PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Venerdì 22 Gennaio 2010

PARTE  2

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..... Venerdì 22 Gennaio 2010 ..... Venerdì 22 Gennaio 2010 ..... Venerdì 22 Gennaio 2010 .....
 

 

 

 


La Borsa di Tokyo chiude in forte ribasso
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte ribasso. Il Nikkei ha perso il 2,6% a 10.590,55 punti ed il Topix l'1,6% a 940,94 punti. Tra gli esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso il 3,2%, Honda (JP3854600008) il 2,4%, Canon (JP3242800005) lo 0,8%, Panasonic (JP3866800000) l'1,4% e Sony (JP3435000009) l'1,3%. Lo yen è salito oggi in Asia rispetto al dollaro ai suoi più alti livelli da più di un mese.
I timori legati ad una possibile stretta monetaria in Cina hanno pesato sui titoli dei produttori di macchine per l'industria. Komatsu (JP3304200003) ha perso il 2,6%, Fanuc (JP3802400006) il 3,2% e Hitachi Construction Machinery (JP3787000003) il 2,6%.
Shin-Etsu Chemical (JP3371200001) ha perso il 6%. Il primo produttore al mondo di wafer di silicio ha registrato lo scorso trimestre un calo del suo utile netto del 44% ed annunciato di attendersi per l'intero esercizio un declino del suo utile operativo del 51,5%.
Tra i minerari Sumitomo Metal Mining (JP3402600005) ha perso il 3,5%, Mitsui Mining & Smelting (JP3888400003) il 3,4% e Mitsubishi Materials (JP3903000002) il 3,5%. Il prezzo dell'oro ha perso ieri a New York lo 0,8% e quello del rame l'1,8%. Nel settore petrolifero Nippon Oil (JP3679700009) ha perso il 3,2%, Cosmo Oil (JP3298600002) l'1,9% e Inpex (JP3294430008) il 4,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri al NYMEX in calo del 2,1%.
Le proposte avanzate ieri dal Presidente degli USA Barack Obama per limitare le dimensioni e le attività delle banche hanno penalizzato solo temporaneamente il settore bancario giapponese. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha guadagnato lo 0,2% e Mizuho Financial Group (JP3885780001) l'1,1%.
Redazione Borsainside 07:40

 

 

Giappone,Shirakawa: importante che economia sfugga da deflazione
reuters venerdì, 22 gennaio 2010 09:06 TOKYO
E' importante che la banca centrale del Giappone aiuti l'economia del paese a uscire dalla deflazione e a ritornare sul cammino di una crescita sostenibile e di una stabilità dei prezzi.
Parola del governatore di Banca del Giappone Masaaki Shirakawa, in risposta alle domande di un membro dell'opposizione davanti a una commissione del parlamento.
La banca centrale rivedrà le previsioni a lungo termine sull'economia il 25/26 gennaio. I tassi dovrebbero essere mantenuti vicino allo zero e l'istituto verosimilmente rinvierà nuove iniziative dopo aver introdotto il mese scorso una nuova operazione di rifinanziamento.

 

 

