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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Venerdì 05 Giugno 2009

PARTE  2

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..... Venerdì 05 Giugno 2009 ..... Venerdì 05 Giugno 2009 ..... Venerdì 05 Giugno 2009 .....
 

 

 

 

La Borsa di Tokyo torna a salire, Mazda sgomma
05.06.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato l'1% a 9.768,1 punti e il Topix lo 0,6% a 916,56 punti. Gli esportatori sono rimbalzati. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato l'1,3%, Honda (JP3854600008) lo 0,4%, Canon (JP3242800005) il 4,2% e Sony (JP3435000009) il 2,1%. Il numero delle richieste continuative di sussidi alla disoccupazione è calato la scorsa settimana negli USA, il principale partner commerciale del Giappone, per la prima volta dopo più di quattro mesi. Lo yen è sceso inoltre rispetto al dollaro ai suoi più bassi livelli da circa una settimana.
Mazda Motor (JP3868400007) ha chiuso in rialzo del 10,4%. Nikko Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo del costruttore di automobili da "Hold" a "Buy".
Tra i petroliferi Nippon Oil (JP3679700009) ha guadagnato il 3,5%, Cosmo Oil (JP3298600002) l'1,5% e Inpex (JP3294430008) il 4,8%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato ieri a New York più del 4%.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) ha chiuso in ribasso dell'1,2% e Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) del 2,3%. Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto navale delle merci, ha perso ieri il 4,5%.
Redazione Borsainside 8.30

 

 

05 Giugno 2009 11:25 TORINO
Fiat: Marchionne, interesse per Opel rimane
di ANSA
'Trattativa non e' chiusa'.Epifani: preoccupati per il Sud
(ANSA) - TORINO, 5 GIU -'L'interesse per Opel rimane,non dipende da noi'. Cosi' l'ad di Fiat,Sergio Marchionne aggiungendo che 'la trattativa non e' chiusa'. Rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della festa dell'Arma dei Carabinieri a Torino. Marchionne ha precisato: 'su Chrysler stiamo ancora lavorando''. E infine 'la linea di credito delle banche per ora non serve'.Intanto il leader Cgil Epifani esprime preoccupazione per alcuni stabilimenti del Sud 'in particolare Termini Imerese e Pomigliano'.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Sale Hong Kong , scende Shanghai
05.06.2009
La maggior parte delle principali borse della regione Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.

Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,5% a 2.753,89 punti. Durante l'intera settimana il listino cinese ha guadagnato il 4,6%. Dopo il rally delle scorse sedute su alcuni titoli sono scattate oggi delle prese di beneficio. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso l'1,6%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) l'1,1% e Gemdale (CNE000001790) l'1,6%. Tra i bancari China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha chiuso in calo dell'1,2%, Bank of China (CNE1000001Z5) dello 0,8% e China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) dell'1,4%. Bene i minerari. Jiangxi Copper (CN0009070615) ha guadagnato l'1%, Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) il 7,7% e Zijin Mining (CNE100000502) l'1,8%. Il prezzo dell'oro ha guadagnato ieri a New York l'1,7%, quello del rame il 4%.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l'1% a 18.679,53 punti. La seduta è stata molto volatile. In gran spolvero Foxconn (KYG365501041): +17,4 a HKD 6,20. Morgan Stanley ha alzato il suo rating sul titolo del primo produttore al mondo di cellulari su contrattato ad "Overweight" ed il target sul prezzo a HKD 7,50. Secondo la banca d'affari Foxconn sarebbe, in virtù del suo potenziale di crescita, chiaramente sottovalutato in borsa. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha chiuso in rialzo del 3% e CNOOC (HK0883013259) del 4,7%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato ieri a New York più del 4%. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso il 2,1%. Rio Tinto (GB0007188757) ha deciso di rompere l'accordo stretto lo scorso febbraio con l'impresa cinese (per ulteriori dettagli clicca qui). HSBC (GB0005405286) ha perso il 2%. Il peso del titolo si ridurrà nell'Hang Seng a paritre dal prossimo 8 giungo dal 20% al 15%.

Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,9%, il Kospi a Seul l'1,2% e lo Straits Times a Singapore l'1,4%. Il Taiwan Weighted a Taipei ha perso lo 0,3%.
Redazione Borsainside 12.30

 

 

05 Giugno 2009 13:29 ROMA
Euribor 3 mesi sale di un punto
di ANSA
Si attesta sull'1,27%
(ANSA) - ROMA, 5 GIU -L'Euribor a 3 mesi, il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali nella valuta europea,oggi e' salito di un punto base.L'Euribor si e' attestato sull'1,27%. Lo rileva la European Banking Federation. L'Euribor a un mese e' salito dallo 0,92% allo 0,94% e quello a una settimana dallo 0,84% allo 0,86%.

 

 

05 Giugno 2009 14:45 NEW YORK
Usa: tasso disoccupazione a 9,4%, massimi 25 anni
di ANSA
Ai massimi da 25 anni, da inizio crisi persi 6 milioni di posti
(ANSA) - NEW YORK, 5 GIU - Il tasso di disoccupazione negli Usa e' salito a maggio dall'8,9% al 9,4%, il livello piu' alto da circa 25 anni. L'economia statunitense a maggio ha perso 345.000 posti di lavoro, meno dei 520.000 previsti dagli analisti. Dall'inizio della recessione (fine 2007) gli Stati Uniti hanno perso 6 milioni di posti di lavoro, l'emorragia piu' acuta dai tempi del dopoguerra.

 

 

05 Giugno 2009 15:24 ROMA
Fondi: raccolta torna positiva
di ANSA
Assogestioni, 1,6 miliardi a maggio
(ANSA) - ROMA, 5 GIU - Dopo i primi timidi segnali di ripresa nel corso del mese di maggio la raccolta del sistema fondi torna positiva. Sono 1,6 i miliardi raccolti, un insieme di flussi che offre un contributo alla crescita degli asset che tornano cosi' a superare la soglia dei 401 mld.Lo comunica Assogestioni che rileva il ritorno in territorio positivo per 4 delle 6 categorie censite,i Flessibili,gli Azionari,gli Obbligazionari,i fondi liquidita'.Ancora con segno meno Bilanciati e Hedge.

 

 

05 Giugno 2009 15:35 NEW YORK
Petrolio oltre i 70 dollari al Nymex di New York
Il prezzo del barile ha ormai ripreso la sua corsa. Dopo il picco di 147 dollari registrato l'11 luglio 2008 al Nymex di New York, le quotazioni hanno perso quasi l'80% fino al minimo di 32,70 dollari lo scorso gennaio. Poi il prezzo è tornato a salire, in particolare nelle ultime settimane. Oggi, durante i primi scambi elettronici negli Stati Uniti, il petrolio ha superato la soglia dei 70 dollari, raggiungendo 70,32 dollari. Poi è sceso, sul finale delle contrattazioni si è attestato a 68,44 dollari, in calo di 37 centesimi.
Anche il prezzo dei carburanti continua la risalita (l'ultimo aumento è di ieri, giovedì 4 giugno, ndr). La verde supera gli 1,3 euro al litro, ccn il gasolio che segue in scia, collocandosi appena sotto gli 1,12 euro. Gli ultimi rialzi in ordine di tempo sono scattati alla Shell: il prezzo di riferimento consigliato ai gestori è di 1,329 per la verde e di 1,119 per il diesel. Per ritrovare quotazioni simili bisogna risalire a metà ottobre dell'anno scorso. In base ai dati dell'Unione Petrolifera, nella settimana del 13 ottobre 2008 il prezzo medio della benzina applicato dalle compagnie si attestava intorno agli 1,35 euro al litro. Allora il petrolio viaggiava a New York sugli 80 dollari al barile, contro i circa 70 attuali, e l'euro valeva circa 1,36 dollari, mentre oggi la moneta unica è invece scambiata ad oltre 1,4 dollari. Al di là della Shell, tutti gli altri marchi si stabilizzano per la verde sopra 1,3 euro. Più altalenante invece il prezzo del gasolio che resta ancora sotto 1,1 euro nei distributori di Api, Ip, Esso, Tamoil e Total.

