Borsa di Tokyo positiva,
Nikkei +0,7%
22.07.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rialzo. Il
Nikkei ha guadagnato lo 0,7% a 9.723,16 punti ed il
Topix lo 0,6% a 906,58 punti. Per il Nikkei si è
trattato della sesta seduta positiva di fila. In luce i
titoli dei produttori di computer. Toshiba
(JP3592200004) ha guadagnato il 5% e Fujitsu
(JP3818000006) il 3,8%. Apple (US0378331005) ha
pubblicato ieri dopo la chiusura delle contrattazioni a
Wall Street una trimestrale migliore delle attese del
mercato. Shin-Etsu Chemical (JP3371200001) ha guadagnato
il 4,9%. Il primo produttore al mondo di wafer di
silicio ha confermato delle voci di stampa secondo cui
potrebbe alzare i suoi prezzi. La solidità dello yen ha
penalizzato gli esportatori. Toyota (JP3633400001) ha
perso lo 0,6%, Canon (JP3242800005) l'1,6%, Panasonic
(JP3866800000) lo 0,1% e Sony (JP3435000009) lo 0,9%. Il
dollaro è sceso oggi in Asia fino a 93,30 yen. Nel
settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines
(JP3362700001) ha chiuso in ribasso dell'1,5%, Kawasaki
Kisen Kaisha (JP3223800008) dello 0,3% e Nippon Yusen
(JP3753000003) dello 0,2%. Il Baltic Dry, l'indice che
misura i costi del trasporto navale delle merci, ha
perso ieri l'1,6%.
Redazione Borsainside 8.30
22 Luglio 2009 10:47 ROMA
Crisi: rapporto Cnel, a rischio mezzo mln posti lavoro
di ANSA
Disoccupazione potrebbe sfiorare 9% in 2009, Pil -5,7%
(ANSA) - ROMA, 22 LUG - Sino a 500mila posti di lavoro
sono a rischio nel 2009 per effetto della crisi. Lo
rileva il Rapporto sul mercato del lavoro del Cnel. E'
la prospettiva peggiore per i prossimi mesi, ma la stima
e' di una perdita di 350-500mila unita' di forza lavoro.
I disoccupati potrebebro salite di 270-400mila unita',
con un tasso di disoccupazione nel 2009 intorno al 9%.
Possibile calo del 5,7% del Pil, e del 2,3% nei consumi,
ma la recessione sembra aver superato il momento piu'
pesante. Il tasso di disoccupazione a fine anno potrebbe
collocarsi, nella peggiore delle ipotesi, ''poco al di
sotto del 9%''. Le tabelle indicano un range tra il 7,9%
come ipotesi ottimista e l'8,6% come ipotesi sfavorevole
(8,3% lo scenario base). ''Cruciali'' nel determinare
''caratteristiche e intensita' della ripresa'', saranno
gli ultimi mesi del 2009 ed i primi del 2010. La
crescita dell'economia italiana nel 2009 puo' essere
collocata all'interno di una 'forchetta' i cui estremi
sono compresi fra una contrazione che supera il 5,5%,
attestandosi ad un -5,7% nello scenario piu' pessimista,
ed una caduta inferiore al 5%, al 4,7%, che
costituirebbe la soluzione piu' favorevole a partire
dalle tendenze in corso. per il Cnel, infine, 'siamo in
una fase di forte difficolta' e di grande incertezza''
ma la crisi internazionale ''sembra mostrare alcuni
segnali di attenuazione''.(ANSA).
22 Luglio 2009 11:33
SYDNEY
Australia: inflazione in picchiata, da 2,5 a 1,5%
di ANSA
In aumento i prezzi al consumo +0,5%, in calo generi
alimentari
(ANSA) - SYDNEY, 22 LUG - Il tasso annuo di inflazione
in Australia continua la sua rapida discesa nel secondo
trimestre, dal 2,5 all'1,5%. E' il livello piu' basso in
un decennio. Nel terzo trimestre del 2008 aveva
raggiunto una punta del 5%. Fra aprile e giugno 2009
l'indice dei prezzi al consumo e' aumentato dello 0,5%.
