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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Venerdì 13 Marzo 2009

PARTE  2

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13 Marzo 2009 08:12
Borsa Tokyo +5,15%, maggiore rialzo settimanale in oltre 3 mesi
TOKYO (Reuters) - La Borsa di Tokyo ha archiviato la seduta con un balzo del 5,15% stamani, mettendo a segno il maggiore rialzo settimanale in oltre tre mesi sul riaccendersi delle speranze per la salute dell'economia americana: le vendite al dettaglio hanno infatti mostrato segnali di stabilizzazione negli Stati Uniti e Bank of America ha annunciato un ritorno all'utile, dando slancio ai bancari giapponesi. Il Nikkei ha anche realizzato il maggiore guadagno giornaliero degli ultimi tre mesi salendo a 7.569,28 punti, con esportatori come Canon in evidenza, complice il momentaneo stop al rally dello yen contro il dollaro. Il Topix ha terminato a 724,30 punti (+3,33%).

 

 

13 Marzo 2009 08:37
Borse Asia-Pacifico: in deciso rialzo su speranze banche Usa
MILANO (Reuters) - Seduta sugli scudi su quasi tutte le piazze dell'Asia-Pacifico, complice una fiammata di fiducia sul settore finanziario alimentata dalle speranza che le grandi banche americane sopravvivano senza dover essere nazionalizzate. Citigroup ha detto a Reuters che la banca non ha bisogno di altre iniezioni di liquidità d'emergenza da Washington e che prevede di restare in mani pubbliche mentre Bank of America ha comunicato che è stata in utile nei mesi di gennaio e febbraio, allentando i timori di ulteriore instabilità del sistema finanziario. Poco dopo le 8 ora italiana l'indice regionale MSCI - che esclude la borsa di Tokyo oggi in rialzo di oltre il 5% - avanza di circa tre punti percentuali, confermando il trend rialzista della settimana e toccando il livello più alto delle ultime due settimane. I rendimenti del benchmark decennale nipponico hanno toccato i massimi dell'ultimo mese dell'1,32% prima di ritracciare all'1,31%. In evidenza finanziari come Maquarie Group a SYDNEY dove l'indice ha messo a segno il maggiore rialzo degli ultimi tre mesi. Non partecipano al rally SEUL (-0,2%) e SHANGHAI (-0,24% alla fine della prima parte della seduta). La borsa cinese ancora una volta fa peggio degli altri listini della regione con gli investitori spaventati da dati macroeconomici misti e dalla prospettiva di risultati societari deboli nel primo trimestre. Volatile l'indice sulla piazza coreana, con tecnologici come LG Elec e Hynix in grande spolvero ma bancari e raffinatori di greggio sotto pressione.

 

 

13 Marzo 2009 10:20 TOKYO
Giappone inietta liquidità in banche, occhio a nuovi stimoli
TOKYO (Reuters) - Il Giappone ha iniettato liquidità in tre banche per 1,2 miliardi di dollari e il governo ha promesso un nuovo pacchetto di stimolo nelle prossime settimane. Saranno tre banche, particolarmente colpite dal calo dell'export e dalla perdita di valore delle proprietà immobiliari, a beneficiare degli aiuti: Sapporo Hokuyo, Minami-Nippon Bank e Fukuho Bank. Per quanto riguarda l'ammontare del nuovo pacchetto di stimolo mancano ancora i dati ufficiali, ma alcune autorità stanno esortando per un aumento della spesa di oltre 20.000 miliardi di yen (205 miliardi di dollari). "L'economia continuerà a peggiorare", ha ammonito il governatore della banca centrale nipponica Masaaki Shirakawa. A dicembre il governo nipponico aveva già lanciato un piano di ricapitalizzazione delle banche per iniettare capitale negli istituti garantendo così il mantenimento del flusso di prestiti.

 

 

13 Marzo 2009 11:17 PARIGI
Petrolio: Aie abbassa nuovamente stime domanda
di ANSA
Il calo della produzione spinge i prezzi
(ANSA) - PARIGI, 13 MAR - L'Agenzia internazionale dell'Energia (Aie) ha nuovamente abbassato le sue previsioni di domanda mondiale del petrolio nel 2009. Adesso stima una richiesta di 84,4 mln di barili al giorno contro gli 84,7 mb/g che prevedeva nel suo rapporto mensile del mese scorso,con un calo dell'1,5% su un anno,il piu' importante dagli anni '70. L'agenzia constata anche nel suo rapporto di febbraio come i tagli di produzione dei paesi dell'Opec stiano facendo rialzare i prezzi del petrolio. 'I prezzi del petrolio hanno generato guadagni costanti all'inizio di marzo mentre sono sempre piu' numerosi i segni che dimostrano come l'Opec stia effettuando i cali di produzione annunciati' rileva l'Aie. L'agenzia ha deciso di abbassare le sue previsioni della domanda mondiale a causa degli effetti della crisi in Asia, Russia e Stati Uniti. In calo anche le stime dell'offerta mondiale con previsioni di 83,9 mb/g, 3,4 mb/g in meno del mese scorso soprattutto a causa delle riduzioni operate dall'Opec.(ANSA).