 

 

Venerdì 5 Giugno 2009, 17:58 MILANO - REUTERS
Ripresa economia potrebbe minare sforzo concorde G8 su crisi
I timidi di segnali di miglioramento della situazione economica rischiano di minare il fragile accordo sulle azioni da intraprendere raggiunto tra le potenze mondiali sotto la spinta della crisi globale.
Incontradosi a Lecce la prossima settimana, i ministri delle Finanze del G8 saranno probabilmente in condizione di esprimersi con maggiore ottimismo sulle sorti dell'economia rispetto a due mesi fa, quando a Londra i leader del G20 si erano impegnati in aiuti all'economia da 1.000 miliardi di dollari.
Da allora le indagini congiunturali che misurano il clima di fiducia tra imprese e consumatori hanno iniziato a migliorare.
I germogli della ripresa non sono privi di rischi dal momento che potrebbero tradursi per le potenze del G8 nella tentazione di non tenere fede a promesse che non appaiono più così pressanti.
Il G8 finanziario di Lecce dovrebbe occuparsi anche di valutare a che punto è l'attuazione degli impegni assunti dal G20 (per una scheda sull'agenda dell'incontro cliccare su [ID:nL41012536]).
"Se si riuscirà a confermare che tutto procede bene per il G20, potrebbe considerarsi un successo per l'incontro", commenta un funzionario coinvolto nella preparazione dei colloqui tra i responsabili finanze di Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Usa, Giappone, Canada, Russia.
Nell'ipotesi peggiore il venire meno dell'impegno del G20 potrebbe minare la fiducia dei mercati finanziari nelle capacità di risoluzione della crisi da parte delle autorità stesse.
DUBBI SU INCREMENTO DIRITTI SPECIALI DI PRELIEVO
Se la ripresa dell'economia globale dovesse prendere piede nel corso dei prossimi mesi l'urgenza di iniettare decine di miliardi in aiuti internazionali all'economia potrebbe venire meno.
Il Fondo monetario internazionale non ha ancora visto tutti i 500 miliardi di dollari promessi al G20 di aprile.
La Cina ha detto oggi che, a determinate condizioni, è pronta a erogare fino a 50 miliardi di euro, ma si attendono ancora i dettagli per i contributi in arrivo da alcuni paesi europei.
Nel frattempo tra i funzionari che si occupano di finanze e politica monetaria stanno emergendo preoccupazioni anche sull'impegno del G20 all'emissione di 250 miliardi di dollari dei Diritti speciali di prelievo - SDR, special drawing right, una sorta di unità di conto interna - da parte dell'Fmi per incrementare la liquidità.
Alcuni mesi fa un'iniezione di liquidità appariva vitale ma ora il piano sembra meno urgente dato il parziale ritorno di appetito per il rischio e la rinnovata capacità dei paesi emergenti di emettere debito all'estero.
Se convertiti in valuta effettiva, gli Sdr potrebbero rivelarsi infalzionistici in un momento in cui la salita dei rendimenti obbligazionari evidenzia già timori che i prezzi riprendano a salire.
Rappresentanti di G20 e Fmi sono convinti che i dettagli del piano, che ha l'avallo dei leader politici, saranno definiti nelle prossime settimane. Tuttavia potrebbe essere difficile per alcuni ministri delle Finanze del G8 ignorare le critiche giunte, ad esempio, da Juergen Stark. Secondo il consigliere esecutivo della Banca centrale europea la mossa potrebbe rivelarsi inflazionistica e porterebbe comunque a una distribuzione di liquidità casuale e irresponsabile.
DIVISIONI SU VELOCITÀ EXIT STRATEGY, REGOLE FINANZA
Allo stesso tempo i segnali di ripresa potrebbero spingere gli Stati Uniti a diminuire la pressione sulle controparti europee affinché espandano i piani di intervento fiscale.
Gli attriti potrebbero così spostarsi sul piano delle strategie d'uscita dai piani di stimolo monetario e fiscale. Alcuni paesi più prudenti potrebbero mostrarsi inclini a una maggior velocità di uscita dalla crisi.
Il viceministro delle Finanze tedesco, Joerg Asmussen, ha detto ieri di non essere d'accordo con la proposta della ministra francese Christine Lagarde sull'allentamento delle regole europee sul debito.
La stessa Angela Merkel si è espressa chiaramente contro le radicali politiche di allentamento monetario di Fed e Bank of England arrivando a criticare la Bce per aver ceduto a pressioni internazionali sui riacquisti di covered bond.
La prossima settimana a Lecce non si dovrebbe discutere formalmente di tassi di cambio e politica monetaria, dal momento che i governatori delle banche centrali non parteciperanno all'incontro, ma la recente rimonta dell'euro su dollaro si potrebbe rivelare un potenziale pomo della discordia, con gli europei preoccupati delle conseguenze sull'export.
Divisioni emergono anche su altre questioni discusse dal G20. Nonostante l'accordo sul clearing centralizzato dei credit default swap, gli Stati Uniti premono ora per muovere su piattaforme gli scambi over-the-counter e l'Europa frena e teme una frammentazione del mercato globale.
All'interno della stessa Unione europea da un lato la Francia preme per una regolamentazione più rigida degli hedge fund rispetto a quella proposta dall'esecutivo comunitario, proposta che già di per sè la Gran Bretagna giudica troppo invasiva.

