caracas resiste alle vendite
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso
ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2,8% a 66.270,14
punti. Sul mercato azionario brasiliano hanno pesato
anche oggi i timori legati ad una possibile riduzione
degli stimoli per l'economia in Cina. Nel settore
dell'acciaio Companhia Siderúrgica Nacional
(BRCSNAACNOR6) ha perso il 4,4%, Gerdau (BRGGBRACNPR8)
il 4,4% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 4,9%. Un possibile
rallentamento della crescita economica cinese potrebbe
condurre ad un calo dei prezzi dell'acciaio. Petroleo
Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 3,2%. Il prezzo
del petrolio ha chiuso ieri a New York in calo del 2,1%.
Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 3,6%. Il prezzo del rame
ha perso ieri al NYMEX l'1,8%
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso del 2,6%
a 31.205,30 punti. Tra le blue chips messicane América
Móvil (MXP001691213) ha l'1,1%, Grupo Mexico
(MXP370841019) il 5,6%, Cemex (MXP225611567) il 3,2% e
Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 3,6%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,5%, il General a
Lima l'1,6%, l'IGBC a Bogotà il 2,2% e l'IPSA a Santiago
del Cile lo 0,9%. L'IBVC a Caracas ha guadagnato lo
0,8%.
Redazione Borsainside 00:56
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WALL
STREET: FUTURES INCERTI IN ATTESA DI TRIMESTRALI
E DATI
21 Gennaio
2010 14:00 NEW YORK - WSI ______________________________________________
Gli
investitori mantengono un approccio cauto nell'attesa di
conoscere le trimestrali di big come Goldman Sachs e
Xerox. Sul fronte macro focus su sussidi, superindice e
Philly Fed. Il dollaro continua a guadagnare terreno
sull'euro.
Si profila una seduta in cauto progresso a Wall Street,
con i contratti sui principali indici azionari che
quando manca un'ora e mezzo all'inizio delle
contrattazioni scambiano di poco sopra i livelli di ieri
(vedi quotazioni a fondo pagina).
Gli investitori preferiscono non sbilanciarsi troppo
nell'attesa di conoscere i conti trimestrali di grandi
nomi come Goldman Sachs e Xerox, cosi' come alcuni dati
economici chiave dopo quelli molto solidi presentati
dalla Cina, il cui PIL nel quarto trimestre e' cresciuto
del 10.7%, piu' del previsto.
Il calendario macro Usa prevede alle 14:30 italiane la
pubblicazione delle richieste di sussidio di
disoccupazione settimanali, mentre alle 16 sara' la
volta del superindice di dicembre e del Philly Fed di
gennaio.
Tra le societa' che riporteranno i conti fiscali figura
un gruppo nutrito di istittui finanziari, tra cui
Goldman Sachs, Comerica, Fifth Third, Capital One, Legg
Mason e KeyCorp. Riporteranno inoltre le cifre
trimestrali Xerox, UnitedHealth Group e alcune compagnie
aeree come Continental e Southwest Airlines.
Sugli altri mercati, sul valutario il dollaro continua a
guadagnare terreno sull'euro, che non e' stato certo
aiutato dall'inatteso rallentamento in gennaio
dell'espansione dei settori manifatturiero e dei servizi
in Europa. La moneta unica si indebolisce a $1.4084.
Nel comparto energetico in progresso le quotazioni del
greggio. I futures con consegna febbraio avanzano di
$0.32 attestandosi a quota $77.99 al barile. In lieve
flessione l’oro a $1105.00 l’oncia (-$0.68). Avanzano i
prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul
benchmark decennale che e' sceso al 3.6700% dal 3.7070%
di ieri.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e' in rialzo di 2.50 punti (+0.22%) a
1136.50.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +1.75 (+0.09%)
a 1868.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 6.00 punti
(+0.06%) a quota 10563.00.
WALL
STREET: FUTURES SCIVOLANO SULLA SCIA DEI SUSSIDI
21 Gennaio
2010 14:50 NEW YORK - WSI ______________________________________________
Non bastano i
conti migliori delle attese di Goldman. Il mercato del
lavoro rimane ancora molto debole e si teme finira' con
il gravare sulla ripresa dell'economia. Pesano timori di
una stretta monetaria in Cina e il dollaro forte.
Si profila una seduta in ribasso a Wall Street, con i
contratti sui principali indici azionari che quando
manca un'ora e mezzo all'inizio delle contrattazioni
scambiano sotto i livelli di parita' (vedi quotazioni a
fondo pagina).
