18 Marzo 2009 08:40
Borsa Tokyo chiude a massimi da cinque settimane su
balzo banche
TOKYO (Reuters) - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo
ha chiuso la sessione odierna ai massimi da cinque
settimane, grazie al balzo del settore bancario, sebbene
gli investitori abbiano preferito portare a case i
profitti su alcuni titoli. La Banca del Giappone ha
aumentato i propri acquisti di bond governativi del 29%,
mantenendo i tassi di interesse di poco sopra lo zero,
in un periodo di crisi finanziaria globale che sta
causando in Giappone la più lunga recessione del secondo
dopoguerra. Il Nikkei è salito dello 0,3% a 7.972,17
punti, la chiusura più elevata dal 6 febbraio, mentre il
Topix è salito dello 0,5% a 764,67.
18 Marzo 2009 08:46
Borse Asia Pacifico in rialzo contenuto su rally banche
MILANO (Reuters) - Le borse asiatiche virano al rialzo
stamani grazie alla forza delle banche, mentre i bond
del governo nipponico sono in salita dopo che la Banca
del Giappone ha aumentato in modo deciso l'ammontare del
debito da comprare per sostenere l'economia. In rialzo
anche i Treasuries Usa sulla speculazione che la Fed
possa comprare del debito governativo al fine di
spingere all'ingiù i tassi di interesse nel tentativo di
fare fronte alla crisi economica. I titoli bancari
giapponesi hanno fatto meglio del mercato dopo che la
Banca del Giappone ha annunciato che offrirà 10,2
miliardi di dollari in prestiti subordinati alle società
che erogano prestiti per rafforzare il capitale di base.
Adesso l'attenzione si sposta agli esiti della riunione
della Fed quest'oggi. Alle 8,20 l'indice regionale MSCI
- che esclude la borsa di Tokyo - guadagna lo 0,71%
salendo di circa il 7% dall'inizio del mese. Il Nikkei
ha chiuso in crescita dello 0,3% ai massimi da cinque
settimane. Fra le singole piazze, forte Hong Kong. A
fare da propellente Hsbc salita di oltre il 5%. Sale di
circa l'1% Singapore sempre al traino delle banche con
Dbs Group in crescita del 2,5%. Più contenuto il rialzo
di Seul sostenuta dagli acquisti sui tecnologici e sulle
società di costruzione, mentre il calo della valuta ha
fatto scendere i titoli bancari. Shanghai poco mossa
penalizzata dai realizzi sul finire della seduta che
hanno annullato tutti i rialzi sui bancari. Negativi
Syndey penalizzata dalle vendite su Rio Tinto che ha
lasciato sul terreno il 9% a seguito di un downgrade e
sui timori legati al destino dell'accordo da 19,5
miliardi di dollari con la cinese Chinalco.
18 Marzo 2009 09:10
UniCredit centra target utile, bond statali fino a 4 mld
MILANO (Reuters) - UniCredit archivia il 2008, anno
difficile per tutte le banche mondiali, con un utile di
4,012 miliardi, nettamente in calo dai 6,566 miliardi
del 2007, ma pienamente in linea con l'obiettivo fissato
dall'istituto e sopra il consensus di 3,775 miliardi. Il
dato, che corrisponde a un eps di 0,30 euro, beneficia
di un impatto positivo per 1,014 miliardi di euro
derivante dal cambiamento della normativa italiana sul
trattamento fiscale del goodwill, spiega una nota. Sul
fronte patrimoniale l'anno si chiude con un Core Tier 1
proforma, per l'aumento di capitale chiuso a gennaio,
del 6,5% contro l'obiettivo del 6,7% fissato proprio in
occasione del varo dell'operazione di rafforzamento lo
scorso ottobre. Per allineare la banca al contesto
competitivo europeo e potenziare "la politica già in
atto di forte sostegno all'economia", il cda, che ieri
ha approvato i conti, ha dato mandato all'AD Alessandro
Profumo di negoziare le condizioni per l'emissione di
strumenti di capitale governativi fino a 4 miliardi.
Tali strumenti saranno destinati alla sottoscrizione del
ministero delle Finanze austriaco, del ministero
dell'Economia italiano ma anche di investitori terzi. Il
titolo è indicato in avvio in rialzo del 6,35% a 1,03
euro. CRISI IMPATTA SU RICAVI, IN CALO COMMISSIONI E
TRADING La crisi dei mercati ha dispiegato i suoi
effetti sui ricavi che sono scesi a 26,866 miliardi
contro i 29,5 miliardi del 2007. In particolare è stata
negativa la dinamica del risultato netto di
intermediazione, copertura e fair value per 1,98
miliardi, con una variazione peggiorativa rispetto al
2007 di 3,3 miliardi, dice una nota. In calo anche le
commissioni nette a 9,093 miliardi contro i 10,694 del
2007, soprattutto per la dinamica negativa delle
commissioni da servizi di gestione e amministrazione del
risparmio (-27,6%). Il margine di interesse ha invece
mostrato una dinamica positiva con una crescita del
13,2% a 19,385 miliardi. Il risultato di gestione ha
raggiunto quota 10,174 miliardi contro i 13,3 miliardi
del 2007. Il rapporto costi/ricavi (cost/income) è
salito al 62% contro il 55% del 2007 a causa
dell'impatto della crisi sul risultato di negoziazione.
