08 Luglio 2009 02:16 ROMA
PRECIPITA LA CRISI IN CINA, HU JINTAO ABBANDONA IL G8
di WSI
Il G8 dell'Aquila perde uno dei suoi attori principali.
A causa dell'aggravarsi delle violenze nello Xingjiang,
il presidente della Repubblica popolare cinese Hu Jintao
ha anticipato a ieri sera il suo rientro a Pechino e, di
conseguenza, non parteciperà al vertice degli otto
grandi nel capoluogo abruzzese.
I sanguinosi scontri nella regione della Xingjiang,
sconvolta dalla violenza etnica tra musulmani uighuri e
cinesi 'han', finora con oltre 150 morti e più di mille
feriti, oltre a un gran numero di arresti da parte della
polizia, ha spinto il presidente cinese - che ieri era
in visita in Toscana - a cambiare in tutta fretta il
programma del suo viaggio in Italia e a tornare
anticipatamente in patria. L'aereo di Hu Jintao è
partito dall'aeroporto di Pisa, diretto a Pechino.
Al summit dell'Aquila, che comincia oggi, mancherà
dunque il massimo rappresentante di una delle economie
trainanti dello scenario internazionale, oltre che della
nazione più popolosa del pianeta. La delegazione cinese,
comunque, rimane all'Aquila e parteciperà regolarmente
ai lavori del vertice.
Che i programmi 'italiani' del presidente cinese
stessero mutando lo si è capito ieri sera quando Hu
Jintao ha lasciato anticipatamente Firenze per
raggiungere Pisa. Il presidente, che avrebbe dovuto
dormire nel capoluogo toscano per poi raggiungere Roma
nella mattinata di oggi, al termine della cerimonia che
si è svolta nella sede della prefettura fiorentina si è
concesso un breve riposo in un albergo del centro di
Firenze e ha lasciato la città intorno alle 23,
preceduto da gran parte della delegazione.
Dopo di che, è arrivata la conferma sul suo rientro
anticipato in Cina, a causa dell'aggravarsi della crisi
nello Xingjiang, fornita da Tang Heng, primo consigliere
politico dell'ambasciata cinese in Italia. "Gli affari
interni e la situazione nello Xinjiang - ha detto -
hanno fatto partire in anticipo il presidente".
La partecipazione di Hu Jintao al G8 era particolarmente
attesa, sia perché in discussione ci sono anche i temi
della crisi economica mondiale, le prospettive di fine
recessione, il commercio globale e gli aiuti allo
sviluppo - questioni nelle quali il ruolo del 'colosso'
cinese viene ritenuto determinante - sia perché il
presidente della Repubblica popolare aveva in calendario
importanti incontri bilaterali, tra cui quelli col
presidente Usa Barack Obama e con la cancelliera Angela
Merkel.
E sicuramente anche in quelle occasioni non sarebbe
stato tralasciato il tema del rispetto dei diritti
umani, come era emerso già nelle precedenti giornate
della visita in Italia, in particolare nell'incontro al
Quirinale col presidente Giorgio Napolitano.
La Repubblica. All rights reserved
La Borsa di Tokyo chiude
per la sesta seduta di fila in ribasso
08.07.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la sesta seduta di
fila in ribasso. Il Nikkei ha perso il 2,4% a 9.420,75
punti ed il Topix il 2,3% a 888,54 punti. Ancora male
gli esportatori. Toyota (JP3633400001) ha perso il 3,3%,
Honda (JP3854600008) il 5,5%, Canon (JP3242800005)
l'1,5%, Panasonic (JP3866800000) l'1,3% e Sony
(JP3435000009) l'1,7%. Lo yen si è apprezzato oggi in
Asia ulteriormente rispetto al dollaro.
Tra i titoli dei produttori di robot e macchine per
l'industria. Komatsu (JP3304200003) ha perso il 3,5%,
Fanuc (JP3802400006) il 2,5%, Kubota (JP3266400005) il
4,4% e Hitachi Construction Machinery (JP3787000003) il
3,3%. Gli ordini di macchinari sono calati in Giappone a
maggio del 3%. Gli economisti avevano atteso un aumento
del 2%.
