09 Luglio 2009 00:25 NEW
YORK
USA: IN 22 ANNI MAI COSI' TANTI APPARTAMENTI VUOTI
di WSI
Il tasso ha toccato livelli record nel secondo
trimestre, con l'incremento della disoccupazione che ha
ridotto la domanda in una stagione solitamente propizia.
I prezzi degli affitti continuano a scendere: la media
e' di $975 al mese.
La percentuale di appartamenti rimasti vacanti negli
Stati Uniti ha raggiunto i livelli piu' alti da 22 anni
a questa parte, con il tasso di disoccupazione che
continua a compromettere la domanda in quella che invece
e' solitamente una stagione propizia per il mercato
immobiliare.
Gli affitti sono crollati specialmente nelle aree che
piu' hanno subito tagli al personale operaio, come New
York e San Jose, in California, e nei mercati dove molte
case e condominii ipotecati sono stati trasformati in
proprieta' immobiliari in affitto, come Las Vegas e
Orange County, in California.
Il numero di abitazioni vacanti su scala nazionale e'
cresciuto del 7.5% nel periodo compreso tra aprile e
giugno, in rialzo dal 6.1% dell'anno precedente, secondo
i dati raccolti da Reis, societa' di ricerca immobiliare
newyorchese, e pubblicati nell'edizione online Wall
Street Journal. Dei 79 mercati presi in esame, 45 hanno
evidenziato un incremento del tasso di "vacancy".
In primavera ed estate di solito il giro d'affari della
maggior parte degli appartamenti in affitto registra
miglioramenti che non si vedono invece negli altri
periodi dell'anno. Cio' significa che i cali potrebbero
avere un impatto notevole sul fatturato dei proprietari
immobiliari.
All'inizio il rallentamento del mercato del mattone ha
offerto ai "landlord" l'opportunita' di lucare sugli
affittuari. Ma le crescenti perdite di posti di lavoro
hanno frantumato tutti i guadagni accumulati grazie alla
crisi immobiliare. Gli appartamenti vacanti hanno
iniziato ad aumentare di numero alla fine del 2007,
prima di accelerare con ancora piu' decisione
nell'autunno dell'anno scorso, quando l'economia si e'
ulteriormente deteriorata.
I prezzi degli affitti nel frattempo diminuiscono al
ritmo piu' sostenuto degli ultimi dieci anni. Gli
affitti effettivi, che comprendono le concessioni fatte
dai proprietari immobiliari, come ad esempio un mese
gratis, e' scesa dell'1.1% nel primo trimestre e dello
0.9% nei tre mesi successivi, ad una media di $975 al
mese. Il calo complessivo accumulato nella prima meta'
dell'anno e' il piu' marcato da quando Reis ha iniziato
a raccogliere i dati nel 1999.
Il ribasso percentuale piu' marcato in assoluto e' stato
registrato a San Jose, dove gli affitti effettivi sono
scivolati del 2.9% a $1.430 di media. New York City ha
subito invece la flessione maggiore nell'arco di 12
mesi, scendendo a 5.8% a una media di $2.680. "E' uno
dei peggiori secondi trimestri che io abbia mai visto",
ha detto al Wall Street Journal Ron Johnsey, presidente
di Axiometrics, una societa' di ricerca immobiliare.
Gli appartamenti vacanti tendono ad aumentare di numero
durante i periodi in cui la disoccupazione e' alta
perche' diminuiscono le persone che si possono
permettere di pagare le rate da soli. Chi inizialmente
era intenzionato a prendere una casa in affitto, spesso
preferisce trasferirsi dai familiari o condividere la
stanza con qualcun altro. Quelli che invece sono in
grado di pagare un affitto diventano in ogni modo piu'
attenti a dove e come spendere i propri soldi, puntando
a risparmiare ove possibile.
"Hanno veramente bisogno di una camera da letto extra,
di una terrazza o della vista sulla piscina"?, si chiede
Alexander Goldfarb, analista di Sandler O'Neill &
Partners LP.
