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Alert Abby Cohen, contrarian indicator n.1.
"L'economia Usa rallentera', la borsa no", prevede
WSI - 18 maggio 2010 03:58 NEW YORK
Mentre il timore Transatlantico dei debiti pubblici si
fa sentire sulle borse, inclusa quella americana, l'euro
continua a scendere ai minimi di 18 mesi e gli
investitori si rifugiano nell'oro, c'e' chi resta
ottimista sul futuro di Wall Street.
E non importa se l'economia americana rallentera'. Il
mercato azionario a stelle e strisce continuera' a
crescere. Lo ha sostenuto soltanto ieri la strategist
piu' rialzista di tutta Wall Street, nota per aver
anticipato il mercato toro negli anni ’90. Se allora ci
aveva preso, negli ultimi anni le sue previsioni hanno
dovuto scontrarsi con una realta' molto meno rosea di
quanto lei stessa si aspettasse.
Stiamo parlando di Abby Joseph Cohen, strategist di
Goldman Sachs. Come riportato da Cnbc, la "guru" sulla
cui credibilita' sono ormai in molti a dubitare ha
detto: "abbiamo la sensazione che la recessione sia
ormai finita. Nonostante questo, pensiamo che la
crescita economica possa frenare nella seconda parte
dell'anno. Inizieremo a vedere un minor impatto degli
stimoli fiscali di cui abbiamo gioito negli ultimi due
trimestri".
Il 18 febbraio scorso era stata chiara: l'S&P 500
chiudera' l'anno a quota 1250-1300. A quasi tre mesi di
distanza la sua opinione non cambia. L'indice di
riferimento Usa terminera' il 2010 su di circa il 7%
rispetto agli attuali livelli.
Questo, ha riferito alla Cnbc, "non significa che si
arrivera' al target in modo lineare, ma quel livello ci
fornisce il senso della direzione generale".
Le stime dell'esperta non sempre collimano con quelle
dei suoi colleghi. Goldman Sachs, per esempio, aveva
detto di aspettarsi un rendimento dei Treasury a dieci
anni in discesa al 3.25%, ben al di sotto del consensus
orientato a valori compresi tra il 4% e il 4.25%. (giovedi'
13 maggio, quando ha rilasciato le sue previsioni
aggiornate, il rendimento dei Treasury a dieci anni si
e' attestato al 3.56%).
Anche sulla Cina l'istituto la pensa diversamente.
Cohen, in particolare, crede in una crescita annuale del
10% per il paese dei dragoni quando invece molti
analisti si aspettano un rallentamento con Pechino
indaffarata a gestire un'inflazione galoppante e una
bolla immobiliare pronta a esplodere.
"Siamo consapevoli del fatto che il governo locale sta
mettendo in atto dei provvedimenti sul fronte dei tassi
e delle politiche dei prestiti, ma crediamo che nel
lungo termine l'outlook cinese e' di una buona
crescita", ha spiegato l'esperta.
Mentre la banca per cui lavora e' alle prese con le
accuse di frode della Sec su operazioni ben poco
trasparenti nei confronti dei sui clienti, Cohen resta
fedele al suo datore di lavoro: l'azienda, ha detto,
resta orientata ai propri investitori e ha ricevuto
buoni feedback dai suoi clienti nonostante tutta la
confusione che c'e'. Vallo a dire a chi ci a rimesso
fior fior di quattrini.
Ecco come Pimco
terrorizza noi poveri europei indebitati
WSI - 18 maggio 2010 04:33 NEW YORK
Bisogna ammetterlo. Si rischia di restare a bocca aperta
con le continue dichiarazioni in arrivo di Pimco sulle
prospettive che l'Europa, nel mezzo della crisi in cui
si trova, ha di fronte a se'.
Stando a quanto riportato dal Financial Times, il piu'
grande fondo obbligazionario al mondo ha alleggerito il
proprio portafoglio vendendo debito greco e portoghese
ma nello stesso articolo il portfolio manager Ramin
Toloui ha riferito che l'intervento della Banca centrale
europea nel mercato dei bond potrebbe rivelarsi un
"boomerang" (leggere larticolo pubblicato in Italia da
WSI Tutti vendono i debiti PIIGS. Gli interventi BCE un
potenziale boomerang). Insomma, un'arma a doppio taglio
che otterra' l'effetto contrario rispetto alla volonta'
dell'istituto guidato da Trichet: tutti vendono
obbligazioni, tanto c'e' la Bce.
Parole, quelle dell'esperto, che fanno impressione. Nel
fine settimana il numero uno di Pimco Mohamed El-Erian
ha scritto un'altra nota per la sezione Alphaville dell'FT
in cui ha di fatto invitato l'Europa a sciogliersi,
definendola come la soluzione piu' semplice: "si, non e'
facile cambiare rotta, specialmente dopo le lunghe
negoziazioni non prive di compromessi tra Bruxelles e
Francoforte del fine settimana scorso. Si, il rischio di
uno sfaldamento immediato e' reale. Questo rappresenta
la cosa giusta da fare per la salute a lungo termine
dell'Europa e dell'economia globale. Facciamo in modo
che abbiano la meglio il coraggio e la visione, invece
di espedienti di breve periodo".
E cosi' dopo essersi liberato a piene mani del debito
della Grecia, il capo del piu' potente e influente fondo
obbligazionario suggerisce ad Atene di optare per una
soluzione a meta' strada tra bancaotta e
ristrutturazione. Senza per altro aspettare troppo anche
se una simile scelta comporta rischi materiali di un
immediato scompiglio (incluso quello dell'Ue,
ovviamente).
Puo' essere interessante confrontare i toni che Pimco
utilizza ora, in Europa, a quelli adottati nel mezzo
della crisi Usa. Basta andare a ripescare il consueto
report mensile firmato Bill Gross datato marzo 2009, nel
pieno della crisi dei mercati. Il famoso esperto
auspicava misure governative radicali e sosteneva che il
largo ricorso alla "nazionalizzazione delle banche" non
avrebbe aiutato ad affrontare i problemi.
Alla fine, Gross fornisce i suoi preziosi consigli di
investimento. Quello che segue potrebbe essere la
trascrizione di un immaginaria testimonianza a Capitol
Hill.
Domanda: in questa crisi, dove posso mettere i miei
soldi?
Risposta: consiglierei di raggiungerci nel corso della
conferenza con i clienti che si terra' il mese prossimo
a Newport Beach, sempre che Lei non sia troppo occupato
qui a Washington. Il tema ha come titolo "Evoluzione o
rivoluzione - Il futuro dell'investire". Niente golf o
vino, solo qualche cheeseburger e interessanti
conversazioni. Sono sicuro che sottolineeremo il tema
quanto mai attuale di "stringere la mano allo Zio Sam",
comprando agenzie legate ai mutui e altre aree parte
della politica di aiuti del governo per il mercato del
credito. Ma parleremo anche del futuro dell'azionario,
delle operazioni a debito, della globalizzazione e della
de-globalizzazione e del perche' puntare sui redditi
garantiti potrebbe essere il modo migliore per investire
in questo contesto economico e finanziario di crisi. Sa
una cosa, Signora senatrice, se non puo' farlo rendero'
contro nel mio Investment Outlook del mese prossimo.
Stringere le mani allo zio Sam (tradotto: allo stato
americano), ha dato prova di essere una bella scommessa.
Ma in Europa non c'e' alcuno zio Sam a cui stringere la
mano. C'e' la zia Merkel e lo zio Jean-Claude e lo zio
Barroso e dieci altri possibili zii.
Se l'Europa avvesse qualcuno in particolare cui
stringere la mano, quel qualcuno potrebbe essere in
grado di risolvere i problemi facilmente.
