La Borsa di Tokyo chiude
in leggero ribasso, male gli esportatori
07.07.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la quinta seduta di
fila in ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,3% a 9.647,79
punti ed il Topix lo 0,4% a 909,13 punti. La solidità
dello yen rispetto al dollaro ha pesato sugli
esportatori. Toyota (JP3633400001) ha perso lo 0,6%,
Honda (JP3854600008) l'1,9%, Canon (JP3242800005) l'1,6%
e Sony (JP3435000009) il 2,3%. La valuta giapponese è
salita oggi sul dollaro ai suoi massimi livelli da più
di un mese. Ancora male i titoli legati alle commodities.
Tra i petroliferi Nippon Oil (JP3679700009) ha perso il
2,1% e Inpex (JP3294430008) lo 0,1%. Il prezzo del
petrolio ha perso ieri a New York il 4%. Nel settore
minerario Mitsubishi Materials (JP3903000002) ha perso
il 4,7%, Sumitomo Metal Mining (JP3402600005) il 4,3% e
Mitsui Mining & Smelting (JP3888400003) lo 0,9%. Il
prezzo dell'oro ha perso ieri al NYMEX lo 0,7%, quello
del rame l'1,9%.
Isuzu Motors (JP3137200006) ha perso il 4,5%. Secondo
quanto riporta il quotidiano finanziario "Nikkei" Toyota
avrebbe deciso di rinunciare a sviluppare dei motori
diesel con il produttore di camion.
Daihatsu Motor (JP3496600002) ha chiuso in rialzo del
7,1%. Deutsche Bank ha avviato la copertura sul titolo
del primo produttore giapponese di piccola cilindrata
con "Buy".
SUMCO (JP3322930003) ha guadagnato il 6,1%. Morgan
Stanley ha alzato il suo rating sul titolo del secondo
produttore al mondo di wafer di silicio ad "Overweight".
Il settore dell'industria farmaceutica ha beneficiato
del suo carattere difensivo. Takeda (JP3463000004) ha
guadagnato lo 0,5%, Astellas Pharma (JP3942400007) il
2,1%, Chugai (JP3519400000) l'1,5% e Daiichi Sankyo
(JP3475350009) lo 0,7%.
Redazione Borsainside 8.30
07 Luglio 2009 12:06 ROMA
Bce: Bce, non sono in arrivo nuove misure anti-crisi
di ANSA
Ordonez, bisogna vedere che cosa succede
(ANSA)- ROMA, 7 LUG- La Banca centrale europea non sta
preparando ulteriori misure non convenzionali contro la
crisi. Ha detto Miguel Angel Ordonez della Bce. Alle
domande dei giornalisti, che gli chiedevano se fosse in
arrivo un ampliamento delle misure gia' prese come la
liquidita' illimitata fornita alle banche e il piano di
acquisto di 60 mld di euro di 'covered bond', Ordonez ha
risposto: 'al momento, no, abbiamo detto che dobbiamo
vedere cosa succede'.
Le borse della regione
Asia-Pacifico chiudono contrastate
07.07.2009
Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno
chiuso oggi contrastate.
Dopo quattro sedute positive di fila lo Shanghai
Composite ha perso l'1,1% a 3.089,45 punti. Nel settore
immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso il 2,5%,
Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 3,2% e Gemdale
(CNE000001790) il 3%. Il mercato teme che il Governo
cinese possa cercare di frenare la concessione dei mutui
visto che i prezzi degli immobili si stanno avvicinando
in alcune città a dei livelli che ricordano una "bolla".
Tra i bancari Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha perso il 2,2%, China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) il 2,9% Shanghai Pudong Development Bank
(CN0009282731) il 3,4%. Nel settore della siderurgia
siderurgia. Baoshan Iron & Steel (CN0005910731) e Wuhan
Iron & Steel (CNE000000ZZ0) hanno guadagnato
rispettivamente l'1,4% e il 2,7%. I prezzi delle lamiere
di acciaio laminate a caldo sono saliti ieri in Cina ai
loro più alti livelli dall'inizio dello scorso aprile.