RETTIFICHE CREDITI A 3,7 MLD, CONTESTO ITALIANO
DETERIORATO Nel periodo sono state effettuate rettifiche
su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni pari
a 3,7 miliardi, contro i 2,5 del 2007 a causa del
difficile contesto creditizio. In particolare, spiega la
nota, nel quarto trimestre le rettifiche nette sono
state pari a 1,3 miliardi con "segni di deterioramento
del contesto creditizio, particolarmente in Italia". In
aumento del 12,3% a 41,8 miliardi i crediti deteriorati
lordi, mentre le sofferenze lorde mostrano un incremento
più contenuto al 3,6%. Il quarto trimestre ha visto
anche le svalutazioni dell'avviamento di ATF per 417
milioni e di Ukrsotsbank per 333 milioni. DIVIDENDO IN
AZIONI, 13 NUOVE ORD OGNI 36 POSSEDUTE Come già
annunciato, il cda ha proposto la distribuzione di un
dividendo in azioni con assegnazione di 13 nuove azioni
ordinarie ogni 36 della stessa categoria già possedute.
Per le azioni di risparmio, prevista l'assegnazione di 1
nuova azione ogni 5 possedute più 0,025 euro. Sempre in
linea con gli annunci dei mesi scorsi e con al
governance del gruppo, il 2008 non vedrà alcun bonus per
la performance per l'AD, i deputy ceo e i componenti del
Management Committee. Sul sito www.reuters.it altre
notizie Reuters in italiano
18 Marzo 2009 10:58
LONDRA
Disoccupati GB: balzo richieste sussidio, tasso sopra 2
milioni
LONDRA (Reuters) - Il numero di persone che ha fatto
richiesta di sussidi di disoccupazione in Gran Bretagna
è balzato il mese scorso a un livello record, con il
tasso di disoccupazione salito oltre i 2 milioni per la
prima volta dal 1997. Lo hanno rivelato oggi i dati
dell'Ufficio nazionale di statistica, aggiungendo che le
richieste di sussidi sono salite di 138.400 unità a
febbraio, dopo la revisione al rialzo a 93.500 del dato
di gennaio: si tratta del maggiore rialzo mensile mai
registrato dall'inizio della serie nel 1971. Le attese
degli analisti erano per un aumento molto inferiore a
85.000 unità. Il dato Ilo sulla disoccupazione ha rotto
quota 2 milioni nei tre mesi a gennaio, salendo di
165.000 unità a 2,029 milioni, ai massimi dal 1997. Si
accentuano così le paure di un deterioramento più grave
delle attese dell'economia inglese. I guadagni medi,
compresi i bonus, sono cresciuti nei tre mesi a gennaio
dell'1,8% su anno, con una debolezza mai registrata sin
dagli inizi della serie nel 1991.
18 Marzo 2009 11:44
Trichet, forte incertezza ma economia zona euro è solida
MILANO (Reuters) - La ripresa economica potrebbe
arrivare l'anno prossimo ma la Banca Centrale Europea è
pronta, se necessario, ad adottare misure aggiuntive per
dare slancio all'economia. Il tasso zero però non è una
panacea contro tutti i mali ma, al contrario, si porta
dietro molti svantaggi. Lo ha detto oggi il presidente
della Bce Jean-Claude Trichet nel corso di due
interviste rilasciate a radio Europe 1 e alla fondazione
Robert Schuman. "Il 2009 sarà molto, molto difficile",
ha detto Trichet. "Allo stesso tempo, c'è un consenso
piuttosto generale tra tutte le istituzioni pubbliche e
private che il 2010 potrebbe essere l'anno di una
moderata ripresa della crescita", ha aggiunto.
"Continuiamo a prevedere una persistente debolezza
nell'attività economica della zona euro nei prossimi
trimestri", ha detto il presidente, ma "l'economia è
estremamente solida". "La crisi finanziaria ha mostrato
che, in acque turbolente, è meglio navigare su una nave
solida e grande che su un piccolo vascello", ha
sostenuto. Certo, la debolezza continuerà nei prossimi
trimestri e la crescita del Pil, nelle ultime
proiezioni, è vista tra -3,2% e -2,2% nel 2009 e tra
-0,7% e +0,7% nel 2010. "La contrazione della domanda
esterna danneggerà esportazioni e investimenti, mentre
il deterioramento del mercato del lavoro e il calo della
fiducia colpiranno i consumi", dice Trichet. Di
conseguenza "la ripresa nel 2010 sarà moderata" e
"l'attuale situazione è particolarmente difficile visto
l'alto grado di incertezza". Non vanno tuttavia
dimenticati i fattori positivi, come il calo del prezzo
delle commodities e le misure prese dalla stessa Bce.
SVANTAGGI DEL TASSO ZERO E MISURE ALTERNATIVE Trichet ha
sostenuto che la Bce non ha ancora deciso se l'attuale
livello dei tassi sia il più basso possibile, ma che
"c'è un certo numero di svantaggi associato al tasso
zero". La banca centrale ha già tagliato i tassi al
minimo storico all'1,5%, ma analisti e trader si
aspettano un'ulteriore riduzione all'1% entro metà anno.
