20 Giugno 2009 09:17
WASHINGTON
Apple: Steve Jobs ha avuto un trapianto di fegato
di ANSA
Lo scrive il Wall Street Journal, tornera' al lavoro a
fine mese
(ANSA) - WASHINGTON, 20 GIU - Steve Jobs, fondatore e Ad
della Apple, e' stato sottoposto ad un trapianto di
fegato e tornera' al lavoro entro la fine del mese. Lo
scrive il Wall Street Journal.Jobs, sopravvissuto ad un
cancro del pancreas, si e' allontanato circa sei mesi fa
dal lavoro quotidiano in azienda. Secondo il Wsj, Steve
Jobs inizialmente tornera' part-time alla guida del
colosso di Cupertino affiancando il responsabile
operativo Tim Cook che in questi mesi lo ha sostituito.
20 Giugno 2009 12:53
BERLINO
Opel: possibile buco 1,1 mld e nuovo intervento stato
di ANSA
Lo anticipa un quotidiano regionale tedesco
(ANSA) - BERLINO, 20 GIU - Un 'buco' da 1,1 mld potrebbe
emergere sul cammino del gruppo Magna verso
l'acquisizione della Opel. Rosso che richiederebbe un
ulteriore intervento dello Stato per garantire il
successo dell'operazione con la General Motors. Lo
scrive oggi il quotidiano regionale tedesco 'Leipziger
Volkszeitung'. Ci sono ''indicazioni'' dai negoziati,
riporta il giornale, che un nuovo ''buco finanziario''
potrebbe emergere nel mese di agosto.
20 Giugno 2009 15:19 ROMA
Crisi: Confcommercio, ricchezza procapite 2010 meno del
2001
di ANSA
Per la crisi un salto indietro di 10 anni.Contrazione
consumi
(ANSA) - ROMA, 20 GIU -Confcommercio avverte che la
ricchezza pro capite nel 2010 sara' inferiore al 2001, e
la contrazione della spesa 2009 sara' del -1,4%.E' un
salto indietro di 10 anni quello che accadra' alla
ricchezza degli italiani per effetto della crisi. Il
rapporto di Confcommercio aggiunge che le previsioni dei
maggiori centri di ricerca nazionali e internazionali
collocano la dinamica del Pil italiano molto al di sotto
di quella dei Paesi piu' in difficolta'''. ''L'Italia,
con le sue banche meno esposte ai titoli tossici, il suo
stato sociale e solidale, la sua struttura produttiva
sbilanciata sull'industria manifatturiera con le sue
famiglie poco indebitate'', alla fine della crisi si
posizionera' ''peggio dei Paesi responsabili della
finanza creativa, peggio dei Paesi dei consumi a debito
e di quelli delle bolle immobiliari come la Spagna''.
Confcommercio cita i dati di Prometeia dell'aprile
scorso, secondo cui ''fatto 100 il Pil di ciascun Paese
nel 2007, nel 2010 gli Usa si collocheranno a 98,2, il
Regno Unito a 95,6 e la Spagna a 98, l'Italia arrivera'
solo a 94,8''. Per il 2009, Confcommercio prevede una
flessione del Pil del 3,9% mentre continua la tendenza
negativa della spesa reale per consumi. Durante il
2009''. La contrazione della spesa delle famiglie si
spera fermarsi all'1,4% per l'anno in corso grazie alla
tenuta garantita dai dipendenti P.A. e alle
rottamazioni.(ANSA).
21 Giugno 2009 12:46 NEW
DELHI
Imprese: India ha compra 143 aziende in Usa
di ANSA
L'ha fatto in due anni rilevando imprese destinate a
chiudere
(ANSA) - NEW DELHI, 21 GIU -Ernst & Young dice che nell'
ultimo biennio di crisi economica,l'India e' intervenuta
piu' volte nel mercato Usa acquistando 143 imprese.Molte
di queste erano destinate a chiudere i battenti: 94
imprese sono state acquisite fra il 2007 ed il 2008,
altre 94 sono passate di mano l'ultimo anno. Fra i
gruppi che piu' si sono mossi TataChemicals, Wirpo,
Reliance Communications e Firstsource solutions. Gli
accordi sono avvenuti per lo piu' finanziando il debito
delle imprese e pagamento cash.
21 Giugno 2009 13:50 ROMA
Crisi: Trichet, la ripresa arrivera' nel 2010
di ANSA
Il presidente Bce, crisi rallenta e non servono altri
interventi
(ANSA) - ROMA, 21 GIU -Per Jean Claude Trichet la
ripresa ''dovrebbe arrivare nel 2010'', perche'
''assistiamo a un rallentamento del calo dell'attivita''
tuttora. Trichet, ospite della radio francese 'Europe
1', ha detto che molto dipendera'''da quello che faremo
noi consumatori,investitori, autorita' pubbliche,
aziende private.Decisiva sara' l'energia e la rapidita'
con cui saranno applicate le misure decise dalle
autorita' internazionali''. ''Attualmente c'e' una
grande convergenza nel pensare che la ripresa possa
arrivare nel corso dell'anno prossimo - ha aggiunto - e
siamo vicini a quello che stimano anche le altre
organizzazioni internazionali, cioe' stiamo assistendo
ad un rallentamento nel calo dell'attivita' economica.
