|
|
 |
|
 |
|
|
. |
|
|
|
|
|
|
|
|
 |
|
 |
|
 |
|
..... |
Venerdì 22 Gennaio 2010 |
..... |
Venerdì 22 Gennaio 2010 |
..... |
Venerdì 22 Gennaio 2010 |
..... | |
|
La Borsa di Tokyo chiude in forte ribasso
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte ribasso. Il
Nikkei ha perso il 2,6% a 10.590,55 punti ed il Topix
l'1,6% a 940,94 punti. Tra gli esportatori Toyota
(JP3633400001) ha perso il 3,2%, Honda (JP3854600008) il
2,4%, Canon (JP3242800005) lo 0,8%, Panasonic
(JP3866800000) l'1,4% e Sony (JP3435000009) l'1,3%. Lo
yen è salito oggi in Asia rispetto al dollaro ai suoi
più alti livelli da più di un mese.
I timori legati ad una possibile stretta monetaria in
Cina hanno pesato sui titoli dei produttori di macchine
per l'industria. Komatsu (JP3304200003) ha perso il
2,6%, Fanuc (JP3802400006) il 3,2% e Hitachi
Construction Machinery (JP3787000003) il 2,6%.
Shin-Etsu Chemical (JP3371200001) ha perso il 6%. Il
primo produttore al mondo di wafer di silicio ha
registrato lo scorso trimestre un calo del suo utile
netto del 44% ed annunciato di attendersi per l'intero
esercizio un declino del suo utile operativo del 51,5%.
Tra i minerari Sumitomo Metal Mining (JP3402600005) ha
perso il 3,5%, Mitsui Mining & Smelting (JP3888400003)
il 3,4% e Mitsubishi Materials (JP3903000002) il 3,5%.
Il prezzo dell'oro ha perso ieri a New York lo 0,8% e
quello del rame l'1,8%. Nel settore petrolifero Nippon
Oil (JP3679700009) ha perso il 3,2%, Cosmo Oil
(JP3298600002) l'1,9% e Inpex (JP3294430008) il 4,2%. Il
prezzo del petrolio ha chiuso ieri al NYMEX in calo del
2,1%.
Le proposte avanzate ieri dal Presidente degli USA
Barack Obama per limitare le dimensioni e le attività
delle banche hanno penalizzato solo temporaneamente il
settore bancario giapponese. Mitsubishi UFJ Financial
(JP3902900004) ha guadagnato lo 0,2% e Mizuho Financial
Group (JP3885780001) l'1,1%.
Redazione Borsainside 07:40
Giappone,Shirakawa: importante che economia sfugga da
deflazione
reuters venerdì, 22 gennaio 2010 09:06 TOKYO
E' importante che la banca centrale del Giappone aiuti
l'economia del paese a uscire dalla deflazione e a
ritornare sul cammino di una crescita sostenibile e di
una stabilità dei prezzi.
Parola del governatore di Banca del Giappone Masaaki
Shirakawa, in risposta alle domande di un membro
dell'opposizione davanti a una commissione del
parlamento.
La banca centrale rivedrà le previsioni a lungo termine
sull'economia il 25/26 gennaio. I tassi dovrebbero
essere mantenuti vicino allo zero e l'istituto
verosimilmente rinvierà nuove iniziative dopo aver
introdotto il mese scorso una nuova operazione di
rifinanziamento.
Usa: 77%
investitori,Obama anti-business
venerdì, 22 gennaio 2010 - 11:19 CET
(ANSA) - NEW YORK, 22 GEN - Il 77% degli investitori Usa
ritengono Obama un ostacolo per gli affari e mettono in
dubbio la sua capacita' di governare la crisi. E' quanto
emerge da un sondaggio condotto dall'agenzia Bloomberg e
in base al quale il 77% degli investitori interpellati
ritiene che il presidente americano sia 'anti-business'.
Il sondaggio rivela inoltre come la popolarita' di Obama
sia in calo fra gli investitori: ora e' al 27% a fronte
del 32% di ottobre.