Le autorità Bce si sono però affrettate a calmare gli
animi, sostenendo che lo spazio per procedere ai tagli è
limitato, dal momento che portare i tassi allo zero
potrebbe ridurre l'efficacia della politica monetaria.
Interrogato se la Bce potrebbe seguire Stati Uniti e
Inghilterra nell'acquisto diretto di asset, tra cui
titoli di stato, per sostenere l'economia, Trichet ha
risposto: "Al momento stiamo considerando se è
appropriato prendere misure complementari che non
necessariamente devono essere identiche a quelle prese
dai nostri colleghi". Sul sito www.reuters.it altre
notizie Reuters in italiano
18 Marzo 2009 12:16 ROMA
Fmi:
Recessione in Eurolandia peggiorera'
di ANSA
Previsto calo fino al 3,2% ma dati prima molte misure
anticrisi
(ANSA) - ROMA, 18 MAR - Il Fondo Monetario
Internazionale prevede che la recessione in Eurolandia
peggiorera' e anche di molto, fino al 3,2%. Tanto che il
Fmi rivedra' domani le previsioni di crescita mondiale
stilate all'inizio dell'anno. Teresa Ter-Minassian,
consulente del direttore generale Dominique Strauss-Khan
e' convinta che l'economia mondiale subira' quest'anno
una contrazione dello 0,6%, superiore allo 0,5%
inizialmente previsto dal Fondo.''Lo scenario sara' ben
peggiore, ma il direttore generale l'aveva gia'
annunciato'', ha spiegato sottolineando che ''questa e'
una vera crisi globale, che ha effetti su tutto il mondo
e su tutti i paesi con differenti livelli di sviluppo''.
Ter-Minnassian sostiene con il Financial Times che per
l'economia dell'Eurozona e' prevista una contrazione del
3,2% nel 2009 contro il 2% atteso in precedenza, mentre
per gli Stati Uniti la revisione sarebbe da un -1,6% al
-2,6% e per il Giappone dal -2,6% al -5%. Ma il Fondo
Monetario internazionale precisa che queste cifre ''non
sono ufficiali'' e potrebbero risultare ''datate'' alla
luce delle misure anticrisi adottate recentemente un po'
da tutti i paesi.(ANSA).
18 Marzo 2009 13:19 ROMA
Crisi: Usa, mutui-casa +21%, boom rifinanziamenti (+30%)
di ANSA
Dopo che i tassi d'interesse sono tornati ai minimi
storici
(ANSA)- ROMA, 18 MAR - Netta ripresa delle richieste di
mutui ipotecari negli Usa, trainata dal boom delle
domande di rifinanziamento. Dopo che i tassi di
interesse sui prestiti immobiliari sono tornati ai
minimi storici. L'indice generale e' salito del 21%, a
quota 876,9, il livello piu' alto da 2 mesi, da 723,4
della settimana prima. La componente dell'indice
relativa alle domande ha segnato un aumento del 30%, le
richieste per l'effettivo acquisto sono cresciute
dell'1,5%.
18 Marzo 2009 13:20
Crisi, Lipsky (Fmi): ripresa economia mondiale ancora a
rischio
VIENNA (Reuters) - La crisi finanziaria e il
rallentamento economico hanno creato un circolo vizioso
che rende difficile una ripresa dell'economia mondiale.
Lo ha detto oggi il numero due del Fondo monetario
internazionale. "Le difficoltà finanziarie e la
debolezza economica hanno formato un circolo corrosivo
che continua a essere una minaccia per lo scenario
globale", ha detto Lipsky in alcune note preparate per
il seminario internazionale dell'Opec. "Stabilizzare il
sistema finanziario globale e fornire uno stimolo
efficace per la domanda aggregata mondiale sono le
priorità più stringenti", ha aggiunto il funzionario del
Fmi. "Con un'azione politica efficace, la crisi globale
potrà essere ridotta e si potrà dare inizio alla
ripresa". "La crescita globale non ripartirà alla
velocità raggiunta nel 2003-2007, in quanto la crisi
finanziaria avrà effetti duraturi sul credito e sul
flusso dei capitali". Le dichiarazioni di Lipsky
giungono all'indomani delle nuove previsioni di una
contrazione dell'economia globale dello 0,6% quest'anno.
La stima, citata da Teresa Ter-Minassian, consulente del
direttore generale del Fmi Dominique Strauss-Kahn, è
stata però definita "non ufficiale e già superata" da un
portavoce del Fmi. Parlando della relazione tra gli
sviluppi economici e il prezzo del petrolio, Lipsky ha
detto che la produzione globale è destinata a calare su
base annuale per la prima volta nella storia moderna.
Lipsky ha anche detto che il calo dei prezzi del greggio
da luglio è principalmente dovuto al peggioramento dello
scenario economico globale e che i prezzi risaliranno
quando l'economia ripartirà, anche se non al ritmo
vorticoso del 2007 e del 2008, quando toccarono un picco
di quasi 150 dollari lo scorso luglio.