Il primo trimestre dell'anno - ha detto - e' stato molto
negativo ma i trimestri successivi dovrebbero esserlo
meno portandoci ad una stabilita' dell'attivita'
produttiva entro la fine dell' anno e permettere cosi'
di registrare una ripresa dell' attivita' all'inizio del
2010''.Per il presidente Bce quindi non e' necessario
''un ulteriore piano di rilancio'' e 'significanti piani
extrabudget'' per favorire il ritorno alla crescita,
purche' le misure decise dalla comunita' siano adottate
''rapidamente''.Trichet ritiene ''passo importante'' le
decisioni Ue in materia regolatoria:''Lo sforzo e' all'
altezza della sfida, cio' che ora serve e' continuare a
perseguire riforme strutturali''. (ANSA).
21 Giugno 2009 18:13
ISTANBUL
Asia centrale: Cina moltiplica investimenti in regione
di ANSA
Maxi prestito di 10 mld dollari a paesi gruppo Shanghai
(ANSA) - ISTANBUL, 21 GIU - La Cina sta incrementando i
suoi investimenti in Asia Centrale, mentre quelli
occidentali e russi si fermano a causa della crisi. Gli
esperti segnalano l'importanza del prestito di 10
miliardi di dollari concesso qualche giorno fa da
Pechino ai paesi del Gruppo di cooperazione di Shangai
(Cina, Russia, Kazakhstan,Tagikistan, Uzbekistan e
Kirgizistan). Il prestito si aggiunge ad altri 10
miliardi di dollari prestati al solo Kazakhstan.
21 Giugno 2009 20:39 ROMA
Francia: Woerth, deficit-pil 2009 e 2010 tra 7 e 7,5%
di ANSA
Debito smettera' di crescere quando crisi finira'
(ANSA) - ROMA, 21 GIU - Il rapporto deficit-pil in
Francia nel 2009 si attestera' tra il 7 e il 7,5%. Lo ha
annunciato il ministro dell'Economica Eric Woerth.
Aggiungendo che nel 2010 la cifra sara' 'probabilmente'
la stessa. Il ministro, secondo Bloomberg, ha anche
riferito che il debito smettera' di crescere quando la
crisi finira' e che verra' messo un freno al deficit nel
2011.
La borsa di Tokyo chiude
in leggero rialzo, in luce Nissan
22.06.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rialzo. Il
Nikkei ha guadagnato lo 0,4% a 9.826,27 punti ed il
Topix lo 0,4% a 922,48 punti. In luce Nissan
(JP3672400003): +5,6% a ¥599. Secondo quanto ha scritto
durante il fine settimana il quotidiano finanziario "Nikkei"
Nissan avrebbe l'intenzione di investire fino a ¥100
miliardi negli USA nella produzione di automobili
elettriche.
Panasonic (JP3866800000) ha chiuso in rialzo dello 0,8%.
Secondo l'agenzia stampa "Kyodo" Panasonic sarebbe
vicina a trovare un accordo con le autorità antitrust
sul takeover di Sanyo Electric (JP3340600000).
Chugai (JP3519400000) ha guadagnato l'1,4%. Nikko
Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo
dell'impresa farmaceutica da "Hold" a "Buy".
Sapporo Holdings (JP3320800000) ha chiuso in rialzo del
18,4%. Credit Suisse ha alzato il suo rating sul titolo
del produttore di birra da "Underperform" ad "Outperform".
La banca d'affari è diventata più ottimista sull'intero
mercato giapponese delle bevande. Credit Suisse si
attende ora per quest'anno una crescita piatta delle
vendite invece di un declino.
Male i petroliferi. Nippon Oil (JP3679700009) ha perso
lo 0,4%, Cosmo Oil (JP3298600002) l'1,2% e Inpex
(JP3294430008) il 2,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso
venerdì a New York al di sotto di quota $70 per la prima
volta dallo scorso 8 giugno (per ulteriori dettagli
clicca qui).
Redazione Borsainside 8.30
Lunedì 22 Giugno 2009,
9:01 - REUTERS
Per Trichet nessuno spazio per ulteriore debito pubblico
Per il presidente della Banca centrale europea è
arrivato il momento di fermare ogni ulteriore salita del
debito pubblico e bisogna anzi iniziare a pensare a come
riportare i bilancio verso l'equilibrio.
"C'è un momento in cui non si può spendere oltre e non
si può accumlare altro debito. Penso che siamo arrivati
a quel momento", ha detto il numero uno della Bce
parlando a Radio Europe 1.