Tra i petroliferi Nippon Oil (JP3679700009) ha perso il
2%, Cosmo Oil (JP3298600002) l'1% e Inpex (JP3294430008)
l'1,4%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York
per la quinta seduta consecutiva in ribasso.
Aeon (JP3388200002) ha perso il 3,6% L'utile operativo
della seconda impresa giapponese del settore della
distribuzione è calato lo scorso trimestre di più del
60%.
Nel settore high-tech Tokyo Electron (JP3571400005) ha
chiuso in ribasso del 5,2%. Credit Suisse ha declassato
il titolo del secondo fornitore al mondo di
infrastrutture per la produzione di semiconduttori ad "Underperform".
Redazione Borsainside 8.30
08 Luglio 2009 09:47
TOKYO
Giappone:
+8,2% fallimenti societari
di ANSA
Dati del rapporto Tokyo Shoko Research sul primo
semestre 2009
(ANSA) - TOKYO, 8 LUG - Le bancarotte societarie hanno
segnato in Giappone un +8,2% nel primo semestre 2009, a
quota 8.169 unita', sui massimi degli ultimi 6 anni. E'
quanto emerge dal tradizionale rapporto della Tokyo
Shoko Research, che tiene conto dei fallimenti con
debiti superiori ai 10 milioni di yen (circa 80.000
euro). Il monte debiti a gennaio-giugno e' balzato del
47,3% ai massimi degli ultimi 5 anni, a quota 4.690
miliardi di yen (circa 36 miliardi di euro).
08 Luglio 2009 11:13
BRUXELLES
Pil:
Eurostat, crollo in Eurozona
di ANSA
Nel 1/o trimestre 2009 -2,5%, -4,9% su base annua
(ANSA) - BRUXELLES, 8 LUG - Il Pil di Eurolandia nel
primo trimestre del 2009 e' crollato del 2,5% rispetto
al trimestre precedente. Lo rende noto Eurostat. E' il
calo piu' marcato dalla nascita dell'euro. Nell'Ue il
calo e' stato invece del 2,4%. Su base annua, rispetto
al primo trimestre 2008, il Pil del primo trimestre e'
crollato del 4,9% nella zona euro e del 4,7% nell'Ue.
Nel quarto trimestre 2008 il tasso di crescita era stato
-1,8% in entrambe le zone. Il dato peggiore nella zona
euro resta quello della Germania (3,8%), poi seguita da
Olanda (-2,8%) e da Italia e Austria (-2,6%). Ma tutti
gli Stati membri hanno avuto un segno negativo, tranne
Polonia e Cipro. Nel primo trimestre dell'anno le spese
per i consumi delle famiglie sono diminuite dello 0,5%
nella zona dell'euro e dello 0,6% nell'Unione (dopo un
-0,4% e un -0,7% del trimestre precedente). Gli
investimenti hanno visto un crollo del 4,1% nella zona
dell'euro e del 4,5% nell'Unione (dopo un -4,1% e un
-3,4%), le esportazioni sono diminuite dell'8,8% nella
zona dell'euro e dell'8,3% nell'Ue-27 (dopo un -7,3% e
un -6,6%). Le importazioni hanno segnato un calo del
7,6% nella zona dell'euro e del 7,8% nell'Ue-27 (dopo
-5,2% e -5,4%). Tra i principali partner dell'Ue, il Pil
e' calato dell'1,4% negli Usa, mentre quello del
Giappone del 3,8%.(ANSA).
La Borsa di Shanghai
chiude in leggero ribasso, male i bancari
08.07.2009
Quasi tutte le principali borse della regione
Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in ribasso.
Lo Shanghai Composite ha perso lo 0,3% a 3.080,77 punti.