18 Marzo 2009 14:30 ROMA
Crisi: Usa, inflazione a febbraio +0,4%, sopra stime
di ANSA
Indice 'core' in crescita dello 0,2%
(ANSA) - ROMA, 18 MAR - Il tasso d'inflazione negli
Stati Uniti a febbraio ha segnato un rialzo dello 0,4%
su base mensile, superiore alla stima di un +0,3%.
L'indice 'core', al netto di cibo e petrolio, e'
risultato in crescita dello 0,2%, maggiore della stima
di un +0,1% mensile.
18 Marzo 2009 17:53
Borsa Milano positiva con UniCredit, ok Mediaset, giù
cementieri
MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in rialzo una
seduta che è stata condizionata, in senso positivo, da
UNICREDIT. Il titolo dell'istituto guidato da Alessandro
Profumo è balzato del 19,05%, premiato dopo i risultati
2008 e l'outlook positivo su quest'anno. Straordinari
gli scambi: sono passati di mano oltre 500 milioni di
pezzi, contro una media dell'intera seduta di 214,097
milioni negli ultimi trenta giorni. La performance di
UniCredit ha consentito a Milano di cantare fuori dal
coro dei mercati europei, complessivamente negativi, e
di superare indenne l'avvio incerto di Wall Street. New
York, peraltro, mostra un primo segnale significativo di
rilancio dell'attività di M&A, con il progetto di
acquisizione di Sun Microsystems da parte di Ibm. In
chiusura, l'indice S&P/Mib ha guadagnato il 2,78%, il
Mibtel l'1,7% e l'AllStars lo 0,92%. Volumi per un
controvalore di circa 1,9 miliardi di euro. * UniCredit
ha trascinato l'intero comparto bancario: BANCO POPOLARE
+8,57%, MEDIOBANCA +6,27% e INTESA SANPAOLO +7,3%.
"Improvvisamente", ironizza un trader, "le banche sono
diventate il migliore dei mondi possibili". In effetti,
aggiunge un'operatrice, "i risultati di UniCredit non
hanno cambiato il quadro: semplicemente, non ci sono
state sorprese negative, come molti prevedevano". *
MEDIASET è balzata del 3,31%, con volumi più che doppi
rispetto alla media, sulla scia dei risultati 2008. *
TELECOM ITALIA MEDIA, a cui fa capo l'emittente
televisiva La7, si è messa in scia di Mediaset, che ha
fornito delle previsioni rassicuranti sulla raccolta
pubblicitaria 2009, e ha guadagnato il 17,59%. La
controllante TELECOM ITALIA è scesa del 2,07%. * Per
quanto riguarda gli altri media, RCS MEDIAGROUP è
avanzata dell'1,73% nella giornata in cui ha comunicato
i risultati 2008, mentre L'ESPRESSO, che venerdì
prossimo lascerà l'indice S&P/Mib per fare posto alla
controllante CIR (+2,66%), ha perso il 4,09%. Segno meno
per MONDADORI: -1,16%. * Il bilancio 2008 è alla base
del denaro piovuto su CAMPARI, +6,57%, membro in pectore
del paniere principale (lo sarà a tutti gli effetti dal
prossimo 20 marzo). * Deboli gli assicurativi:
FONDIARIA-SAI -4,1%, ALLEANZA invariata e GENERALI
+0,36%. Un sondaggio Reuters prevede cedole in calo per
le compagnie italiane. * Male gli industriali ciclici,
in particolare i cementieri. BUZZI UNICEM, ieri
protagonista in positivo, ha lasciato sul terreno
l'1,96%, mentre ITALCEMENTI ha proseguito la flessione,
conseguenza del taglio di rating a "sell" deciso da
Goldman Sachs, ed è arretrata dell'1,73%. * In lettera
l'automotive: lo stoxx europeo è calato dell'1,31%. FIAT
-1,61% e PIRELLI -0,24%. * PARMALAT è scesa del 3,3%,
sostanzialmente in linea con il paniere degli alimentari
europeo (-1,92%). * Petroliferi scialbi, penalizzati,
secondo un dealer, "dal calo dei prezzi del greggio dopo
il dato sulle scorte Usa", superiore alle previsioni.
ENI +0,15% e TENARIS -0,99%. PRYSMIAN, che produce cavi
anche per il settore energetico, è scesa del 2,24%. *
BULGARI ha guadagnato il 2,74% e LUXOTTICA il 4,64%: un
trader riferisce che Goldman ha tagliato i target price
di entrambi i titoli. * TISCALI è salita dell'11,04%
dopo la notizia che il cda di domani esaminerà il
rientro del fondatore Renato Soru. * Spunti interessanti
per diverse small e mid cap. La società nautica AICON è
balzata del 21,54%: il 20 marzo si riunirà il cda per
attribuire le deleghe, dopo che, lunedì scorso,
l'assemblea ha rinnovato il consiglio. * DMT ha
continuato il rally cominciato lunedì e rafforzato ieri:
+27,09%. La società guidata da Alessandro Falciai ha
diffuso una nota in cui afferma di non avere motivazioni
che giustifichino l'andamento del titolo. * Trend di
crescita anche per SOCOTHERM, +23,04%, che due giorni fa
ha pubblicato il piano industriale. * BONIFICHE
FERRARESI è avanzata del 13,33% dopo che Bankitalia ha
smentito le indiscrezioni di stampa riguardanti un
mandato per la cessione della quota del 62%. *
L'assemblatore di chip EEMS, +28,03%, apparentemente è
stato il titolo italiano che maggiormente ha beneficiato
dell'eccitazione creata nel settore tecnologico
dall'operazione Ibm-Sun.