Trichet ha ribadito che c'è ampio consenso sul fatto che
l'economia mostrerà chiari segnali di ripresa entro il
2010.
"In quest'ipotesi, vedremo un ritorno alla crescita e
dobbiamo avviare l'operazione che consiste in un
progressivo avvicinamento all'equilibrio".
Secondo Trichet i premi al rischio sui mercati monetari
sono tornati a una situazione 'pre-Lehman'.
Il presidente Bce ha anche rinnovato l'invito a una
revisione radicale delle regole che disciplinano
l'economia globale.
La crisi globale ha rivelato la fragilità del sistema
finanziario che in passato ha incoraggiato decisioni a
breve termine e rafforzato gli sbalzi ciclici, per cui
va rafforzato con decisione.
"Non sarebbe perdonabile ricominciare con lo stesso
livello di fragilità".
Per Trichet le misure recentemente appoggiate dai leader
europei rappresentano "un importantissimo passo avanti"
sulla strada della revisione della vigilanza
finanziaria, "bisogna essere realistici e pratici", ha
detto Trichet.
Trichet ha confermato che come presidente della Bce
potrebbe guidare il nuovo European Systemic Risk Board,
una delle istituzioni che emergeranno nel quadro della
vigilanza riformata cui il consiglio europeo ha dato
luce verde la scorsa settimana. Trichet ha rifiutato
tuttavia di confermare che sarà effettivamente l'esito
del voto, sebbene prevedibile, cui è affidata la scelta.
22 Giugno 2009 11:24 ROMA
Bce: manterra' probabilmente i tassi di interesse fermi
di ANSA
Almeno fino alla fine dell'anno, lo dice Ewald Nowotny
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - La Banca Centrale Europea
manterra' molto probabilmente i tassi di interesse fermi
almeno fino alla fine dell'anno. Lo ha detto Ewald
Nowotny, componente del consiglio direttivo della Bce.
La Bce si attende una contrazione del Pil di Eurolandia
del 4,6% nel 2009 prima di una ripresa ''lenta'' della
crescita dalla meta' del 2010. ''Vedo dei segnali
positivi - ha detto Nowotny - ma vedo anche alcune sfide
rispetto alla situazione economica e alla
disoccupazione''.
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai sale per la quarta seduta di fila
22.06.2009
Quasi utte le principali borse della regione
Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,6% a 2.896,30
punti. Durante il fine settimana il Premier Wen Jiabao
ha dichiarato che l'economia sta iniziando a migliorare
e che la politica monetaria della Cina resterà
moderatamente allentata per favorire la crescita. Tra i
bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha
guadagnato il 3,1%, Bank of China (CNE1000001Z5) il 4,9%
e China Construction Bank (CN000A0HF1W3) il 2,2%.
Secondo lo "Shanghai Securities News" il volume dei
nuovi prestiti supererà a giugno quello di maggio. Nel
settore della siderurgia Baoshan Iron & Steel
(CN0005910731) ha guadagnato il 2,2%, Angang Steel
(CN0009082362) l'1,6% e Wuhan Iron & Steel
(CNE000000ZZ0) il 2,4%. I prezzi dell'acciaio sono
aumentati la scorsa settimana sul mercato spot di circa
il 2%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,8%
a 18.059,55 punti. Ancora bene il settore immobiliare.
Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha guadagnato il
3,4%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 3,4% e Sino
Land (HK0083000502) l'1,6%. Secondo quanto riporta lo
"Standard" Sun Hung Kai Properties avrebbe venduto con
successo durante il fine settimana cinque residenze
premium del suo complesso Sky One. Tra gli altri titoli
dell'Hang Seng China Mobile (HK0941009539) ha guadagnato
lo 0,4%, China Life (CN0003580601) lo 0,4%, Hutchison
Whampoa (HK0013000119) l'1,7% e Sinopec (CN0005789556)
l'1,4%. HSBC (GB0005405286) e PetroChina (CN0009365379)
hanno perso rispettivamente lo 0,1% e lo 0,4%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,5%, il Kospi a Seul l'1,2% e
il Taiwan Weighted a Taipei l'1,8%. Lo Straits Times a
Singapore ha perso lo 0,3%.
Redazione Borsainside 12.30
22 Giugno 2009 13:15
BALOCCO (VERCELLI)
Fiat: Sistino, la 500 e' stata lanciata in 59 Paesi
di ANSA
Vendute ad oggi oltre 360 mila unita'
(ANSA) - BALOCCO (VERCELLI), 22 GIU - La Fiat 500 e'
stata lanciata in 59 Paesi, venduta ad oggi in oltre 360
mila unita', e ha vinto 30 premi internazionali. ''La
Fiat 500 - ha detto Lorenzo Sistino, a.d. di Fiat
Automobiles - e' oggi un successo internazionale. Piu'
della meta' circola fuori dall'Italia. Anche in un
mercato dominato totalmente dai produttori domestici
come il Giappone ha conquistato circa 6.000 clienti. A
due anni dal lancio, continua ad avere un posizionamento
molto alto''.