Borse
Asia-Pacifico: Chiusura negativa, Hong Kong ai minimi
degli ultimi tre mesi
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1% a 3.128,59 punti.
Durante l'intera settimana il listino cinese ha perso il
3%. Ancora male i minerari. Aluminum Corporation of
China (CNE1000001T8) ha perso l'1,8% e Jiangxi Copper
(CN0009070615) il 2,5%. Il prezzo del rame è sceso oggi
a Shanghai ai suoi più bassi livelli delle ultime tre
settimane. Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) ha chiuso
in ribasso del 3,3%. Goldman Sachs ha tagliato il suo
rating sul titolo del primo produttore cinese d'acciaio
da "Buy" a "Neutral". I timori legati ad un possibile
aumento dei tassi d'interesse in Cina hanno penalizzato
il settore immobiliare. China Vanke (CN0008879206) ha
perso il 2,6% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 2,9%.
I bancari sono rimbalzati, i loro guadagni hanno
limitato le perdite dell'intero indice cinese.
Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha chiuso
in rialzo dell'1,2%, China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) del 2,2% e China Merchants Bank
(CN000A0KFDV9) del 3,2%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,7%
a 20.726,18 punti. Era da tre mesi che il listino della
città costiera non scendeva a tali livelli. Durante
l'intera settimana l'Hang Seng ha perso il 4,3%. Tra i
bancari HSBC (GB0005405286) ha perso l'1,6%, Hang Seng
Bank (HK0011000095) lo 0,9% e Bank of East Asia
(HK0023000190) l'1,1%. Il Presidente degli USA Barack
Obama ha annunciato ieri delle proposte volte a limitare
le dimensioni e le attività delle banche. Secondo Obama
una riforma sarebbe necessaria affinchè non si ripeta
una grave crisi finanziaria (per ulteriori dettagli
clicca qui). Ancora una seduta negativa per il settore
immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha
perso l'1%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,6%,
Sino Land (HK0083000502) l'1,8% e Henderson Land
(HK0012000102) il 4,1%. Tra i petroliferi PetroChina
(CN0009365379) ha perso lo 0,1% e CNOOC (HK0883013259)
il 2,4%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York
il 2,1%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso l'1,6%, il Taiex a Taipei il 2,5%, lo
Straits Times a Singapore l'1,1% e il Kospi a Seul il
2,2%.
Redazione Borsainside 12:14
Banche: Berlino, Proposte Obama Sono Utili Ma Vanno
Discusse
venerdì, 22 gennaio 2010 12:46 BERLINO
(AGI) - Berlino, 22 gen. - Le proposte messe a punto
dall'amministrazione Obama per la regolamentazione del
settore bancario negli Usa "sono un utile contributo per
un'ulteriore discussione a livello internazionale". Lo
afferma il ministero delle Finanze tedesco, secondo il
quale le proposte "dovranno essere valutate" nella
concertazione internazionale per giungere a una
soluzione concordata a livello globaleRussia: Fitch
rivede outlook in meglio
venerdì, 22 gennaio 2010 - 13:37 CET
(ANSA) - ROMA, 22 GEN - Fitch ha rivisto in meglio l'outlook
(prospettive) della Russia portandolo da negativo a
stabile. L'agenzia ha confermato il rating a BBB.
Russia: Kudrin, Insufficienti Risorse Naturali Per
Sviluppo
venerdì, 22 gennaio 2010 - 14:09 CET
(AGI) - Mosca, 22 gen. - Le sole risorse naturali non
basteranno a dare basi stabili al futuro e allo sviluppo
dell'economia russa. Lo ha detto il ministro federale
delle finanze, Alexej Kudrin. Secondo l'economista, tre
sono i fattori che hanno contemporaneamente spinto la
crescita del paese dopo il crac economico degli anni
'90: il prezzo del petrolio in crescita costante per
otto anni, il costo medio del barile attorno ai 90
dollari, e i profitti legati alle materie prime
aumentati al ritmo del 10% all'anno.
