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Banche: Governo Tedesco Organizzera' Vertice Su
Regolazione a Berlino
sabato, 23 gennaio 2010 14:48 BERLINO
(ASCA-AFP) - Berlino, 23 gen - La Germania organizzera'
una conferenza internazionale sulla regolazione
finanziaria a fine maggio a Berlino in vista del
prossimo vertice del G20. Lo ha annunciato il ministro
delle Finanze Wolfang Schauble in un'intervista che
sara' pubblicata domani sull'edizione domenicale del
Welt. ''E' importante che noi coordiniamo i nostri
sforzi internazionali per avere una migliore
regolazione'' ha spiegato ''e' per sostenere questo
processo, ci apprestiamo ad organizzare una conferenza
internazionale di alto livello in vista del prossimo
vertice del G20'' previsto a fine giugno a Toronto, in
Canada. Secondo Der Spiegel la conferenza avra' luogo a
fine maggio nella capitale tedesca alla presenza dei
ministri delle finanze, dei responsabili delle banche
centrali e degli esperti del G20
Venture capital: fondi
scesi a livelli 1997, dice studio
sabato, 23 gennaio 2010 - 15:37 CET
Gli investimenti di venture capital in start-up
americane sono scesi drasticamente per il secondo anno
ai livelli più bassi dal 1997, con una riduzione che
tocca tutti i settori, compreso quello del software e
delle tecnologie verdi.
Un sondaggio realizzato da PricewaterhouseCoopers e
dalla National Venture Capital Association indica che i
venture capitalist nel 2009 hanno investito 17,7
miliardi di dollari in 2.795 operazioni.
Un dato che equivale a una riduzione del 37% in dollari
e del 30% nel volume di accordi rispetto al 2008. Nel
2008, il valore in dollari era sceso dell'8,27% e
dell'1% in volume di operazioni rispetto al 2007.
Nel quarto trimestre del 2009 gli investimenti hanno
raccolto complessivamente 5 miliardi di dollari per 794
operazioni, con un calo del 2% in dollari ma di ben il
15% in accordi sottoscritti, dice lo studio diffuso
ieri.
"Nonostante il calo complessivo dei fondi nel 2009, i
venture capitalist hanno puntato di più nel quarto
trimestre che in tutto l'anno", ha detto Tracy Lefteroff,
global managing partner per il venture capital presso
PricewaterhouseCoopers .
I finanziamenti accordati per la prima volta sono scesi
al livello più basso, sia per valore in dollari che per
volume di operazioni, da quando sono iniziati i rapporti
di MoneyTree sugli investimenti di venture capital, nel
1995.
Tra i settori, gli investimenti in biotecnologie sono
calati nel 2009 del 19% sia in valore economico che in
operazioni, ma sono diventati il comparto di
investimento più grande nell'anno in termini economici,
con 3,5 miliardi per 406 accordi sottoscritti.
Il settore del software è stato quello a registrare il
maggior numero di operazioni e il secondo per
investimenti.
Il comparto delle tecnologie verdi ha registrato un
significativo calo nel 2009, con 1,9 miliardi di dollari
investiti in 185 accordi: -52% in termini di dollari
rispetto al 2008
Banche: Tremonti, l'Idea
Di Obama Arriva Troppo Tardi
sabato, 23 gennaio 2010 - 16:12 CET
(ASCA) - Arezzo, 23 gen - L'idea del presidente Usa
Barack Obama di tassare le banche arriva ''troppo
tardi''. E' l'opinione del ministro dell'Economia Giulio
Tremonti, che ha parlato con i giornalisti a margine
della convention 'Generazione PdL' ad Arezzo. ''Quando
dopo il colpo di gong del voto Kennedy - ha detto
Tremonti, riferendosi alla recente elezione in
Massachussets - il presidente Obama dice che adesso e'
il momento di colpire le banche e dice basta al 'Too big
to fail', cioe' 'Troppo grandi per fallire', io dico:
'Troppo grandi per comandare'''. ''E comunque - ha
aggiunto il ministro - mi sembra che da quelle parti sia
'Too late to do', troppo tardi per fare. Quella politica
la avrebbero dovuta fare il giorno prima non il giorno
dopo''.
Crisi: torna ottimismo italiani
sabato, 23 gennaio 2010 - 16:31 CET
(ANSA) - MILANO, 23 GEN - Torna l'ottimismo tra gli
italiani: il 63% si dichiara fiducioso nel futuro,
mentre a gennaio dello scorso anno erano meno della
meta'.A registrare il 'sentiment' e' una ricerca Astra
Ricerche, in collaborazione con la societa' di gestione
Anima. Dopo il tracollo si registra dunque una
straordinaria ripresa psico-culturale che si concentra
nel Centro-Nord (in particolare nel Triveneto), tra i
18-34 anni, tra i maschi, nei gruppi sociali con titolo
di studio e reddito medio-alti.
Banche: Draghi, bene Obama
sabato, 23 gennaio 2010 - 17:10 CET
(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Meno rischi e meno bonus: e'
quello che tornera' a chiedere il governatore della
Banca d'Italia, Mario Draghi, ai vertici dei banchieri.
I sei maggiori istituti di credito italiani sono stati
convocato martedi'. Draghi, che ieri, in qualita' di
presidente del Financial Stability Board, ha salutato
positivamente la proposta del presidente Usa Obama di
porre ulteriori paletti ai 'rischi di moral hazard',
sottolinea che ci sono ancora nel sistema finanziario
delle fragilita' sostanziali.
Francia: Lagarde, Banche
Garantiscano Credito Alle Pmi
domenica, 24 gennaio 2010 - 14:45 CET
(AGI) - Parigi, 24 gen. - Il sistema bancario francese
deve garantire il credito alle piccole e medie imprese
per sostenerle nella crisi: lo ha detto in un'intervista
tv il ministro francese dell'Economia Christine Lagarde.
"Mi incontrero' con le banche per discutere i risultati
del 2009 e chiedere cosa intendano fare per migliorare
la situazione nel 2010. Quest'anno il problema
principale e' finanziare le aziende, in particolare le
piccole e le medie imprese; non voglio che vedere banche
che le abbandonino".