La Borsa di Tokyo chiude contrastata
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi contrastata. Il Nikkei
ha guadagnato lo 0,1% a 10.242,64 punti, il Topix ha
perso lo 0,7% a 913,91 punti. La seduta è stata dominata
dalla prudenza. Sul mercato continua ad esserci una
forte incertezza a causa della crisi del debito sovrano
in Europa. Alcuni esportatori hanno beneficiato della
leggera ripresa dell'euro rispetto allo yen. Honda
(JP3854600008) ha guadagnato lo 0,7% e Sony
(JP3435000009) del lo 0,6%.
Dentsu (JP3551520004) ha chiuso in rialzo dell'1,4%. La
maggiore agenzia pubblicitaria del Giappone si attende
per il corrente esercizio un aumento del suo utile
operativo del 6,4%.
Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines
(JP3362700001) ha perso il 3,8%, Kawasaki Kisen Kaisha
(JP3223800008) il 4,4% e Nippon Yusen (JP3753000003) il
5,2%. Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del
trasporto navale delle merci, è sceso ieri per la prima
volta dopo nove giorni.
Il calo dei prezzi delle materie prime ha penalizzato
anche oggi i titoli delle grandi holdings commerciali.
Mitsui & Co. (JP3893600001) ha perso lo 0,9%, Mitsubishi
Corp. (JP3898400001) l'1,6% e Sumitomo Corp.
(JP3404600003) il 2,2%. Il prezzo del petrolio ha perso
ieri a New York il 2,2%, quello del rame il 6,5%.
Redazione Borsainside 08:30
Crisi: Eurogruppo, Moneta Credibile. Ma
Contrasti Su Piano Salvataggio
martedì, 18 maggio 2010 - 8:55
(ASCA) - Bruxelles, 18 mag - ''L'euro rappresenta una
valuta credibile. Lo e' stato per 11 anni e lo sara'
anche nei prossimi anni''. Questo il messaggio,
rassicurante, che e' emerso dalla riunione dei 16
ministri economici della moneta unica e che e' stato
riferito dal presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude
Juncker, al termine della riunione di ieri che si e'
protratta fino a tarda notte. I ministri hanno preso in
esame la situazione dei mercati valutari, nel giorno in
cui l'euro ha toccato i minimi storici, per poi
risalire. La discussione di ieri dell'Eurogruppo, che si
e' protratta per quasi 7 ore, si e' incentrata sulle
modalita' attuative del mega piano di salvataggio
dell'euro da 750 miliardi, deciso il 9 maggio scorso, ma
su questo fronte non si e' giunti ad un accordo e si e'
potuto registrare solo un rinvio della discussione ad un
nuovo eurogruppo straordinario convocato per venerdi' 21
maggio. Juncker, e il Commissario Ue agli affari
economici e monetari, Olli Rehn, hanno parlato di
''dettagli tecnici e giuridici'' che devono essere
ancora definiti, ma e' chiaro che i nodi vanno ben oltre
questi aspetti. Dalla riunione e' emerso anche un'altra
indicazione: ''Il settore finanziario - ha spiegato
Juncker - deve essere associato al pagamento dei costi
della crisi. I sedici Paesi dell'euro dovrebbero
accordarsi per una imposizione sulle transazioni
finanziarie in maniera piu' globale''. Il Commissario
Rehn si e' intrattenuto sul meccanismo per la stabilita'
finanziaria chiamato ''special purpose vehicle'', in
sostanza il fondo intergovernativo che dovra' provvedere
al reperimento delle risorse da prestare ai Paesi in
difficolta'. ''Abbiamo parlato dei principi e dei
parametri di questo disposito in modo che si possa
chiudere presto il lavoro. Un paese che dovesse
ricorrere a questo programma dovra' negoziare, cosi'
come ha fatto la Grecia''. Buone notizie, intanto, per
la Spagna e il Portogallo. Le misure aggiuntive di
risanamento dei conti varate dai rispettivi governi
hanno convinto la Ue. ''Secondo noi i provvedimenti sono
coraggiosi, il percorso di risanamento e'
soddisfacente''. Giudizio positivo anche per le misure
adottate dal governo Grecia, che ieri ha ricevuto la
prima tranche (20 miliardi) del piano di sostegno.
''Siamo persuasi - ha spiegato il presidente
dell'Eurogruppo - che la Grecia abbia imboccato la
strada giusta''. Infine, il tema del maggior
coordinamento delle politiche di bilancio che ha chiesto
la Commissione. La discussione e' solo partita e sara'
approfondita all'Eurogruppo del 7 giugno, a Lussemburgo.
''Non si vuole lasciare tutta la gestione alla
Commissione - ha precisato Junker - ma far si' che i
ministri della zona euro parlino di piu' tra loro, si
confrontino e prendano decisioni sapendo cosa fanno gli
altri''. Questa mattina ha preso il via l'Ecofin, la
riunione dei 27 ministri finanziari dell'Unione. In
agenda le misure piu' stringenti sugli hedge fund e gli
altri fondi speculativi e il prosieguo della discussione
sul coordinamento delle politiche economiche rafforzate
e sul piano salva-euro. Una conferenza stampa del
ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e' attesa tra
le 13 e le 14.
Zona euro, Merkel:
austerità per tutti, nuove regole per mercati
reuters - martedì, 18 maggio 2010 09:13 BERLINO
Le misure di austerità non devono interessare soltanto
paesi come Portogallo e Spagna, ma dovrebbero riguardare
anche altri paesi come Germania e Francia.
E' l'opinione del cancelliere tedesco Angela Merkel,
intervistata dai quotidiani El Pais, il Corriere della
Sera e Le Monde.
"I paesi che non sono nell'occhio dei mercati
finanziari, come la Germania e, secondo quanto mi ha
detto il presidente Sarkozy, la Francia, dovrebbero
prendere comunque delle iniziative", ha spiegato Merkel.
Riguardo ai mercati finanziari, il cancelliere ha
sottolineato la necessità di nuove regole. "Le
speculazioni non si limitano a registrare la realtà,
sono eccessi che devono essere contenuti". E a questo
proposito, Merkel ha ricordato che già oggi "penso che
la riunione dell'Ecofin deciderà sulla regolamentazione
degli hedge fund, qualcosa di molto importante".
Il cancelliere si è soffermata anche sulla moneta unica.
"L'euro deve funzionare: questo è già stabilito nel
Trattato di Maastricht dove c'è già una certa cultura
della stabilità".
Una cultura che per la Germania "non è negoziabile",
aggiunge. "Come è scritto nel Trattato, non può esistere
un'Unione dei Trasferimenti", cioè un'Unione nella quale
alcuni paesi sono costretti a coprire i deficit di
bilancio di altri.
L'Iran trova l'accordo
sul nucleare con Turchia e Brasile
martedì, 18 maggio 2010 10:38 ANKARA - Il Sole 24 Ore
Nella partita a scacchi con l'Occidente Teheran chiama
altri due giocatori e spiazza la comunità
internazionale, dicendosi pronto a far arricchire
all'estero una quantità di uranio necessaria al nucleare
per finalità mediche. In cambio Turchia e Brasile
siglando l'intesa con l'Iran, spezzano l'assedio del 5+1
e giocano adesso alla pari delle grandi potenze del
Consiglio di sicurezza dell'ONU.
Ad Ankara l'uranio di Teheran
L'Iran trasferirà 1.200 chili di uranio a basso
arricchimento ad Ankara «entro un mese» per vederselo
restituito come combustibile nucleare «entro un anno. Il
punto centrale dell'intesa è questo e sia il presidente
brasiliano, Ignacio Lula da Silva (impegnato in una
vecchia battaglia per un seggio permanente all'ONU) che
il premier turco, Recep Tayyp Erdogan, definiscono
quella conseguita una «vittoria della diplomazia» e
sottolineano come non vi siano più «le basi» per una
quarta tornata di sanzioni. L'accordo è condizionato al
sostegno del Gruppo di Vienna.
Prime reazioni positive
Stati Uniti, Francia e Russia sono chiamati a valutarlo,
e se l'esame sarà positivo si darà il via
all'operazione. Dalle capitali europee giungono segnali
di disponibilità ma non di approvazione tout court.