Usa: Salta
Voto Al Senato Su Riconferma Bernanke
venerdì, 22 gennaio 2010 - 15:55 CET
(AGI) - Washington, 22 gen. - Il leader della
maggioranza democratica al Senato Usa, Larry Reid non ha
ancora fissato il voto per la riconferma del presidente
della Fed, Ben Bernanke alla guida dell'istituto per un
secondo mandato. Reid ieri si e' incontrato con Bernanke,
il cui mandato scade il 31 gennaio.
Volano i collocamenti di bond bancari, in testa Morgan
Stanley
BlueTG.it - venerdì, 22 gennaio 2010 16:53 NEW YORK
Morgan Stanley e Bank of Nova Scotia sono in testa alla
classifica dei collocatori di bond questa settimana,
secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg che nota
come le banche stiano piazzando bond sul mercato al
ritmo più accelerato mai visto dal 1998.
Morgan Stanley ha collocato 4 miliardi di bond a 5 e 10
anni in dollari ieri, mentre l’istituto canadese ha
venduto 2,5 miliardi di bond in un collocamento in due
fasi lo scorso 19 gennaio. Nel complesso fanno capo a
emittenti bancari ben 11 miliardi di dollari di nuove
emissioni di debito.
| |
|
|
Venerdì 22 Gennaio 2010 |
..... |
Venerdì 22 Gennaio 2010 |
..... |
Venerdì 22 Gennaio 2010 |
|
|
 |
|
 |
|
 |
|
..... |
Rep. Singapore - Edizione
Singapore |
..... |
USA - Edizione
New York |
..... |
India
- Edizione New Delhi |
..... | |
|
E se fosse
Benanke a pagare per il braccio di ferro Obama-banche?
BlueTG.it - venerdì, 22 gennaio 2010 - 17:23 CET
Il braccio di ferro tra l’amministrazione Obama e il
sistema bancario Usa rischia di avere una conseguenza
imprevista: la messa in forse della riconferma del
numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, la cui
nomina scade il 31 gennaio prossimo.
Come riferisce l’agenzia Reuter, infatti, il leader
della maggioranza democratica al Senato Usa, Larry Reid
non ha ancora fissato il voto per la riconferma di
Bernanke alla guida dell’istituto centrale per un
secondo mandato.
Anche perché secondo ulteriori voci di corridoio se da
parte Democratica crescono i dubbi sull’opportunità di
riconfermare per un ruolo chiave per l’economia un uomo
nominato dalla precedente amministrazione Bush, qualche
dubbio potrebbe esservi sulla compattezza degli stessi
repubblicani, ai quali potrebbe non piacere l’eccessivo
“interventismo” adottato da Bernanke nella gestione
della crisi economico-finanziaria di questi ultimi due
anni.
Usa: Obama, Grande Fiducia In Bernanke. e' La Persona
Giusta Alla Fed
venerdì, 22 gennaio 2010 17:28 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 22 gen - Il presidente
americano Barack Obama ha ''grande fiducia'' in Ben
Bernanke, presidente della Fed, e crede che il Senato
confermera' il nuovo mandato al numero uno della Federal
Reserve. E' quanto ha riferito un portavoce della Casa
Bianca aggiungendo che Obama ha grande fiducia in
Bernanke e nella sua capacita' di riportare l'economia a
una fase di espansione''. ''Il presidente Obama ritiene
che Bernanke sia la persona giusta per quell'incarico e
ritiene che sara' confermato''. Il Senato americano
votera' la prossima settimana il nuovo mandato a
Bernanke. A dicembre la commissione bancaria del Senato
si era pronunciata a favore della riconferma di Bernanke
con 16 voti a favori e 7 contrari.
Le borse
europee scendono ancora, nuova pioggia di vendite sui
bancari
I principali listini azionari europei ha chiuso oggi per
la terza seduta di fila in calo. Il FTSE 100 a Londra ha
perso lo 0,6%, iI DAX a Francoforte lo 0,9%, il CAC40 a
Parigi l'1,1%, il FTSE MIB a Milano l'1,4% e lo SMI a
Zurigo l'1,3%.