Fed: leader repubblicani,
Bernanke resta
domenica, 24 gennaio 2010 - 16:48 CET
(ANSA) - NEW YORK, 24 GEN - Il capo della Federal
Reserve, Ben Bernanke, sara' riconfermato con l'appoggio
di democratici e repubblicani. Lo ha detto il leader dei
repubblicani del Senato, Mitch McConnell, intervistato
nel programma Meet the Press della Nbc. In precedenza,
la Casa Bianca si era detta fiduciosa sulla riconferma
di Bernanke per un secondo mandato. Il mandato scade a
fine mese e la sua riconferma aveva incontrato
difficolta' la settimana scorsa in Senato.
24 Gennaio 2010 17:05
LONDRA - dal nostro corrispondente Leonardo Maisano -
Sole 24 ore
Banche inglesi, utili record da 25 miliardi di sterline
Londra – Utili da 25
miliardi di sterline. L'annus horribilis della finanza
mondiale non è andato poi così male se la cifra
ipotizzata dagli analisti e svelata dal Sunday Telegraph
sarà confermata nei prossimi giorni quando le banche
britanniche annunceranno gli utili dell'anno. La parte
del leone dovrebbe toccare a Barclays che secondo
l'ipotesi dovrebbe viaggiare verso i 10,6 miliardi di
profitti pre tasse. Numeri da record, se confermati.
Le voci britanniche si saldano al gran dibattito
transatlantico sulla paga dei banchieri e il destino
delle banche stesse dopo le severissime bacchettate del
presidente Obama. Londra, almeno quella laburista, non
intende adeguarsi alle misure annunciate dalla Casa
Bianca, ma si attende una svolta nei comportamenti delle
proprie banche. Certamente da parte di quelle pubbliche
o semi pubbliche (da Royal Bank of Scotland a Lloyds )
ma anche da quelle rimaste private. Barclays, Hsbc,
Standard Chartered sarebbero pronte ad adeguarsi
riducendo in modo radicale il bonus pool che sarà
svelato insieme con i risultati nelle prossime due-tre
settimane. In altre parole la percentuale di profitti
destinati al portafoglio dei banchieri sarebbe
radicalmente ridotto. Storicamente è circa la metà
dell'utile netto, ma sia Goldman Sachs sia Jp Morgan li
hanno contenuti a un terzo. Le banche inglesi faranno lo
stesso e forse di più: Barclays ha già fatto sapere che
i suoi top executives potranno beneficiare del prossimo
bonus solo fra tre anni.
Domani a Londra rappresentanti del G7 si incontreranno
con il ministro per gli affari della City – uno dei
sottosegretari al Tesoro – Lord Myners per dare seguito
al dibattito sul destino delle banche rilanciato dal
presidente Obama. Un incontro che potrebbe essere
propedeutico al summit mondiale proposto da Angela
Merkel per coordinare le regole finanziarie globali.
L'urgenza di un'azione congiunta "per evitare che ognuno
agisca per conto proprio senza ottenere nulla" è stata
ribadita anche dal Cancelliere Alistair Darling in
un'intervista al Sunday Times.
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Giappone - Edizione
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USA - Edizione Los Angeles |
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India
- Edizione New Delhi |
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25 Gennaio 2010 00:11 NEW YORK
WALL
STREET: TORNA LA PAURA. VIX IN CORSA
di WSI
L'indice che misura la volatilita' e' in rialzo da tre
sedute consecutive. Da lunedi' ha guadagnato oltre il
30%. Rotti importanti livelli tecnici. Resta
l'incertezza sul settore finanziario.
L’indicatore della paura a Wall Street continua ad
accelerare. L’indice della volatilita’, meglio
conosciuto come Vix, ha rotto livelli tecnici importanti
con una corsa in atto da tre sedute consecutive.
Nell’ottava l’incremento supera il 30%. Giovedi' sono
stati toccati i massimi di un mese, registrando (in una
sola seduta ) il maggior incremento dallo scorso 30
ottobre.
Sono stati cosi’ rotti livelli tecnici importanti, sopra
quota 20. Ma c’e’ chi fa notare che il Vix sta ancora
trattando sotto la media delle ultime 20 settimane.
Tre i motivi principali che nella settimana borsistica
spiegano questo andamento. Prima la Cina, pronta a
mettere un freno allo sviluppo della propria economia.
Poi le limitazioni annunciate dal presidente americano
Barack Obama sull’attivita’ bancaria. Da non dimenticare
i timori sul debito di alcuni paesi eruopei.
"L’incertezza mina la fiducia nel mondo finanziario e
sui mercati", ha spiegato Jeffrey Rosenberg, credit
strategist di Bank of America-Merrill Lynch.
La Borsa di Tokyo scende, male Toyota
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in ribasso. Il
Nikkei ha perso lo 0,7% a 10.512,69 punti ed il Topix lo
0,7% a 934,59 punti. Toyota (JP3633400001) ha perso il
2,1%. Secondo delle voci di stampa il richiamo di
vetture del gruppo giapponese potrebbe salire a più di
quattro milioni. Le forti perdite registrate venerdì
scorso dal Nasdaq hanno pesato sui titoli high-tech.
Tokyo Electron (JP3571400005) ha perso lo 0,9% e Toshiba
(JP3592200004) lo 0,8%.
Canon (JP3242800005) ha guadagnato lo 0,3%. Secondo il
quotidiano finanziario "Nikkei" l'utile operativo di
Canon avrebbe raggiunto ¥215 milioni e superato in
questo modo le previsioni dello stesso gigante
dell'elettronica di consumo.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha penalizzato i
titoli delle grandi holdings commerciali. Mitsui & Co.
(JP3893600001) ha perso lo 0,6%, Mitsubishi Corp.
(JP3898400001) l'1,1% e Sumitomo Corp. (JP3404600003) il
2,1%.
Redazione Borsainside 07:34
BoJ: altro che exit strategy, nuovi aiuti in vista se la
ripresa verra' meno
BlueTG.it - lunedì, 25 gennaio 2010 10:17 TOKYO
Altro che exit strategy: secondo quanto riporta
l’agenzia Bloomberg, citando fonti vicine alla materia,
i vertici della Banca del Giappone (BoJ) sarebbero
pronti ad espandere il programma di prestiti d’emergenza
e di riacquisto di bond governativi nel caso in cui la
ripresa dovesse perdere forza.
