.

 
 

 

PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 15 Giugno 2009

PARTE  2

.
             
       
..... Sabato 13 Giugno 2009 ..... Domenica 14 Giugno 2009 ..... Lunedì 15 Giugno 2009 .....
 

 

 

 

13 Giugno 2009 00:27 MILANO – Il Sole 24 Ore
Elezioni iraniane, Moussavi si proclama vincitore. Altissima affluenza alle urne
Secondo il ministero dell'interno iraniano, con il 20 per cento dei voti contati, il presidente uscente Mahmud Ahmadinejad sarebbe vicino alla vittoria elettorale con il 69 per cento dei consensi, seguito da Mir Hossein Mussavi con il 28 per cento. L'agenzia ufficiale Irna va oltre, dando già per certa la vittoria di Ahmadinejad. Ma si profila un risultato che farà discutere. Quasi in contemporanea, infatti, con una conferenza stampa, il candidato moderato Mussavi si è di fatto proclamato nuovo presidente. «In base alle informazioni che abbiamo sono il vincitore di queste elezioni con un margine importante», ha affermato davanti ai giornalisti. Mussavi ha detto anche che molti elettori in città come Shiraz, Ispahan e la stessa Teheran non sono stati in grado di votare nonostante l'apertura dei seggi sia stata prorogata di quattro ore.
Un suo collaboratore aveva detto all'Afp che il candidato moderato ha ottenuto il 65 per cento dei consensi. Intanto è stata ulteriormente prorogata a mezzanotte ora locale la chiusura dei seggi, a causa della massiccia affluenza: alle 20.00 ora locale avevano votato 32 milioni di aventi diritto su un totale di 46,2 milioni, pari al 69,26 per cento. Originariamente il voto si sarebbe dovuto concludere alle 18 ora locale. Il risultati preliminari saranno annunciati domani dopo la preghiera del mattino delle 04:00 locali (le 01:30 italiane).

 

 

13 Giugno 2009 09:50 MILANO – Il Sole 24 Ore
Iran: «Ahmadinejad vincitore»Moussavi contesta il risultato
Mahmoud Ahmadinejad è il vincitore delle elezioni presidenziali iraniane con una netta maggioranza, secondo i risultati annunciati a Teheran dal ministero degli Interni. Ma lo sfidante del presidente iraniano, il riformista Hossein Moussavi, contesta i risultati ufficiali denunciando irregolaritá nelle operazioni di voto e nello spoglio delle schede.
«Io sono assolutamente il vincitore delle elezioni ed il legittimo presidente del popolo», ha dichiarato Ahmadinejad, sottolineando che il voto per le presidenziali in Iran è stato «libero»:
«Il popolo ha votato per le mie politiche, ha detto in un discorso televisivo, e riconfermandomi al potere, il popolo iraniano ha fatto una grande scelta». E ha concluso: «Gli iraniani hanno ispirato altre nazioni e deluso chi desidera il loro male».
Il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha detto di sperare che i risultati delle elezioni iraniane riflettano «la vera volontá e il desiderio» della popolazione. «Stiamo monitorando la situazione che si sta evolvendo in Iran, ma noi, come il resto del mondo, stiamo aspettando e guardando cosa decide il popolo iraniano», ha detto la Clinton, mostrando prudenza nel commentare i risultati delle elezioni iraniane, che danno vincitore il presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad ma vengono fortemente contestati nel paese.
Il segretario di Stato americano ha commentato il voto iraniano durante una visita in Canada, in una conferenza stampa congiunta con l'omologo Lawrence Cannon. Il ministro canadese si è detto
«profondamente preoccupato » dalle notizie di irregolaritá alle elezioni, aggiungendo di essere «turbato dalle notizie d'intimidazioni contro uffici di candidati dell'opposizione da parte delle forze di sicurezza».

 

 

13 Giugno 2009 10:55 MILANO – Il Sole 24 Ore
Ft: la rivoluzione Marchionne«stordisce» i vertici Chrysler
La «paura» avanza nei corridoi del quartier generale di Chrysler mentre il neo amministratore delegato, Sergio Marchionne, imprime il suo segno distintivo sul gruppo, una rivoluzione culturale che ha lasciato il personale «stordito». Lo scrive oggi il Financial Times, spiegando come Marchionne abbia svelato allo staff americano una drastica riorganizzazione a tutti i livelli.
Quando lo staff della casa americana si è riunito questa settimana nel quartier generale del Michigan per ascoltare il messaggio del nuovo capo l'atmosfera era tutt'altro che "entusiasta", scrive oggi il quotidiano. Marchionne ha annunciato una riorganizzazione totale del management di Chrysler, nominando 23 dirigenti che ora riporteranno direttamente a lui. Alcuni di questi 23 dirigenti vengono da Fiat ma altri sono stati promossi all'interno di Chrysler, tra cui Peter Fong, nominato chief executive del brand Chrsyler. Ad altri dirigenti Chrysler, invece, è stato chiesto di farsi da parte. Ulteriori piccoli cambi sono avvenuti anche nell'altro quartier generale di Chrysler, a Auburn Hills, a nord di Detroit, un edificio così enorme, scrive il Financial Times, che gli impiegati a volte usano le macchine elettriche per attraversarlo.

 

 

13 Giugno 2009 17:01 NEW YORK
Usa: Obama, per riforma mutua 300 miliardi di dollari
di ANSA
Somma che derivera' da risparmi individuati da suo governo
(ANSA) - NEW YORK, 13 GIU - Obama ha annunciato che il suo governo ha individuato oltre 300 mld di dlr di risparmi da usare per dare la mutua a tutti gli americani. Nel discorso del sabato, diffuso via radio e su YouTube, il presidente ha detto di aver individuato risparmi in grado di coprire quasi per intero il suo piano di riforma. I 313 mld di dlr reperiti nelle pieghe del bilancio porteranno il totale dei fondi disponibili per il progetto 'mutua per tutti' a circa 950 mld in 10 anni.