Nel settore delle utilities Huadian Power International
(CNE1000003D8) ha guadagnato il 10%. Un'unità del quarto
produttore cinese di energia elettrica ha acquistato
delle partecipazioni in due produttori di carbone.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso delllo
0,7% a 17.862,27 punti. Nel settore petrolifero
PetroChina (CN0009365379) ha perso il 2% e CNOOC
(HK0883013259) l'1,5%. Il prezzo del petrolio ha perso
ieri a New York il 4%. Cathay Pacific Airways
(HK0293001514) ha guadagnato il 6,2%. J.P. Morgan ha
promosso oggi il titolo della linea area da "Underweight"
ad "Overweight". Tra gli altri titoli dell'Hang Seng
HSBC (GB0005405286) ha guadagnato lo 0,4%, China Unicom
(HK0762009410) il 2,4% e Esprit (BMG3122U1457) l'1,8%.
China Mobile (HK0941009539) ha perso l'1,1%, China Life
(CN0003580601) l'1% e Cheung Kong Holdings
(HK0001000014) lo 0,8%.
Tra gli altri listini della regione lo Straits Times a
Singapore ha guadagnato lo 0,3% e il Taiwan Weighted a
Taipei l'1% e il Kospi a Seul lo 0,4%. L'S&P/ASX 200 a
Sydney ha perso lo 0,4%.
Redazione Borsainside 12.30
07 Luglio 2009 13:34
BRUXELLES
Crisi: si' Ue aiuti Francia per accesso pmi capitale
rischio
di ANSA
Partecipazione settore privato dovra' essere minimo del
30%
(ANSA)-BRUXELLES,7 LUG -La Ue approva una misura della
Francia che autorizza le autorita' nazionali e locali a
facilitare l'accesso delle Pmi al capitale di rischio.
La proposta francese, secondo Bruxelles, e' in linea con
le regole europee. La misura consentira' alle autorita'
di intervenire o aumentare la partecipazione in capitale
di rischio nelle Pmi fino a un massimo di 2,5 mln di
euro fino al 31 dicembre 2010. La partecipazione del
settore privato dovra' essere minimo del 30%.
07 Luglio 2009 14:04
BRUXELLES
Banche: ok Ecofin a costituzione riserve anticicliche
di ANSA
Lo Iasb incaricato dai 27 di mettere a punto proposta
concreta
(ANSA) - BRUXELLES, 7 LUG - Via libera di Ecofin alla
formazione di riserve anticicliche per le banche, che
dovranno essere costituite quando l'economia va bene. In
modo da affrontare le eventuali perdite durante i
periodi di recessione. Lo Iasb, l'organismo che si
occupa delle regole contabili in Europa, e' stato quindi
incaricato dai 27 ministri finanziari dell'Ue di mettere
a punto una proposta concreta entro il prossimo mese di
ottobre.
Martedì 7 Luglio 2009,
15:21 PECHINO
La Cina punta sulla classe media per ripartire
Di BlueTG
La capacità di stimolare la crescita economica della
Cina appare nettamente superiore a quella degli Stati
Uniti: così mentre a Washington si inizia a discutere se
sia il caso o meno di ricorrere ad un ulteriore
pacchetto di interventi strutturali, la Cina dovrebbe
vedere già nel secondo trimestre dell’anno in corso il
Pil risalire del 7,5% dopo il “misero” +6,1% segnato nei
primi tre mesi dell’anno grazie al piano di interventi
varati da Pechino.
Merito del fatto che a fronte di esportazioni in calo e
che la debolezza della domanda mondiale difficilmente
farà ripartire troppo presto si è deciso di puntare
sulla domanda interna. Di fatto, commenta il sito
finanziario 247wallst.com, dando denaro alla
“consistente” classe media e offrendo fondi per
iniziative strutturali, senza farsi prendere dalla paura
di una possibile spirale inflazionistica. (l.s.)
07 Luglio 2009 16:30 NEW
YORK
Crisi: Usa, sale tasso morosita' su mutui e carte di
credito
di ANSA
Morosi su mutui +3,52%, su carte di credito +4,75%
(ANSA)- NEW YORK, 7 LUG - L'aumento della disoccupazione
e la crisi negli Usa spinge a livelli record il numero
di americani che non riesce a pagare la carta di
credito. Oltre al mutuo. Secondo i dati dell'American
Bankers Association, nel primo trimestre del 2009, il
tasso di morosita' sui mutui e' salito al 3,52% dal
3,03% dell'ultimo trimestre dell'anno scorso, mentre
quello sulle carte di credito ha segnato un incremento
al 4,75% dal 4,52% del trimestre precedente.