Berlino e Parigi hanno sottolineato che, anche se «nella
giusta direzione», l'accordo non può essere considerato
«sostitutivo» di una eventuale intesa l'Agenzia
internazionale per l'energia atomica (Aiea). Stessi
commenti sono arrivati dalla Gran Bretagna. Mentre dalla
Nato il comandante supremo delle forze Nato,
l'ammiraglio James Stavridis, lo ha definito
«potenzialmente un buono sviluppo».
Ue: un passo avanti
«È chiaro - ha aggiunto - che dobbiamo ancora andare
avanti un milione di miglia». L'intesa, ha affermato un
portavoce dell'Alto rappresentante dell'Ue per la
politica estera, «non risponde a tutte le nostre
preoccupazioni. Naturalmente, è un passo nella giusta
direzione e come tale va accolto». «Il cuore del
problema - come ha poi chiarito il Quai d'Orsay - è
l'arricchimento dell'uranio a Natanz, la costruzione di
un reattore ad acqua pesante ad Arak, la messa in piedi
di una centrale a Qom e le domande rimaste inevase degli
ispettori dell'Aiea». «Si tratta di costanti violazioni
delle risoluzioni dell'Onu» ha detto un portavoce.
Ahmadinejad rilancia i negoziati
Incassato l'accordo, Mahmoud Ahmadinejad ha rilanciato
la necessità di un negoziato con la comunità
internazionale sul nucleare. Il presidente iraniano ha
sottolineato che è venuto «il momento per i Paesi del
5+1 di avviare trattative improntate all'onestà, alla
giustizia e al rispetto reciproco». Sarà difficile, come
ha spiegato un esponente del governo israeliano che ha
definito un «raggiro» l'intesa, che la comunità
internazionale possa bocciarla in toto. Lo Stato ebraico
è consapevole che adesso sono in campo «potenze
emergenti, come Brasile e Turchia» con cui le relazioni
di europei e statunitensi sono «molto sensibili».
14 anni di carcere a l'ex
uomo più ricco della Cina per corruzione
martedì, 18 maggio 2010
10:39 PECHINO - Il Sole 24 Ore
Nel 2008 era stato l'uomo più ricco della Cina, per due
anni consecutivi marcava il secondo posto nelle
classifiche di Forbes. Ma oggi, per Huang Guangyu, il
sogno è finito: il businessman cinese è stato condannato
a 14 anni di carcere per corruzione e a una multa
astronomica di 71 milioni di euro. Si era fatto dal
nulla, Huang Guangyu, e aveva creato nel tempo un vero e
proprio impero commerciale, la Gome Electronics, la
maggiore catena di forniture di materiale elettrico
dell'intera Cina, dal valore stimato di oltre 5 miliardi
di euro.
Detenuto dal novembre del 2008, Huang, 41 anni, aveva
lasciato l'anno scorso la presidenza della Gome
Electronics. Su di lui pendono altri processi per
reciclaggio di denaro sporco, evasione fiscale,
concorrenza sleale.
Gb: Ad Aprile Inflazione
Annua Vola a +3,7%. Massimo Dei 18 Mesi
martedì, 18 maggio 2010 10:39 LONDRA
(ASCA) - Roma, 18 mag - Nel mese di aprile corre
l'inflazione in Gran Bretagna. I prezzi al consumo sono
saliti dello 0,6% su base mensile e del 3,7% su base
annuale. Lo comunica l'ufficio statistico nazionale. I
dati sono peggiori di quanto previsto dagli economisti
(+0,4%/+3,5%). Il tasso annuo di inflazione (+3,7%)
risulta il livello piu' elevato dal novembre 2009 (18
mesi). La spinta ai prezzi dall'abbigliamento e dagli
alimentari.
Eurozona: Inflazione
Aprile Confermata a 1,5%. In Italia 1,6%
martedì, 18 maggio 2010 11:02 BRUXELLES
(ASCA) - Bruxelles, 18 mag - Ad aprile il tasso
d'inflazione dell'Eurozona si e' attestato all'1,5%,
conto l'1,4% di marzo. Il dato ufficiale, comunicato da
Eurostat, conferma quello della stima preliminare
diffusa nei giorni scorsi. La variazione mensile e'
stata dello 0,5%. Considerando l'Unione a 27,
l'inflazione ad aprile e' risultata del 2% mentre a
marzo era dell'1,9%. In Italia il tasso di inflazione
calcolato da Eurostat e' stato dell'1,6%.
Germania: a Maggio Indice
Zew Scende Da 53 a 45,8 Punti. Sotto Attese
martedì, 18 maggio 2010 11:17 BERLINO
(ASCA) - Roma, 18 mag - Nel mese di maggio l'indice Zew,
che misura le aspettative della comunita' finanziaria
sull'andamento dell'economia tedesca, e' sceso a 45,8
punti dai 53 punti del mese di aprile. Numeri inferiori
alle attese degli economisti (47 punti). Gli operatori
si aspettano dalla correzione dei conti pubblici della
Germania misure che deprimeranno la domanda interna,
mentre restano ottimisti sulla ripresa dei mercati
finanziari.
Irlanda: Colloca 750 Mln
Di Titoli Decennali. Rendimento 4,72%
martedì, 18 maggio 2010 - 11:26
(ASCA) - Roma, 18 mag - Sul mercato del debito pubblico
europeo, l'Irlanda ha collocato 750 milioni di euro in
titoli di Stato a 4 anni e 750 milioni di titoli
decennali. I titoli decennali sono stati assegnati con
un rendimento del 4,72%, buona la domanda pari a 3,1
volte l'offerta. Lo comunica l'Ufficio irlandese per la
gestione del debito pubblico (Ntma)Lo scorso mese,
quando i rendimenti dei titoli di Stato irlandesi erano
saliti ben oltre il 5%, la Ntma aveva deciso di
rimandare le aste in programma a maggio. Decisione poi
rientrata con la discesa dei rendimenti.
Ahmadinejahd–Lula: un
accordo che non convince
martedì, 18 maggio 2010 - 11:27 - di Vittorio Da Rold -
Il Sole 24 Ore
L'accordo firmato lunedì a Teheran in pompa magna dal
presidente iraniano Mahamoud Ahamdinejad, quello
brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e il premier turco
Recep Tayyip Erdogan per trasportare in Turchia 1.200 kg
di uranio iraniano a basso arricchimento (3,5%) in
cambio di 120 kg. di combustibile nucleare al 20% è
pieno di contraddizioni e non convince.
Innanzitutto l'Iran non sospende l'arricchimento
dell'uranio: nella centrale di Natanz e nel centro ad
acqua pesante di Arak si continua a produrre
combustibile atomico al ritmo di 125 kg al mese. La
proposta fatta dall'Aiea, l'agenzia dell'Onu per il
nucleare, nell'ottobre scorso di consegnare la maggior
parte dell'uranio iraniano serviva come elemento su cui
costruire la fiducia reciproca. Ma se l'Iran promette di
consegnare a maggio 2010 circa 1.200 kg di uranio mentre
dopo sei mesi ne ho prodotti altrettanti viene meno lo
spirito dell'intesa originaria che prevedeva il blocco
della produzione e la consegna della maggior parte del
materiale nucleare arricchito al 3,5%.
Consegnare 1.200 kg di uranio a ottobre, pari al 90% di
quello che hai in deposito, non è la stessa cosa che
consegnarne 1.200 a maggio quando questo rappresenta il
50% di tutto quello che hai in magazzino.
Altra grave contraddizione: l'intesa a tre di Brasile,
Turchia e Iran prevede che i 120 kg. di uranio
arricchito siano consegnati non da uno dei contraenti
(che peraltro non ne avrebbero nemmeno le possibilità
tecnica) e nemmeno dal gruppo dei 5+1 (Stati Uniti,
Russia, Cina, Gran Breatagna, Francia, e Germania), ma
dal Gruppo di Vienna (Stati Uniti, Russia, Francia e
Aiea) che comunque nell'intesa non è nemmeno stato messo
al corrente. Si è deciso che qualcun altro, il Gruppo di
Vienna, appunto «dovrebbe consegnare» dice il comunicato
finale dell'inedita trojka, usando non a caso il
condizionale, «120 kg di uranio arricchito entro un
anno».