 

 

13 Giugno 2009 17:18 ROMA
G7: per l'economia situazione ancora incerta
di ANSA
Tremonti, su regole progressi ma serve compromesso politico
(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Ci sono 'segni di stabilizzazione delle economie ma la situazione rimane incerta' si legge nella nota finale del G7-G8 delle Finanze a Lecce. Ed esistono 'rischi significativi per la stabilita' finanziaria ed economica'. I partecipanti hanno chiesto al FMI di 'assistere' i Paesi nel valutare le diverse strategie di uscita dalle misure anticrisi. 'Sulle nuove regole globali sara' necessario un compromesso politico per mettere insieme posizioni diverse' afferma il ministro Tremonti. 'Il Lecce framework - spiega Tremonti - e' una prima tappa, ma in questi 6 mesi sono stati fatti grandi progressi su quello che fino a meta' gennaio era definita un'utopia solo a parlarne'. Senza incidenti nella citta' blindata il corteo Nog8.La speculazione sta tornando sui mercati mondiali delle materie prime e dei derivati, aggiunge Tremonti. 'La liquidita' e' tornata ma, invece di andare a finanziarie l'economia reale, e' andata sui derivati' e sulle materie prime i cui prezzi non sono a volte giustificati dall'andamento dell'economia. ''Certa finanza sta rialzando la testa',spiega aggiungendo pero' come al vertice la cosa sia stata notata e censurata per la prima volta da tutti i partecipanti. Senza incidenti nella citta' blindata il corteo Nog8. (ANSA).

 

 

Sabato 13 Giugno 2009, 18:32 L’AQUILA - Reuters
G8, faro su disoccupazione, rischi aumento anche con ripresa
La disoccupazione potrebbe continuare ad aumentare nelle economie avanzate anche una volta che la ripresa sarà partita ed è perciò necessario prepararsi ad affrontare l'impatto economico e sociale delle perdite di posti di lavoro.
Il campanello d'allarme sul tema è contenuto nel comunicato finale del G8 finanziario di Lecce, dove peraltro si riconoscono i segnali di stabilizzazione economica emersi di recente: la rimonta dei listini azionari, un affinamento degli spread sui tassi d'interesse, un miglioramento della fiducia di imprese e consumatori.
In una situazione che resta comunque di profonda incertezza, la disoccupazione è fonte di preoccupazione e il G8 sollecita politiche mirate al mercato del lavoro, tra cui interventi di riqualificazione e reti di protezione sociale.
"Un faro è stato accesso sul problema della disoccupazione, che sale ovunque come conseguenza della crisi e probabilmente continuerà a peggiorare anche quando ci sarà una ripresa. Per questo dobbiamo essere pronti a ridurne sia la dimensione che gli impatti", ha detto il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, parlando al termine dell'incontro.
Il fenomeno della disoccupazione è destinato a manifestarsi con una fase di ritardo rispetto alla crisi che ne è la causa, ha spiegato Grilli, ed è un problema che bisognerà gestire con politiche che facilitino il rientro nel mercato del lavoro, rallentando l'attesa ulteriore emorragia di posti di lavoro.
Intervendo sull'argomento il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha parlato della raccolta di tutti i dati disponibili per una fotografia più accurata della situazione italiana e della compilazione di una banca dati sulla "effettiva sofferenza sociale".
Il ministro ha sottolineato, però, che la situazione italiana è meno grave di altri paesi per quanto riguarda il mercato del lavoro.
"In Italia [la disoccupazione] non è un problema drammatico, il problema è relativo soprattutto ai Paesi con imprese di grandi dimensioni", ha detto Tremonti.
I dati più recenti, che risalgono ad aprile, fotografano per la zona euro un tasso di disoccupazione di 9,2%, al massimo da quasi dieci anni, a fronte dell'8,9% di marzo. In Italia la percentuale dei senza lavoro era pari a 6,9% a fine 2008, livello insuperato dal secondo trimestre 2006. A seguito delle ricadute della crisi, gli economisti si attendono in Italia una salita del tasso di disoccupazione oltre l'8% quest'anno.

 

 

14 Giugno 2009 20:09 MILANO – Il Sole 24 Ore
Netanyahu: «Sì per la Palestinaa uno stato demilitarizzato»
Sì a uno stato palestinese ma solo se demilitarizzato sotto il controllo internazionale. Sì a uno stato palestinese se i palestinesi riconosceranno che Israele è lo stato legittimo degli ebrei; se l'Anp ripristinerà l'ordine a Gaza, togliendo il potere ad Hamas. Gerusalemme, inoltre, dovrà rimanere indivisa sotto la sovranità israeliana e la soluzione alla questione dei profughi palestinesi dovrà avvenire fuori dai confini di Israele.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha delineato nell'Università Bar Ilan, alla periferia di Tel Aviv, l'attesa posizione di Israele sul processo di pace. Nel suo primo discorso-chiave, annunciato da una settimana, in risposta all'intervento di Barack Obama al Cairo, Netanyahu ha fatto appello ai leader arabi e ai palestinesi: «Incontriamoci immediatamente» ha detto, «riprendiamo i colloqui senza pre-condizioni».
Alcuni paletti, tuttavia, sono stati fissati. «Non vogliamo vederci piovere addosso i razzi, né che lo stato palestinese possa trasformarsi in una base per i terroristi» ha spiegato il primo ministro. Lo stato palestinese, dunque, verrà accettato «se riceveremo la garanzia di una demilitarizzazione» e se i palestinesi «riconosceranno Israele come la nazione degli ebrei». Allora, «saremo pronti per un vero accordo di pace».
Sull'altro punto controverso, gli insediamenti dei coloni, Netanyahu ha detto che non ce ne saranno di nuovi ma che si deve permettere alle famiglie la «naturale crescita». È la formula che gli israeliani usano per permettere l'espansione degli insediamenti anche se all'interno di quelli esistenti senza nuove requisizioni di terre. Washington aveva invece chiesto di fermare ogni costruzione.
Negative le prime reazioni dal mondo arabo. Per l'Anp il premier israeliano con il discorso intende «silurare» gli sforzi di pace. «Le parole di Netanyahu hanno sabotato tutte le iniziative, paralizzato gli sforzi in corso e sfidato le posizioni arabe, palestinesi e statunitensi» ha dichiarato Nabil Abu Rdainah sottolineando che il premier chiede di mantenere Gerusalemme sotto il controllo israeliano e di non ammettere i rifugiati palestinesi in Israele. Il negoziatore palestinese Saeb Erakat ha detto che Netanyahu ha «rigettato il principio della soluzione dei due stati».