Un inaspettato incremento delle domande di indennita' di
disoccupazione ha messo in secondo piano gli utili
positivi di Goldan Sachs trainando al ribasso il
mercato.
Ad avere un impatto negativo sul morale degli operatori
sono anche le preoccupazioni circa un'eventuale stretta
monetaria in Cina e il nuovo rafforzamento del dollaro,
in particolare nei confronti dell'euro.
Le cifre della banca Goldman Sachs si sono rilevate
migliori del previsto, con gli utili di $8.20 per azione
che hanno battuto le attese degli analisti di ben $3. In
seguito alla presentazione della trimestrale le azioni
si muovono in controtendenza, avanzando di circa l'1%.
Nel corso della seduta gli investitori conosceranno
anche i conti trimestrali di Xerox, cosi' come altri
dati economici chiave dopo quelli molto solidi
presentati dalla Cina, il cui PIL nel quarto trimestre
e' cresciuto del 10.7%, piu' del previsto. Il calendario
macro Usa prevede alle 16 la pubblicazione del
superindice di dicembre e del Philly Fed di gennaio.
Sugli altri mercati, sul valutario il dollaro continua a
guadagnare terreno sull'euro, che non e' stato certo
aiutato dall'inatteso rallentamento in gennaio
dell'espansione dei settori manifatturiero e dei servizi
in Europa. La moneta unica si indebolisce a $1.4082.
Nel comparto energetico in progresso le quotazioni del
greggio. I futures con consegna febbraio avanzano di
$0.17 attestandosi a quota $77.91 al barile. In lieve
flessione l’oro a $1107.42 l’oncia (-$0.47). Arretrano i
prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul
benchmark decennale che e' salito al 3.6300% dal 3.5900%
di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e' in ribasso di 1.00 punti (-0.09%)
a 1133.00.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -0.75 (-0.09%)
a 1866.25.
Il contratto sull'indice Dow Jones lascia sul campo
20.00 punti (-0.19%) a quota 10537.00.
WALL
STREET: CONTRASTATA: NASDAQ SU CON EBAY
21 Gennaio
2010 15:30 NEW YORK - WSI ______________________________________________
Hi-tech
tonico con il colosso delle aste online (+7%). Il
mercato del lavoro rimane ancora debole: lancette
riportate indietro di otto mesi. Pesano inoltre i timori
di una stretta monetaria in Cina e il nuovo
rafforzamento del dollaro.
Apertura incerta tra denaro e lettera per il mercato
azionario americano, con i conti decisamente superiori
alle previsioni di Goldman Sachs che non sono stati
sufficienti a mettere in secondo piano le preoccupazioni
circa la situazione occupazionale.
Il Dow Jones cede lo 0.05% a quota 10598.17 punti, il
Nasdaq guadagna lo 0.37% a 2299.84 punti, mentre l'S&P
500 avanza dello 0.12% attestandosi in area 1139.46.
Dopo i cali marcati di ieri il mercato sembra essersi
stabilizzato. I conti molto convincenti di Goldman
Sachs, il cui EPS e' risultato di $3 superiore alle
stime, consentono ai titoli di avanzare di quasi l'1% in
avvio.
Sempre in ambito di trimestrali, la perdita piu'
limitata delle attese della banca regionale Fifth Third
ha spinto i titoli in rialzo del 7%. Fa ancora meglio
eBay, che dopo aver riportato ieri a mercati chiusi
numeri superiori alle previsioni in mattinata si rende
protagonista di un'accelerazione di oltre otto punti
percentuali.
Seagate Tech fa un balzo dell'11%, dopo che la societa'
ha pubblicato utili piu' alti del previsto e emesso un
outlook molto solido nel corso della conference call di
ieri sera.
Tuttavia il numero di richieste settimanali di sussidio
di disoccupazione piu' alto delle attese e il dollaro
forte non aiutano a tenere alto il morale degli
operatori. Si teme inoltre per una stretta monetaria in
Cina.
Sugli altri mercati, sul valutario il dollaro continua a
guadagnare terreno sull'euro, che non e' stato certo
aiutato dall'inatteso rallentamento in gennaio
dell'espansione dei settori manifatturiero e dei servizi
in Europa. La moneta unica si indebolisce a $1.4081.
Nel comparto energetico in progresso le quotazioni del
greggio. I futures con consegna marzo avanzano di $0.17
attestandosi a quota $77.91 al barile. In lieve
flessione l’oro a $1107.42 l’oncia (-$0.47). Arretrano i
prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul
benchmark decennale che e' salito al 3.6750% guadagnando
16 punti base rispetto a ieri.