Scontata oggi la conferma dei tassi sui livelli minimi
attuali, le decisioni della BoJ in materie monetaria
sembrano dunque dipendere da come evolverà la ripresa
nei prossimi trimestri
25 Gennaio 2010 10:29 BERLINO
GERMANIA, NUOVO CALO PER FIDUCIA CONSUMATORI
di Agi
L'indice Gfk sconta i timori sulla disoccupazione e
l'indebolimento dei consumi e arretra per il quarto mese
consecutivo a 3,2, contro i 3,4 punti di gennaio. Il
consensus aveva previsto un risultato peggiore a 3,1
punti.
L'indice Gfk sulla fiducia dei consumatori in Germania
indica un nuovo calo a febbraio. Pesano i timori per la
disoccupazione e l'indebolimento dei consumi.
L'indice arretra per il quarto mese consecutivo a 3,2,
contro i 3,4 punti di gennaio (dato rivisto dagli
iniziali 3,3 punti). Gli analisti si aspettavano un
risultato peggiore a 3,1 punti.
Per gli analisti e' la conferma che la ripresa non
verra' dai consumi interni e potra' arrivare solo
dall'export.
Usa: Pil visto a +4,6% nel quarto trimestre 2009
BlueTG.it - lunedì, 25 gennaio 2010 - 10:33 CET
La ripresa Usa dovrebbe aver accelerato nettamente il
ritmo negli ultimi mesi del 2009, con un Pil indicato a
+4,6% nel IV trimestre dell’anno appena concluso dal
consensus degli analisti di Wall Street.
Si tratterebbe dell’incremento maggiore dal primo
trimestre del 2006 e troverebbe la sua spiegazione
nell’accelerazione della produzione da parte delle
aziende man mano che le imprese hanno iniziato
ricostituire le scorte.
Tra gli altri dati che potrebbero giungere a breve sul
mercato, in molti si attendono un’ulteriore crescita
degli ordini di beni durevoli, mentre le vendite di case
potrebbero andare incontro a una nuova frenata.
Le Borse della regione Asia-Pacifico chiudono di
nuovo in calo
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso anche oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso l'1,1% a 3.094,41 punti.
I bancari hanno guidato la lista dei ribassi. Bank of
China (CN000A0J3PX9) ha perso lo 0,5%. La terza banca
cinese ha annunciato l'emissione di un bond convertibile
da CNY 40 miliardi. Bank of China ha inoltre comunicato
che chiederà ai suoi azionisti il permesso per
un'emissione di nuovi titoli il cui volume potrebbe
ammontare fino al 20% del suo capitale già in
circolazione. Molti analisti credono che le altre grandi
banche cinesi seguiranno l'esempio di Bank of China e
raccoglieranno sul mercato nuovi fondi per migliorare la
loro situazione patrimoniale. Tra gli altri titoli
bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha
chiuso in ribasso dell'1%, China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) dell'1,8% e China Merchants Bank
(CN000A0KFDV9) del 2,6%. Seduta negativa anche per il
settore dell'industria automobilistica. SAIC Motor
(CNE000000TY6) ha chiuso in calo dell'1,5%, FAW Car
(CN0009095802) dell'1,7% e Anhui Jianghuai Automobile
(CNE0000018M9) del 4,1%. Gli investitori temono che le
recenti misure prese dalle autorità cinesi per frenare
la concessione di prestiti possano far rallentare la
domanda di automobili in Cina. Baoshan Iron & Steel
(CNE0000015R4) ha perso un ulteriore 2,3%. Goldman Sachs
ha tagliato venerdì scorso il suo rating sul titolo del
primo produttore cinese d'acciaio da "Buy" a "Neutral".
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,6%
a 20.598,55 punti. Per il listino della città costiera
si è trattato della quarta seduta negaativa di fila.
Ancora male i bancari. HSBC (GB0005405286) ha perso
l'1,6%, Hang Seng Bank (HK0011000095) lo 0,6%, Bank of
East Asia (HK0023000190) lo 0,4% e BOC Hong Kong
(HK2388011192) l'1,3%. La maggior parte dei titoli del
settore immobiliare ha registrato invece una ripresa.
Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato il
2,1%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,6% e
Henderson Land (HK0012000102) l'1,9%. Tra i petroliferi
PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,8% e CNOOC
(HK0883013259) l'1%. Il prezzo del petrolio ha perso
venerdì scorso a New York il 2%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,7%, il Taiex a Taipei lo 0,7%, lo
Straits Times a Singapore lo 0,3% e il Kospi a Seul lo
0,8%.
Redazione Borsainside 12:13
Grecia: Successo Per Bond Governo, Domanda 4 Volte
Offerta
lunedì, 25 gennaio 2010 14:09 ATENE
(AGI) - Atene, 25 gen. - Fioccano gli ordini per
l'emissione da 5 miliardi di euro di titoli quinquennali
del debito pubblico greco. La domanda e' intorno ai 20
miliardi di euro e cioe' quattro volte superiore
all'offerta. Il governo, secondo quanto riferiscono
fonti al suo interno, starebbe pensando di aumentare
l'offerta.
Usa: quasi mezzo milione di famiglie a rischio
pignoramento
BlueTG.it - lunedì, 25 gennaio 2010 11:03 NEW YORK
Circa 450 mila proprietari di case negli Stati Uniti
rischiano di veder partire a breve una procedura di
pignoramento (foreclosure) per ritardato pagamento.
Questo nonostante abbiano dimostrato di voler tornare a
effettuare regolari pagamenti da almeno tre mesi e di
voler recuperare l’arretrato.
Il problema, secondo quanto riferisce la Cnn, è che il
programma di aiuti voluto dall’amministrazione Obama sta
per essere modificato (il termine ultimo per le banche
per proporre modifiche è il 31 gennaio prossimo) e
ancora non è certo quali saranno i nuovi requisiti
richiesti.
Col rischio che per “pulire” gli arretrati possano
essere fatte valere anche solo motivazioni di
inadeguatezza formale delle richieste di adesione al
programma.
