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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Giovedì 26 Marzo 2009

PARTE  2

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Borsa Tokyo, Nikkei ai massimi oltre 2 mesi su dati Usa
giovedì 26 marzo 2009 07:46
TOKYO, 26 marzo (Reuters) - Chiusura in rialzo alla borsa di Tokyo con l'indice Nikkei che sale ai massimi di due mesi e mezzo trascinato dai titoli delle società esportatrici come Sony (6758.T: Quotazione) in forte guadagno dopo che i dati economici Usa migliori delle attese hanno rinvigorito le speranze di una ripresa dell'economia.
L'indice benchmark Nikkei .N225 ha così segnato un rialzo dell'1,84% a 8.636,33 punti, il più alto livello di chiusura dallo scorso 9 gennaio. Il più ampio paniere Topix .TOPX ha invece chiuso a +1,02% a quota 826,81 punti.

 

 

26 Marzo 2009 10:08 TOKYO
Toyota: Watanabe, ritorno produzione a normalita' da maggio
di ANSA
Numero uno del gruppo fiducioso che finiranno i riposi forzati
(ANSA) - TOKYO, 26 MAR - Toyota vede un possibile ritorno alla normalita' della produzione a partire da maggio. Lo ha detto il numero uno del gruppo, Watanabe. Il manager, che a giugno cedera' il testimone a Toyoda, durante la presentazione della 'quinta generazione' della Corona Majesta ha parlato della situazione produttiva dell'azienda, attualmente al minimo dell'operativita', ed ha detto che 'con l'inizio di maggio, mi auguro che non ci siano piu' giorni di riposo forzato e che si ritorni alla normalita''.

 

 

Bce potrebbe dover acquistare emissioni private – Papademos
giovedì 26 marzo 2009 12:37 BRUXELLES
BRUXELLES, 26 marzo (Reuters) - La Bance centrale europea potrebbe trovarsi nelle condizioni di sottoscrivere emissioni obbligazionarie offerte dal settore privato a sostegno della liquidità dei mercati, una decisione in merito non è tuttavia ancora stata adotatta.
Lo dice il vicepresidente dell'istituto centrale Lucas Papademos.
"Potrebbe essere necessario che la banca centrale acquisti bond del settore privato al fine di favorire la liquidità" spiega nel corso di una conferenza degli imprenditori nella capitale belga.
"Si tratta di una possibilità, va tenuta presente. Non è stata presa alcuna decisione ma è una possibilità che potrebbe migliorare i mercati" aggiunge.

 

 

Borse Asia-Pacifico positive, Shanghai ed Hong Kong guadagnano più del 3%
26.03.2009
Le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 3,1% a 2.361,70 punti. In spolvero Industrial and Commercial Bank (CN000A0LB42): +5,8% a CNY 3,99. La prima banca cinese ha annunciato che i suoi profitti sono aumentati lo scorso anno di più del 36%. Goldman Sachs (US38141G1040) si è impegnata inoltre a non vendere l'80% dei suoi 16,5 milioni di titoli di Industrial and Commercial Bank fino all'aprile del 2010. Tra gli altri titoli del settore Bank of China (CNE1000001Z5) ha chiuso in rialzo del 3,5% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) del 4,6%. I titoli delle imprese che operano a Shanghai hanno preso il volo. Shanghai International Port (CNE0000013N8), Shanghai AJ (CNE0000008S7) e China Eastern Airlines (CN0009051771) hanno tutti guadagnato il 10%. Il Consiglio di Stato cinese ha approvato il piano di Shanghai volto ad accelerare il suo sviluppo come grande centro finanziario e portuario.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha chiuso in rialzo del 3,6% a 14.108,98 punti. Industrial and Commercial Bank ha brillato anche sulla piazza finanziaria della città costiera. Il titolo della prima banca cinese ha guadagnato ad Hong Kong il 14,8%. China Construction Bank (CN000A0HF1W3) ha chiuso in rialzo del 7,5% e Bank of Communications (CN000A0ERWC7) del 9,6%. Hutchison Whampoa (HK0013000119) ha guadagnato il 3,3%. Il conglomerato ha pubblicato dei dati di bilancio migliori delle attese degli analisti. Li & Fung (BMG5485F1445) ha perso il 4,7%. Il fornitore di beni di consumo ha comunicato che nel secondo semestre del 2008 i suoi profitti sono calati del 41%.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato l'1%, il Kospi a Seul l'1,2%, il Taiwan Weighted a Taipei lo 0,8% e lo Straits Times a Singapore il 4%.
Redazione Borsainside 12.45