Quindi nasce il sospetto che Ahmadinejad voglia prendere
tempo e magari vantarsi di uno pseudo-successo
internazionale per bloccare le sanzioni Onu in arrivo
(con i cinesi e russi che non aspettano altro che un
pretesto per fermarle nel Consiglio di sicurezza) e
superare così la data per lui molto pericolosa del 12
giugno, ricorrenza del giorno in cui un anno fa venne
riletto a presidente tra tumulti e proteste di massa che
hanno incrinato definitivamente l'unità del regime. Il
nucleare sarebbe un pretesto, creando un nemico esterno,
per poter schiacciare le possibili proteste di piazza e
la dissidenza dell'Onda verde, il movimento politico che
con coraggio chiede da dodici mesi di aprire la prigione
in cui il regime iraniano ha rinchiuso il paese.
Bce: Colloca 104 Mld Di
Euro a 7 Giorni. Tasso Fisso 1%
martedì, 18 maggio 2010 - 11:27
(ASCA) - Roma, 18 mag - Conclusa l'asta pronti contro
termine della Bce. L'Eurotower ha allocato al sistema
bancario 104,752 miliardi di euro, scadenza sette
giorni, tasso fisso 1%. Lo comuinica l'Eurotower.
Grecia: Fonti,
Rimborsera' 8,5 Mld Bond In Scadenza Domani
martedì, 18 maggio 2010 - 12:01
(AGI) - Atene, 18 mag. - Domani la Grecia rimborsera'
interamente il bond decennale da 8,5 miliardi di euro in
scadenza. Lo riferisce una fonte del governo di Atene
precisando che il pagamento "procedera' normalmente
domani".
Le borse di Shanghai e
Hong Kong tornano a salire
La maggior parte delle principali borse della regione
Asia-Pacifico ha chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato l'1,4% a 2.594,78
punti. Dopo il crollo di ieri sulla piazza finanziaria
cinese sono scattate oggi delle ricoperture. Tra i
bancari China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha
guadagnato l'1,2% Bank of Communications (CN000A0ERWC7)
il 2,7% e Shanghai Pudong Development Bank
(CN0009282731) il 3,7%. Morgan Stanley ha promosso il
settore bancario cinese da "Underweight" ad "Equal-weight".
Secondo la banca d'affari la crisi del debito sovrano in
Europa potrebbe spingere Pechino a sospendere le sue
misure volte ad evitare un surriscaldamento
dell'economia. Nel settore immobiliare China Vanke
(CN0008879206) ha chiuso in rialzo del 7,2%, Poly Real
Estate (CN000A0KE8T0) del 7,9% e Gemdale (CNE000001790)
del 10%. Secondo un funzionario dell'Ufficio Nazionale
delle Imposte citato dal "China Securities Journal" le
autorità locali non avrebbero la comptenza di estendere
l'attuale sistema ed imporre una tassa annuale sugli
immobili simile a quella esistente negli USA. Ciò
significa che il Governo cinese respingerà probabilmente
l'introduzione di una tale imposta.
Il calo del prezzo dell'oro ha mandato a picco gli
auriferi. Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) ha perso
il 5,8% e Zijin Mining (CNE100000502) il 4,8%.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l'1,2% a
19.944,94 punti. Il mercato azionario della città
costiera ha beneficiato del rimbalzo registrato ieri da
Wall Street nel finale di seduta. Tra i bancari HSBC
(GB0005405286) ha guadagnato l'1,5%, Bank of East Asia
(HK0023000190) l'1,1% e Bank of China (CN000A0J3PX9)
l'1,8%. Nel settore immobiliare Sun Hung Kai Properties
(HK0016000132) ha chiuso in rialzo dell'1,5%, Cheung
Kong Holdings (HK0001000014) dell'1,8% e Sino Land
(HK0083000502) dello 0,9%. Esprit (BMG3122U1457), che
era stato massacrato durante le scorse sedute a causa
dei timori legati alla crisi del debito sovrano in
Europa, ha guadagnato il 5,1%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,1% e lo Straits Times a
Singapore lo 0,4%. Il Taiex a Taipei e il Kospi a Seul
hanno perso rispettivamente lo 0,2% e lo 0,5%.
Redazione Borsainside 12:12
Roubini avverte: la crisi
dei PIIGS non e' ancora superata
BlueTG.it - martedì, 18 maggio 2010 - 12:41
La crisi del debito dei PIIGS non è ancora finita,
perché la Grecia resta “la punte dell’iceberg”. Non da
tregue Nouriel Roubini, l’economista della New York
University salito agli onori delle cronache per avere
con ampio anticipo previsto la crisi
economico-finanziaria dell’ultimo biennio.
In un’intervista radiofonica alla Bbc l’economista ha
infatti ricordato come ciò che Eurolandia sta
affrontando “è il secondo stadio di una tipica crisi
finanziaria” e che il piano di salvataggio da un
triliardo di dollari varato da Ue, Bce e Fmi non può
ancora soddisfare i mercati perché non risponde alla
domanda se i governi siano sufficientemente robusti da
implementare le misure di rigore che il piano stesso
prevede.
Crisi: Ok Da Ecofin a
Stretta Su Hedge Fund
martedì, 18 maggio 2010 12:55 BRUXELLES
(ASCA) - Bruxelles, 18 mag - Via libera dall'Ecofin alla
stretta sugli hedge fund e gli altri fondi speculativi.
I ministri dell'Unione hanno trovato l'accordo su una
bozza di direttiva volta ad introdurre regole europee
armonizzate per i gestori dei fondi. La presidenza ha
ricevuto dall'Ecofin il mandato di negoziare con il
Parlamento la direttiva.
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Martedì
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Grecia: erogata prima
tranche aiuti
martedì, 18 maggio 2010 - 13:34
(ANSA) - BRUXELLES, 18 MAG - La prima tranche da 20
miliardi di euro del prestito Ue-Fmi e' stata erogata
alla Grecia questa mattina. Lo hanno confermato fonti
della Commissione Europea. La quota Ue e' di 14,5
miliardi e quella dell'Fmi di 5,5 miliardi.
Rbs: ex responsabile
banca d'investimento transa con la Fsa
BlueTG.it - martedì, 18 maggio 2010 - 13:45
L’ex responsabile delle attività di banca d’investimento
di Royal Bank of Scotland, Johnny Cameron, ha raggiunto
una transazione con la Fse (l’autorità di mercato
britannica) accettando di non assumere mai più un ruolo
dirigenziale in una compagnia finanziaria in futuro.
Cameron, precisa una nota dell’Authority, ha raggiunto
l’accordo senza dover ammettere alcuna colpa nell’ambito
dell’inchiesta sui sistemi di controllo di Rbs, le cui
perdite portarono il Tesoro britannico ad assumerne il
controllo dopo l’erogazione di cospicui aiuti di stato
per evitarne il fallimento, e potrà comunque assumere
incarichi consulenziali per conto di gruppi finanziari.
Usa: Nuovi Cantieri
Edilizi Ad Aprile +5,8%, Sopra Attese
martedì, 18 maggio 2010 14:40 WASHINGTON
(ASCA) - Roma, 18 mag - I nuovi cantieri edilizi negli
Stati Uniti sono aumentati ad aprile del 5,8%, a una
media annuale di 672.000 unita'. Il dato e' uscito
nettamente superiore alle previsioni degli analisti che
si attendevano una media annuale a quota 650.000 unita'.
Il numero di licenze edilizie e' invece diminuito
dell'11,5% a 606.000 unita'.