Usa:
vendite case esistenti crollo 16,7%
lunedì, 25 gennaio 2010 16:26 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Le vendite di case esistenti
negli Stati Uniti sono crollate a dicembre del 16,7% al
tasso annualizzato di 5,45 milioni di unita'. Il dato -
scrive Bloomberg - e' di gran lunga peggiore rispetto
alle stime degli analisti che avevano stimato un ribasso
del 9,8% al tasso annualizzato di 5,90 milioni di unita'
dai 6,54 milioni di unita' del mese prima.
Banche: Tre Big Di Wall Street Tagliano Bonus
lunedì, 25 gennaio 2010 16:33 NEW YORK
(AGI) - Roma, 25 gen. - Tre grandi banche Usa, Goldman
Sachs (NYSE: GS - notizie) , JP Morgan Chase e Morgan
Stanley (NYSE: MS - notizie) hanno deciso di tagliare i
bonus versati ai propri manager. Lo fa sapere l'agenzia
Bloomberg, secondo la quale le tre banche hanno
stanziato nel quarto trimestre 39,9 miliardi di dollari
per i bonus del 2009, meno della cifra record di 44,7
miliardi di dollari stanziata nel 2007.
25 Gennaio 2010 16:50 NEW
YORK
CORPORATE
BOND: INVESTITORI IN FUGA
di WSI
Le vendite di obbligazioni societarie si sono dimezzate
in una settimana. I dubbi sulla ripresa economica
spingono gli operatori verso investimenti percepiti come
piu' sicuri.
I corporate bond non sembrano andar piu’ di moda, almeno
osservando quanto accaduto negli ultimi due mesi. Per la
prima volta in otto settimane, le vendite di
obbligazioni societarie hanno subito una brusca frenata
mentre i costi dei prestiti risultano in crescita. Tutta
colpa delle preoccupazioni degli investitori sulla reale
tenuta della ripresa economica.
Nella scorsa ottava le vendite globali di corporate bond
hanno messo a segno un -52% toccando quota $48 miliardi
contro i $99.8 miliardi della settimana precedente,
cosi’ come indicato da una ricerca di Bloomberg.
La media del rischio emittente in generale si è ampliata
per la prima volta dallo scorso 27 novembre. Tradotto:
in generale c'è molta più paura e di conseguenza il
mercato si fa piu’ selettivo facendo dei distinguo tra
emittente ed emittente.
"Il mercato", ha sottilineato Simon Ballard, a capo
della credit strategy Europea di RBC Capital Markets di
Londra, "avverte che si e’ perso un po' il polso della
realta’, con l’indiscriminata esposizione ai rischi e
l’indifferenza nei confronti dei fondamentali economici.
Ma ora un piu’ ampio quadro della situazione
macroeconomica, insieme ad alcuni recenti episodi, hanno
riportato gli operatori a una maggior cautela su questo
fronte finendo per riposizionarsi sull’azionario."
Il costo per proteggersi da un eventuale default degli
Stati Uniti e’ cresciuto per otto sedute consecutive. Si
tratta del piu’ lungo intervallo di tempo da giugno
2008. Lo spread tra le scadenze sulla curva dei
rendimenti si sta ampliando (altro sintomo della
percezione di un rischio maggiore) e le vendite di
titoli a tasso variabile si stanno riducendo. Insomma,
riporta Bloomberg, gli investitori sono alla ricerca di
un rendimento sicuro, quindi a tasso fisso. Nel
frattempo il dipartimento del Tesoro Americano sta
raccogliendo informazioni, cercando di capire l’impatto
della conclusione del programma MBS (Mortgage-Backed
Securities).
Gates: economia Usa,anni per riprendersi
lunedì, 25 gennaio 2010 16:58 NEW YORK
(ANSA) - NEW YORK, 25 GEN - All'economia Usa serviranno
anni per riprendersi dalla recessione. Lo ha detto ad
Abc il fonDatore di Microsoft (NASDAQ: MSFT - notizie) ,
Bill Gates. Secondo Gates per rimettere in ordine i
conti pubblici americani sara' necessario un aumento
delle tasse. 'Stiamo assistendo a una ripresa lenta e
tutti ne sono frustrati ma non penso che il governo
possa magicamente velocizzarla: se fa troppo puo'
distorcere la realta' delle cose. Penso che il governo
abbia piu' un ruolo di lungo termine'.
Usa: -7% mercato software
2009
lunedì, 25 gennaio 2010 - 18:38 CET
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Cresce negli Usa il mercato
legato ai sistemi operativi, ma non tanto da portare in
territorio positivo il business complessivo dei
software. Secondo gli ultimi dati di NPD, i ricavi
provenienti dai sistemi operativi hanno registrato nel
2009, negli Usa, un aumento del 35%, mentre i guadagni
complessivi del mercato retail dei software, esclusi i
videogiochi, e' sceso del 7% a 2,4 miliardi di dollari,
un risultato comunque migliore rispetto al -10%
registrato nel 2008.
Le borse europee chiudono
per la quarta seduta di fila in ribasso
I principali listini azionari europei ha chiuso oggi per
la quarta seduta di fila in ribasso. Il FTSE 100 a
Londra ha perso lo 0,8%, iI DAX a Francoforte l'1,1%, il
CAC40 a Parigi l'1%, il FTSE MIB a Milano lo 0,9% e lo
SMI a Zurigo lo 0,7%. Sulle borse del Vecchio Continente
hanno pesato le notizie negative arrivate nel pomeriggio
d'oltreoceano. Le vendite di case esistenti hanno
registrato lo scorso mese negli USA un declino record.
I titoli dei produttori di automobili hanno guidato la
lista dei ribassi. Fiat (IT0001976403) ha perso a Milano
il 3,7%. Il gruppo italiano ha chiuso il quarto
trimestre dello scorso anno in rosso di €283 milioni.
Fiat ha inoltre indicato che la sua profittabilità
migliorerà nel 2010 solo se i Governi europei
estenderanno i loro programmi di incentivi alla
rottamazione. Sulla scia di Fiat Daimler (DE0007100000)
ha perso il 2%, BMW (DE0005190003) l'1,8%, Peugeot
(FR0000121501) il 2,4% e Renault (FR0000131906) l'1,8%.
Male anche il settore delle infrastrutture per le
telecomunicazioni. Ericsson (SE0000108656) ha perso
l'1,1%, Alcatel-Lucent (FR0000130007) il 2,9% e Nokia
(FI0009000681) il 2,8%. L'utile di Ericsson è crollato
lo scorso trimestre dell'82% (per ulteriori dettagli
clicca qui).