La Borsa di Tokyo
continua a scendere, ancora vendite sugli esportatori
09.07.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la settima seduta
di fila in ribasso. Il Nikkei ha perso l'1,4% a 9.291,06
punti ed il Topix l'1,7% a 873,91 punti. Tra gli
esportatori Toyota (JP3633400001) ha perso il 2%, Honda
(JP3854600008) il 2,7%, Canon (JP3242800005) l'1,5%,
Panasonic (JP3866800000) il 2,1% e Sony (JP3435000009)
il 2,8%. Lo yen è salito ieri rispetto al dollaro ai
suoi più alti livelli degli ultimi cinque mesi. Yamaha
Motor (JP3942800008) ha chiuso in calo dell'1,3%. Nomura
ha avviato la copertura sul titolo del secondo
produttore al mondo di motociclette con "Reduce".
Tra i petroliferi Nippon Oil (JP3679700009) ha perso
l'1,6%, Cosmo Oil (JP3298600002) l'1,7% e Inpex
(JP3294430008) lo 0,6%. Il prezzo del petrolio ha chiuso
ieri a New York in ribasso del 4,4%.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines
(JP3362700001) ha guadagnato lo 0,5%, Kawasaki Kisen
Kaisha (JP3223800008) ha chiuso invariato e Nippon Yusen
(JP3753000003) ha perso lo 0,3%. Nikko Citigroup ha
alzato il suo rating su Mitsui O.S.K. Lines e su Nippon
Yusen. Il broker si attende un aumento delle
importazioni di minerale di ferro da parte della Cina e
di conseguenza un incremento delle tariffe per il
trasporto navale delle merci.
Mitsubishi Motors (JP3899800001) ha chiuso in rialzo
dello 0,6%. Secondo delle voci di stampa l'impresa
giapponese collaborerà con Peugeot (FR0000121501) nello
sviluppo e nella produzione di componenti per veicoli
ibridi plug-in.
Redazione Borsainside 8.30
09 Luglio 2009 10:50
L'AQUILA
G8: via alla seconda giornata, guardando ai 'nuovi
grandi'
di ANSA
Formato si allarga a Brasile, India, Messico e Sudafrica
(ANSA) - L'AQUILA, 9 LUG - Il G8 dell'Aquila, al via
della seconda giornata, guarda ai Paesi dalle economie
emergenti ed a quelli piu' colpitio dalla crisi.Questa
mattina il formato del G8 si allarghera', e Brasile,
India, Messico e Sud Africa, insieme alla Cina
siederanno al tavolo dei Grandi per rivendicare
attenzione e rispetto per le loro tesi. La giornata
sara' chiusa con la cena offerta dal presidente
Napolitano ai leader del vertice e ai rappresentanti
delle piu' importanti organizzazioni internazionali.
09 Luglio 2009 12:11
MILANO – Il Sole 24 Ore
Bce, gli aiuti alle banche macigno sui bilanci pubblici
C'è una spada di Damocle sui bilanci pubblici
dell'eurozona: le passività potenziali legate agli
interventi a sostegno del settore bancario potrebbero
avere, nel 2009, un impatto massimo previsto pari a
circa il 20% del Pil dell'area. È il calcolo che fa la
Bce nel Bollettino mensile di luglio.
La Bce indica, tra i big dell'eurozona, passività
potenziali in Germania pari al 6,3% del Pil e un impatto
massimo previsto che sale al 18,7%. Nessun impatto,
invece, degli interventi a sostegno delle banche in
Italia, dove, di fatto, non sono stati effettuati
salvataggi.Lo stesso vale per Cipro, Malta, Slovenia e
Slovacchia.
Complessivamente, le misure introdotte porteranno ad un
aumento del debito pubblico nell'area euro pari al 3,3%
del Pil entro la fine del 2009 (vedi tabella). I Paesi
che potrebbero registrare le passività più elevate sono
Irlanda (con un impatto sui conti massimo stimato al
242% del Pil), Paesi Bassi (35%), Belgio (34,6%) e
Slovenia (33,2%). Nel Bollettino mensile si ribadisce la
richiesta fatta la settimana scorsa dal presidente
Trichet: i paesi con ampio disavanzo e debito (non si
fanno nomi ma l'Italia corrisponde all'identikit) dal
2011, quando, complice la ripresa, andranno
intensificati gli sforzi di risanamento dovranno
adoperarsi per un aggiustamento strutturale che dovrebbe
raggiungere almeno l'1% del pil su base annue e
correggere così gli ingenti squilibri di bilancio
accentuati dalla crisi. Si dovrà quindi superare in
misura significativa il valore di riferimento dello 0,5%
del pil su base annua stabilito nel patto di stabilità e
crescita.