WALL
STREET: GIU' DOPO OBAMA, DOW JONES -200
21 Gennaio
2010 18:30 NEW YORK - WSI ______________________________________________
Dow e S&P 500
in calo di quasi il 2%. Tiene meglio in Nasdaq, dove si
mette in evidenza eBay. Tonfo del 3% dei finanziari. Si
teme inoltre per una stretta monetaria in Cina dopo che
l'economia ha registrato un'espansione del 10.7%.
I listini azionari arrivano a meta' seduta in pesante
calo, con il Dow Jones che lascia sul terreno quasi due
punti percentuali. Piuttosto che focalizzare
l'attenzione sui profitti piu' alti del previsto di
Goldman Sachs e eBay, i trader si sono concentrati sui
timori legati alla Cina e al piano di Obama volto a
limitare l'assunzione di rischi in eccesso da parte
delle banche.
Il numero uno della Casa Bianca punta a limitare i
rischi in eccesso assunti dalle banche. Obama ha
annunciato una serie di misure in questa direzione nel
quadro di un programma di revisione del sistema
regolatorio sul settore finanziario.
Secondo i termini della proposta, alle banche non sara'
piu' consentito detenere, promuovere o investire in
fondi hedge per trarne profitti.
Nemmeno i conti molto convincenti di Goldman Sachs, il
cui EPS e' risultato di $3 superiore alle stime, sono
stati sufficienti a impedire ai titoli di crollare a
braccetto con tutto il settore. Le azioni perdono il 5%
a fronte di un calo del 3% del settore (benchmark XLF),
dove spiccano i ribassi di JP Morgan (-5.5%), Citigroup
(-3.5%), Morgan Stanley (-4.8%) e Bank of America
(-5.2%).
Dopo che l'economia cinese ha registrato un'espansione
del 10.7% nel quarto trimestre, Wall Street e'
preoccupata circa i piani di Pechino rivolti a limitare
le attivita' di prestito delle banche e su quello che
tale crescita' comportera' a livello di decisioni di
politica monetaria.
Dal fronte macro nel complesso sono giunte notizie
contrastanti. Il numero di richieste settimanali di
sussidio di disoccupazione piu' alto delle attese e il
dollaro forte non aiutano a tenere alto il morale degli
operatori.
Delude l'aggiornamento sul settore manifatturiero
dell'area di Philadelphia, mentre il superindice, che
fornisce una previsione dell'attivita' economica
americana nei prossimi 6-12 mesi, e' risultato superiore
alle attese.
In ambito di trimestrali, eBay si muove in
controtendenza, forte di un progresso di quasi il 9%,
dopo aver riportato ieri a mercati chiusi numeri
superiori alle previsioni. Da parte sua Seagate Tech fa
un balzo del 10%, dopo che la societa' ha pubblicato
utili piu' alti del previsto e emesso un outlook molto
solido nel corso della conference call di ieri sera.
A livello settoriale le migliori performance sono
segnate dai comparti: Volatility-VXX +4.1%, Regional
Banks-KRE +2.9%, Banks-KBE (4% STI) +1.3%, Natural
Gas-UNG +1.3% e Internet-HHH +1.2% (20% EBAY). Tra i
piu' forti ribassi: Coal-KOL -5.9%, Steel-SLX -5.1%,
Metals and Mining-XME -5.1%, Brazil-EWZ -3.9%, Spain-EWP
-3.6%, China-FXI -3.5%, Basic Materials-IYM -3.3%,
Global Shippers-SEA -3.3%, Agribusiness-MOO -3.2%, Hong
Kong-EWH -3.1% e The U.K.-EWU -3.1%.
Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 640 milioni
di pezzi al NYSE e 451 milioni al Nasdaq. I titoli in
rialzo contro quelli in ribasso sono 639 a 2338 al Nyse
e 655 a 1940 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i
nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 158 a 2 al
NYSE e 86 a 9 al Nasdaq.
WALL
STREET:
LE DUE SEDUTE PIU' PESANTI DA AGOSTO
21 Gennaio
2010 22:00 NEW YORK - WSI ______________________________________________
Il Dow
(-2.02%) paga il tracollo dei finanziari (-2.8%) e
brucia oltre 200 punti. Obama annuncia un piano per
limitare le dimensioni, i rischi e le attivita' di
trading delle banche. Dollaro ancora su, greggio in
calo. In controtendenza eBay.
