28 Giugno 2009 18:20
BASILEA
Bri: domani assemblea Basilea, focus su nuove regole
finanza
di ANSA
Al vaglio banchieri centrali segnali ripresa e riforma
sistema
(ANSA) - BASILEA, 28 GIU - Le prospettive di ripresa
dell'economia saranno al centro dell'assemblea della
Banca dei Regolamenti Internazionali,domani a Basilea.
Sul tavolo del dibattito la richiesta di non rallentare
la riforma delle regole per il sistema finanziario
mondiale. La riunione vedra' la partecipazione di oltre
50 banchieri centrali da tutto il mondo e segue quella,
sempre a Basilea, dell'Fsb, l'organismo guidato da Mario
Draghi a cui il G20 di aprile ha dato il compito di
scrivere le nuove regole. Mentre i primi timidi segnali
di ripresa dell'economia si fanno sentire, le banche
centrali e gli altri organismi internazionali temono che
la pressione dei governi e dell'opinione pubblica si
allenti e la riforma del sistema finanziario si completi
solo a meta' aprendo lo spazio a nuove, future crisi.
Gli istituti di credito, molti dei quali ormai in mano
pubblica, devono far emergere appieno le perdite e
necessitano, in qualche caso, di ulteriori iniezioni di
capitale mentre c'e' ancora molto da fare sul piano
della cooperazione internazionale e nell'assicurare un
sistema di regole piu' stringenti e uniforme per evitare
disparita' fra i mercati. Anche i soggetti finora
sostanzialmente fuori dai controlli, come gli hedge fund,
devono ricadere sotto la regolazione mentre da alcune
parti, in specie dai paesi emergenti, si chiede un
controllo del mercato dei derivati.La timida ripresa
rischia inoltre di interrompere il percorso virtuoso di
questi mesi verso una riduzione dell'indebitamento e
degli squilibri fra i paesi, in particolare quelli di
Stati Uniti e Cina.(ANSA).
La Borsa di Tokyo scende,
crolla Daiwa
29.06.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in ribasso. Il Nikkei
ha perso l'1% a 9.783,47 punti ed il Topix l'1,2% a
915,32 punti. Seduta da dimenticare per Daiwa Securities
(JP3502200003): -12,1% a ¥587. Il secondo broker
giapponese ha annunciato di voler emettere nuovi titoli
per ¥240 miliardi allo sccopo di espandere il suo
business nel segmento retail e le sue attività nei paesi
emergenti.
Tra i petroliferi Nippon Oil (JP3679700009) ha perso il
2,6%, Cosmo Oil (JP3298600002) il 2,5% e Inpex
(JP3294430008) il 2,5%. Il prezzo del petrolio ha chiuso
venerdì scorso a New York in ribasso dell'1,5%.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines
(JP3362700001) ha chiuso in ribasso del 3,1%, Kawasaki
Kisen Kaisha (JP3223800008) del 3,4% e Nippon Yusen
(JP3753000003) del 2,8%. Il Baltic Dry, l'indice che
misura i costi del trasporto navale delle merci, ha
perso la scorsa settimana il 9%.
Elpida (JP3167640006) ha chiuso in rialzo dell'1,4%.
Secondo quanto ha riportato durante il fine settimana il
quotidiano finanziario "Nikkei" il primo produttore
giapponese di memorie potrebbe ricevere dal Governo e da
un fondo pubblico privato degli aiuti per ¥200 miliardi.
