13 Giugno 2009 00:27
MILANO – Il Sole 24 Ore
Elezioni iraniane, Moussavi si proclama vincitore.
Altissima affluenza alle urne
Secondo il ministero dell'interno iraniano, con il 20
per cento dei voti contati, il presidente uscente Mahmud
Ahmadinejad sarebbe vicino alla vittoria elettorale con
il 69 per cento dei consensi, seguito da Mir Hossein
Mussavi con il 28 per cento. L'agenzia ufficiale Irna va
oltre, dando già per certa la vittoria di Ahmadinejad.
Ma si profila un risultato che farà discutere. Quasi in
contemporanea, infatti, con una conferenza stampa, il
candidato moderato Mussavi si è di fatto proclamato
nuovo presidente. «In base alle informazioni che abbiamo
sono il vincitore di queste elezioni con un margine
importante», ha affermato davanti ai giornalisti.
Mussavi ha detto anche che molti elettori in città come
Shiraz, Ispahan e la stessa Teheran non sono stati in
grado di votare nonostante l'apertura dei seggi sia
stata prorogata di quattro ore.
Un suo collaboratore aveva detto all'Afp che il
candidato moderato ha ottenuto il 65 per cento dei
consensi. Intanto è stata ulteriormente prorogata a
mezzanotte ora locale la chiusura dei seggi, a causa
della massiccia affluenza: alle 20.00 ora locale avevano
votato 32 milioni di aventi diritto su un totale di 46,2
milioni, pari al 69,26 per cento. Originariamente il
voto si sarebbe dovuto concludere alle 18 ora locale. Il
risultati preliminari saranno annunciati domani dopo la
preghiera del mattino delle 04:00 locali (le 01:30
italiane).
13 Giugno 2009 09:50
MILANO – Il Sole 24 Ore
Iran: «Ahmadinejad vincitore»Moussavi contesta il
risultato
Mahmoud Ahmadinejad è il vincitore delle elezioni
presidenziali iraniane con una netta maggioranza,
secondo i risultati annunciati a Teheran dal ministero
degli Interni. Ma lo sfidante del presidente iraniano,
il riformista Hossein Moussavi, contesta i risultati
ufficiali denunciando irregolaritá nelle operazioni di
voto e nello spoglio delle schede.
«Io sono assolutamente il vincitore delle elezioni ed il
legittimo presidente del popolo», ha dichiarato
Ahmadinejad, sottolineando che il voto per le
presidenziali in Iran è stato «libero»:
«Il popolo ha votato per le mie politiche, ha detto in
un discorso televisivo, e riconfermandomi al potere, il
popolo iraniano ha fatto una grande scelta». E ha
concluso: «Gli iraniani hanno ispirato altre nazioni e
deluso chi desidera il loro male».
Il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha
detto di sperare che i risultati delle elezioni iraniane
riflettano «la vera volontá e il desiderio» della
popolazione. «Stiamo monitorando la situazione che si
sta evolvendo in Iran, ma noi, come il resto del mondo,
stiamo aspettando e guardando cosa decide il popolo
iraniano», ha detto la Clinton, mostrando prudenza nel
commentare i risultati delle elezioni iraniane, che
danno vincitore il presidente uscente Mahmoud
Ahmadinejad ma vengono fortemente contestati nel paese.
Il segretario di Stato americano ha commentato il voto
iraniano durante una visita in Canada, in una conferenza
stampa congiunta con l'omologo Lawrence Cannon. Il
ministro canadese si è detto
«profondamente preoccupato » dalle notizie di
irregolaritá alle elezioni, aggiungendo di essere
«turbato dalle notizie d'intimidazioni contro uffici di
candidati dell'opposizione da parte delle forze di
sicurezza».
13 Giugno 2009 10:55
MILANO – Il Sole 24 Ore
Ft: la rivoluzione Marchionne«stordisce» i vertici
Chrysler
La «paura» avanza nei corridoi del quartier generale di
Chrysler mentre il neo amministratore delegato, Sergio
Marchionne, imprime il suo segno distintivo sul gruppo,
una rivoluzione culturale che ha lasciato il personale
«stordito». Lo scrive oggi il Financial Times, spiegando
come Marchionne abbia svelato allo staff americano una
drastica riorganizzazione a tutti i livelli.
Quando lo staff della casa americana si è riunito questa
settimana nel quartier generale del Michigan per
ascoltare il messaggio del nuovo capo l'atmosfera era
tutt'altro che "entusiasta", scrive oggi il quotidiano.
Marchionne ha annunciato una riorganizzazione totale del
management di Chrysler, nominando 23 dirigenti che ora
riporteranno direttamente a lui. Alcuni di questi 23
dirigenti vengono da Fiat ma altri sono stati promossi
all'interno di Chrysler, tra cui Peter Fong, nominato
chief executive del brand Chrsyler. Ad altri dirigenti
Chrysler, invece, è stato chiesto di farsi da parte.
Ulteriori piccoli cambi sono avvenuti anche nell'altro
quartier generale di Chrysler, a Auburn Hills, a nord di
Detroit, un edificio così enorme, scrive il Financial
Times, che gli impiegati a volte usano le macchine
elettriche per attraversarlo.
13 Giugno 2009 17:01 NEW
YORK
Usa: Obama, per riforma mutua 300 miliardi di dollari
di ANSA
Somma che derivera' da risparmi individuati da suo
governo
(ANSA) - NEW YORK, 13 GIU - Obama ha annunciato che il
suo governo ha individuato oltre 300 mld di dlr di
risparmi da usare per dare la mutua a tutti gli
americani. Nel discorso del sabato, diffuso via radio e
su YouTube, il presidente ha detto di aver individuato
risparmi in grado di coprire quasi per intero il suo
piano di riforma. I 313 mld di dlr reperiti nelle pieghe
del bilancio porteranno il totale dei fondi disponibili
per il progetto 'mutua per tutti' a circa 950 mld in 10
anni.
13 Giugno 2009 17:18 ROMA
G7: per l'economia situazione ancora incerta
di ANSA
Tremonti, su regole progressi ma serve compromesso
politico
(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Ci sono 'segni di
stabilizzazione delle economie ma la situazione rimane
incerta' si legge nella nota finale del G7-G8 delle
Finanze a Lecce. Ed esistono 'rischi significativi per
la stabilita' finanziaria ed economica'. I partecipanti
hanno chiesto al FMI di 'assistere' i Paesi nel valutare
le diverse strategie di uscita dalle misure anticrisi.
