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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Martedì 10 Marzo 2009

PARTE  2

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..... Martedì 10 Marzo 2009 ..... Martedì 10 Marzo 2009 ..... Martedì 10 Marzo 2009 .....
 

 

 

 

10 Marzo 2009 08:32
Borse Asia-Pacifico: indici rimbalzano, ma rialzo sembra fragile
MILANO (Reuters) - Rimbalzano i mercati asiatici stamani dopo tre sedute consecutive negative, mentre ritraccia il dollaro con gli investitori che tirano il fiato momentaneamente dalle deboli prospettive per le economie globali. I rialzi dei mercati asiatici sono guidati dai bancari, come Hsbc, molto penalizzata dai timori di un aumento di capitale e dalla situazione negativa del sistema finanziario mondiale. Intorno alle 8,20 l'indice regionale MSCI che esclude il Giappone sale del 2,08%. Il Nikkei di Tokyo, tuttavia, ha ceduto lo 0,4%, toccando i minimi da 26 anni, penalizzato dai ribassi dei titoli farmaceutici dopo l'annuncio della fusione nel settore da 41 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Il prezzo del petrolio è salito a oltre 47 dollari al barile sulle attese di ulteriori tagli da parte dell'Opec e i timori geopolitici dopo che gli Stati Uniti hanno detto che cinque navi cinesi hanno avvicinato in modo illegale una nave americana in acque internazionali. "E' difficile pensare che le azioni si gireranno in positivo alla luce di questa situazione del credito. Il dollaro potrebbe conservare il suo status di bene rifugio", osserva un broker. Sui singoli mercati forte balzo di HONG KONG sulla salita di Hsbc (+14%). Il titolo era sceso del 24% lunedì, al livello più basso dal 1995. Bene anche TAIWAN che chiude ai massima da due mesi, mentre scende Tsmc. A SHANGAII indici in salita di circa il 2% sulla scia dei dati forti sui prestiti, che hanno bilanciato le notizie che la Cina è scivolata verso la deflazione per la prima volta in sei mesi. I bancari guidano il rialzo del mercato di SYDNEY sulle attese di ulteriori tagli dei tassi.

 

 

10 Marzo 2009 09:51
BiniSmaghi: Bce pronta a ridurre tassi a zero se deflazione pesa
FRANCOFORTE (Reuters) - La Banca Centrale Europea è pronta a ridurre i tassi fino al livello di zero se la deflazione incalzerà e la situazione economica peggiorerà. Lo ha detto Lorenzo Bini Smaghi, membro del Consiglio direttivo della Bce, in un'intervista al giornale finanziario tedesco Boersen-Zeitung. "Se la situazione eocnomica peggiora, la Bce è pronta a ridurre i tassi ulteriormente, anche a zero" dice Bini Smaghi secondo quanto riporta il giornale. "Soprattutto sarebbe il caso se l'economia fosse decisamente colpita da una consistente deflazione. E in tale situazione, il miglior approccio sarebbe agire prima che dopo". Bini Smaghi ha anche detto tuttavia che non crede che la deflazione prenda piede. "I dati che abbiamo, includendo le aspettative del mercato derivate dalla curva dei rendimenti, non indicano una deflazione sostenuta nella zona euro" ha detto. Infine ha aggiunto che acquistare titoli di stato sul mercato secondario [una delle misure di quantitative easing solitamente utilizzate in alternativa alla riduzione dei tassi al livello di zero] non sarebbe nello spirito della Bce, aggiungendo di avere dubbi che una banca centrale possa efficacemente raffreddare i tassi a lungo termine acquistando bond.

 

 