Bce: Al 14/5 Acquistati
16,3 Miliardi Di Titoli Di Stato
martedì, 18 maggio 2010 - 15:34
(ASCA) - Roma, 18 mag - Al 14 maggio la Bce ha
acquistato complessivamente 16,3 miliardi di titoli di
Stato nell'ambito del programma di sostegno al mercato
del debito pubblico dell'Eurozona (Securities Markets
Programme). I nuovi acquisti sono inclusi nella voce
''titoli posseduti per scopi di politica monetaria''
dello stato patrimoniale consolidato dell'Eurosystem.
Nel complesso si tratta di 68,7 miliardi di euro, in
aumento di 17 miliardi di cui circa 16,3 sotto il
programma Securities Markets Programme e circa 0,8
miliardi relativi al programma di sostegno al mercato
dei covered bond. Questa mattina l'Eurotower ha fatto la
prima operazione di sterilizzazione della liquidita'
immessa sul mercato a fronte dell'acquisto dei titoli di
Stato. Drenata liquidita' per 16,5 miliardi di euro.
Bank of America piace
sempre di piu' ai gestori americani
BlueTG.it - martedì, 18 maggio 2010 15:36 NEW YORK
Vi è anche John Paulson, il gestore di fondi hedge che
in questi anni ha ammassato una fortuna scommettendo
contro il mercato dei mutui immobiliari statunitensi,
tra i 56 investitori professionali che hanno acquistato
almeno 5 milioni di azioni di Bank of America
Corporation durante il primo trimestre dell’anno.
Lo riferisce l’agenzia Bloomberg precisando che sulla
base dei documenti inviati alla Sec il gestore, che nei
primi tre mesi dell’anno ha acquistato 16,8 milioni di
azioni dell’istituto che ad aprile ha annunciato di aver
chiuso in utile il primo trimestre dopo tre consecutivi
in rosso, aveva accumulato una posizione pari a 167,8
milioni di titoli.
Acquisti che peraltro non tengono testa a quelli di
Fidelity, che nello stesso periodo ha acquistato 42,3
milioni di azioni arrivando a detenere 256,8 milioni di
azioni, ma per Paulson la posizione in Bank of America è
la seconda più importante in portafoglio, dopo quella in
Citigroup (506,7 milioni di azioni), che nel trimestre
non è stata toccata.
Wal-Mart: Utili Record a
3,3 Mld Dollari Nel Primo Trimestre
martedì, 18 maggio 2010 15:52 NEW YORK
(ASCA-AFP) - New York, 18 mag - Wal-Mart, il colosso
mondiale della vendita al dettaglio, ha chiuso il primo
trimestre con utili record. Il gruppo statunitense, nei
primi tre mesi dell'anno, ha realizzato un utile netto
di 3,3 miliardi di dollari (+9,7%), grazie alla forte
crescita dei ricavi. L'utile per azione si e' attestato
a 88 centesimi di dollaro, tre centesimi sopra le attese
degli analisti. Il fatturato e' aumentato del 5,9%, a
99,85 miliardi di dollari, sulla scia della forte
crescita del fatturato internazionale, cresciuto oltre
il 21%. Le vendite negli Usa sono invece cresciute
dell'1,1%, a 63,32 miliardi di dollari.
Assogestioni aggiorna la
mappa del risparmio gestito in Italia
BlueTG.it - martedì, 18 maggio 2010 - 16:23
Nel corso dei primi tre mesi dell’anno l’industria del
risparmio gestito in Italia ha raccolto 23 miliardi di
euro. Lo si legge nell’ultima “Mappa del Risparmio
Gestito” di Assogestioni, che sottolinea come il
patrimonio in gestione si rafforzi ulteriormente,
salendo a quota 993 miliardi.
Le sottoscrizioni registrate per le gestioni collettive
superano i 7,1 miliardi di euro, con un contributo
proveniente dai fondi aperti pari a oltre 7 miliardi. I
dati evidenziati nella analisi trimestrale effettuata
dall’ufficio statistiche dell’associazione rivelano
infine una raccolta di oltre 16 miliardi proveniente
dalle gestioni di portafoglio.
Fondi speculativi,
Juncker tentera' ultima mediazione su nuove norme
BlueTG.it - martedì, 18 maggio 2010 - 16:33
Via libera, a maggioranza, dei ministri economici Ue a
nuove e più stringenti regole in materia di trasparenza
per fondi hedge, fondi di private equity, fondi
immobiliari, ma anche quelli che investono in materie
prime oltre a tutti gli strumenti finora non ricompresi
nella direttiva sui fondi d’investimento collettivi.
L’Ecofin ha dato mandato al proprio presidente,
Jean-Claude Juncker, di negoziare con l’Europarlamento
una bozza di direttiva che porti ad una regolamentazione
armonizzata delle società non europee che gestiscono
tali strumenti e li offrono ai risparmiatori europei.
Vi sarà così modo di provare ancora a mediare rispetto
alle perplessità espresse sino all’ultimo da alcune
delegazioni nazionali come quella britannica, rimaste
ostili all’iniziativa.
Grecia: Fitch, Outlook
Negativo Su Rating Rimane Appropriato
martedì, 18 maggio 2010 - 17:45
(ASCA) - Roma, 18 mag - L'agenzia di rating Fitch ha
diffuso un nuovo rapporto sui conti pubblici della
Grecia alla luce dell'approvazione del piano di prestiti
da 110 miliardi di euro predisposto da Eurozona-Fmi.
Oggi il paese ellenico ha incassato i primi 14,5
miliardi di prestiti bilaterali dai partner
dell'Eurozona, in arrivo altri 5,5 miliardi dall'Fmi. Un
pacchetto di salvataggio che, a detta di Fitch,
''minimizza i rischi di liquidita' a breve termine,
evita il ricorso di Atene al mercato dei capitali fino
al 2012 ed offre un ombrello di solvibilita', sempre che
il risanamento della finanza pubblica sia pienamente
applicato''. Nonostante il programma di aiuti assicuri
una strada percorribile alla sostenibilita' di medio
termine del debito, ''il debito e' destinato a salire a
quasi il 150% del Pil prima di stabilizzarsi nel 2013'',
spiega il rapporto. Oltre alla puntuale applicazione del
piano di risanamento, sara' monitorata la performance
economica del paese e la capacita' del governo greco di
sostenere una politica pluriennale osteggiata
dall'opposizione. Cosi', ''i rischi di peggioramento
sono alti e quindi l'Outlook Negativo sul debito sovrano
della Grecia rimane appropriato''
Usa: Sec, Alla Prova
'Interruttori Automatici' Borse
martedì, 18 maggio 2010 18:26 NEW YORK
(AGI) - New York, 18 mag. - Oggi la Sec, la Consob Usa,
proporra' sei mesi di prova per l'introduzione dei
cosiddetti 'interruttori automatici' delle Borse,
meccanismi che rallenteranno automaticamente le
contrattazioni sui mercati azionari quando i listini
vanno a picco, come e' successo a Wall Street nel 'giovedi'
nero' del 6 maggio scorso. Lo rivelano fonti vicine alla
Sec, secondo cui questi meccanismi 'circuit breakers',
diventeranno operativi dal 14 giugno.
Le borse europee chiudono
in rialzo, Milano la migliore
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
in netto rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo
0,9%, il DAX a Francoforte l'1,5%, il CAC40 a Parigi il
2,1%, il FTSE MIB a Milano il 2,5% e lo SMI a Zurigo lo
0,7%. La Grecia ha ricevuto oggi dalla Commissione
Europea i primi aiuti deliberati insieme al Fondo
Monetario Internazionale. La notizia ha aumentato
l'ottimismo del mercato sulle capacità dell'UE di
superare la crisi del debito sovrano. L'euro ha potuto
di conseguenza stabilizzarsi.