Usa: 77% investitori,Obama anti-business
venerdì, 22 gennaio 2010 - 11:19 CET
(ANSA) - NEW YORK, 22 GEN - Il 77% degli investitori Usa ritengono Obama un ostacolo per gli affari e mettono in dubbio la sua capacita' di governare la crisi. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dall'agenzia Bloomberg e in base al quale il 77% degli investitori interpellati ritiene che il presidente americano sia 'anti-business'. Il sondaggio rivela inoltre come la popolarita' di Obama sia in calo fra gli investitori: ora e' al 27% a fronte del 32% di ottobre.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Chiusura negativa, Hong Kong ai minimi degli ultimi tre mesi
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1% a 3.128,59 punti. Durante l'intera settimana il listino cinese ha perso il 3%. Ancora male i minerari. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso l'1,8% e Jiangxi Copper (CN0009070615) il 2,5%. Il prezzo del rame è sceso oggi a Shanghai ai suoi più bassi livelli delle ultime tre settimane. Baoshan Iron & Steel (CNE0000015R4) ha chiuso in ribasso del 3,3%. Goldman Sachs ha tagliato il suo rating sul titolo del primo produttore cinese d'acciaio da "Buy" a "Neutral". I timori legati ad un possibile aumento dei tassi d'interesse in Cina hanno penalizzato il settore immobiliare. China Vanke (CN0008879206) ha perso il 2,6% e Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 2,9%. I bancari sono rimbalzati, i loro guadagni hanno limitato le perdite dell'intero indice cinese. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha chiuso in rialzo dell'1,2%, China Construction Bank (CN000A0HF1W3) del 2,2% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) del 3,2%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,7% a 20.726,18 punti. Era da tre mesi che il listino della città costiera non scendeva a tali livelli. Durante l'intera settimana l'Hang Seng ha perso il 4,3%. Tra i bancari HSBC (GB0005405286) ha perso l'1,6%, Hang Seng Bank (HK0011000095) lo 0,9% e Bank of East Asia (HK0023000190) l'1,1%. Il Presidente degli USA Barack Obama ha annunciato ieri delle proposte volte a limitare le dimensioni e le attività delle banche. Secondo Obama una riforma sarebbe necessaria affinchè non si ripeta una grave crisi finanziaria (per ulteriori dettagli clicca qui). Ancora una seduta negativa per il settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso l'1%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,6%, Sino Land (HK0083000502) l'1,8% e Henderson Land (HK0012000102) il 4,1%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,1% e CNOOC (HK0883013259) il 2,4%. Il prezzo del petrolio ha perso ieri a New York il 2,1%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso l'1,6%, il Taiex a Taipei il 2,5%, lo Straits Times a Singapore l'1,1% e il Kospi a Seul il 2,2%.
Redazione Borsainside 12:14

 

 

Banche: Berlino, Proposte Obama Sono Utili Ma Vanno Discusse
venerdì, 22 gennaio 2010 12:46 BERLINO
(AGI) - Berlino, 22 gen. - Le proposte messe a punto dall'amministrazione Obama per la regolamentazione del settore bancario negli Usa "sono un utile contributo per un'ulteriore discussione a livello internazionale". Lo afferma il ministero delle Finanze tedesco, secondo il quale le proposte "dovranno essere valutate" nella concertazione internazionale per giungere a una soluzione concordata a livello globaleRussia: Fitch rivede outlook in meglio
venerdì, 22 gennaio 2010 - 13:37 CET
(ANSA) - ROMA, 22 GEN - Fitch ha rivisto in meglio l'outlook (prospettive) della Russia portandolo da negativo a stabile. L'agenzia ha confermato il rating a BBB.

 

 


Russia: Kudrin, Insufficienti Risorse Naturali Per Sviluppo
venerdì, 22 gennaio 2010 - 14:09 CET
(AGI) - Mosca, 22 gen. - Le sole risorse naturali non basteranno a dare basi stabili al futuro e allo sviluppo dell'economia russa. Lo ha detto il ministro federale delle finanze, Alexej Kudrin. Secondo l'economista, tre sono i fattori che hanno contemporaneamente spinto la crescita del paese dopo il crac economico degli anni '90: il prezzo del petrolio in crescita costante per otto anni, il costo medio del barile attorno ai 90 dollari, e i profitti legati alle materie prime aumentati al ritmo del 10% all'anno.

 

 

Usa: Salta Voto Al Senato Su Riconferma Bernanke
venerdì, 22 gennaio 2010 - 15:55 CET
(AGI) - Washington, 22 gen. - Il leader della maggioranza democratica al Senato Usa, Larry Reid non ha ancora fissato il voto per la riconferma del presidente della Fed, Ben Bernanke alla guida dell'istituto per un secondo mandato. Reid ieri si e' incontrato con Bernanke, il cui mandato scade il 31 gennaio.