'Sulle nuove regole globali sara' necessario un
compromesso politico per mettere insieme posizioni
diverse' afferma il ministro Tremonti. 'Il Lecce
framework - spiega Tremonti - e' una prima tappa, ma in
questi 6 mesi sono stati fatti grandi progressi su
quello che fino a meta' gennaio era definita un'utopia
solo a parlarne'. Senza incidenti nella citta' blindata
il corteo Nog8.La speculazione sta tornando sui mercati
mondiali delle materie prime e dei derivati, aggiunge
Tremonti. 'La liquidita' e' tornata ma, invece di andare
a finanziarie l'economia reale, e' andata sui derivati'
e sulle materie prime i cui prezzi non sono a volte
giustificati dall'andamento dell'economia. ''Certa
finanza sta rialzando la testa',spiega aggiungendo pero'
come al vertice la cosa sia stata notata e censurata per
la prima volta da tutti i partecipanti. Senza incidenti
nella citta' blindata il corteo Nog8. (ANSA).
Sabato 13 Giugno 2009,
18:32 L’AQUILA - Reuters
G8, faro su disoccupazione, rischi aumento anche con
ripresa
La disoccupazione potrebbe continuare ad aumentare nelle
economie avanzate anche una volta che la ripresa sarà
partita ed è perciò necessario prepararsi ad affrontare
l'impatto economico e sociale delle perdite di posti di
lavoro.
Il campanello d'allarme sul tema è contenuto nel
comunicato finale del G8 finanziario di Lecce, dove
peraltro si riconoscono i segnali di stabilizzazione
economica emersi di recente: la rimonta dei listini
azionari, un affinamento degli spread sui tassi
d'interesse, un miglioramento della fiducia di imprese e
consumatori.
In una situazione che resta comunque di profonda
incertezza, la disoccupazione è fonte di preoccupazione
e il G8 sollecita politiche mirate al mercato del
lavoro, tra cui interventi di riqualificazione e reti di
protezione sociale.
"Un faro è stato accesso sul problema della
disoccupazione, che sale ovunque come conseguenza della
crisi e probabilmente continuerà a peggiorare anche
quando ci sarà una ripresa. Per questo dobbiamo essere
pronti a ridurne sia la dimensione che gli impatti", ha
detto il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli,
parlando al termine dell'incontro.
Il fenomeno della disoccupazione è destinato a
manifestarsi con una fase di ritardo rispetto alla crisi
che ne è la causa, ha spiegato Grilli, ed è un problema
che bisognerà gestire con politiche che facilitino il
rientro nel mercato del lavoro, rallentando l'attesa
ulteriore emorragia di posti di lavoro.
Intervendo sull'argomento il ministro dell'Economia
Giulio Tremonti ha parlato della raccolta di tutti i
dati disponibili per una fotografia più accurata della
situazione italiana e della compilazione di una banca
dati sulla "effettiva sofferenza sociale".
Il ministro ha sottolineato, però, che la situazione
italiana è meno grave di altri paesi per quanto riguarda
il mercato del lavoro.
"In Italia [la disoccupazione] non è un problema
drammatico, il problema è relativo soprattutto ai Paesi
con imprese di grandi dimensioni", ha detto Tremonti.
I dati più recenti, che risalgono ad aprile, fotografano
per la zona euro un tasso di disoccupazione di 9,2%, al
massimo da quasi dieci anni, a fronte dell'8,9% di
marzo. In Italia la percentuale dei senza lavoro era
pari a 6,9% a fine 2008, livello insuperato dal secondo
trimestre 2006. A seguito delle ricadute della crisi,
gli economisti si attendono in Italia una salita del
tasso di disoccupazione oltre l'8% quest'anno.
14 Giugno 2009 20:09
MILANO – Il Sole 24 Ore
Netanyahu: «Sì per la Palestinaa uno stato
demilitarizzato»
Sì a uno stato palestinese ma solo se demilitarizzato
sotto il controllo internazionale. Sì a uno stato
palestinese se i palestinesi riconosceranno che Israele
è lo stato legittimo degli ebrei; se l'Anp ripristinerà
l'ordine a Gaza, togliendo il potere ad Hamas.
Gerusalemme, inoltre, dovrà rimanere indivisa sotto la
sovranità israeliana e la soluzione alla questione dei
profughi palestinesi dovrà avvenire fuori dai confini di
Israele.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha delineato
nell'Università Bar Ilan, alla periferia di Tel Aviv,
l'attesa posizione di Israele sul processo di pace. Nel
suo primo discorso-chiave, annunciato da una settimana,
in risposta all'intervento di Barack Obama al Cairo,
Netanyahu ha fatto appello ai leader arabi e ai
palestinesi: «Incontriamoci immediatamente» ha detto,
«riprendiamo i colloqui senza pre-condizioni».
Alcuni paletti, tuttavia, sono stati fissati. «Non
vogliamo vederci piovere addosso i razzi, né che lo
stato palestinese possa trasformarsi in una base per i
terroristi» ha spiegato il primo ministro. Lo stato
palestinese, dunque, verrà accettato «se riceveremo la
garanzia di una demilitarizzazione» e se i palestinesi
«riconosceranno Israele come la nazione degli ebrei».
Allora, «saremo pronti per un vero accordo di pace».
Sull'altro punto controverso, gli insediamenti dei
coloni, Netanyahu ha detto che non ce ne saranno di
nuovi ma che si deve permettere alle famiglie la
«naturale crescita». È la formula che gli israeliani
usano per permettere l'espansione degli insediamenti
anche se all'interno di quelli esistenti senza nuove
requisizioni di terre. Washington aveva invece chiesto
di fermare ogni costruzione.
Negative le prime reazioni dal mondo arabo. Per l'Anp il
premier israeliano con il discorso intende «silurare»
gli sforzi di pace. «Le parole di Netanyahu hanno
sabotato tutte le iniziative, paralizzato gli sforzi in
corso e sfidato le posizioni arabe, palestinesi e
statunitensi» ha dichiarato Nabil Abu Rdainah
sottolineando che il premier chiede di mantenere
Gerusalemme sotto il controllo israeliano e di non
ammettere i rifugiati palestinesi in Israele. Il
negoziatore palestinese Saeb Erakat ha detto che
Netanyahu ha «rigettato il principio della soluzione dei
due stati».