18 Marzo 2009 19:11 ROMA
G20 Londra non sarà summit soluzione finale, dice una
fonte
di Giselda Vagnoni ROMA (Reuters) - Nonostante tutti gli
sforzi compiuti da Gordon Brown per tenere alte le
attese, il vertice di Londra del G20 non sarà quello da
cui uscirà la soluzione finale per la crisi finanziaria
internazionale, secondo fonti della delegazione italiana
del G8. A due settimane dalla riunione di Londra gli
uomini vicini al presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi preferiscono non esporsi in previsioni sui
possibili esiti della riunione, ma esprimono la
ragionevole certezza che la strada da compiere non sia
finita. Da qui la possibilità che la crisi
internazionale torni al centro dell'agenda del G8 di
luglio in Sardegna, questa volta sotto la presidenza
italiana. "Non credo che sarà questo il vertice
dell'ultimate solution", ha detto uno dei funzionari
italiani convinto che serviranno altri incontri per
mettere a punto gli strumenti anticrisi. "La turbolenza
finanziaria ha colpito tutti di sorpresa. Sulla scia
dell'emergenza il G20 è stato elevato a foro di capi di
Stato e di governo ma è un 'work in progress'", ha
aggiunto. Del G8 fanno parte oltre all'Italia e alla
Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia,
Germania e Russia. Il G20 comprende anche Arabia
Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Cina, India,
Indonesia, Messico, Corea del Sud, Sud Africa e Turchia.
Ventesimo membro è l'Unione europea. ARABIA SAUDITA,
TURCHIA E ARGENTINA PER ORA FUORI Nonostante Berlusconi
abbia detto la settimana scorsa che nella terza giornata
del vertice della Maddalena ci sarà anche un G20, al
momento mancano all'appello tra i Paesi che fanno parte
di questo foro, Arabia Saudita, Turchia e Argentina.
Presenti alla Maddalena invece Egitto, Algeria, Senegal
e Nigeria. "Questa è la struttura di base del vertice.
Da qui all'8 luglio sono possibili degli aggiustamenti,
ma che passino per l'accordo di tutti i Paesi del G8",
ha detto un'altra fonte della delegazione italiana al
G8. "Bisognerà vedere come impatta la crisi", ha
aggiunto la fonte lasciando intendere che se dovesse
peggiorare la situazione economica potrebbe essere
necessario convocare un nuovo G20 formale in occasione
della Maddalena. Al G20 finanziario dello scorso fine
settimana a Horsham, vicino a Londra, anche il
governatore di Banca d'Italia e presidente del Financial
Stability Forum, Mario Draghi, ha cercato di abbassare
il livello di attesa dei mercati sui risultati della
riunione del 2 aprile. "Si tratta di un passo importante
e potrebbe produrre qualche risultato ma e' stato detto
in modo esplicito che il 2 aprile non segnerà la fine di
un processo", ha detto Draghi che in quella occasione
formalizzerà l'allargamento del Fsf a tutti i paesi del
G20. Brown, presidente di turno del G20, ha descritto la
riunione di Londra come la più importante riunione
dall'accordo di Bretton Woods del 1944 sulla politica
dei cambi e la politica monetaria. Ma osserva uno dei
collaboratori di Berlusconi che Bretton Woods "è stata
preparata in due anni in un periodo storico in cui
esisteva una potenza egemone".
18 Marzo 2009 20:43
WASHINGTON
Usa: video Obama ad americani, aiutatemi far passare
budget
di ANSA
Video su web, fate pressioni su congresso per ok a
bilancio
(ANSA) - WASHINGTON, 18 MAR - Obama si e' rivolto agli
americani, con un video via web, per chiedere il
sostegno per far approvare al Congresso il piano di
bilancio. Il video e' stato diffuso da un'organizzazione
creata da Obama per tenere in piedi e utilizzare il
gigantesco network di contatti sviluppato in campagna
elettorale. Il presidente ha esortato i sostenitori a
tornare in strada e ricominciare a contattare amici e
vicini per invitarli a far pressione sui loro
rappresentanti in Congresso a favore del budget.
18 Marzo 2009 21:42
WASHINGTON
Fed conferma tassi a 0-0,25%, compra bond lungo termine
WASHINGTON (Reuters) - In linea con le attese di mercato
ed economisti, la Federal Reserve ha mantenuto invariato
il tasso di riferimento sui prestiti interbancari a un
giorno, confermando un range tra 0 e 0,25%. La decisione
è stata annunciata al termine dei due giorni di riunione
del Federal Open Market Committee, commissione per le
decisioni di politica monetaria. Il voto è stato
unanime. Stabile allo 0,5%, livello su cui è stato
portato il 16 dicembre scorso con un taglio di 75 punti
base applicato anche sui Fed Funds, il tasso di sconto.