Il listino cinese è stato penalizzato dalla debole
performance dei bancari. Industrial and Commercial Bank
(CN000A0LB42) ha perso il 2,8%, China Construction Bank
(CN000A0HF1W3) il 2,8% e Bank of China (CNE1000001Z5) il
2%. Wang Huaqing, il commissario disciplinare
dell'organo di vigilanza del settore bancario cinese, ha
avvertito che l'aggressiva espansione del credito
rappresenta un rischio per le banche e una
concentrazione di prestiti ad alcune industrie potrebbe
danneggiare il sistema finanziario. Bene il settore
dell'industria automobilistica. Chongqing Changan
Automobile (CNE000000R36) ha guadagnato il 4,7% e SAIC
Motor (CNE000000TY6) l'1,8%. Secondo il quotidiano "Oriental
Morning Post" le vendite di automobili sarebbero
aumentate lo scorso mese in Cina di quasi il 60%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,8%
a 17.721,07 punti. Ancora male il settore petrolifero.
PetroChina (CN0009365379) ha perso il 2,3% e CNOOC
(HK0883013259) l'1,4%. Il prezzo del petrolio ha chiuso
ieri a New York per la quinta seduta di fila in ribasso.
Tra gli altri titoli dell'Hang Seng HSBC (GB0005405286)
ha perso lo 0,9%, China Mobile (HK0941009539) l'1%,
Cheung Kong Holdings (HK0001000014) il 2,1% e Li & Fung
(BMG5485F1445) il 2,7%. China Unicom (HK0762009410) ha
guadagnato il 5,1%. Goldman Sachs ha alzato il suo
target sul prezzo per il titolo del secondo operatore
cinese di telefonia mobile a HKD 10,10.
Tra gli altri listini della regione lo Straits Times a
Singapore ha perso lo 0,6%, il Taiwan Weighted a Taipei
lo 0,7% e il Kospi a Seul lo 0,2%. L'S&P/ASX 200 a
Sydney ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 12.30
08 Luglio 2009 13:14 ROMA
Abi: Draghi, risorse patrimoniali banche molto sopra i
minimi
di ANSA
Via la commissione massimo scoperto, task force su
remunerazioni
(ANSA)- ROMA, 8 LUG - ''Le risorse patrimoniali delle
banche italiane sono ampiamente al di sopra dei minimi
regolamentari''. Lo ha detto il governatore della Banca
d'Italia, Mario Draghi, nel suo intervento all'Assemblea
dell'Abi, osservando che tuttavia,'' e' necessario
comunque un rafforzamento dei coefficienti
patrimoniali''.Draghi ha poi annunciato che la Banca
d'Italia ha costituito una task force''per valutare gli
effettivi meccanismi di remunerazione'' dei manager
bancari.Il governatore della Banca d'Italia ha poi
spronato le banche a sostituire spontaneamente ''le
commissioni complesse e opache'' del massimo scoperto
''per ricondurre tutto all'applicazione trasparente dei
tassi di interesse''. Per Draghi e' necessario, inoltre,
'non far mancare il sostegno finanziario alle imprese
''. ''Entro questo mese - ha annunciato - la Banca
d'Italia varera' le disposizioni della nuova disciplina
di trasparenza dei servizi bancari e finanziari''. In
particolare, secondo Draghi, occorre ''mutare passo'' in
tema di antiriciclaggio ''Le numerose denunce all'autorita'
giudiziaria dimostrano - ha osservato- che le banche
sottovalutano la necessita' di un rigoroso adempimento
degli obblighi a loro carico.''Draghi ha quindi
avvertito i banchieri che quello che si prospetta
davanti e' ''un periodo difficile, non di breve
durata''. (ANSA).