Lunedì 22 Giugno 2009,
14:38
Usa: dopo la brusca caduta la ripresa rischia di essere
lenta e modesta
Di BlueTG.it
Quello della disoccupazione esplosa in questi mesi in
tutte le principali economie in conseguenza
dell’utilizzo brutale della leva delle riduzioni del
personale da parte delle aziende per cercare di
difendere i propri margini di profitto rischia di essere
un’arma a doppio taglio
Secondo un report pubblicato sul Wall Street Journal il
52% delle aziende americane, ad esempio, ritiene che
impiegherà, nei prossimi 3-5 anni, meno dipendenti di
quanti non ne avesse prima dell’esplodere della
recessione.
Se ciò fosse vero non solo il tasso di disoccupazione
americana potrebbe superare il 10% entro fine anno e
mantenersi sopra tale livello per buona parte del 2010,
ma gli aiuti così generosamente offerti
dall’amministrazione Obama rischiano di tradursi in un
maggiore tasso di risparmio più che in nuovi consumi o
investimenti.
Contribuendo a limitare ad un asfittico +1% o giù di lì
la crescita annua del Pil per i prossimi anni,
avvicinando sempre più lo scenario macroeconomico
americano, e in buona misura mondiale, alla “lost
decade” giapponese degli anni Novanta, quando occorse
quasi un decennio perché il paese si riprendesse dalla
crisi del credito. (l.s.)
22 Giugno 2009 16:00 ROMA
Bce: Trichet, ancora rischi per inaspettata turbolenza
di ANSA
Primi segni di miglioramento, ma dobbiamo restare in
allerta
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - ''Ci sono ancora rischi di una
improvvisa emergenza per una inaspettata turbolenza sui
mercati finanziari''. Lo ha detto Jean-Claude Trichet.
In un discorso a Madrid, il presidente della Bce ha
affermato che ''attualmente siamo ancora in una fase di
discesa dell'economia''. ''Anche se ci sono i primi
segnali che la debolezza dell'economia sta rallentando,
dobbiamo restare in allerta'', ha aggiunto Trichet
sottolineando che ci troviamo in ''acque non ancora
esplorate''. ''I governi devono spiegare in che modo
intendono allentare le misure di stimolo varate per far
fronte alla crisi e ritornare a politiche fiscali che
siano sostenibili nel medio termine'', ha poi detto
Trichet. Ma - sempre riferendosi alle cosidette exit
strategy - ha aggiunto che bisogna ''mantenere un
equilibrio tra la necessita' di agire in relazione alla
grave situazione di oggi e all'altrettanto innegabile
obbligo di ritornare su una direzione sostenibile nel
medio termine''. (ANSA).
22 Giugno 2009 16:29 NEW
YORK
STRATEGIE DI TRADING: I MANAGERS TORNANO A PUNTARE SULLE
BANCHE
di WSI
Diversi gestori stanno investendo massicciamente sui
titoli bancari, mentre la quantita' di asset cash, che
in precedenza aveva toccato il 60%, e' in netto calo, in
alcuni casi al 10%. I titoli su cui scommettere...
Il manager di fondi David Ellison, che intimorito dalla
perdita di valore dei prezzi delle case, dalla crescita
del tasso di disoccupazione e dal fallimento delle
banche, l'estate scorsa aveva venduto la maggior parte
dei suoi investimenti nelle banche, ora vede delle
ottime prospettive di crescita nel settore.
Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal,
infatti, i fondi di Ellison, FBR Small Cap Financial e
FBR Large Cap Financial, possono nuovamente contare su
una presenza massiccia di titoli bancari, mentre la
quantita' di asset cash, che in precedenza ha toccato il
60%, e' in netto calo, al 10%.
Nonostante l'accelerazione vista negli ultimi tre mesi,
ai livelli attuali la maggior parte dei titoli
finanziari scambia a prezzi ancora molto convenienti ed
Ellison e' pronto a scommettere che l'attitudine dei
manager degli istituti principali del Paese, diventati
sicuramente piu' umili dopo lo scoppio della crisi, non
potra' che migliorare.
Le borse europee vanno a
picco, la Banca Mondiale lancia warning sull'economia
22.06.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso
oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso il
2,6%, il DAX a Francoforte il 3%, il CAC40 a Parigi il
3%, il FTSE MIB a Milano il 4,2% e lo SMI a Zurigo il
2,1%.
La Banca Mondiale ha avvertito oggi che la recessione
sarà più grave del previsto. La Banca Mondiale si
attende ora per quest'anno un declino dell'economia
globale del 2,9%. In precedenza la Banca Mondiale aveva
previsto un calo dell'1,7%.