 

 

26 Marzo 2009 18:02 DUBLINO
Irlanda: la recessione si aggrava
di ANSA
Pil -7,5% nel quarto trimestre 2008, -2,3% per l'intero anno
(ANSA) - DUBLINO, 26 MAR - Si aggrava la recessione in Irlanda: nel quarto trimestre del 2008 il Pil si e' contratto del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2007. Per l'intero 2008 la flessione e' stata del 2,3%. Il Pil del IV trimestre si e' contratto del 7,1% rispetto al trimestre precedente. L'Irlanda, a lungo considerata il campione dell'Eurozona in materia di crescita, e per questo soprannominata la 'Tigre celtica', e' stata il primo Paese dell'area Euro ad entrare in recessione all'inizio del 2008.

 

 

26 Marzo 2009 18:55 ROMA 26 MAR
Crisi: Usa, pil quarto trimestre a -6,3%
di ANSA
Rivisto al ribasso, ma comunque migliore di stime economisti
(ANSA) - ROMA 26 MAR - Rivisto leggermente al ribasso il pil degli Usa nel quarto trimestre 2008: evidenzia una contrazione del 6,3% dal -6,2% della seconda lettura. Un dato migliore delle stime degli economisti che prevedevano un -6,6%. Il ribasso degli ultimi tre mesi dello scorso anno evidenziato dalla lettura finale del Pil americano resta il piu' forte dal primo trimestre 1982, quando il Pil segno' un -6,4%. Le richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate di 8.000 unita' la settimana scorsa a 652.000. E' stato invece confermato il tasso di crescita del Pil americano del 2008 a +1,1%. Il Pil Usa 2007 si era attestato al 2%. La crescita del 2008, calcolata sulla base della lettura definitiva del prodotto interno lordo del quarto trimestre, e' la piu' debole dal 2001, quando l'economia americana segno' un +0,8%. La statistica sul Pil ha evidenziato un crollo degli utili societari del 16,5% nel quarto trimestre rispetto ai tre mesi precedenti. E' il ribasso piu' forte da oltre mezzo secolo, per la precisione dal 1953. Per l'intero 2008 si e' avuto un calo dei profitti del 10,1%, che rappresenta il maggiore ribasso annuale dal 1970. (ANSA)

 

 