La mossa a sorpresa è stato l'annuncio che la banca
centrale acquisterà bond a lungo termine fino a 300
miliardi di dollari nell'arco dei prossimi sei mesi.
Inoltre, la Fed ha deciso di estendere il programma di
titoli legati ai mutui immobiliari, aggiungendo altri
750 miliardi di dollari, arrivando a un totale di 1.250
miliardi di dollari. L'istituto centrale Usa resta
impegnato a prendere le misure necessarie a far
risollevare dalla recessione la prima economia mondiale
e si dice convinto che la politica adottata stabilizzerà
i mercati e, grazie allo stimolo fiscale e monetario,
rilancerà la crescita. Nel comunicato, la banca guidata
da Ben Bernanke sottolinea che l'economia ha continuato
a contrarsi nel periodo fra il meeting di gennaio e
quello che si è concluso oggi. La Fed fa riferimento al
calo del mercato azionario e dei valori immobiliari,
nonché al peggioramento delle condizioni del mercato,
che pesano sulla fiducia dei consumatori e sulle
dinamiche di spesa. Non manca un accenno all'impatto che
la recessione mondiale sta avendo sulle società
maggiormente votate all'export. Il Fomc dice di
attendersi un'inflazione contenuta, sebbene segnali
qualche rischio di prezzi in rialzo nel medio termine.
"In queste circostanze", recita il comunicato, "la
Federal Reserve utilizzerà tutti gli strumenti
disponibili per favorire la ripresa dell'economia e
garantire la stabilità dei prezzi". Il ciclo espansivo
sui tassi Usa è iniziato nel settembre 2007, quando il
costo del denaro venne ridotto dal 5,25% al 4,75%, in
coincidenza con lo scoppio della bolla sui mutui 'subprime'.
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WALL
STREET: IN ROSSO, TORNA
IN PAUSA IL RALLY
18 Marzo 2009 13:59 NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Listini Usa posizionati per
un'apertura negativa. Attenzione incentrata sulla Fed.
Schizza Sun Microsystems (+62%) dopo l'offerta di IBM.
Commodities in calo, l'euro si riporta sopra $1.31.
A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli
indici Usa continuano a trattare in rosso (vedi
quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un
avvio sotto la parita’ per l’azionario.
Gli operatori stanno dimostrandosi prudenti dopo il
nuovo rally di ieri, alcuni preferiscono intascare parte
dei recenti guadagni, in attesa della conclusione del
meeting della Fed, iniziato ieri. Per molti analisti la
Banca Centrale confermera’ quanto detto nell’ultimo
incontro, enfatizzando il fatto che i tassi d’interesse
continuano a viaggiare sui minimi assoluti.
Sara’ dunque interessante valutare un eventuale
cambiamento di atteggiamento in riferimento alle misure
non convenzionali che la Federal Reserve potrebbe
adottare per arginare la crisi economica. Queste
potrebbero riguardare un incremento dell’ammontare
previsto nell’ambito del piano di savataggio per
rilevare obbligazioni emesse dalle agenzie immobiliari
Usa come Fannie Mae, oppure l’acquisto di Treasuries e
bond societari.
Mentre i prezzi alla produzione avevano fatto registrare
un rialzo piu’ contenuto delle attese, in mattinata i
prezzi al consumo hanno mostrato una lieve accelerazione
rispetto al mese precedente, attestandosi a livelli
superiori al consensus.
Sul fronte societario, il focus torna sulle operazioni
di fusioni ed acquisizioni. Il Wall Street Journal
riporta che il colosso informatico IBM potrebbe rilevare
Sun Microsystems in un’operazione valutata $6.5 miliardi
in cash, o comunque al doppio dell’ultimo valore di
chiusura delle azioni JAVA, schizzate del 62% in
mattinata.
Nulla di fatto invece nel settore delle bevande.
Coca-Cola ha visto respingersi l’offerta da $2.4
miliardi avanzata sul Huiyuan Juice Group: il governo
cinese ha impedito in questo modo che si materializzasse
il piu’ grosso takeover di sempre da parte di un gruppo
estero.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il
greggio, in vista dei dati sulle scorte. I futures con
consegna aprile arretrano di $0.70 a $48.46 al barile.
Sul valutario, avanza l’euro nei confronti del dollaro a
quota 1.3132. Scende l’oro a $908.40 l’oncia (-$8.40).
Stabili i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul
Treasury a 10 anni e’ fermo al 3.00%.
Alle 14:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future
sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 5.70 punti (-0.74%)
a 769.60.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -3.75 punti
(-0.32%) a 1186.50.
Il contratto sull'indice Dow Jones perde 66 punti
(-0.90%) a 7288.00.
WALL
STREET: IN CALO, NON
BASTANO LE OPERAZIONI M&A
18 Marzo 2009 14:32 NEW
YORK - di WSI ______________________________________________
Gli operatori si
riposizionano sulla difensiva in attesa della
conclusione del meeting della Fed. Nel comparto hi-tech,
IBM punta su JAVA (+62%). Ritracciano le commodities,
accelera l'euro, sopra $1.31.