07 Luglio 2009 16:45 NEW
YORK
GOLDMAN SACHS: POSSIBILI PERDITE MILIONARIE A CAUSA DEL
FURTO DEI CODICI
di WSI
Se i codici segreti rubati finiranno nelle mani
sbagliate la banca potrebbe perdere milioni di dollari e
gli investimenti nel sistema di trading. Una copia si
trova in Germania e potrebbe essere utilizzata per
manipolare i mercati.
La banca americana potrebbe perdere milioni di dollari e
gli investimenti nel sistema di trading di sua
proprieta' a causa della concorrenza in aumento se i
codici segreti rubati da un ex dipendente dovessero
finire nelle mani sbagliate, stando a quanto riferito
dalla procura.
Sergey Aleynikov (immigrato di origini russe di 39 anni)
e' stato fermato domenica 3 luglio all'areoporto di
Newark (New Jersey) di ritorno da Chicago. Dopo essersi
licenziato dalla Goldman Sachs, dove lavorava come
programmatore, era infatti stato assunto da Teza
Technologies, che ha sede nella capitale dell'Illinois.
L'azienda ha annunciato di aver sospeso il proprio
dipendente, che ha iniziato a lavorare per loro il 2
luglio.
In un intervento dinanzi al tribunale di Manhattan il
procuratore assistente Joseph Facciponti ha detto al
giudice federale che il furto rappresenta un grave
rischio per i mercati Usa. Aleynikov ha trasferito il
codice top secret, che vale milioni di dollari, in un
server in Germania, e altre persone potrebbero avervi
accesso. Facciponti ha aggiunto che Goldman potrebbe
essere danneggiata pesantemente se il software dovesse
finire nelle mani sbagliate.
"La banca ha fatto notare che c'e' la possibilita' che
qualcuno che sappia come utilizzare il programma possa
servirsene per manipolare i mercati in una maniera non
consona", ha dichiarato Facciponti, stando a quanto
riferito da Bloomberg, che cita la registrazione
dell'udienza di ieri. "La copia in Germania e' ancora
la' e non sappiamo chi vi ha accesso".
07 Luglio 2009 17:43 NEW
YORK
TOKYO E' LA CITTA' PIU' COSTOSA DEL MONDO
di WSI
La capitale giapponese supera Mosca nella classifica di
Mercer, Milano undicesima. La meno cara? Johannesburg in
Sud Africa, dove il prossimo anno si svolgeranno i
campionati mondiali di calcio.
Tokyo supera Mosca e diventa la città più cara del
mondo. Lo rivela l'annuale studio condotto dalla società
di consulenza Mercer che ha analizzato il costo della
vita in 143 città del pianeta. Nonostante la recessione
abbia colpito l'intero globo e la disoccupazione sia
aumentata in tutte le metropoli, la vita in tante città
internazionali continua a essere molto costosa.
L'indagine, ideata per fornire indicazioni sui costi
alle aziende che hanno dipendenti all'estero, analizza i
prezzi di circa 200 articoli in ogni città, tra cui
alloggi, cibo, abbigliamento, trasporti e tempo libero e
prende come punto di riferimento New York alla quale
sono conferiti cento punti. L'analisi conferma che la
vita nel 2009 è molto più costosa nelle città europee e
asiatiche rispetto a quelle americane, nonostante che
quest'ultime, a causa delle forti oscillazioni dei cambi
e del rafforzamento del dollaro, abbiano guadagnato
posizioni in classifica rispetto all'anno scorso.
TOP TEN - Se si esclude New York, piazzatasi ottava,
nella top ten vi sono solo città asiatiche e europee.
Tokyo primeggia su tutte le metropoli con 143,7 punti,
quasi il triplo rispetto a Johannesburg (49,6 punti), la
città sudafricana che quest'anno è ultima in classifica
e toglie ad Asunción il primato di centro più economico
del mondo. La vita nella capitale giapponese è davvero
cara visto che un biglietto di metropolitana costa 2,30
euro mentre per prendere un caffè e leggere un giornale
bisogna sborsare quasi 9 euro. Tokyo è seguita da
un'altra grande metropoli del Sol Levante, Osaka, che si
piazza seconda con 119,2 punti mentre sul gradino più
basso del podio si ferma Mosca, primatista l'anno
scorso, che perde rispetto al 2008 ben 27 punti. Seguono
in successione Ginevra, Hong Kong, Zurigo, Copenaghen e
New York. Chiudono la top ten Pechino e Singapore.
