.

 
 

 

PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 29 Giugno 2009

PARTE  2

.
             
       
..... Sabato 27 Giugno 2009 ..... Domenica 28 Giugno 2009 ..... Lunedì 29 Giugno 2009 .....
 

 

 

 

28 Giugno 2009 18:20 BASILEA
Bri: domani assemblea Basilea, focus su nuove regole finanza
di ANSA
Al vaglio banchieri centrali segnali ripresa e riforma sistema
(ANSA) - BASILEA, 28 GIU - Le prospettive di ripresa dell'economia saranno al centro dell'assemblea della Banca dei Regolamenti Internazionali,domani a Basilea. Sul tavolo del dibattito la richiesta di non rallentare la riforma delle regole per il sistema finanziario mondiale. La riunione vedra' la partecipazione di oltre 50 banchieri centrali da tutto il mondo e segue quella, sempre a Basilea, dell'Fsb, l'organismo guidato da Mario Draghi a cui il G20 di aprile ha dato il compito di scrivere le nuove regole. Mentre i primi timidi segnali di ripresa dell'economia si fanno sentire, le banche centrali e gli altri organismi internazionali temono che la pressione dei governi e dell'opinione pubblica si allenti e la riforma del sistema finanziario si completi solo a meta' aprendo lo spazio a nuove, future crisi. Gli istituti di credito, molti dei quali ormai in mano pubblica, devono far emergere appieno le perdite e necessitano, in qualche caso, di ulteriori iniezioni di capitale mentre c'e' ancora molto da fare sul piano della cooperazione internazionale e nell'assicurare un sistema di regole piu' stringenti e uniforme per evitare disparita' fra i mercati. Anche i soggetti finora sostanzialmente fuori dai controlli, come gli hedge fund, devono ricadere sotto la regolazione mentre da alcune parti, in specie dai paesi emergenti, si chiede un controllo del mercato dei derivati.La timida ripresa rischia inoltre di interrompere il percorso virtuoso di questi mesi verso una riduzione dell'indebitamento e degli squilibri fra i paesi, in particolare quelli di Stati Uniti e Cina.(ANSA).

 

 

La Borsa di Tokyo scende, crolla Daiwa
29.06.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso. Il Nikkei ha perso l'1% a 9.783,47 punti ed il Topix l'1,2% a 915,32 punti. Seduta da dimenticare per Daiwa Securities (JP3502200003): -12,1% a ¥587. Il secondo broker giapponese ha annunciato di voler emettere nuovi titoli per ¥240 miliardi allo sccopo di espandere il suo business nel segmento retail e le sue attività nei paesi emergenti.
Tra i petroliferi Nippon Oil (JP3679700009) ha perso il 2,6%, Cosmo Oil (JP3298600002) il 2,5% e Inpex (JP3294430008) il 2,5%. Il prezzo del petrolio ha chiuso venerdì scorso a New York in ribasso dell'1,5%.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines (JP3362700001) ha chiuso in ribasso del 3,1%, Kawasaki Kisen Kaisha (JP3223800008) del 3,4% e Nippon Yusen (JP3753000003) del 2,8%. Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto navale delle merci, ha perso la scorsa settimana il 9%.
Elpida (JP3167640006) ha chiuso in rialzo dell'1,4%. Secondo quanto ha riportato durante il fine settimana il quotidiano finanziario "Nikkei" il primo produttore giapponese di memorie potrebbe ricevere dal Governo e da un fondo pubblico privato degli aiuti per ¥200 miliardi.
Redazione Borsainside 8.30

 

 

Borse Asia-Pacifico: Shanghai non si ferma, frena Hong Kong
29.06.2009
Tra le principali borse della regione Asia-Pacifico solo Shanghai ha potuto chiudere oggi in rialzo.

Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,6% a 2.975,31 punti. Per il listino cinese si è trattato della quarta seduta positiva di fila. Durante il fine settimana Zhou Xiaochuan, il Governatore della Banca Centrale cinese, ha dichiarato di attendersi per il secondo trimestre una crescita economica superiore a quella del primo trimestre. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42) ha guadagnato lo 0,2%, Bank of Beijing (CNE100000734) il 2,1%, China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) il 3,9% e Huaxia Bank (CN0001214203) il 2,8%. Nel settore immobiliare Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) ha chiuso in rialzo del 4,1% e Gemdale (CNE000001790) dell'1,9%. Tra i produttori di carbone China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) ha guadagnato il 7,9% e China Coal Energy (CNE100000528) il 3,8%. La National Development and Reform Commission (NDRC) stima che la produzione di energia elettrica potrebbe aumentare a giugno per la prima volta dopo otto mesi.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,4% a 18.528,51. Dopo il rally delle scorse sedute sui titoli del settore immobiliare sono scattate oggi delle prese di beneficio. Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) ha perso lo 0,7%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) lo 0,9%, Sino Land (HK0083000502) l'1,6% e Henderson Land (HK0012000102) lo 0,1%. Tra i petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,6% e CNOOC (HK0883013259) il 2,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso venerdì scorso a New York in ribasso dell'1,5%. Citic Pacific (HK0267001375) ha guadagnato il 6,7%. Goldman Sachs ha introdotto oggi il titolo del conglomerato nella sua "Conviction Buy List".

Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,4%, il Kospi a Seul lo 0,4%, il Taiwan Weighted a Taipei l'1,2% e lo Straits Times a Singapore lo 0,1%.
Redazione Borsainside 12.30

 

 

29 Giugno 2009 16:15 NEW YORK
I SALVATAGGI ALLE BANCHE OSTACOLANO IL RECUPERO
di Il Sole 24 Ore
I salvataggi delle banche operati da diversi governi in Europa e negli Stati Uniti ostacolano, invece di favorire, le necessarie correzioni che i vertici degli istituti di credito devono realizzare. Correzioni che devono fare diventare le banche più piccole, più semplici e più sicure. È quanto si legge nel rapporto della Banca dei Regolamenti Internazionali stilato in occasione della 79esima assemblea annuale. «Aiutando le banche a ottenere capitale di prestito e di rischio - si legge - i piani di salvataggio permettono ai manager di sottrarsi alle difficili scelte necessarie a ridurre sia le dimensioni dei bilanci (con un abbassamento del grado di leva) sia la quantità di rischio assunto (con la ricomposizione delle attività)».
I primi segnali di ripresa dell'economia, ammonisce ancora il rapporto della Bri, non devono fermare i Governi e le autorità di controllo nell'opera di risanamento del sistema finanziario. Le autorità «devono perseverare finchè quest'opera non sarà completata. Nel rivitalizzare il sistema finanziario il pericolo non è tanto quello di fare troppo, quanto quello di fermarsi troppo presto». Secondo la Bri «le banche centrali devono consentire ai mercati finanziari di recuperare il proprio ruolo, i Governi devono compiere passi decisivi per restituire le istituzioni alla proprietà e al controllo privati». Tutto «nell'ottica del ritorno a un sistema di sana concorrenza».

 

 

29 Giugno 2009 16:27 NEW YORK
EUROZONA: ARRIVANO I PRIMI SEGNALI DI RIPRESA
di La Stampa
L’economia dell’Eurozona è ancora in un «territorio di profonda recessione» ma i vari indici di fiducia e i mercati finanziari stanno cominciando a inviare primi segnali di un timido miglioramento. Questo il messaggio contenuto nel rapporto trimestrale sulla zona euro, compilato dai servizi del commissario Ue agli Affari economici e monetari Joaquin Almunia. Senza timore di passare per gufo la commissione europea ha fatto il punto sulle luci e sulle ombre della fase congiunturale. I segni di stabilizzazione dei mercati finanziari sono evitanti (dall’andamento degli spread al miglioramento delle valutazioni del business e dei consumatori, la propensione al rischio più bassa, le migliori condizioni di finanziamento), ma le loro condizioni «restano fragili».

La commissione europea conferma che la ripresa arriverà l’anno prossimo, ma elenca almeno sei ragioni che indicano prudenza rispetto ai facili ottimismi sull’andamento dell’economia nei mesi che ci separano dalla (possibile) ripresa della crescita di segno positivo (secondo trimestre 2010 secondo le ultime stime di Bruxelles). Eccole così come le ha delineato il dg degli affari economici della commissione Ue Marco Buti: l’attività economica resta depressa con il pil nel primo trimestre in contrazione al tasso più veloce da decenni (-2,5%); l’attuale livello di fiducia è tuttora coerente con una contrazione dell’attività; correzioni sostanziali nelle scorte possono condurre a sorprese negative per la crescita; l’aumento della disoccupazione può minare la fiducia e pesare fortemente sulla ripresa; i bilanci delle banche restano fragili; la volatilità dei mercati finanziari a breve termine resta elevata rispetto ai livelli pre-crisi.

