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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 22 Giugno 2009

PARTE  2

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..... Sabato 20 Giugno 2009 ..... Domenica 21 Giugno 2009 ..... Lunedì 22 Giugno 2009 .....
 

 

 

 

20 Giugno 2009 09:17 WASHINGTON
Apple: Steve Jobs ha avuto un trapianto di fegato
di ANSA
Lo scrive il Wall Street Journal, tornera' al lavoro a fine mese
(ANSA) - WASHINGTON, 20 GIU - Steve Jobs, fondatore e Ad della Apple, e' stato sottoposto ad un trapianto di fegato e tornera' al lavoro entro la fine del mese. Lo scrive il Wall Street Journal.Jobs, sopravvissuto ad un cancro del pancreas, si e' allontanato circa sei mesi fa dal lavoro quotidiano in azienda. Secondo il Wsj, Steve Jobs inizialmente tornera' part-time alla guida del colosso di Cupertino affiancando il responsabile operativo Tim Cook che in questi mesi lo ha sostituito.

 

 

20 Giugno 2009 12:53 BERLINO
Opel: possibile buco 1,1 mld e nuovo intervento stato
di ANSA
Lo anticipa un quotidiano regionale tedesco
(ANSA) - BERLINO, 20 GIU - Un 'buco' da 1,1 mld potrebbe emergere sul cammino del gruppo Magna verso l'acquisizione della Opel. Rosso che richiederebbe un ulteriore intervento dello Stato per garantire il successo dell'operazione con la General Motors. Lo scrive oggi il quotidiano regionale tedesco 'Leipziger Volkszeitung'. Ci sono ''indicazioni'' dai negoziati, riporta il giornale, che un nuovo ''buco finanziario'' potrebbe emergere nel mese di agosto.

 

 

20 Giugno 2009 15:19 ROMA
Crisi: Confcommercio, ricchezza procapite 2010 meno del 2001
di ANSA
Per la crisi un salto indietro di 10 anni.Contrazione consumi
(ANSA) - ROMA, 20 GIU -Confcommercio avverte che la ricchezza pro capite nel 2010 sara' inferiore al 2001, e la contrazione della spesa 2009 sara' del -1,4%.E' un salto indietro di 10 anni quello che accadra' alla ricchezza degli italiani per effetto della crisi. Il rapporto di Confcommercio aggiunge che le previsioni dei maggiori centri di ricerca nazionali e internazionali collocano la dinamica del Pil italiano molto al di sotto di quella dei Paesi piu' in difficolta'''. ''L'Italia, con le sue banche meno esposte ai titoli tossici, il suo stato sociale e solidale, la sua struttura produttiva sbilanciata sull'industria manifatturiera con le sue famiglie poco indebitate'', alla fine della crisi si posizionera' ''peggio dei Paesi responsabili della finanza creativa, peggio dei Paesi dei consumi a debito e di quelli delle bolle immobiliari come la Spagna''. Confcommercio cita i dati di Prometeia dell'aprile scorso, secondo cui ''fatto 100 il Pil di ciascun Paese nel 2007, nel 2010 gli Usa si collocheranno a 98,2, il Regno Unito a 95,6 e la Spagna a 98, l'Italia arrivera' solo a 94,8''. Per il 2009, Confcommercio prevede una flessione del Pil del 3,9% mentre continua la tendenza negativa della spesa reale per consumi. Durante il 2009''. La contrazione della spesa delle famiglie si spera fermarsi all'1,4% per l'anno in corso grazie alla tenuta garantita dai dipendenti P.A. e alle rottamazioni.(ANSA).

 

 

21 Giugno 2009 12:46 NEW DELHI
Imprese: India ha compra 143 aziende in Usa
di ANSA
L'ha fatto in due anni rilevando imprese destinate a chiudere
(ANSA) - NEW DELHI, 21 GIU -Ernst & Young dice che nell' ultimo biennio di crisi economica,l'India e' intervenuta piu' volte nel mercato Usa acquistando 143 imprese.Molte di queste erano destinate a chiudere i battenti: 94 imprese sono state acquisite fra il 2007 ed il 2008, altre 94 sono passate di mano l'ultimo anno. Fra i gruppi che piu' si sono mossi TataChemicals, Wirpo, Reliance Communications e Firstsource solutions. Gli accordi sono avvenuti per lo piu' finanziando il debito delle imprese e pagamento cash.