ITALIANE - Rispetto all'anno scorso le città europee in
generale hanno perso diversi posti in classifica. Oltre
alla già citata Mosca passata dal primo al terzo posto,
possiamo notare che Londra e Oslo, che nel 2008 erano
entrambe nella top ten, nella classifica di quest'anno
si piazzano al sedicesimo e al quattordicesimo posto,
perdendo rispettivamente 13 e 10 posizioni. Anche le
città italiane scendono in classifica: Milano, che
l'anno scorso era l'ultima della top ten, quest'anno
perde una posizione e si piazza undicesima. Roma invece,
che era sedicesima, nel 2009 si ferma al diciottesimo
posto. Discorso opposto per le città americane e del
Medio Oriente che in generale guadagnano posizioni: Los
Angeles passa dal cinquantacinquesimo posto al
ventitreesimo, Chicago dall'ottantaquattresimo al
cinquantesimo, mentre Dubai balda dal cinquantaduesimo
al ventesimo posto. Nathalie Constantin-Métral, senior
researcher di Mercer, commenta: «Tra le principali
conseguenze della recessione dello scorso anno abbiamo
osservato delle fluttuazioni significative nella maggior
parte delle valute mondiali, il che ha segnato
profondamente la classifica di quest’anno. Molte monete,
tra cui l’euro e la sterlina, si sono fortemente
indebolite rispetto al dollaro, facendo perdere molte
posizioni alle città europee».
Corriere della Sera. All rights reserved
Le borse europee chiudono
in calo, ancora male i petroliferi
07.07.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso
oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,2%,
il DAX a Francoforte l'1,2%, il CAC40 a Parigi l'1,1%,
il FTSE MIB a Milano l'1,3% e lo SMI a Zurigo lo 0,5%.
Le borse del Vecchio Continente hanno aperto
positivamente. Gli orsi si sono però affermati in
chiusura a causa della debole performance di Wall
Street.
Ancora male la maggior parte dei petroliferi. Royal
Dutch Shell (GB00B03MLX29) ha chiuso in ribasso dello
0,8%, Total (FR0000120271) dell'1,2% e Eni
(IT0003132476) del 2,4%. Il prezzo del petrolio è sceso
oggi anche al di sotto di quota $63.
Nel settore dell'auto BMW (DE0005190003) ha perso 0,6%,
Daimler (DE0007100000) l'1,5%, Volkswagen (DE0007664005)
il 3,1% e Fiat (IT0001976403) il 3,5%. I fondi stanziati
dal Governo tedesco per sostenere le vendite di veicoli
sono quasi stati esauriti.
I bancari hanno potuto registrare una ripresa. Barclays
(GB0031348658) ha guadagnato l'1,1%, Deutsche Bank
(DE0005140008) il 2%, BNP Paribas (FR0000131104) l'1,2%
e UniCredit (IT0000064854) lo 0,4%.
Air France-KLM (FR0000031122) ha perso a Parigi il 2,9%.
Il traffico della prima linea aerea europea è calato a
giugno del 6,4%.
Persimmon (GB0006825383) ha guadagnato a Londra il 7,4%.
Il costruttore edile britannico si attende nella seconda
metà dell'anno un ulteriore miglioramento delle
condizioni di mercato.
Redazione Borsainside 18.45
07 Luglio 2009 19:51
BERLINO
Finanza: Ernst&Young, cinese Petrochina prima
di ANSA
Nella graduatoria sei gruppi italiani, Eni regina
(ANSA) - BERLINO, 7 LUG - La cinese Petrochina sorpassa
il colosso statunitense Exxon Mobil nella classifica
delle prime 300 societa' piu' capitalizzate al mondo.
Emerge dalla graduatoria realizzata dalla Ernst & Young.
Al 30 maggio scorso, Petrochina aveva una
capitalizzazione di 366,66 mld dlr. Sono sei i gruppi
italiani tra le 300 della Ernst & Young. L'Eni si
conferma al primo posto tra i colossi nazionali con
94,82 mld dlr di capitalizzazione. L'Enel e' seconda con
45,84 mld, Unicredit e' terza con 42,35 mld.
07 Luglio 2009 21:45 ROMA
Crisi: Usa, delude maxi asta titoli Stato
di ANSA
Sottoscrizioni inferiori al previsto
(ANSA) - ROMA, 7 LUG - Delude la maxi asta di Treasury,
i titoli di Stato americani, per 35 miliardi di dollari.