Il calo dei prezzi delle materie prime ha penalizzato i
minerari ed i petroliferi. Rio Tinto (GB0007188757) ha
perso il 2,2% e Total (FR0000120271) l'1,1%.
Alcuni titoli bancari hanno potuto registrare una
ripresa. Société Générale (FR0000130809) ha chiuso in
rialzo dell'1,4%. Deutsche Bank ha promosso oggi il
titolo della rivale francese a "Buy".
Philips (NL0000009538) ha guadagnato ad Amsterdam il
5,1%. Il conglomerato olandese ha pubblicato oggi dei
dati di bilancio migliori delle attese degli analisti
(per ulteriori dettagli clicca qui).
Redazione Borsainside 18:42
Borse dell'Europa
dell'Est: Lieve calo per Mosca, bene Budapest e Praga
Quasi tutte le principali borse dell'Europa dell'Est
hanno chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha perso a Mosca lo 0,2% a 1.485,92 punti.
I volumi di scambio sono scesi notevolmente rispetto a
venerdì scorso e sono stati al di sotto della media. La
lieve ripresa del prezzo del petrolio non è bastata a
sostenere il mercato azionario russo. Gli orsi si sono
potuti affermare anche oggi a causa della debole
performance delle borse dell'Europa occidentale e
dell'incerto andamento di Wall Street. Tra i titoli del
listino russo Norilsk Nickel (RU0007288411) ha perso il
2,2% e Severstal (RU0009046510) lo 0,9%. LUKoil
(RU0009024277) ha guadagnato l'1,3%, Rosneft
(RU000A0J2Q06) lo 0,5% e Sberbank (RU0009029540)l'1,1%.
Gazprom (RU0007661625) ha chiuso a San Pietroburgo in
rialzo dell'1,2% a RUB 182,69.
Il BUX a Budapest ha guadagnato l'1% a 21.880,91 punti.
La Banca Centrale Ungherese ha tagliato i suoi tassi
d'interesse di 25 punti base al 6%. Era dal giugno del
2006 che il costo del denaro non era in Ungheria così
basso. Tra i titoli di maggior peso del BUX OTP Bank
(HU0000061726) ha guadagnato l'1,5%, Magyar Telekom
(HU0000016522) il 2,8% e MOL (HU0000068952) lo 0,6%.
Gedeon Richter (HU0000067624) ha perso lo 0,3%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1% a 1.194,70 punti. Tutti
i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in
rialzo. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato lo
0,5%, Erste Group Bank (AT0000652011) l'1,7% e Ceske
Energeticke Zavody (CZ0005112300) lo 0,4%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,1% a 40.510,33
punti. PGNiG (PLPGNIG00014) ha chiuso in rialzo del
3,8%. ING ha alzato oggi il suo rating sul titolo del
fornitore di gas a "Buy". La maggior parte dei bancari
ha chiuso in ribasso. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso
l'1,2%, BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,3% e BRE Bank
(PLBRE0000012) lo 0,6%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016)
ha guadagnato l'1,3%.
Redazione Borsainside 19:34
Deutsche Boerse: Per Ceo
2010 Sara' Un Anno Difficile
lunedì, 25 gennaio 2010 - 19:35 CET
(AGI) - Francoforte, 25 gen. - Deutsche Boerse (Xetra:
581005 - notizie) si sta preparando a vivere un anno
difficile: e' il monito del ceo, Reto Francioni. "Il
2010 non sara' soltanto impegnativo, ma proprio
difficile", ha detto parlando in occasione di un evento
promosso dalla societa' che gestisce il mercato
finanziario tedesco. Il contenimento dei costi, ha
aggiunto, restera' ancora la prima preoccupazione
Grecia: Governo
Istituisce Fondo Di Emergenza Per Debito Pubblico
lunedì, 25 gennaio 2010 - 19:49 CET
(ASCA) - Roma, 25 gen - Il ministro delle finanze greco,
George Papaconstantinou ha autorizzato la creazione di
un fondo di emergenza, che potra' essere utilizzato per
sostenere gli obbblighi derivanti dall'ingente debito
pubblcico di Atene. Nei fatti questi fondi potrebbero
servire nel caso la Grecia sia nella impossibilita' di
pagare le scadenze del proprio debito pubblico o abbia
difficolta' nell'accesso al mercato dei capitali. Le
risorse saranno reperite tagliando del 10% la spesa dei
ministeri. I conti pubblici della Grecia sono i peggiori
dell'Eurozona con deficit e debito pubblico che
viaggiano rispettivamente al 12,7% e al 120% del Pil.
25 Gennaio 2010 20:07 NEW
YORK
CASE USA: IN FUMO L'AFFARE PIU' COSTOSO DI SEMPRE
di WSI
Afflitta da un debito di $4.4 miliardi, Tishman si e'
vista costretta a rinunciare all'agglomerato di
Manhattan comprato nel 2006 in pieno boom. Si profila
l'ipotesi del fallimento per l'operazione piu' onerosa
di sempre in Usa.
Un gruppo guidato dalla societa' immobiliare americana
Tishman Speyer Properties ha deciso di rinunciare al
complesso di appartamenti di Peter Cooper Village &
Stuyvesant Town, situato a Manhattan, mettendo la parola
fine ad una delle operazioni commerciali a piu' alto
profilo che si siano mai viste durante il boom
immobiliare.
L'amara decisione e' stata presa dopo che il debito da
$4.4 miliardi, utilizzato dalla venture tra Tishman e
BlackRock per finanziare l'accordo, e' caduto in
default.
Le due societa' hanno acquistato il complesso da 56
edifici di cui 11.000 abitazioni nel 2006 per una cifra
esorbitante, pari a $5.4 miliardi: si tratta della somma
piu' alta di sempre mai versata per una singola
proprieta' residenziale negli Stati Uniti.
Da mesi la venture era impegnata nel tentativo di
ristrutturare il debito, ma e' poi finita per
capitolare, colpita da un carico di debito enorme e
dalla debolezza dell'economia della citta' di New York,
che ha provocato un'esponenziale riduzione degli affitti
e della domanda per appartamenti di lusso.
