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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 28 Luglio 2009

PARTE  2

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La Borsa di Tokyo chiude piatta
28.07.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi piatta. Il Nikkei ha perso meno dello 0,1% a 10.087,26 punti, il Topix ha guadagnato lo 0,2% a 930,13 punti. Il Nikkei ha messo in questo modo fine alla sua serie positiva che durava da nove sedute. Su alcuni titoli sono scattate oggi delle prese di beneficio. Honda (JP3854600008) ha perso lo 0,2%, Canon (JP3242800005) lo 0,3%, Panasonic (JP3866800000) lo 0,6% e Sony (JP3435000009) l'1,7%.
Tra i bancari Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) ha guadagnato il 3,9%. Nomura ha promosso il titolo della terza banca giapponese da "Neutral" a "Buy".
Nel settore della siderurgia JFE Holdings (JP3386030005) ha chiuso in rialzo del 7,3%. Goldman Sachs ha alzato il suo rating sul quinto produttore al mondo d'acciaio da "Sell" a "Buy".
Nel settore dell'industria alimentare Kirin Holdings (JP3258000003) ha guadagnato il 3%. Il secondo produttore giapponese di birra ha alzato le stime sul suo utile per il primo semestre.
Redazione Borsainside 8.30

 

 

Le borse della regione Asia-Pacifico chiudono di nuovo in rialzo
28.07.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso anche oggi in rialzo.

Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,1% a 3.438,37 punti. In luce i titoli dei produttori d'acciaio. Baoshan Iron & Steel (CN0005910731) ha guadagnato l'8,7%, Angang Steel (CN0009082362) il 10% e Wuhan Iron & Steel (CNE000000ZZ0) il 5,9%. Goldman Sachs ha alzato il suo rating sul settore dell'acciaio ad "Attractive". I prezzi dell'acciaio sono saliti inoltre oggi in Cina ai loro più alti livelli dall'inizio dello scorso febbraio. Tra i bancari sono scattate oggi delle prese di beneficio. Bank of China (CN000A0J3PX9) ha perso lo 0,2%, Bank of Communications (CN000A0ERWC7) l'1,1% e Bank of Beijing (CNE100000734) lo 0,8%. La China Banking Regulatory Commission (abbr. CBRC), l'organo di vigilanza del settore bancario cinese, ha esortato le banche ad assicurarsi che i loro prestiti non vengano utilizzati solo per speculazioni mobiliari ed immobiliari. Dopo l'esplosione di ieri Sichuan Expressway ha chiuso oggi in calo del 10%.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l'1,8% a 20.624,54 punti. China Mobile (HK0941009539) ha chiuso in rialzo del 4% e China Unicom (HK0762009410) dell'1,6%. Il settore della telefonia mobile cinese ha registrato lo scorso mese 8,25 milioni di nuovi abbonati. I petroliferi hanno beneficiato del nuovo aumento del prezzo del petrolio. CNOOC (HK0883013259) ha guadagnato il 2,8% e PetroChina (CN0009365379) l'1,8%. Tra gli altri titoli del listino della città costiera HSBC (GB0005405286) ha chiuso in rialzo dell'1,2%, China Life (CN0003580601) dell'1%, Sun Hung Kai Properties (HK0016000132) dell'1,2% e Li & Fung (BMG5485F1445) del 2,4%.

Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,7%, il Kospi a Seul lo 0,1%, lo Straits Times a Singapore l'1,8% e il Taiwan Weighted a Taipei l'1,6%.
Redazione Borsainside 12.20

 

 

Martedì 28 Luglio 2009, 12:36 NEW YORK
Fitch: liquidità dei cds segnala che ripresa economica arriverà prima in Usa che in Ue
Fitch Solutions, divisione di Fitch Group, in una nota diramata poco fa afferma che la divergenza tra la liquidità dei credit default swap (cds) europei e americani segnala al momento molte più preoccupazioni per il settore finanziario del Vecchio continente che per quello di Oltreceano. "Da tre mesi a questa parte - affermano gli analisti della divisione specializzata del'agenzia internazionale di rating - la differenze di liquidità tra i cds finanziari europei e americani è notevole e suggerisce che una eventuale ripresa economica probabilmente non sarà sincronizzata tra le diverse regioni. La sostenuta discesa della liquidità all'interno del settore finanziario è un sgenale incoraggiante che gli effetti della crisi potrebbero andare via via attenuandosi negli Stati Uniti". E prima in America che al di qua dell'Oceano. Da ricordare che la liquidità di un cds aumenta in presenza di stress dal punto di vista finanziario e in combinazione con un ammontare di debito significativo e/o cambiamenti nella struttura del capitale, che possono anche comprendere nuove emissioni.