10 Marzo 2009 11:01 DAR ES SALAAM
Fmi: economia globale sotto lo zero in "Grande recessione" 2009
DAR ES SALAAM (Reuters) - L'economia mondiale scenderà probabilmente "sotto lo zero" quest'anno, in quella che molti definiscono ora la "Grande recessione". A dirlo oggi è il capo del Fondo monetario internazionale. "L'Fmi si aspetta una crescita globale sotto lo zero quest'anno, la peggior performance della maggior parte della nostra vita", ha detto il direttore dell'Fmi Dominique Strauss-Kahn ai leader finanziari e politici africani nella capitale della Tanzania. "La continua discesa delle istituzioni finanziarie mondiali, combinata con il crollo delle fiducia dei consumatori e delle imprese, sta deprimendo la domanda interna in tutto il globo, mentre il commercio mondiale sta calando a tassi allarmanti e i prezzi delle commodity sono crollati", ha aggiunto Strauss-Kahn. Con i paesi avanzati che si focalizzano sui problemi delle loro economie, Strauss-Kahn ha chiesto alla comunità internazionale di non dimenticare l'Africa, dove la crescita è attesa in calo del 3% quest'anno, una proiezione definita "troppo ottimistica" da Strauss-Kahn. "Benché la crisi stia rallentando nel raggiungere le coste africane, sappiamo tutti che sta arrivando e il suo impatto potrebbe essere grave", ha sottolineato. "Dobbiamo assicurarci che le voci dei poveri siano ascoltate". Il direttore dell'Fmi ha detto che la crisi minaccia di disfare il successo sociale ed economico dell'Africa dell'ultimo decennio e che milioni di persone ricadranno nella povertà. "Non si tratta solo di proteggere la crescita economica e i redditi, ma di contenere la minaccia di scontri civili, forse anche di guerre. Si tratta della gente e del suo futuro", ha aggiunto. "Mentre la crescita in tutto il mondo è quasi ferma, la richiesta per i prodotti africani sta sprofondando. Anche le entrate dal turismo probabilmente caleranno mentre i consumatori stringono la cinghia".

 

 

10 Marzo 2009 12:35 FRANCOFORTE
Citigroup sale a Francoforte su memo rassicurante di Ceo Pandit
FRANCOFORTE/LONDRA (Reuters) - Citigroup Inc avanza alla borsa di Francoforte reagendo alla diffusione di un memo in cui il Ceo Vikram Pandit parla di inizio 2009 positivo ed esprime fiducia sulla solidità patrimoniale del gruppo. A metà mattina, sul mercato tedesco il titolo Citi sale di oltre 12% con 440.000 pezzi trattati - ieri aveva chiuso in Usa guadagnando circa 1,9% a 1,05 dollari. Nella mail interna ottenuta da Reuters che Citi non ha ufficialmente commentato, si parla di trimestre iniziale 2009 avviato a essere il migliore dal terzo trimestre 2007, anticipando ricavi - escluse alcune poste - di 19 miliardi di dollari per gennaio-febbraio. "Detto questo" si legge ancora "manca ancora un mese alla fine del trimestre e la volatilità dei mercati potrebbe cambiare i risultati". Il memo esprime anche fiducia sulla forza patrimoniale di Citi dopo un certo numero di "stress test" basati su assunzioni più pessimistiche di quelle della Federal Reserve. Quanto ai Cds della banca, saliti a un record lunedì, "crediamo che tali spread siano scollegati dalla nostra situazione (reale) e non trovino riscontro dopo gli annunci dell'appoggio governativo al sistema finanziario".

 

 

10 Marzo 2009 12:52 BERLINO
Crisi: Fmi, non esistono soluzioni nazionali
di ANSA
Strauss-Kahn, accelerare stabilizzazione settore bancario
(ANSA) - BERLINO, 10 MAR - Tutti cercano di trovare soluzioni nazionali, ma non esistono soluzioni nazionali a una crisi globale. Lo ha detto Dominique Strauss-Kahn.Il numero uno dell'Fmi ha messo in guardia contro ulteriori perdite nel settore finanziario, sottolineando che non tutti i rischi sono stati ancora individuati.I paesi industrializzati -dice- dovrebbero accelerare il lavoro di stabilizzazione del settore bancario poiche' se i bilanci delle banche non saranno ripuliti i piani anti-crisi non avranno successo.