Redazione Borsainside 8.30
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai non si ferma, frena Hong Kong
29.06.2009
Tra le principali borse della regione Asia-Pacifico solo
Shanghai ha potuto chiudere oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,6% a 2.975,31
punti. Per il listino cinese si è trattato della quarta
seduta positiva di fila. Durante il fine settimana Zhou
Xiaochuan, il Governatore della Banca Centrale cinese,
ha dichiarato di attendersi per il secondo trimestre una
crescita economica superiore a quella del primo
trimestre. Tra i bancari Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha guadagnato lo 0,2%, Bank of Beijing
(CNE100000734) il 2,1%, China Merchants Bank
(CN000A0KFDV9) il 3,9% e Huaxia Bank (CN0001214203) il
2,8%. Nel settore immobiliare Poly Real Estate
(CN000A0KE8T0) ha chiuso in rialzo del 4,1% e Gemdale
(CNE000001790) dell'1,9%. Tra i produttori di carbone
China Shenhua Energy (CN000A0ERK49) ha guadagnato il
7,9% e China Coal Energy (CNE100000528) il 3,8%. La
National Development and Reform Commission (NDRC) stima
che la produzione di energia elettrica potrebbe
aumentare a giugno per la prima volta dopo otto mesi.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,4%
a 18.528,51. Dopo il rally delle scorse sedute sui
titoli del settore immobiliare sono scattate oggi delle
prese di beneficio. Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha perso lo 0,7%, Cheung Kong Holdings
(HK0001000014) lo 0,9%, Sino Land (HK0083000502) l'1,6%
e Henderson Land (HK0012000102) lo 0,1%. Tra i
petroliferi PetroChina (CN0009365379) ha perso lo 0,6% e
CNOOC (HK0883013259) il 2,3%. Il prezzo del petrolio ha
chiuso venerdì scorso a New York in ribasso dell'1,5%.
Citic Pacific (HK0267001375) ha guadagnato il 6,7%.
Goldman Sachs ha introdotto oggi il titolo del
conglomerato nella sua "Conviction Buy List".
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,4%, il Kospi a Seul lo 0,4%, il
Taiwan Weighted a Taipei l'1,2% e lo Straits Times a
Singapore lo 0,1%.
Redazione Borsainside 12.30
29 Giugno 2009 16:15 NEW
YORK
I SALVATAGGI ALLE BANCHE OSTACOLANO IL RECUPERO
di Il Sole 24 Ore
I salvataggi delle banche operati da diversi governi in
Europa e negli Stati Uniti ostacolano, invece di
favorire, le necessarie correzioni che i vertici degli
istituti di credito devono realizzare. Correzioni che
devono fare diventare le banche più piccole, più
semplici e più sicure. È quanto si legge nel rapporto
della Banca dei Regolamenti Internazionali stilato in
occasione della 79esima assemblea annuale. «Aiutando le
banche a ottenere capitale di prestito e di rischio - si
legge - i piani di salvataggio permettono ai manager di
sottrarsi alle difficili scelte necessarie a ridurre sia
le dimensioni dei bilanci (con un abbassamento del grado
di leva) sia la quantità di rischio assunto (con la
ricomposizione delle attività)».
I primi segnali di ripresa dell'economia, ammonisce
ancora il rapporto della Bri, non devono fermare i
Governi e le autorità di controllo nell'opera di
risanamento del sistema finanziario. Le autorità «devono
perseverare finchè quest'opera non sarà completata. Nel
rivitalizzare il sistema finanziario il pericolo non è
tanto quello di fare troppo, quanto quello di fermarsi
troppo presto». Secondo la Bri «le banche centrali
devono consentire ai mercati finanziari di recuperare il
proprio ruolo, i Governi devono compiere passi decisivi
per restituire le istituzioni alla proprietà e al
controllo privati». Tutto «nell'ottica del ritorno a un
sistema di sana concorrenza».
29 Giugno 2009 16:27 NEW
YORK
EUROZONA: ARRIVANO I PRIMI SEGNALI DI RIPRESA
di La Stampa
L’economia dell’Eurozona è ancora in un «territorio di
profonda recessione» ma i vari indici di fiducia e i
mercati finanziari stanno cominciando a inviare primi
segnali di un timido miglioramento. Questo il messaggio
contenuto nel rapporto trimestrale sulla zona euro,
compilato dai servizi del commissario Ue agli Affari
economici e monetari Joaquin Almunia. Senza timore di
passare per gufo la commissione europea ha fatto il
punto sulle luci e sulle ombre della fase congiunturale.