Borsa di Tokyo negativa,
male i bancari ed i semiconduttori
15.06.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso. Il Nikkei
ha perso l'1% a 10.039,67 punti ed il Topix lo 0,4% a
946,82 punti. Tra i bancari Sumitomo Mitsui Financial
Group (JP3890350006) ha chiuso in calo del 6,9%. Secondo
quanto ha scritto durante il fine settimana il
quotidiano finanziario "Nikkei" il volume
dell'annunciato aumento di capitale della terza banca
giapponese potrebbe raggiungere quasi ¥1 bilione. Lo
scorso mese Sumitomo Mitsui Financial Group aveva
comunicato di voler emettere nuovi titoli per circa ¥800
miliardi. Sulla scia di Sumitomo Mitsui Financial Group
Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 3,2%
e Mizuho Financial Group (JP3885780001) il 3%
Tra i semiconduttori Advantest (JP3122400009) ha perso
il 4,6%, Tokyo Electron (JP3571400005) il 5,4% e Elpida
(JP3167640006) l'1,3%. L'indice Philadelphia
Semiconductor ha perso venerdì quasi il 2% dopo che
National Semiconductor (US6376401039) ha annunciato di
aver registrato di aver lo scorso trimestre perdite di
$64 milioni ed indicato che al momento non ci sono
ancora dei segni di ripresa.
Bene il settore immobiliare Mitsui Fudosan
(JP3893200000) ha chiuso in rialzo del 3,2%, Mitsubishi
Estate (JP3899600005) dell'1,1% e Sumitomo Realty &
Development (JP3409000001) del 6,8%. Daiwa ha alzato il
suo rating sul settore immobiliare giapponese da "Underweight"
a "Neutral" e su Sumitomo Realty & Development a "Buy".
Secondo il broker le imprese immobiliari dovrebbero
beneficiare del miglioramento della situazione sul
mercato del credito e dell'aumento dell'inflazione.
Japan Tobacco (JP3726800000) ha guadagnato il 7,3%. Il
terzo produttore al mondo di sigarette ha annunciato
venerdì scorso l'acquisizione della britannica Tribac
Leaf.
Redazione Borsainside 8.30
15 Giugno 2009 09:11
LONDRA
Gb, imprese, crisi finira' prima del previsto
di ANSA
Inghilterra uscira' da recessione ma economia ancora
lenta
(ANSA) - LONDRA, 15 GIU - L'Inghilterra uscira' dalla
recessione prima del previsto, ma non e' detto che
l'economia torni a marciare a ritmo sostenuto. Lo ha
detto la Confederazione delle industrie britanniche.L'associazione
prevede che l'economia si stabilizzera' a fine anno ma
ricomincera' a crescere solo all'inizio dell'anno
prossimo. 'Se il processo di stabilizzazione
dell'economia riuscira' ad essere trainante nei mesi a
venire potremmo vedere la fine della recessione entro la
fine dell'anno'.
15 Giugno 2009 10:39
MILANO
Borsa: avvio pesante in Europa
di ANSA
Tutti i settori in calo a partire dalle materie prime
(ANSA) - MILANO, 15 GIU - Avvio pesante per le Borse
europee. Tutti i settori sono in calo. A partire dalle
materie prime (-2,3% il Dj stoxx del comparto). E dai
petroliferi. Le prime indicazioni dai future su Wall
Street, negativi, contribuiscono ad appesantire il
clima. Scivolone a Londra di Rio Tinto (-4,82%), Xstrata
(-3,36%), Royal Dutch Shell (-3,15%). A Francoforte cede
Volkswagen (-1,97%) mentre fanno meglio dell'indice gli
altri titoli dell'auto. A Parigi soffre Air France
(-4,5%). Dopo che Citigroup ha abbassato il giudizio sul
titolo. Male poi Stm (-2,7%) per le indiscrezioni di
stampa sui piani di Finmeccanica di cedere il suo 3,2%
nella societa'. Nella tabella l'andamento degli indici
di riferimento delle borse europee: - Londra -1,86% -
Parigi -1,87% - Francoforte -2,00% - Milano -1,80% -
Madrid -1,54% - Amsterdam -2,23% - Stoccolma -0,76% -
Zurigo -1,35%.(ANSA).
15 Giugno 2009 11:34
BRUXELLES
Ue: persi 1.900.000 posti lavoro nei primi 3 mesi 2009
di ANSA
Calo dello 0,8% rispetto al 2008, cosi' anche in Italia
(ANSA) - BRUXELLES, 15 GIU - Nel primo trimestre 2009
nell'Ue sono stati persi 1.916.000 posti di lavoro,
1.220.000 nella sola zona euro. Lo comunica Eurostat. In
termini percentuali, l'occupazione ha subito un calo
dello 0,8% sia nell'area euro che nell'Ue-27, il doppio
rispetto all'ultimo trimestre del 2008. Calo dello 0,8%
anche in Italia, mentre, tra i principali Paesi di
Eurolandia, si registra un -6,4% in Spagna, un -0,7% in
Francia e un +0,1% in Germania. Secondo quanto rileva
l'Eurostat, sia nella zona euro che nell'Ue a 27
l'occupazione e' calata dell'1,2% rispetto ai primi tre
mesi dello scorso anno. Il crollo piu' significativo si
e' registrato in Lettonia, dove l'occupazione e'
precipitata dell'8,2%, e in Estonia, scesa del 7,2%.
L'Eurostat stima che nel primo trimestre del 2009,
nell'Ue a 27, erano 223.8 milioni gli uomini e le donne
con un lavoro, di cui 146.2 milioni nell'area euro.
(ANSA).
15 Giugno 2009 11:55 ROMA
Bankitalia: debito pubblico record, 1.750 miliardi ad
aprile
di ANSA
E le entrate del fisco calano di 3,9 miliardi in 4 mesi
(-3,5%)
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Il debito pubblico italiano
tocca un nuovo record. Ad aprile sale in valore assoluto
a 1.750,4 miliardi, fa sapere la Banca d'Italia.
Intanto, calano le entrate tributarie: nei primi 4 mesi
dell'anno il gettito si attesta a 106,8 miliardi e
lascia sul terreno 3,9 miliardi rispetto allo stesso
periodo del 2008. La contrazione del gettito, al netto
dei fondi speciali della riscossione, e' del 3,5% e
segna un rallentamento rispetto a quello del 4,8% dei
primi tre mesi dell'anno.
Borse Asia-Pacifico: Sale
solo Shanghai
15.06.2009
Tra le principali borse della regione Asia-Pacifico solo
Shanghai ha potuto chiudere oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,7% a 2.789,55
punti. Durante il fine settimana il Premier Wen Jiabao
ha dichiarato che la Cina continuerà a seguire una
politica fiscale proattiva per sostenere l'economia.