08 Luglio 2009 14:20
L'AQUILA
G8, bozza documento economico: le persone al primo posto
di ANSA
Situazione rimane incerta, no al protezionismo
(ANSA) - L'AQUILA, 8 LUG - 'Impegnati a trattare la
dimensione sociale della crisi, ponendo le persone al
primo posto', afferma la bozza di dichiarazione del G8.I
grandi si impegnano a lavorare per 'assicurare una
stabilita' finanziaria globale' e 'eque condizioni
competitive internazionali': 'Riconfermiamo l'impegno a
mantenere liberi e aperti i mercati e a respingere il
protezionismo di ogni genere'. La situazione 'rimane
incerta e rimangono rischi significativi per la
stabilita' economica e finanziaria'. Arrivano i primi
segnali di ripresa: 'Notiamo - e' scritto nella bozza -
alcuni segnali di stabilizzazione delle nostre economie
e pensiamo che l'inversione di rotta sara' rafforzata
quando le nostre misure raggiungeranno il loro effetto
completo sull'attivita' economica e contribuiranno a
migliorare la fiducia e le aspettative'.''Abbiamo
concordato sulla necessita' di preparare strategie
appropriate per ridurre le misure straordinarie prese
per rispondere alla crisi, una volta che la ripresa
sara' assicurata'. Le strategie di uscita 'varieranno da
paese a paese, secondo le condizioni economiche interne
e delle finanze pubbliche'. Il documento sottolinea
anche la necessita' di una lotta ai paradisi fiscali e
confronto sulle misure per il rimpatrio dei capitali:
'Non possiamo continuare a tollerare grossi ammontari di
capitali nascosti per evadere il fisco'.(ANSA).
08 Luglio 2009 16:14
MILANO – Il Sole 24 Ore
Londra rafforza i poteri di controllo dell'Fsa sulle
banche
L'atteso giro di vite è arrivato: il cancelliere dello
Scacchiere Alistair Darling ha annunciato oggi la
riforma del sistema finanziario, studiata per prevenire
un'altra devastante crisi. Le banche saranno soggette a
una vigilanza più stretta e i correntisti avranno
maggiore tutela.
Il sistema di controllo resta invariato, in mano alla
‘triade' di Tesoro, Financial Services Authority (Fsa) e
Banca d'Inghilterra. Saranno però rafforzati i poteri di
vigilanza dell'Fsa, che potrà intervenire presso le
banche per impedire che assumano rischi eccessivi o che
paghino stipendi o bonus troppo alti e per verificare
che siano sufficientemente capitalizzate e liquide.
Verranno aumentate anche le multe e sanzioni contro gli
istituti e gli individui che violano le regole.
Verrà creato un nuovo Council for Financial Stability,
con rappresentanti del Tesoro, dell'Fsa e della Banca
centrale, che vigilerà sulla solidità del sistema
finanziario. Darling ha però dichiarato che non intende
intervenire per limitare le dimensioni delle banche,
come aveva consigliato il governatore Mervyn King, e ha
definito la proposta "semplicistica". Il sistema
finanziario è ormai troppo complesso e interconnesso, ha
spiegato Darling, e una banca di piccole dimensioni può
porre un rischio alla stabilità del sistema tanto quanto
una grande banca.
L'opposizione ha prontamente criticato le riforme
delineate da Darling. Il cancelliere-ombra conservatore
George Osborne le ha definite "una risposta del tutto
inadeguata" alla crisi finanziaria e ha detto che
dovrebbe essere la Banca d'Inghilterra ad avere maggiori
poteri di supervisione del settore bancario.
Le borse europee chiudono
di nuovo in ribasso, bene controtendenza SAP e STM
08.07.2009
Tutti i principali listini azionari europei hanno chiuso
anche oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso
l'1,1%, il DAX a Francoforte lo 0,6%, il CAC40 a Parigi
l'1,3%, il FTSE MIB a Milano il 2% e lo SMI a Zurigo lo
0,8%. Esattamente come ieri le borse del Vecchio
Continente hanno cercato oggi di reagire. Gli orsi si
sono però ancora una volta affermati a causa delle
perdite di Wall Street.
Tra i titoli bancari britannici Barclays (GB0031348658)
ha perso il 3%, Royal Bank of Scotland (GB0006764012) il
4,5% e Lloyds Banking Group (GB0008706128) il 3,5%.
Alistair Darling, il Ministro delle Finanze del Regno
Unito, ha annunciato che le banche saranno soggette in
futuro a una più stretta vigilanza per prevenire
un'altra grave crisi del sistema finanziario.