 

 

Volano i collocamenti di bond bancari, in testa Morgan Stanley
BlueTG.it - venerdì, 22 gennaio 2010 16:53 NEW YORK
Morgan Stanley e Bank of Nova Scotia sono in testa alla classifica dei collocatori di bond questa settimana, secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg che nota come le banche stiano piazzando bond sul mercato al ritmo più accelerato mai visto dal 1998.
Morgan Stanley ha collocato 4 miliardi di bond a 5 e 10 anni in dollari ieri, mentre l’istituto canadese ha venduto 2,5 miliardi di bond in un collocamento in due fasi lo scorso 19 gennaio. Nel complesso fanno capo a emittenti bancari ben 11 miliardi di dollari di nuove emissioni di debito.

 

 

 
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E se fosse Benanke a pagare per il braccio di ferro Obama-banche?
BlueTG.it - venerdì, 22 gennaio 2010 - 17:23 CET
Il braccio di ferro tra l’amministrazione Obama e il sistema bancario Usa rischia di avere una conseguenza imprevista: la messa in forse della riconferma del numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, la cui nomina scade il 31 gennaio prossimo.
Come riferisce l’agenzia Reuter, infatti, il leader della maggioranza democratica al Senato Usa, Larry Reid non ha ancora fissato il voto per la riconferma di Bernanke alla guida dell’istituto centrale per un secondo mandato.
Anche perché secondo ulteriori voci di corridoio se da parte Democratica crescono i dubbi sull’opportunità di riconfermare per un ruolo chiave per l’economia un uomo nominato dalla precedente amministrazione Bush, qualche dubbio potrebbe esservi sulla compattezza degli stessi repubblicani, ai quali potrebbe non piacere l’eccessivo “interventismo” adottato da Bernanke nella gestione della crisi economico-finanziaria di questi ultimi due anni.

 

 

Usa: Obama, Grande Fiducia In Bernanke. e' La Persona Giusta Alla Fed
venerdì, 22 gennaio 2010 17:28 WASHINGTON
(ASCA-AFP) - Washington, 22 gen - Il presidente americano Barack Obama ha ''grande fiducia'' in Ben Bernanke, presidente della Fed, e crede che il Senato confermera' il nuovo mandato al numero uno della Federal Reserve. E' quanto ha riferito un portavoce della Casa Bianca aggiungendo che Obama ha grande fiducia in Bernanke e nella sua capacita' di riportare l'economia a una fase di espansione''. ''Il presidente Obama ritiene che Bernanke sia la persona giusta per quell'incarico e ritiene che sara' confermato''. Il Senato americano votera' la prossima settimana il nuovo mandato a Bernanke. A dicembre la commissione bancaria del Senato si era pronunciata a favore della riconferma di Bernanke con 16 voti a favori e 7 contrari.

 

 

Le borse europee scendono ancora, nuova pioggia di vendite sui bancari
I principali listini azionari europei ha chiuso oggi per la terza seduta di fila in calo. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,6%, iI DAX a Francoforte lo 0,9%, il CAC40 a Parigi l'1,1%, il FTSE MIB a Milano l'1,4% e lo SMI a Zurigo l'1,3%.
I bancari sono stati sommersi anche oggi da una pioggia di vendite. Barclays (GB0031348658) ha perso il 4,1%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 4,2%, Société Générale (FR0000130809) il 5,2%, Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 3%, Credit Suisse (CH0012138530) il 6,4% e UBS (CH0024899483) il 3,9%. Il Presidente degli USA Barack Obama ha annunciato ieri delle proposte volte a limitare le dimensioni e le attività delle banche (per ulteriori dettagli clicca qui).
Tra i titoli degli operatori di borsa Deutsche Boerse (DE0005810055) ha chiuso in calo del 3,2% e London Stock Exchange (GB0009529859) del 4,3%. Se la riforma di Obama dovesse venir realizzata i volumi degli scambi sulle borse potrebbero scendere notevolmente.
Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha chiuso in ribasso dello 0,8%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dell'1,2%, Eni (IT0003132476) dell'1,4% e Total (FR0000120271) dell'1,5%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York al di sotto di quota $75 al barile.
A Francoforte Lufthansa (DE0008232125) ha perso il 6,1%. Il Direttore Finanziario della linea aerea ha espresso prudenza sul 2010.
A Stoccolma Ericsson (SE0000108656) ha guadagnato l'1,6%. Sony Ericsson ha potuto ridurre le sue perdite lo scorso trimestre (per ulteriori dettagli clicca qui).
Telecom Italia (IT0003497168) ha chiuso a Milano in rialzo dell'1,9% su nuove voci di takeover (per ulteriori dettagli clicca qui).
Redazione Borsainside 18:28