 

 

10 Marzo 2009 13:17 BRUXELLES 10 MAR
Crisi: Ue presentera' quattro priorita' al G20
di ANSA
Sostegno a banche e lavoro, coordinare misure, no protezionismo
(ANSA) - BRUXELLES 10 MAR - Quattro le priorita' - all'esame dell'Ecofin - che l'Europa si appresta a presentare al G20 che si svolgera' nel weekend nel Regno Unito. Le priorita' sono: attuare pienamente i piani di sostegno alle banche, evitare ogni forma di protezionismo, continuare a coordinare le misure anticrisi, rafforzare le politiche di sostegno dell'occupazione. Con un'avvertenza: 'L'Ue sta facendo la sua parte nel sostenere la domanda'. Al G20 parteciperanno i ministri finanziari e i governatori centrali. 'E' essenziale - si legge in un documento di lavoro - ripristinare il funzionamento dei mercati del credito e facilitare il flusso dei prestiti verso l'economia reale'. Per questo 'devono essere attuate in maniera tempestiva e coordinata, tutte le misure dei governi per far ripartire il settore finanziario e in particolare quello delle banche, comprese le ricapitalizzazioni, le garanzie sul debito e il rafforzamento degli asset'. Nel documento si sottolinea poi come siano piu' che mai necessarie 'politiche di sostegno all'occupazione che siano coerenti con gli obiettivi di piu' lungo termine, come un aumento della competitivita' e della produttivita' e le sfide legate all'invecchiamento della popolazione e ai cambiamenti climatici'.(ANSA).

 

 

10 Marzo 2009 14:01 NEW YORK
BERNANKE: LE BANCHE NON SARANNO LASCIATE FALLIRE
di WSI
Il collasso dei principali istituti metterebbe in pericolo l'economia, il cui recupero e' improbabile finche' il sistema finanziario non si stabilizzera'. Il numero uno della Fed invoca riforma dei metodi di controllo.
Il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha sottolineato che, considerando le fragili condizioni dei mercati finanziari e dell'economia globale, i principali istituti finanziari non devono essere lasciati fallire.
In un intervento tenuto a Washington davanti al Consiglio per le Relazioni Estere, Bernanke ha ribadito che fino a quando il sistema bancario non si stabilizzera', un recupero sostenibile dell'economia e' "fuori portata".
Il numero uno della Fed ha aggiunto che il sistema di controllo finanziario degli Stati Uniti deve essere rinnovato, per rafforzare i metodi di sorveglianza sulle banche, sui fondi comuni e sui grandi istituti finanziari, il cui collasso potrebbe mettere in pericolo l'economia.
"Dobbiamo avere una strategia che controlli l'intero sistema finanziario nel suo insieme e non semplicemente nelle sue singole componenti", ha detto Bernanke.

 

 

10 Marzo 2009 15:26 ROMA
Usa: un bambino su 50 e' senza casa
di ANSA
Secondo rapporto del Centro nazionale sulle famiglie senzatetto
(ANSA) - ROMA, 10 MAR - Un bambino statunitense su 50 e' senza casa. Il dato emerge da una ricerca del Centro nazionale Usa sulle famiglie senzatetto.La ricerca e' sul biennio 2005-06, ma il dato rischia di peggiorare dopo la crisi sui mutui e il pignoramento di molte abitazioni. Il rapporto ha stimato che nel periodo preso in esame oltre 1,5 milioni di bambini non avevano una casa. I dati piu' preoccupanti sono emersi in Texas, Georgia, Arkansas, New Mexico e Louisiana.

 

 