I bancari sono stati sommersi anche oggi da una pioggia
di vendite. Barclays (GB0031348658) ha perso il 4,1%,
Deutsche Bank (DE0005140008) il 4,2%, Société Générale
(FR0000130809) il 5,2%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618)
il 3%, Credit Suisse (CH0012138530) il 6,4% e UBS
(CH0024899483) il 3,9%. Il Presidente degli USA Barack
Obama ha annunciato ieri delle proposte volte a limitare
le dimensioni e le attività delle banche (per ulteriori
dettagli clicca qui).
Tra i titoli degli operatori di borsa Deutsche Boerse
(DE0005810055) ha chiuso in calo del 3,2% e London Stock
Exchange (GB0009529859) del 4,3%. Se la riforma di Obama
dovesse venir realizzata i volumi degli scambi sulle
borse potrebbero scendere notevolmente.
Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha chiuso in
ribasso dello 0,8%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29)
dell'1,2%, Eni (IT0003132476) dell'1,4% e Total
(FR0000120271) dell'1,5%. Il prezzo del petrolio è sceso
nel pomeriggio a New York al di sotto di quota $75 al
barile.
A Francoforte Lufthansa (DE0008232125) ha perso il 6,1%.
Il Direttore Finanziario della linea aerea ha espresso
prudenza sul 2010.
A Stoccolma Ericsson (SE0000108656) ha guadagnato
l'1,6%. Sony Ericsson ha potuto ridurre le sue perdite
lo scorso trimestre (per ulteriori dettagli clicca qui).
Telecom Italia (IT0003497168) ha chiuso a Milano in
rialzo dell'1,9% su nuove voci di takeover (per
ulteriori dettagli clicca qui).
Redazione Borsainside 18:28
Ubs:
cliente vince ricorso
venerdì, 22 gennaio 2010 - 19:31 CET
(ANSA) - ROMA, 22 GEN - Uno dei clienti Ubs (Virt-X:
UBSN.VX - notizie) ha vinto un ricorso in merito al
trasferimento dei propri dati personali alle autorita'
statunitensi. E' la seconda volta in questo mese che una
corte svizzera contesta la decisione del governo
elvetico di svelare i dati di clienti Ubs alle autorita'
Usa. In particolare oggi i giudici hanno sottolineato
che il contribuente non ha agito in modo 'fraudolento' e
che il suo caso puo' essere esteso ad altri 25 clienti
Ubs sospettati di frode dal fisco Usa.
Obama,
salvataggi impopolari ma necessari
venerdì, 22 gennaio 2010 - 20:33 CET
(ANSA) - NEW YORK, 22 GEN - I salvataggi delle banche e
delle case automobilistiche per quanto 'impopolari'
erano necessari. Lo ha detto Barack Obama. Ed ha
invitato il Congresso a dare il via libera a un piano
per rilanciare il mercato del lavoro. Se il sistema
finanziario fosse collassato - ha detto Obama - si
sarebbe trascinato dietro l'intera economia e milioni di
famiglie. Avremmo avuto un'altra Grande Depressione. Ma
grazie alle azioni prese 'il peggio di questa tempesta
economica e' passato'.
Le borse
dell'Europa dell'Est affondano
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno
chiuso oggi in forte ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca il 2,7% a 1.489,46 punti.
I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri e
sono stati alti. Le notevoli perdite registrate ieri ed
oggi da Wall Street ed il calo dei prezzi delle
commodities hanno fatto scattare una pioggia di vendite
sul mercato azionario russo. Tutte le blue chips della
Borsa di Mosca sono andate a picco. LUKoil
(RU0009024277) ha perso il 4,3%, Rosneft (RU000A0J2Q06)
il 3,8%, Gazprom (RU0007661625) il 2,9%, Norilsk Nickel
(RU0007288411) il 2,9% e Sberbank (RU0009029540) il
5,3%.