 

 

21 Giugno 2009 13:50 ROMA
Crisi: Trichet, la ripresa arrivera' nel 2010
di ANSA
Il presidente Bce, crisi rallenta e non servono altri interventi
(ANSA) - ROMA, 21 GIU -Per Jean Claude Trichet la ripresa ''dovrebbe arrivare nel 2010'', perche' ''assistiamo a un rallentamento del calo dell'attivita'' tuttora. Trichet, ospite della radio francese 'Europe 1', ha detto che molto dipendera'''da quello che faremo noi consumatori,investitori, autorita' pubbliche, aziende private.Decisiva sara' l'energia e la rapidita' con cui saranno applicate le misure decise dalle autorita' internazionali''. ''Attualmente c'e' una grande convergenza nel pensare che la ripresa possa arrivare nel corso dell'anno prossimo - ha aggiunto - e siamo vicini a quello che stimano anche le altre organizzazioni internazionali, cioe' stiamo assistendo ad un rallentamento nel calo dell'attivita' economica. Il primo trimestre dell'anno - ha detto - e' stato molto negativo ma i trimestri successivi dovrebbero esserlo meno portandoci ad una stabilita' dell'attivita' produttiva entro la fine dell' anno e permettere cosi' di registrare una ripresa dell' attivita' all'inizio del 2010''.Per il presidente Bce quindi non e' necessario ''un ulteriore piano di rilancio'' e 'significanti piani extrabudget'' per favorire il ritorno alla crescita, purche' le misure decise dalla comunita' siano adottate ''rapidamente''.Trichet ritiene ''passo importante'' le decisioni Ue in materia regolatoria:''Lo sforzo e' all' altezza della sfida, cio' che ora serve e' continuare a perseguire riforme strutturali''. (ANSA).

 

 

21 Giugno 2009 18:13 ISTANBUL
Asia centrale: Cina moltiplica investimenti in regione
di ANSA
Maxi prestito di 10 mld dollari a paesi gruppo Shanghai
(ANSA) - ISTANBUL, 21 GIU - La Cina sta incrementando i suoi investimenti in Asia Centrale, mentre quelli occidentali e russi si fermano a causa della crisi. Gli esperti segnalano l'importanza del prestito di 10 miliardi di dollari concesso qualche giorno fa da Pechino ai paesi del Gruppo di cooperazione di Shangai (Cina, Russia, Kazakhstan,Tagikistan, Uzbekistan e Kirgizistan). Il prestito si aggiunge ad altri 10 miliardi di dollari prestati al solo Kazakhstan.

 

 

21 Giugno 2009 20:39 ROMA
Francia: Woerth, deficit-pil 2009 e 2010 tra 7 e 7,5%
di ANSA
Debito smettera' di crescere quando crisi finira'
(ANSA) - ROMA, 21 GIU - Il rapporto deficit-pil in Francia nel 2009 si attestera' tra il 7 e il 7,5%. Lo ha annunciato il ministro dell'Economica Eric Woerth. Aggiungendo che nel 2010 la cifra sara' 'probabilmente' la stessa. Il ministro, secondo Bloomberg, ha anche riferito che il debito smettera' di crescere quando la crisi finira' e che verra' messo un freno al deficit nel 2011.

 

 

La borsa di Tokyo chiude in leggero rialzo, in luce Nissan
22.06.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,4% a 9.826,27 punti ed il Topix lo 0,4% a 922,48 punti. In luce Nissan (JP3672400003): +5,6% a ¥599. Secondo quanto ha scritto durante il fine settimana il quotidiano finanziario "Nikkei" Nissan avrebbe l'intenzione di investire fino a ¥100 miliardi negli USA nella produzione di automobili elettriche.
Panasonic (JP3866800000) ha chiuso in rialzo dello 0,8%. Secondo l'agenzia stampa "Kyodo" Panasonic sarebbe vicina a trovare un accordo con le autorità antitrust sul takeover di Sanyo Electric (JP3340600000).
Chugai (JP3519400000) ha guadagnato l'1,4%. Nikko Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo dell'impresa farmaceutica da "Hold" a "Buy".
Sapporo Holdings (JP3320800000) ha chiuso in rialzo del 18,4%. Credit Suisse ha alzato il suo rating sul titolo del produttore di birra da "Underperform" ad "Outperform". La banca d'affari è diventata più ottimista sull'intero mercato giapponese delle bevande. Credit Suisse si attende ora per quest'anno una crescita piatta delle vendite invece di un declino.
Male i petroliferi. Nippon Oil (JP3679700009) ha perso lo 0,4%, Cosmo Oil (JP3298600002) l'1,2% e Inpex (JP3294430008) il 2,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso venerdì a New York al di sotto di quota $70 per la prima volta dallo scorso 8 giugno (per ulteriori dettagli clicca qui).
Redazione Borsainside 8.30

 

 