Shenzhen Development Bank (CNE000000040) ha chiuso in
rialzo del 10%. Ping An Insurance (CNE1000003X6), la
seconda impresa cinese delle assicurazioni, ha
comunicato che aumenterà la sua partecipazione in
Shenzhen Development Bank dal 5% al 30%. La notizia ha
messo le ali all'intero settore bancario. Industrial and
Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 5,3%,
Bank of China (CN000A0J3PX9) il 4,8%, China Merchants
Bank (CN000A0KFDV9) il 7,6% e China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) l'8,1%. Tra minerari sono scattate, a
causa del calo dei prezzi delle commodities, delle prese
di beneficio. Aluminum Corporation of China
(CNE1000001T8) ha perso l'1,6% e China Shenhua Energy
(CN000A0ERK49), il primo produttore cinese di carbone,
lo 0,3%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso del 2,1% a
18.498,96 punti. Nel settore immobiliare Sun Hung Kai
Properties (HK0016000132) ha perso il 2,5%, Cheung Kong
Holdings (HK0001000014) il 2%, Sino Land (HK0083000502)
il 3,9% e Henderson Land (HK0012000102) il 2,1%. Secondo
alcuni operatori dopo il loro recente rally i titoli
immobiliari della città costiera sembrerebbero essere
sopravvalutati. Tra i petroliferi PetroChina
(CN0009365379) ha perso il 3,3%, Sinopec (CN0005789556)
il 3,1% e CNOOC (HK0883013259) il 3,3%. Il prezzo
dell'oro ha perso venerdì scorso a New York il 2,2%,
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,8%, il Kospi a Seul l'1,1%, il
Taiwan Weighted a Taipei il 3,5% e lo Straits Times a
Singapore il 2,6%.
Redazione Borsainside 13.00
15 Giugno 2009 13:28 ROMA
Bce: Orphanides, incertezza continua ad essere molto
elevata
di ANSA
Misure globali prese non hanno invertito tendenza
negativa
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - L'incertezza sulla situazione
economica continua ad essere molto elevata. E' quanto ha
detto Athanasios Orphanides, componente del board Bce.
'Nonostante le molte e significative misure prese per
migliorare la situazione a livello globale, gli effetti
negativi sugli indicatori dell'economia reale in tutto
il mondo non sembrano ancora aver invertito tendenza',
ha detto Orphanides.
15 Giugno 2009 14:36
MILANO – Il Sole 24 Ore
La crisi colpisce il divertimento
La crisi colpisce anche il divertimento. Six Flags, il
gestore di venti parchi divertimento negli Stati Uniti,
in Messico e in Canada, meta di vacanze per decine di
migliaia di americani, ha chiesto sabato l'ammissione al
Chapter 11, la procedura prevista dal Bankruptcy Code
statunitense, equivalente alla nostra legge
fallimentare.
Nonostante che il settore divertimento avesse risentito
del crollo dei consumi statunitensi, i parchi della Six
Flags avevano mostrato di essere relativamente
resistenti alla recessione. Tanto che, la scorsa estate
erano riusciti ad avvantaggiarsi delle nuove abitudini
degli Americani che hanno optato per mete di vacanza più
vicine a casa. Ma adesso con una montagna di debiti che
supera i 2 miliardi di dollari, Six Flags ha chiesto di
ricorrere alla bancarotta pilotata. Nel 2008 la
compagnia era riuscita a incrementare del 2% il numero
dei visitatori e del 5% i ricavi, nonostante il crollo
dell'economia americana, anche se i consumi di cibo e
merchandising nei parchi di divertimento della società
si erano indeboliti e, a causa dello scoppio
dell'influenza suina in Messico, le strutture nel paese
erano rimaste chiuse per otto giorni.
Il presidente e ceo Mark Shapiro ha motivato il ricorso
alla bancarotta pilotata come un'operazione di "pulizia"
dal passato, con un debito di 2,4 miliardi di dollari
ereditato dal precedente management. "L'attuale
management - ha spiegato Mark Shapiro - ha ereditato un
debito di 2,4 miliardi di dollari che non può essere
sostenuto". Soprattutto in questi tempi turbolenti per i
mercati finanziari. E il ceo lo ha ribadito in una
lettera che ha scritto il 13 giugno ai dipendenti.
A quanto pare Six Flags Inc non venderà assets e non
ridurrà la forza lavoro (la compagnia ha più di 2.000
dipendenti a tempo pieno e 28.000 lavoratori temporanei
nei mesi di picco estivi). La società di New York ha
spiegato che intende riorganizzare le proprie attività
riducendo il debito per 1,8 miliardi di dollari e di
voler eliminare 300 milioni di dollari di obbligazioni
convertibili in azioni privilegiate.
Nel 2006 la compagnia ha celebrato il quarantacinquesimo
anno di attività: il primo parco era stato infatti
inaugurato nel 1961 in Texas
15 Giugno 2009 14:45 ROMA
Crisi:
Fmi, il peggio non e' passato
di ANSA
Strauss Kahn frena dopo discorsi su germogli ripresa a
G8 Lecce
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Gran parte delle difficolta'
dovute alla crisi economica e finanziaria sono ancora
davanti a noi, afferma il direttore generale del Fmi.
Dominique Strauss-Kahn, all'indomani del G-8 di Lecce
dove i ministri delle finanze hanno delineato alcuni
''germogli di ripresa, sembrato voler frenare sull'opportunita'
di riassorbire le misure anti-crisi messe in atto dai
governi. 'Dobbiamo restare cauti', perche' 'gran parte
del peggio e' ancora davanti a noi'.
Lunedì 15 Giugno 2009,
15:04
Usa, Geithner a stampa: aumenteranno requisiti capitale
Gli Stati Uniti presenteranno questa settimana un'ampia
riforma finanziaria che introdurrà importanti
cambiamenti riguardo ai requisiti patrimoniali, alle
securitisation e altre aree problematiche emerse con la
crisi globale.