Il BUX a Budapest ha perso il 2,1% a 21.667,39 punti.
Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso anche oggi in
ribasso. OTP Bank (HU0000061726) ha perso l'1,9%, Magyar
Telekom (HU0000016522) l'1,3%, MOL (HU0000068952) il
3,5% e Gedeon Richter (HU0000067624) l'1,2%.
Il PX a Praga ha perso il 2,7% a 1.183,40 punti. I
bancari hanno sofferto in particolar modo come sulle
altre piazze finanziarie europee. Komercni Banka
(CZ0008019106) ha perso il 3% e Erste Group Bank
(AT0000652011) il 4,5%. Forti vendite anche sui titoli
legati alle materie prime. Ceske Energeticke Zavody
(CZ0005112300) ha chiuso in calo dell'1,7%, Unipetrol
(CZ0009091500) dell'1,9% e NWR (NL0006282204) del 5,5%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2,1% a 40.467,20 punti.
Tutti i venti titoli di maggior peso del listino polacco
hanno chiuso in ribasso. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha
perso il 4,1%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,7%,
BZW Bank (PLBZ00000044) il 2,7% e BRE Bank
(PLBRE0000012) il 4,4%. Lotos (PLLOTOS00025) ha perso il
5,5%. Il Governo polacco ha annunciato di aver venduto
14 milioni di titoli dell'impresa petrolchimica.
Redazione Borsainside 20:45
Usa: Obama Sferza Ancora Le Banche, Basta 'Scelte
Stupide'
venerdì, 22 gennaio 2010 21:05 WASHINGTON
(AGI/REUTERS) - Washington, 22 gen. - Il presidente Usa,
Barack Obama torna a bacchettare il sistema finanziario
e spiega che intende varare nuove regole per proteggere
i contribuenti americani dalle "scelte stupide" delle
banche. "Voglio creare delle regole che, quando questi
tizi prenderanno decisioni stupide, impediscano che
tocchi di nuovo a noi pagare il conto. Non mi dispiace
affatto l'idea di fare questa battaglia".
Crisi:
Draghi, bene Obama su banche
venerdì, 22 gennaio 2010 23:36 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 22 gen-Apprezzamento del Financial
Stability Board,presieduto da Draghi,sulla proposta di
Obama per ridurre i rischi di moral hazard delle banche.
La proposta del presidente americano rientra ''nel range
di opzioni e approcci che il Financial Stability Board
sta valutando'' nella preparazione del suo lavoro in
vista del G20, e per regolamentare i ''rischi di moral
hazard posti dalle istituzioni considerate troppo grandi
per fallire''. E' quanto si legge in un comunicato del
Fsb.
| |
|
|
|
WALL
STREET: FUTURES USA RITRACCIANO DOPO I CONTI DI
GE
22 Gennaio
2010 13:34 NEW YORK - WSI ______________________________________________
L'azienda
industriale chiude il trimestre in calo del 22% e i
titoli cedono terreno nel preborsa. Google cala malgrado
i conti migliori del previsto. Ancora deboli i
finanziari. Euro tenta il rimbalzo a $1.4122, ma le
commodity calano.
Si profila una seduta in cauto ribasso a Wall Street,
con i contratti sui principali indici azionari che
quando manca un'ora e mezzo all'inizio delle
contrattazioni scambiano sotto i livelli della vigilia
(vedi quotazioni a fondo pagina).
I listini vengono dalla peggiore seduta degli ultimi tre
mesi, con i cali che sono stati accentuati dal tracollo
dei finanziari sulle notizie di una riforma del sistema
di regolamentazione del settore bancario. Questa mattina
gli investitori hanno spostato la loro attenzione sui
risultati trimestrali di General Electric e altre
societa', ma il comparto dei finanziari continua a
perdere quota (benchmark settoriale XLF -0.75%).