Seconda seduta tinta di rosso per la Borsa di New York,
che ha pagato il tonfo dei finanziari. Ad innervosire il
mercato e' stato l'annuncio di un piano per limitare
l'assunzione di rischio e le attivita' di trading delle
banche da parte del presidente Obama. Con la performance
giornaliera il Dow Jones passa in rosso dall'inizio
dell'anno.
Il paniere ha bruciato oltre 200 punti, ossia il 2%. Tra
ieri e oggi, si tratta del calo piu' accentuato accusato
nell'arco di 48 ore da agosto. L'S&P 500 ha ceduto
l'1.9% a 1116.46, il Nasdaq l'1.12%, l'indice delle blue
chip il 2.02% a 10388.90.
Il numero uno della Casa Bianca ha annunciato una serie
di misure in questa direzione nel quadro di un programma
di revisione del sistema regolatorio sul settore
finanziario. Contestualmente, Obama ha proposto di
imporre nuovi limiti alle dimensioni delle banche e alle
attivita' di scambio, precisando di voler scongiurare un
ritorno "alle vecchie pratiche" che hanno provocato la
crisi finanziaria.
Obama punta inoltre a limitare l'assunzione di rischi
eccessivi da parte degli istituti piu' grandi di Wall
Street. Secondo i termini della proposta, alle banche
non sara' piu' consentito detenere, promuovere o
investire in fondi hedge per trarne profitti.
"Anche se il sistema finanziario e' molto piu' solido
oggi di quanto non fosse un anno fa, sta ancora
funzionando seguendo esattamente le stesse che l'hanno
portato sull'orlo del baratro", ha dichiarato Obama.
Inevitabile e' stato il tracollo in Borsa dei titoli dei
big bancari: Bank of America, Morgan Stanley, JP Morgan
e Goldman Sachs hanno accusato ribassi compresi tra il 3
e il 6%. I commenti del presidente hanno oscurato i
conti molto convincenti di Goldman Sachs, che ha
registrato un utile per azione pari a $8.20, di ben $3
superiore alle previsioni.
L'impatto negativo e' stato placato, ma solo in parte,
dalle parole pronunciate dal Repubblicano Barney Frank,
presidente del comitato dei servizi finanziari, il quale
ha detto ai microfoni della CNBC che appoggera' i
cambiamenti alle norme di regolamentazione del sistema
bancario, ma solo se saranno apportati lentamente, in un
range piu' lungo do "tree o cinque anni".
Le banche regionali, per cui la riforma non avra' un
particolare effetto, continuano invece a risplendere
doppo una serie di incorraggianti conti trimestrali, tra
acui Fifth Third e KeyCorp. Il settore e' una delle rare
note positive di giornata sull'S&P 500. In positivo
chiudono anche Comerica, SunTrust e Huntington
Bancshares.
Sul Nasdaq spicca il gran balzo di EBay (+8.5%), i cui
utili hanno battuto le attese anche grazie alla cessione
di Skype. La societa' di aste online ha inoltre dipinto
uno scenario roseo per i prossimi mesi.
A preoccupare gli investitori sono state anche le
prospettive che la Cina cerchera' di limitare la
crescita economica nazionale (pari al +10.7% nel quarto
trimestre) probabilmente imponendo una stretta
monetaria.
A luci ed ombre le notizie giunte dal fronte macro: il
numero di richieste settimanali di sussidio di
disoccupazione piu' alto delle attese e la lettura
deludente del Philly Fed non hanno certo contribuito a
sollevare il morale degli investitori. Il superindice,
che fornisce una previsione dell'attivita' economica
americana nei prossimi 6-12 mesi, e' risultato superiore
alle attese.
Sugli altri mercati, sul valutario il dollaro si e'
nuovamente rafforzato, guadagnando lo 0.4%,
approfittando anche della debolezza dell'euro, su cui
continuano a pesare le preoccupazioni circa la Grecia e
altri Paesi del blocco UE. La moneta unica si e'
indebolita dello 0.1% a $1.4094.
Nel comparto energetico in ribasso le quotazioni del
greggio. I futures con consegna marzo cedono $1.66
attestandosi a quota $76.08 al barile. In lieve
flessione l’oro a $1103.00 l’oncia (-$9.60). Arretrano i
prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul
benchmark decennale che e' salito al 3.6110% perso 48
punti base rispetto a ieri.
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Giovedì 21 Gennaio 2010 |
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Germania - Edizione
Berlino |
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USA -
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Francia - Edizione
Parigi |
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PARTE 1 |
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PARTE 2 |
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