Ad anticiparlo, a due giorni dalla presentazione
ufficiale del piano di regolamentazione finanziaria
dell'amministrazione Obama, sono Timothy Geithner,
segretario del Tesoro Usa, e Lawrence Summers, direttore
alla Casa Bianca del consiglio economico nazionale, in
un articolo pubblicato dal Washington Post (NYSE: WPO -
notizie) In sintesi, Geithner e Summers sostengono che
il piano porterà a "una cornice di riferimento più
solida per la protezione di consumatori e
investitori".Una delle proposte prevede di "alzare i
requisiti di capitale e liquidità per tutte le
istituzioni finanziarie, imponendo vincoli più
stringenti per le imprese più grandi e con maggiori
connessioni".In aggiunta, le grandi istituzioni il cui
fallimento potrebbe minacciare la stabilità del sistema
"saranno soggette a una supervisione 'consolidata' da
parte della Federal Reserve e verrà creato un consiglio
di regolatori con la responsabilità di un più ampio
coordinamento tra i comparti del settore
finanziario".Nuovi requisiti informativi saranno imposti
agli emittenti di titoli cartolarizzati ed è previsto
che questi emittenti "mantengano un interesse
finanziario" nell'andamento dei titoli cartolarizzati
che propongono al mercato.E' suggerita, inoltre, una
minore dipendenza dai giudizi delle agenzie di rating.La
riforma solleciterà maggiore "sorveglianza sui derivati
scambiati over-the-counter e un'armonizzazione delle
norme sui futures e le attività, con sistemi più solidi
per il pagamento e il regolamento delle
transazioni."Tutti i contratti derivati saranno soggetti
alla regolamentazione e le autorità avranno il potere di
applicare regole contro la manipolazione e l'abuso" si
legge nell'intervento sul quotidiano.La proposta
chiederà "un sistema di risoluzione che permetta la
riorganizzazione ordinata di ogni istituzione
finanziaria il cui fallimento possa mettere a rischio il
sistema finanziario".Nei piani dell'amministrazione
Obama c'è anche un consiglio di autorità di sorveglianza
con responsabilità di coordinamento e nuove regole per
hedge fund e derivati, in nome di una maggiore tutela
del consumatore.Il piano verrà presentato mercoledì
prossimo e sarà seguito, il giorno successivo,
dall'audizione di Geithner al Congresso.
15 Giugno 2009 15:15 NEW
YORK
DAL MINISTRO RUSSO COMMENTI RIALZISTI PER IL DOLLARO
di WSI
Mosca ha fiducia nella valuta americana. Intanto piovono
i sell sull'azionario e le commodities dopo che i
ministri delle Finanze del G8 annunciano che potrebbero
interrompere i piani di stimolo delle economie mondiali.
I prezzi delle materie prime sono in netto calo dopo che
i ministri delle Finanze del Gruppo degli 8 hanno
segnalato che potrebbero iniziare ad avviare una
strategia di uscita dalle misure lanciate per rilanciare
l'economia. Nel frattempo si rafforza il dollaro,
aiutato dalle parole del capo del dicastero economico
russo, Alexei Kudrin, che ha detto di avere fiducia
nella valuta americana.
A Londra l'indice MSCI che misura la performace
azionaria di 23 Paesi industrializzati scivola dell'1%
circa. A guidare i ribassi sono i produttori di risorse
di base. Nel frattempo i Futures sugli indici principali
americani sono in calo di circa un punto percentuale
mentre l'indice Micex russo e' in flessione di oltre il
4%.
I prezzi del petrolio scambiano in ribasso di quasi il
2%, mentre il rame scivola di oltre il 3%. Intanto il
dollaro sta guadagnando terreno nei confronti dell'euro
(+1.2%) e i Treasuries sono in rialzo per il terzo
giorno consecuitivo, dopo che i rendimenti avevano
toccato punte del 4% la settimana scorsa.
Durante l'incontro svoltosi a Lecce, i ministri del G8
hanno iniziato a studiare come mettere a punto strategie
d'uscita dalle misure straordinarie varate per far
fronte alla crisi e piani per la riduzione dei deficit
di bilancio, dopo che i segnali di ripresa dell'economia
hanno spinto l'indice MSCI in rialzo del 43% circa
nell'arco di soli tre mesi, alimentando i timori circa
un impennata dei prezzi.
Lunedì 15 Giugno 2009,
15:23
***Usa: Geithner, Cina fiduciosa nella forza della
ripresa statunitense***
Lunedì 15 Giugno 2009, 15:24
***Usa: Geithner, la disoccupazione dovrebbe continuare
a crescere***
Lunedì 15 Giugno 2009, 15:26
***Usa: Geithner, il nervosismo dei mercati finanzairi
si è attenuato***
Lunedì 15 Giugno 2009, 15:27
***Usa: Geithner, Cina comprende le ragioni di attuale
politica economica ***
15 Giugno 2009 15:34 ROMA
Debito pubblico: pesa 83.000 euro a famiglia
di ANSA
Consumatori, si potrebbe ridurre con alcuni interventi
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Il debito pubblico pesa per
83.000 euro sulle spalle di ogni famiglia, 29.166 per
ognuno dei 60 milioni di italiani, dicono i consumatori.
Questo gravame, secondo i presidenti di Adusbef, Elio
Lannutti, e di Federconsumatori, Rosario Trefiletti,
poteva essere ridotto utilizzando le dismissioni di oro
e riserve della Banca d'Italia (67 miliardi) come hanno
fatto tutti i Paesi dell'area euro ed attuando politiche
economiche di dismissioni dell'enorme patrimonio del
demanio, neppure ben censito'.
15 Giugno 2009 15:35
MADRID
Spagna:
occupazione in forte calo
di ANSA
Perso il 6,4% in un anno, secondo i dati Eurostat
(ANSA) - MADRID, 15 GIU - Nel primo trimestre 2009 la
Spagna e' stato il secondo paese Ue nel quale si sono
distrutti piu' posti di lavoro, il primo e' la Lituania.
Secondo Eurostat, i posti di lavoro sono scesi del 6,4%
su base annua. In Lituania la caduta e' stata del 4,5%
rispetto al trimestre precedente. In Italia del 0,3%. Il
paese iberico e' passato, in poco piu' di un anno, da
essere il paese che creava piu' posti di lavoro della Ue
a uno di quelli che maggiormente ne distrugge.
15 Giugno 2009 15:59 ROMA
Fmi:
rialza stime per Pil Usa 2009 e 2010
di ANSA
Ripresa graduale e solida dalla meta' del prossimo anno
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Il FMI ha rialzato le stime per
la crescita del Pil Usa nel 2009 (dal -2,8% al -2,5) e
nel 2010 (da crescita zero a +0,75%). Il Fondo Monetario
prevede per gli Stati Uniti una ripresa ''graduale'' e
''solida'' dalla meta' del 2010. E' quanto si legge
nelle conclusioni del rapporto ex Articolo IV dedicato
agli Usa secondo cui ''una solida ripresa e' prevista
emergere solo da meta' 2010''.
15 Giugno 2009 16:22 NEW
YORK
INVESTIMENTI, RICCHI PARALIZZATI DALLA CRISI
di WSI
I piu' abbienti non se la sentono di prendere rischi
perche' temono che i mercati possano subire un calo
improvviso. Giudicata troppo alta la volatilita'. Per il
90% tuttavia ci sono molti modi per fare soldi.
Gli investitori piu' abbienti sono paralizzati perche'
temono che i mercati possano contrarsi ulteriormente,
secondo quanto reso noto a Bloomberg da Philippe
Sednaoui, amministratore delegato di Barclays Wealth.