Lunedì 22 Giugno 2009, 9:01 - REUTERS
Per Trichet nessuno spazio per ulteriore debito pubblico
Per il presidente della Banca centrale europea è arrivato il momento di fermare ogni ulteriore salita del debito pubblico e bisogna anzi iniziare a pensare a come riportare i bilancio verso l'equilibrio.
"C'è un momento in cui non si può spendere oltre e non si può accumlare altro debito. Penso che siamo arrivati a quel momento", ha detto il numero uno della Bce parlando a Radio Europe 1.
Trichet ha ribadito che c'è ampio consenso sul fatto che l'economia mostrerà chiari segnali di ripresa entro il 2010.
"In quest'ipotesi, vedremo un ritorno alla crescita e dobbiamo avviare l'operazione che consiste in un progressivo avvicinamento all'equilibrio".
Secondo Trichet i premi al rischio sui mercati monetari sono tornati a una situazione 'pre-Lehman'.
Il presidente Bce ha anche rinnovato l'invito a una revisione radicale delle regole che disciplinano l'economia globale.
La crisi globale ha rivelato la fragilità del sistema finanziario che in passato ha incoraggiato decisioni a breve termine e rafforzato gli sbalzi ciclici, per cui va rafforzato con decisione.
"Non sarebbe perdonabile ricominciare con lo stesso livello di fragilità".
Per Trichet le misure recentemente appoggiate dai leader europei rappresentano "un importantissimo passo avanti" sulla strada della revisione della vigilanza finanziaria, "bisogna essere realistici e pratici", ha detto Trichet.
Trichet ha confermato che come presidente della Bce potrebbe guidare il nuovo European Systemic Risk Board, una delle istituzioni che emergeranno nel quadro della vigilanza riformata cui il consiglio europeo ha dato luce verde la scorsa settimana. Trichet ha rifiutato tuttavia di confermare che sarà effettivamente l'esito del voto, sebbene prevedibile, cui è affidata la scelta.

 

 

22 Giugno 2009 11:24 ROMA
Bce: manterra' probabilmente i tassi di interesse fermi
di ANSA
Almeno fino alla fine dell'anno, lo dice Ewald Nowotny
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - La Banca Centrale Europea manterra' molto probabilmente i tassi di interesse fermi almeno fino alla fine dell'anno. Lo ha detto Ewald Nowotny, componente del consiglio direttivo della Bce. La Bce si attende una contrazione del Pil di Eurolandia del 4,6% nel 2009 prima di una ripresa ''lenta'' della crescita dalla meta' del 2010. ''Vedo dei segnali positivi - ha detto Nowotny - ma vedo anche alcune sfide rispetto alla situazione economica e alla disoccupazione''.

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai sale per la quarta seduta di fila
22.06.2009
Quasi utte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.

Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,6% a 2.896,30 punti. Durante il fine settimana il Premier Wen Jiabao ha dichiarato che l'economia sta iniziando a migliorare e che la politica monetaria della Cina resterà moderatamente allentata per favorire la crescita. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato il 3,1%, Bank of China (CNE1000001Z5) il 4,9% e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 2,2%. Secondo lo "Shanghai Securities News" il volume dei nuovi prestiti supererà a giugno quello di maggio. Nel settore della siderurgia Baoshan Iron & Steel (CN0005910731) ha guadagnato il 2,2%, Angang Steel (CN0009082362) l'1,6% e Wuhan Iron & Steel (CNE000000ZZ0) il 2,4%. I prezzi dell'acciaio sono aumentati la scorsa settimana sul mercato spot di circa il 2%.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 18.059,55 punti. Ancora bene il settore immobiliare. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato il 3,4%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 3,4% e Sino Land (HK0083000502) l'1,6%. Secondo quanto riporta lo "Standard" Sun Hung Kai Properties avrebbe venduto con successo durante il fine settimana cinque residenze premium del suo complesso Sky One. Tra gli altri titoli dell'Hang Seng China Mobile (HK0941009539) ha guadagnato lo 0,4%, China Life (CN0003580601) lo 0,4%, Hutchison Whampoa (HK0013000119) l'1,7% e Sinopec (CN0005789556) l'1,4%. HSBC (GB0005405286) e PetroChina (CN0009365379) hanno perso rispettivamente lo 0,1% e lo 0,4%.

Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,5%, il Kospi a Seul l'1,2% e il Taiwan Weighted a Taipei l'1,8%. Lo Straits Times a Singapore ha perso lo 0,3%.
Redazione Borsainside 12.30

 

 

22 Giugno 2009 13:15 BALOCCO (VERCELLI)
Fiat: Sistino, la 500 e' stata lanciata in 59 Paesi
di ANSA
Vendute ad oggi oltre 360 mila unita'
(ANSA) - BALOCCO (VERCELLI), 22 GIU - La Fiat 500 e' stata lanciata in 59 Paesi, venduta ad oggi in oltre 360 mila unita', e ha vinto 30 premi internazionali. ''La Fiat 500 - ha detto Lorenzo Sistino, a.d. di Fiat Automobiles - e' oggi un successo internazionale. Piu' della meta' circola fuori dall'Italia. Anche in un mercato dominato totalmente dai produttori domestici come il Giappone ha conquistato circa 6.000 clienti. A due anni dal lancio, continua ad avere un posizionamento molto alto''.