I bancari, che avevano sofferto in particolar modo
durante le scorse sedute, sono rimbalzati, Lloyds
Banking Group (GB0008706128) ha guadagnato l'1,5%, Royal
Bank of Scotland (GB0006764012) l'1,2%, Deutsche Bank
(DE0005140008) l'1,5%, Société Générale (FR0000130809)
il 4,7%, UniCredit (IT0000064854) il 3,1%, Banco
Santander (ES0113900J37) il 6,1% e UBS (CH0024899483) il
2,1%.
I minerari ed i petroliferi hanno registrato una ripresa
sulla scia dei prezzi delle materie prime. Nel settore
minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il
2,5%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2%, Rio Tinto
(GB0007188757) il 2,7% e Xstrata (GB0031411001) il 2,1%.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha chiuso in rialzo
dello 0,8%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) dell'1%,
Eni (IT0003132476) del 3% e Total (FR0000120271) del
2,1%.
Vodafone (GB0007192106) ha perso a Londra lo 0,3%. La
trimestrale del colosso della telefonia mobile non ha
riservato alcuna sorpresa positiva.
British Land (GB0001367019) ha guadagnato il 4,3%. Il
secondo gruppo immobiliare del Regno Unito ha annunciato
dei dati di bilancio migliori delle attese del mercato.
EADS (NL0000235190) ha guadagnato a Parigi il 6,2%.
Cheuvreux ha introdotto il tito dell'impresa madre di
Airbus nella sua "Selected List".
Deutsche Boerse (DE0005810055) ha guadagnato a
Francoforte lo 0,9%. Goldman Sachs ha alzato il suo
rating sul titolo dell'operatore di borsa da "Sell" a "Neutral".
Redazione Borsainside 18:33
Crisi Grecia: evasione
fisco 40% del pil
martedì, 18 maggio 2010 - 18:59
(ANSA) - ATENE, 18 MAG - L'evasione fiscale sfiora in
Grecia il 40% del Pil.La stima e' del segretario del
ministero delle finanze Dimitris Georgakopoulos.Il
funzionario, presentando davanti alle Camere industriali
di Atene e del Pireo le linee della riforma del
meccanismo di controllo fiscale,ha evidenziato come
questa enorme evasione corrisponde a circa 120 miliardi
di euro l'anno. Rappresenta quindi un colpo durissimo
per l' economia e va combattuta con forza.
Borse dell'Europa
dell'Est: Chiusura positiva, Mosca +1,1%
Tutte le principali borse dell'Europa dell'Est hanno
chiuso oggi in rialzo.
L'indice RTS ha guadagnato a Mosca l'1,1% a 1.438,94
punti. I volumi di scambio sono stati anche oggi al di
sotto della media. Il mercato azionario russo ha
beneficiato della ripresa dei prezzi delle materie
prime. Il prezzo del petrolio è tornato nel pomeriggio a
New York al di sopra di quota $72. Tra i titoli del
listino russo Gazprom (RU0007661625) ha guadagnato il
3,8%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 4,5%, Aeroflot
(RU0009062285) il 2,4% e Raspadskaya (RU000A0B90N8) lo
0,4%. Sberbank (RU0009029540) e MTS (RU0007775219) hanno
perso rispettivamente lo 0,4% e lo 0,6%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,9% a 23.310,71
punti. Il calo dei timori relativi alla crisi del debito
sovrano ha spinto i bancari. FHB (HU0000078175) ha
chiuso in rialzo dello 0,8% e OTP Bank (HU0000061726)
dell'1,3%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha guadagnato
il 2,5%. Raiffeisen Centrobank ha alzato il suo rating
sul titolo dell'operatore telefonico da "Reduce" ad "Hold".
Tra gli altri titoli del listino ungherese MOL
(HU0000068952) ha guadagnato lo 0,6%, Gedeon Richter
(HU0000067624) ha perso lo 0,1%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,9% a 1.215,50 punti. I
bancari hanno brillato come su tutte le altre piazze
finanziarie europee. Erste Group Bank (AT0000652011) ha
guadagnato il 3,9% e Komercni Banka (CZ0008019106)
l'1,6%. Molto bene anche i titoli dei produttori di
materi prime. Unipetrol (CZ0009091500) ha chiuso in
rialzo del 4,4% e NWR (NL0006282204) dello 0,8%. Tra gli
altri titoli dell'indice ceco Ceske Energeticke Zavody
(CZ0005112300) ha guadagnato lo 0,2% e Telefónica O2
C.R. (CZ0009093209) l'1,8%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,7% a 41.562,65
punti. Tra i bancari PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha
chiuso in rialzo dell'1,2%, Bank Pekao (PLPEKAO00016)
del 2,4%, BZW Bank (PLBZ00000044) dell'1,8% e BRE Bank
(PLBRE0000012) dell'1%. Asseco Poland (PLSOFTB00016) ha
guadagnato il 3%. La principale impresa IT dell'Europa
dell'Est ha aumentato nel primo trimestre il suo utile
del 27% a KPN 95,50 milioni. Gli analisti avevano atteso
KPN 89 milioni. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha
perso l'1,4%. Il prezzo del rame ha perso ieri a New
York più del 6%, la sua ripresa di oggi non è bastata a
sostenere KGHM.
Redazione Borsainside 20:13
Euro: Di Nuovo Ai Minimi
Da Quattro Anni
martedì, 18 maggio 2010 20:58 BRUXELLES
(AGI) - Roma, 18 mag. - L'euro e' sceso a 1,2229 contro
il dollaro toccando di nuovo i minimi da quattro anni
gia' segnati ieri. La moneta unica affonda per le
rinnovate preoccupazioni di una frenata nella crescita
economica europea legata ai tagli dei deficit e dopo le
voci secondo cui la Germania intende vietare le vendite
allo scoperto a breve.
Crisi Grecia,deficit -42%
primi 4 mesi
martedì, 18 maggio 2010 - 21:07
(ANSA) - ROMA, 18 MAG -La Grecia, che oggi ha ricevuto
la prima tranche di aiuti da parte dell'Ue, ha ridotto
il deficit del 42% nei primi quattro mesi del
2010.Quindi la tabella di marcia e' rispettata e lo
stesso ministro delle Finanze Giorgio Papaconstantinou
dice che il governo punta a tornare a finanziarsi sul
mercato presto. Sul dato ha poi detto che se il paese
continua cosi' 'tutte le misure di austerity
rispetteranno i tempi e forse si potra' tornare sul
mercato prima del previsto' (1/o trimestre 2012).
Germania, divieto vendite
scoperto contro speculazione-Schaeuble
reuters - martedì, 18 maggio 2010 22:31 BERLINO
Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha
detto che il governo ha reintrodotto in tutta fretta il
divieto di vendite allo scoperto per contrastare la
speculazione che aveva destato molte preoccupazioni
negli ultimi mesi.
Schaeuble ha detto in un'intervista alla televisione Zdf
che il divieto in vigore dalla mezzanotte copre le
vendite allo scoperto dei titoli di Stato della zona
euro, i credit default swaps (CDS) sui questi titoli e
le azioni delle prime 10 istituzioni finanziarie del
paese.
"Abbiamo già avuto un simile divieto e ora lo
reintroduciamo", ha detto Schaeuble. "Lo ripristiamo,
anticipando le regole europee -- ne abbiamo discusso
all'incontro Ecofin di oggi".
"Abbiamo detto 'andiamo avanti per primi', perché è
stata proprio questo tipo di speculazione sui titoli di
stato dell'eurozona che ci ha preoccupato così tanto".
"Ecco perché vogliamo proibire le vendite allo scoperto
con poco anticipo. Possiamo farlo. E quando si prendono
queste decisioni, non si fa molta pubblicità prima. Ma
si agisce".