Diminuiti invece i prezzi di generi alimentari -frutta e
verdura- e dei servizi finanziari, aumenti invece nelle
spese mediche e di salute, mobilio e oggetti di casa.
Borse Asia-Pacifico:
Shanghai rimbalza, scende Hong Kong
22.07.2009
La maggior parte delle principali borse della regione
Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 2,6% a 3.296,61
punti. Sinopec (CN0005789556) ha chiuso in rialzo del
10%. Secondo Nomura l'utile netto del colosso delle
raffinerie potrebbe essere triplicato nel primo semestre
di quest'anno. PetroChina (CN0009365379) ha guadagnato
il 5,3%. Il prezzo del petrolio ha superato ieri a New
York nel corso della seduta quota $65 al barile. La
speculazione su una possibile forte ripresa della
domanda di energia ha spinto anche i titoli dei
produttori di carbone. China Shenhua Energy
(CN000A0ERK49) ha guadagnato il 4,5% e Datong Coal
(CNE000001MZ6) il 10%. Ancora bene il settore del
brokeraggio. Sinolink Securities (CNE000000SV4) ha
guadagnato il 2,7%, Citic Securities (CNE000001DB6) il
4,8% e Haitong Securities (CNE000000CK1) il 2,4%. Il
mercato punta sul fatto che la ripresa delle IPO in Cina
sosterrà gli utili dei broker.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha perso l'1,3% a 19.248,17
punti. Sulla piazza finanziaria della città costiera
sono scattate oggi delle prese di beneficio. HSBC
(GB0005405286) ha perso il 2,2%, China Mobile
(HK0941009539) il 2,3%, Li & Fung (BMG5485F1445) lo
0,9%, Cheung Kong Holdings (HK0001000014) l'1,1% e China
Life (CN0003580601) lo 0,8%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,4%, il Taiwan Weighted a
Taipei lo 0,5% e il Kospi a Seul lo 0,4%. Lo Straits
Times a Singapore ha perso lo 0,1%,.
Redazione Borsainside 12.30
22 Luglio 2009 13:28
PARIGI
Crisi: Francia, nuovi sequestri-lampo di manager
di ANSA
Operai protestano contro chiusure e licenziamenti
(ANSA) - PARIGI, 22 LUG - Nuovi sequestri di manager per
alcune ore in 2 aziende e blocco di una fabbrica in
Francia da parte di operai minacciati di licenziamento.
Quattro dirigenti della Michelin a Montceau-les-Mines,
sequestrati ieri sera, sono stati rilasciati durante la
notte. Sequestro lampo anche per 4 manager della filiale
francese del gruppo Usa Schweitzer-Mauduit per protesta
contro la chiusura dell'azienda. Gli operai della
filiale francese del gruppo svedese Skf hanno bloccato
l'ingresso della fabbrica.
22 Luglio 2009 15:44 NEW
YORK
Morgan Stanley: perdita 159 mln dlr, peggiore del
previsto
di ANSA
Sui conti pesa il rimborso dei prestiti federali
anti-crisi
(ANSA) - ROMA, 22 LUG - Morgan Stanley chiude il secondo
trimestre in perdita: 159 mln di dlr che si raffrontano
con l'utile di 689 mln dello stesso trimestre 2008. Lo
scrive la Bloomberg, secondo cui il rosso, pari a una
perdita di 1,37 dollari per azione, e' molto superiore
rispetto alle stime degli analisti, che erano per una
perdita di 54 centesimi. Sui conti del secondo trimestre
pesano i costi del rimborso dei prestiti federali
concessi dalle autorita' Usa come misura anti-crisi e
alcune revisioni contabili.
22 Luglio 2009 16:49 NEW
YORK
Wells Fargo: trimestrale, record utile a 3,17 mld
dollari
di ANSA
I profitti crescono dell'81%, valore per azione pari a
57 cent
(ANSA) - ROMA, 22 LUG - Utili record per Wells Fargo che
chiude il secondo trimestre con una crescita dei
profitti dell'81% a 3,17 mld di dlr (57 cent per
azione). Nello stesso periodo 2008 - scrive Bloomberg -
il gruppo aveva riportato utili di 1,75 mld (53 cent per
azione). Il risultato batte le stime degli analisti che
si attendevano un utile per azione di 34 cent. Wells
Fargo,che a gennaio aveva acquisito Wachovia, aveva
dichiarato di voler rimborsare ''appena possibile'' i 25
mld di aiuti ricevuti dal Tesoro Usa.