 

 

Borsa di Tokyo negativa, male i bancari ed i semiconduttori
15.06.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso. Il Nikkei ha perso l'1% a 10.039,67 punti ed il Topix lo 0,4% a 946,82 punti. Tra i bancari Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) ha chiuso in calo del 6,9%. Secondo quanto ha scritto durante il fine settimana il quotidiano finanziario "Nikkei" il volume dell'annunciato aumento di capitale della terza banca giapponese potrebbe raggiungere quasi ¥1 bilione. Lo scorso mese Sumitomo Mitsui Financial Group aveva comunicato di voler emettere nuovi titoli per circa ¥800 miliardi. Sulla scia di Sumitomo Mitsui Financial Group Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 3,2% e Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 3%
Tra i semiconduttori Advantest (JP3122400009) ha perso il 4,6%, Tokyo Electron (JP3571400005) il 5,4% e Elpida (JP3167640006) l'1,3%. L'indice Philadelphia Semiconductor ha perso venerdì quasi il 2% dopo che National Semiconductor (US6376401039) ha annunciato di aver registrato di aver lo scorso trimestre perdite di $64 milioni ed indicato che al momento non ci sono ancora dei segni di ripresa.
Bene il settore immobiliare Mitsui Fudosan (JP3893200000) ha chiuso in rialzo del 3,2%, Mitsubishi Estate (JP3899600005) dell'1,1% e Sumitomo Realty & Development (JP3409000001) del 6,8%. Daiwa ha alzato il suo rating sul settore immobiliare giapponese da "Underweight" a "Neutral" e su Sumitomo Realty & Development a "Buy". Secondo il broker le imprese immobiliari dovrebbero beneficiare del miglioramento della situazione sul mercato del credito e dell'aumento dell'inflazione.
Japan Tobacco (JP3726800000) ha guadagnato il 7,3%. Il terzo produttore al mondo di sigarette ha annunciato venerdì scorso l'acquisizione della britannica Tribac Leaf.
Redazione Borsainside 8.30

 

 

15 Giugno 2009 09:11 LONDRA
Gb, imprese, crisi finira' prima del previsto
di ANSA
Inghilterra uscira' da recessione ma economia ancora lenta
(ANSA) - LONDRA, 15 GIU - L'Inghilterra uscira' dalla recessione prima del previsto, ma non e' detto che l'economia torni a marciare a ritmo sostenuto. Lo ha detto la Confederazione delle industrie britanniche.L'associazione prevede che l'economia si stabilizzera' a fine anno ma ricomincera' a crescere solo all'inizio dell'anno prossimo. 'Se il processo di stabilizzazione dell'economia riuscira' ad essere trainante nei mesi a venire potremmo vedere la fine della recessione entro la fine dell'anno'.

 

 

15 Giugno 2009 10:39 MILANO
Borsa: avvio pesante in Europa
di ANSA
Tutti i settori in calo a partire dalle materie prime
(ANSA) - MILANO, 15 GIU - Avvio pesante per le Borse europee. Tutti i settori sono in calo. A partire dalle materie prime (-2,3% il Dj stoxx del comparto). E dai petroliferi. Le prime indicazioni dai future su Wall Street, negativi, contribuiscono ad appesantire il clima. Scivolone a Londra di Rio Tinto (-4,82%), Xstrata (-3,36%), Royal Dutch Shell (-3,15%). A Francoforte cede Volkswagen (-1,97%) mentre fanno meglio dell'indice gli altri titoli dell'auto. A Parigi soffre Air France (-4,5%). Dopo che Citigroup ha abbassato il giudizio sul titolo. Male poi Stm (-2,7%) per le indiscrezioni di stampa sui piani di Finmeccanica di cedere il suo 3,2% nella societa'. Nella tabella l'andamento degli indici di riferimento delle borse europee: - Londra -1,86% - Parigi -1,87% - Francoforte -2,00% - Milano -1,80% - Madrid -1,54% - Amsterdam -2,23% - Stoccolma -0,76% - Zurigo -1,35%.(ANSA).

 

 

15 Giugno 2009 11:34 BRUXELLES
Ue: persi 1.900.000 posti lavoro nei primi 3 mesi 2009
di ANSA
Calo dello 0,8% rispetto al 2008, cosi' anche in Italia
(ANSA) - BRUXELLES, 15 GIU - Nel primo trimestre 2009 nell'Ue sono stati persi 1.916.000 posti di lavoro, 1.220.000 nella sola zona euro. Lo comunica Eurostat. In termini percentuali, l'occupazione ha subito un calo dello 0,8% sia nell'area euro che nell'Ue-27, il doppio rispetto all'ultimo trimestre del 2008. Calo dello 0,8% anche in Italia, mentre, tra i principali Paesi di Eurolandia, si registra un -6,4% in Spagna, un -0,7% in Francia e un +0,1% in Germania. Secondo quanto rileva l'Eurostat, sia nella zona euro che nell'Ue a 27 l'occupazione e' calata dell'1,2% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. Il crollo piu' significativo si e' registrato in Lettonia, dove l'occupazione e' precipitata dell'8,2%, e in Estonia, scesa del 7,2%. L'Eurostat stima che nel primo trimestre del 2009, nell'Ue a 27, erano 223.8 milioni gli uomini e le donne con un lavoro, di cui 146.2 milioni nell'area euro. (ANSA).

 

 

15 Giugno 2009 11:55 ROMA
Bankitalia: debito pubblico record, 1.750 miliardi ad aprile
di ANSA
E le entrate del fisco calano di 3,9 miliardi in 4 mesi (-3,5%)
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Il debito pubblico italiano tocca un nuovo record. Ad aprile sale in valore assoluto a 1.750,4 miliardi, fa sapere la Banca d'Italia. Intanto, calano le entrate tributarie: nei primi 4 mesi dell'anno il gettito si attesta a 106,8 miliardi e lascia sul terreno 3,9 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2008. La contrazione del gettito, al netto dei fondi speciali della riscossione, e' del 3,5% e segna un rallentamento rispetto a quello del 4,8% dei primi tre mesi dell'anno.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Sale solo Shanghai
15.06.2009
Tra le principali borse della regione Asia-Pacifico solo Shanghai ha potuto chiudere oggi in rialzo.

Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,7% a 2.789,55 punti. Durante il fine settimana il Premier Wen Jiabao ha dichiarato che la Cina continuerà a seguire una politica fiscale proattiva per sostenere l'economia. Shenzhen Development Bank (CNE000000040) ha chiuso in rialzo del 10%. Ping An Insurance (CNE1000003X6), la seconda impresa cinese delle assicurazioni, ha comunicato che aumenterà la sua partecipazione in Shenzhen Development Bank dal 5% al 30%. La notizia ha messo le ali all'intero settore bancario. Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 5,3%, Bank of China (CN000A0J3PX9) il 4,8%, China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) il 7,6% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) l'8,1%. Tra minerari sono scattate, a causa del calo dei prezzi delle commodities, delle prese di beneficio. Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha perso l'1,6% e China Shenhua Energy (CN000A0ERK49), il primo produttore cinese di carbone, lo 0,3%.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2,1% a 18.498,96 punti. Nel settore immobiliare Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso il 2,5%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 2%, Sino Land (HK0083000502) il 3,9% e Henderson Land (HK0012000102) il 2,1%. Secondo alcuni operatori dopo il loro recente rally i titoli immobiliari della città costiera sembrerebbero essere sopravvalutati. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso il 3,3%, Sinopec (CN0005789556) il 3,1% e CNOOC (HK0883013259) il 3,3%. Il prezzo dell'oro ha perso venerdì scorso a New York il 2,2%,

Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,8%, il Kospi a Seul l'1,1%, il Taiwan Weighted a Taipei il 3,5% e lo Straits Times a Singapore il 2,6%.

Redazione Borsainside 13.00

 

 

15 Giugno 2009 13:28 ROMA
Bce: Orphanides, incertezza continua ad essere molto elevata
di ANSA
Misure globali prese non hanno invertito tendenza negativa
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - L'incertezza sulla situazione economica continua ad essere molto elevata. E' quanto ha detto Athanasios Orphanides, componente del board Bce. 'Nonostante le molte e significative misure prese per migliorare la situazione a livello globale, gli effetti negativi sugli indicatori dell'economia reale in tutto il mondo non sembrano ancora aver invertito tendenza', ha detto Orphanides.

 

 

15 Giugno 2009 14:36 MILANO – Il Sole 24 Ore
La crisi colpisce il divertimento
La crisi colpisce anche il divertimento. Six Flags, il gestore di venti parchi divertimento negli Stati Uniti, in Messico e in Canada, meta di vacanze per decine di migliaia di americani, ha chiesto sabato l'ammissione al Chapter 11, la procedura prevista dal Bankruptcy Code statunitense, equivalente alla nostra legge fallimentare.
Nonostante che il settore divertimento avesse risentito del crollo dei consumi statunitensi, i parchi della Six Flags avevano mostrato di essere relativamente resistenti alla recessione. Tanto che, la scorsa estate erano riusciti ad avvantaggiarsi delle nuove abitudini degli Americani che hanno optato per mete di vacanza più vicine a casa. Ma adesso con una montagna di debiti che supera i 2 miliardi di dollari, Six Flags ha chiesto di ricorrere alla bancarotta pilotata. Nel 2008 la compagnia era riuscita a incrementare del 2% il numero dei visitatori e del 5% i ricavi, nonostante il crollo dell'economia americana, anche se i consumi di cibo e merchandising nei parchi di divertimento della società si erano indeboliti e, a causa dello scoppio dell'influenza suina in Messico, le strutture nel paese erano rimaste chiuse per otto giorni.
Il presidente e ceo Mark Shapiro ha motivato il ricorso alla bancarotta pilotata come un'operazione di "pulizia" dal passato, con un debito di 2,4 miliardi di dollari ereditato dal precedente management. "L'attuale management - ha spiegato Mark Shapiro - ha ereditato un debito di 2,4 miliardi di dollari che non può essere sostenuto". Soprattutto in questi tempi turbolenti per i mercati finanziari. E il ceo lo ha ribadito in una lettera che ha scritto il 13 giugno ai dipendenti.
A quanto pare Six Flags Inc non venderà assets e non ridurrà la forza lavoro (la compagnia ha più di 2.000 dipendenti a tempo pieno e 28.000 lavoratori temporanei nei mesi di picco estivi). La società di New York ha spiegato che intende riorganizzare le proprie attività riducendo il debito per 1,8 miliardi di dollari e di voler eliminare 300 milioni di dollari di obbligazioni convertibili in azioni privilegiate.
Nel 2006 la compagnia ha celebrato il quarantacinquesimo anno di attività: il primo parco era stato infatti inaugurato nel 1961 in Texas

 

 

15 Giugno 2009 14:45 ROMA
Crisi: Fmi, il peggio non e' passato
di ANSA
Strauss Kahn frena dopo discorsi su germogli ripresa a G8 Lecce
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Gran parte delle difficolta' dovute alla crisi economica e finanziaria sono ancora davanti a noi, afferma il direttore generale del Fmi. Dominique Strauss-Kahn, all'indomani del G-8 di Lecce dove i ministri delle finanze hanno delineato alcuni ''germogli di ripresa, sembrato voler frenare sull'opportunita' di riassorbire le misure anti-crisi messe in atto dai governi. 'Dobbiamo restare cauti', perche' 'gran parte del peggio e' ancora davanti a noi'.

 

 

Lunedì 15 Giugno 2009, 15:04
Usa, Geithner a stampa: aumenteranno requisiti capitale
Gli Stati Uniti presenteranno questa settimana un'ampia riforma finanziaria che introdurrà importanti cambiamenti riguardo ai requisiti patrimoniali, alle securitisation e altre aree problematiche emerse con la crisi globale.
Ad anticiparlo, a due giorni dalla presentazione ufficiale del piano di regolamentazione finanziaria dell'amministrazione Obama, sono Timothy Geithner, segretario del Tesoro Usa, e Lawrence Summers, direttore alla Casa Bianca del consiglio economico nazionale, in un articolo pubblicato dal Washington Post (NYSE: WPO - notizie) In sintesi, Geithner e Summers sostengono che il piano porterà a "una cornice di riferimento più solida per la protezione di consumatori e investitori".Una delle proposte prevede di "alzare i requisiti di capitale e liquidità per tutte le istituzioni finanziarie, imponendo vincoli più stringenti per le imprese più grandi e con maggiori connessioni".In aggiunta, le grandi istituzioni il cui fallimento potrebbe minacciare la stabilità del sistema "saranno soggette a una supervisione 'consolidata' da parte della Federal Reserve e verrà creato un consiglio di regolatori con la responsabilità di un più ampio coordinamento tra i comparti del settore finanziario".Nuovi requisiti informativi saranno imposti agli emittenti di titoli cartolarizzati ed è previsto che questi emittenti "mantengano un interesse finanziario" nell'andamento dei titoli cartolarizzati che propongono al mercato.E' suggerita, inoltre, una minore dipendenza dai giudizi delle agenzie di rating.La riforma solleciterà maggiore "sorveglianza sui derivati scambiati over-the-counter e un'armonizzazione delle norme sui futures e le attività, con sistemi più solidi per il pagamento e il regolamento delle transazioni."Tutti i contratti derivati saranno soggetti alla regolamentazione e le autorità avranno il potere di applicare regole contro la manipolazione e l'abuso" si legge nell'intervento sul quotidiano.La proposta chiederà "un sistema di risoluzione che permetta la riorganizzazione ordinata di ogni istituzione finanziaria il cui fallimento possa mettere a rischio il sistema finanziario".Nei piani dell'amministrazione Obama c'è anche un consiglio di autorità di sorveglianza con responsabilità di coordinamento e nuove regole per hedge fund e derivati, in nome di una maggiore tutela del consumatore.Il piano verrà presentato mercoledì prossimo e sarà seguito, il giorno successivo, dall'audizione di Geithner al Congresso.