Le vendite hanno colpito in particolar modo i titoli dei
produttori di commodities ed i ciclici. Tra i pochi
titoli che hanno potuto chiudere in rialzo c'è stato
quello di Anglo American (GB0004901517): +4,6% a 1.698
p. L'impresa mineraria ha comunicato ieri di aver
ricevuto un'offerta preliminare da parte della
concorrente Xstrata (GB0031411001). Bene anche Carrefour
(FR0000120172): +1,3% a €29,82. Merrill Lynch ha alzato
oggi il suo rating sul titolo del colosso della
distribuzione da "Underperform" a "Neutral".
Redazione Borsainside 18.45
22 Giugno 2009 20:24 ROMA
Banca mondiale: taglia stime pil, resistono India e Cina
di ANSA
Recessione piu' forte delle attese, pil mondo 2009 -2,9%
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Per la Bce la recessione globale
sara' piu' forte delle attese e per le economie piu'
industrializzate la contrazione del Pil sara' netta. La
Banca Centrale europea osserva che se pure terra' ancora
il gruppo dei paesi in via di sviluppo, cio' sara'
dovuto solo al contributo di India e Cina. Senza questi
due grandi motori infatti, anche il Pil delle economie
emergenti sarebbe caratterizzato dal segno meno. La
congiuntura mondiale segnera' quest'anno una frenata del
2,9%. Sara' ancora piu' brusca, dunque, rispetto a quel
-1,7% di Pil che la Banca Mondiale aveva stimato a marzo
scorso. Per i paesi in via di sviluppo, invece, e'
attesa ora una crescita dell'1,2% (contro il +2,1% di
marzo scorso), dato che scende tuttavia al -1,6% se si
escludono Cina e India. Per questi due paesi le stime di
Pil sono state invece riviste al rialzo,
rispettivamente, dal 6,5% al 7,2% e dal 4% al 5,1%. Nel
2010 la situazione generale dovrebbe comunque migliorare
un po' e la recessione invertire la rotta: il pil
mondiale tornera' infatti a crescere del 2% (dato pero'
inferiore al +2,3% precedentemente stimato), mentre per
i paesi in via di sviluppo e' previsto un rialzo del
4,4% (ma di appena il 2,5% se si escludono Cina e
India). E' questo il panorama dipinto dalla Banca
Mondiale, che oggi ha provveduto a rivedere nuovamente
le sue stime di crescita per il 2009 e il 2010. (ANSA).
Lunedì 22 Giugno 2009,
21:17
Petrolio in picchiata. Preoccupano le stime della Bca
Mondiale sulla crescita globale
Di Alberto Susic
Pesante avvio di settimana per le quotazioni del
petrolio che sulla scia del ribasso già registrato
nell'ultima seduta della scorsa ottava, hanno continuato
a perdere terreno quest'oggi. I prezzi si sono
allontanati sempre più dall'area dei 70 dollari al
barile, muovendosi in parallelo alla discesa dei mercati
azionari, sia europei che americani.
A favorire le vendite ha contribuito anche l'inattesa
forza del dollaro che ha recuperato terreno nei
confronti delle altre valute, scoraggiando così gli
acquisti di greggio. I ribassisti hanno inoltre avuto la
meglio dopo le fosche previsioni della Banca Mondiale
che per quest'anno si aspetta una crescita negativa a
livello globale nell'ordine del 2,9%.
Tanto è bastato per scatenare un'ondata di vendite sul
circuito del Nymex a New York dove il future con
scadenza agosto si è fermato a 67,06 dollari, con un
affondo del 3,6%.
|
WALL
STREET: FUTURES USA
DEBOLI, RALLY A RISCHIO
22 Giugno 2009 14:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Ultimamente i listini hanno
mandato segnali preoccupanti dopo la poderosa rimonta
dai minimi di 12 anni. Cresce l'attesa per la decisione
sui tassi di interesse. In pesante calo le materie
prime, il petrolio torna in area $68.
Si profila una seduta sottotono per i listini azionari
americani, con i principali indici borsistici che quando
manca un'ora e mezza al suono della campanella sono
orientati in territorio negativo (vedi quotazioni a
fondo pagina).
I trader sono alla ricerca di un motivo valido per
continuare ad acquistare azioni e tenere cosi' in vita
il rally inizato i primi di marzo. La Banca Mondiale ha
detto che il recupero dell'economia globale potrebbe
iniziare quest'anno, con i Paesi in via di sviluppo che
dovrebbero guidare la ripresa. L'istituto ha pero'
rivisto al ribasso le stime sulla crescita dell'anno
prossimo, al 2% dal 2.3% previsto a marzo.
La settimana scorsa il paniere allargato ha lasciato sul
campo il 2.6%, tra volumi sottili, indice che i timori
di una ripresa economica piu' lenta del previsto
potrebbe compromettere l'andamento del mercato.
Tuttavia, il paniere rimane il 36% sopra i minimi di
marzo.
Un articolo del Wall Street Journal pubblicato oggi,
diceva che le azioni stanno mandando segnali
preoccupanti dopo la poderosa rimonta dai minimi di 12
anni iniziata piu' di tre mesi fa.
