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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 18 Marzo 2009

PARTE  2

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18 Marzo 2009 08:40
Borsa Tokyo chiude a massimi da cinque settimane su balzo banche
TOKYO (Reuters) - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso la sessione odierna ai massimi da cinque settimane, grazie al balzo del settore bancario, sebbene gli investitori abbiano preferito portare a case i profitti su alcuni titoli. La Banca del Giappone ha aumentato i propri acquisti di bond governativi del 29%, mantenendo i tassi di interesse di poco sopra lo zero, in un periodo di crisi finanziaria globale che sta causando in Giappone la più lunga recessione del secondo dopoguerra. Il Nikkei è salito dello 0,3% a 7.972,17 punti, la chiusura più elevata dal 6 febbraio, mentre il Topix è salito dello 0,5% a 764,67.

 

 

18 Marzo 2009 08:46
Borse Asia Pacifico in rialzo contenuto su rally banche
MILANO (Reuters) - Le borse asiatiche virano al rialzo stamani grazie alla forza delle banche, mentre i bond del governo nipponico sono in salita dopo che la Banca del Giappone ha aumentato in modo deciso l'ammontare del debito da comprare per sostenere l'economia. In rialzo anche i Treasuries Usa sulla speculazione che la Fed possa comprare del debito governativo al fine di spingere all'ingiù i tassi di interesse nel tentativo di fare fronte alla crisi economica. I titoli bancari giapponesi hanno fatto meglio del mercato dopo che la Banca del Giappone ha annunciato che offrirà 10,2 miliardi di dollari in prestiti subordinati alle società che erogano prestiti per rafforzare il capitale di base. Adesso l'attenzione si sposta agli esiti della riunione della Fed quest'oggi. Alle 8,20 l'indice regionale MSCI - che esclude la borsa di Tokyo - guadagna lo 0,71% salendo di circa il 7% dall'inizio del mese. Il Nikkei ha chiuso in crescita dello 0,3% ai massimi da cinque settimane. Fra le singole piazze, forte Hong Kong. A fare da propellente Hsbc salita di oltre il 5%. Sale di circa l'1% Singapore sempre al traino delle banche con Dbs Group in crescita del 2,5%. Più contenuto il rialzo di Seul sostenuta dagli acquisti sui tecnologici e sulle società di costruzione, mentre il calo della valuta ha fatto scendere i titoli bancari. Shanghai poco mossa penalizzata dai realizzi sul finire della seduta che hanno annullato tutti i rialzi sui bancari. Negativi Syndey penalizzata dalle vendite su Rio Tinto che ha lasciato sul terreno il 9% a seguito di un downgrade e sui timori legati al destino dell'accordo da 19,5 miliardi di dollari con la cinese Chinalco.

 

 

18 Marzo 2009 09:10
UniCredit centra target utile, bond statali fino a 4 mld
MILANO (Reuters) - UniCredit archivia il 2008, anno difficile per tutte le banche mondiali, con un utile di 4,012 miliardi, nettamente in calo dai 6,566 miliardi del 2007, ma pienamente in linea con l'obiettivo fissato dall'istituto e sopra il consensus di 3,775 miliardi. Il dato, che corrisponde a un eps di 0,30 euro, beneficia di un impatto positivo per 1,014 miliardi di euro derivante dal cambiamento della normativa italiana sul trattamento fiscale del goodwill, spiega una nota. Sul fronte patrimoniale l'anno si chiude con un Core Tier 1 proforma, per l'aumento di capitale chiuso a gennaio, del 6,5% contro l'obiettivo del 6,7% fissato proprio in occasione del varo dell'operazione di rafforzamento lo scorso ottobre. Per allineare la banca al contesto competitivo europeo e potenziare "la politica già in atto di forte sostegno all'economia", il cda, che ieri ha approvato i conti, ha dato mandato all'AD Alessandro Profumo di negoziare le condizioni per l'emissione di strumenti di capitale governativi fino a 4 miliardi. Tali strumenti saranno destinati alla sottoscrizione del ministero delle Finanze austriaco, del ministero dell'Economia italiano ma anche di investitori terzi. Il titolo è indicato in avvio in rialzo del 6,35% a 1,03 euro. CRISI IMPATTA SU RICAVI, IN CALO COMMISSIONI E TRADING La crisi dei mercati ha dispiegato i suoi effetti sui ricavi che sono scesi a 26,866 miliardi contro i 29,5 miliardi del 2007. In particolare è stata negativa la dinamica del risultato netto di intermediazione, copertura e fair value per 1,98 miliardi, con una variazione peggiorativa rispetto al 2007 di 3,3 miliardi, dice una nota. In calo anche le commissioni nette a 9,093 miliardi contro i 10,694 del 2007, soprattutto per la dinamica negativa delle commissioni da servizi di gestione e amministrazione del risparmio (-27,6%). Il margine di interesse ha invece mostrato una dinamica positiva con una crescita del 13,2% a 19,385 miliardi. Il risultato di gestione ha raggiunto quota 10,174 miliardi contro i 13,3 miliardi del 2007. Il rapporto costi/ricavi (cost/income) è salito al 62% contro il 55% del 2007 a causa dell'impatto della crisi sul risultato di negoziazione. RETTIFICHE CREDITI A 3,7 MLD, CONTESTO ITALIANO DETERIORATO Nel periodo sono state effettuate rettifiche su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni pari a 3,7 miliardi, contro i 2,5 del 2007 a causa del difficile contesto creditizio. In particolare, spiega la nota, nel quarto trimestre le rettifiche nette sono state pari a 1,3 miliardi con "segni di deterioramento del contesto creditizio, particolarmente in Italia". In aumento del 12,3% a 41,8 miliardi i crediti deteriorati lordi, mentre le sofferenze lorde mostrano un incremento più contenuto al 3,6%. Il quarto trimestre ha visto anche le svalutazioni dell'avviamento di ATF per 417 milioni e di Ukrsotsbank per 333 milioni. DIVIDENDO IN AZIONI, 13 NUOVE ORD OGNI 36 POSSEDUTE Come già annunciato, il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo in azioni con assegnazione di 13 nuove azioni ordinarie ogni 36 della stessa categoria già possedute. Per le azioni di risparmio, prevista l'assegnazione di 1 nuova azione ogni 5 possedute più 0,025 euro. Sempre in linea con gli annunci dei mesi scorsi e con al governance del gruppo, il 2008 non vedrà alcun bonus per la performance per l'AD, i deputy ceo e i componenti del Management Committee. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano

 

 

18 Marzo 2009 10:58 LONDRA
Disoccupati GB: balzo richieste sussidio, tasso sopra 2 milioni
LONDRA (Reuters) - Il numero di persone che ha fatto richiesta di sussidi di disoccupazione in Gran Bretagna è balzato il mese scorso a un livello record, con il tasso di disoccupazione salito oltre i 2 milioni per la prima volta dal 1997. Lo hanno rivelato oggi i dati dell'Ufficio nazionale di statistica, aggiungendo che le richieste di sussidi sono salite di 138.400 unità a febbraio, dopo la revisione al rialzo a 93.500 del dato di gennaio: si tratta del maggiore rialzo mensile mai registrato dall'inizio della serie nel 1971. Le attese degli analisti erano per un aumento molto inferiore a 85.000 unità. Il dato Ilo sulla disoccupazione ha rotto quota 2 milioni nei tre mesi a gennaio, salendo di 165.000 unità a 2,029 milioni, ai massimi dal 1997. Si accentuano così le paure di un deterioramento più grave delle attese dell'economia inglese. I guadagni medi, compresi i bonus, sono cresciuti nei tre mesi a gennaio dell'1,8% su anno, con una debolezza mai registrata sin dagli inizi della serie nel 1991.

 

 

18 Marzo 2009 11:44
Trichet, forte incertezza ma economia zona euro è solida
MILANO (Reuters) - La ripresa economica potrebbe arrivare l'anno prossimo ma la Banca Centrale Europea è pronta, se necessario, ad adottare misure aggiuntive per dare slancio all'economia. Il tasso zero però non è una panacea contro tutti i mali ma, al contrario, si porta dietro molti svantaggi. Lo ha detto oggi il presidente della Bce Jean-Claude Trichet nel corso di due interviste rilasciate a radio Europe 1 e alla fondazione Robert Schuman. "Il 2009 sarà molto, molto difficile", ha detto Trichet. "Allo stesso tempo, c'è un consenso piuttosto generale tra tutte le istituzioni pubbliche e private che il 2010 potrebbe essere l'anno di una moderata ripresa della crescita", ha aggiunto. "Continuiamo a prevedere una persistente debolezza nell'attività economica della zona euro nei prossimi trimestri", ha detto il presidente, ma "l'economia è estremamente solida". "La crisi finanziaria ha mostrato che, in acque turbolente, è meglio navigare su una nave solida e grande che su un piccolo vascello", ha sostenuto. Certo, la debolezza continuerà nei prossimi trimestri e la crescita del Pil, nelle ultime proiezioni, è vista tra -3,2% e -2,2% nel 2009 e tra -0,7% e +0,7% nel 2010. "La contrazione della domanda esterna danneggerà esportazioni e investimenti, mentre il deterioramento del mercato del lavoro e il calo della fiducia colpiranno i consumi", dice Trichet. Di conseguenza "la ripresa nel 2010 sarà moderata" e "l'attuale situazione è particolarmente difficile visto l'alto grado di incertezza". Non vanno tuttavia dimenticati i fattori positivi, come il calo del prezzo delle commodities e le misure prese dalla stessa Bce. SVANTAGGI DEL TASSO ZERO E MISURE ALTERNATIVE Trichet ha sostenuto che la Bce non ha ancora deciso se l'attuale livello dei tassi sia il più basso possibile, ma che "c'è un certo numero di svantaggi associato al tasso zero". La banca centrale ha già tagliato i tassi al minimo storico all'1,5%, ma analisti e trader si aspettano un'ulteriore riduzione all'1% entro metà anno. Le autorità Bce si sono però affrettate a calmare gli animi, sostenendo che lo spazio per procedere ai tagli è limitato, dal momento che portare i tassi allo zero potrebbe ridurre l'efficacia della politica monetaria. Interrogato se la Bce potrebbe seguire Stati Uniti e Inghilterra nell'acquisto diretto di asset, tra cui titoli di stato, per sostenere l'economia, Trichet ha risposto: "Al momento stiamo considerando se è appropriato prendere misure complementari che non necessariamente devono essere identiche a quelle prese dai nostri colleghi". Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano

 

 

18 Marzo 2009 12:16 ROMA
Fmi: Recessione in Eurolandia peggiorera'
di ANSA
Previsto calo fino al 3,2% ma dati prima molte misure anticrisi
(ANSA) - ROMA, 18 MAR - Il Fondo Monetario Internazionale prevede che la recessione in Eurolandia peggiorera' e anche di molto, fino al 3,2%. Tanto che il Fmi rivedra' domani le previsioni di crescita mondiale stilate all'inizio dell'anno. Teresa Ter-Minassian, consulente del direttore generale Dominique Strauss-Khan e' convinta che l'economia mondiale subira' quest'anno una contrazione dello 0,6%, superiore allo 0,5% inizialmente previsto dal Fondo.''Lo scenario sara' ben peggiore, ma il direttore generale l'aveva gia' annunciato'', ha spiegato sottolineando che ''questa e' una vera crisi globale, che ha effetti su tutto il mondo e su tutti i paesi con differenti livelli di sviluppo''. Ter-Minnassian sostiene con il Financial Times che per l'economia dell'Eurozona e' prevista una contrazione del 3,2% nel 2009 contro il 2% atteso in precedenza, mentre per gli Stati Uniti la revisione sarebbe da un -1,6% al -2,6% e per il Giappone dal -2,6% al -5%. Ma il Fondo Monetario internazionale precisa che queste cifre ''non sono ufficiali'' e potrebbero risultare ''datate'' alla luce delle misure anticrisi adottate recentemente un po' da tutti i paesi.(ANSA).

 

 

18 Marzo 2009 13:19 ROMA
Crisi: Usa, mutui-casa +21%, boom rifinanziamenti (+30%)
di ANSA
Dopo che i tassi d'interesse sono tornati ai minimi storici
(ANSA)- ROMA, 18 MAR - Netta ripresa delle richieste di mutui ipotecari negli Usa, trainata dal boom delle domande di rifinanziamento. Dopo che i tassi di interesse sui prestiti immobiliari sono tornati ai minimi storici. L'indice generale e' salito del 21%, a quota 876,9, il livello piu' alto da 2 mesi, da 723,4 della settimana prima. La componente dell'indice relativa alle domande ha segnato un aumento del 30%, le richieste per l'effettivo acquisto sono cresciute dell'1,5%.

 

 

18 Marzo 2009 13:20
Crisi, Lipsky (Fmi): ripresa economia mondiale ancora a rischio
VIENNA (Reuters) - La crisi finanziaria e il rallentamento economico hanno creato un circolo vizioso che rende difficile una ripresa dell'economia mondiale. Lo ha detto oggi il numero due del Fondo monetario internazionale. "Le difficoltà finanziarie e la debolezza economica hanno formato un circolo corrosivo che continua a essere una minaccia per lo scenario globale", ha detto Lipsky in alcune note preparate per il seminario internazionale dell'Opec. "Stabilizzare il sistema finanziario globale e fornire uno stimolo efficace per la domanda aggregata mondiale sono le priorità più stringenti", ha aggiunto il funzionario del Fmi. "Con un'azione politica efficace, la crisi globale potrà essere ridotta e si potrà dare inizio alla ripresa". "La crescita globale non ripartirà alla velocità raggiunta nel 2003-2007, in quanto la crisi finanziaria avrà effetti duraturi sul credito e sul flusso dei capitali". Le dichiarazioni di Lipsky giungono all'indomani delle nuove previsioni di una contrazione dell'economia globale dello 0,6% quest'anno. La stima, citata da Teresa Ter-Minassian, consulente del direttore generale del Fmi Dominique Strauss-Kahn, è stata però definita "non ufficiale e già superata" da un portavoce del Fmi. Parlando della relazione tra gli sviluppi economici e il prezzo del petrolio, Lipsky ha detto che la produzione globale è destinata a calare su base annuale per la prima volta nella storia moderna. Lipsky ha anche detto che il calo dei prezzi del greggio da luglio è principalmente dovuto al peggioramento dello scenario economico globale e che i prezzi risaliranno quando l'economia ripartirà, anche se non al ritmo vorticoso del 2007 e del 2008, quando toccarono un picco di quasi 150 dollari lo scorso luglio.