Bruxelles ritiene inoltre che le operazioni pubbliche a sostegno delle banche e dei mercati hanno evitato il tracollo finanziario. Recentemente l’emissione di titoli di debito da parte delle banche è tornata ai livelli pre-crisi e il funzionamento dei mercati interbancari è migliorato «anche se il ritorno a condizioni normali, cioè alla situazione precedente la crisi, è stato solo parziale». Va ancora «rimossa» l’incertezza degli investitori sulla qualità dei bilanci delle banche e sulla capacità di «molte banche di assorbire le perdite legate agli asset che possono deteriorarsi a causa del ciclo economico negativo».

 

 

29 Giugno 2009 18:00 NEW YORK
Madoff: corte Usa lo condanna a 150 anni
di ANSA
Finanziere a vittime, mi dispiace anche se non aiuta
(ANSA) - NEW YORK, 29 GIU - La corte del distretto federale di Manhattan ha condannato il finanziere Bernard Madoff a 150 anni di prigione. Madoff ha realizzato una catena di sant'Antonio multi-miliardaria dando vita alla maggiore truffa della storia. ''Il simbolismo della sentenza - ha detto il giudice Chin - e' importante perche' attraverso questa si inviera' un messaggio''. ''Mi dispiace, ma so che questo non vi aiuta'', aveva detto Madoff, rivolgendosi alle vittime, nel corso dell'udienza. E aveva aggiunto: ''Non ci sono scuse per il mio comportamento, per aver ingannato gli investitori e i dipendenti''. ''Ho mentito a mio fratello e ai miei due figli. Vivo in un stato di tormento. Ho commesso un errore di giudizio'', aveva ammesso. Applausi in aula dopo che il giudice Danny Chin ha pronunciato la sentenza. L'udienza e' stata aggiornata e Madoff portato portato via. (ANSA).

 

 

29 Giugno 2009 18:03 TOKYO
Giappone: produzione vola e sfiora +6%, ora si sogna ripresa
di ANSA
Terzo rialzo di fila a maggio,export ok ma si era toccato fondo
(ANSA) - TOKYO, 29 GIU -Riparte la produzione industriale in Giappone a maggio con un +5,9%, secondo miglior dato dopo il +7,9% di marzo 1953.E ora si sogna.Le attese di forte ripresa per il settore manifatturiero nel trimestre aprile giugno gia' volano. Pero' va considerato che la crisi del 2008 e primi tre mesi 2009 e' stata la piu' pesante dal dopoguerra: la produzione nipponica malgrado i tre mesi di fila di rialzo accumulati e' infatti ancora inferiore del 29,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Tuttavia il rimbalzo, anche se al di sotto delle attese degli economisti (+6-6,7%), ha posto il Giappone sotto gli occhi di tutto il mondo. E vede paradossalmente come protagonista del rilancio il settore automotive (+24,8%) spinto - ha reso noto il ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria - dalle esportazioni di auto verso Usa ed Europa dopo i noti crolli. Pur avendo una portata relativa in termini di impatto sia di cifre dell'export sia per i bassi prezzi attuati per stare su mercati in tale fase, il dato conforta l'intero Oriente.In evidenza a maggio altri settore finora penalizzati come l'elettronica (+10,5%) con cristalli liquidi, telefonini e videogiochi, tv di grandi dimensioni, acciaio e ferro (+12,4%). Pur se lontani da un consolidamento della ripresa il ministero all'Industria sottolinea:''ci sono le condizioni per un'evoluzione economica di recupero''. (ANSA).

 

 

Le truppe Usa pronte al ritiro dall'Iraq, domani grande festa a Baghdad
29 giugno 2009 MILANO – Il Sole 24 Ore
L'Iraq si prepara al ritiro delle truppe americane dalle maggiori città del Paese, che comicerà domani, 30 giugno. Le truppe Usa lasceranno progressivamente il controllo del territorio alle truppe regolari irachene. «Siamo pronti - ha detto alla Cnn il generale Ray Odierno, responsabile delle truppe Usa a Baghdad. «I livelli di sicurezza sono buoni, abbiamo avuto un miglioramento costante da parte delle forze di sicurezza e da parte del governo iracheno. Sono convinto sia il momento giusto per lasciare le città e per loro di assumersi questa responsabilità».Il ritiro dell'esercito americano, dopo cinque anni, avviene per la verità in un momento di preoccupante recrudescenza di attentati nel Paese: nell'ultima settimana sono morte quasi 200 persone e anche oggi due autobombe esplose in due quartieri distinti nella capitale hanno provocato sei morti. Il generale Odierno ha però minimizzato la portata di questi attacchi, sostenendo che «non hanno aumentato la violenza nel Paese preso nel suo insieme».
Ma se da un latoil Paese festeggia per la propria riconquista della «sovranità nazionale», c'è anche grande preoccupazione tra la gente, perplessa dall'effettiva capacità della polizia locale di far fronte alla minaccia terroristica. Le forze di sicurezza irachene sono in massima allerta e, secondo quanto riferito da un funzionario, sono state annullate le licenze dei militari per garantire una copertura «al 100 per cento».
Sono ancora 131 mila i soldati americani presenti in Iraq, il cui numero continuerà a diminuire nel corso dell'anno. Ne resteranno comunque un numero congruo per il prossimo gennaio, per garantire «che le elezioni parlamentari del prossimo gennaio sia coronate dal successo» ha detto il capo dell'esercito Usa a Baghdad. Il calendario prevede che il ritiro definitivo delle truppe americane dall'Iraq sia completato entro il 2011.
Intanto, cantanti, musicisti e poeti iracheni stanno organizzando una grande festa per domani nella capitale per celebrare il ritiro delle forze americane dal Paese, «un giorno di sovranità nazionale». La festa comincerà alle 18 ora locale (le 17 in Italia) nel parco di Zawra, il più grande di Baghdad, ha riferito il consiglio della capitale irachena. Musica, poesie e spettacoli andranno avanti fino a sera.