I segni di stabilizzazione dei mercati finanziari sono
evitanti (dall’andamento degli spread al miglioramento
delle valutazioni del business e dei consumatori, la
propensione al rischio più bassa, le migliori condizioni
di finanziamento), ma le loro condizioni «restano
fragili».
La commissione europea conferma che la ripresa arriverà
l’anno prossimo, ma elenca almeno sei ragioni che
indicano prudenza rispetto ai facili ottimismi
sull’andamento dell’economia nei mesi che ci separano
dalla (possibile) ripresa della crescita di segno
positivo (secondo trimestre 2010 secondo le ultime stime
di Bruxelles). Eccole così come le ha delineato il dg
degli affari economici della commissione Ue Marco Buti:
l’attività economica resta depressa con il pil nel primo
trimestre in contrazione al tasso più veloce da decenni
(-2,5%); l’attuale livello di fiducia è tuttora coerente
con una contrazione dell’attività; correzioni
sostanziali nelle scorte possono condurre a sorprese
negative per la crescita; l’aumento della disoccupazione
può minare la fiducia e pesare fortemente sulla ripresa;
i bilanci delle banche restano fragili; la volatilità
dei mercati finanziari a breve termine resta elevata
rispetto ai livelli pre-crisi.
Bruxelles ritiene inoltre che le operazioni pubbliche a
sostegno delle banche e dei mercati hanno evitato il
tracollo finanziario. Recentemente l’emissione di titoli
di debito da parte delle banche è tornata ai livelli
pre-crisi e il funzionamento dei mercati interbancari è
migliorato «anche se il ritorno a condizioni normali,
cioè alla situazione precedente la crisi, è stato solo
parziale». Va ancora «rimossa» l’incertezza degli
investitori sulla qualità dei bilanci delle banche e
sulla capacità di «molte banche di assorbire le perdite
legate agli asset che possono deteriorarsi a causa del
ciclo economico negativo».
29 Giugno 2009 18:00 NEW
YORK
Madoff: corte Usa lo condanna a 150 anni
di ANSA
Finanziere a vittime, mi dispiace anche se non aiuta
(ANSA) - NEW YORK, 29 GIU - La corte del distretto
federale di Manhattan ha condannato il finanziere
Bernard Madoff a 150 anni di prigione. Madoff ha
realizzato una catena di sant'Antonio multi-miliardaria
dando vita alla maggiore truffa della storia. ''Il
simbolismo della sentenza - ha detto il giudice Chin -
e' importante perche' attraverso questa si inviera' un
messaggio''. ''Mi dispiace, ma so che questo non vi
aiuta'', aveva detto Madoff, rivolgendosi alle vittime,
nel corso dell'udienza. E aveva aggiunto: ''Non ci sono
scuse per il mio comportamento, per aver ingannato gli
investitori e i dipendenti''. ''Ho mentito a mio
fratello e ai miei due figli. Vivo in un stato di
tormento. Ho commesso un errore di giudizio'', aveva
ammesso. Applausi in aula dopo che il giudice Danny Chin
ha pronunciato la sentenza. L'udienza e' stata
aggiornata e Madoff portato portato via. (ANSA).
29 Giugno 2009 18:03
TOKYO
Giappone: produzione vola e sfiora +6%, ora si sogna
ripresa
di ANSA
Terzo rialzo di fila a maggio,export ok ma si era
toccato fondo
(ANSA) - TOKYO, 29 GIU -Riparte la produzione
industriale in Giappone a maggio con un +5,9%, secondo
miglior dato dopo il +7,9% di marzo 1953.E ora si
sogna.Le attese di forte ripresa per il settore
manifatturiero nel trimestre aprile giugno gia' volano.