I titoli dei produttori di commodities hanno sofferto
anche oggi. Nel settore minerario Anglo American
(GB0004901517) ha perso il 3,9%, Rio Tinto
(GB0007188757) l'1,3% e Xstrata (GB0031411001) il 3,8%.
I prezzi dei metalli di base sono scesi oggi a Londra.
Tra i petroliferi Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) ha
chiuso in ribasso dello 0,6%, BP (GB0007980591) dello
0,6%, Total (FR0000120271) dello 0,8% e Eni
(IT0003132476) dello 0,6%. Il prezzo del petrolio è
caduto oggi a New York anche al di sotto di quota $61 al
barile.
SAP (DE0007164600) ha guadagnato a Francoforte il 2,3%.
Jefferies ha alzato oggi il suo rating sul titolo del
colosso del software a "Buy".
STMicroelectronics (NL0000226223) ha guadagnato a Parigi
lo 0,4%. Bank of America ha alzato oggi il suo rating
sul titolo del primo produttore europeo di
semiconduttori a "Buy" (per ulteriori dettagli clicca
qui).
A Zurigo Holcim (CH0012214059) ha perso il 4,5%. Il
gigante del cemento ha avvertito oggi di attendersi un
difficile 2009.
Redazione Borsainside 19.00
08 Luglio 2009 19:20
WASHINGTON
Fmi:
Blanchard, il peggio e' passato
di ANSA
Ripresa arriva, ma e' fragile e la disoccupazione
aumentera'
(ANSA)- WASHINGTON, 8 lug - ''Il peggio e' passato. La
ripresa sta arrivando, ma sara' fragile''. Lo ha detto
il capo economista del Fmi, Olivier Blanchard.L'economia
mondiale - ha spiegato - si trova fra due forze opposte:
una la spinge verso la crescita, l'altra al ribasso.
''La buona notizia - spiega Blanchard - e' che le forze
che rallentano l'economia stanno diminuendo di
intensita'. La cattiva e' che le forze verso la crescita
sono ancora deboli''. Secondo l'economista, l'equilibrio
fra le due forze in atto si sta spostando lentamente
verso la crescita ''e questo ci porta a predire - ha
detto - che, nonostante il mondo sia ancora in
recessione, la ripresa sta arrivando''. Blanchard ha
pero' osservato che un tasso di crescita del 2,5%, per
l'economia mondiale nel 2010, rappresenta una revisione
positiva rispetto alle precedenti stime, ma e' inferiore
al tasso di crescita necessario al mantenimento di una
disoccupazione costante.''Per questo, ha concluso,
prevediamo un ulteriore aumento della disoccupazione,
probabilmente fino al 2010''. Secondo Blanchard, i
governi devono ora fronteggiare 4 sfide principali:
proseguire gli sforzi nelle politiche monetarie, fiscali
e finanziarie; continuare a risanare il mercato
finanziario e, se necessario, ricapitalizzare le banche;
assicurare una ripresa dei consumi; preparare exit
strategy sul fronte fiscale, monetario e finanziario.
(ANSA).
08 Luglio 2009 22:00 ROMA
Fortune: Shell regina assoluta mondo
di ANSA
Dieci italiane su 500 imprese leader
(ANSA) - ROMA, 8 LUG - E' la Shell la regina tra le 100
imprese leader al mondo. A decretare il successo della
compagnia e' la classifica 'Global 500' di Fortune. La
classifica ordina in base al fatturato le piu'
importanti societa' internazionali. Al secondo posto
l'americana Exxon Mobil, al terzo la catena di grandi
magazzini Wal Mart. Tra i 500 big, 10 le imprese
italiane. La prima e' l'Eni, al 17/o posto , seguita da
Assicurazioni Generali (47/a), da Unicredit (58/a), Enel
(62/a) e Fiat (64/a). Il primo nome made in Italy che si
incontra passando in rassegna la classifica e' dunque
quello dell'Eni, al 17/o posto con un fatturato di circa
159 miliardi di dollari. Per il cane a sei zampe si
tratta di un bel salto in avanti, visto che nella
precedente lista di Fortune la societa' si trovava al
27/o posto. Distanziata Assicurazioni Generali, seconda
tra le italiane, al 47/o posto, in questo caso in
discesa dal 34/o posto conquistato nell'ultima
classifica. La compagnia del Leone e' comunque seconda
nel mondo delle assicurazioni, preceduta solo da Japan
Post Holdings, undicesima, e seguita da Axa. Ancora tra
le imprese italiane spiccano poi Unicredit (58/a), Enel
(62/a) e Fiat (64/a). Fuori dalle prime 100, ma comunque
piazzate in classifica, Intesa San Paolo, al 137/o
posto, Telecom Italia (al 166/o), Poste Italiane (al
339/o), Finmeccanica (al 399/o) e infine Premafin
Finanziaria. (ANSA).