 

 

Ubs: cliente vince ricorso
venerdì, 22 gennaio 2010 - 19:31 CET
(ANSA) - ROMA, 22 GEN - Uno dei clienti Ubs (Virt-X: UBSN.VX - notizie) ha vinto un ricorso in merito al trasferimento dei propri dati personali alle autorita' statunitensi. E' la seconda volta in questo mese che una corte svizzera contesta la decisione del governo elvetico di svelare i dati di clienti Ubs alle autorita' Usa. In particolare oggi i giudici hanno sottolineato che il contribuente non ha agito in modo 'fraudolento' e che il suo caso puo' essere esteso ad altri 25 clienti Ubs sospettati di frode dal fisco Usa.

 

 

Obama, salvataggi impopolari ma necessari
venerdì, 22 gennaio 2010 - 20:33 CET
(ANSA) - NEW YORK, 22 GEN - I salvataggi delle banche e delle case automobilistiche per quanto 'impopolari' erano necessari. Lo ha detto Barack Obama. Ed ha invitato il Congresso a dare il via libera a un piano per rilanciare il mercato del lavoro. Se il sistema finanziario fosse collassato - ha detto Obama - si sarebbe trascinato dietro l'intera economia e milioni di famiglie. Avremmo avuto un'altra Grande Depressione. Ma grazie alle azioni prese 'il peggio di questa tempesta economica e' passato'.

 

 

Le borse dell'Europa dell'Est affondano
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno chiuso oggi in forte ribasso.
L'indice RTS ha perso a Mosca il 2,7% a 1.489,46 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri e sono stati alti. Le notevoli perdite registrate ieri ed oggi da Wall Street ed il calo dei prezzi delle commodities hanno fatto scattare una pioggia di vendite sul mercato azionario russo. Tutte le blue chips della Borsa di Mosca sono andate a picco. LUKoil (RU0009024277) ha perso il 4,3%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 3,8%, Gazprom (RU0007661625) il 2,9%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 2,9% e Sberbank (RU0009029540) il 5,3%.
Il BUX a Budapest ha perso il 2,1% a 21.667,39 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso anche oggi in ribasso. OTP Bank (HU0000061726) ha perso l'1,9%, Magyar Telekom (HU0000016522) l'1,3%, MOL (HU0000068952) il 3,5% e Gedeon Richter (HU0000067624) l'1,2%.
Il PX a Praga ha perso il 2,7% a 1.183,40 punti. I bancari hanno sofferto in particolar modo come sulle altre piazze finanziarie europee. Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso il 3% e Erste Group Bank (AT0000652011) il 4,5%. Forti vendite anche sui titoli legati alle materie prime. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in calo dell'1,7%, Unipetrol (CZ0009091500) dell'1,9% e NWR (NL0006282204) del 5,5%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2,1% a 40.467,20 punti. Tutti i venti titoli di maggior peso del listino polacco hanno chiuso in ribasso. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 4,1%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l'1,7%, BZW Bank (PLBZ00000044) il 2,7% e BRE Bank (PLBRE0000012) il 4,4%. Lotos (PLLOTOS00025) ha perso il 5,5%. Il Governo polacco ha annunciato di aver venduto 14 milioni di titoli dell'impresa petrolchimica.
Redazione Borsainside 20:45

 

 

Usa: Obama Sferza Ancora Le Banche, Basta 'Scelte Stupide'
venerdì, 22 gennaio 2010 21:05 WASHINGTON
(AGI/REUTERS) - Washington, 22 gen. - Il presidente Usa, Barack Obama torna a bacchettare il sistema finanziario e spiega che intende varare nuove regole per proteggere i contribuenti americani dalle "scelte stupide" delle banche. "Voglio creare delle regole che, quando questi tizi prenderanno decisioni stupide, impediscano che tocchi di nuovo a noi pagare il conto. Non mi dispiace affatto l'idea di fare questa battaglia".