Pero' va considerato che la crisi del 2008 e primi tre
mesi 2009 e' stata la piu' pesante dal dopoguerra: la
produzione nipponica malgrado i tre mesi di fila di
rialzo accumulati e' infatti ancora inferiore del 29,5%
rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Tuttavia il
rimbalzo, anche se al di sotto delle attese degli
economisti (+6-6,7%), ha posto il Giappone sotto gli
occhi di tutto il mondo. E vede paradossalmente come
protagonista del rilancio il settore automotive (+24,8%)
spinto - ha reso noto il ministero dell'Economia, del
Commercio e dell'Industria - dalle esportazioni di auto
verso Usa ed Europa dopo i noti crolli. Pur avendo una
portata relativa in termini di impatto sia di cifre
dell'export sia per i bassi prezzi attuati per stare su
mercati in tale fase, il dato conforta l'intero
Oriente.In evidenza a maggio altri settore finora
penalizzati come l'elettronica (+10,5%) con cristalli
liquidi, telefonini e videogiochi, tv di grandi
dimensioni, acciaio e ferro (+12,4%). Pur se lontani da
un consolidamento della ripresa il ministero
all'Industria sottolinea:''ci sono le condizioni per
un'evoluzione economica di recupero''. (ANSA).
Le truppe Usa pronte al ritiro dall'Iraq, domani grande
festa a Baghdad
29 giugno 2009 MILANO – Il Sole 24 Ore
L'Iraq si prepara al ritiro delle truppe americane dalle
maggiori città del Paese, che comicerà domani, 30
giugno. Le truppe Usa lasceranno progressivamente il
controllo del territorio alle truppe regolari irachene.
«Siamo pronti - ha detto alla Cnn il generale Ray
Odierno, responsabile delle truppe Usa a Baghdad. «I
livelli di sicurezza sono buoni, abbiamo avuto un
miglioramento costante da parte delle forze di sicurezza
e da parte del governo iracheno. Sono convinto sia il
momento giusto per lasciare le città e per loro di
assumersi questa responsabilità».Il ritiro dell'esercito
americano, dopo cinque anni, avviene per la verità in un
momento di preoccupante recrudescenza di attentati nel
Paese: nell'ultima settimana sono morte quasi 200
persone e anche oggi due autobombe esplose in due
quartieri distinti nella capitale hanno provocato sei
morti. Il generale Odierno ha però minimizzato la
portata di questi attacchi, sostenendo che «non hanno
aumentato la violenza nel Paese preso nel suo insieme».
Ma se da un latoil Paese festeggia per la propria
riconquista della «sovranità nazionale», c'è anche
grande preoccupazione tra la gente, perplessa
dall'effettiva capacità della polizia locale di far
fronte alla minaccia terroristica. Le forze di sicurezza
irachene sono in massima allerta e, secondo quanto
riferito da un funzionario, sono state annullate le
licenze dei militari per garantire una copertura «al 100
per cento».
Sono ancora 131 mila i soldati americani presenti in
Iraq, il cui numero continuerà a diminuire nel corso
dell'anno. Ne resteranno comunque un numero congruo per
il prossimo gennaio, per garantire «che le elezioni
parlamentari del prossimo gennaio sia coronate dal
successo» ha detto il capo dell'esercito Usa a Baghdad.
Il calendario prevede che il ritiro definitivo delle
truppe americane dall'Iraq sia completato entro il 2011.
Intanto, cantanti, musicisti e poeti iracheni stanno
organizzando una grande festa per domani nella capitale
per celebrare il ritiro delle forze americane dal Paese,
«un giorno di sovranità nazionale». La festa comincerà
alle 18 ora locale (le 17 in Italia) nel parco di Zawra,
il più grande di Baghdad, ha riferito il consiglio della
capitale irachena. Musica, poesie e spettacoli andranno
avanti fino a sera.
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