 

 

05 Giugno 2009 20:46 ROMA
Fiat: creditori Chrysler a giudici Usa, fermate operazione
di ANSA
Legali, viola legge federale statunitense
(ANSA) - ROMA, 5 GIU - La vendita delle migliori attivita' di Chrysler al gruppo Fiat deve essere fermata perche' viola la legge federale statunitense. A dirlo, rivolgendosi alla Corte d'Appello durante un'udienza di circa un'ora e mezza svoltasi oggi, sono i legali dei creditori della casa automobilistica americana, che hanno fatto ricorso contro il via libera dato dai giudici all'operazione.

 

 

05 Giugno 2009 21:15 MOSCA
Petrolio: Gazprom, prezzo barile a 85 dlr entro anno
di ANSA
Ad, ''dopo un anno di prezzi estremamente bassi''
(ANSA) - MOSCA, 5 GIU - Il prezzo del barile di petrolio raggiungera' gli 85 dlr entro il 2009. Lo ha detto l'amministratore delegato di Gazprom Aleksiei Miller. ''Dopo quasi un anno di prezzi estremamente bassi, la congiuntura del mercato ha cominciato a migliorare. Anche se tutti ci chiediamo se e' una cosa destinata a durare'', ha detto il capo del colosso energetico russo a san Pietroburgo, a margine del Forum economico internazionale.

 

 

 

 

WALL STREET: FUTURES ACCELERANO DOPO DATI OCCUPAZIONE

05 Giugno 2009 14:45 NEW YORK - WSI
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In maggio l'economia ha perso molti meno posti di lavoro delle attese. Reazione immediata dei mercati. Greggio schizza sopra $70, sui massimi di 7 mesi, mentre il dollaro si indebolisce contro euro e valute concorrenti.
A mezz'ora dall'avvio delle contrattazioni i futures sui principali listini azionari hanno esteso i guadagni, il che lascia pensare ad un avvio in buon rialzo per la Borsa americana.
Ad innescare una corsa agli acquisti di azioni sono state le cifre diffuse dal governo sulla situazione occupazionale nel settore non agricolo, che hanno mostrato una contrazione dei posti di lavoro decisamente piu' contenuta alle attese. I numeri rappresentano inoltre il livello piu' basso mai toccato da settembre dell'anno scorso.
I dati hanno alimentato le speranze che le condizioni economiche siano avviate verso una fase di miglioramento. Restando sempre sul fronte macro, alle 20 italiane saranno rese note le cifre relative al credito al consumo nel mese di aprile.
"Siamo lontani, molto lontani dal punto critico in cui eravamo prima", dice Stephen Stanley, chief economist Usa di RBS Greenwich Capital, facendo riferimento alla recessione in cui gli Stati Uniti sono impantanati da dicembre 2007. "E' uno dei primi segnali verso la ripresa dell'economia", ha aggiunto, precisando tuttavia che "la crescita rimane ancora dura da vedere finche' il tasso di disoccupazione continua a salire".
Tra i titoli piu’ attivi nel preborsa figura Citigroup, dopo che il Wall
Street Journal ha riportato che l’agenzia federale Federal Deposit Insurance Corp. sta facendo pressioni sulla banca affinche’ decida per un rinnovamento delle alte cariche del gruppo, alimentando i dubbi sul futuro dell’amministratore delegato Vikram Pandit.
Gli occhi saranno puntati anche su Wal-Mart Stores (oggi si terra’ l’assemblea annuale degli azionisti) e soprattutto Apple. Stando a quanto riportato dal Wsj, Steve Jobs sarebbe pronto a tornare alla guida del colosso informatico gia’ da questo mese.
Nelle contrattazioni preborsa scivolano le DuPont nel preborsa dopo che Merrill Lynch ha tagliato il rating sulle azioni ad Underperform, citando i timori sia sul fronte dei fondamentali che per quanto riguarda il valore attuale dei titoli.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna luglio guadagnano $1.19 a $70.02 al barile. Sul valutario, l'euro si rafforza nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.4234. Arretra l’oro a $968.00 (-$14.30) l’oncia. Ancora sotto pressione i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.89% dal 3.57% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto futures sull'indice S&P 500 e’ in rialzo di 12.80 punti (+1.36%) a 953.30.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +13.50 (+0.90%) a 1506.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 108 punti (+1.24%) a 8838.00.