Avvio di seduta in calo per il mercato azionario Usa. Le
notizie di M&A non sono sufficienti a permettere
un’estensione del rally, gli operatori si riposizionano
sulla difensiva in attesa della conclusione del meeting
della Fed.
Gli operatori stanno dimostrandosi prudenti dopo il
nuovo rally di ieri, alcuni di questi preferiscono
intascare parte dei recenti guadagni, alla luce del
forte clima di incertezza in attesa dei nuovi dettagli
da parte di governo e Fed sulle operazioni mirate alla
risoluzione della crisi economica. Per molti analisti la
Banca Centrale, gia’ riunitasi ieri a porte chiuse a
Washington, confermera’ quanto detto nell’ultimo
incontro, enfatizzando il fatto che i tassi d’interesse
continuano a viaggiare sui minimi assoluti.
Sara’ dunque interessante valutare un eventuale
cambiamento di atteggiamento in riferimento alle misure
non convenzionali che la Federal Reserve potrebbe
adottare per arginare la crisi economica. Queste
potrebbero riguardare un incremento dell’ammontare
previsto nell’ambito del piano di savataggio per
rilevare obbligazioni emesse dalle agenzie immobiliari
Usa come Fannie Mae, oppure l’acquisto di Treasuries e
bond societari.
Mentre i prezzi alla produzione avevano fatto registrare
un rialzo piu’ contenuto delle attese, in mattinata i
prezzi al consumo hanno mostrato una lieve accelerazione
rispetto al mese precedente, attestandosi a livelli
superiori al consensus.
Sul fronte societario, il focus torna sulle operazioni
di fusioni ed acquisizioni. Il Wall Street Journal
riporta che il colosso informatico IBM potrebbe rilevare
Sun Microsystems in un’operazione valutata $6.5 miliardi
in cash, o comunque al doppio dell’ultimo valore di
chiusura delle azioni JAVA, schizzate del 62% in
mattinata.
Nulla di fatto invece nel settore delle bevande.
Coca-Cola ha visto respingersi l’offerta da $2.4
miliardi avanzata sul Huiyuan Juice Group: il governo
cinese ha impedito in questo modo che si materializzasse
il piu’ grosso takeover di sempre da parte di un gruppo
estero.
Tra le societa' che hanno riportato le trimestrali, ha
fatto meglio delle attese il produttore di software
Adobe Systems, mentre ha deluso il consensus l'azienda
alimentare General Mills.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il
greggio, in vista dei dati sulle scorte. I futures con
consegna aprile arretrano di $0.37 a $48.79 al barile.
Sul valutario, avanza l’euro nei confronti del dollaro a
quota 1.3132. Scende l’oro a $906.00 l’oncia (-$10.80).
In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul
Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.9670%.
WALL
STREET: PROSEGUE INCERTA
IN ATTESA DELLA FED
18 Marzo 2009 17:00 NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Tutti gli occhi sono puntati
sulla Banca Centrale. JAVA, finita nel mirino di IBM,
raddoppia il suo valore, permettendo all'indice dei
tecnologici di portarsi sopra la parita'. In calo il
greggio dopo le scorte.
I listini azionari si avvicinano a meta' seduta in
timido calo, con le notizie di una mega fusione
nell'industria tecnologica che pero' non sono
sufficienti a consentire al mercato di allungare il
rally iniziato una settimana fa e interrotto solo
lunedi'.
Si respira un certo nervosismo nelle sale operative, con
gli operatori che preferiscono rimanere prudenti in
attesa della conclusione della riunione della Fed. Alle
19:15 italiane la Banca Centrale rendera' pubblico il
documento che accompagnera' la decisione sui tassi. Il
mercato si attende un mantenimneto dello status quo sui
tassi guida e spera di ottenere ulteriori dettagli da
parte della Fed sulle operazioni volte alla risoluzione
della crisi.
In merito a tali misure, non e' da escludere che la
Banca Centrale maturi un cambiamento di atteggiamento,
adottando misure come un incremento dell’ammontare
previsto nell’ambito del piano di savataggio per
rilevare obbligazioni emesse dalle agenzie immobiliari
Usa come Fannie Mae, oppure l’acquisto di Treasuries e
bond societari.
Il nuovo aggiornamento sull'inflazione ha contribuito a
incupire il morale degli investitori. Mentre i prezzi
alla produzione avevano fatto registrare un rialzo piu’
contenuto delle attese, in mattinata i prezzi al consumo
hanno mostrato una lieve accelerazione rispetto al mese
precedente, attestandosi a livelli superiori al
consensus.
Sul fronte societario tutti gli occhi sono sul
potenziale accordo tra IBM e Sun Miceosystems. Secondo
il Wall Street Journal il colosso informatico avrebbe
intavolato le trattative per rilevare Sun Microsystems
in un’operazione valutata $6.5 miliardi in cash, pari al
doppio dell’ultimo valore di chiusura delle azioni JAVA.