Secondo quanto mostrato da un rapporto pubblicato oggi
dalla divisione di private banking dell'istituto
britannico, oltre i due terzi delle 2100 persone
intervistate nel mondo ha dichiarato che il rischio
rappresentato dalla volatilita' dei prezzi e' ancora
troppo alto, anche se quasi nove investitori su dieci
sono convinti che ci siano modi per intascare guadagni
di questi tempi.
"La grande maggioranza dei clienti riconosce che se ci
si rifa' ai libri di storia, ci sono delle grandi
opportunita' da cogliere al volo al momento nei
mercati", ha detto Sednaoui in un'intervista. "Ma molti
di loro stanno incontrando enormi difficolta' nello
stabilire se e' in arrivo un'altra tempesta o meno,
percio' preferiscono aspettare prima di investire".
L'anno scorso le persone benestanti, ovvero che
investono piu' di $1 milione, hanno visto i propri asset
perdere in media almeno un quinto del loro valore,
secondo i dati di Scorpio Partnership, una societa' di
consulenza specializzata in wealth management. L'indice
allargato Standard & Poor’s 500 ha fatto un balzo di
circa il 40% dai minimi toccati a inizio marzo,
riducendo le perdite degli ultimi 12 mesi al -29%.
Il sondaggio, che ha interpellato persone con soldi da
investire compresi tra 500 mila sterline britanniche
($830 mila) e 30 milioni di sterline, e' stato condotto
dalla divisione Economist Intelligence tra marzo e
maggio.
"La durata e forza del rally e' stata sicuramente
soirprendente", ha aggiunto Sednaoui, sottolineando che
"potremmo assistere ad una correzione. Ma la vera
domanda da porsi e' se sara' dovuta piu' ad un discorso
di fondamentali o se invece avvera' per motivi tecnici".
Per migliorare il proprio lavoro di consulente
finanziario, Barclays Wealth chiede ai suoi clienti di
sottoporsi a dei test psicologici, che hanno lo scopo di
stabilire il loro livello di appetito al rischio e la
loro reazione a eventuali improvvise ingenti perdite o
guadagni.
Attualmente la banca si serve di questi metodi, chiamati
test psicometrici, nel Regno Unitio, in Svizzera e
Montecarlo, ma prevede di estendere la tecnica anche
negli Stati Uniti e in Medioriente.
15 Giugno 2009 16:38
MILANO – Il Sole 24 Ore
Berglof: «Il peggio della recessione deve ancora
arrivare»
Secondo il capoeconomista della Banca Europea di
ricostruzione e di sviluppo (Bers), Erik Berglof, il
peggio della recessione deve ancora arrivare. "Non
abbiamo ancora visto tutto - ha dichiarato Berglof - il
peggio non è alle spalle". In particolare l'allarme è
per le banche: "Sembra che non sappiamo sempre ciò che
c'è nel nostro sistema bancario e c'è bisogno di
scoprirlo ma anche di renderlo pubblico come hanno fatto
gli Usa" con gli stress test.
15 Giugno 2009 16:57
NAPOLI
Rapporto Bankitalia, Campania torna indietro di 7 anni
di ANSA
Disoccupazione piu' elevata d'Europa, pil in picchiata
(ANSA)- NAPOLI, 15 GIU- Il tasso di disoccupazione piu'
elevato d'Europa e un pil in picchiata, in un quadro che
era gia' nero: questa la situazione della Campania.
Secondo il rapporto sull'economia regionale di
Bankitalia, presentato oggi a Napoli. Il calo del Pil
del 2,8%, per Giovanni Iuzzolino, responsabile del
Rapporto, rappresenta 'un salto indietro di 7 anni per
la Campania, e un duro colpo assestato a una struttura
fragile: la regione non ha recuperato nulla del suo
ritardo di sviluppo degli ultimi 50 anni'.
15 Giugno 2009 18:25
MILANO - Il Sole 24 Ore
Allarme Bce sui bilanci bancari Altri 283 miliardi di
svalutazioni
Le banche dell'Eurozona vanno incontro a nuove
svalutazioni su titoli tossici e su prestiti in
sofferenza per 283 miliardi di dollari tra il 2009 e il
2010 come effetto della crisi finanziaria globale. Lo
scrive la Bce nel suo ultimo Rapporto sulla stabilità
finanziaria. La banca centrale aggiunge che le
svalutazioni attuate dall'industria bancaria dall'inizio
della crisi (agosto 2007) ammontano a 366 miliardi di
dollari. I rischi per la stabilità finanziaria
dell'Eurozona «restano elevati» e il ciclo del credito
«non ha ancora toccato il suo punto minimo».
Le banche principali dell'Eurozona potrebbero incorrere
in perdite "di poco superiori al 7% del capitale Core
Tier 1" nel 2009 se dovesse materializzarsi il peggior
scenario macroeconomico nel totale dei Paesi emergenti
(nuovi Paesi Ue, Asia, Sudamerica). Lo scrive la Bce nel
Rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria. Nel
presentare il rapporto, Lucas Papademos, vicepresidente
della Bce, ha tuttavia sottolineato che gli istituti
europei, nella gran parte, sono "patrimonializzate in
modo sufficiente" da affrontare uno scenario al ribasso.
Le borse europee chiudono
in forte ribasso, i minerari ed i petroliferi vanno a
picco
15.06.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso
oggi in forte calo. Il FTSE 100 a Londra ha perso il
2,6%, il DAX a Francoforte il 3,5%, il CAC40 a Parigi il
3,2%, il FTSE MIB a Milano il 3% e lo SMI a Zurigo il
2,2%.
La lista dei ribassi è stata guidata anche oggi dai
titoli dei produttori di commodities. Nel settore
minerario Anglo American (GB0004901517) ha perso il
2,1%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,8% e Rio Tinto
(GB0007188757) il 6,9%. Il prezzo del rame ha perso oggi
a Londra il 2,5%.
Tra i petroliferi Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) ha
chiuso in ribasso del 4,2%, BP (GB0007980591) del 2,1%,
Total (FR0000120271) del 3% e Eni (IT0003132476) del
2,4%. Il prezzo del petrolio è sceso nel pomeriggio a
New York al di sotto di quota $70 (per ulteriori
dettagli clicca qui).
A Milano STMicroelectronics (NL0000226223) ha perso il
6,5%. Finmeccanica (IT0001407847) ha l'intenzione di
vendere entro la fine di quest'anno la sua restante
quota nel primo produttore europeo di semiconduttori.
Holcim (CH0012214059) ha perso a Zurigo lo 0,3%.
L'impresa svizzera ha comunicato oggi che acquisterà per
CHF 1,75 miliardi le attività australiane della rivale
Cemex (MXP225611567).