 

 

WALL STREET: GALVANIZZATA DAL RAPPORTO SUL LAVORO

05 Giugno 2009 15:22 NEW YORK - WSI
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Accolti con entusiasmo gli ultimi numeri sulla situazione occupazionale, che hanno dipinto un quadro molto piu' roseo delle attese. Indici in rialzo dell'1%. In luce minerari ed Apple: si parla di un ritorno imminente di Jobs.
Partenza in deciso progresso per Wall Street (controlla la performance in tempo reale), dopo che il governo ha annunciato che nel mese di maggio l'economia ha perso meno posti di lavoro del previsto. I tagli si sono attestati sui livelli piu' bassi mai toccati dallo scorso settembre, alimentando le speranze che il peggio della recessione sia ormai alle spalle e che l'economia sia pronta ad attraversare una fase di recupero.
Tuttavia, il tasso di disoccupazione e' balzato al 9.4% dall'8.9% del mese precedente, a dimostrazione del fatto che le aziende sono ancora riluttanti a tornare ad assumere personale. Ma gli investitori hanno guardato oltre il tasso di disoccupazione (che ad ogni modo la maggior parte degli analisti prevedeva che sarebbe salito sopra il 9%) preferendo concentrarsi nel ritmo della contrazione, in moderazione per il quarto mese consecutivo, segnale del fatto che la disoccupazione si sta gradualmente stabilizzando.
La situazione occupazionale viene guardata con grande riguardo, in quanto viene considerata una cartina al tornasole dello stato di salute dell'economia globale, specialmente in tempo di recessione. Le perdite di posti di lavoro interessano le piu' disparate aree dell'economia, tra cui le spese al consumo, le vendite al dettaglio e il mercato immobiliare. Restando sempre sul fronte macro, alle 20 italiane saranno rese note le cifre relative al credito al consumo nel mese di aprile.
"E' decisamente meglio di quanto la gran parte della gente si aspettasse di vedere", ha dichiarato Douglas Cliggott, gestore del fondo Dover Long/Short Sector Fund, riferendosi al rapporto occupazionale. "Chiaramente molte persone vogliono che questo mercato salga e non vogliono che la festa finisca".
Tra i titoli piu’ acquistati in avvio figurano Bank of America, Boeing e Alcoa, che guida un settore, quello delle materie prime, particolarmente ispirato. Le azioni mettono a segno un rialzo di almeno il 2%. Fa ancora meglio Rio Tinto, che si rende protagonista di un balzo di oltre il 7%. Ben intonate anche le Citigroup (+2%), dopo che il Wall Street Journal ha riportato che l’agenzia federale Federal Deposit Insurance Corp. sta facendo pressioni sulla banca affinche’ decida per un rinnovamento delle alte cariche del gruppo, alimentando i dubbi sul futuro dell’amministratore delegato Vikram Pandit.
Nel corso della seduta gli occhi saranno puntati anche su Wal-Mart Stores (oggi si terra’ l’assemblea annuale degli azionisti) e soprattutto Apple. Stando a quanto riportato dal Wsj, Steve Jobs sarebbe pronto a tornare alla guida del colosso informatico gia’ da questo mese. Deboli le DuPont (-4%), dopo che Merrill Lynch ha tagliato il rating sulle azioni ad Underperform, citando i timori sia sul fronte dei fondamentali che per quanto riguarda il valore attuale dei titoli.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna luglio virano in negativo dopo essere saliti sui massimi di sette mesi. I contratti perdono $0.48 a $68.32 al barile. Sul valutario, l'euro si indebolisce nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.4044. Tracollo dell’oro, con i contratti con consegna agosto che perdono $25.60 a $956.70 l’oncia. Ancora sotto pressione i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.8340% dal 3.5700% di ieri.