 

 

Crisi: Draghi, bene Obama su banche
venerdì, 22 gennaio 2010 23:36 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 22 gen-Apprezzamento del Financial Stability Board,presieduto da Draghi,sulla proposta di Obama per ridurre i rischi di moral hazard delle banche. La proposta del presidente americano rientra ''nel range di opzioni e approcci che il Financial Stability Board sta valutando'' nella preparazione del suo lavoro in vista del G20, e per regolamentare i ''rischi di moral hazard posti dalle istituzioni considerate troppo grandi per fallire''. E' quanto si legge in un comunicato del Fsb.


 

 

 
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WALL STREET: FUTURES USA RITRACCIANO DOPO I CONTI DI GE

22 Gennaio 2010 13:34 NEW YORK - WSI
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L'azienda industriale chiude il trimestre in calo del 22% e i titoli cedono terreno nel preborsa. Google cala malgrado i conti migliori del previsto. Ancora deboli i finanziari. Euro tenta il rimbalzo a $1.4122, ma le commodity calano.
Si profila una seduta in cauto ribasso a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca un'ora e mezzo all'inizio delle contrattazioni scambiano sotto i livelli della vigilia (vedi quotazioni a fondo pagina).

I listini vengono dalla peggiore seduta degli ultimi tre mesi, con i cali che sono stati accentuati dal tracollo dei finanziari sulle notizie di una riforma del sistema di regolamentazione del settore bancario. Questa mattina gli investitori hanno spostato la loro attenzione sui risultati trimestrali di General Electric e altre societa', ma il comparto dei finanziari continua a perdere quota (benchmark settoriale XLF -0.75%).

Prima del suono della campanella la maggiore conglomerata industriale degli Stati Uniti ha riportato utili trimestrali da operazioni continuative in calo del 22% a $0.28, accompagnati da un fatturato di $41.4 miliardi, facendo leggermente meglio di quanto gli analisti si aspettavano. Le azioni del colosso industriale, che prevede una crescita solida nel 2011 e oltre, lasciano sul campo circa l'1.5%.

Oggi riporteranno i conti fiscali anche McDonald's e Kimberly-Clark. Tra i titoli caldi Advanced Micro Devices, che scivola del 5% nonostante la societa' abbia registrato il primo trimestre redditizio in tre anni. Stessa sorte anche per Google. Il gigante dei servizi online perde terreno dopo aver annunciato, ieri a mercati chiusi, il quarto trimestre con utili pari a quasi $2 miliardi.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna febbraio arretrano di $0.35 attestandosi a quota $75.73 al barile. Sul valutario la moneta unica si raffroza a $1.4122. In flessione l’oro a $1092.50 l’oncia (-$10.70). Avanzano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' sceso al 3.5800% dal 3.6110% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e' in ribasso di 2.90 punti (-0.26%) a 1108.20.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -1.00 (-0.05%) a 1840.00.

Il contratto sull'indice Dow Jones cede 34.00 punti (-0.33%) a quota 10563.00.

 

 

 

WALL STREET: IN ROSSO SELL THE NEWS SU TRIMESTRALI

22 Gennaio 2010 15:30 NEW YORK - WSI
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McDonald's e GE tra le poche societa' che guadagnano terreno dopo aver battuto i conti. Tutte le altre, in particolare Google, non convincono un mercato molto esigente. Male minerari e petroliferi, depressi dal calo delle commodity.
Apertura in rosso per i listini azionari americani, con il mercato che resta impassibile alla maggior parte dei risultati societari superiori alle previsioni. Il Dow Jones cede lo 0.58% a 10329.72 punti, il Nasdaq lo 0.63% a quota 2251.42, mentre l'S&P 500 lo 0.59% in area 1109.92.

La reazione fredda degli investitori ai profitti migliori delle attese di Google e Harley-Davidson (solo per citarne alcune), deriva in gran parte dall'approccio mentale tipico del "sell-the-news", che trova le sue radici nella nozione che i risultati positivi sono gia' scontati nei prezzi del mercato.