22 Luglio 2009 17:36
Terremoto Abruzzo: dall'Ue via libera agli aiuti
di ANSA
493,7 milioni, cifra record erogata dal Fondo
Solidarieta'
(ANSA) BRUXELLES, 22 LUG - La Commissione Ue ha
mantenuto i suoi impegni per l' Abruzzo.Domani sara'
formalizzata la proposta di concedere un aiuto di 493,7
milioni. Lo ha riferito il vicepresidente dell'esecutivo
Ue Antonio Tajani, sottolineando che ''si tratta della
cifra piu' alta mai stanziata'' da quando nel 2002 e'
stato istituito il fondo Ue di solidarieta' per far
fronte ai danni provocati dalle catastrofi naturali. Il
fondo, complessivamente, ha una dotazione di un miliardo
di euro all'anno, e praticamente la meta', e' stata
stanziata per l'Italia. Il finanziamento comunitario
sara' utilizzato per le misure piu' urgenti: alloggio
provvisorio dei senza tetto, recupero delle principali
infrastrutture come centrali elettriche, strade o
acquedotti oppure per ripulire territori e paesi
devastati dal sisma. La scelta delle misure verra'
effettuata congiuntamente da Commissione e autorita'
italiane prima dell'erogazione dell'aiuto. Lo
stanziamento comunitario - stabilito dopo l'esame di una
domanda dell'Italia con accluso dossier sui danni, pari
a 10,2 miliardi di euro, presentata l'8 giugno scorso -
dovra' ora essere approvato da Consiglio e Parlamento
Ue. L'iter, ha tuttavia assicurato Tajani, dovrebbe
essere abbastanza veloce e i fondi potrebbero essere
erogati gia' dall'autunno. (ANSA).
22 Luglio 2009 17:56
MILANO – Il Sole 24 Ore
A Teheran la protesta continua
«Morte al dittatore», «dimissioni, dimissioni», hanno
gridato ieri centinaia di oppositori nel centro di
Teheran a piazza Haft-e-Tir, vicino alla sede di Etemad
Melli, il giornale riformista di Mehdi Karroubi il cui
giovane direttore di 23 anni, Mohammad Ghouchani, fu
costretto a fare atto di pentimento dopo essere stato
arrestato davanti alle telecamere della televisione di
stato. Le forze di sicurezza iraniane hanno subito
attaccato la manifestazione procedendo a «decine» di
arresti e allungando così la lista dei prigionieri
politici detenuti nelle galere iraniane ufficialmente
giunta a 1.092 ma che gli oppositori ritengono aver
superato quota 3mila.
La protesta - che ha preso a pretesto una ricorrenza del
21 luglio 1952 legata al periodo dello sfortunato
premier Mossadegh, una manifestazione trasformatasi
all'epoca in un bagno di sangue - è il segnale che a
Teheran i riformisti sconfitti al voto non accennano a
cedere sebbene isolati dal mondo e privi di una
leadership forte.
«La linea attuale dei riformisti è operare azioni legali
quali chiedere un referendum sul voto contestato o la
possibilità di manifestare pacificamente contro i brogli
fino a quando la guida suprema Khamenei sarà costretta a
trovare una soluzione all'impasse istituzionale», dice
Masih Alinejad, 31 anni, editorialista di punta del
fronte riformista, costretta a rifugiarsi in tutta
fretta in Gran Bretagna il 4 giugno scorso, a causa di
un clima molto ostile nei suoi confronti.
Una situazione confusa dove la protesta non accenna a
placarsi. Poco prima il capo della polizia, Esmail
Ahmadi-Moqaddam, aveva accusato l'opposizione di
diffondere «la sedizione» nel paese e aveva avvertito
che le forze dell'ordine avrebbero «agito con fermezza»
per impedire nuove manifestazioni contro il risultato
delle presidenziali, che ha visto rieletto Ahmadinejad.