 

 

18 Marzo 2009 14:30 ROMA
Crisi: Usa, inflazione a febbraio +0,4%, sopra stime
di ANSA
Indice 'core' in crescita dello 0,2%
(ANSA) - ROMA, 18 MAR - Il tasso d'inflazione negli Stati Uniti a febbraio ha segnato un rialzo dello 0,4% su base mensile, superiore alla stima di un +0,3%. L'indice 'core', al netto di cibo e petrolio, e' risultato in crescita dello 0,2%, maggiore della stima di un +0,1% mensile.

 

 

18 Marzo 2009 17:53
Borsa Milano positiva con UniCredit, ok Mediaset, giù cementieri
MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in rialzo una seduta che è stata condizionata, in senso positivo, da UNICREDIT. Il titolo dell'istituto guidato da Alessandro Profumo è balzato del 19,05%, premiato dopo i risultati 2008 e l'outlook positivo su quest'anno. Straordinari gli scambi: sono passati di mano oltre 500 milioni di pezzi, contro una media dell'intera seduta di 214,097 milioni negli ultimi trenta giorni. La performance di UniCredit ha consentito a Milano di cantare fuori dal coro dei mercati europei, complessivamente negativi, e di superare indenne l'avvio incerto di Wall Street. New York, peraltro, mostra un primo segnale significativo di rilancio dell'attività di M&A, con il progetto di acquisizione di Sun Microsystems da parte di Ibm. In chiusura, l'indice S&P/Mib ha guadagnato il 2,78%, il Mibtel l'1,7% e l'AllStars lo 0,92%. Volumi per un controvalore di circa 1,9 miliardi di euro. * UniCredit ha trascinato l'intero comparto bancario: BANCO POPOLARE +8,57%, MEDIOBANCA +6,27% e INTESA SANPAOLO +7,3%. "Improvvisamente", ironizza un trader, "le banche sono diventate il migliore dei mondi possibili". In effetti, aggiunge un'operatrice, "i risultati di UniCredit non hanno cambiato il quadro: semplicemente, non ci sono state sorprese negative, come molti prevedevano". * MEDIASET è balzata del 3,31%, con volumi più che doppi rispetto alla media, sulla scia dei risultati 2008. * TELECOM ITALIA MEDIA, a cui fa capo l'emittente televisiva La7, si è messa in scia di Mediaset, che ha fornito delle previsioni rassicuranti sulla raccolta pubblicitaria 2009, e ha guadagnato il 17,59%. La controllante TELECOM ITALIA è scesa del 2,07%. * Per quanto riguarda gli altri media, RCS MEDIAGROUP è avanzata dell'1,73% nella giornata in cui ha comunicato i risultati 2008, mentre L'ESPRESSO, che venerdì prossimo lascerà l'indice S&P/Mib per fare posto alla controllante CIR (+2,66%), ha perso il 4,09%. Segno meno per MONDADORI: -1,16%. * Il bilancio 2008 è alla base del denaro piovuto su CAMPARI, +6,57%, membro in pectore del paniere principale (lo sarà a tutti gli effetti dal prossimo 20 marzo). * Deboli gli assicurativi: FONDIARIA-SAI -4,1%, ALLEANZA invariata e GENERALI +0,36%. Un sondaggio Reuters prevede cedole in calo per le compagnie italiane. * Male gli industriali ciclici, in particolare i cementieri. BUZZI UNICEM, ieri protagonista in positivo, ha lasciato sul terreno l'1,96%, mentre ITALCEMENTI ha proseguito la flessione, conseguenza del taglio di rating a "sell" deciso da Goldman Sachs, ed è arretrata dell'1,73%. * In lettera l'automotive: lo stoxx europeo è calato dell'1,31%. FIAT -1,61% e PIRELLI -0,24%. * PARMALAT è scesa del 3,3%, sostanzialmente in linea con il paniere degli alimentari europeo (-1,92%). * Petroliferi scialbi, penalizzati, secondo un dealer, "dal calo dei prezzi del greggio dopo il dato sulle scorte Usa", superiore alle previsioni. ENI +0,15% e TENARIS -0,99%. PRYSMIAN, che produce cavi anche per il settore energetico, è scesa del 2,24%. * BULGARI ha guadagnato il 2,74% e LUXOTTICA il 4,64%: un trader riferisce che Goldman ha tagliato i target price di entrambi i titoli. * TISCALI è salita dell'11,04% dopo la notizia che il cda di domani esaminerà il rientro del fondatore Renato Soru. * Spunti interessanti per diverse small e mid cap. La società nautica AICON è balzata del 21,54%: il 20 marzo si riunirà il cda per attribuire le deleghe, dopo che, lunedì scorso, l'assemblea ha rinnovato il consiglio. * DMT ha continuato il rally cominciato lunedì e rafforzato ieri: +27,09%. La società guidata da Alessandro Falciai ha diffuso una nota in cui afferma di non avere motivazioni che giustifichino l'andamento del titolo. * Trend di crescita anche per SOCOTHERM, +23,04%, che due giorni fa ha pubblicato il piano industriale. * BONIFICHE FERRARESI è avanzata del 13,33% dopo che Bankitalia ha smentito le indiscrezioni di stampa riguardanti un mandato per la cessione della quota del 62%. * L'assemblatore di chip EEMS, +28,03%, apparentemente è stato il titolo italiano che maggiormente ha beneficiato dell'eccitazione creata nel settore tecnologico dall'operazione Ibm-Sun.