 

 

Lunedì 22 Giugno 2009, 14:38
Usa: dopo la brusca caduta la ripresa rischia di essere lenta e modesta
Di BlueTG.it
Quello della disoccupazione esplosa in questi mesi in tutte le principali economie in conseguenza dell’utilizzo brutale della leva delle riduzioni del personale da parte delle aziende per cercare di difendere i propri margini di profitto rischia di essere un’arma a doppio taglio
Secondo un report pubblicato sul Wall Street Journal il 52% delle aziende americane, ad esempio, ritiene che impiegherà, nei prossimi 3-5 anni, meno dipendenti di quanti non ne avesse prima dell’esplodere della recessione.
Se ciò fosse vero non solo il tasso di disoccupazione americana potrebbe superare il 10% entro fine anno e mantenersi sopra tale livello per buona parte del 2010, ma gli aiuti così generosamente offerti dall’amministrazione Obama rischiano di tradursi in un maggiore tasso di risparmio più che in nuovi consumi o investimenti.
Contribuendo a limitare ad un asfittico +1% o giù di lì la crescita annua del Pil per i prossimi anni, avvicinando sempre più lo scenario macroeconomico americano, e in buona misura mondiale, alla “lost decade” giapponese degli anni Novanta, quando occorse quasi un decennio perché il paese si riprendesse dalla crisi del credito. (l.s.)

 

 

22 Giugno 2009 16:00 ROMA
Bce: Trichet, ancora rischi per inaspettata turbolenza
di ANSA
Primi segni di miglioramento, ma dobbiamo restare in allerta
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - ''Ci sono ancora rischi di una improvvisa emergenza per una inaspettata turbolenza sui mercati finanziari''. Lo ha detto Jean-Claude Trichet. In un discorso a Madrid, il presidente della Bce ha affermato che ''attualmente siamo ancora in una fase di discesa dell'economia''. ''Anche se ci sono i primi segnali che la debolezza dell'economia sta rallentando, dobbiamo restare in allerta'', ha aggiunto Trichet sottolineando che ci troviamo in ''acque non ancora esplorate''. ''I governi devono spiegare in che modo intendono allentare le misure di stimolo varate per far fronte alla crisi e ritornare a politiche fiscali che siano sostenibili nel medio termine'', ha poi detto Trichet. Ma - sempre riferendosi alle cosidette exit strategy - ha aggiunto che bisogna ''mantenere un equilibrio tra la necessita' di agire in relazione alla grave situazione di oggi e all'altrettanto innegabile obbligo di ritornare su una direzione sostenibile nel medio termine''. (ANSA).

 

 

22 Giugno 2009 16:29 NEW YORK
STRATEGIE DI TRADING: I MANAGERS TORNANO A PUNTARE SULLE BANCHE
di WSI
Diversi gestori stanno investendo massicciamente sui titoli bancari, mentre la quantita' di asset cash, che in precedenza aveva toccato il 60%, e' in netto calo, in alcuni casi al 10%. I titoli su cui scommettere...
Il manager di fondi David Ellison, che intimorito dalla perdita di valore dei prezzi delle case, dalla crescita del tasso di disoccupazione e dal fallimento delle banche, l'estate scorsa aveva venduto la maggior parte dei suoi investimenti nelle banche, ora vede delle ottime prospettive di crescita nel settore.
Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, infatti, i fondi di Ellison, FBR Small Cap Financial e FBR Large Cap Financial, possono nuovamente contare su una presenza massiccia di titoli bancari, mentre la quantita' di asset cash, che in precedenza ha toccato il 60%, e' in netto calo, al 10%.
Nonostante l'accelerazione vista negli ultimi tre mesi, ai livelli attuali la maggior parte dei titoli finanziari scambia a prezzi ancora molto convenienti ed Ellison e' pronto a scommettere che l'attitudine dei manager degli istituti principali del Paese, diventati sicuramente piu' umili dopo lo scoppio della crisi, non potra' che migliorare.