10 Marzo 2009 18:06
Usa, Agenzia ambiente propone nuovo sistema calcolo emissioni
di Deborah Zabarenko WASHINGTON (Reuters) - L'Epa, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente degli Stati Uniti, ha proposto oggi un piano di vasta portata per registrare le emissioni di biossido di carbonio e di altri gas a effetto serra, un passo verso la regolazione e la riduzione di tali emissioni. Il nuovo piano interesserà i fornitori di carburanti di origine fossile, i produttori di automobili e le aziende che emettono almeno 25.000 tonnellate metriche all'anno di gas a effetto serra, ritenuti responsabili del riscaldamento del Pianeta, ha annunciato l'Epa in un comunicato. Il governo Usa dispone già di statistiche sulle emissioni prodotte dalle centrali a carbone, che riversano nell'atmosfera Co2. La nuova proposta riguarderebbe 13mila impianti, che rappresentano dall'85 al 90% delle emissioni a effetto serra statunitensi. "I nostri sforzi per affrontare il cambiamento climatico devono essere guidate dalle migliori informazioni possibili", ha detto l'amministratrice dell'Epa Lisa Jackson . "...Questo è un passo fondamentale verso un migliore aiuto alla protezione della salute e dell'ambiente: il tutto senza gravare onerosamente sulle piccole attività imprenditoriali della nostra nazione". Il presidente Barack Obama ha espresso chiaro sostegno a un piano basato sul mercato delle emissioni per cercare di limitare la produzione di Co2. Alcuni parlamentari hanno già cominciato a lavorare su un progetto di legge a riguardo. Raccogliere informazioni sulle emissioni Usa è il primo passo in questa direzione, spiega David Doniger, del Natural Resources Defense Council. "E' un importante passo fondativo verso la regolazione e la riduzione dei gas a effetto serra", ha detto Doniger parlando al telefono dopo aver incontrato dirigenti dell'Epa. "La prima cosa che occorre sapere è da dove provengono (le emissioni) e in che quantità dai differenti impianti industriali e da altre fonti negli Usa". CEMENTO, FERRO, ACCIAIO ED ELETTRICITA' Il Clean Air Act, la legge per l'Aria Pulita, impone di raccogliere dati sulle emissioni dalle centrali elettriche, ma una iniziativa del Congresso nel 2007 per chiedere alle grandi industrie e al settore dei trasporti quanto Co2 emettono fu bloccata dall'amministrazione Bush. Il piano dell'Epa prevede di rendere effettive le nuove regole di conteggio dall'anno prossimo, e un primo rapporto sottoposto all'agenzia nel 2011, relativo all'anno solare 2010. Le regole dovrebbero essere applicate alla società che producono carburanti di origine fossile, prodotti chimici industriali, auto e motori, ha detto l'Epa, oltre che ai cosiddetti "emittenti diretti" che ogni anno riversano nell'atmosfera almeno 25mila tonnellate metriche di Co2. L'agenzia ha detto che la soglia è grossomodo equivalente alla quantità annuale di gas a effetto serra prodotto da circa 4.500 veicoli per il trasporto di passeggeri. Le fonti di emissione diretta a cui sarà chiesto di registrare le emissioni comprendono i settori a uso intensivo di energia come la produzione di cemento, ferro, acciaio ed elettricità. Rispettare le regole comporterà al settore privato una spesa di 160 milioni di dollari nel primo anno, e 127 milioni ogni anno successivo, stima l'Epa. Più informazioni sul piano si possono trovare a questo indirizzo online: http://www.epa.gov/climatechange/emissions/ghgrulemaking.html

 

 

10 Marzo 2009 18:14 MILANO
Borsa Milano in forte rimbalzo con banche, Fiat, Eni
MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia una seduta brillante in forte rialzo grazie ad un vistoso rimbalzo dei bancari che ha trascinato anche i titoli di altri comparti come Eni, Fiat e Enel. Le rassicurazioni del colosso bancario Usa Citigroup hanno fatto scattare gli acquisti sul settore in tutta Europa fin dalla mattinata favorendo l'avvio positivo di Wall Street che ha poi accelerato nel pomeriggio. "Un po' di respiro sui mercati ci voleva dopo avere fatto il pieno di brutte notizie. Non ci sono delle vere e forti motivazioni di fondo. E' bastato un rimbalzo dei bancari per fare scattare gli acquisti sugli altri settori", commenta un'operatrice. L'indice S&P/MIB sale del 6,99% a 13.503 punti, il Mibtel guadagna il 5,98%, l'Allstars l'1,48%. Volumi in recupero rispetto alla debolezza delle ultime sedute a circa 2 miliardi di euro. * Alla forza delle banche europee (Stoxx +12,6%) hanno risposto a tono i big italiani del credito: INTESA SANPAOLO balza de 15,7% UNICREDIT e UBI del 12% circa. Forte anche POP MILANO (+6,86%) mentre rimane più indietro BANCO POPOLARE (+2,77%) che oggi ha confermato tempi "molto brevi" per una soluzione al dossier della partecipata BANCA ITALEASE (+8%) che dovrebbe portare al delisting e allo scorporo della società di leasing. "Il conivolgimento in Italaese, anche se suddiviso pro-quota con gli soci del patto, pesa ancora sulla banca", commenta un trader. Banco Popolare ha inoltre annunciato oggi la sua formale richiesta di Tremonti bond per 1,45 miliardi. * FIAT balza dell'8,78% a quota 4,15 euro mentre tra i petroliferi ENI avanza dell'8,45% dopo "le rassicurazioni agli investitori fornite dall'AD (Paolo) Scaroni a Londra", dice un trader. Rialzi sostenuti anche tra i titolio del lusso e assicurativi. * Tra i pochi titoli dell'S&P/Mib in calo SNAM a -1,48%, IMPREGILO a -1,25% e A2A a -1%. * Fuori dal listino principale, TISCALI rimbalza del 47,53% dopo che eri ha perso quasi la metà del suo valore in scia all'annuncio del fallimento delle trattative per la cessione delle attività in Gran Bretagna e la richiesta di sospensione del pagamento degli interessi sul debito in vista di un nuovo piano industriale e finanziario. "Spinge la speculazione che la società possa essere aiutata dalle banche nel rifinanziamento del debito" commenta un trader. * Balza SAFILO a +24,38% dopo l'annuncio dell'azionista di riferimento sulla disponibilità a vedere diluita la propria partecipazione, al momento pari al 40% circa del capitale. * Acquisti su PIRELLI RE (+9,3%). I trader parlano di rimbalzo ma ricordano anche le indiscrezioni stampa su una possibile cessione di Upim, controllata di Rinascente (di cui è indirettamente socio il gruppo immobiliare).