 

 

18 Marzo 2009 19:11 ROMA
G20 Londra non sarà summit soluzione finale, dice una fonte
di Giselda Vagnoni ROMA (Reuters) - Nonostante tutti gli sforzi compiuti da Gordon Brown per tenere alte le attese, il vertice di Londra del G20 non sarà quello da cui uscirà la soluzione finale per la crisi finanziaria internazionale, secondo fonti della delegazione italiana del G8. A due settimane dalla riunione di Londra gli uomini vicini al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi preferiscono non esporsi in previsioni sui possibili esiti della riunione, ma esprimono la ragionevole certezza che la strada da compiere non sia finita. Da qui la possibilità che la crisi internazionale torni al centro dell'agenda del G8 di luglio in Sardegna, questa volta sotto la presidenza italiana. "Non credo che sarà questo il vertice dell'ultimate solution", ha detto uno dei funzionari italiani convinto che serviranno altri incontri per mettere a punto gli strumenti anticrisi. "La turbolenza finanziaria ha colpito tutti di sorpresa. Sulla scia dell'emergenza il G20 è stato elevato a foro di capi di Stato e di governo ma è un 'work in progress'", ha aggiunto. Del G8 fanno parte oltre all'Italia e alla Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Germania e Russia. Il G20 comprende anche Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Cina, India, Indonesia, Messico, Corea del Sud, Sud Africa e Turchia. Ventesimo membro è l'Unione europea. ARABIA SAUDITA, TURCHIA E ARGENTINA PER ORA FUORI Nonostante Berlusconi abbia detto la settimana scorsa che nella terza giornata del vertice della Maddalena ci sarà anche un G20, al momento mancano all'appello tra i Paesi che fanno parte di questo foro, Arabia Saudita, Turchia e Argentina. Presenti alla Maddalena invece Egitto, Algeria, Senegal e Nigeria. "Questa è la struttura di base del vertice. Da qui all'8 luglio sono possibili degli aggiustamenti, ma che passino per l'accordo di tutti i Paesi del G8", ha detto un'altra fonte della delegazione italiana al G8. "Bisognerà vedere come impatta la crisi", ha aggiunto la fonte lasciando intendere che se dovesse peggiorare la situazione economica potrebbe essere necessario convocare un nuovo G20 formale in occasione della Maddalena. Al G20 finanziario dello scorso fine settimana a Horsham, vicino a Londra, anche il governatore di Banca d'Italia e presidente del Financial Stability Forum, Mario Draghi, ha cercato di abbassare il livello di attesa dei mercati sui risultati della riunione del 2 aprile. "Si tratta di un passo importante e potrebbe produrre qualche risultato ma e' stato detto in modo esplicito che il 2 aprile non segnerà la fine di un processo", ha detto Draghi che in quella occasione formalizzerà l'allargamento del Fsf a tutti i paesi del G20. Brown, presidente di turno del G20, ha descritto la riunione di Londra come la più importante riunione dall'accordo di Bretton Woods del 1944 sulla politica dei cambi e la politica monetaria. Ma osserva uno dei collaboratori di Berlusconi che Bretton Woods "è stata preparata in due anni in un periodo storico in cui esisteva una potenza egemone".

 

 

18 Marzo 2009 20:43 WASHINGTON
Usa: video Obama ad americani, aiutatemi far passare budget
di ANSA
Video su web, fate pressioni su congresso per ok a bilancio
(ANSA) - WASHINGTON, 18 MAR - Obama si e' rivolto agli americani, con un video via web, per chiedere il sostegno per far approvare al Congresso il piano di bilancio. Il video e' stato diffuso da un'organizzazione creata da Obama per tenere in piedi e utilizzare il gigantesco network di contatti sviluppato in campagna elettorale. Il presidente ha esortato i sostenitori a tornare in strada e ricominciare a contattare amici e vicini per invitarli a far pressione sui loro rappresentanti in Congresso a favore del budget.