 

 

28 Luglio 2009 13:37 ROMA
BOT: RENDIMENTI RIDICOLI
di WSI
Il denaro non rende niente. Boom di richieste all'asta di oggi di titoli del tesoro. Il tasso e' sceso allo 0,594%.
Ancora in calo i rendimenti dei BoT a sei mesi assegnati oggi in asta dal Tesoro. Lo comunica la Banca d'Italia. Il rendimento medio ponderato semplice dei titoli con scadenza 29/1/2010 offerti dal Tesoro é risultato pari allo 0,594%, in calo di 0,163 punti rispetto alla precedente asta di giugno, in cui cui il rendimento era dello 0,757%.
A fronte di un'offerta per 10 miliardi, interamente assegnati, sono stati richiesti titoli per 14,4 miliardi. Rendimento in calo anche per i CTz 30/6/2011 all'1,602% (-0,125). Interamente assegnata l'offerta per 3,5 miliardi, con richieste per 5,616 miliardi.

 

 

28 Luglio 2009 15:00 NEW YORK
IMMOBILIARE USA: PREZZI IN CALO DEL 17.06%
di WSI
Nel mese di maggio il rapporto S&P/Case Shiller, l’indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta’ Usa, scende in misura inferiore alle attese.
Il rapporto Standard & Poor's/Case Shiller, l’indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta’ statunitensi, e’ risultato in calo (su base annuale) del 17.06% nel mese di maggio.
Le attese degli analisti erano per una contrazione superiore, pari al 17.9%.
Nel mese precedente l'indicatore aveva segnato una contrazione del 18.10%.
Si tratta del diciassettesimo calo consecutivo a due cifre e del ventinovesimo consecutivo su base mensile (da gennaio 2007).

 

 

28 Luglio 2009 16:00 NEW YORK
USA: FIDUCIA CONSUMATORI IN RIBASSO A 46.6
di WSI
A luglio il dato scende deludendo le attese del mercato. Le stime degli analisti erano infatti per un ribasso a 49 punti dai 49.3 del mese precedente.
Nel mese di luglio la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti e' scesa a quota 46.6 punti dai 49.3 di giugno.
Lo ha comunicato il Conference Board, un centro di ricerca privato di New York.
Il dato si e’ rivelato inferiore alle attese. Il consensus degli economisti prevedeva in media un valore di 49 punti.

 

 

28 Luglio 2009 16:35 NEW YORK
Bank of America: presto tagliera' filiali
di ANSA
Sta studiando una riduzione del 10%, secondo Wall Street Journal
(ANSA) - NEW YORK, 28 LUG - Bank of America prevede di ridurre il proprio numero di filiali del 10%, interrompendo cosi' due decenni di crescita. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo il quale la decisione sarebbe una conseguenza del cambio delle abitudini dei consumatori, che sempre piu' numerosi privilegiano l'online dal recarsi in banca. Bank of America controlla il 12,2% del totale dei depositi degli americani, seguita da Wells Fargo e JPMorgan.

 

 

28 Luglio 2009 18:06 WASHINGTON
Usa: Geithner, con Cina puntiamo a crescita piu' bilanciata
di ANSA
Wang: aumentermo import da Usa ma meno restrizioni hi-tech
(ANSA) - WASHINGTON, 28 LUG - Usa e Cina puntano a una crescita economica mondiale 'piu' bilanciata'. Lo ha detto il segretario al Tesoro Timothy Geithner. Aprendo la 2/a giornata di incontri con la Cina, Geithner ha spiegato che Usa e Cina dovrebbero rafforzare le relazioni commerciali e migliorare la regolamentazione finanziaria. La Cina, ha detto il vice premier Qishan Wang, lavorera' per aumentare le importazioni dagli Usa, sperando che questi allentino le restrizioni sull'export di prodotti high tech.