La societa' e' tra i piu' importanti promotori,
proprietari e gestori del panorama immobiliare del
pianeta. Tra le proprieta' in suo possesso figurano i
prestigiosi edifici del Rockefeller Center, del Chrysler
Building, del Lipstick Building, la sede del New York
Times sulla 43esima strada e il CitySpire Center.
Usa: Casa Bianca
Ottimista Su Riconferma Bernanke a Capo Della Fed
lunedì, 25 gennaio 2010 - 20:25 CET
(ASCA) - Roma, 25 gen - Dopo un weekend pieno di
incertezze sembra avvicinarsi la riconferma di Ben
Bernanke alla presidenza della Federal Reserve,
nonostante l'opposizione di alcuni senatori democratici.
Il presidente Usa, Barack Obama, ha gia' confermato i
Bernanke ma la sua decisione deve essere ratificata dal
Senato. Il mandato di Bernanke scade a fine mese. Negli
ultimi giorni alcuni democratici si erano sfilati dal
fronte pro-Bernanke annunciando il voto contrario. La
riconferma necessita di 60 voti, una buona parte parte
dei 40 senatori repubblicani voteranno contro, quindi
diventa fondamentale il voto della maggioranza
democratica. Al momento, secondo gli ultimi sondaggi,
Bernanke dispone di 30 voti favorevoli contro 17
contrari, restano ancora 53 senatori che non si sono
ancora espressi pubblicamente. Il voto del Senato
dovrebbe arrivare entro questa settimana. Il leader dei
senatori repubblicani, Mitch McConnell, ritiene che alla
fine Bernanke incassera' comunque un sostegno
bipartisan. ''Il presidente e' molto fiducioso che
Bernanke sara' confermato anche alla luce della solida
leadership che ha mostrato nel corso della crisi, senza
di questa saremmo scivolati nell'abisso'', ha detto alla
Cnn, David Axelrod, consigliere del presidente Obama.
Davos: 2.500 leader,
ridisegnare mondo
lunedì, 25 gennaio 2010 - 22:51 CET
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Focus oltre la crisi: 2.500
'world leaders' da 90 Paesi per ragionare insieme su
come 'migliorare il mondo, ridisegnare, ricostruire'. Da
mercoledi' a domenica a Davos, in Svizzera, c'e' una
agenda aperta per il 40/mo anniversario del World
Economic Forum, per recepire e porre al centro del
confronto la piu' stretta attualita'. Si impone cosi'
anche la stretta sulle banche di Wall Street che
l'amministrazione Obama preannuncia nel contesto di
nuove norme per una riforma della finanza.
Borse dell'America
Latina: Sale solo Santiago del Cile
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso
ieri in ribasso. La Borsa di San Paolo è rimasta ferma a
causa di una festa pubblica in Brasile.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dell'1,2%
a 30.465,06 punti. Tra le blue chips messicane América
Móvil (MXP001691213) ha perso l'1,5% e Cemex
(MXP225611567) il 2,4%. Grupo Mexico (MXP370841019) e
Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) hanno guadagnato
rispettivamente l'1% e lo 0,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,5%, l'IBVC a Caracas
l'1,1%, il General a Lima lo 0,1% e l'IGBC a Bogotà
l'1,4%. L'IPSA a Santiago del Cile ha guadagnato lo
0,7%.
Redazione Borsainside 00:34
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WALL
STREET: FUTURES USA CONFERMANO I RIALZI DOPO
HALLIBURTON
25 Gennaio 2010 15:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Deboli ma in linea i conti
dell'azienda di servizi petroliferi. Aiuta il calo del
dollaro. Settimana ricca di appuntamenti: si incomincia
oggi con le vendite di case esistenti e i conti di
Apple. La conferma di Bernanke non sembra in dubbio.
Si preannuncia una seduta in progresso a Wall Street,
con i contratti sui principali indici azionari che
quando manca mezz'ora all'inizio delle contrattazioni
scambiano sopra i livelli della vigilia (vedi quotazioni
a fondo pagina).
Secondo alcuni analisti le vendite pesanti della
settimana scorsa potrebbero rappresentare una buona
opportunita' di guadagno. Un eventuale rimbalzo oggi
consentirebbe di interrompere la serie negativa di tre
sedute, anche se i guadagni che si profilano non
sembrano sufficienti a recuperare le perdite accusate
nella peggiore settimana da marzo per il Dow Jones.
Nel frattempo sul mercato non ha un impatto particolare
la trimestrale di Halliburton, che ha archiviato il
quarto trimeste con utili in calo del 48%, sottolineando
che il 2010 sara' un anno di transizione per il mercato
dei servizi petroliferi. I titoli cedono il 2% circa.
Contestualmente l'azienda di Houston ha riportato un
utile netto pari a $243, ovvero 27 centesimi per titolo,
a fronte di un risultato netto di $468 milioni,
equivalenti a un EPS di 52 centesimi, dell'analogo
periodo 2008. Il fatturato e' calato del 25% a $3.96
miliardi. Gli analisti si aspettavano utili pari a 27
centesimi per azione, accompagnati da ricavi di $3.6
miliardi.
Questa settimana i mercati sono attesi da una serie di
eventi chiave che potrebbero dettare la direzione che
l'azionario prendera', tra cui la decisione della
Federal Reserve sui tassi di interesse e l'intervento
del Presidente Obama alla State of the Unione. Entrambi
gli appuntamenti sono previsti mercoledi'. Mercoledi'
prende il via il summit economico di Davos.
A rendere nervosi gli operatori sono in particolare le
preoccupazioni per l'outlook della crescita e della
liquitita', con i prossimi risultati trimestrali e dati
macro che, a detta dagli analisti di JP Morgan,
"dovrebbero rassicurare il mercato, dimostrando che il
periodo di convalescenza dell'economia mondiale sta
proseguendo con successo".
A pesare sui listini potrebbe anche essere l'incertezza
per il futuro del numero uno della Fed Ben Bernanke. Nel
corso del weekend, tuttavia, sembra che la conferma di
Bernanke non sia piu' in dubbio. Il voto e' fissato per
la fine della settimana.
Sul fronte macroeconomico, alle 16 italiane si
conosceranno le cifre relative alle vendite di case
esistenti in dicembre. La settimana si concludera'
venerdi' con i dati preliminari sulla crescita economica
registrata nel quarto trimestre.