 

 

18 Marzo 2009 21:42 WASHINGTON
Fed conferma tassi a 0-0,25%, compra bond lungo termine
WASHINGTON (Reuters) - In linea con le attese di mercato ed economisti, la Federal Reserve ha mantenuto invariato il tasso di riferimento sui prestiti interbancari a un giorno, confermando un range tra 0 e 0,25%. La decisione è stata annunciata al termine dei due giorni di riunione del Federal Open Market Committee, commissione per le decisioni di politica monetaria. Il voto è stato unanime. Stabile allo 0,5%, livello su cui è stato portato il 16 dicembre scorso con un taglio di 75 punti base applicato anche sui Fed Funds, il tasso di sconto. La mossa a sorpresa è stato l'annuncio che la banca centrale acquisterà bond a lungo termine fino a 300 miliardi di dollari nell'arco dei prossimi sei mesi. Inoltre, la Fed ha deciso di estendere il programma di titoli legati ai mutui immobiliari, aggiungendo altri 750 miliardi di dollari, arrivando a un totale di 1.250 miliardi di dollari. L'istituto centrale Usa resta impegnato a prendere le misure necessarie a far risollevare dalla recessione la prima economia mondiale e si dice convinto che la politica adottata stabilizzerà i mercati e, grazie allo stimolo fiscale e monetario, rilancerà la crescita. Nel comunicato, la banca guidata da Ben Bernanke sottolinea che l'economia ha continuato a contrarsi nel periodo fra il meeting di gennaio e quello che si è concluso oggi. La Fed fa riferimento al calo del mercato azionario e dei valori immobiliari, nonché al peggioramento delle condizioni del mercato, che pesano sulla fiducia dei consumatori e sulle dinamiche di spesa. Non manca un accenno all'impatto che la recessione mondiale sta avendo sulle società maggiormente votate all'export. Il Fomc dice di attendersi un'inflazione contenuta, sebbene segnali qualche rischio di prezzi in rialzo nel medio termine. "In queste circostanze", recita il comunicato, "la Federal Reserve utilizzerà tutti gli strumenti disponibili per favorire la ripresa dell'economia e garantire la stabilità dei prezzi". Il ciclo espansivo sui tassi Usa è iniziato nel settembre 2007, quando il costo del denaro venne ridotto dal 5,25% al 4,75%, in coincidenza con lo scoppio della bolla sui mutui 'subprime'.

 

 

 

 

WALL STREET: IN ROSSO, TORNA IN PAUSA IL RALLY

18 Marzo 2009 13:59 NEW YORK - di WSI
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Listini Usa posizionati per un'apertura negativa. Attenzione incentrata sulla Fed. Schizza Sun Microsystems (+62%) dopo l'offerta di IBM. Commodities in calo, l'euro si riporta sopra $1.31.
A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa continuano a trattare in rosso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio sotto la parita’ per l’azionario.
Gli operatori stanno dimostrandosi prudenti dopo il nuovo rally di ieri, alcuni preferiscono intascare parte dei recenti guadagni, in attesa della conclusione del meeting della Fed, iniziato ieri. Per molti analisti la Banca Centrale confermera’ quanto detto nell’ultimo incontro, enfatizzando il fatto che i tassi d’interesse continuano a viaggiare sui minimi assoluti.
Sara’ dunque interessante valutare un eventuale cambiamento di atteggiamento in riferimento alle misure non convenzionali che la Federal Reserve potrebbe adottare per arginare la crisi economica. Queste potrebbero riguardare un incremento dell’ammontare previsto nell’ambito del piano di savataggio per rilevare obbligazioni emesse dalle agenzie immobiliari Usa come Fannie Mae, oppure l’acquisto di Treasuries e bond societari.
Mentre i prezzi alla produzione avevano fatto registrare un rialzo piu’ contenuto delle attese, in mattinata i prezzi al consumo hanno mostrato una lieve accelerazione rispetto al mese precedente, attestandosi a livelli superiori al consensus.
Sul fronte societario, il focus torna sulle operazioni di fusioni ed acquisizioni. Il Wall Street Journal riporta che il colosso informatico IBM potrebbe rilevare Sun Microsystems in un’operazione valutata $6.5 miliardi in cash, o comunque al doppio dell’ultimo valore di chiusura delle azioni JAVA, schizzate del 62% in mattinata.
Nulla di fatto invece nel settore delle bevande. Coca-Cola ha visto respingersi l’offerta da $2.4 miliardi avanzata sul Huiyuan Juice Group: il governo cinese ha impedito in questo modo che si materializzasse il piu’ grosso takeover di sempre da parte di un gruppo estero.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il greggio, in vista dei dati sulle scorte. I futures con consegna aprile arretrano di $0.70 a $48.46 al barile. Sul valutario, avanza l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3132. Scende l’oro a $908.40 l’oncia (-$8.40). Stabili i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ fermo al 3.00%.
Alle 14:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 5.70 punti (-0.74%) a 769.60.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -3.75 punti (-0.32%) a 1186.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones perde 66 punti (-0.90%) a 7288.00.