 

 

28 Luglio 2009 18:11 MILANO - Miaeconomia
La bolla delle carte sbarca in Europa
(28/07/2009)
Il Fondo Monetario Internazionale parla chiaro: la prossima bolla che si abbattera’ sull’economia europea sara’ quella delle carte di credito. Cresce, infatti, il rischio di insolvenza per le preziose tesserine anche nel Vecchio Continente sull’onda di cio’ che e’ gia’ successo negli Usa, dove molte famiglie che avevano perso il lavoro non hanno poi piu’ pagato i conti delle carte.
Il rapporto dell’Fmi, ripreso dal sito del Financial Times, stima che in Europa verra’ bruciato il 7% dei circa 1.739 miliardi di euro di credito al consumo. Cifra, comunque, bassa se si pensa che negli Stati Uniti e’ a forte rischio il 14% del totale del debito dei consumatori americani, pari a 1.914 miliardi di dollari, e che banche come Citigroup, Bank of America, JPMorgan Chase e Wells Fargo ed emittenti di carte di credito come American Express hanno sofferto miliardi di dollari di perdite nei loro portafogli e si preparano a subirne altre.
Il paese piu’ a rischio in Europa e’ la Gran Bretagna: conta il maggior numero di sottoscrittori e di casi di morosita’. L’ultimo indice di Moody’s evidenzia, infatti, come nel Regno Unito la percentuale di rate non pagate sia salita dal 6,4% del totale dei crediti di maggio 2008 al 9,37% di maggio 2009. mentre negli Usa la percentuale e’ di oltre il 10%.
Ora gli analisti attendono ulteriori default visto che cresce il numero dei disoccupati, cosi’ come il numero delle insolvenze personali con l’indebitamento medio della famiglia anglosassone che ha raggiunto il 170% del reddito, mentre negli Stati Uniti e’ al 140%.
Anche in Europa la causa dell’insolvenza e’ la recessione e la pioggia di licenziamenti che hanno reso piu’ difficile il rimborso dei prestiti.
Chi fino a pochi mesi fa era ritenuto affidabile sotto il profilo finanziario, ora non riesce a stare al passo con i pagamenti dal momento che si tende a usare la carta di credito come un ponte per coprire i bisogni quotidiani, finche’ non si trova un nuovo lavoro. Con le banche che, di conseguenza, hanno iniziato a restringere i criteri della concessione delle carte.
Il possibile scoppio della bolla delle carte di credito era comunque gia’ stata annunciato lo scorso autunno dal presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Junker che ne prevedeva l’alto rischio di insolvenza. Ma per l’Italia non ci sono molti pericoli.
L’Associazione bancaria italiana ha rimarcato infatti come nel Belpaese il mercato dei pagamenti elettronici sia ancora arretrato e poco maturo. Il sistema nazionale e’ messo al riparo dal fatto che il contante domina rispetto alle carte elettroniche, in particolare quelle tipiche del credito al consumo.
Pertanto, a detta dell’Abi, “in Italia non succedera’ nulla” perche’ e’ un Paese dove ancora dominano il contante e i Bancomat”. Ad esempio, le carte revolving (che anticipano denaro da rimborsare a interessi stabiliti) rappresentano solo il 2-3% delle transazioni delle carte di credito.
Rassicurante anche il direttore di Visa Europe, Davide Steffanini: “Gli istituti italiani sono stati cauti e i consumatori accorti nell’indebitarsi. Il problema di una esposizione non controllata non esiste sui prestiti personali e sui mutui”.

 

 

Le borse europee chiudono in ribasso, crolla Deutsche Bank, bene i farmaceutici
28.07.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l'1,3%, il DAX a Francoforte l'1,5%, il CAC40 a Parigi l'1,2%, il FTSE MIB a Milano l'1,6% e lo SMI a Zurigo lo 0,2%. Il FTSE 100 a Londra ha terminato in questo modo la sua serie positiva che durava da ben undici sedute.
Sulle borse del Vecchio Continente ha pesato soprattutto il debole dato sulla fiducia dei consumatori negli USA. Dalla stagione degli utili delle imprese europee sono arrivate oggi inoltre più notizie negative che positive.
Deutsche Bank (DE0005140008) ha perso l'11,4%. La prima banca tedesca ha aumentato lo scorso trimestre il suo utile più di quanto atteso dagli analisti. Gli accantonamenti per perdite su crediti di Deutsche Bank sono cresciuti però sensibilmente, da €135 milioni a € 1 miliardo.
Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (ES0113211835) ha chiuso in rialzo del 4,5%. La grande banca spagnola ha aumentato nel secondo trimestre il suo utile del 34% a €1,56 miliardi. Gli analisti avevano atteso solo €1,3 miliardi.
Ahold (NL0006033250) ha perso il 4,2%. Il gigante della distribuzione ha registrato lo scorso trimestre una crescita organica al di sotto delle attese del mercato.
BP (GB0007980591) ha perso il 3,1%. L'utile del colosso petrolifero è calato nel secondo trimestre meno di quanto previsto dagli analisti. Tony Hayward, il CEO di BP, ha avvertito però che la domanda di carburante continua ad essere debole e che la ripresa dell'economia sarà lunga e faticosa.
EADS (NL0000235190) ha guadagnato Parigi il 2,3%. L'impresa madre di Airbus ha aumentato lo scorso trimestre il suo utile netto del 76%. EADS ha inoltre alzato le stime sul suo free cash flow per l'intero esercizio. Sempre a Parigi Sanofi-Aventis (FR0000120578) ha chiuso in rialzo dell'1,9%. Morgan Stanley ha alzato oggi il suo rating sul titolo dell'impresa farmaceutica ad "Overweight". L'intero settore farmaceutico ha beneficiato altrimenti oggi del suo carattere difensivo. Merck (DE0006599905) ha guadagnato il 2,2%, Novartis (CH0012005267) lo 0,7%, Roche (CH0012032048) l'1,5% e GlaxoSmithKline (GB0009252882) lo 0,7%.