 

 

10 Marzo 2009 18:19 ROMA
Borsa: in forte rialzo le principali piazze europee
di ANSA
Parigi +5,73%, Londra +4,88%, Francoforte +5,28%
(ANSA) - ROMA, 10 MAR - Chiusura in forte rialzo per le pruincipali piazze europee che segnano tutte guadagni intorno al 5%. Parigi ha chiuso in crescita del 5,73% a 2663,68 punti; a Londra l'indice di riferimento Ftse-100 ha registrato un aumento del 4,88% a 3715,23 punti; a Francoforte l'indice Dax ha segnato un +5,28% a 3886,98 punti.

 

 

 

 

WALL STREET: FUTURES USA IN RIALZO, BENE M&A E FINANZIARI

10 Marzo 2009 14:00 NEW YORK - di WSI
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Rimbalzano i titoli Citi e Bofa. Bernanke: le grosse banche americane non saranno lasciate fallire, ma il sistema va riformato. Continuano le operazioni di fusioni ed acquisizioni societarie.
A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono in progresso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio positivo per l’azionario. Il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, intervenuto a Washington, ha confermato che le grosse banche americane non saranno lasciate fallire ma che e’ necessaria una revisione dell’intero sistema finanziario per permettere una stabilizzazione del comparto.
In mattinata sono l’estensione del rialzo materializzatosi nel settore finanziario e le operazioni di mergers & acquisitions ad innescare gli acquisti sui mercati. Ieri il settore bancario e’ riuscito a chiudere in progresso, in controtendenza al resto dei settori, supportato dalle notizie di un incremento di capitali provenienti dal settore privato.
Notizie positive giungono da Citigroup. Washington e’ ancora sul punto di studiare nuove strategie per salvare la banca in serie difficolta’, ma a smorzare i timori e’ stata una nota diffusa dal Ceo Pandit ai dipendenti, in cui si legge che nei primi due mesi dell’anno l’azienda ha registrato la migliore performance dalla fine del 2007, generando utili per $2.2 miliardi, sorprendendo gli analisti che invece avevano stimato una pedita per il periodo.
Dopo l’accordo nel settore farmaceutico che ha visto protagoniste Merck e Schering-Plough, ad occupare la scena in giornata saranno la societa’ biotech Genentech e la casa farmaceutica svizzera Roche: la prima potrebbe acconsentire ad essere acquisita dall’altra ad un prezzo di $95 per azione. Accordo vicino anche nel comparto chimico: Dow Chemical potrebbe rilevare Rohm & Haas attraverso un’operazione valutata $15.3 miliardi.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo il greggio. I futures con consegna aprile segnano un progresso di $0.85 a $47.92 al barile. Sul valutario, avanza l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.2788. In ribasso l’oro a $913.80 l’oncia (-$4.20). In calo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.94%.
Alle 14:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in rialzo di 13.10 punti (+1.94%) a 689.00.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna +14.75 punti (+1.41%) a 1061.75.
Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 114 punti (+1.75%) a 6642.00.