Nel suo bollettino mensile la Bce parla anche del taglio
dei tassi. La sforbiciata di oltre tre punti in soli
sette mesi si sta trasmettendo sui prestiti a famiglie e
imprese, e «dovrebbe seguitare a sostenere l'attività
economica nel prossimo periodo». La politica monetaria
espansiva dell'Eurotower dovrebbe quindi trasmettersi
«progressivamente» sull'economia reale, per effetto
dello sfasamento temporale con cui manifesta i propri
effetti. L'economia di Eurolandia tornerà a registrare
tassi di crescita positivi del prodotto interno lordo
«entro la metà del 2010». Ci sarà una «persistente
debolezza» nel resto del 2009 e, dopo una «fase di
stabilizzazione», una successiva ripresa.
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai e Hong Kong tornano a salire
09.07.2009
La maggior parte delle principali borse della regione
Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,4% a 3.123,03
punti. In spolvero il settore dell'industria
automobilistica. SAIC Motor (CNE000000TY6) ha chiuso in
rialzo dell'8,6%, FAW Car (CN0009095802) del 10%,
Dongfeng Automobile (CNE000000ZT3) del 3% e Beiqi Foton
Motor (CNE000000WC6) del 5,7%. Le vendite di automobili
sono cresciute a giugno in Cina del 36,5%. Molto bene
anche il settore della siderurgia. Baoshan Iron & Steel
(CN0005910731) ha guadagnato l'1,9%, Tangshan Iron &
Steel (CNE000000H20) il 5,3% e Wuhan Iron & Steel
(CNE000000ZZ0) l'1,8%. La produzione di acciaio grezzo è
aumentata lo scorso mese in Cina ai suoi più alti
livelli dall'inizio di quest'anno. I titoli delle linee
aeree hanno beneficiato del nuovo calo del prezzo del
petrolio. Nel settore delle linee aree Air China
(CNE1000001S0) ha guadagnato il 5,4% e China Southern
Airlines (CN0009084145) il 3,2%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,4%
a 17.790,59 punti. Dopo le perdite delle scorse sedute
molti titoli del listino della città costiera hanno
registrato oggi una ripresa. China Mobile (HK0941009539)
ha guadagnato l'1%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014)
l'1,6%, PetroChina (CN0009365379) l'1% e China Life
(CN0003580601) il 5,2%. HSBC (GB0005405286) e Li & Fung
(BMG5485F1445) hanno perso rispettivamente lo 0,4% e
l'1,1%.
Tra gli altri listini della regione lo Straits Times a
Singapore ha guadagnato il 2,1% e il Taiwan Weighted a
Taipei l'1,2%. Il Kospi a Seul ha chiuso invariato,
l'S&P/ASX 200 a Sydney ha perso lo 0,1%.
Redazione Borsainside 12.30
09 Luglio 2009 15:59
L'AQUILA
G8: riunione G14 sara' stabile e strutturata
di ANSA
In bozza dichiarazione mercati aperti, uniti per ripresa
globale
(ANSA) - L'AQUILA, 9 LUG - La riunione del G14
nell'ambito dei vertici del G8 sara' stabile e
strutturata. Lo hanno deciso i leader riuniti oggi
all'Aquila. Nella bozza di dichiarazione congiunta del
G14 si legge l'impegno a resistere al protezionismo e
promuovere mercati aperti a commercio e
investimenti.'L'economia globale riprenda la crescita
lungo un cammino equilibrato e sostenibile a beneficio
di tutti, soprattutto dei piu'
vulnerabili''.Fondamentale inoltre la mobilitazione
delle risorse per l'Africa. I paesi del G8 e del G5
oltre all'Egitto e la Svezia, come presidente di turno
Ue, riaffermano inoltre l'impegno a combattere il
protezionismo e si impegnano a ad astenersi ''da
svalutazioni concorrenziali delle nostre valute'' e
promuovere ''un sistema monetario stabile e ben
funzionante''. Riaffermato anche l'impegno a chiudere
gli accordi di Doha entro il 2010. Secondo il documento,
suscettibile di cambiamenti, i Paesi danno mandato ''ai
ministri incaricati del commercio di esplorare
immediatamente ogni possibilita' di impegno diretto e di
incontrarsi prima del vertice'' del G20 di
Pittsburgh.(ANSA).