Borse dell'America
Latina: Domina ancora il segno meno, San Paolo -3,2%
Quasi tutte le borse dell'America Latina hanno chiuso
ieri in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 3,2% a 60.841,08
punti. Per il listino brasiliano si è trattato della
quarta seduta negativa di fila. La Germania ha
annunciato che vieterà il cosiddetto "naked short
selling" su alcuni titoli azionari e sulle obbligazioni
dei paesi delle zona euro. La notizia ha fatto
riaumentare l'incertezza sui mercati finanziari. Tra i
bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso
l'1,1%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 2,4% e Itau
Unibanco (BRITAUACNPR3) il 2,5%. Petroleo Brasileiro
(BRPETRACNPR6) ha perso il 2,1%. Il prezzo del petrolio
ha chiuso ieri a New York al di sotto di $70 al barile.
Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in ribasso del 3,9%. Il
prezzo del rame ha perso ieri al NYMEX un ulteriore
3,4%. Redecard (BRRDCDACNOR3) ha perso il 10,8%. Il
Governo brasiliano intende chiedere agli operatori di
carte di credito di ridurre le loro commissioni sulle
transanzioni allo scopo di abbassare i costi per i
consumatori.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dell'1,4%
a 31.136,35 punti. Tra le blue chips messicane América
Móvil (MXP001691213) ha perso lo 0,5%, Cemex
(MXP225611567) lo 0,5%, Grupo Mexico (MXP370841019)
l'1,8% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 3,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,1%, il Colcap a
Bogotà l'1,4% e l'IBVC a Caracas l'1,5%. Il General a
Lima ha guadagnato lo 0,2%, l'IPSA a Santiago del Cile
ha chiuso invariato.
Redazione Borsainside 00:48
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WALL
STREET: Futures sui massimi di seduta
18 maggio 2010 | Ora 15:00 - WSI ______________________________________________
A mezz'ora dall'avvio delle
contrattazioni i futures Usa continuano a viaggiare in
territorio positivo, (vedi quotazioni a fondo pagina). I
derivati americani, che gia' inseguivano la buona
intonazione delle piazze europee, hanno accelerato al
rialzo dopo la pubblicazione dei dati sui nuovi nuovi
cantieri.
Per il quarto mese consecutivo il risultato risulta in
crescita, e superiore alle stime: ad aprile + 5.8%. Si
tratta dei massimi dell'ottobre 2008. Frenano invece
dell'11.5% rispetto a marzo le licenze di costruzione. I
prezzi alla produzione nello stesso mese sono risultati
leggermente sotto alle previsioni (-0.1%) mentre il dato
core e' salito dello 0.2%.
Tra le storie del giorno, Home Depot centra le attese
del mercato con la sua trimestrale e alza l'outlook. Wal
Mart supera le attese. Fidelity National scivola del 7%
nel pre-mercato dopo che Blackstone ha fatto sapere che
l'acquisizione salta per un mancato accordo sul prezzo.
La societa' si trova cosi' costretta a una
ristrutturazione.
Positive le banche Jp Morgan e Morgan Stanley nel giorno
dell'assemblea annuale degli azionisti. Si ricorda che
in settimana il Senato dovrebbe dare l'ok alla riforma
finanziaria. Il testo dovra' poi essere armonizzato con
quello gia' approvato dalla camera.
Oggi la Grecia ha ricevuto la prima tranche di aiuti
dell'Unione Euopea da 14,5 miliardi di euro alla vigilia
della scadenza del debito prevista per domani. Intanto
in un provvedimento votato ieri al Senato americano, gli
States (il principale contribuente del Fondo) dicono di
opporsi a pacchetti di aiuti del Fmi a paesi che
difficilmente li rimborseranno.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio rimbalzano. I futures con
consegna giugno segnano un guadagno di $2.13
attestandosi a quota $72.21 al barile. Sul valutario la
moneta unica si attesta a $1.2424 (+0.24%). Prese di
beneficio per l'oro che cede $16.60 in area $1211.50 .
Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark
decennale si trova al 3.46% dal 3.4720% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 avanza di 8.30 punti (+0.73%) a
1142.80.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna un incremento
di 13 punti (+0.68%) a quota 1926.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones scambia in rialzo di
63 punti (+0.59%) a 10662.
WALL
STREET: ingrana la marcia
18 maggio 2010 | Ora 15:30 - WSI ______________________________________________
I futures americani lo
avevano suggerito: l'apertura a Wall Street e' positiva
e si insirisce in un contesto di buona intonazione delle
piazze europee.
L'S&P 500 segna un rialzo di 9 punti a 1145.96, il
Nasdaq sale di 17.95 a 2372.18, il Dow sale di 62.35
punti a 10699.
Merito del dato odierno sui nuovi nuovi cantieri. Per il
quarto mese consecutivo il risultato risulta in
crescita, e superiore alle stime: ad aprile + 5.8%. Si
tratta dei massimi dell'ottobre 2008. Frenano invece
dell'11.5% rispetto a marzo le licenze di costruzione. I
prezzi alla produzione nello stesso mese sono risultati
leggermente sotto alle previsioni (-0.1%) mentre il dato
core e' salito dello 0.2%.
Tra le storie del giorno, Home Depot centra le attese
del mercato con la sua trimestrale e alza l'outlook.
anche Wal Mart supera le stime. Ma va detto che nella
grande distribuzione in generale sono le stime per il
futuro a non convincere gli operatori. Fidelity National
scivola del 5.8% dopo che Blackstone ha fatto sapere che
l'acquisizione salta per un mancato accordo sul prezzo.
La societa' si trova cosi' costretta a una
ristrutturazione.
Positive le banche Jp Morgan e Morgan Stanley nel giorno
dell'assemblea annuale degli azionisti. Si ricorda che
in settimana il Senato dovrebbe dare l'ok alla riforma
finanziaria. Il testo dovra' poi essere armonizzato con
quello gia' approvato dalla camera.
Oggi la Grecia ha ricevuto la prima tranche di aiuti
dell'Unione Euopea da 14,5 miliardi di euro alla vigilia
della scadenza del debito prevista per domani. Intanto
in un provvedimento votato ieri al Senato americano, gli
States (il principale contribuente del Fondo) dicono di
opporsi a pacchetti di aiuti del Fmi a paesi che
difficilmente li rimborseranno.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio rimbalzano. I futures con
consegna giugno segnano un guadagno di $1.94
attestandosi a quota $72.02 al barile. Sul valutario la
moneta unica si attesta a $1.2435 (+0.32%). Prese di
beneficio per l'oro che cede $13.50 in area $1214.60.
Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark
decennale si trova al 3.47% dal 3.4720% di ieri.
WALL
STREET: amplia cali con banche
18 maggio 2010 | Ora 17:49 - WSI ______________________________________________
Mentre i listini europei
hanno chiuso in territorio positivo, Wall Street ha
tentato inutilmente di risollevarsi dai minimi di seduta
testandone nuovi.
I titoli americani hanno ultimamente esteso le perdite
con tutti e tre gli indici che lasciano sul campo piu'
dell'1%, penalizzati dai cali del settore bancario.
L'indice di riferimento del comparto perde il 3.2% dopo
che gli investitori hanno iniziato a preoccuparsi per le
implicazioni che una proposta di regolamentazione del
sistema finanziario avra' sul settore.
Pesa anche il settore dei semiconduttori sul listino
tecnoligico mentre sull'S&P 500 si fanno sentire le
vendite su finanziari (-1% a livello settoriale) e i
tecnologici. Giu' anche i retailer dove si salva solo
Wal-Mart.
Quando manca un'ora alla chiusura delle contrattazioni
il Dow cede l'1.07% a 10511.78 punti, il Nasdaq l'1.65%
in area 2315.36, mentre l'S&P 500 l'1.48% a quota
1120.14 -16.80.
Dall'Ecofin non sembra esser uscito un messaggio chiaro
mentre proprio oggi la Grecia ha ricevuto la prima
tranche di aiuti alla vigilia di un'importante scadenza
del debito. Fitch intanto ha confermato su Atene l'outlook
negativo dicendo di aspettarsi un rapporto debito/pil
arrivare fino al 150% per poi stabilizzarsi, ma non
prima del 2013.