Le sottoscrizioni sono state inferiori al previsto e i
Treasury hanno azzerato il rialzo messo a segno nel
corso della giornata. Agli investitori sono stati
offerti Treasury a tre anni per 35 miliardi di dollari,
con un rendimento dell'1,519% contro la previsione media
dell'1,494%.
|
WALL
STREET: FUTURES USA
POSITIVI IN VISTA DI G8 E TRIMESTRALI
07 Luglio 2009 14:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Il mercato cerca
timidamente di prendere la strada dei rialzi, mentre
cresce l'attesa per l'inizio della stagione dei
risultati fiscali e per il summit dei Paesi
industrializzati. Allo studio misure per limitare le
speculazioni negli scambi di commodity.
Si preannuncia una seduta moderatamente positiva per il
mercato americano, con i contratti sugli indici azionari
principali che quando manca un'ora e mezzo all'avvio
delle contrattazioni sono orientati in lieve rialzo
(vedi quotazioni a fondo pagina).
Mentre cresce l'attesa sulla stagione delle trimestrali,
che avra' inizio domani con la presentazione dei conti
del colosso dell'alluminio Alcoa, gli operatori si
interrogano sull'eventualita' che il governo decida di
mettere a punto un secondo pacchetto di misure di
rilancio economico e sulla direzione che i prezzi del
greggio prenderanno.
Durante una conferenza tenuta a Singapore, Laura
D'Andrea Tyson, consulente del presidente Barack Obama,
ha detto che potrebbe essere messe a punto una seconda
serie di misure di rilancio, che prevederanno pero' un
esborso economico inferiore alla serie precedente e che
si concentraranno sulle infrastrutture. Un'asta da $35
miliardi di titoli a tre anni e' l'evento piu' rilevante
previsto nell'agenda economica odierna.
Mercoledi segnera' inoltre il primo giorno del summit
del G-8, cui il mercato guardera' con grande attenzione
per sapere cosa diranno i leader dei Paesi
industrializzati, in particolare Obama, sullo stato di
salute dell'economia.
Volker Bien, analista tecnico di UniCredit, ha detto che
sembra che il grafico dell'azionario si trovi nella
spalla destra di una fase in cui i prezzi sono destinati
a calare, cosi' come i volumi, e che pero' culminera' il
suo movimento ribassista senza rompere i minimi di
marzo.
Intanto continua la fase di ritracciamento delle
quotazioni del petrolio, che anche oggi polarizzeranno
l'attenzione del mercato. La Commissione di Scambio dei
Futures sulle Commodity sta preparando delle normative
volte a porre un limite alle speculazioni, dopo che
Merrill Lynch ha alzato le stime sui prezzi del petrolio
per quest'anno e il prossimo.
Nel comparto energetico i futures con consegna agosto
sono in rialzo di $0.70 a $64.75 al barile. Sul
valutario, l'euro scambia in progresso nei confronti del
dollaro, attestandosi a quota 1.4038. Guadagna terreno
l'oro, a $928.20 (+$3.90) l’oncia. In contrazione i
prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul
benchmark decennale e’ salito al 3.5500% dal 3.5060% di
giovedi' scorso.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto
futures sull'indice S&P 500 e’ in rialzo di 1.80 punti
(+0.2%) a 897.30.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +3.75 (+0.26%)
a 1444.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 17 punti
(+0.21%) a 8294.00.
WALL
STREET: FUTURES VIRANO
IN ROSSO, PREOCCUPANO LE BANCHE
07 Luglio 2009 15:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Gli istituti potrebbero
dover incrementare le proprie finanze di sino a $300
miliardi per coprire le perdite creditizie. In
controtendenza i chip dopo che Merrill ha promosso Intel
e Marvell Technology. Lear porta i libri in tribunale.
Si preannuncia una seduta negativa per il mercato
americano, con i contratti sugli indici azionari
principali che quando manca mezz'ora all'avvio delle
contrattazioni sono orientati in lieve ribasso (vedi
quotazioni a fondo pagina).
Deutsche bank AG ha avvertito che le banche statunitensi
potrebbero avere bisogno di raccogliere sino a $300
miliardi per coprire le crescenti perdite sul fronte
creditizio e per rispettare i requisiti imposti dalle
autorita' di controllo per quanto riguarda la loro
posizione di capitale.