«Alcuni che hanno fallito i loro scopi nelle elezioni -
ha detto Ahmadi-Moqaddam - stanno creando dubbi in
diversi modi e poi trasformano questi dubbi in
sedizione».
Il monito ha fatto seguito ad un discorso tenuto venerdì
come guida della preghiera a Teheran dall'ex presidente
Akbar Hashemi Rafsanjani, il più potente rivale di
Ahmadinejad, che ha gettato dubbi sul risultato delle
elezioni, denunciando che il paese è dentro a «una
crisi».
Intanto Hassan Khomeini, nipote dell'ayatollah Ruhollah
Khomeini, il padre della repubblica islamica, ha
lasciato il paese per evitare di partecipare alla
cerimonia di insediamento del presidente rieletto
Mahmoud Ahmadinejad, che si terrà a Teheran tra il 2 e
il 6 agosto. A riferire la notizia è il sito
filo-riformista Salaamnews, secondo il quale Hassan
Khomeini si è recato in una località «segreta». La sua
assenza rappresenta un duro colpo per le autorità che
intendevano spendere il nome di Khomeini per conferire
legittimità al governo di Ahmadinejad.
Non si calma intanto la polemica creatasi sulla nomina
da parte di Ahmadinejad a primo vicepresidente di
Esfandiar Rahim-Mashai. Ieri dopo smentite circa la sue
dimissioni il vicepresidente del parlamento,
Mohammad-Hassan Abutorabi-Fard, ha invitato Ahmadinejad
a decidere di rimuoverlo.
Borse europee: Il rally
rallenta, bene Telecom Italia e TomTom, scende Fiat
22.07.2009
La maggior parte dei principali listini azionari europei
ha chiuso anche oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha
guadagnato lo 0,3%, il DAX a Francoforte lo 0,5%, il
CAC40 a Parigi lo 0,1% e il FTSE MIB a Milano lo 0,5%.
Lo SMI a Zurigo ha chiuso invariato.
Dopo il rally delle scorse sedute sulle piazze
finanziarie del Vecchio Continente sono scattate oggi
delle prese di beneficio. Tra i bancari Barclays
(GB0031348658) ha perso il 3,1%, Royal Bank of Scotland
(GB0006764012) lo 0,3%, Deutsche Bank (DE0005140008) lo
0,4%, Société Générale (FR0000130809) lo 0,9% ed UBS
(CH0024899483) l'1,1%. Morgan Stanley (US6174464486) ha
chiuso anche lo scorso trimestre in rosso. Le perdite su
crediti di Wells Fargo (US9497461015) sono inoltre
aumentate più di quanto previsto dagli analisti.
Gli acquisti si sono concentrati sui titoli a carattere
difensivo. Nel settore farmaceutico Novartis
(CH0012005267) ha guadagnato lo 0,5%, Roche
(CH0012032048) l'1,1%, Sanofi-Aventis (FR0000120578)
l'1,5% e AstraZeneca (GB0009895292) l'1,2%. Nel settore
delle telecomunicazioni Deutsche Telekom (DE0005557508)
ha chiuso in rialzo dell'1%, Vodafone (GB0007192106)
dell'1% e Telecom Italia (IT0003497168) del 3,8%.
TomTom (NL0000387058) ha guadagnato ad Amsterdam il
12,1%. Il leader a livello mondiale dei sistemi di
navigazione satellitare ha generato lo scorso trimestre
un utile superiore alle attese degli analisti.
Fiat (IT0001976403) ha perso l'1,7%. Il gruppo italiano
ha registrato nel secondo trimestre di quest'anno delle
perdite superiori alle previsioni del mercato (per
ulteriori dettagli clicca qui).