D'altronde l'azionario ha registrato un'accelerazione del 3% dall'inizio dell'anno, nonostante l'assenza di notizie positive sotto il profilo degli utili societari, fino a che Alcoa, il colosso dell'alluminio, non ha dato il via alla stagione delle trimestrali, a meta' gennaio.

Inoltre il mercato si interroga sulle ripercussioni che la proposta del presidente Obama di riformare il sistema di regolamentazione del settore bancario avra' sulle big della finanza Usa. Il settore e' ancora debole quest'oggi (benchmark XLF -0.5%).

Si vedono acquisti invece su General Electric (+3%) e McDonald's (+1%), dopo che entrambe le aziende hanno chiuso il trimestre con utili piu' alti delle stime. Anche Google e American Express hanno battuto le attese degli analisti, ma le azioni hanno perso terreno ieri nell'after-hours, un andamento che si e' ripetuto anche in avvio di seduta.

Il gigante dei servizi online lascia sul terreno oltre il 3%, trascinando al ribasso l'intero settore dei servizi Internet. Stessa sorte e' toccata a AMD, che cede oltre il 5%, Capital One (-4.5%) e Harley-Davidson (-2%). Le aziende hanno fatto meglio delle previsioni nel trimestre scorso, ma non e' bastato a soddisfare un mercato apparentemente molto esigente.

A livello tecnico i listini si trovano poi in un punto di particolare incertezza, dovuto al fatto che l'S&P 500 scambia in prossimita' della media mobile di 50 giorni, livello che non e' stato toccato da due mesi. Pertanto gli operatori rimangono in attesa di vedere se l'azionario buchera' quel supporto o riuscira' invece a rimbalzare da tale area.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo arretrano di $0.50 attestandosi a quota $75.58 al barile. Sul valutario la moneta unica si raffroza a $1.4132. In flessione l’oro a $1090.00 l’oncia (-$13.20). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' salito al 3.6200% dal 3.6110% di ieri.

 

 

 

WALL STREET: ALLUNGA LA SERIE NEGATIVA, BENE GE

22 Gennaio 2010 18:30 NEW YORK - WSI
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La conglomerata industriale e' una delle poche note positive di giornata. Petrolio, oro, e alluminio cedono almento l'1%. Sulle banche pesano i timori che il piano di Obama mettera' un freno alla crescita degli utili. Euro rimbalza.
Di pari passo con le materie prime, il mercato azionario statunitense scivola per la terza seduta di fila, con i finanziari che pagano a caro prezzo la proposta del presidente Barack Obama di guidare con le redini le banche. Gli investitori temono che il cambiamento delle misure di regolamentazione del settore possano danneggiare gli utili degli istituti.

Il paniere allargato cede circa mezzo punto percentuale, estendendo i cali gia' visti nelle due scorse sedute al -3.4%, passando in negativo per il 2010. Non va molto meglio nel resto del mondo, con le borse del Vecchio Continente nel complesso negative e l'indice dei mercati in via di Sviluppo MSCI che ha perso il 2.7%, accusando la peggiore prova settimanale da ottobre. Petrolio, oro, e alluminio cedono almento l'1%.

La proposta di Obama di impedire le attivita' di trading alle banche per trarre profitti ha alimentato le preoccupazioni circa l'intensita' e rapidita' della riprezsa degli utili societari delle componenti dell'S&P 500. Si teme anche per il futuro rialzo dei tassi di interesse in Cina, che secondo le previsioni degli economisti dovrebbe arrivare entro la fine di giugno.

"Le autorita' stanno disegnando una linea molto sottile tra lo scongiurare l'eventuale scoppio di una bolla e dare il la' alla crescita economica", ha sottolineato in una nota agli investitori Jim Reid, strategist di Deutsche Bank AG, dove aggiunge "e' evidente che i politici incominciano ad avere abbastanza fiducia nello stato di salute dell'economia globale".

Gli utili migliori del previsto di General Electric e McDonald's hanno offerto uno spunto positivo, ma non sono stati sufficienti a mantenere gli indici borsistici principali lontani dal territorio negativo. Le azioni della conglomerata industriale guadagnano lo 0.5% perdendo gran parte dello slancio iniziale.