 

 

15 Giugno 2009 15:15 NEW YORK
DAL MINISTRO RUSSO COMMENTI RIALZISTI PER IL DOLLARO
di WSI
Mosca ha fiducia nella valuta americana. Intanto piovono i sell sull'azionario e le commodities dopo che i ministri delle Finanze del G8 annunciano che potrebbero interrompere i piani di stimolo delle economie mondiali.
I prezzi delle materie prime sono in netto calo dopo che i ministri delle Finanze del Gruppo degli 8 hanno segnalato che potrebbero iniziare ad avviare una strategia di uscita dalle misure lanciate per rilanciare l'economia. Nel frattempo si rafforza il dollaro, aiutato dalle parole del capo del dicastero economico russo, Alexei Kudrin, che ha detto di avere fiducia nella valuta americana.
A Londra l'indice MSCI che misura la performace azionaria di 23 Paesi industrializzati scivola dell'1% circa. A guidare i ribassi sono i produttori di risorse di base. Nel frattempo i Futures sugli indici principali americani sono in calo di circa un punto percentuale mentre l'indice Micex russo e' in flessione di oltre il 4%.
I prezzi del petrolio scambiano in ribasso di quasi il 2%, mentre il rame scivola di oltre il 3%. Intanto il dollaro sta guadagnando terreno nei confronti dell'euro (+1.2%) e i Treasuries sono in rialzo per il terzo giorno consecuitivo, dopo che i rendimenti avevano toccato punte del 4% la settimana scorsa.
Durante l'incontro svoltosi a Lecce, i ministri del G8 hanno iniziato a studiare come mettere a punto strategie d'uscita dalle misure straordinarie varate per far fronte alla crisi e piani per la riduzione dei deficit di bilancio, dopo che i segnali di ripresa dell'economia hanno spinto l'indice MSCI in rialzo del 43% circa nell'arco di soli tre mesi, alimentando i timori circa un impennata dei prezzi.

 

 

Lunedì 15 Giugno 2009, 15:23
***Usa: Geithner, Cina fiduciosa nella forza della ripresa statunitense***


Lunedì 15 Giugno 2009, 15:24
***Usa: Geithner, la disoccupazione dovrebbe continuare a crescere***


Lunedì 15 Giugno 2009, 15:26
***Usa: Geithner, il nervosismo dei mercati finanzairi si è attenuato***

Lunedì 15 Giugno 2009, 15:27
***Usa: Geithner, Cina comprende le ragioni di attuale politica economica ***

 

 

15 Giugno 2009 15:34 ROMA
Debito pubblico: pesa 83.000 euro a famiglia
di ANSA
Consumatori, si potrebbe ridurre con alcuni interventi
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Il debito pubblico pesa per 83.000 euro sulle spalle di ogni famiglia, 29.166 per ognuno dei 60 milioni di italiani, dicono i consumatori. Questo gravame, secondo i presidenti di Adusbef, Elio Lannutti, e di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, poteva essere ridotto utilizzando le dismissioni di oro e riserve della Banca d'Italia (67 miliardi) come hanno fatto tutti i Paesi dell'area euro ed attuando politiche economiche di dismissioni dell'enorme patrimonio del demanio, neppure ben censito'.

 

 

15 Giugno 2009 15:35 MADRID
Spagna: occupazione in forte calo
di ANSA
Perso il 6,4% in un anno, secondo i dati Eurostat
(ANSA) - MADRID, 15 GIU - Nel primo trimestre 2009 la Spagna e' stato il secondo paese Ue nel quale si sono distrutti piu' posti di lavoro, il primo e' la Lituania. Secondo Eurostat, i posti di lavoro sono scesi del 6,4% su base annua. In Lituania la caduta e' stata del 4,5% rispetto al trimestre precedente. In Italia del 0,3%. Il paese iberico e' passato, in poco piu' di un anno, da essere il paese che creava piu' posti di lavoro della Ue a uno di quelli che maggiormente ne distrugge.

 

 

15 Giugno 2009 15:59 ROMA
Fmi: rialza stime per Pil Usa 2009 e 2010
di ANSA
Ripresa graduale e solida dalla meta' del prossimo anno
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Il FMI ha rialzato le stime per la crescita del Pil Usa nel 2009 (dal -2,8% al -2,5) e nel 2010 (da crescita zero a +0,75%). Il Fondo Monetario prevede per gli Stati Uniti una ripresa ''graduale'' e ''solida'' dalla meta' del 2010. E' quanto si legge nelle conclusioni del rapporto ex Articolo IV dedicato agli Usa secondo cui ''una solida ripresa e' prevista emergere solo da meta' 2010''.