 

 

 

WALL STREET: IN CALO, NON BASTANO LE OPERAZIONI M&A

18 Marzo 2009 14:32 NEW YORK - di WSI
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Gli operatori si riposizionano sulla difensiva in attesa della conclusione del meeting della Fed. Nel comparto hi-tech, IBM punta su JAVA (+62%). Ritracciano le commodities, accelera l'euro, sopra $1.31.
Avvio di seduta in calo per il mercato azionario Usa. Le notizie di M&A non sono sufficienti a permettere un’estensione del rally, gli operatori si riposizionano sulla difensiva in attesa della conclusione del meeting della Fed.
Gli operatori stanno dimostrandosi prudenti dopo il nuovo rally di ieri, alcuni di questi preferiscono intascare parte dei recenti guadagni, alla luce del forte clima di incertezza in attesa dei nuovi dettagli da parte di governo e Fed sulle operazioni mirate alla risoluzione della crisi economica. Per molti analisti la Banca Centrale, gia’ riunitasi ieri a porte chiuse a Washington, confermera’ quanto detto nell’ultimo incontro, enfatizzando il fatto che i tassi d’interesse continuano a viaggiare sui minimi assoluti.
Sara’ dunque interessante valutare un eventuale cambiamento di atteggiamento in riferimento alle misure non convenzionali che la Federal Reserve potrebbe adottare per arginare la crisi economica. Queste potrebbero riguardare un incremento dell’ammontare previsto nell’ambito del piano di savataggio per rilevare obbligazioni emesse dalle agenzie immobiliari Usa come Fannie Mae, oppure l’acquisto di Treasuries e bond societari.
Mentre i prezzi alla produzione avevano fatto registrare un rialzo piu’ contenuto delle attese, in mattinata i prezzi al consumo hanno mostrato una lieve accelerazione rispetto al mese precedente, attestandosi a livelli superiori al consensus.
Sul fronte societario, il focus torna sulle operazioni di fusioni ed acquisizioni. Il Wall Street Journal riporta che il colosso informatico IBM potrebbe rilevare Sun Microsystems in un’operazione valutata $6.5 miliardi in cash, o comunque al doppio dell’ultimo valore di chiusura delle azioni JAVA, schizzate del 62% in mattinata.
Nulla di fatto invece nel settore delle bevande. Coca-Cola ha visto respingersi l’offerta da $2.4 miliardi avanzata sul Huiyuan Juice Group: il governo cinese ha impedito in questo modo che si materializzasse il piu’ grosso takeover di sempre da parte di un gruppo estero.
Tra le societa' che hanno riportato le trimestrali, ha fatto meglio delle attese il produttore di software Adobe Systems, mentre ha deluso il consensus l'azienda alimentare General Mills.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il greggio, in vista dei dati sulle scorte. I futures con consegna aprile arretrano di $0.37 a $48.79 al barile. Sul valutario, avanza l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3132. Scende l’oro a $906.00 l’oncia (-$10.80). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.9670%.

 

 

 

WALL STREET: PROSEGUE INCERTA IN ATTESA DELLA FED

18 Marzo 2009 17:00 NEW YORK - di WSI
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Tutti gli occhi sono puntati sulla Banca Centrale. JAVA, finita nel mirino di IBM, raddoppia il suo valore, permettendo all'indice dei tecnologici di portarsi sopra la parita'. In calo il greggio dopo le scorte.
I listini azionari si avvicinano a meta' seduta in timido calo, con le notizie di una mega fusione nell'industria tecnologica che pero' non sono sufficienti a consentire al mercato di allungare il rally iniziato una settimana fa e interrotto solo lunedi'.
Si respira un certo nervosismo nelle sale operative, con gli operatori che preferiscono rimanere prudenti in attesa della conclusione della riunione della Fed. Alle 19:15 italiane la Banca Centrale rendera' pubblico il documento che accompagnera' la decisione sui tassi. Il mercato si attende un mantenimneto dello status quo sui tassi guida e spera di ottenere ulteriori dettagli da parte della Fed sulle operazioni volte alla risoluzione della crisi.
In merito a tali misure, non e' da escludere che la Banca Centrale maturi un cambiamento di atteggiamento, adottando misure come un incremento dell’ammontare previsto nell’ambito del piano di savataggio per rilevare obbligazioni emesse dalle agenzie immobiliari Usa come Fannie Mae, oppure l’acquisto di Treasuries e bond societari.
Il nuovo aggiornamento sull'inflazione ha contribuito a incupire il morale degli investitori. Mentre i prezzi alla produzione avevano fatto registrare un rialzo piu’ contenuto delle attese, in mattinata i prezzi al consumo hanno mostrato una lieve accelerazione rispetto al mese precedente, attestandosi a livelli superiori al consensus.
Sul fronte societario tutti gli occhi sono sul potenziale accordo tra IBM e Sun Miceosystems. Secondo il Wall Street Journal il colosso informatico avrebbe intavolato le trattative per rilevare Sun Microsystems in un’operazione valutata $6.5 miliardi in cash, pari al doppio dell’ultimo valore di chiusura delle azioni JAVA.
Tra le societa' che hanno pubblicato i risultati trimestrali, hanno fatto meglio delle attese il produttore di software Adobe Systems (+7%) e la societa' della difesa AAR,il cui titolo mette a segno un progresso percentuale a due cifre; ha deluso il consensus invece l'azienda alimentare General Mills (-8.7%). A mercati chiusi renderanno noti i risultati trimestrali Oracle e Nike. In controtendenza anche Citigroup (+20%) e Apple (+2%), che martedi' ha lanciato l'aggiornamento del software del suo fiore all'occhiello iPhone.
Perdono terreno i petroliferi, depressi dall'indebolimento delle quotazioni del greggio dopo che le scorte settimanali sono risultate superiori alle attese. I futures con consegna aprile arretrano di $2.09 al momento, a $47.07 al barile. Si fa particolarmente pesante il calo di Royal Dutch Shell, su cui si abbatte la scure di Citigroup. Dopo il downgrade il titolo cede oltre il 5%.
Sugli altri mercati, sul valutario, avanza l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3112. Estende le perite l’oro a $887.70 l’oncia (-$29.10). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.950%.