"Sono tutti estramemente cauti e preferiscono fare da
spettatori, senza prendere rischi", commenta Richard
Hughes, conpresidente di Portfolio Management
Consultants.
In agenda macro non sono previsti appuntamenti di
rilievo, pertanto l'attenzione verra' polarizzata dalle
attese sulla decisione sui tassi guida, fissata per
mercoledi, con gli investitori che sperano di ricevere
qualche dettaglio in piu' che possa fare luce sulle
intenzioni della Federal Reserve di cambiare o meno la
propria politica monetaria in futuro.
Il mercato scommette in un cambiamento, con i futures
sui Fed fund che prevedono una stretta sui tassi di
almeno un quarto di punto entro la fine dell'anno.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures
con consegna luglio cedono $1.33 a $68.22 al barile. Sul
valutario, l'euro e' in calo nei confronti del dollaro,
attestandosi a quota 1.3846. Cede terreno, a $925.50
(-$10.70) l’oncia. In rialzo i prezzi dei Titoli di
Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale e’
sceso al 3.7400% dal 3.7890% di venerdi'.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto
futures sull'indice S&P 500 e’ in ribasso di 7.10 punti
(-0.78%) a 908.76.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -10.25
(-0.70%) a 1453.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones cede 55 punti
(-0.65%) a 8421.00.
WALL
STREET: FUTURES AMPLIANO
RIBASSI, CRESCONO TIMORI ECONOMIA
22 Giugno 2009 15:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Dopo che la Banca Mondiale
ha rivisto al ribasso le stime sul 2009, si teme che la
ripresa economica sara' piu' debole e lenta del
previsto. In dubbio il rally iniziato i primi di marzo.
Notizie di M&A nel settore minerario.
Si preannuncia una seduta negativa per l'azionario
americano, con i futures sui principali indici
borsistici che sono orientati in ribasso quando manca
mezz'ora all'avvio delle contrattazioni (vedi quotazioni
a fondo pagina).
A deprimere gli investitori e' piu' di ogni altra cosa
il peggioramento delle prospettive di crescita
dell'economia mondiale. La Banca Mondiale ha infatti
rivisto al ribasso le stime sulla crescita dell'economia
globale nel 2009, che sono scese al -2.9% dal -1.7%,
mentre quelle del 2010 sono passate al 2% dal 2.3%.
La settimana scorsa il paniere allargato ha lasciato sul
campo il 2.6%, tra volumi sottili, indice che i timori
di una ripresa economica piu' lenta del previsto
potrebbe compromettere l'andamento del mercato. Si e'
trattato della prima volta in un mese che i listini
hanno chiuso la settimana in rosso, con il paniere che
rimane il 36% sopra i minimi record toccati in marzo.
Un articolo del Wall Street Journal pubblicato oggi,
diceva che le azioni stanno mandando segnali
preoccupanti dopo la poderosa rimonta dai minimi di 12
anni iniziata piu' di tre mesi fa.
In agenda macro non sono previsti appuntamenti di
rilievo, pertanto l'attenzione verra' polarizzata dalle
attese sulla decisione sui tassi guida, fissata per
mercoledi, con gli investitori che sperano di ricevere
qualche dettaglio in piu' che possa fare luce sulle
intenzioni della Federal Reserve di cambiare o meno la
propria politica monetaria in futuro.
Il mercato scommette in un cambiamento, con i futures
sui Fed fund che prevedono una stretta sui tassi di
almeno un quarto di punto entro la fine dell'anno.
In ambito di notizie societarie, il colosso minerario
Anglo American PLC fa un balzo del 6% nelle
contrattazioni preborsa dopo che la concorrente
anglo-svizzera Xstrata ha lanciato un'offerta
preliminare per la fusione delle due societa'. I titoli
Xstrata scivolano invece di oltre il 3%.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures
con consegna luglio cedono $1.32 a $68.23 al barile. Sul
valutario, l'euro e' in calo nei confronti del dollaro,
attestandosi a quota 1.3837. Cede terreno l'oro, a
$923.60 (-$12.60) l’oncia. In rialzo i prezzi dei Titoli
di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale e’
sceso al 3.7200% dal 3.7890% di venerdi'.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto
futures sull'indice S&P 500 e’ in ribasso di 10.00 punti
(-1.09%) a 905.70.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -13.25
(-0.91%) a 1450.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones cede 81 punti
(-0.96%) a 8395.00.
WALL
STREET: DEPRESSA DALLE
PROSPETTIVE ECONOMICHE
22 Giugno 2009 15:35 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Pesa la revisione al
ribasso delle stime della Banca Mondiale. Apple corre,
trascinata dal successo del nuovo iPhone. Tra i settori
male banche e armi. Cedono terreno le materie prime,
petrolio scivola sotto quota $68.
