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PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Lunedì 30 Marzo 2009

PARTE  2

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..... Domenica 29 Marzo 2009 ..... Lunedì 30 Marzo 2009 ..... Lunedì 30 Marzo 2009 .....
 

 

 

 

28 Marzo 2009 08:53 NEW YORK
Crisi: Usa, fallisce la Omni National Bank
di ANSA
E' il ventunesimo crack del 2009
(ANSA) - NEW YORK, 28 MAR - Omni National Bank passa sotto il controllo della Fdic (Federal Deposit Insurance Corp) e diventa la 21/a banca Usa quest'anno a fallire. Omni National Bank ha asset per 956 milioni di dollari e depositi per 796,8 milioni. A causa di 'pratiche poco sicure la banca ha sperimentato perdite sostanziali' e 'non c'e' alcuna prospettiva ragionevole' che l'istituto - spiegano le autorita' statunitensi in una nota - possa divenire adeguatamente capitalizzata senza aiuti federali.

 

 

29 Marzo 2009 08:48 MEDELLIN (COLOMBIA)
Cina: e' necessaria la riforma della finanza
di ANSA
Lo afferma il governatore della banca centrale Zhou Xiaochuan
(ANSA) - MEDELLIN (COLOMBIA), 29 MAR - Il governatore della banca centrale cinese ha insistito sulla necessita' di riformare il sistema finanziario internazionale.Il mondo 'attraversa un momento difficile' e, 'tenendo conto della nostra analisi di quanto e' avvenuto, bisogna sottolineare l'importanza di una riforma del sistema finanziario' - ha detto il governatore Zhou Xiaochuan in un forum a Medellin, in Colombia. 'Le misure fiscali e monetarie non servono a niente se non si prende questa strada', ha aggiunto.

 

 

29 Marzo 2009 15:59 ROMA
Ocse: lanciato allarme disoccupazione
di ANSA
Aperto il G8 Lavoro a Roma: rischio 10% senza lavoro entro 2010
(ANSA) - ROMA, 29 MAR - Entro la fine del 2010 il tasso di disoccupazione nei peasi del G8 e in quelli dell'Ocse potrebbe avvicinarsi a valori a due cifre. E' l'allarme lanciato dall'Ocse in un rapporto presentato al G8 dei ministri del Lavoro aperto a Roma. A gennaio il tasso di disoccupazione medio dell'area dei Paesi membri dell'Ocse ha raggiunto il 6,9%, quasi un punto percentuale in piu' di un anno prima: in un anno i disoccupati sono aumentati di quasi 7,2 milioni. Se le previsioni di un tasso di disoccupazione a due cifre entro il 2010 si materializzassero, continua il rapporto, il numero di persone senza lavoro raggiungera' nell'area Ocse un numero ''addirittura maggiore rispetto al decennio '70-'80, caratterizzato dai due schock petroliferi. E l'esperienza suggerisce che ci vorra' molto tempo per invertire questo andamento''. Di fronte a queste prospettive, l'organizzazione suggerisce quindi di intervenire ''velocemente e in maniera efficace per evitare che la crisi finanziaria si trasformi pienamente in una crisi sociale con effetti molto negativi sui lavoratori piu' vulnerabili e sui redditi piu' bassi''.(ANSA).

 

 

Crisi, bozza G20:leader vedono ripresa entro fine 2010,scrive FT
domenica 29 marzo 2009 17:17
LONDRA (Reuters) - Il supporto al settore bancario, l'incremento della spesa pubblica e fondi extra per il Fondo monetario internazionale potrebbero far sì che l'economia mondiale sia in grado di ricominciare a crescere entro la fine del 2010.
Lo si legge su una bozza di comunicato del G20 pubblicata dal sito web del Financial Times.
L'attuale espansione fiscale farà salire la produzione globale di oltre 2 punti percentuali e creerà più di 20 milioni di posti di lavoro nel mondo, dice il quotidiano citando la bozza di 24 punti, prima del summit G20 che si terrà giovedì a Londra.