Alcuni spiegano l'inversione di rotta del dollaro
sull'euro con le dichiaraziooni arrivate dal neo
ministro delle finanze inglese, dubbioso sulle future
mosse dei paesi membri dell'Ue per migliorare le proprie
finanze. "E' questa la spiegazione piu' immediata per
spiegare il nuovo indebiolimento dell'euro e delle
azioni", ha detto Andrew Brenner, a capo dei mercati
emergenti per Guggenheim Securities. Non convince
nemmeno il provvedimento riguardante gli hedge fund.
Si esaurisce cosi', almeno a Wall Street, l'effeto
positivo del dato odierno sui nuovi nuovi cantieri. Per
il quarto mese consecutivo il risultato risulta in
crescita, e superiore alle stime: ad aprile + 5.8%. Si
tratta dei massimi dell'ottobre 2008. Frenano invece
dell'11.5% rispetto a marzo le licenze di costruzione. I
prezzi alla produzione nello stesso mese sono risultati
leggermente sotto alle previsioni (-0.1%) mentre il dato
core e' salito dello 0.2%.
Sui mercati aleggia anche l'incertezza circa sull'eventualita'
che oggi siano presentate le nuove regole per frenare
l'attività di trading in presenza di inspiegabili crolli
verticali come quelli che New York ha esperito lo scorso
6 maggio, quando in Dow era arrivato in pochi minuti a
perdere quasi 1000 punti.
Tra le storie del giorno, crolla del 25% il colosso
legato ai mutui Ambac con conti deludenti. Home Depot
centra le attese del mercato con la sua trimestrale e
alza l'outlook. anche Wal Mart supera le stime. Ma va
detto che nella grande distribuzione in generale sono le
stime per il futuro a non convincere gli operatori.
Fidelity National scivola dopo che Blackstone ha fatto
sapere che l'acquisizione salta per un mancato accordo
sul prezzo. La societa' si trova cosi' costretta a una
ristrutturazione.
Piatte le banche con Jp Morgan e Morgan Stanley, che
pero' frenano, nel giorno dell'assemblea annuale degli
azionisti. Si ricorda che in settimana il Senato
dovrebbe dare l'ok alla riforma finanziaria. Il testo
dovra' poi essere armonizzato con quello gia' approvato
dalla camera.
A livello settoriale le migliori performance sono
segnate dai comparti e regioni: Copper-JJC +2.6%, Base
Metals-DBB +2.3%, Platinum-PGM +1.3%, Oil Services-OIH
+1.3%, Grid Infrastructure-GRID +1.2%, Steel-SLX +1.2%;
Spain-EWP +2.1%, Egypt-EGPT +1.9%, Emerging Eastern
Europe-ESR +1.5%. Le peggiori: Banks-KBE -2.3%, North
American Semis-IGW -1.8%, Regional Banks-KRE -1.8%, Jr
Gold Miners-GDXJ -1.5%, Capital Markets-KCE -1.4%,
Semis-SMH -1.3%, Broker/Sealers-IAI -1.3%; Poland-PLND
-1.2%, South Korea-EWY -1.0%, EWQ -1.0%, Australia-EWA
-0.8%, Taiwan-EWT -0.8%, Sweden-EWD -0.8%.
Alle 18:45 (12:45 EDT) circa il volume di scambio e' di
525 milioni di pezzi al NYSE e 1.15 miliardi al Nasdaq.
I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1539 a
1437 al Nyse e 1115 a 1446 milioni al Nasdaq. I nuovi
massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane
sono: 41 a 8 al NYSE e 49 a 22 al Nasdaq.
WALL
STREET:
sell massicci, giu' in tandem con l'euro
18 maggio 2010 | Ora 22:00 - WSI ______________________________________________
La borsa americana si e'
indebolita decisamente nel pomeriggio di pari passo con
la moneta unica e appesantita dal comparto finanziario e
tecnologico. Pesa il nuovo tonfo della valuta Ue sotto
$1.22, ai minimi di 4 anni sul dollaro. Sell in
accelerazione dopo lo stop in Germania agli short su
bond e swap. Giornata no per le banche, che pagano le
prospettive di una riforma delle regole di controllo. Il
Dow Jones ha ceduto l'1.08% in area 10510.88, il Nasdaq
l'1.57% a 2317.26 punti, mentre l'S&P 500 ha lasciato
sul campo l'1.42% a quota 1120.78. Il paniere delle blue
chip era arrivato a guadagnare sino a 90 punti in
mattinata.
Il settore hi-tech non e' stato risparmiato dai cali
indiscrimanti visti nella seconda parte di seduta,
mentre sui finanziari pesano le prospettive di una
riforma del sistema di regolamentazione del settore. Il
Senato dovrebbe dare l'ok al piano in settimana. Il
testo dovra' poi essere armonizzato con quello gia'
approvato dalla camera. Il benchmark settoriale XLF cede
circa il 3%. In rosso anche le societa' di vendite al
dettaglio, dove si salva solo Wal-Mart.
Nel frattempo crescono le preoccupazioni per lo stato di
salute dei Paesi indebitati dell'area euro e in
particolare per i rischi di un contagio. I cali della
moneta unica hanno iniziato a farsi piu' pesanti dopo
che la Germania ha annunciato un blocco alle vendite
allo scoperto di alcuni asset. Il divieto riguardera'
anche i bond governativi in euro e i credit default swap
loro legati. Per quanto riguarda l’Italia, fonti vicine
alla Consob escludono che al momento ci possa essere una
decisione analoga.
Sul fronte macro, si e' spento in fretta l'entusiasmo
per il boom dei nuovi cantieri edili in aprile, indice
di un miglioramento dell'attivita' immobiliare. Per il
quarto mese consecutivo il risultato risulta in
crescita, e superiore alle stime: ad aprile + 5.8%. Si
tratta dei massimi dell'ottobre 2008. Frenano invece
dell'11.5% rispetto a marzo le licenze di costruzione. I
prezzi alla produzione nello stesso mese sono risultati
leggermente sotto alle previsioni (-0.1%) mentre il dato
core e' salito dello 0.2%.
Dall'Ecofin non sembra esser uscito un messaggio chiaro
mentre proprio oggi la Grecia ha ricevuto la prima
tranche di aiuti alla vigilia di un'importante scadenza
del debito. Fitch intanto ha confermato su Atene l'outlook
negativo dicendo di aspettarsi un rapporto debito/pil
arrivare fino al 150% per poi stabilizzarsi, ma non
prima del 2013.
Sui mercati aleggia anche l'incertezza circa sull'eventualita'
che oggi siano presentate le nuove regole per frenare
l'attività di trading in presenza di inspiegabili crolli
verticali come quelli che New York ha esperito lo scorso
6 maggio, quando in Dow era arrivato in pochi minuti a
perdere quasi 1000 punti.
Tra le storie del giorno, crolla il colosso legato ai
mutui Ambac con conti deludenti. Home Depot centra le
attese del mercato con la sua trimestrale e alza l'outlook.
anche Wal Mart supera le stime. Ma va detto che nella
grande distribuzione in generale sono le stime per il
futuro a non convincere gli operatori. Fidelity National
scivola dopo che Blackstone ha fatto sapere che
l'acquisizione salta per un mancato accordo sul prezzo.
La societa' si trova cosi' costretta a percorrere la
strada della ristrutturazione.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le
quotazioni del greggio invertono rotta nel pomeriggio e
chiudono in rosso. I futures con consegna giugno segnano
un calo dell'1% attestandosi a quota $69.41 al barile.
Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2211 dopo
aver toccato i minimi di quattro anni nei confronti del
dollaro a quota $1.2167. Prese di beneficio per l'oro
che cede $13.40 in area $1214.30. Quanto ai Treasury, il
rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.376%
dal 3.472% di ieri (-9.6 punti base). Il trentennale e'
piombato a quota 4.23%, con i prezzi che sono saliti di
oltre due punti.
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