Intel sale di oltre il 2% e Marvell Technology di circa
il 5% dopo che Merrill Lynch ha promosso i titoli a Buy,
in una nota positiva per l'intero settore, in cui ha
alzato le stime per le vendite nel 2010.
Gli investitori stanno prendendo qualche spunto dalle
notizie societarie. Discover Financial Services scivola
del 7% dopo aver annunciato la vendita di titoli pari ad
un valore complessivo di $500 milioni. Il produttore di
tecnologia robotica Hansen Medical crolla del 35% dopo
aver lanciato un warning sul fatturato. Intanto Lear,
societa' di sedili per auto, ha ufficialmente portato i
libri in tribunale.
Il produttore di aerei Boeing ha annunciato nel
frattempo che versera' $580 milioni in contanti per lo
stabilimento della Carolina del Sud dove viene costruito
il tanto atteso jet di punta della societa', il Boeing
787 Dreamliner.
Intante cresce l'attesa per l'inizio della stagione
delle trimestrali (domani sara' la volta del colosso
dell'alluminio Alcoa), mentre gli operatori hanno
incominciato a interrogarsi sull'eventualita' che il
governo decida di mettere a punto un secondo pacchetto
di misure di rilancio economico e sulla direzione che i
prezzi del greggio prenderanno.
Durante una conferenza tenuta a Singapore, Laura
D'Andrea Tyson, consulente del presidente Barack Obama,
ha detto che potrebbe essere messe a punto una seconda
serie di misure di rilancio, che prevederanno pero' un
esborso economico inferiore alla serie precedente e che
si concentraranno sulle infrastrutture. Un'asta da $35
miliardi di titoli a tre anni e' l'evento piu' rilevante
previsto nell'agenda economica odierna.
Mercoledi segnera' inoltre il primo giorno del summit
del G-8, cui il mercato guardera' con grande attenzione
per sapere cosa diranno i leader dei Paesi
industrializzati, in particolare Obama, sullo stato di
salute dell'economia.
Anche oggi i prezzi del petrolio polarizzeranno
l'attenzione del mercato. La Commissione di Scambio dei
Futures sulle Commodity sta preparando delle normative
volte a porre un limite alle speculazioni, dopo che
Merrill Lynch ha alzato le stime sui prezzi del petrolio
per quest'anno, cosi' come per il prossimo.
Nel comparto energetico i futures con consegna agosto
sono in rialzo di $0.70 a $64.75 al barile. Sul
valutario, l'euro scambia in progresso nei confronti del
dollaro, attestandosi a quota 1.4038. Guadagna terreno
l'oro, a $928.20 (+$3.90) l’oncia. In contrazione i
prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul
benchmark decennale e’ salito al 3.5500% dal 3.5060% di
lunedi'.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto
futures sull'indice S&P 500 e’ in calo di 2.10 punti
(-0.23%) a 893.40.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -1.25 (-0.09%)
a 1439.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones cede 14 punti
(-0.17%) a 8263.00.
WALL
STREET: IN CALO, DUBBI
SU STAGIONE TRIMESTRALI
07 Luglio 2009 15:35 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
I timori che i conti
fiscali finiranno per deludere il mercato oscurano la
buona prova delle commodity, favorite dal tentativo di
rimbalzo dei prezzi dei metalli. Partenza incerta per le
banche, in netta controtendenza i chip.
Partenza debole per i listini azionari americani,
appesantiti dalle preoccupazioni che la stagione delle
trimestrali non riuscira' ad incrementare la fiducia
degli investitori, necessaria per allungare il rally
iniziato i primi di marzo. Questo ha messo in secondo
piano l'avvio ben intonato dei produttori di materie
prime e delle aziende di hi-tech.
Discover Financial Services scivola del 7% dopo che la
societa' di carte di credito ha annunciato che mettera'
sul mercato $500 milioni di titoli. In denaro invece
Anadarko Petroleum e Freeport-McMoRan Copper & Gold, che
guidano i rialzi nel settore energetico e minerario,
dopo che i prezzi del greggio hanno interrotto, anche se
solo temporaneamente, una serie negativa di quattro
giorni, mentre oro e rame continuano a tentare di
rimbalzare.
"Gli investitori stanno anticipando l'inizio della
stagione delle trimestrali e c'e' molta incertezza",
osserva Kevin Beadles, managing director di Wedbush
Morgan Securities. Ad aprire le danze sara' Alcoa. Gli
analisti prevedono che gli utili delle societa'
componenti l'S&P 500 cedano circa il 34% in media nel
secondo trimestre e che calino del 21% nel periodo
compreso tra luglio e settembre, prima di affondare del
60% negli ultimi tre mesi dell'anno, stando ai dati
raccolti da Bloomberg.