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WALL
STREET: APRE IN RIALZO
INCORAGGIATA DAL FMI
08 Luglio 2009 15:35 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
Migliorate le stime per la
crescita globale dell'economia nel 2010. Ma in attesa
dell'inizio della stagione delle trimestrali, gli
investitori non vogliono sbilanciarsi. Obama partecipa
oggi al suo primo G-8. Google lancia la sfida a
Microsoft.
Partenza positiva per l'azionario americano, che
tentera' di recuperare parte del terreno perso ieri,
quando i listini hanno toccato i minimi di due mesi. A
incoraggiare gli investitroi sono le previsioni piu'
ottimistiche del Fondo Monetario Internazionale, anche
se negli acquisti non c'e' troppa convinzione in vista
del tanto atteso inizio della stagione delle
trimestrali.
Il FMI prevede che l'anno prossimo la ripresa economica
globale sara' piu' sostenuta rispetto a quanto previsto
in aprile (+2.5% da +1.9%), con il sistema finanziario
in via di stabilizzazione e con la fase di contrazione
negli Stati Uniti e in Giappone che rallentera'
gradualmente.
Intanto la persistente debolezza dei prezzi del
petrolio, scivolati sotto quota $62 e protagonisti della
serie negativa piu' lunga da dicembre, limita i
guadagni, con gli investitori che interpretano
l'andamento degli scambi sull'energetico come un segnale
di debolezza dell'economia.
Dopo il suono della campanella i trader conosceranno i
risultati di Alcoa, che attendono con impazienza per
vedere se il gigante dell'alluminio potra' infondere
nuova fiducia ad un mercato da un po' di tempo in
difficolta'. Stando alle previsioni degli analisti nel
periodo aprile-giugno il colosso produttore di metalli
dovrebbe chiudere con un EPS in calo di $0.38. Si
tratterebbe del terzo trimestre consecutivo in rosso.
Per quanto riguarda le societa' componenti l'S&P 500,
gli economisti si aspettano in media un calo degli utili
del 36%.
Mentre i leader del Gruppo degli Otto sono impegnati nel
primo giorno del summit a L'Aquila, in calendario macro
non sono previsti appuntamenti di rilievo. Alle 21
italiane il mercato conoscera' i numeri relativi al
credito al consumo di maggio.
In ambito di notizie societarie, Amgen balza di oltre il
10% dopo che la societa' farmaceutica ha annunciato che
i test conclusivi del denosumab, il suo farmaco per il
trattamento di tumori in fase avanzata, tra cui
l'osteoporosi, hanno evidenziato risultati migliori di
quelli del Zometa prodotto da Novartis. Cionostante i
titoli della societa' svizzera si muovono in progresso.
Intanto NRG Energy ha rifiutato l'offerta migliorata
lanciata da Exelon, che ha messo sul piatto $8 miliardi
in titoli, sostenendo che sottovaluta il valore reale
dell'azienda.