 

 

WALL STREET: IN RALLY CON BANCHE E FUSIONI

10 Marzo 2009 14:35 NEW YORK - di WSI
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Bene i finanziari guidati da Citi e BofA. Rassicurazioni da Bernanke. Proseguono le trattative societarie in piu' comparti. Avanzano greggio ed euro. Giu' i titoli di Stato.
Avvio di seduta in forte rialzo per gli indici americani. A riportare gli acquisti in mattinata sono le nuove operazioni di fusioni ed acquisizioni societarie e la forza del comparto finanziario, guidato da Citigroup e Bank of of America. Rassicurazioni dal presidente della Fed Ben Bernanke.
Il n.1 della Banca Centrale Usa, intervenuto a Washington, ha confermato che le grosse banche americane non saranno lasciate fallire e che e’ necessaria una revisione dell’intero sistema finanziario per permettere una stabilizzazione del comparto.
I titoli del settore hanno preso il volo, gia' spinti in mattinata da Citigroup, dopo che il Ceo Pandit ha rilasciato una nota ai dipendenti, in cui si legge che nei primi due mesi dell’anno l’azienda ha registrato la migliore performance dalla fine del 2007, generando utili per $2.2 miliardi, sorprendendo gli analisti che invece avevano stimato una perdita per il periodo. L'azione avanza del 20% nei primi minuti, seguita da Bank of America che proprio ieri ha confermato un incremento di capitali provenienti dal settore privato.
Dopo l’accordo nel settore farmaceutico che ha visto protagoniste Merck e Schering-Plough, ad occupare la scena in giornata sono la societa’ biotech Genentech e la casa farmaceutica svizzera Roche: la prima potrebbe acconsentire ad essere acquisita dall’altra ad un prezzo di $95 per azione. Accordo gia' raggiunto nel comparto chimico: Dow Chemical rilevera' Rohm & Haas attraverso un’operazione del valore di $15.3 miliardi da pagarsi in cash.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in rialzo il greggio. I futures con consegna aprile segnano un progresso di $0.72 a $47.79 al barile. Sul valutario, avanza l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.2809. In ribasso l’oro a $913.20 l’oncia (-$4.80). In calo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.95%.

 

 

WALL STREET: SUPER RALLY, CITI RINGRAZIA PANDIT

10 Marzo 2009 17:14 NEW YORK - di WSI
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Alla base del portentoso rialzo, il memo diffuso dal Ceo della banca in cui si legge del ritorno ai profitti. Rassicurazioni da Bernanke sui grossi istituti americani. Proseguono le operazioni di M&A.
I listini americani procedono in forte rialzo a meta’ giornata, realizzando perfromance superiori ai cinque punti percentuali. Ad innescare il rally sono le notizie giunte dal fronte finanziario che stanno fornendo parziale sollievo agli investitori dopo le pessime notizie delle ultime settimane.
Sotto i riflettori ancora una volta il settore finanziario, guidato al rialzo dall’ottima performance di Citigroup, in progresso del 35% a meta’ giornata. In un memorandum distribuito ai dipendenti dall'amministratore delegato Vikram Pandit, Citi ha fatto sapere di avere chiuso in utile i primi due mesi dell'anno, realizzando la miglior performance dal terzo trimestre del 2007. Seduta di forti rialzi anche per Bank of America (+27% circa), dopo che ieri l’azienda ha confermato un incremento di capitali provenienti dal settore privato. L'indice settoriale XLF dei finanziari si muove in netto progresso (+12% circa).
A rasserenare gli animi e’ stato anche l’intervento del presidente della Fed, Ben Bernanke, che ha confermato che le grosse banche americane non saranno lasciate fallire, anche se sara’ necessaria una revisione dell’intero sistema per permetterne la stabilizzazione.
Dopo l’accordo nel settore farmaceutico che ha visto protagoniste Merck e Schering-Plough, ad occupare la scena in giornata sono la societa’ biotech Genentech e la casa farmaceutica svizzera Roche: la prima potrebbe acconsentire ad essere acquisita dall’altra ad un prezzo di $95 per azione. Accordo gia' raggiunto nel comparto chimico: Rohm & Haas scambia in forte rialzo dopo aver raggiunto un accordo preliminare per essere venduta a Dow Chemical al prezzo di $15.3 miliardi in contanti, pari a $78 per titolo.