09 Luglio 2009 16:41
MILANO – Il Sole 24 Ore
L'obiettivo è chiudere il Doha Round entro il 2010
L'AQUILA – I paesi del G-8 e del G-5 (Cina, India,
Messico, Sud Africa, Brasile), più l'Egitto ospite della
presidenza italiana e la Svezia quale paese presidente
di turno della Ue (nel siglario del vertice si parla
comunque di G-14) si impegnano a «cercare una
conclusione ambiziosa ed equilibrata al Doha Round nel
2010» e danno mandato ai ministri del Commercio di
«esplorare immediatamente ogni possibilità di impegno
diretto nell'ambito della Wto e di incontrarsi prima del
vertice (G-20, ndr) di Pittsburgh» in programma il 24 e
25 settembre. Così si legge nella bozza di dichiarazione
congiunta intitolata "Promuovere l'agenda globale".
I paesi del G-14 confermano la volontà di cooperare
affinché «l'economia globale riprenda la crescita lungo
un cammino equilibrato, equo e sostenibile a beneficio
di tutti, soprattutto dei più vulnerabili». È quanto si
legge nella bozza della dichiarazione congiunta G8 più
G5 attualmente in discussione al vertice dell'Aquila. La
bozza prosegue con l'impegno a un lavoro comune «per
assicurare una ripresa verde globale». Secondo il
documento, suscettibile di cambiamenti, vengono
incoraggiati «lo sviluppo, la diffusione e il
trasferimento da noi concordato di tecnologie pulite, a
basso carbonio, riducendo le emissioni e aumentano
l'efficienza energetica».
I paesi del G-14 riaffermano l'impegno a combattere il
protezionismo e si impegnano a ad astenersi «da
svalutazioni concorrenziali delle nostre valute» e
promuovere «un sistema monetario stabile e ben
funzionante». E proseguono: «Abbiamo deciso di
continuare il nostro partenariato per i prossimi due
anni a condizioni paritarie». Sottolineano inoltre che
si tratterà di un processo orientato ai risultati,
concentrato sulle sfide globali di interesse comune e
cruciali.
Nel corso della riunione a livello G-14 la Cina ha
affermato che vuole una riforma graduale del sistema
valutario internazionale «per una maggiore
diversificazione della moneta di riferimento». Il
direttore del servizo stampa e informazione del
ministero degli Esteri cinese Ma Daoxu, in un incontro
con i giornalisti dopo la riunione del G-14, ha spiegato
inoltre che l'accordo raggiunto in sede G-8 sui
cambiamenti climatici
non vincola il governo di Pechino, che ritiene
fondamentale la necessità per i paesi sviluppati di
prendere in considerazione «le diverse condizioni» dei
paesi emergenti e in via di sviluppo.
09 Luglio 2009 16:42 NEW
YORK
CALCIO: INTER E MILAN CAMPIONI.. DEL DEBITO
di SOLE 24 ORE
Stilata la classifica dei club sulla base del rapporto
tra il patrimonio netto e il totale delle passività
iscritte nello stato patrimoniale. Le due milanesi le
piu' indebitate. Societa' piu' "pulite" Bologna, Bari,
Livorno e Cagliari.
Stilata la classifica delle squadre della Serie A sulla
base del rapporto tra il patrimonio netto e il totale
delle passività iscritte nello stato patrimoniale.
Per l'Inter 394 milioni di euro di debiti, 392 milioni
per il Milan. Male, anche se ben distanziate, le romane
(Roma 128 milioni, Lazio 165 milioni) e la Juventus (147
milioni), mentre le societa' con la passivita' piu'
limitata sono Bologna (13 milioni), Cagliari (16
milioni), Livorno e Bari (queste ultime due provenienti
dalla Serie cadetta).
Per la Fiorentina 80 milioni di euro di passivo, cosi'
come il Genoa, 71 invece per il Napoli. In "zona Uefa"
si piazzano anche Sampdoria e Udinese con 77 milioni e
75 milioni rispettivamente.
09 Luglio 2009 16:44
L'AQUILA
G8: Cina vuole riforma graduale del sistema valutario
di ANSA
Accordo su clima non vincola Repubblica popolare
(ANSA) - L'AQUILA, 9 LUG - La Cina vuole una riforma
graduale del sistema valutario internazionale ''per una
maggiore diversificazione della moneta di riferimento''.