Intel sale di oltre il 2% e Marvell Technology di circa
il 5% dopo che Merrill Lynch ha promosso i titoli a Buy,
in una nota positiva per l'intero settore, di cui ha
alzato le stime per le vendite nel 2010. Il produttore
di tecnologia robotica Hansen Medical crolla del 35%
dopo aver lanciato un warning sul fatturato. Intanto
Lear, produttrice di componenti per auto, ha
ufficialmente portato i libri in tribunale.
Sempre in ambito di notizie societarie, il produttore di
aerei Boeing ha annunciato che versera' $580 milioni in
contanti per lo stabilimento della Carolina del Sud dove
viene costruito il tanto atteso jet di punta della
societa', il Boeing 787 Dreamliner.
Intanto gli operatori hanno incominciato a interrogarsi
sull'eventualita' che il governo decida di mettere a
punto un secondo pacchetto di misure di rilancio
economico e sulla direzione che i prezzi del greggio
prenderanno.
Durante una conferenza tenuta a Singapore, Laura
D'Andrea Tyson, consulente del presidente Barack Obama,
ha detto che potrebbe essere messa a punto una seconda
serie di misure di rilancio, che prevederanno pero' un
esborso economico inferiore alla serie precedente e che
si concentraranno sugli investimenti nelle
infrastrutture. Un'asta da $35 miliardi di titoli a tre
anni e' l'evento piu' rilevante previsto nell'agenda
economica odierna.
Mercoledi segnera' inoltre il primo giorno del summit
del G-8, cui il mercato guardera' con grande attenzione
per sapere cosa diranno i leader dei Paesi
industrializzati, in particolare Obama, sullo stato di
salute dell'economia.
Anche oggi i prezzi del petrolio polarizzeranno
l'attenzione del mercato. La Commissione di Scambio dei
Futures sulle Commodity sta preparando delle normative
volte a porre un limite alle speculazioni, dopo che
Merrill Lynch ha alzato le stime sui prezzi del petrolio
per quest'anno, cosi' come per il prossimo. Barclays
intanto ha tagliato il prezzo obiettivo dei giganti del
petrolio Chevron e ConocoPhilips, alzando invece al
contempo quello di Exxon Mobil e Murphy Oil.
Nel comparto energetico i futures con consegna agosto
virano in rosso, cedendo $0.42 a $63.63 al barile. Sul
valutario, l'euro scambia in progresso nei confronti del
dollaro, attestandosi a quota 1.3987. Guadagna terreno
l'oro, a $927.00 (+$2.70) l’oncia. In lieve contrazione
i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul
benchmark decennale e’ salito al 3.5100% dal 3.5060% di
lunedi'.
WALL
STREET: ESTENDE I CALI
CON ENERGIA E COMMODITY
07 Luglio 2009 18:00 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
I settori sono tra i
peggiori a meta' seduta. Sul Dow pesano i cali dei
giganti Chevron ed Exxon. Resistono in positivo i chip.
Grande attesa per l'inizio della stagione delle
trimestrali, che molti scommettono sara' deludente.
I listini azionari arrivano al traguardo di meta' seduta
in ribasso, con i titoli energetici che contribuiscono
ai ribassi, mentre tra gli operatori cresce l'attesa per
l'inizio della stagione delle trimestrali.
Dopo un avvio positivo, i prezzi delle materie prime
riprendono la strada dei ribassi, confermando il trend
visto di recente. Intanto le quotazioni del petrolio
scambiano in calo di circa $0.30, sotto quota $64 al
barile. Al giro di boa il settore energetico figura tra
i peggiori del mercato, con una flessione del 2%, mentre
Exxon Mobil e Chevron pesano sul Dow.
Gli investitori attendono con impazienza l'inizio della
stagione delle trimestrali, che avra' la sua partenza
simbolica domani a mercati chiusi, quando presentera' i
conti fiscali il colosso dell'alluminio Alcoa. I titoli
del colosso dell'alluminio scambiano in progresso dello
0.6%, recuperando parte delle perdite accumulate nella
seduta della vigilia.