 

 

Le borse europee vanno a picco, la Banca Mondiale lancia warning sull'economia
22.06.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,6%, il DAX a Francoforte il 3%, il CAC40 a Parigi il 3%, il FTSE MIB a Milano il 4,2% e lo SMI a Zurigo il 2,1%.
La Banca Mondiale ha avvertito oggi che la recessione sarà più grave del previsto. La Banca Mondiale si attende ora per quest'anno un declino dell'economia globale del 2,9%. In precedenza la Banca Mondiale aveva previsto un calo dell'1,7%.
Le vendite hanno colpito in particolar modo i titoli dei produttori di commodities ed i ciclici. Tra i pochi titoli che hanno potuto chiudere in rialzo c'è stato quello di Anglo American (GB0004901517): +4,6% a 1.698 p. L'impresa mineraria ha comunicato ieri di aver ricevuto un'offerta preliminare da parte della concorrente Xstrata (GB0031411001). Bene anche Carrefour (FR0000120172): +1,3% a €29,82. Merrill Lynch ha alzato oggi il suo rating sul titolo del colosso della distribuzione da "Underperform" a "Neutral".

Redazione Borsainside 18.45

 

 

22 Giugno 2009 20:24 ROMA
Banca mondiale: taglia stime pil, resistono India e Cina
di ANSA
Recessione piu' forte delle attese, pil mondo 2009 -2,9%
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Per la Bce la recessione globale sara' piu' forte delle attese e per le economie piu' industrializzate la contrazione del Pil sara' netta. La Banca Centrale europea osserva che se pure terra' ancora il gruppo dei paesi in via di sviluppo, cio' sara' dovuto solo al contributo di India e Cina. Senza questi due grandi motori infatti, anche il Pil delle economie emergenti sarebbe caratterizzato dal segno meno. La congiuntura mondiale segnera' quest'anno una frenata del 2,9%. Sara' ancora piu' brusca, dunque, rispetto a quel -1,7% di Pil che la Banca Mondiale aveva stimato a marzo scorso. Per i paesi in via di sviluppo, invece, e' attesa ora una crescita dell'1,2% (contro il +2,1% di marzo scorso), dato che scende tuttavia al -1,6% se si escludono Cina e India. Per questi due paesi le stime di Pil sono state invece riviste al rialzo, rispettivamente, dal 6,5% al 7,2% e dal 4% al 5,1%. Nel 2010 la situazione generale dovrebbe comunque migliorare un po' e la recessione invertire la rotta: il pil mondiale tornera' infatti a crescere del 2% (dato pero' inferiore al +2,3% precedentemente stimato), mentre per i paesi in via di sviluppo e' previsto un rialzo del 4,4% (ma di appena il 2,5% se si escludono Cina e India). E' questo il panorama dipinto dalla Banca Mondiale, che oggi ha provveduto a rivedere nuovamente le sue stime di crescita per il 2009 e il 2010. (ANSA).

 

 

Lunedì 22 Giugno 2009, 21:17
Petrolio in picchiata. Preoccupano le stime della Bca Mondiale sulla crescita globale
Di Alberto Susic
Pesante avvio di settimana per le quotazioni del petrolio che sulla scia del ribasso già registrato nell'ultima seduta della scorsa ottava, hanno continuato a perdere terreno quest'oggi. I prezzi si sono allontanati sempre più dall'area dei 70 dollari al barile, muovendosi in parallelo alla discesa dei mercati azionari, sia europei che americani.
A favorire le vendite ha contribuito anche l'inattesa forza del dollaro che ha recuperato terreno nei confronti delle altre valute, scoraggiando così gli acquisti di greggio. I ribassisti hanno inoltre avuto la meglio dopo le fosche previsioni della Banca Mondiale che per quest'anno si aspetta una crescita negativa a livello globale nell'ordine del 2,9%.
Tanto è bastato per scatenare un'ondata di vendite sul circuito del Nymex a New York dove il future con scadenza agosto si è fermato a 67,06 dollari, con un affondo del 3,6%.
 

 

 

 

 

WALL STREET: FUTURES USA DEBOLI, RALLY A RISCHIO

22 Giugno 2009 14:00 NEW YORK - WSI
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Ultimamente i listini hanno mandato segnali preoccupanti dopo la poderosa rimonta dai minimi di 12 anni. Cresce l'attesa per la decisione sui tassi di interesse. In pesante calo le materie prime, il petrolio torna in area $68.
Si profila una seduta sottotono per i listini azionari americani, con i principali indici borsistici che quando manca un'ora e mezza al suono della campanella sono orientati in territorio negativo (vedi quotazioni a fondo pagina).
I trader sono alla ricerca di un motivo valido per continuare ad acquistare azioni e tenere cosi' in vita il rally inizato i primi di marzo. La Banca Mondiale ha detto che il recupero dell'economia globale potrebbe iniziare quest'anno, con i Paesi in via di sviluppo che dovrebbero guidare la ripresa. L'istituto ha pero' rivisto al ribasso le stime sulla crescita dell'anno prossimo, al 2% dal 2.3% previsto a marzo.