 

 

WALL STREET: TENTENNA DOPO LE CIFRE MACRO

05 Giugno 2009 17:55 NEW YORK - WSI
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Nonostante la perdita di posti di lavoro piu' contenuta degli ultimi otto mesi, gli operatori sono preoccupati per il nuovo balzo del tasso di disoccupazione. Alta volatilita' su tutti i mercati. Bene le commodity.
A meta' seduta i listini non riescono a confermare i rialzi dell'avvio (controlla la performance in tempo reale). Per gli operatori i contrastanti segnali offerti dal report occupazionale presentato questa mattina dal governo non sono sufficienti a giustificare gli acquisti di azioni.
Mentre digeriscono i dati, considerati cruciali per avere un'idea dello stato di salute dell'economia, gli investitori preferiscono quindi non sbilanciarsi. Il Dipartimento del lavoro ha annunciato che l'economia ha perso un numero di posti di lavoro decisamente inferiore al mezzo milione atteso. Tuttavia al contempo il tasso di disoccupazione e' salito piu' del previsto, al 9.4% dall'8.9% di aprile, segnalando che le societa' sono ancora riluttanti a tornare ad assumere personale.
Il tasso di disoccupazione viene guardato con grande attenzione dal mercato, in quanto viene considerato un indicatore fondamentale della situazione economica, specialmente in tempo di recessione. Le perdite di posti di lavoro interessano le piu' disparate aree dell'economia, tra cui le spese al consumo, le vendite al dettaglio e il mercato immobiliare. Restando sempre sul fronte macro, alle 20 italiane saranno rese note le cifre relative al credito al consumo nel mese di aprile.
"Ci sono segnali chiari che stiamo toccando il fondo", osserva Doug Roberts, chief investment strategist di ChannelCapitalResearch.com. "La vera domanda da porsi ora e' a quale genere di ripresa assisteremo. Solo perche' stiamo raggiungendo il punto piu' basso non significa che un rimbalzo e' imminente".
Tra i settori si mettono in evidenza le materie prime. Le azioni del gigante dell'alluminio Alcoa mettono a segno un rialzo del 4.5%. Fa ancora meglio Rio Tinto, che si rende protagonista di un balzo di oltre il 5%. Ben intonate anche le Bank of America (+1.5%) e le Citigroup (+2%), dopo che il Wall Street Journal ha riportato che l’agenzia federale Federal Deposit Insurance Corp. sta facendo pressioni sulla banca affinche’ decida per un rinnovamento delle alte cariche del gruppo, alimentando i dubbi sul futuro dell’amministratore delegato Vikram Pandit.
Le voci di un imminente ritorno dell'amministratore delegato, Steve Jobs, sostiene i titoli Apple all'interno di un settore, quello hi-tech, poco tonico quest'oggi. Stando a quanto riportato dal Wsj, il confondatore del colosso informatico sarebbe pronto a tornare alla guida della societa' gia’ da questo mese. Limano le peride le DuPont (-1%), depresse in avvio dal declassamento di Merrill Lynch ad Underperform, alla luce dei timori sia sul fronte dei fondamentali che per quanto riguarda il valore attuale dei titoli.