Tra le societa' che hanno pubblicato i risultati
trimestrali, hanno fatto meglio delle attese il
produttore di software Adobe Systems (+7%) e la societa'
della difesa AAR,il cui titolo mette a segno un
progresso percentuale a due cifre; ha deluso il
consensus invece l'azienda alimentare General Mills
(-8.7%). A mercati chiusi renderanno noti i risultati
trimestrali Oracle e Nike. In controtendenza anche
Citigroup (+20%) e Apple (+2%), che martedi' ha lanciato
l'aggiornamento del software del suo fiore all'occhiello
iPhone.
Perdono terreno i petroliferi, depressi
dall'indebolimento delle quotazioni del greggio dopo che
le scorte settimanali sono risultate superiori alle
attese. I futures con consegna aprile arretrano di $2.09
al momento, a $47.07 al barile. Si fa particolarmente
pesante il calo di Royal Dutch Shell, su cui si abbatte
la scure di Citigroup. Dopo il downgrade il titolo cede
oltre il 5%.
Sugli altri mercati, sul valutario, avanza l’euro nei
confronti del dollaro a quota 1.3112. Estende le perite
l’oro a $887.70 l’oncia (-$29.10). In rialzo i Titoli di
Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso
al 2.950%.
WALL
STREET:
AVANZA, NUOVA SPINTA DALLA FED
18 Marzo 2009 21:15 NEW YORK - di WSI ______________________________________________
Gli operatori gradiscono la
decisione della Banca Centrale di acquistare titoli di
Stato a lungo termine. Dow Jones +1.23%, Nasdaq +1.99%.
In volata i T-bond. Avanzano anche commodities ed euro
($1.3487)
Giornata positiva per la borsa americana, galvanizzata
dalla decisione della Federal Reserve di avviare
l'acquisto di Treasury a lunga scadenza nel tentativo di
fornire un ulteriore supporto alla ripresa
dell'economia. Il Dow Jones ha guadagnato l'1.23% a
7486, l'S&P500 il 2.09% a 794, il Nasdaq e' avanzato
dell'1.99% a 1491.
Al termine della riunione di due giorni a porte chiuse
svoltasi a Washington, la Fed ha confermato i tassi
d'interesse in una forchetta dello 0.00%-0.25% ed
annunciato che ampliera' il programma di acquisto di
asset MBS (titoli obbligazionari garantiti dai mutui
ipotecari) di altri $750 miliardi. A soprendere il
mercato e' stata pero' la notizia relativa all'acquisto
di Treasury per un totale di $300 miliardi, una mossa
del tutto inattesa, che non si verificava dagli anni
'60.
Si tratta di un’azione destinata a sostenere l’economia
reale, perche’ provochera’ un abbassammento dei
rendimenti dei tassi su mutui e obbligazioni societarie,
che sono legati a quelli dei Treasuries. L’ultima volta
che la Fed ha intrapreso azioni destinate a influenzare
i tassi di interesse a lungo termine e’ stato quando l'amminsitrazione
kennedy concepi' la cosiddetta "Operation Twist".
"L'operazione e' quanto di meglio ci sia dopo i tassi di
interesse", commenta un analista, ricordando che nel
2002 il presidente della Fed Ben Bernanke aveva dipinto
esattamente questo scenario, parlando della possibilita'
di stampare nuova carta per risollevare l'economia.
A guidare i rialzi sono state le banche, tra i titoli
piu' favoriti dall'annuncio della Fed. Citigroup e Bank
of America hanno messo a segno rialzi percentuali a due
cifre, bene anche JP Morgan, avanzata del 7.84%.
Tra le news societarie di M&A, sotto i riflettori
l'accordo tra IBM e Sun Microsystems. Secondo il Wall
Street Journal il colosso informatico avrebbe intavolato
le trattative per rilevare JAVA in un’operazione
valutata $6.5 miliardi in cash, o comunque al doppio
dell’ultimo valore di chiusura del titolo.
Nulla di fatto invece nel settore delle bevande.
Coca-Cola ha visto respingersi l’offerta da $2.4
miliardi avanzata sul Huiyuan Juice Group: il governo
cinese ha impedito in questo modo che si materializzasse
il piu’ grosso takeover di sempre da parte di un gruppo
estero.
Tra le societa' che hanno pubblicato i risultati
trimestrali, hanno fatto meglio delle attese il
produttore di software Adobe Systems e la societa' della
difesa AAR,il cui titolo mette a segno un progresso
percentuale a due cifre; ha deluso il consensus invece
l'azienda alimentare General Mills. A mercati chiusi
renderanno noti i risultati trimestrali Oracle e Nike.
Sugli altri mercati nel comparto energetico il greggio
chiude in calo ma sui massimi di seduta. I futures con
consegna aprile scivolano a $48.14 al barile. Sul
valutario, l'euro si rafforza nei confronti della
controparte Usa. Nel tardo pomeriggio di mercoledi' il
cambio tra le due valute e' di 1.3457. In netto ribasso
l’oro a $889.10 l’oncia (-$27.70). Volano i prezzi dei
Titoli di Stato Usa: il rendimento sul benchmark
decennale e' sceso bruscamente (maggior calo intraday
dal 1987) al 2.5330% dal 3.0030% della chiusura di
martedi', spinto al ribasso proprio dalla decisione
della Fed di riacquistare T-Bond.
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