 

 

WALL STREET: EUFORICA, VOLANO BANCHE, SUPER CITI

10 Marzo 2009 21:10 NEW YORK - di WSI
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Gli indici mettono a segno un poderoso rally, spinti dalla brillante performance di Citigroup (+35%). Dow Jones +5.80%, Nasdaq +7.07%. Rassicurazioni da Bernanke. Possibile cambio nelle regole di vendita dei titoli.
Seduta euforica a New York, con i listini spinti al rialzo sin dalla mattina dalle notizie giunte da Citigroup, che ha reso noto di aver chiuso in utile i primi due mesi del 2009. A sostenere il rimbalzo degli indici anche l’ipotesi del ripristino di una regola volta a impedire le vendite allo scoperto e pensata dunque per evitare speculazioni al ribasso. L’indice delle blue chip Dow Jones si riavvicina alla soglia dei 7000 punti, forte di un rialzo del 5.80% (a 6952.58 punti), mentre il paniere allargato Standard & Poor's 500 guadagna il 6.37% a quota 719.60. Fa ancora meglio l’indice composito Nasdaq, che avanza del 7.07% a 1358.28.
In una lettera inviata in mattinata allo staff della travagliata banca, l’amministratore delegato di Citigroup, Vikram Pandit, ha anche espresso ottimismo sulla solidita’ di capitale.
Nel pomeriggio ad alimentare ulteriormente l’euforia nelle sale operative e’ stata la dichiarazione del presidente del Comitato dei Servizi Finanziari alla Camera, Barney Frank, secondo cui la Sec potrebbe ripristinare gia’ dal prossimo mese l’utilizzo della regola "uptick", che permette la vendita allo scoperto di un titolo solo ed esclusivamente quando l’ultimo prezzo di vendita di questo risulta essere superiore a quello precedente.
"Quello che ha veramente sostenuto il mercato quest’oggi e’ stata la lettera di Vikram Pandit", commenta Stephen Massocca, managing director di Wedbush Morgan. "Bastava un accenno di notizia positiva per innescare un recupero".
Parole di incoraggiamento per gli investitori sono giunte anche del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, che ha invocato una riforma del sistema di controllo finanziario del paese. In un intervento tenuto davanti al Consiglio per le Relazioni con l’Estero, Bernanke ha detto che le societa’ "troppo grandi per fallire" devono essere soggette a una sorveglianza piu’ rigorosa in modo da evitare che prendano rischi eccessivi. Il n.1 della Fed ha confermato che i grossi istituti americani non saranno lasciati fallire.
Tra i singoli settori, in gran spolvero dunque i finanziari: i titoli Citi chiudono in progresso del 35% circa. Bank Of America accelera del 26%, mentre l'indice KBW delle principali banche avanza di circa 11 punti percentuali. Conquista la vetta del Dow JP Morgan, con un balzo del 20.5% circa. Ottima la prestazione anche di Wells Fargo, in rialzo del 16%.
In un settore, quello tecnologico, molto richiesto quest’oggi, si mettono in luce Qualcomm (+7% circa) e Apple, che si riscatta dopo la seduta da dimenticare di lunedi', facendo segnare quasi un +7%. Denaro anche su Texas Instruments, che ha rivisto al rialzo le stime sulle vendite, restringendo il precedente range. Il titolo chiude a +6.7% circa.
Dopo l’accordo nel settore farmaceutico che ha visto protagoniste Merck e Schering-Plough, ad occupare la scena in giornata sono state la societa’ biotech Genentech e la casa farmaceutica svizzera Roche: la prima potrebbe acconsentire ad essere acquisita dall’altra ad un prezzo di $95 per azione. Accordo gia' raggiunto nel comparto chimico: Rohm & Haas scambia in forte rialzo dopo aver raggiunto un accordo preliminare per essere venduta a Dow Chemical al prezzo di $15.3 miliardi in contanti, pari a $78 per titolo.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in ribasso il petrolio, appesantito dalle stime al ribasso dei prezzi per il 2009 e 2010 da parte del governo. I futures con scadenza aprile hanno ceduto $1.46 a $45.71 al barile. Sul valutario, euro in rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi' a New York il cambio tra le due valute e' di 1.2669. In netto calo l’oro: i futures con consegna aprile hanno ceduto $22.10 a $895.90 l’oncia. Ritracciano infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.9820% dal 2.8860% di lunedi’.
 

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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