A Londra AstraZeneca (GB0009895292) ha guadagnato lo
0,8%. Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo dell'imrpesa
farmaceutica a "Buy".
Redazione Borsainside 18.30
15 Giugno 2009 20:00 ROMA
Crisi: frena domanda estera titoli Usa,11,2 mld saldo
aprile
di ANSA
Cina,Russia e Giappone tagliano investimenti,pesa record
deficit
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Brusca frenata della domanda
estera di asset finanziari Usa:Cina,Giappone e Russia
hanno ridotto gli acquisti di titoli del Tesoro
americano. Ad aprile, il saldo degli investimenti esteri
in attivita' finanziarie a lungo termine denominate in
dollari negli Usa e' risultato positivo per soli 11,2
mld dopo i 55,4 nel mese precedente (rivisto da 55,8 mld
della prima rilevazione). Il risultato e' nettamente
peggiore rispetto alle stime degli analisti, che si
aspettavano un saldo positivo per 60 mld.
|
WALL
STREET: FUTURES
PROSEGUONO IN CALO, DUBBI SUI FINANZIARI
15 Giugno 2009 14:47 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Gli investitori temono che
il rally di tre mesi non sia giustificato rispetto alle
condizioni reali dell'economia, la cui ripresa si teme
sara' meno stabile del previsto. Occhi puntati sulle
banche. Delude Empire State Index.
Si preannuncia una seduta negativa per l'azionario
americano, con i Futures sugli indici principali che
quando manca mezz'ora all'avvio delle contrattazioni
sono orientati in ribasso (vedi quotazioni a fondo
pagina).
Sui listini grava il contemporaneo deprezzamento delle
materie prime e il rafforzamento del dollaro, a cui si
sono uniti i timori circa l'economia mondiale, in
seguito ai colloqui tenuti nel fine settimana a Lecce
dai ministri delle Finanze del G8, i quali hanno
iniziato a volgere l'attenzione su come verranno
eliminate le misure di rilancio economico, una volta che
la ripresa avra' preso piede.
Nel frattempo gli investitori stanno ottenendo qualche
dettaglio in piu' sul piano dell'amministrazione Obama
per rinnovare il sistema finanziario, il maggiore di
questo tipo dai tempi della Grande Depressione. Tra le
proposte allo studio, una delle piu' importati riguarda
la possibilita' per la Federal Reserve di avere
autorita' sui maggiori istituti finanziari il cui
fallimento potrebbe congelare l'intero sistema.
Intanto l'aggiornamento dell'Empire state index per il
mese di giugno, pubblicato prima del suono della
campanella, ha deluso le aspettative, evidenziando un
calo marcato. Alle 19 italiane sara' la volta
dell'indice dei costruttori immobiliari a cura del NAHB,
che dovrebbe fare un po' di luce sullo stato di salute
del settore del mattone.
Per i listini Usa si profila dunque una seduta negativa
dopo che la settimana scorsa si era chiusa in positivo.
Secondo Lorenzo Di Mattia, manager del fondo hedge
Sibilla Global Fund, gli operatori in questo momento
temono che la ripresa dell'economia globale, che sembra
ormai alle porte, finira' per essere meno stabile del
previsto.
"Lo scenario e' il seguente: abbiamo una ripresa ma non
abbiamo un solido sistema" finanziario, ha dichiarato
Mattia, aggiungendo che siamo giunti ad un momento in
cui "la ripresa e' alle porte, perche' da settembre
nessun istituto finanziario di spicco e' fallito". Di
Mattia ritiene inoltre che molte banche siano ancora
relativamente fragili e che un eventuale nuovo shock
finanziario potrebbe compromettere la ripresa gia' nella
sua prima fase.
Tra i titoli che dovrebbero polarizzare l’attenzione del
mercato, Cemex, che ha annunciato la cessione della sua
divisione australiana a Holcim per 2.02 miliardi di
dollari australiani, pari a $1.6 miliardi. Nel settore
finanziario, la compagnia di assicurazioni Lincoln
Financial ha lanciato un aumento di capitale da $2
miliardi, che comprendera' la vendita di 600 milioni di
azioni comuni, $500 milioni di debito senior e $950
milioni di titoli privilegiati.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures
con consegna luglio cedono $1.08 a $70.96 al barile. Sul
valutario, l'euro scivola nei confronti del dollaro,
attestandosi a quota 1.3842. Arretra anche l’oro, a
$934.40 (-$6.30) l’oncia. Recuperano leggermente terreno
invece i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury
a 10 anni e’ sceso al 3.7600% dal 3.7880% di venerdi'.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto
futures sull'indice S&P 500 e’ in ribasso di 10.20 punti
(-1.08%) a 930.50.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -12.50
(-0.84%) a 1473.00.
Il contratto sull'indice Dow Jones cede 95 punti
(-1.09%) a 8643.00.
WALL
STREET: SCIVOLA IN
AVVIO, PESA DOLLARO FORTE
15 Giugno 2009 15:35 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Gli operatori si chiedono
se il mercato avra' la forza di spingersi oltre dopo una
settimana di consolidamento. Pesa il rafforzamento del
dollaro, mentre dal fronte manifatturiero non giungono
buone notizie. Focus sui finanziari.
Partenza di settimana sottotono per l'azionario
statunitense (controlla la performance in tempo reale),
con i listini che, appesantiti dal contemporaneo
deprezzamento delle materie prime e dal rafforzamento
del dollaro, scambiano in deciso ribasso.
A questi fattori si sono uniti i timori circa l'economia
mondiale, in seguito ai colloqui tenuti nel fine
settimana a Lecce dai ministri delle Finanze del G8, i
quali hanno iniziato a volgere l'attenzione su come
verranno eliminate le misure di rilancio economico e
come verra' ridotto il deficit di bilancio, una volta
che la ripresa avra' preso piede.
Nel frattempo gli investitori stanno ottenendo qualche
dettaglio in piu' sul piano dell'amministrazione Obama
per rinnovare il sistema finanziario, il maggiore di
questo tipo dai tempi della Grande Depressione. Tra le
proposte allo studio, una delle piu' importanti riguarda
la possibilita' per la Federal Reserve di far valere la
sua autorita' sui maggiori istituti finanziari il cui
fallimento potrebbe congelare l'intero sistema.
Intanto l'aggiornamento dell'Empire state index per il
mese di giugno, pubblicato prima del suono della
campanella, ha deluso le aspettative, evidenziando un
calo marcato. Alle 19 italiane sara' la volta
dell'indice dei costruttori immobiliari a cura del NAHB,
che dovrebbe fare un po' di luce sullo stato di salute
del settore del mattone.