26 Marzo 2009 19:51 NEW YORK
USA: GEITHNER, IL SISTEMA FINANZIARIO VA RIFORMATO
di WSI - APCOM
Obiettivo: porre un freno agli hedge fund e alle pratiche rischiose che potrebbero contribuire allo scoppio di un'altra crisi. "Non servono piccoli aggiustamenti, bisogna cambiare completamente le regole del gioco".
L’amministrazione Obama ha presentato oggi una riforma completa del sistema finanziario, studiata per imporre un controllo superiore sugli istituti di maggiore importanza. In un intervento alla Camera Usa, il segretario del Tesoro Timothy Geithner ha detto che sono quanto mai necessari dei cambiamenti per rimediare ai difetti messi in evidenza dalla crisi finanziaria attuale, la peggiore che il paese abbia mai visto in 70 anni. L’obiettivo e’ quello di riparare un sistema che si e’ dimostrato "instabile e fragile".
"Negli ultimi 18 mesi abbiamo dovuto affrontare la peggiore crisi finanziaria globale da generazioni", ha detto Geithner in un intervento tenuto davanti alla Commissione dei Servizi Finanziari alla Camera. "Per poter far fronte a questa crisi e’ necessaria una riforma nel suo complesso. Non dei piccoli aggiustamenti ai margini, ma nuove regole del gioco".
La proposta dell’amministrazione, che richiede il via libera del Congresso per diventare operativa, se approvata rappresenterebbe una espansione considerevole dell’autorita’ federale sul sistema finanziario. Essa prevede l’imposizione di standard piu’ rigidi sugli istituti finanziari giudicati troppo grossi per essere lasciati fallire, un’eventualita’ che rappresenterebbe un rischio per l’intero sistema.
La revisione ampliera’ i poteri di controllo federale per la prima volta a tutti gli strumenti derivati della finanza, come i credit default swaps, che vengono ritenuti tra i principali responsabili dello scoppio della crisi.
L’amministrazione vuole inoltre che i fondi hedge di maggiori dimensioni siano sottoposti ad una registrazione alla Sec, l’autorita’ di controllo dei mercati americana. Gli hedge funds, una vasta industria che gestisce circa 1,5 mila miliardi di dollari in asset, operano in massima parte al di fuori dalla supervisione del governo. Con il peggioramento della crisi dei mercati lo scorso autunno, le vendite generalizzate degli hedge fund sono spesso state citate come una delle ragioni alla base degli alti livelli di volatilita’, che hanno colpito l’azionario e l’obbligazionario. Inoltre, l’amministrazione ha proposto la creazione di un misuratore del rischio sistemico, che tenga sotto controllo gli istituti principali.
Il piano prevede infine una misura che consenta all’amministrazione di operare con maggiore potere nell'assunzione del controllo sui principali istituti finanziari non bancari a rischio bancarotta, come le compagnie di assicurazione e gli stessi hedge fund, tra gli altri.
I dettagli della riforma sono stati annunciati una settimana prima dell’incontro a Londra del Gruppo dei 20 paesi industrializzati, a cui partecipera’ anche il presidente Barack Obama, che vertera’ sui bisogni e le azioni da intraprendere per affrontare la crisi finanziaria mondiale.

 

 

Fed, emissione debito potrebbero minacciare indipendenza – Lacker
giovedì 26 marzo 2009 19:55 CHARLESTON
CHARLESTON, South Carloina, 26 marzo (Reuters) - Il presidente della Federal Reserve di Richmond, Jeffrey Lacker, ha detto che le emissioni di titoli del debito da parte dell'istituto centrale potrebbero minarne l'indipendenza in prospettiva futura.
Parlando con i giornalisti, dopo aver tenuto un discorso alla Camera di Commercio di Charleston, Lacker ha affermato che "darci questa autorità crea rischi rispetto al nostro status di istituzione [...], ci rende un bobiettivo appetibile per un'amministrazione o per il Congresso, che potrebbero volerci utilizzare per finanziare gli acquisti di asset o per programmi di finanziamento al di fuori della prassi congressuale".
Lacker ha aggiunto che il nuovo piano riguardante gli asset tossici è meno importante rispetto agli stress-test delle banche per risolvere la crisi.

 

 

26 Marzo 2009 22:22 ROMA
Crisi:pil procapite,GB sotto Italia
di ANSA
Belpaese un gradino sopra,causa deprezzamento sterlina su euro
(ANSA) - ROMA, 26 MAR -Il 2009 si conferma sempre piu' nero per la Gran Bretagna e la crisi sta facendo precipitare il al 12/o posto per Pil pro-capite fra i 15 Ue.L'analisi, fatta dall'Economist sulla base dell'Unione Europea preallargamento vede la Gran Bretagna un gradino sotto all'Italia. Per gli esperti dell'Economist Intelligence Unit, quest'anno il Pil pro-capite inglese sara' in caduta libera dal settimo posto occupato nel 2007, alla fine del 2009 collocandosi sopra solo di Spagna, Grecia e Portogallo Paesi peraltro anch'essi segnati fortemente dalla crisi.''Il Pil pro-capite della Gran Bretagna due anni fa era piu' grande del 27% rispetto a quello italiano'', si legge nello studio, ''ma il crollo della sterlina contro l'euro, in calo del 29% dai picchi segnati a gennaio 2007, ha cambiato la situazione''. Un tracollo eguagliato soltanto dalla Svezia, un altro Paese dell'Unione che, come la Gran Bretagna, ha snobbato l'euro. Unica consolazione e' il metodo di calcolo, che se aggiustato utilizzando il metodo della parita' di potere d'acquisto, che tiene conto delle differenze nel costo della vita dei singoli paesi, salva ancora l'onore britannico: gli inglesi risultano infatti cosi' piu' ricchi del 15% rispetto agli italiani, e superano sia la Francia che la Germania. Infine lo studio sottolinea che ''il deprezzamento della sterlina potrebbe aiutare la Gran Bretagna a uscire dalla recessione prima di altri paesi di Eurolandia'', che non possono fare altrettanto con l'euro.(ANSA).