Il mercato prevede che i produttori di energia e risorse
di base registrino risultati in netto calo nel periodo
compresto tra aprile e luglio. Secondo i dati raccolti
da Thomson Reuters, il settore dei materiali di base
mostrera' una contrazione media dei profitti del 79%.
Quanto al settore energetico, e' previsto un calo piu'
contenuto, ma comunque impressionante, del 65%, che
rispecchiera' l'accentuato ritracciamento dei prezzi
delle materie prime visto negli ultimi 12 mesi. Nel
complesso le previsioni per le societa' componenti l'S&P
500 e' di un calo dei profitti del 36%.
Tiene bene il settore dei semiconduttori. Intel sale
dell'1% e Marvell Technology di circa il 3% dopo che
Merrill Lynch ha promosso i due titoli a Buy, in una
nota positiva per l'intero settore, di cui ha alzato le
stime per le vendite nel 2010. Il produttore di
tecnologia robotica Hansen Medical crolla del 35% dopo
aver lanciato un warning sul fatturato. Intanto Lear,
produttrice di componenti per auto, ha portato i libri
in tribunale.
WALL
STREET:
-2%, TONFO SULLE VOCI DI UN NUOVO PACCHETTO FISCALE
07 Luglio 2009 22:11 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Per i consulenti economici
di Obama potrebbero essere necessarie nuove misure di
rilancio per risvegliare l'attivita' economica del
Paese. Intanto montano anche i timori sulla stagione
degli utili. Ancora in calo il greggio.
Seduta negativa per i principali indici azionari
americani. Il Dow Jones ha ceduto l'1.94% a 8163,
l’S&P500 l'1.97% a 891, il Nasdaq e’ arretrato del 2.31%
a 1746. Le voci sul possibile lancio di un secondo
pacchetto di stimolo fiscale da parte del governo hanno
sollevato preoccupazioni sulle attuali condizioni
dell’economia, che potrebbe ancora necessitare di un
lungo periodo prima di uscire dalla fase di recessione.
Durante una conferenza tenuta a Singapore, Laura
D'Andrea Tyson, consulente del presidente Barack Obama,
ha detto che potrebbe essere messa a punto una seconda
serie di misure di rilancio, che si concentraranno sugli
investimenti nelle infrastrutture. "E’ assurdo, stanno
creando quella che io definirei una bolla governativa"
ha lamentato Andre Weisbrod, presidente di Staar
Financial Advisors. "Quando questa esplodera’ saranno
guai per tutti"
A preoccupare gli investitori sono anche le deboli stime
sulla stagione degli utili che mercoledi’ entrera’ nel
vivo con i risultati fiscali di Alcoa, il gigante di
alluminio componente del Dow Jones. Gli analisti
prevedono che gli utili delle societa' componenti l'S&P
500 caleranno mediamente del 34% nel secondo trimestre,
per poi scendere ancora del 21% nel periodo compreso tra
luglio e settembre, prima di risalire del 60% negli
ultimi tre mesi dell'anno.
A livello settoriale, il comparto farmaceuttico (un
classico settore difensivo) e’ stato l’unico ad evitare
le perdite, contenuto il ribasso del comparto dei
consumi. Il colosso Pfizer e’ stato uno dei pochissimi
componenti dell’indice industriale a chiudere in rialzo,
assieme a Wal-Mart, JP Morgan ed Alcoa. I maggiori
ribassi all’interno del Dow Jones sono stati realizzati
da Du Pont, Caterpillar e General Electric.
I dubbi sulla forza del recupero economico hanno avuto
l’effetto di trascinare ulteriormente al ribasso le
quotazioni del petrolio, inficiando la performance
dell’intero settore. I futures con consegna agosto hanno
ceduto $1.12 a $62.93. La Commissione di Scambio dei
Futures sulle Commodity ha annunciato di essere sul
procinto di lanciare nuove normative volte a porre un
limite alle speculazioni. Intanto la banca Merrill Lynch
ha alzato le stime sui prezzi dell’oro nero per il 2009
e 2010.
Sugli altri mercati, sul valutario euro in calo nei
confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’
a New York il cambio tra le due valute e' di $1.3912. In
recupero l'oro. I contratti con scadenza agosto sono
avanzati di $4.80 a $929.10. Positivi infine i Titoli di
Stato. Il rendimento sui Treasury a 10 anni e’ sceso al
3.46% dal 3.5060% di lunedi'.
|
Fonte -
WallStreetItalia.com |
|