Partenza in calo di circa un punto percentuale per i
listini azionari statunitensi, con gli investitori
preoccupati sulle prospettive di crescita globale dopo
che la Banca Mondiale ha tagliato le stime per l'anno in
corso la maggior parte delle economie del mondo.
"Vediamo un anno molto difficile, con una crescita
negativa nell'aerea OECD. I problemi del mercato del
lavoro continueranno a far sentire il loro peso", ha
detto in un'intervista a Reuters Angel Gurria, a capo
dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
Economico.
La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le stime sulla
crescita dell'economia globale nel 2009 al -2.9% dal
-1.7%, mentre quelle del 2010 sono passate al 2% dal
2.3%.
La settimana scorsa il paniere allargato ha lasciato sul
campo il 2.6%, tra volumi sottili, indice che i timori
di una ripresa economica piu' lenta del previsto
potrebbe compromettere l'andamento del mercato. Si e'
trattato della prima volta in un mese che i listini
hanno chiuso la settimana in rosso, con il paniere che
rimane il 36% sopra i minimi record toccati in marzo. Un
articolo del Wall Street Journal pubblicato oggi, diceva
che le azioni stanno mandando segnali preoccupanti dopo
la poderosa rimonta dai minimi di 12 anni iniziata piu'
di tre mesi fa.
In agenda macro non sono previsti appuntamenti di
rilievo, pertanto l'attenzione verra' polarizzata dalle
attese sulla decisione sui tassi guida, fissata per
mercoledi, con gli investitori che sperano di ricevere
qualche dettaglio in piu' che possa fare luce sulle
intenzioni della Federal Reserve di cambiare o meno la
propria politica monetaria in futuro. Il mercato
scommette in un cambiamento, con i futures sui Fed fund
che prevedono una stretta sui tassi di almeno un quarto
di punto entro la fine dell'anno.
Tra i titoli caldi, sotto i riflettori Apple, che ha
annunciato di aver venduto oltre un milione di iPhone
3GS quando sono passati tre giorni dal lancio del nuovo
modello del fiore all'occhiello della societa'
californiana. Sinora e' la versione del telefonino
multimediale che ha avuto piu' successo. I titoli si
muovono in controtendenza in avvio, forti di un rialzo
dell'1% circa.
Sul fronte delle trimestrali, la catena di farmacie
Walgreens ha annunciato di aver chiuso il trimestre con
un calo degli utili per azione del 53%, in lieve ribasso
rispetto alle attese del mercato. I titoli cedono circa
il 3%.
Restando in ambito di notizie societarie, il colosso
minerario Anglo American PLC fa un balzo del 6% nelle
contrattazioni preborsa dopo che la concorrente
anglo-svizzera Xstrata ha lanciato un'offerta
preliminare per la fusione delle due societa'. I titoli
Xstrata scivolano invece di oltre il 3%.
Tra i settori in pesante calo i titoli dei produttori di
armi, dopo che Barron's ha avvertito che il fatto che
l'amministrazione Obama abbia minacciato di reintrodurre
il divieto di possedere armi d'assalto potrebbe
compromettere le vendite del settore, che si e' invece
rafforzato dopo le elezioni. Tra i singoli titoli Smith
& Wesson cede il 4%, mentre Sturm Ruger lascia sul campo
il 3.5%.
La lettera colpisce anche le principali banche del
Paese, con Bank of America, Citigroup e JP Morgan che
scivolano di almeno un punto percentuale.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures
con consegna luglio cedono $1.71 a $67.84 al barile. Sul
valutario, l'euro e' in calo nei confronti del dollaro,
attestandosi a quota 1.3845. Cede terreno l'oro, a
$921.50 (-$14.70) l’oncia. In rialzo i prezzi dei Titoli
di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale e’
sceso al 3.7000% dal 3.7890% di venerdi'.
WALL
STREET: PESANTE CON
COMMODITY E BANCHE
22 Giugno 2009 17:48 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
I listini cedono oltre due
punti percentuali al giro di boa, dopo che la Banca
Mondiale ha tagliato le stime sulla crescita globale
dell'economia. Cresce attesa per decisione sui tassi.
Tonfo BofA dopo dimissioni di due dirigenti.
Gli indici borsistici principali cedono circa due punti
percentuali (controlla la performance in tempo reale),
appesantiti dalla revisione al ribasso delle stime della
Banca Mondiale sulla crescita della maggior parte dei
Paesi del mondo.
Le previsioni dell'istituto, secondo cui l'economia
registrera' una contrazione del 2.9% nel 2009, rispetto
alla stima precedente che era pari ad un calo dell'1.7%,
ha deteriorato le speranze di una ripresa rapida
dell'economia globale. Cio' ha finito per pesare in
particolare sui prezzi di petrolio, metalli e altre
materie prime.
Il mercato viene dalla peggiore prova settimanale in
oltre un mese, dopo che una serie di dati macro
contrastanti non hanno dipinto un quadro molto roseo
sullo stato di salute della maggiore economia mondiale.