Redazione Borsainside 18.45


 

 

 

 

WALL STREET: poco mossa, delude il dato sulla fiducia dei consumatori

28.07.2009 - 22,10 - Borsa Inside
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I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso oggi poco mossi. Il Dow Jones ha perso lo 0,1% e l'S&P 500 lo 0,3%, il Nasdaq Composite ha guadagnato invece 0,4%.

Su Wall Street ha pesato oggi il deludente dato sulla fiducia dei consumatori. La notizia ha fatto riaumentare i timori del mercato relativi all'entità e alla durata della recessione. La lista dei ribassi non è stata però guidata dai titoli delle imprese che dipendono in particolar modo dal consumo, il motore della crescita economica degli USA, ma dai farmaceutici. Merck (US5893311077) ha perso il 2,4%, Pfizer (US7170811035) il 3,6% e Johnson & Johnson (US4781601046) lo 0,6%.

Male anche i petroliferi Chevron (US1667641005) ha perso lo 0,7%, ConocoPhillips (US20825C1045) lo 0,8% e Exxon Mobil (US30231G1022) l'1,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in calo dell'1,7%.

Ancora bene Bank of America (US0605051046): +1,9% a $13,34. Secondo delle voci di stampa la grande banca statunitense avrebbe l'intenzione di chiudere il 10% delle sue filiali (per ulteriori dettagli clicca qui).

IBM (US4592001014) ha chiuso in calo dello 0,3%. Il colosso dell'IT ha annunciato oggi che acquisterà SPSS (US78462K1025). Il titolo di SPSS ha guadagnato il 40,9%.

U.S. Steel (US9129091081) ha chiuso in ribasso del 2,2%. Il gigante dell'acciaio ha chiuso lo scorso trimestre in rosso ed indicato di attendersi delle perdite anche nel terzo trimestre.

Aetna (US00817Y1082) ha chiuso in rialzo del 12,6%. Cowen & Co. ha alzato oggi il suo rating sul titolo dell'impresa impegnata nell'assicurazione sanitaria ad "Outperform". Goldman Sachs ha rimosso inoltre Aetna dalla sua "Conviction Sell List".

Office Depot (US6762201068) ha perso il 18,1%. La seconda catena statunitense di prodotti per l'ufficio ha registrato lo scorso trimestre delle perdite superiori alle attese degli analisti.

Coach (US1897541041) ha perso l'1,3%. Gli utili del produttore di accessori e borse di lusso sono calati lo scorso trimestre del 32%.

Textron (US8832031012) ha guadagnato il 17,6%. L'azienda che costruisce gli elicotteri Bell e gli aerei Cessna ha generato lo scorso trimestre un utile adjusted di $0,08 per azione. Gli analisti avevano previsto una perdita di $0,03 per azione.

Sprint Nextel (US8520611000) ha guadagnato lo 0,9%. Il terzo operatore statunitense di telefonia mobile ha annunciato oggi l'acquisto di Virgin Mobile USA (US92769R1086). Il titolo di Virgin Mobile ha chiuso in rialzo del 25,4%.

Amgen (US0311621009) ha chiuso in rialzo del 2,7%. Il leader mondiale della biotecnologia ha pubblicato una convincente trimestrale ed alzato le stime sul suo utile per l'intero esercizio.

 

Fonte - Borsa Inside

 

 

 
 

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