Lo ha detto il direttore del servizio stampa del
ministero degli esteri cinese Ma Daoxu all'Aquila che ha
precisato come l'accordo raggiunto sul clima non vincoli
la Cina,che ritiene fondamentale la necessita' per i
paesi sviluppati di prendere in considerazione 'le
diverse condizioni' dei paesi emergenti.Lodi infine per
ruolo da moderatore di Berlusconi.
09 Luglio 2009 18:45 ROMA
Aig: cede il 10% a Wall Street dopo valutazione
Citigroup
di ANSA
Gli analisti vedono valore zero compagnia dopo rimborsi
pubblici
(ANSA) - ROMA, 9 LUG -Il gruppo Aig salvato dal governo
Usa cede il 10% a Wall Street sui rimborsi di aiuti da
restituire e Citigroup parla di azzeramento valori.Nel
caso, una vera catastrofe specie per gli investitori
privati. Un analista di Citigroup spiega che c'e' il 70%
di possibilita' che il valore della compagnia possa
scendere a zero una volta completato il rimborso degli
aiuti pubblici.
09 Luglio 2009 19:47
L'AQUILA
G8: Obama, sul clima abbiamo fatto passi avanti
importanti
di ANSA
Il presidente americano, dobbiamo dare forma al nostro
futuro
(ANSA) - L'AQUILA, 9 LUG - All'Aquila sono stati fatti
'passi avanti importanti' nella lotta al cambiamento
climatico e al surriscaldamento, ha detto Barack Obama.
Il presidente americano, nella conferenza stampa con
Silvio Berlusconi dopo la riunione del Major Economies
Forum (Mef) al G8, ha tra l'altro ringraziato il premier
'per l'eccellente ospitalita' sua e degli italiani
tutti'. ''Dobbiamo dare forma al nostro futuro e non
lasciare che gli eventi lo facciano per noi'', ha detto
Obama. Il presidente americano ha discusso le
conclusioni sul clima parlando nella caserma della
Guardia di Finanza a Coppito. Obama ha sottolineato tra
l'altro che c'e' un accordo tra i Grandi del mondo per
raddoppiare gli investimenti nella tecnologia pulita e
nella ricerca entro il 2015. Il presidente ha parlato
prima di prender posto per la cena allo stesso tavolo
con il leader libico Muammar Gheddafi. Una circostanza
che non crea problemi, ha detto un funzionario della
Casa Bianca, Denis McDonough. ''Il presidente Obama - ha
spiegato McDonough - desidera continuare a dare il suo
contributo a quello che gia' considera un vertice di
grande successo. E non intende scegliere a quali leader
dare la mano e a quali non darla: sara' ben lieto di
salutare tutti coloro che incontrera'''. (ANSA).
09 Luglio 2009 20:28 NEW
YORK
FMI,
DISOCCUPAZIONE: IN CRESCITA NEL 2010. E FORSE ANCHE NEL
2011
di ANSA
Cosi'il direttore generale Fmi, Dominique Strauss-Kahn
all'Aquila. 'Qualunque cosa accade sui tempi della
ripresa - ha sottolineato - piu' lunghi saranno gli
effetti sul mercato del lavoro'.
La disoccupazione e' attesa in 'crescita nel 2010 e
forse anche nel 2011'. Cosi'il direttore generale
Fmi,Dominique Strauss-Kahn all'Aquila. 'Qualunque cosa
accade sui tempi della ripresa - ha sottolineato- piu'
lunghi saranno gli effetti sul mercato del lavoro. La
disoccupazione aumentera' nel 2010 e forse anche nel
2011, dipende dai paesi'.
Per il direttore Fmi 'sulla crisi economica e' stato
evitato il peggio ma non c'e' spazio per
l'autocompiacimento'. E' ancora presto per avviare 'exit
strategy' rispetto ai piani messi in campo per far
fronte alla crisi, ma bisogna cominciare a pensarci
secondo il direttore del Fondo Monetario internazionale.
'Gli stimoli erano necessari ma le conseguenze sul piano
dell'equilibrio dei conti pubblici erano inevitabili.
Non siamo al punto di lanciare exit strategies ma
bisogna cominciare a pensarci''. Il direttore del Fmi ha
poi rimarcato il concetto con un'immagine: ''La casa
bruciava, l'abbiamo inondata d'acqua, ora dobbiamo
drenare quest'acqua''.(ANSA).
|