Anche Google ha registrato utili migliori alle aspettative, ma i titoli navigano in rosso dalle contrattazioni after-hours di ieri sera. Il fatturato e' cresciuto senza pero' riuscire a superare le attese al contrario dei profitti. Il gigante dei motori di ricerca sul Web lascia sul campo il 4%, trascinando al ribasso anche gli titoli dei servizi Internet.

Pesante un po' tutto il comparto tecnologico, dopo che gli analisti di Citi Investment Research hanno tagliato il rating delle aziende che producono apparecchiature per semiconduttori e chip per computer.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti:
Nat gas- UNG +4.2%, Gold miners- GDX +1.9%, SPDRS homebuilders- XHB -1.9%, SPDRS metals/mining- XME -1.7%, Biotech - XBI +0.7%. Tra i piu' forti ribassi:
Solar power- TAN -2.6%, Semis- SMH -2.0%, -1.8%, Silver- SLV -1.8%, Commods- GSG -1.7%, Oil HLDRS- OIH -1.5%.

Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 587 milioni di pezzi al NYSE e 1.25 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1181 a 1785 al Nyse e 1229 a 1336 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 56 a 3 al NYSE e 33 a 11 al Nasdaq.

 

 

 

WALL STREET: BRUCIA TUTTI I GUADAGNI DEL 2010

22 Gennaio 2010 22:00 NEW YORK - WSI
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Investitori esigenti: vendite sulle societa' che hanno riportato i conti, anche se migliori del previsto. Discorso a parte meritano GE e McDonald's. Molto pesante l'hi-tech: Nasdaq -2.67%, Dow - 2.09%. Commodity giu'. Peggiore settimana da febbraio 2009.
I listini azionari americani subiscono un'altra batosta, la terza consecutiva, appesantiti dai ribassi del settore tecnologico, finanziario e dei produttori di materie prime. Evaporati cosi' tutti i guadagni accumulati dall'inizio dell'anno.

Il Dow Jones ha perso il 2.09% a 10172.38 punti, zavoratto dalla flessione del 6% di Alcoa, del 4.6% di Caterpillar e del 4.5% di Intel. Il Nasdaq ha ceduto il 2.67% a quota 2205.29, mentre l'S&P 500 il 2.22% a 1091.72. In rosso anche la performance settimanale, la peggiore da febbraio 2009.

Gli investitori mantengono un approccio mentale tipico da "sell-the-news".
I cali si fanno particolarmente marcati per i titoli tecnologici, che sono il settore che esercita il peso maggiore sull'S&P 500. Il comparto perde oltre l'1.5%.

La lettera colpisce in particolare Google (-$19.40) e Advanced Micro Devices (-$0.90), dopo che entrambe le societa' hanno riportato utili superiori alle attese. Ma gli investitori sembrano diventati molto esigenti, in quanto ritengono che molti dei risultati superiori al previsto siano gia' scontati nel valore dei titoli in Borsa.

Sotto pressione anche i finanziari, nonostante le trimestrali piu' solide delle attese presentate da Capital One Financial (-$4.04) e American Express (-$2.30). La loro debolezza, unita a quella dei big bancari, dove evita il tracollo solo Citigroup, ha spinto i titoli finanziari in calo di oltre due punti percentuali (benchmark XLF).

Si comportano meglio le banche regionali, che mostrano un andamento a due velocita', il quale rispecchia in linea di massima i conti a luci ed ombre pubblicati da Sun Trust, BB&T, MB Financial e Huntington Bancshares.

Nonostante la maggior parte delle aziende siano cadute vittima dell'atteggiamento da sell-the-news, lo stesso discorso non vale per General Electric (+$0.38) e McDonald's (+$1.17), che hanno contribuito a limitare i cali del Dow.

Nel frattempo il deprezzamento marcato delle materie prime, come petrolio, oro e platino, ha avuto un impatto negativo sulla performance dei titoli delle aziende legate alle materie prime.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo arretrano di $1.54 attestandosi a quota $74.54 al barile. Sul valutario la moneta unica si raffroza a $1.4142. In flessione l’oro a $1089.70 l’oncia (-$13.50). Avanzano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e' sceso al 3.5980% dal 3.6110% di ieri.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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