Jeff Layman, chief investment officer di BKD Wealth
Advisors, ha segnalato che gli operatori si stanno
domandando se dopo il rally di tre mesi il mercato avra'
la forza di spingersi oltre dopo l'ultima settimana di
incertezza. "Nell'ultima settimana, settimana e mezzo,
abbiamo assistito ad un processo di consolidamento. La
situazione si e' un po' stabilizzata", ha detto,
precisando che non sorprende che l'azionario perda
terreno visti i guadagni del dollaro.
Tra i titoli che dovrebbero polarizzare l’attenzione del
mercato Cemex, che ha annunciato la cessione della sua
divisione australiana a Holcim per 2.02 miliardi di
dollari australiani, pari a $1.6 miliardi. Nel settore
finanziario, la compagnia di assicurazioni Lincoln
Financial ha lanciato un aumento di capitale da $2
miliardi, che comprendera' la vendita di 600 milioni di
azioni comuni, $500 milioni di debito senior e $950
milioni di titoli privilegiati.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures
con consegna luglio cedono $0.82 a $71.45 al barile. Sul
valutario, l'euro scivola nei confronti del dollaro,
attestandosi a quota 1.3848. Arretra anche l’oro, a
$936.90 (-$3.80) l’oncia. Recuperano terreno invece i
Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10
anni e’ sceso al 3.7200% dal 3.7880% di venerdi'.
WALL
STREET: ESTENDE I CALI
CON LE MATERIE PRIME
15 Giugno 2009 18:04 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Crescono i dubbi sulla
sostenibilita' del rally, mentre le commodity accusano
il colpo dopo il balzo impressionante delle ultime
settimane. Ad occupare la scena sono le paure
inflattive.
I listini azionari soffrono pesanti perdite in avvio di
settimana (controlla la performance in tempo reale), di
pari passo con le materie prime, dopo che gli
investitori hanno iniziato a trarre qualche profitto dai
rialzi degli ultimi tre mesi che hanno permesso agli
indici principali di Wall Street di tornare sui livelli
di parita’ nel 2009.
Un rimbalzo deciso del biglietto verde ha dato la stura
alle vendite nel mercato delle commodity, che sono
scambiate in dollari. La valuta americana e’ in rialzo
di circa l’1% contro il basket delle sei principali
concorrenti, mentre l’indice delle commodity UBS
Commodity Index e’ in ribasso del 2%. Intanto anche le
quotazioni del petrolio cedono terreno scivolando sotto
quota $71.
Come era naturale che succedesse, i titoli legati alle
materie prime, tra i principali artefici del rally degli
ultimi tre mesi, sono quelli che oggi piu’ hanno
accusato il colpo. "Cosi’ come il mercato azionario e’
stato bloccato per un po’, ora sono le commodity ad
essere in difficolta’", ha osservato Kent Engelke,
managing director di Capitol Securities Management.
"Dopo aver sfiorato la morte le materie prime hanno
avuto una reazione esageratamente positiva", sottolinea
sempre Engelke. "Ora tutti si stanno conformando
all’idea che potremmo avere una crescita del Pil
dell’1%-2% nell’immediato futuro".
L’inflazione sara’ probabilmente al centro dei pensieri
degli operatori questa settimana. Alcuni degli ultimi
dati giunti dal fronte macro hanno alimentato
l’ottimismo circa una ripresa dell’economia, ma hanno
allo stesso tempo fatto tornare i timori legati ad un
eventuale ritorno dell’inflazione. Ora il mercato si
domanda quando le banche centrali decideranno di alzare
i tassi di interesse per scongiurare un potenziale
spirale inflattiva.
WALL
STREET:
IN ROSSO CON COMMODITIES ED ECONOMIA
15 Giugno 2009 22:10 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Delude la lettura sull'attivita'
manifatturiera. Ondata di vendite sulle commodities,
pressate dal rafforzamento del dollaro dopo le
dichiarazioni del ministro russo. Il greggio scende
sotto i $70, poi limita le perdite sul finale.
Appesantiti dal contemporaneo deprezzamento delle
materie prime e dal rafforzamento del dollaro, i
principali indici azionari americani hanno chiuso la
seduta in netto ribasso, realizzando perdite giornaliere
superiori ai due punti percentuali. Il Dow Jones ha
ceduto il 2.13% a 8612, l’S&P500 il 2.38% a 923, il
Nasdaq e’ arretrato del 2.28% a 1816.
A mettere pressione ai listini e’ stata anche la lettura
dell’attivita’ manifatturiera nell’area di New York,
nell’ultimo mese contrattasi in misura superiore al
previsto. I titoli industriali, tra cui Caterpillar,
Alcoa e Du Pont, hanno riportato perdite intraday non
inferiori al 4.8%.
Il rimbalzo deciso del biglietto verde, risalito a
1.3781 nei confronti dell’euro dopo i commenti del
ministro del Tesoro russo, ha dato la stura alle vendite
nel mercato delle commodity, tanto da spingere il
petrolio sotto i $70, e causare la maggiore perdita in
due mesi per l’MSCI World Index. Sul mercato cinese il
rame ha accusato la maggiore perdita consentita
nell’arco della seduta, spingendo titoli come
Freeport-McMoRan Copper & Gold in calo di oltre il 5%.
In netta flessione anche l'oro: i futures con consegna
agosto sul metallo prezioso sono scivolati di $13.20 a
$927.50 l’oncia.
A soffrire sono stati anche i titoli delle grosse
compagnie petrolifere come Chevron ed Exxon Mobil. I
futures con consegna luglio sul petrolio hanno perso
$1.42 a $70.62 il barile, dopo aver toccato un minimo
assoluto di $69.58 nell’arco degli scambi.
A contribuire al tono negativo all’interno del comparto
retail e’ stato il downgrade emesso dagli analisti di
Goldman Sachs sulla societa’ leader del settore Wal-Mart.
L’abbassamento del giudizio da "Buy" a "Neutral" e’
stato giustificato dalla banca con l’assenza di
catalizzatori positivi che possano guidare al rialzo
l’azione nel breve periodo, per via delle deboli vendite
e delle rinnovate pressioni sui costi.
Vendite diffuse anche sui titoli tecnologici. L’indice
dei semiconduttori ha ceduto l’1% circa, limitando le
perdite sul finale, Intel, Apple, eBay, Google ed Amazon
hanno tutti chiuso in rosso. Ad evitare il sell-off e’
stato invece il colosso Microsoft, riuscito a terminare
la sessione sopra la linea di parita’.
|
Fonte -
WallStreetItalia.com |
|