 

 

26 Marzo 2009 23:13 NEW YORK
Auto: presto gli aiuti a General Motors e Chrysler
di ANSA
Chiesti 22mld.Obama,ok se drastica risanamento.Occhi intesa Fiat
(ANSA) - NEW YORK, 26 MAR - GM e Chrysler possono attendersi ''aiuti'' dal governo (chiesti 22 mld) ma in cambio di una ''drastica e dolorosa''ristrutturazione.Il presidente americano Barack Obama spiana la strada a una misura ''impopolare'', come la definisce lui stesso:concedere un' ulteriore tranche di finanziamenti a Detroit dopo quanto gia' dato.L'annuncio di come ci si muovera' nel congegnare quella che il Wall Street Journal cede come la piu'complessa ristrutturazione mai effettuata arrivera'a breve. Forse - ipotizza il Detroit News - martedi' 31 marzo, termine ultimo fissato dal precedente accordo fra l'amministrazione Bush e le due case automobilistiche americane. Mentre Gm continua a snellirsi (in 7500 hanno accettato il prepensionamento), la task force dovrebbe indicare a Chrysler e Fiat la necessita' di apportare cambiamenti alla proposta di partnership, cosi' da renderla piu' accettabile per il governo americano. La Fiat ha incontrato la task force ormai tre volte. ''Dobbiamo preservare l'industria automobilistica - ha detto Obama nel corso della sua prima conferenza virtuale con gli americani -. Concederemo aiuti: lo so che e' impopolare tendere una mano ai costruttori, ma il mio lavoro consiste nel misurare i costi di un eventuale fallimento'' con quelli di un piano di ristrutturazione sostenibile. ''Ci aspettiamo i costruttori lavorino con noi per una ristrutturazione: se non volessero parteciparvi non investiremo a fondo perduto soldi di contribuenti. Quindi in parte dipende anche da loro perche' alcuni cambiamenti saranno drastici e dolorosi e tutti devono fare delle concessioni''.

 

 

26 Marzo 2009 23:26 NEW YORK
Fmi:Strauss Kahn, 2.200-2.300mld valore asset tossici
di ANSA
Stima FMI su quota in pancia banche,recupero perdite in 2-3 anni
(ANSA) - NEW YORK, 26 MAR - Gli asset tossici nei bilanci delle banche ammontano a piu' 'di 2.200-2.300 miliardi di dollari'. Lo afferma Dominique Strauss-Kahn.Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale,in un'intervista alla tv francese, ha spiegato che il 'sistema' bancario 'resta congelato, quasi completamente congelato' e ci vorranno 'due o tre anni' affinche' l'economia mondiale recuperi le perdite dovute alla crisi attuale.

 

 

 

 