 

 

 

WALL STREET: AVANZA, NUOVA SPINTA DALLA FED

18 Marzo 2009 21:15 NEW YORK - di WSI
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Gli operatori gradiscono la decisione della Banca Centrale di acquistare titoli di Stato a lungo termine. Dow Jones +1.23%, Nasdaq +1.99%. In volata i T-bond. Avanzano anche commodities ed euro ($1.3487)
Giornata positiva per la borsa americana, galvanizzata dalla decisione della Federal Reserve di avviare l'acquisto di Treasury a lunga scadenza nel tentativo di fornire un ulteriore supporto alla ripresa dell'economia. Il Dow Jones ha guadagnato l'1.23% a 7486, l'S&P500 il 2.09% a 794, il Nasdaq e' avanzato dell'1.99% a 1491.
Al termine della riunione di due giorni a porte chiuse svoltasi a Washington, la Fed ha confermato i tassi d'interesse in una forchetta dello 0.00%-0.25% ed annunciato che ampliera' il programma di acquisto di asset MBS (titoli obbligazionari garantiti dai mutui ipotecari) di altri $750 miliardi. A soprendere il mercato e' stata pero' la notizia relativa all'acquisto di Treasury per un totale di $300 miliardi, una mossa del tutto inattesa, che non si verificava dagli anni '60.
Si tratta di un’azione destinata a sostenere l’economia reale, perche’ provochera’ un abbassammento dei rendimenti dei tassi su mutui e obbligazioni societarie, che sono legati a quelli dei Treasuries. L’ultima volta che la Fed ha intrapreso azioni destinate a influenzare i tassi di interesse a lungo termine e’ stato quando l'amminsitrazione kennedy concepi' la cosiddetta "Operation Twist".
"L'operazione e' quanto di meglio ci sia dopo i tassi di interesse", commenta un analista, ricordando che nel 2002 il presidente della Fed Ben Bernanke aveva dipinto esattamente questo scenario, parlando della possibilita' di stampare nuova carta per risollevare l'economia.
A guidare i rialzi sono state le banche, tra i titoli piu' favoriti dall'annuncio della Fed. Citigroup e Bank of America hanno messo a segno rialzi percentuali a due cifre, bene anche JP Morgan, avanzata del 7.84%.
Tra le news societarie di M&A, sotto i riflettori l'accordo tra IBM e Sun Microsystems. Secondo il Wall Street Journal il colosso informatico avrebbe intavolato le trattative per rilevare JAVA in un’operazione valutata $6.5 miliardi in cash, o comunque al doppio dell’ultimo valore di chiusura del titolo.
Nulla di fatto invece nel settore delle bevande. Coca-Cola ha visto respingersi l’offerta da $2.4 miliardi avanzata sul Huiyuan Juice Group: il governo cinese ha impedito in questo modo che si materializzasse il piu’ grosso takeover di sempre da parte di un gruppo estero.
Tra le societa' che hanno pubblicato i risultati trimestrali, hanno fatto meglio delle attese il produttore di software Adobe Systems e la societa' della difesa AAR,il cui titolo mette a segno un progresso percentuale a due cifre; ha deluso il consensus invece l'azienda alimentare General Mills. A mercati chiusi renderanno noti i risultati trimestrali Oracle e Nike.
Sugli altri mercati nel comparto energetico il greggio chiude in calo ma sui massimi di seduta. I futures con consegna aprile scivolano a $48.14 al barile. Sul valutario, l'euro si rafforza nei confronti della controparte Usa. Nel tardo pomeriggio di mercoledi' il cambio tra le due valute e' di 1.3457. In netto ribasso l’oro a $889.10 l’oncia (-$27.70). Volano i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale e' sceso bruscamente (maggior calo intraday dal 1987) al 2.5330% dal 3.0030% della chiusura di martedi', spinto al ribasso proprio dalla decisione della Fed di riacquistare T-Bond.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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