Redazione Borsainside 18.30
22 Luglio 2009 20:22 ROMA
Crisi: Draghi, per imprese piu' rischi usura
di ANSA
Governatore Bankitalia: testo unico per antiriciclaggio
(ANSA) - ROMA, 22 LUG - Secondo Mario Draghi la crisi
economica aumenta i rischi per le imprese di cadere
vittima della criminalita' organizzata attraverso
l'usura. Il governatore di Bankitalia nell'audizione
alla commissione antimafia sottolinea i pericoli per
l'economia scaturiti dalla recessione da cui usciremo
'con piu' disoccupazione e piu' debito'. E chiede una
nuova delega per realizzare un testo unico
sull'antiriciclaggio che modifichi pure il regime delle
sanzioni. Le imprese diventano 'piu' facilmente
aggredibili da parte della criminalita' organizzata' e,
in una fase di bassa crescita, la lotta a questo
fenomeno che frena vaste aree del paese diventa 'oggi
piu' importante che mai'. Anche per questo occorre
conferire al governo una nuova delega per realizzare un
testo unico sull'antiriciclaggio che modifichi pure il
regime delle sanzioni. Draghi risponde alle critiche e
ai dubbi di molti parlamentari, in primis quelli di
Antonio Di Pietro, molto critico sullo scudo fiscale che
portera', secondo il leader dell'Idv, 'al rientro di
capitali sicuramente illeciti'. Draghi, ai dubbi della
commissione espressi per bocca del presidente Giuseppe
Pisanu, chiarisce come l'unita' di investigazione
finanziaria della Banca d'Italia Uif 'non e' un filtro
di legalita'' per i capitali che affluiranno
dall'estero.
22 Luglio 2009 21:35 NEW
YORK
BERNANKE: PIU' CONSUMI E PIU' LAVORO PER IL RILANCIO
DELL'ECONOMIA
di WSI
La ripresa dell'economia americana «dipende dal rilancio
dei consumi e dall'andamento del mercato del lavoro». Ad
affermarlo e' stato il presidente della Federal Reserve
Ben Bernanke, durante l'ultima audizione al Senato.
La ripresa dell'economia americana
«dipende dal rilancio dei consumi e dall'andamento del
mercato del lavoro». Lo ha detto il presidente della
Federal Reserve Ben
Bernanke, durante la relazione semestrale alla
commissione bancaria del Senato.
All'indomani della testimonianza alla Camera, il numero
uno della Banca Centrale ha spiegato che «senza il Tarp
(il piano anticrisi da 700 miliardi di dollari varato
dall'amministrazione
Bush e ora gestito dal Governo Obama) la recessione
sarebbe stata più profonda e prolungata».
Il presidente della Fed, la cui dichiarazione iniziale è
identica a quella pronunciata ieri alla camera bassa del
Congresso, ha risposto poi alle domande dei senatori
della commissione sul ruolo della Banca Centrale nelle
massicce strategie a sostegno dell'economia americana e
sulla capacità della Fed di assumere maggiori poteri
nella supervisione del sistema finanziario.
Rispetto al tema della protezione dei consumatori Usa
bernanke ha detto che la competenza in materia deve
restare della Federal Reserve e la politica monetaria
deve restare indipendente da interferenze politiche.
«Crediamo che il Congresso abbia il diritto di capire
come usiamo i soldi dei contribuenti, ma siamo
preoccupati dal fatto che possa intervenire nelle nostre
specifiche decisioni sulla politica monetaria e
sull'economia - ha detto Bernanke - siamo
sufficientemente disposti a lavorare con il Congresso
per decidere quale debba essere esattamente la linea».
Il timore di Bernanke nasce in seguito all'annuncio
della riforma che l'amministrazione Obama intende varare
proprio riguardo alla Fed. Nel progetto, infatti, la
Federal Reserve dovrebbe assumere responsabilità di
supervisione dei rischi sistemici e perdere, però, le
competenze sulla protezione dei consumatori, che
sarebbero affidate ad un organo ad hoc. Una prospettiva
che piace ben poco a Bernanke, il quale, pur ammettendo
che la Federal Reserve non ha svolto tale compito a
regola d'arte in passato, ha proposto di inserire la
protezione dei consumatori tra gli obiettivi principali
della banca centrale Usa nel Federal Reserve Act e di
obbligare il presidente della Fed a presentare al
Congresso una relazione almeno annuale sul lavoro svolto
in tale campo.
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