La settimana scorsa il paniere allargato ha lasciato sul campo il 2.6%, tra volumi sottili, indice che i timori di una ripresa economica piu' lenta del previsto potrebbe compromettere l'andamento del mercato. Tuttavia, il paniere rimane il 36% sopra i minimi di marzo.

Un articolo del Wall Street Journal pubblicato oggi, diceva che le azioni stanno mandando segnali preoccupanti dopo la poderosa rimonta dai minimi di 12 anni iniziata piu' di tre mesi fa.

"Sono tutti estramemente cauti e preferiscono fare da spettatori, senza prendere rischi", commenta Richard Hughes, conpresidente di Portfolio Management Consultants.

In agenda macro non sono previsti appuntamenti di rilievo, pertanto l'attenzione verra' polarizzata dalle attese sulla decisione sui tassi guida, fissata per mercoledi, con gli investitori che sperano di ricevere qualche dettaglio in piu' che possa fare luce sulle intenzioni della Federal Reserve di cambiare o meno la propria politica monetaria in futuro.

Il mercato scommette in un cambiamento, con i futures sui Fed fund che prevedono una stretta sui tassi di almeno un quarto di punto entro la fine dell'anno.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna luglio cedono $1.33 a $68.22 al barile. Sul valutario, l'euro e' in calo nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.3846. Cede terreno, a $925.50 (-$10.70) l’oncia. In rialzo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale e’ sceso al 3.7400% dal 3.7890% di venerdi'.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto futures sull'indice S&P 500 e’ in ribasso di 7.10 punti (-0.78%) a 908.76.


Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -10.25 (-0.70%) a 1453.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones cede 55 punti (-0.65%) a 8421.00.

 

 

WALL STREET: FUTURES AMPLIANO RIBASSI, CRESCONO TIMORI ECONOMIA

22 Giugno 2009 15:00 NEW YORK - WSI
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Dopo che la Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le stime sul 2009, si teme che la ripresa economica sara' piu' debole e lenta del previsto. In dubbio il rally iniziato i primi di marzo. Notizie di M&A nel settore minerario.
Si preannuncia una seduta negativa per l'azionario americano, con i futures sui principali indici borsistici che sono orientati in ribasso quando manca mezz'ora all'avvio delle contrattazioni (vedi quotazioni a fondo pagina).
A deprimere gli investitori e' piu' di ogni altra cosa il peggioramento delle prospettive di crescita dell'economia mondiale. La Banca Mondiale ha infatti rivisto al ribasso le stime sulla crescita dell'economia globale nel 2009, che sono scese al -2.9% dal -1.7%, mentre quelle del 2010 sono passate al 2% dal 2.3%.

La settimana scorsa il paniere allargato ha lasciato sul campo il 2.6%, tra volumi sottili, indice che i timori di una ripresa economica piu' lenta del previsto potrebbe compromettere l'andamento del mercato. Si e' trattato della prima volta in un mese che i listini hanno chiuso la settimana in rosso, con il paniere che rimane il 36% sopra i minimi record toccati in marzo.

Un articolo del Wall Street Journal pubblicato oggi, diceva che le azioni stanno mandando segnali preoccupanti dopo la poderosa rimonta dai minimi di 12 anni iniziata piu' di tre mesi fa.

In agenda macro non sono previsti appuntamenti di rilievo, pertanto l'attenzione verra' polarizzata dalle attese sulla decisione sui tassi guida, fissata per mercoledi, con gli investitori che sperano di ricevere qualche dettaglio in piu' che possa fare luce sulle intenzioni della Federal Reserve di cambiare o meno la propria politica monetaria in futuro.

Il mercato scommette in un cambiamento, con i futures sui Fed fund che prevedono una stretta sui tassi di almeno un quarto di punto entro la fine dell'anno.

In ambito di notizie societarie, il colosso minerario Anglo American PLC fa un balzo del 6% nelle contrattazioni preborsa dopo che la concorrente anglo-svizzera Xstrata ha lanciato un'offerta preliminare per la fusione delle due societa'. I titoli Xstrata scivolano invece di oltre il 3%.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna luglio cedono $1.32 a $68.23 al barile. Sul valutario, l'euro e' in calo nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.3837. Cede terreno l'oro, a $923.60 (-$12.60) l’oncia. In rialzo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale e’ sceso al 3.7200% dal 3.7890% di venerdi'.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto futures sull'indice S&P 500 e’ in ribasso di 10.00 punti (-1.09%) a 905.70.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -13.25 (-0.91%) a 1450.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones cede 81 punti (-0.96%) a 8395.00.
 