 

 

15 Giugno 2009 16:22 NEW YORK
INVESTIMENTI, RICCHI PARALIZZATI DALLA CRISI
di WSI
I piu' abbienti non se la sentono di prendere rischi perche' temono che i mercati possano subire un calo improvviso. Giudicata troppo alta la volatilita'. Per il 90% tuttavia ci sono molti modi per fare soldi.
Gli investitori piu' abbienti sono paralizzati perche' temono che i mercati possano contrarsi ulteriormente, secondo quanto reso noto a Bloomberg da Philippe Sednaoui, amministratore delegato di Barclays Wealth.
Secondo quanto mostrato da un rapporto pubblicato oggi dalla divisione di private banking dell'istituto britannico, oltre i due terzi delle 2100 persone intervistate nel mondo ha dichiarato che il rischio rappresentato dalla volatilita' dei prezzi e' ancora troppo alto, anche se quasi nove investitori su dieci sono convinti che ci siano modi per intascare guadagni di questi tempi.
"La grande maggioranza dei clienti riconosce che se ci si rifa' ai libri di storia, ci sono delle grandi opportunita' da cogliere al volo al momento nei mercati", ha detto Sednaoui in un'intervista. "Ma molti di loro stanno incontrando enormi difficolta' nello stabilire se e' in arrivo un'altra tempesta o meno, percio' preferiscono aspettare prima di investire".
L'anno scorso le persone benestanti, ovvero che investono piu' di $1 milione, hanno visto i propri asset perdere in media almeno un quinto del loro valore, secondo i dati di Scorpio Partnership, una societa' di consulenza specializzata in wealth management. L'indice allargato Standard & Poor’s 500 ha fatto un balzo di circa il 40% dai minimi toccati a inizio marzo, riducendo le perdite degli ultimi 12 mesi al -29%.
Il sondaggio, che ha interpellato persone con soldi da investire compresi tra 500 mila sterline britanniche ($830 mila) e 30 milioni di sterline, e' stato condotto dalla divisione Economist Intelligence tra marzo e maggio.
"La durata e forza del rally e' stata sicuramente soirprendente", ha aggiunto Sednaoui, sottolineando che "potremmo assistere ad una correzione. Ma la vera domanda da porsi e' se sara' dovuta piu' ad un discorso di fondamentali o se invece avvera' per motivi tecnici".
Per migliorare il proprio lavoro di consulente finanziario, Barclays Wealth chiede ai suoi clienti di sottoporsi a dei test psicologici, che hanno lo scopo di stabilire il loro livello di appetito al rischio e la loro reazione a eventuali improvvise ingenti perdite o guadagni.
Attualmente la banca si serve di questi metodi, chiamati test psicometrici, nel Regno Unitio, in Svizzera e Montecarlo, ma prevede di estendere la tecnica anche negli Stati Uniti e in Medioriente.

 

 

15 Giugno 2009 16:38 MILANO – Il Sole 24 Ore
Berglof: «Il peggio della recessione deve ancora arrivare»
Secondo il capoeconomista della Banca Europea di ricostruzione e di sviluppo (Bers), Erik Berglof, il peggio della recessione deve ancora arrivare. "Non abbiamo ancora visto tutto - ha dichiarato Berglof - il peggio non è alle spalle". In particolare l'allarme è per le banche: "Sembra che non sappiamo sempre ciò che c'è nel nostro sistema bancario e c'è bisogno di scoprirlo ma anche di renderlo pubblico come hanno fatto gli Usa" con gli stress test.

 

 

15 Giugno 2009 16:57 NAPOLI
Rapporto Bankitalia, Campania torna indietro di 7 anni
di ANSA
Disoccupazione piu' elevata d'Europa, pil in picchiata
(ANSA)- NAPOLI, 15 GIU- Il tasso di disoccupazione piu' elevato d'Europa e un pil in picchiata, in un quadro che era gia' nero: questa la situazione della Campania. Secondo il rapporto sull'economia regionale di Bankitalia, presentato oggi a Napoli. Il calo del Pil del 2,8%, per Giovanni Iuzzolino, responsabile del Rapporto, rappresenta 'un salto indietro di 7 anni per la Campania, e un duro colpo assestato a una struttura fragile: la regione non ha recuperato nulla del suo ritardo di sviluppo degli ultimi 50 anni'.

 

 

15 Giugno 2009 18:25 MILANO - Il Sole 24 Ore
Allarme Bce sui bilanci bancari Altri 283 miliardi di svalutazioni
Le banche dell'Eurozona vanno incontro a nuove svalutazioni su titoli tossici e su prestiti in sofferenza per 283 miliardi di dollari tra il 2009 e il 2010 come effetto della crisi finanziaria globale. Lo scrive la Bce nel suo ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria. La banca centrale aggiunge che le svalutazioni attuate dall'industria bancaria dall'inizio della crisi (agosto 2007) ammontano a 366 miliardi di dollari. I rischi per la stabilità finanziaria dell'Eurozona «restano elevati» e il ciclo del credito «non ha ancora toccato il suo punto minimo».

Le banche principali dell'Eurozona potrebbero incorrere in perdite "di poco superiori al 7% del capitale Core Tier 1" nel 2009 se dovesse materializzarsi il peggior scenario macroeconomico nel totale dei Paesi emergenti (nuovi Paesi Ue, Asia, Sudamerica). Lo scrive la Bce nel Rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria. Nel presentare il rapporto, Lucas Papademos, vicepresidente della Bce, ha tuttavia sottolineato che gli istituti europei, nella gran parte, sono "patrimonializzate in modo sufficiente" da affrontare uno scenario al ribasso.

 

 

Le borse europee chiudono in forte ribasso, i minerari ed i petroliferi vanno a picco
15.06.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in forte calo. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,6%, il DAX a Francoforte il 3,5%, il CAC40 a Parigi il 3,2%, il FTSE MIB a Milano il 3% e lo SMI a Zurigo il 2,2%.
La lista dei ribassi è stata guidata anche oggi dai titoli dei produttori di commodities. Nel settore minerario Anglo American (GB0004901517) ha perso il 2,1%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,8% e Rio Tinto (GB0007188757) il 6,9%. Il prezzo del rame ha perso oggi a Londra il 2,5%.
Tra i petroliferi Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) ha chiuso in ribasso del 4,2%, BP (GB0007980591) del 2,1%, Total (FR0000120271) del 3% e Eni (IT0003132476) del 2,4%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a New York al di sotto di quota $70 (per ulteriori dettagli clicca qui).
A Milano STMicroelectronics (NL0000226223) ha perso il 6,5%. Finmeccanica (IT0001407847) ha l'intenzione di vendere entro la fine di quest'anno la sua restante quota nel primo produttore europeo di semiconduttori.
Holcim (CH0012214059) ha perso a Zurigo lo 0,3%. L'impresa svizzera ha comunicato oggi che acquisterà per CHF 1,75 miliardi le attività australiane della rivale Cemex (MXP225611567).
A Londra AstraZeneca (GB0009895292) ha guadagnato lo 0,8%. Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo dell'imrpesa farmaceutica a "Buy".