 

 

13 Marzo 2009 13:37 ZURIGO
Svizzera allenta segreto bancario, coopererà su fisco
ZURIGO (Reuters) - Il governo elvetico ha annunciato oggi che allenterà le regole sul segreto bancario e coopererà maggiormente nella lotta contro l'evasione fiscale. La decisione segue un fuoco di fila da parte dei paesi del Gruppo dei Venti che oggi hanno aperto una riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali nei pressi di Londra. I G20 avevano messo sotto pressione su questo tema anche Austria e Lussenburgo, insieme a centri off-shore e paradisi fiscali. Con un comunicato Berna ha annunciato un cambiamento epocale, accettando gli stardard Ocse in materia di cooperazione fiscale e di scambio di informazioni. "Il segreto bancario non protegge i crimini fiscali. La cooperazione internazionale sul fisco è diventata più importante vista la globalizzazione dei mercati e, in particolare, in questo contento di crisi finanziaria" ha detto Hans-Rudolf Merz, presidente e ministro delle Finanze della confederazione. Berna, però, non rinuncerà completamente al segreto bancario, ma è disponibile a fornire le informazioni su casi individuali su richiesta dei governi "Non ci sarà uno scambio automatico di informazioni", ha detto Merz. Il governo ha detto, inoltre, che punta a una giusta transizione verso le nuove regole per i clienti del settore bancario elvetico e pensa a una amnistia fiscale per i clienti attuali. Ieri Liechtestein e Andorra hanno annunciato di essere disponibili a una maggiore cooperazione fiscale, esercitando ulteriore pressione su Berna.

 

 

13 Marzo 2009 15:15 LONDRA
Crisi: Zoellick, 2009 molto pericoloso per l'economia
di ANSA
Presidente Banca mondiale, economia globale in recessione
(ANSA) - LONDRA, 13 MAR - Il presidente della Banca mondiale, Robert Zoellick, ha detto che il 2009 sara' un anno 'molto pericoloso' per l'economia mondiale. Zoellick, partecipando alla riunione dei ministri delle finanze e dei presidenti delle banche centrali del G20 a sud di Londra, ha confermato che l'economia mondiale entrera' quest'anno in recessione 'per la prima volta dalla seconda Guerra Mondiale', dicendosi particolarmente preoccupato dei rischi di una ripresa del protezionismo.

 

 

13 Marzo 2009 15:54 PECHINO
Cina:Usa garantiscano titoli stato
di ANSA
Wen Jiaobao,crisi ma 8% pil 1009,pronti a dialogo con Dalai Lama
(ANSA) - PECHINO, 13 MAR -La Cina e' pronta a far la sua parte contro la crisi economica e chiede agli Usa di 'garantire' i suoi investimenti in titoli di Stato.Cosi' Wen Jiabao, primo ministro cinese, oggi a Pechino. La Cina, ha detto, persegue una crescita dell'8% nel 2009. Per la crisi prevede 'difficolta'' non eccessive e sul tempestoso inizio delle relazioni Usa, Wen ha detto che la Cina e'pronta a riprendere i colloqui con gli inviati del Dalai Lama purche' smetta di perseguire l'indipendenza.

 

 

13 Marzo 2009 16:47 ROMA
Buffet: in 2008 ha percepito 100mila dlr, ma niente bonus
di ANSA
Dopo crollo utile del suo gruppo, Berkshire Hathway
(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Il miliardario Warren Buffett ha ricevuto lo scorso anno dal suo gruppo, Berkshire Hathway, una retribuzione di 100 mila dollari. Berkshire Hathway ha chiuso il 2008 con un utile in calo del 96%. Buffett, riferisce l'agenzia Bloomberg, non ha pero' percepito alcun bonus. Berkshire ha anche perso il rating di tripla A da Fitch a causa delle potenziali perdite dai contratti derivati.