 

 

WALL STREET: DEPRESSA DALLE PROSPETTIVE ECONOMICHE

22 Giugno 2009 15:35 NEW YORK - WSI
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Pesa la revisione al ribasso delle stime della Banca Mondiale. Apple corre, trascinata dal successo del nuovo iPhone. Tra i settori male banche e armi. Cedono terreno le materie prime, petrolio scivola sotto quota $68.
Partenza in calo di circa un punto percentuale per i listini azionari statunitensi, con gli investitori preoccupati sulle prospettive di crescita globale dopo che la Banca Mondiale ha tagliato le stime per l'anno in corso la maggior parte delle economie del mondo.
"Vediamo un anno molto difficile, con una crescita negativa nell'aerea OECD. I problemi del mercato del lavoro continueranno a far sentire il loro peso", ha detto in un'intervista a Reuters Angel Gurria, a capo dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.

La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita dell'economia globale nel 2009 al -2.9% dal -1.7%, mentre quelle del 2010 sono passate al 2% dal 2.3%.

La settimana scorsa il paniere allargato ha lasciato sul campo il 2.6%, tra volumi sottili, indice che i timori di una ripresa economica piu' lenta del previsto potrebbe compromettere l'andamento del mercato. Si e' trattato della prima volta in un mese che i listini hanno chiuso la settimana in rosso, con il paniere che rimane il 36% sopra i minimi record toccati in marzo. Un articolo del Wall Street Journal pubblicato oggi, diceva che le azioni stanno mandando segnali preoccupanti dopo la poderosa rimonta dai minimi di 12 anni iniziata piu' di tre mesi fa.

In agenda macro non sono previsti appuntamenti di rilievo, pertanto l'attenzione verra' polarizzata dalle attese sulla decisione sui tassi guida, fissata per mercoledi, con gli investitori che sperano di ricevere qualche dettaglio in piu' che possa fare luce sulle intenzioni della Federal Reserve di cambiare o meno la propria politica monetaria in futuro. Il mercato scommette in un cambiamento, con i futures sui Fed fund che prevedono una stretta sui tassi di almeno un quarto di punto entro la fine dell'anno.

Tra i titoli caldi, sotto i riflettori Apple, che ha annunciato di aver venduto oltre un milione di iPhone 3GS quando sono passati tre giorni dal lancio del nuovo modello del fiore all'occhiello della societa' californiana. Sinora e' la versione del telefonino multimediale che ha avuto piu' successo. I titoli si muovono in controtendenza in avvio, forti di un rialzo dell'1% circa.

Sul fronte delle trimestrali, la catena di farmacie Walgreens ha annunciato di aver chiuso il trimestre con un calo degli utili per azione del 53%, in lieve ribasso rispetto alle attese del mercato. I titoli cedono circa il 3%.

Restando in ambito di notizie societarie, il colosso minerario Anglo American PLC fa un balzo del 6% nelle contrattazioni preborsa dopo che la concorrente anglo-svizzera Xstrata ha lanciato un'offerta preliminare per la fusione delle due societa'. I titoli Xstrata scivolano invece di oltre il 3%.

Tra i settori in pesante calo i titoli dei produttori di armi, dopo che Barron's ha avvertito che il fatto che l'amministrazione Obama abbia minacciato di reintrodurre il divieto di possedere armi d'assalto potrebbe compromettere le vendite del settore, che si e' invece rafforzato dopo le elezioni. Tra i singoli titoli Smith & Wesson cede il 4%, mentre Sturm Ruger lascia sul campo il 3.5%.

La lettera colpisce anche le principali banche del Paese, con Bank of America, Citigroup e JP Morgan che scivolano di almeno un punto percentuale.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna luglio cedono $1.71 a $67.84 al barile. Sul valutario, l'euro e' in calo nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.3845. Cede terreno l'oro, a $921.50 (-$14.70) l’oncia. In rialzo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale e’ sceso al 3.7000% dal 3.7890% di venerdi'.

 

 

 

WALL STREET: PESANTE CON COMMODITY E BANCHE

22 Giugno 2009 17:48 NEW YORK - WSI
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I listini cedono oltre due punti percentuali al giro di boa, dopo che la Banca Mondiale ha tagliato le stime sulla crescita globale dell'economia. Cresce attesa per decisione sui tassi. Tonfo BofA dopo dimissioni di due dirigenti.
Gli indici borsistici principali cedono circa due punti percentuali (controlla la performance in tempo reale), appesantiti dalla revisione al ribasso delle stime della Banca Mondiale sulla crescita della maggior parte dei Paesi del mondo.
Le previsioni dell'istituto, secondo cui l'economia registrera' una contrazione del 2.9% nel 2009, rispetto alla stima precedente che era pari ad un calo dell'1.7%, ha deteriorato le speranze di una ripresa rapida dell'economia globale. Cio' ha finito per pesare in particolare sui prezzi di petrolio, metalli e altre materie prime.