Prima del suono della campanella la maggiore
conglomerata industriale degli Stati Uniti ha riportato
utili trimestrali da operazioni continuative in calo del
22% a $0.28, accompagnati da un fatturato di $41.4
miliardi, facendo leggermente meglio di quanto gli
analisti si aspettavano. Le azioni del colosso
industriale, che prevede una crescita solida nel 2011 e
oltre, lasciano sul campo circa l'1.5%.
Oggi riporteranno i conti fiscali anche McDonald's e
Kimberly-Clark. Tra i titoli caldi Advanced Micro
Devices, che scivola del 5% nonostante la societa' abbia
registrato il primo trimestre redditizio in tre anni.
Stessa sorte anche per Google. Il gigante dei servizi
online perde terreno dopo aver annunciato, ieri a
mercati chiusi, il quarto trimestre con utili pari a
quasi $2 miliardi.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le
quotazioni del greggio. I futures con consegna febbraio
arretrano di $0.35 attestandosi a quota $75.73 al
barile. Sul valutario la moneta unica si raffroza a
$1.4122. In flessione l’oro a $1092.50 l’oncia
(-$10.70). Avanzano i prezzi dei Titoli di Stato, con il
rendimento sul benchmark decennale che e' sceso al
3.5800% dal 3.6110% di ieri.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e' in ribasso di 2.90 punti (-0.26%)
a 1108.20.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -1.00 (-0.05%)
a 1840.00.
Il contratto sull'indice Dow Jones cede 34.00 punti
(-0.33%) a quota 10563.00.
WALL
STREET: IN ROSSO SELL THE NEWS SU TRIMESTRALI
22 Gennaio
2010 15:30 NEW YORK - WSI ______________________________________________
McDonald's e
GE tra le poche societa' che guadagnano terreno dopo
aver battuto i conti. Tutte le altre, in particolare
Google, non convincono un mercato molto esigente. Male
minerari e petroliferi, depressi dal calo delle
commodity.
Apertura in rosso per i listini azionari americani, con
il mercato che resta impassibile alla maggior parte dei
risultati societari superiori alle previsioni. Il Dow
Jones cede lo 0.58% a 10329.72 punti, il Nasdaq lo 0.63%
a quota 2251.42, mentre l'S&P 500 lo 0.59% in area
1109.92.
La reazione fredda degli investitori ai profitti
migliori delle attese di Google e Harley-Davidson (solo
per citarne alcune), deriva in gran parte dall'approccio
mentale tipico del "sell-the-news", che trova le sue
radici nella nozione che i risultati positivi sono gia'
scontati nei prezzi del mercato.
D'altronde l'azionario ha registrato un'accelerazione
del 3% dall'inizio dell'anno, nonostante l'assenza di
notizie positive sotto il profilo degli utili societari,
fino a che Alcoa, il colosso dell'alluminio, non ha dato
il via alla stagione delle trimestrali, a meta' gennaio.
Inoltre il mercato si interroga sulle ripercussioni che
la proposta del presidente Obama di riformare il sistema
di regolamentazione del settore bancario avra' sulle big
della finanza Usa. Il settore e' ancora debole
quest'oggi (benchmark XLF -0.5%).
Si vedono acquisti invece su General Electric (+3%) e
McDonald's (+1%), dopo che entrambe le aziende hanno
chiuso il trimestre con utili piu' alti delle stime.
Anche Google e American Express hanno battuto le attese
degli analisti, ma le azioni hanno perso terreno ieri
nell'after-hours, un andamento che si e' ripetuto anche
in avvio di seduta.
Il gigante dei servizi online lascia sul terreno oltre
il 3%, trascinando al ribasso l'intero settore dei
servizi Internet. Stessa sorte e' toccata a AMD, che
cede oltre il 5%, Capital One (-4.5%) e Harley-Davidson
(-2%). Le aziende hanno fatto meglio delle previsioni
nel trimestre scorso, ma non e' bastato a soddisfare un
mercato apparentemente molto esigente.