 

 

 

 

WALL STREET: BENE LE BLUE CHIP, BUY SU ENERGIA

29 Giugno 2009 22:09 NEW YORK - WSI
______________________________________________

Il balzo del petrolio spinge l'intero comparto energetico. Tra i titoli hi-tech si distinguono in positivo Microsoft e Hewlett-Packard. Importanti dati macro nei prossimi giorni. Madoff: pena esemplare.
Avvio di settimana positivo per i principali indici azionari americani. Supportati dalla forza del comparto energetico, il Dow Jones ha guadagnato l'1.08% a 8529, l’S&P500 lo 0.91% a 927, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.32% a 1844. L’incremento delle quotazioni del petrolio ha funto da volano per le compagnie energetiche, ma a contribuire all’ottimismo generale sono state anche alcune speculazioni circa le migliori possibilita’ di recupero dell’economia grazie ai diminuiti timori di recessione.
In giornata non sono stati rilasciati dati macro di rilievo, ma nei prossimi giorni gli operatori potranno ottenere numerose ed importanti informazioni sullo stato di salute dell’economia americana. Fondamentale sara’ il rapporto sull’occupazione che verra’ diffuso giovedi’, in via straordinaria un giorno prima del consueto per via del weekend lungo dovuto alla festivita’ dell’Independence Day.

Quanto alla seduta giornaliera, sotto i riflettori l’intero comparto dell’energia. I futures sul petrolio hanno guadagnato $2.33 a $71.49 al barile spinti dalle notizie secondo cui un gruppo di militanti nigeriani avrebbe attaccato uno stabilimento petrolifero di Royal Dutch Shell. A spingere al rialzo i prezzi dell'oro nero sono state anche le nuove previsioni del governo Usa, che ha alzato le stime sulla domanda di greggio.

A sostegno dle comparto anche le operazioni di fusioni ed acquisizioni societarie, che hanno interessato Enterprise Products, Teppco Partners e Enterprise GP: le tre aziende hanno deciso di stringere un'allenza che portera' alla formazione di un colosso energetico, che rappresentera' la maggiore rete di oleodotti del Paese, per un valore complessivo di oltre $26 miliardi.

A registrare le migliori performance all’interno del Dow Jones sono stati dunque le due componenti energetiche Chevron e Exxon Mobil, avanzate rispettivamente dell’1.30% e dell’1.7% . Molto bene anche le azioni del comparto hi-tech con Hewlett-Packard forte della revisione al rialzo delle stime sulle vendite di PC e Microsoft che ha beneficiato dei commenti favorevoli della banca tedesca Deutsche Bank. Nel settore retail, Buy su JC Penney dopo che Morgan Stanley ha consigliato di comprare i tioli della terza maggiore catena di vendite al dettaglio degli Stati uniti.

Tra le altre news societarie, ad occupare la scena e’ stato anche il verdetto finale relativo allo scandalo finanziario mai architettato a Wall Street, che ha condannato il banchiere Bernard Madoff a 150 anni di carcere.

Sul valutario l’euro ha esteso i rialzi nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e' di $1.4079. In lievissimo ribasso l'oro. I contratti con consegna agosto hanno ceduto $0.30 a $940.70 l’oncia. Salgono i Titoli di Stato. Il rendimento sui Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4920% dal 3.5060% di venerdi’.

 

Fonte - WallStreetItalia.com

 

 

 
 

PARTE  1 PARTE  CRONOLOGICA PARTE  2