Tra i titoli su cui si focalizzera' l'attenzione degli
operatori, figurano Apple e Texas Instruments, che
presenteranno i dati trimestrali dopo il suono della
campanella.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le
quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo di
$0.26 attestandosi a quota $74.28 al barile. Sul
valutario la moneta unica si rafforza a $1.4145. In
ripresa l’oro a $1096.70 l’oncia (+$4.70). Arretrano i
prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul
benchmark decennale che e' salito al 3.6420% dal 3.5980%
di venerdi'.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e' in rialzo di 7.00 punti (+0.64%) a
1098.00.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +8.00 (+0.44%)
a 1805.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 49.00 punti
(+0.48%) a quota 10200.00.
WALL
STREET: RIMBALZA A BRACCETTO CON I FINANZIARI
25 Gennaio 2010 15:30 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
Ricoperture sul settore
(+1%), uno dei piu' colpiti dall'ondata di vendite della
settimana scorsa. Halliburton cede il 2% dopo aver
riportato cifre fiacche ma in linea. Aiuta il calo del
biglietto verde. Occhi su immobiliare e Apple.
Partenza in buon progresso per i listini azionari
americani, pronti al riscatto dopo la peggiore prova
giornaliera dalla scorso ottobre. Per il Dow si e'
trattato inoltre della peggiore prova settimanale da
marzo.
Il paniere delle blue chip avanza dello 0.68% a quota
10242.28, il Nasdaq dello 0.73% in area 2221.43, mentre
l'S&P 500 sale dello 0.85% a 1101.06 punti. In avvio si
mettono in evidenza i titoli finanziari, con il fondo di
investimento comune SPDR Financial che guadagna circa un
punto percentuale, favorito dalle ricoperture in uno dei
settori piu' colpiti dall'ultima ondata di vendite.
In assenza di notizie di rilievo particolari, dopo il
sell-off accusato alla fine della settimana scorsa, oggi
in calendario l'attenzione si concentrera' sulle vendite
di case esistenti di dicembre, la cui pubblicazione e'
prevista alle 16 italiane.
A mercati chiusi i riflettori saranno invece puntati sui
conti di Apple, dopo che quelli di Halliburton non hanno
soddisfatto gli investitori. Le azioni cedono circa il
2% dopo che l'azienda di servizi petroliferi ha
riportato cifre deboli sotto il profilo di fatturato e
utili, anche se comunque in linea con le previsioni.
Contestualmente l'azienda di Houston ha riportato un
utile netto pari a $243, ovvero 27 centesimi per titolo,
a fronte di un risultato netto di $468 milioni,
equivalenti a un EPS di 52 centesimi, dell'analogo
periodo 2008. Il fatturato e' calato del 25% a $3.96
miliardi. Gli analisti si aspettavano utili pari a 27
centesimi per azione, accompagnati da ricavi di $3.6
miliardi.
In settimana gli appuntamenti poi non mancheranno di
sicuro. Tra questi la decisione della Federal Reserve
sui tassi di interesse e l'intervento del Presidente
Obama alla State of the Union. Entrambi sono previsti
mercoledi', quando prende il via inoltre il summit
economico di Davos. Venerdi' saranno poi pubblicati i
dati preliminari del PIL del quarto trimestre.
Secondo alcuni analisti le vendite pesanti della
settimana scorsa potrebbero rappresentare una buona
opportunita' di guadagno. Un eventuale rimbalzo oggi
consentirebbe di interrompere la serie negativa di tre
sedute, anche se i guadagni che si profilano non
sembrano sufficienti a recuperare le pesanti perdite
accusate.
A rendere nervosi gli operatori ultimamente sono in
particolare le preoccupazioni per l'outlook della
crescita e della liquitita', con i prossimi risultati
trimestrali e dati macro che, a detta dagli analisti di
JP Morgan, "dovrebbero rassicurare il mercato,
dimostrando che il periodo di convalescenza
dell'economia mondiale sta proseguendo con successo".
A pesare sui listini era stata anche l'incertezza per il
futuro del numero uno della Fed Ben Bernanke. Nel corso
del weekend, tuttavia, sembra che la conferma di
Bernanke non sia piu' in dubbio. Il voto e' fissato per
la fine della settimana.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in lieve
calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna
marzo scivolano di $0.07 attestandosi a quota $74.47 al
barile. Sul valutario la moneta unica si rafforza a
$1.4149. In ripresa l’oro a $1096.40 l’oncia (+$6.70).
Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il
rendimento sul benchmark decennale che e' salito al
3.6200% dal 3.5980% di venerdi'.
WALL
STREET: RIDUCE BUONA PARTE DEI GUADAGNI
25 Gennaio 2010 18:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
L'andamento va di pari
passo con i finanziari. In settimana si conosceranno le
sorti di Bernanke, ma il numero uno dell Fed non sembra
piu' in dubbio. Ispirati Apple e Texas Instruments in
attesa dei conti. Euro in lieve rialzo a $1.4145.
I listini azionari americani arrivano a meta' seduta in
cauto progresso, dopo aver lasciato sul terreno, a
braccetto con i finanziari, parte dei guadagni
accumulati in partenza.
A favorire gli acquisti sono il calo del dollaro e il
mitigarsi dei timori riguardanti la conferma o meno del
presidente della Banca Centrale. Ultimamente il momentum
sembra essersi spostato in favore di Bernanke, dopo che
alla fine della scorsa settimana diversi senatori
avevano espresso la loro contrarieta' ad una conferma
del numero uno della Fed.
Al momento pero' il suo posto non sembra in dubbio. Oggi
il Senatore Dianne Feinstein ha annunciato che
garantira' il suo appoggio Bernanke. Il mandato di
Bernanke scade sabato e in settimana il Senato dovrebbe
esprimersi sulla sua rinomina.
In assenza di notizie di rilievo particolari, dopo il
sell-off accusato alla fine della settimana scorsa, in
mattinata l'attenzione si e' concentrata sulle vendite
di case esistenti, le cui cifre di dicembre hanno
decisamente deluso.
Il tonfo del 16.7% rappresenta una battuta d'arresto
piu' pesante delle previsioni. Sui dati ha influito
negativamente la scadenza degli incentivi di stimolo per
gli acquirenti della prima casa.