Sotto i riflettori il gigante Internet Google, che ha
annunciato il lancio del sistema operativo di sua
proprieta'. Inizialmente pensato per i portatili, il
programma verra' montato anche sui Pc, nel tentativo di
sfidare Microsoft sul suo terreno. In seguito alle
notizie il gigante del software scambia in ribasso
dell'1.5%, mentre Google corre dell'1%.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio scivolano per la sesta seduta
consecutiva, la serie negativa piu' lunga da dicembre. I
futures con consegna agosto sono in calo di $1.05 a
$61.88 al barile. Sul valutario, l'euro scambia in
ribasso nei confronti del dollaro, attestandosi a quota
1.3915. Cede terreno l'oro, a $917.60 (-$11.50) l’oncia.
In rialzo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il
rendimento sul benchmark decennale e’ sceso a 3.4400 dal
3.4600% di martedi'.
WALL
STREET:
POCO MOSSA, NON RIESCE IL RIMBALZO
08 Luglio 2009 22:14 NEW
YORK -
WSI ______________________________________________
In rialzo frazionale DJIA e
Nasdaq, negativo l'S&P500. L'FMI rivede le stime sulla
crescita economica, ma la debolezza del comparto
energetico mette un freno agli acquisti. Petrolio in
calo per la sesta seduta consecutiva.
Seduta volatile e nervosa per Wall Street, che riesce
appena a risollevarsi dalla linea di parita' dopo averla
attraversata piu' volte nell'arco della giornata.
Fallisce dunque il tentativo di rimbalzo dopo il tonfo
della giornata precedente che aveva visto gli indici
arretrare di oltre il 2%. Il Dow Jones ha guadagnato lo
0.18% a 8178, l’S&P500 ha ceduto lo 0.17% a 879, il
Nasdaq e’ avanzato dello 0.06% a 1747.
Il Fondo Monetario Internazionale ha migliorato le stime
sulla crescita economica globale (+2.5% da +1.9%),
evidenziando la stabilizzazione del sistema finanziario
in parallelo ad un rallentamento della fase di
contrazione negli Stati Uniti e in Giappone.
Tuttavia, a limitare il rialzo giornaliero degli indici
e’ stata la debolezza del comparto energetico che ha
risentito del sesto calo consecutivo del petrolio,
arretrato di $2.69 a $60.14 (futures con scadenza
agosto).
"Non c’e’ veramente nulla al momento che possa spingere
gli investitori a rientrare sull’azionario" ha
dichiarato Kurt Karl, chief U.S. economist di Swiss Re.
"Nulla di cui essere veramente eccitati". Il mercato
sembra aver gia’ digerito l’ultima tornata di news
economiche negative (occupazione e attivita’
manifatturiera), gli indici Dow Jones ed S&P500 sono in
calo del 7% circa dai massimi toccati lo scorso 12
giugno.
L’attenzione e’ ora puntata dunque sulla stagione degli
utili trimestrali. Le attese degli analisti non sono
delle migliori ed indicano un calo medio di circa il 30%
dei profitti per le aziende facenti parte dell’S&P500
negli ultimi tre mesi di attivita’. Come di consueto,
Alcoa sara’ il primo componente del Dow Jones a
diffondere i risultati fiscali, disponibili subito dopo
la chiusura delle borse.
Tra gli altri titoli dell'indice industriale, i migliori
rialzi sono stati registrati dalle societa' di prodotti
di largo consumo Johnson & Johnson e Procter & Gamble,
mentre ad accusare le maggiori perdite sono stati Bank
of America, Verizon ed Intel, con General Electric
maglia nera.
Dalla prima giornata del summit a L'Aquila e' emerso che
gli otto capi dei piu' grossi Paesi industrializzati
hanno convenuto sul fatto che l'economia e' in fase di
stabilizzazione, ma che e' ancora troppo presto per
ridurre gli sforzi relativi ai massicci piani di stimolo
per la crescita operati nei mesi scorsi
Sugli altri mercati, sul valutario euro in calo nei
confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di
mercoledi' a New York il cambio tra le due valute e' di
$1.3870. In calo l'oro. I contratti con scadenza agosto
sono arretrati di $19.80 a $909.30. Positivi infine i
Titoli di Stato. Il rendimento sui Treasury a 10 anni e’
sceso al 3.2890% dal 3.46% di martedi', in seguito ad
un'asta andata a buon fine.
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Fonte -
WallStreetItalia.com |
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