 

 

WALL STREET: NON SI SBILANCIA, MA SETTIMANA POSITIVA

05 Giugno 2009 21:51 NEW YORK - WSI
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Cifre in chiaro scuro quelle del rapporto sulla situazione occupazionale. Ma gli indici, oggi contrastati, scambiano vicino ai massimi del 2009. Treasury sotto pressione, il petrolio scivola sul finale dopo aver superato quota $70.
I listini azionari americani chiudono la settimana incerti tra denaro e lettera, con le cifre contrastanti giunte dal mercato del lavoro che hanno offerto agli investitori una ragione valida per mantenere un approccio cauto. Il Dow Jones e' avanzato dello 0.15% a 8763, chiudendo di pochi punti sotto i massimi del 2009. L'S&P 500 ha ceduto lo 0.25% a 940, il Nasdaq ha chiuso con un ribasso frazionale dello 0.03% a 1849. L'indice industriale ha archiviato la settimana con un balzo del 3.1%, il paniere allargato del 2.3%, mentre il listino dei tecnologici ha accumulato guadagni pari al +4.2%.

Il Dipartimento del Lavoro ha annunciato che nel mese di maggio l'economia ha perso meno posti di lavoro del previsto. I tagli si sono attestati sui livelli piu' bassi mai toccati dallo scorso settembre, alimentando in un primo momento le speranze che il peggio della recessione sia ormai alle spalle e che l'economia sia pronta ad attraversare una fase di recupero.

Tuttavia, il tasso di disoccupazione, balzato al 9.4% dall'8.9% del mese precedente, ha ricordato agli investitori che lo stato di salute del mercato del lavoro e’ ancora deficitario, dimostrando che le aziende sono ancora riluttanti a tornare ad assumere personale.

"Quando quasi il 10% delle persone sono senza lavoro, e’ difficile dire che le cose sono molto positive", sostiene Anthony Conroy, head trader per il gruppo BNY ConvergEx. "I mercati si sentono sollevati anche se l’economia e’ ancora debole".

La situazione occupazionale viene tenuta in grande riguardo dagli investitori, perche’ viene vista come una cartina al tornasole dello stato di salute dell’intera economia, specialmente in tempo di recessione. Le perdite di posti di lavoro interessano e di conseguenza compromettono, le piu’ disparate aree dell’economia, tra cui le spese al consumo, le vendite al dettaglio e il mercato immobiliare.

Il numero di posti di lavoro persi in maggio e’ il piu’ basso dallo scorso settembre, un dato che sembra troppo bello per essere vero per alcuni investitori. In mattina nelle sale operative si sono rincorse le voci secondo cui il governo avrebbe pubblicato cifre errate, spingendo momentaneamente in ribasso il Dow. Il Dipartimento del Lavoro ha smentito le speculazioni.

Guardando alle performance settoriali, salta all’occhio il rialzo dei titoli legati alle commodity. Le azioni del colosso dell'alluminio Alcoa mettono a segno un rialzo del 4%. Fa ancora meglio Rio Tinto, che si rende protagonista di un balzo di oltre il 5%. Si erodono nel pomeriggio I guadagni delle banche. Citigroup chiude in rosso dopo l’ottima partenza in scia alle indiscrezioni del Wall Street Journal secondo cui l’agenzia federale Federal Deposit Insurance Corp. sta facendo pressioni sulla banca affinche’ decida per un rinnovamento delle alte cariche del gruppo, alimentando i dubbi sul futuro dell’amministratore delegato Vikram Pandit.

Le voci di un imminente ritorno dell'amministratore delegato, Steve Jobs, sostengono i titoli Apple all'interno di un settore, quello hi-tech, poco tonico quest'oggi. Stando a quanto riportato dal Wsj, il confondatore del colosso informatico sarebbe pronto a tornare alla guida della societa' gia’ da questo mese. Limano le peride le DuPont (-1%), depresse in avvio dal declassamento di Merrill Lynch ad Underperform, alla luce dei timori sia sul fronte dei fondamentali che per quanto riguarda il valore attuale dei titoli.

Sugli altri mercati, in ribasso le quotazioni del petrolio Usa. I futures con consegna luglio hanno chiuso in calo di $0.37 a $68.44, dopo aver toccato in giornata i massimi di 7 mesi, sopra quota $70. Sul valutario, euro in ribasso sulla controparte americana. Nel tardo pomeriggio di venerdi' il cambio e' pari a $1.3970. In netto calo l’oro, sceso a $962.60 (-$19.70) l’oncia. Ancora deboli i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.8620% dal 3.5510% di giovedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 
 

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