Il mercato viene dalla peggiore prova settimanale in oltre un mese, dopo che una serie di dati macro contrastanti non hanno dipinto un quadro molto roseo sullo stato di salute della maggiore economia mondiale. Nei prossimi giorni i trader avranno modo di ottenere qualche dettaglio in piu' in questo senso. In agenda sono previsti le vendite di case esistenti e nuove, gli ordini di beni durevoli, il dato finale sul Pil nel primo trimestre, oltre ai dati sulle spese al consumo e sul reddito personale.

Ma in settimana ad essere sotto i riflettori sara' anche la Federal Reserve, che domani dara' il via alla riunione di politica monetaria di due giorni. La Banca Centrale americana dovrebbe mantenere lo status quo sui tassi guida, fermo vicino allo zero, ma gli investitori vogliono sapere se veranno annunciate nuove operazioni di acquisto di Titoli di Stato, nel tentativo di mantenere su livelli bassi i tassi di interesse.

Tra i singoli settori, nella prima parte di seduta sono stati particolarmente presi di mira materie prime e banche. Si distinguono in negativo Freeport-McMoRan Copper & Gold, Alcoa e BP Plc, che perdono almento il 3%. Bank of America, la principale banca del Paese per numero di asset, scivola del 3.5%, dopo che due dirigenti hanno presentato le proprie dimissioni. Nel frattempo la seconda maggiore catena di farmacie degli Stati Uniti, Walgreen, lascia sul campo il 4% circa dopo aver riportato utili che hanno deluso le attese del mercato.

 

 

 

WALL STREET: AI MINIMI MENSILI, ALLARME ECONOMIA

22 Giugno 2009 22:09 NEW YORK - WSI
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Il taglio delle stime sul Pil mondiale offusca le speranze di un veloce recupero economico. Ondata di vendite sulle commodities, greggio sotto i $67. Recupera terreno il dollaro.
Le rievisioni al ribasso del Pil globale da parte della Banca Mondiale sono state sufficienti ad innescare un’ondata di vendite su tutti i mercati azionari, capace di spingere i listini americani ai minimi mensili. Il Dow Jones ha ceduto il 2.35% a 8339, l’S&P500 il 3.06% a 893, il Nasdaq e’ arretrato del 3.35% a 1776.
Le previsioni dell'istituto, secondo cui l'economia registrera' una contrazione del 2.9% nel 2009, rispetto alla stima precedente che era pari ad un calo dell'1.7%, ha deteriorato le speranze di una ripresa rapida dell'economia globale. Cio' ha finito per pesare in particolare sui prezzi di petrolio, metalli e altre materie prime.

Per Peter Cardillo, chief market economist di Avalon Partners, "gli investitori vogliono vedere stabilita' nei prezzi delle commodities, no balzi ne’ tonfi. Un incremento considerevole dei prezzi danneggia i consumatori, un calo sproporzionato rappresenta invece un segnale di debolezza della domanda globale". "E’ necessario un bilanciamento" ha concluso l’esperto.

Inevitabile dunque il forte calo che ha interessato greggio ed oro. I futures con consegna luglio sul petrolio sono arretrati di $2.62 a $66.93 al barile, mentre quelli con consegna agosto sul metallo prezioso hanno ceduto $15.20 a $921.00 l’oncia. Deboli le performance dei titoli delle societa’ attive nei comparti di riferimento. I colossi petroliferi Chevron ed Exxon Mobil hanno ceduto il 3% circa, Freeport McMoran ha lasciato sul terreno quasi il 10%, Alcoa, societa’ dell’acciaio ed altro componente del Dow Jones, e’ arretrato di oltre il 7%.

Tra i finanziari, scivolone di Bank of America, che ha risentito delle dimissioni di due membri del board; dall’inizio di aprile ben 7 dirigenti hanno abbandonato l’azienda. Nel settore retail, male Walgreen a causa della cattiva trimestrale che ha mostrato utili inferiori alle attese nell’ultimo periodo fiscale. Tra i titoli hi-tech, Sell sul colosso informatico Apple. L’azienda di Cupertino ha registrato una solida domanda per i nuovi iPhone nell’ultimo weekend (un milioni di pezzi venduti in tre giorni), ma il titolo non e’ riuscito ad avanzare.

Nella giornata odierna non sono stati rilasciati dati macro di rilievo. In settimana ad essere sotto i riflettori sara' la Federal Reserve, che martedi’ dara' il via alla riunione di politica monetaria di due giorni. La Banca Centrale americana dovrebbe mantenere lo status quo sui tassi guida, fermo vicino allo zero, ma gli investitori sono interessati a qualsiasi mossa straordinaria che potrebbe riguardare l’acquisto di altri Treasuries.

Sugli altri mercati, sul valutario euro in ribasso nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi' il cambio tra le due valute e' di $1.3860. In progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.6930% dal 3.7890%.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 
 

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