 

 

13 Marzo 2009 17:28 NEW YORK
STATI UNITI: GEITHNER E' STATO UNO SBAGLIO
di WSI
Voci insistenti a Washington nell'amministrazione Obama. Il piano B, per rimpiazzare il ministro del Tesoro, cosi' poco mediatico ed efficace, potrebbe essere Steve Rattner, lo zar dell'auto.
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Voci insistenti a Washington nell'amministrazione Obama: la Casa Bianca avrebbe preso atto che il ministro del Tesoro Tim Geithner non sta riscuotendo, al Congresso e nel paese, nessun consenso. In una fase cosi' delicata in cui il presidente Obama deve varare la seconda fase del piano di stimolo con i nuovi dettagli (dovrebbe essere annunciata tra meno di due settimane) cominciano a circolare voci sul fatto che Geithner - cosi' poco mediatico ed efficace - potrebbe essere rimpiazzato. Il piano B prevederebbe la chiamata al Tesoro di Steve Rattner, attuale zar dell'auto, uomo di Wall Street (ex Lazard) e prima di quest'avventura politica partner di Quadrangle, una societa' di private equity di New York. In ogni caso se anche le voci non dovessero essere confermate e' evidente il disagio che circonda l'uomo piu' importante dell'amministrazione Obama, durante la piu' difficile crisi bancaria, finanziaria ed economica degli ultimi 50 anni per la superpotenza mondiale.


 

 

 

 

WALL STREET: POSITIVA, MIGLIOR SETTIMANA DI QUATTRO MESI

13 Marzo 2009 21:10 NEW YORK - di WSI
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La quarta seduta consecutiva di rialzi porta la performance degli ultimi giorni a +9-10% per tutti e tre gli indici. Migliorano le prospettive sulla stabilita' delle banche. Gli analisti pero' invitano alla cautela. Tirano il fiato i tecnologici.
Incerti fino all'ultimo su quale direzione prendere, i listini azionari riescono ad allungare a quattro sedute il rimbalzo avviato a inizio settimana. Il Dow Jones guadagna lo 0.75% a 7223.98 punti, l'S&P 500 sale dello 0.77% a 756.55 punti. Nasdaq in crescita dello 0.38% a 1431.50 punti. Ben piu' consistente il progresso degli indici rispetto alla chiusura di venerdi' scorso, con iil paniere delle blue chip che e' salito del 9%, l'indice allargato del 10.7%, mentre il Nasdaq e' avanzato del 10.6%. Si tratta della migliore performance settimanale da quasi quattro mesi a questa parte.
In una seduta comunque interlocutoria in vista del weekend, scivolano gli energetici, mentre i big tecnologici rallentano un po' il passo dopo i forti rialzi messi a segno in settimana. Microsoft cede oltre il 2%.
Rispetto alle altre sedute diminuisce l'appetito al rischio tra gli investitori, che prima di fare acquisti affrettati preferiscono aspettare di ottenere ulteriori dettagli sullo stato di salute dell'economia. Un segnale lo fornisce la buona prova di health-care e utility, settori tradizionalmente difensivi. I titoli Humana chiudono in progresso di circa sette punti percentuali, tra volumi sostenuti, mentre si rincorrono le voci secondo cui la societa' sarebbe finita nel mirino di una qualche concorrente.
Tonici i finanziari, favoriti dalle parole del presidente di Citigroup. Richard Parsons ha fatto sapere che la banca non ha bisogno di un ulteriore aiuto governativo. Sono state proprio le notizie circa un ritorno alla profittabilita' di Citigroup, che ha ricevuto gia' tre finanziamenti di emergenza dal Tesoro, ad aver innescato il rally martedi' scorso. L'indice settoriale XLF chiude in progresso di quasi un punto percentuale. Citi registra un +6.6%, rialzo di quasi il 2% per Goldman Sachs, JP Morgan registra un +2.37%.
Tuttavia, nonostante il barlume di speranza sulla stabilizzazione del settore finanziario, gli analisti sono ancora ben lontani dall'affermare che il peggio e' alle spalle: "Il mercato tendera' ancora a mantenere un approccio cauto, perche' al primo accenno di notizia negativa, la situazione si potrebbe ribaltare", osserva Joe Arnold, investment adviser di Dawson Wealth Management.
Sul fronte macro, il dato preliminare sulla fiducia dei consumatori dell'Univerista' del Michigan e’ risultato migliore delle attese. In precedenza gli aggiornamenti relativi a bilancia commerciale e prezzi all'import avevano avuto un impatto limitato sul mercato. Nel mese di gennaio il deficit della bilancia commerciale si e’ ristretto a $36 miliardi, a causa di un rallentamento della domanda dei beni importati, risultando migliore delle attese; i prezzi alle importazioni sono scesi dello 0.2% (le attese erano per una contrazione dello 0.7%), portando il tasso annuale a -12.8%.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico ritraccia il greggio dopo il balzo dell'11% della vigilia. I futures con consegna aprile arretrano di $0.78 a $46.25 al barile (-1.7%). Sul valutario, sostanzialmente stabile l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi' il cambio tra le due valute e' di 1.2914. In progresso l’oro a $930.10 l’oncia (+$6.10). In marginale rialzo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale scende al 2.8850% dal 2.8920% della chiusura di giovedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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