Nei prossimi giorni i trader avranno modo di ottenere
qualche dettaglio in piu' in questo senso. In agenda
sono previsti le vendite di case esistenti e nuove, gli
ordini di beni durevoli, il dato finale sul Pil nel
primo trimestre, oltre ai dati sulle spese al consumo e
sul reddito personale.
Ma in settimana ad essere sotto i riflettori sara' anche
la Federal Reserve, che domani dara' il via alla
riunione di politica monetaria di due giorni. La Banca
Centrale americana dovrebbe mantenere lo status quo sui
tassi guida, fermo vicino allo zero, ma gli investitori
vogliono sapere se veranno annunciate nuove operazioni
di acquisto di Titoli di Stato, nel tentativo di
mantenere su livelli bassi i tassi di interesse.
Tra i singoli settori, nella prima parte di seduta sono
stati particolarmente presi di mira materie prime e
banche. Si distinguono in negativo Freeport-McMoRan
Copper & Gold, Alcoa e BP Plc, che perdono almento il
3%. Bank of America, la principale banca del Paese per
numero di asset, scivola del 3.5%, dopo che due
dirigenti hanno presentato le proprie dimissioni. Nel
frattempo la seconda maggiore catena di farmacie degli
Stati Uniti, Walgreen, lascia sul campo il 4% circa dopo
aver riportato utili che hanno deluso le attese del
mercato.
WALL
STREET:
AI MINIMI MENSILI, ALLARME ECONOMIA
22 Giugno 2009 22:09 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Il taglio delle stime sul
Pil mondiale offusca le speranze di un veloce recupero
economico. Ondata di vendite sulle commodities, greggio
sotto i $67. Recupera terreno il dollaro.
Le rievisioni al ribasso del Pil globale da parte della
Banca Mondiale sono state sufficienti ad innescare
un’ondata di vendite su tutti i mercati azionari, capace
di spingere i listini americani ai minimi mensili. Il
Dow Jones ha ceduto il 2.35% a 8339, l’S&P500 il 3.06% a
893, il Nasdaq e’ arretrato del 3.35% a 1776.
Le previsioni dell'istituto, secondo cui l'economia
registrera' una contrazione del 2.9% nel 2009, rispetto
alla stima precedente che era pari ad un calo dell'1.7%,
ha deteriorato le speranze di una ripresa rapida
dell'economia globale. Cio' ha finito per pesare in
particolare sui prezzi di petrolio, metalli e altre
materie prime.
Per Peter Cardillo, chief market economist di Avalon
Partners, "gli investitori vogliono vedere stabilita'
nei prezzi delle commodities, no balzi ne’ tonfi. Un
incremento considerevole dei prezzi danneggia i
consumatori, un calo sproporzionato rappresenta invece
un segnale di debolezza della domanda globale". "E’
necessario un bilanciamento" ha concluso l’esperto.
Inevitabile dunque il forte calo che ha interessato
greggio ed oro. I futures con consegna luglio sul
petrolio sono arretrati di $2.62 a $66.93 al barile,
mentre quelli con consegna agosto sul metallo prezioso
hanno ceduto $15.20 a $921.00 l’oncia. Deboli le
performance dei titoli delle societa’ attive nei
comparti di riferimento. I colossi petroliferi Chevron
ed Exxon Mobil hanno ceduto il 3% circa, Freeport
McMoran ha lasciato sul terreno quasi il 10%, Alcoa,
societa’ dell’acciaio ed altro componente del Dow Jones,
e’ arretrato di oltre il 7%.
Tra i finanziari, scivolone di Bank of America, che ha
risentito delle dimissioni di due membri del board;
dall’inizio di aprile ben 7 dirigenti hanno abbandonato
l’azienda. Nel settore retail, male Walgreen a causa
della cattiva trimestrale che ha mostrato utili
inferiori alle attese nell’ultimo periodo fiscale. Tra i
titoli hi-tech, Sell sul colosso informatico Apple.
L’azienda di Cupertino ha registrato una solida domanda
per i nuovi iPhone nell’ultimo weekend (un milioni di
pezzi venduti in tre giorni), ma il titolo non e’
riuscito ad avanzare.
Nella giornata odierna non sono stati rilasciati dati
macro di rilievo. In settimana ad essere sotto i
riflettori sara' la Federal Reserve, che martedi’ dara'
il via alla riunione di politica monetaria di due
giorni. La Banca Centrale americana dovrebbe mantenere
lo status quo sui tassi guida, fermo vicino allo zero,
ma gli investitori sono interessati a qualsiasi mossa
straordinaria che potrebbe riguardare l’acquisto di
altri Treasuries.
Sugli altri mercati, sul valutario euro in ribasso nei
confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi'
il cambio tra le due valute e' di $1.3860. In progresso
i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10
anni e’ sceso al 3.6930% dal 3.7890%.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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