Redazione Borsainside 18.30

 

 

15 Giugno 2009 20:00 ROMA
Crisi: frena domanda estera titoli Usa,11,2 mld saldo aprile
di ANSA
Cina,Russia e Giappone tagliano investimenti,pesa record deficit
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Brusca frenata della domanda estera di asset finanziari Usa:Cina,Giappone e Russia hanno ridotto gli acquisti di titoli del Tesoro americano. Ad aprile, il saldo degli investimenti esteri in attivita' finanziarie a lungo termine denominate in dollari negli Usa e' risultato positivo per soli 11,2 mld dopo i 55,4 nel mese precedente (rivisto da 55,8 mld della prima rilevazione). Il risultato e' nettamente peggiore rispetto alle stime degli analisti, che si aspettavano un saldo positivo per 60 mld.

 

 

 

 

 

WALL STREET: FUTURES PROSEGUONO IN CALO, DUBBI SUI FINANZIARI

15 Giugno 2009 14:47 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Gli investitori temono che il rally di tre mesi non sia giustificato rispetto alle condizioni reali dell'economia, la cui ripresa si teme sara' meno stabile del previsto. Occhi puntati sulle banche. Delude Empire State Index.
Si preannuncia una seduta negativa per l'azionario americano, con i Futures sugli indici principali che quando manca mezz'ora all'avvio delle contrattazioni sono orientati in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina).

Sui listini grava il contemporaneo deprezzamento delle materie prime e il rafforzamento del dollaro, a cui si sono uniti i timori circa l'economia mondiale, in seguito ai colloqui tenuti nel fine settimana a Lecce dai ministri delle Finanze del G8, i quali hanno iniziato a volgere l'attenzione su come verranno eliminate le misure di rilancio economico, una volta che la ripresa avra' preso piede.

Nel frattempo gli investitori stanno ottenendo qualche dettaglio in piu' sul piano dell'amministrazione Obama per rinnovare il sistema finanziario, il maggiore di questo tipo dai tempi della Grande Depressione. Tra le proposte allo studio, una delle piu' importati riguarda la possibilita' per la Federal Reserve di avere autorita' sui maggiori istituti finanziari il cui fallimento potrebbe congelare l'intero sistema.

Intanto l'aggiornamento dell'Empire state index per il mese di giugno, pubblicato prima del suono della campanella, ha deluso le aspettative, evidenziando un calo marcato. Alle 19 italiane sara' la volta dell'indice dei costruttori immobiliari a cura del NAHB, che dovrebbe fare un po' di luce sullo stato di salute del settore del mattone.

Per i listini Usa si profila dunque una seduta negativa dopo che la settimana scorsa si era chiusa in positivo. Secondo Lorenzo Di Mattia, manager del fondo hedge Sibilla Global Fund, gli operatori in questo momento temono che la ripresa dell'economia globale, che sembra ormai alle porte, finira' per essere meno stabile del previsto.

"Lo scenario e' il seguente: abbiamo una ripresa ma non abbiamo un solido sistema" finanziario, ha dichiarato Mattia, aggiungendo che siamo giunti ad un momento in cui "la ripresa e' alle porte, perche' da settembre nessun istituto finanziario di spicco e' fallito". Di Mattia ritiene inoltre che molte banche siano ancora relativamente fragili e che un eventuale nuovo shock finanziario potrebbe compromettere la ripresa gia' nella sua prima fase.

Tra i titoli che dovrebbero polarizzare l’attenzione del mercato, Cemex, che ha annunciato la cessione della sua divisione australiana a Holcim per 2.02 miliardi di dollari australiani, pari a $1.6 miliardi. Nel settore finanziario, la compagnia di assicurazioni Lincoln Financial ha lanciato un aumento di capitale da $2 miliardi, che comprendera' la vendita di 600 milioni di azioni comuni, $500 milioni di debito senior e $950 milioni di titoli privilegiati.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna luglio cedono $1.08 a $70.96 al barile. Sul valutario, l'euro scivola nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.3842. Arretra anche l’oro, a $934.40 (-$6.30) l’oncia. Recuperano leggermente terreno invece i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.7600% dal 3.7880% di venerdi'.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto futures sull'indice S&P 500 e’ in ribasso di 10.20 punti (-1.08%) a 930.50.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -12.50 (-0.84%) a 1473.00.

Il contratto sull'indice Dow Jones cede 95 punti (-1.09%) a 8643.00.
 

 

 

WALL STREET: SCIVOLA IN AVVIO, PESA DOLLARO FORTE

15 Giugno 2009 15:35 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Gli operatori si chiedono se il mercato avra' la forza di spingersi oltre dopo una settimana di consolidamento. Pesa il rafforzamento del dollaro, mentre dal fronte manifatturiero non giungono buone notizie. Focus sui finanziari.
Partenza di settimana sottotono per l'azionario statunitense (controlla la performance in tempo reale), con i listini che, appesantiti dal contemporaneo deprezzamento delle materie prime e dal rafforzamento del dollaro, scambiano in deciso ribasso.

A questi fattori si sono uniti i timori circa l'economia mondiale, in seguito ai colloqui tenuti nel fine settimana a Lecce dai ministri delle Finanze del G8, i quali hanno iniziato a volgere l'attenzione su come verranno eliminate le misure di rilancio economico e come verra' ridotto il deficit di bilancio, una volta che la ripresa avra' preso piede.

Nel frattempo gli investitori stanno ottenendo qualche dettaglio in piu' sul piano dell'amministrazione Obama per rinnovare il sistema finanziario, il maggiore di questo tipo dai tempi della Grande Depressione. Tra le proposte allo studio, una delle piu' importanti riguarda la possibilita' per la Federal Reserve di far valere la sua autorita' sui maggiori istituti finanziari il cui fallimento potrebbe congelare l'intero sistema.

Intanto l'aggiornamento dell'Empire state index per il mese di giugno, pubblicato prima del suono della campanella, ha deluso le aspettative, evidenziando un calo marcato. Alle 19 italiane sara' la volta dell'indice dei costruttori immobiliari a cura del NAHB, che dovrebbe fare un po' di luce sullo stato di salute del settore del mattone.