A livello tecnico i listini si trovano poi in un punto
di particolare incertezza, dovuto al fatto che l'S&P 500
scambia in prossimita' della media mobile di 50 giorni,
livello che non e' stato toccato da due mesi. Pertanto
gli operatori rimangono in attesa di vedere se
l'azionario buchera' quel supporto o riuscira' invece a
rimbalzare da tale area.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le
quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
arretrano di $0.50 attestandosi a quota $75.58 al
barile. Sul valutario la moneta unica si raffroza a
$1.4132. In flessione l’oro a $1090.00 l’oncia
(-$13.20). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con
il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al
3.6200% dal 3.6110% di ieri.
WALL
STREET: ALLUNGA LA SERIE NEGATIVA, BENE GE
22 Gennaio
2010 18:30 NEW YORK - WSI ______________________________________________
La
conglomerata industriale e' una delle poche note
positive di giornata. Petrolio, oro, e alluminio cedono
almento l'1%. Sulle banche pesano i timori che il piano
di Obama mettera' un freno alla crescita degli utili.
Euro rimbalza.
Di pari passo con le materie prime, il mercato azionario
statunitense scivola per la terza seduta di fila, con i
finanziari che pagano a caro prezzo la proposta del
presidente Barack Obama di guidare con le redini le
banche. Gli investitori temono che il cambiamento delle
misure di regolamentazione del settore possano
danneggiare gli utili degli istituti.
Il paniere allargato cede circa mezzo punto percentuale,
estendendo i cali gia' visti nelle due scorse sedute al
-3.4%, passando in negativo per il 2010. Non va molto
meglio nel resto del mondo, con le borse del Vecchio
Continente nel complesso negative e l'indice dei mercati
in via di Sviluppo MSCI che ha perso il 2.7%, accusando
la peggiore prova settimanale da ottobre. Petrolio, oro,
e alluminio cedono almento l'1%.
La proposta di Obama di impedire le attivita' di trading
alle banche per trarre profitti ha alimentato le
preoccupazioni circa l'intensita' e rapidita' della
riprezsa degli utili societari delle componenti dell'S&P
500. Si teme anche per il futuro rialzo dei tassi di
interesse in Cina, che secondo le previsioni degli
economisti dovrebbe arrivare entro la fine di giugno.
"Le autorita' stanno disegnando una linea molto sottile
tra lo scongiurare l'eventuale scoppio di una bolla e
dare il la' alla crescita economica", ha sottolineato in
una nota agli investitori Jim Reid, strategist di
Deutsche Bank AG, dove aggiunge "e' evidente che i
politici incominciano ad avere abbastanza fiducia nello
stato di salute dell'economia globale".
Gli utili migliori del previsto di General Electric e
McDonald's hanno offerto uno spunto positivo, ma non
sono stati sufficienti a mantenere gli indici borsistici
principali lontani dal territorio negativo. Le azioni
della conglomerata industriale guadagnano lo 0.5%
perdendo gran parte dello slancio iniziale.
Anche Google ha registrato utili migliori alle
aspettative, ma i titoli navigano in rosso dalle
contrattazioni after-hours di ieri sera. Il fatturato e'
cresciuto senza pero' riuscire a superare le attese al
contrario dei profitti. Il gigante dei motori di ricerca
sul Web lascia sul campo il 4%, trascinando al ribasso
anche gli titoli dei servizi Internet.
Pesante un po' tutto il comparto tecnologico, dopo che
gli analisti di Citi Investment Research hanno tagliato
il rating delle aziende che producono apparecchiature
per semiconduttori e chip per computer.
A livello settoriale le migliori performance sono
segnate dai comparti:
Nat gas- UNG +4.2%, Gold miners- GDX +1.9%, SPDRS
homebuilders- XHB -1.9%, SPDRS metals/mining- XME -1.7%,
Biotech - XBI +0.7%. Tra i piu' forti ribassi:
Solar power- TAN -2.6%, Semis- SMH -2.0%, -1.8%, Silver-
SLV -1.8%, Commods- GSG -1.7%, Oil HLDRS- OIH -1.5%.
Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 587 milioni
di pezzi al NYSE e 1.25 miliardi al Nasdaq. I titoli in
rialzo contro quelli in ribasso sono 1181 a 1785 al Nyse
e 1229 a 1336 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro
i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 56 a 3 al
NYSE e 33 a 11 al Nasdaq.
WALL
STREET:
BRUCIA TUTTI I GUADAGNI DEL 2010
22 Gennaio
2010 22:00 NEW YORK - WSI ______________________________________________
Investitori
esigenti: vendite sulle societa' che hanno riportato i
conti, anche se migliori del previsto. Discorso a parte
meritano GE e McDonald's. Molto pesante l'hi-tech:
Nasdaq -2.67%, Dow - 2.09%. Commodity giu'. Peggiore
settimana da febbraio 2009.
I listini azionari americani subiscono un'altra batosta,
la terza consecutiva, appesantiti dai ribassi del
settore tecnologico, finanziario e dei produttori di
materie prime. Evaporati cosi' tutti i guadagni
accumulati dall'inizio dell'anno.
Il Dow Jones ha perso il 2.09% a 10172.38 punti,
zavoratto dalla flessione del 6% di Alcoa, del 4.6% di
Caterpillar e del 4.5% di Intel. Il Nasdaq ha ceduto il
2.67% a quota 2205.29, mentre l'S&P 500 il 2.22% a
1091.72. In rosso anche la performance settimanale, la
peggiore da febbraio 2009.
Gli investitori mantengono un approccio mentale tipico
da "sell-the-news".
I cali si fanno particolarmente marcati per i titoli
tecnologici, che sono il settore che esercita il peso
maggiore sull'S&P 500. Il comparto perde oltre l'1.5%.
La lettera colpisce in particolare Google (-$19.40) e
Advanced Micro Devices (-$0.90), dopo che entrambe le
societa' hanno riportato utili superiori alle attese. Ma
gli investitori sembrano diventati molto esigenti, in
quanto ritengono che molti dei risultati superiori al
previsto siano gia' scontati nel valore dei titoli in
Borsa.
Sotto pressione anche i finanziari, nonostante le
trimestrali piu' solide delle attese presentate da
Capital One Financial (-$4.04) e American Express
(-$2.30). La loro debolezza, unita a quella dei big
bancari, dove evita il tracollo solo Citigroup, ha
spinto i titoli finanziari in calo di oltre due punti
percentuali (benchmark XLF).
Si comportano meglio le banche regionali, che mostrano
un andamento a due velocita', il quale rispecchia in
linea di massima i conti a luci ed ombre pubblicati da
Sun Trust, BB&T, MB Financial e Huntington Bancshares.
Nonostante la maggior parte delle aziende siano cadute
vittima dell'atteggiamento da sell-the-news, lo stesso
discorso non vale per General Electric (+$0.38) e
McDonald's (+$1.17), che hanno contribuito a limitare i
cali del Dow.
Nel frattempo il deprezzamento marcato delle materie
prime, come petrolio, oro e platino, ha avuto un impatto
negativo sulla performance dei titoli delle aziende
legate alle materie prime.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le
quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo
arretrano di $1.54 attestandosi a quota $74.54 al
barile. Sul valutario la moneta unica si raffroza a
$1.4142. In flessione l’oro a $1089.70 l’oncia
(-$13.50). Avanzano i prezzi dei Titoli di Stato, con il
rendimento sul benchmark decennale che e' sceso al
3.5980% dal 3.6110% di ieri.
| |
|
|
Venerdì 22 Gennaio 2010 |
..... |
Venerdì 22 Gennaio 2010 |
..... |
Venerdì 22 Gennaio 2010 |
|
|
 |
|
 |
|
 |
|
..... |
Germania - Edizione
Berlino |
..... |
Regno
Unito - Edizione
Londra |
..... |
Francia - Edizione
Parigi |
..... | |
|
|
.png) |
PARTE 1 |
PARTE CRONOLOGICA |
PARTE
2 |
.png) |
|
|
 |
|
| | |