WALL STREET: BUON RIALZO, SI ESTENDE IL RALLY

26 Marzo 2009 21:10 NEW YORK - di WSI
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I listini estendono i guadagni sul crescente ottimismo sulle prospettive societarie ed economiche. Per alcuni analisti il peggio potrebbe essere alle spalle. Sinora marzo il rally mensile piu' ampio in 22 anni.
L’azionario Usa allunga nel pomeriggio, grazie ai risultati migliori delle attese di diverse societa’, tra cui Best Buy e ConAgra Foods, e sull’entusiasmo generato dalla domanda alta per l’asta dei Titoli di Stato. Il Dow Jones ha registrato un progresso del 2.25% a 7924.56, l’S&P 500 del 2.33% a 832.86 punti. Fa ancora meglio il Nasdaq, che trascinato dai big del settore chiude in rialzo del 3.80% a quota 1587.00.
Grazie ai rialzi odierni, i listini hanno accumulato guadagni pari a circa il +20% nelle ultime tre settimane. L’S&P e’ in rialzo del 13% circa da inizio marzo, il rally mensile piu’ consistente dal 1987, mentre il Nasdaq e’ in positivo nel 2009. Se l’S&P 500 dovesse chiudere anche questa settimana in rialzo (terza consecutiva), si tratterebbe della terza volta nelle ultime 78 settimane (da quando e’ scoppiata la crisi) che si verifica un evento del genere.
"Penso che questo rally possa portare le azioni a testare nuovamente i massimi giornalieri annuali dello scorso 6 gennaio, di 943.85. Il che si tradurebbe in un progresso del 16% dalla chiusura di ieri, e del 41.6% dai minimi di 666", osserva Ed Yardeni, presidente di Yardeni Research, facendo riferimento alla performance dell’S&P 500.
Nel primo pomeriggio la mole degli acquisti e’ cresciuta proprio in concomitanza dell’esito positivo dell’asta odierna del Tesoro, che ha attirato alti livelli di domanda. Gli investitori seguono da vicino gli sviluppi delle emissioni di titoli del debito perche’ vogliono assicuarsi che Washington sia in grado di finanziare i suoi dispendiosi piani di rilancio dell’economia e di salvataggio delle banche.
Guardando alle performance settoriali, gli hi-tech mettono a segno guadagni superiori a quelli del mercato generale, sospinti al rialzo dai big dell’industria e al contempo dall’ottimismo sullo stato di salute dell’economia. Nelle sale operative, infatti, incomincia a diffondersi l’idea che il peggio sia alle spalle.
Le cifre relative al Pil nel quarto trimestre e alle richieste di sussidi di disoccupazione settimanali non sono state certo eccezionali, ma hanno confermato la tesi secondo cui l’economia potrebbe avere iniziato a muovere i primi passi verso la ripresa. Il Prodotto Interno Lordo del quarto trimestre e’ risultato in pesante calo (-6.3%), ma sopra le attese, mentre le richieste di sussidio sono aumentate a 652 mila unita’, sostanzialmente in linea con le stime.
A guidare il settore Red Hat, nel giorno in cui l’azienda di software open-source ha registrato vendite migliori del previsto, e Research In Motion, favorita dal giudizio positivo di un analista di Goldman Sachs, che parla di "margini e valutazione in miglioramento" per il produttore del popolare palmare Blackberry.
Andamento altalenante per i finanziari, che sono scivolati sino a oltre il -2,5% dopo che il segretario del Tesoro Timothy Geithner ha presantato alla Camera una proposta per riformare l’intero sistema finanziario, che tra le altre cose prevede che hedge fund, societa’ di private-equity e mercati derivati vengano sottoposti a supervisione federale.
Tra le singole azioni, particolarmente ispirata Best Buy, dopo che il leader mondiale dell’elettronica al consumo ha pubblicato un utile trimestrale in calo del 23%, ma superiore alle attese degli analisti grazie al balzo delle vendite nei rivenditori di nuova apertura. Intanto i titoli ConAgra Foods guadagnano quasi il 7%, dopo che l'azienda alimentare ha presentato risultati che hanno sorpreso in positivo le attese del mercato. Anche la societa’ Dr Pepper Snapple ha registrato utili migliori delle stime, che hanno messo le ali al titolo. Non e' da meno il titolo General Motors, sostenuto dalle speculazioni secondo cui la casa di Detroit in crisi dovrebbe ricevere nuovi aiuti governativi.
Sugli altri mercati, il petrolio chiude in rialzo. I contratti con consegna maggio guadagnano $1.57 a $54.34. Sul valutario, l'euro perde terreno nei confronti della controparte americana. Nel tardo pomeriggio di giovedi' il cambio tra le due valute e' di 1.3512. Estende il rimbalzo di ieri l’oro, salito a quota $942.20 l’oncia (+$4.20). In progresso i prezzi dei Titoli di Stato Usa, confortati dall'esito dell’asta dei bond: il rendimento sul benchmark decennale e' sceso al 2.7330% dal 2.7720% della chiusura di mercoledi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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