A mercati chiusi i riflettori saranno invece puntati sui
conti di Apple (+1.7%) e Texas Instruments (+2%), dopo
che quelli di Halliburton non hanno soddisfatto gli
investitori. Le azioni cedono circa l'1.5% dopo che
l'azienda di servizi petroliferi ha riportato cifre
deboli sotto il profilo di fatturato e utili, anche se
comunque in linea con le previsioni.
Contestualmente l'azienda di Houston ha riportato un
utile netto pari a $243, ovvero 27 centesimi per titolo,
a fronte di un risultato netto di $468 milioni,
equivalenti a un EPS di 52 centesimi, dell'analogo
periodo 2008. Il fatturato e' calato del 25% a $3.96
miliardi. Gli analisti si aspettavano utili pari a 27
centesimi per azione, accompagnati da ricavi di $3.6
miliardi.
In settimana gli appuntamenti non mancheranno di sicuro.
Tra questi la decisione della Federal Reserve sui tassi
di interesse e l'intervento del Presidente Obama alla
State of the Union. Entrambi sono previsti mercoledi',
quando prende il via inoltre il summit economico di
Davos. Venerdi' saranno poi pubblicati i dati
preliminari del PIL del quarto trimestre.
Secondo alcuni analisti le vendite pesanti della
settimana scorsa potrebbero rappresentare una buona
opportunita' di guadagno. Un eventuale rimbalzo oggi
consentirebbe di interrompere la serie negativa di tre
sedute, anche se i guadagni che si profilano non
sembrano sufficienti a recuperare le pesanti perdite
accusate.
A livello settoriale le migliori performance sono
segnate dai comparti:
Solar Energy-TAN +2.4%, The U.K.-EWU +2.3%, Sweden-EWD
+2.4%, Belgium-EWK +2.0%, Switzerland-EWL +2.0%,
Netherlands-EWN +2.0%, Belgium-EWK +1.8%, Coal-KOL
+1.8%, Austria-EWO +1.7%, Spain-EWP +1.7%, China-FXI
+1.6%, Wind Energy-FAN + 1.6%, Semiconductors-SMH +1.6%
e Materials-IYM +1.5%. Le peggiori: Volatility-VXX
-1.3%, Gold Miners-GDX -1.1%, Regional Banks-KRE -0.9%,
Biotechnology-IBB/XBI -0.8% e Livestock-COW -0.8%.
Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 490 milioni
di pezzi al NYSE e 1.13 miliardi al Nasdaq. I titoli in
rialzo contro quelli in ribasso sono 1622 a 1357 al Nyse
e 1253 a 1330 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro
i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 50 a 3 al
NYSE e 29 a 6 al Nasdaq.
WALL
STREET:
RIMBALZA POI SI SGONFIA SUL FINALE
25 Gennaio 2010 22:00 NEW
YORK - WSI ______________________________________________
La debolezza delle ultime
tre sedute e' stata interpretata come un'opportunita' di
guadagno. Cresce la fiducia nella conferma di Bernanke.
Trimestrali: non convince Halliburton, a mercati chiusi
tocca a Apple. Commodity su.
Il mercato azionario americano rialza la testa dopo tre
sedute in pesante rosso, le peggiori da marzo, con gli
investitori che hanno una sempre maggiore fiducia nella
riconferma del numero uno della Federal Reserve, Ben S.
Bernanke.
Il Dow ha guadagnato lo 0.23% a 10196.86 punti, il
Nasdaq lo 0.25% a quota 2210.80, mentre l'S&P 500 lo
0.46%, attestandosi in area 1096.78.
La forte debolezza delle ultime giornate e' stata
interpretata da molti investitori come un'opportunita'
di guadagno. Particolarmente positivi in questo senso i
tecnologici, in attesa di conoscere i conti di Apple e
Texas Instruments.
Secondo un gruppo di analisti di Credit Suisse, guidati
da Andrew Garthwaite, nei giorni scorsi "sia la
revisione degli utili che i dati economici hanno nel
complesso regalato sorprese positive" che non
giustificano i ribassi visti in Borsa.
La riconferma di Bernanke ha iniziato ad essere messa in
dubbio, contribuendo ai cali visti ultimamente in Borsa,
alla fine della scorsa settimana, quando diversi
senatori hanno espresso la loro contrarieta' ad una
proroga del mandato, che scade sabato. Il voto al Senato
si terra' in settimana.
Settimana che sara' ricca di appuntamenti chiave in
ambito macroeconomico, ma non solo. Tra questi la
decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse e
l'intervento del Presidente Obama alla State of the
Union. Entrambi sono previsti mercoledi', quando prende
inoltre il via il summit economico di Davos. Venerdi'
saranno poi pubblicati i dati preliminari del PIL del
quarto trimestre.
Restando in ambito macro oggi l'attenzione si e'
concentrata sulle vendite di case esistenti, le cui
cifre di dicembre hanno decisamente deluso. Il tonfo del
16.7% rappresenta una battuta d'arresto piu' pesante
delle previsioni. Sui dati ha influito negativamente la
scadenza degli incentivi di stimolo per gli acquirenti
della prima casa.
A mercati chiusi i riflettori saranno invece puntati sui
conti di Apple (+3.2%) e Texas Instruments (+2.5%), dopo
che quelli di Halliburton non hanno soddisfatto gli
investitori. Le azioni cedono circa lo 0.3% dopo che
l'azienda di servizi petroliferi ha riportato cifre
deboli sotto il profilo di fatturato e utili, anche se
comunque in linea con le previsioni.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in
progresso le quotazioni del greggio. I futures con
consegna marzo guadagnano $0.72 attestandosi a quota
$75.26 al barile. Sul valutario la moneta unica si
rafforza a $1.4154. In rialzo l’oro a $1096.40 l’oncia
(+$6.70). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il
rendimento sul benchmark decennale che e' salito al
3.6300% dal 3.5980% di venerdi'.
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Lunedì 25
Gennaio 2010 |
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Lunedì 25
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Regno
Unito - Edizione
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Germania - Edizione
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Francia - Edizione
Parigi |
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PARTE 1 |
PARTE CRONOLOGICA |
PARTE 2 |
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