Jeff Layman, chief investment officer di BKD Wealth Advisors, ha segnalato che gli operatori si stanno domandando se dopo il rally di tre mesi il mercato avra' la forza di spingersi oltre dopo l'ultima settimana di incertezza. "Nell'ultima settimana, settimana e mezzo, abbiamo assistito ad un processo di consolidamento. La situazione si e' un po' stabilizzata", ha detto, precisando che non sorprende che l'azionario perda terreno visti i guadagni del dollaro.

Tra i titoli che dovrebbero polarizzare l’attenzione del mercato Cemex, che ha annunciato la cessione della sua divisione australiana a Holcim per 2.02 miliardi di dollari australiani, pari a $1.6 miliardi. Nel settore finanziario, la compagnia di assicurazioni Lincoln Financial ha lanciato un aumento di capitale da $2 miliardi, che comprendera' la vendita di 600 milioni di azioni comuni, $500 milioni di debito senior e $950 milioni di titoli privilegiati.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna luglio cedono $0.82 a $71.45 al barile. Sul valutario, l'euro scivola nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.3848. Arretra anche l’oro, a $936.90 (-$3.80) l’oncia. Recuperano terreno invece i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.7200% dal 3.7880% di venerdi'.

 

 

 

WALL STREET: ESTENDE I CALI CON LE MATERIE PRIME

15 Giugno 2009 18:04 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Crescono i dubbi sulla sostenibilita' del rally, mentre le commodity accusano il colpo dopo il balzo impressionante delle ultime settimane. Ad occupare la scena sono le paure inflattive.
I listini azionari soffrono pesanti perdite in avvio di settimana (controlla la performance in tempo reale), di pari passo con le materie prime, dopo che gli investitori hanno iniziato a trarre qualche profitto dai rialzi degli ultimi tre mesi che hanno permesso agli indici principali di Wall Street di tornare sui livelli di parita’ nel 2009.

Un rimbalzo deciso del biglietto verde ha dato la stura alle vendite nel mercato delle commodity, che sono scambiate in dollari. La valuta americana e’ in rialzo di circa l’1% contro il basket delle sei principali concorrenti, mentre l’indice delle commodity UBS Commodity Index e’ in ribasso del 2%. Intanto anche le quotazioni del petrolio cedono terreno scivolando sotto quota $71.

Come era naturale che succedesse, i titoli legati alle materie prime, tra i principali artefici del rally degli ultimi tre mesi, sono quelli che oggi piu’ hanno accusato il colpo. "Cosi’ come il mercato azionario e’ stato bloccato per un po’, ora sono le commodity ad essere in difficolta’", ha osservato Kent Engelke, managing director di Capitol Securities Management. "Dopo aver sfiorato la morte le materie prime hanno avuto una reazione esageratamente positiva", sottolinea sempre Engelke. "Ora tutti si stanno conformando all’idea che potremmo avere una crescita del Pil dell’1%-2% nell’immediato futuro".

L’inflazione sara’ probabilmente al centro dei pensieri degli operatori questa settimana. Alcuni degli ultimi dati giunti dal fronte macro hanno alimentato l’ottimismo circa una ripresa dell’economia, ma hanno allo stesso tempo fatto tornare i timori legati ad un eventuale ritorno dell’inflazione. Ora il mercato si domanda quando le banche centrali decideranno di alzare i tassi di interesse per scongiurare un potenziale spirale inflattiva.
 

 

 

WALL STREET: IN ROSSO CON COMMODITIES ED ECONOMIA

15 Giugno 2009 22:10 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Delude la lettura sull'attivita' manifatturiera. Ondata di vendite sulle commodities, pressate dal rafforzamento del dollaro dopo le dichiarazioni del ministro russo. Il greggio scende sotto i $70, poi limita le perdite sul finale.
Appesantiti dal contemporaneo deprezzamento delle materie prime e dal rafforzamento del dollaro, i principali indici azionari americani hanno chiuso la seduta in netto ribasso, realizzando perdite giornaliere superiori ai due punti percentuali. Il Dow Jones ha ceduto il 2.13% a 8612, l’S&P500 il 2.38% a 923, il Nasdaq e’ arretrato del 2.28% a 1816.

A mettere pressione ai listini e’ stata anche la lettura dell’attivita’ manifatturiera nell’area di New York, nell’ultimo mese contrattasi in misura superiore al previsto. I titoli industriali, tra cui Caterpillar, Alcoa e Du Pont, hanno riportato perdite intraday non inferiori al 4.8%.

Il rimbalzo deciso del biglietto verde, risalito a 1.3781 nei confronti dell’euro dopo i commenti del ministro del Tesoro russo, ha dato la stura alle vendite nel mercato delle commodity, tanto da spingere il petrolio sotto i $70, e causare la maggiore perdita in due mesi per l’MSCI World Index. Sul mercato cinese il rame ha accusato la maggiore perdita consentita nell’arco della seduta, spingendo titoli come Freeport-McMoRan Copper & Gold in calo di oltre il 5%. In netta flessione anche l'oro: i futures con consegna agosto sul metallo prezioso sono scivolati di $13.20 a $927.50 l’oncia.

A soffrire sono stati anche i titoli delle grosse compagnie petrolifere come Chevron ed Exxon Mobil. I futures con consegna luglio sul petrolio hanno perso $1.42 a $70.62 il barile, dopo aver toccato un minimo assoluto di $69.58 nell’arco degli scambi.

A contribuire al tono negativo all’interno del comparto retail e’ stato il downgrade emesso dagli analisti di Goldman Sachs sulla societa’ leader del settore Wal-Mart. L’abbassamento del giudizio da "Buy" a "Neutral" e’ stato giustificato dalla banca con l’assenza di catalizzatori positivi che possano guidare al rialzo l’azione nel breve periodo, per via delle deboli vendite e delle rinnovate pressioni sui costi.

Vendite diffuse anche sui titoli tecnologici. L’indice dei semiconduttori ha ceduto l’1% circa, limitando le perdite sul finale, Intel, Apple, eBay, Google ed Amazon hanno tutti chiuso in rosso. Ad evitare il sell-off e’ stato invece il colosso Microsoft, riuscito a terminare la sessione sopra la linea di parita’.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 
 

PARTE  1 PARTE  CRONOLOGICA PARTE  2