 

 

30 Marzo 2009 00:14 NEW YORK
Auto: Richard Wagoner lascia General Motors
di ANSA
L'ad di General Motors se ne va.Presto il piano di Barack Obama
(ANSA) - NEW YORK, 29 MAR - L'amministratore delegato di General Motors Richard Wagoner lascia la guida della casa automobilistica che guida da otto anni.Il presidente Barack Obama annuncera' lunedi' il piano per il salvataggio e la ristrutturazione di Detroit. E Wagoner, la prima testa a cadere in cambio degli aiuti di stato, e' da piu' parti considerato l'uomo simbolo della crisi dell'industria automobilistica: a soli 56 anni, in Gm ha speso tutta la sua carriera, essendovi approdato nel 1977. Wagoner ha cercato di imprimere la propria firma sin dal suo arrivo ai vertici di Gm, lanciando la pratica delle assunzioni esterne di executive, rompendo cosi' la lunga tradizione dei suoi predecessori. Nato a Wilmington, nel Delaware, Wagoner si e' inizialmente dedicato in prevalenza al basket (lo ricordano come un buon giocatore con i Blue Devil), per poi scoprire un'ottima affinita' con i numeri, affinita' che che gli e' valsa un Mba a Harvard nel 1977, ma anche le delusioni dell'ultimo periodo, come l'accordo fatto valere da Fiat (un'opzione put miliardaria siglata con Paolo Fresco) da cui Gm usci' pagando un forte pedaggio che gli azionisti gli hanno sempre rimproverato nel confronto legale con il neo ad di Fiat Sergio Marchionne cui dovette sborsare quasi tre miliardo di dollari. Somma che il Lingotto incasso' per ripartire.(ANSA).

 

 

30 Marzo 2009 09:05 MILANO
TOKYO, TONFO DEL 4,5%, CROLLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
di Il Sole 24 Ore
– TOKYO - La Borsa di Tokyo inizia la settimana con un forte arretramento (dopo il balzo dell'8,6% registrato nell'ottava precedente). L'indice Nikkei guida i ribassi delle piazze asiatiche con una chiusura in calo del 4,53% a 8.236,06 punti, trainato all'ingiù dalla debolezza dei titoli automobilistici e di quelli bancari depressi dalle notizie provenienti dagli Usa: la bocciatura dei piani di rilancio di Gm e Crysler, e i commenti di tenore negativo dei banchieri sulle performance operative di marzo. Lo yen e` in netto rialzo (e`tornato sotto quota 97 sul dollaro e intorno a 128 sull`euro), mentre l' imminente chiusura dell'anno fiscale, inoltre, riduce i volumi delle contrattazioni e consiglia realizzi di profitto.
Il dato macroeconomico più importante di oggi riguarda la produzione industriale, che in febbraio è calata del 9,4% rispetto al mese precedente, durante il quale aveva accusato un tonfo record del 10,2%. Si tratta del quinto mese consecutivo di declino, legato soprattutto al crollo delle esportazioni. La lobby dei costruttori automobilistici ha altresì reso noto oggi che in febbraio la produzione domestica di auto è scesa del 56,2% rispetto a un anno prima a 481.396 veicoli.
Tuttavia cominciano a emergere alcuni segnali che fanno sperare in un prossimo miglioramento della situazione complessiva: le società manifatturiere hanno indicato di attendersi una ripresa produttiva in marzo e aprile, anche perché ormai i livelli delle scorte sono calati in modo sensibile. Domani, inoltre, il premier Taro Aso dovrebbe annunciare le linee-guida di una nuova maximanovra di stimolo all'economia superiore alle due precedenti che gia' prevedono spese pubbliche addizionali per 12mila miliardi di yen, che intende presentare ai «colleghi» nel corso del prossimo vertice G-20 di Londra. Sul fronte della politica interna, crescono le pressioni sul leader dell'opposizione Ichiro Ozawa perché si dimetta in seguito alla scandalo dei finanziamenti illegali da parte di una società di costruzioni: nuovi sondaggi indicano che la grande maggioranza degli elettori vorrebbe che si facesse da parte, mentre il suo partito (il democratico) non è riuscito a imporsi nelle elezioni di domenica a Chiba, dove ha prevalso un candidato indipendente (Kensaku Morita) che sarà il nuovo governatore della provincia.

 

 

30 Marzo 2009 09:34 NEW YORK
Auto: Usa, 60 giorni a GM per nuovo piano taglio costi
di ANSA
Task force annuncia sostituzione di gran parte del Cda
(ANSA) - NEW YORK, 30 MAR - Il piano che Obama si appresta a svelare per Detroit prevede la concessione di 60 giorni a Gm per un piano di riduzione dei costi. Lo scrive il New York Times. L'amministrazione dovrebbe fornire alla casa automobilistica l'assistenza necessaria in termini di aiuti durante questo arco di tempo. In un documento, la task force designata dall'amministrazione Usa per supervisionare la ristrutturazione di Dertroit precisa che nei prossimi mesi parte di cda di Gm sara' sostituito.

 

 

30 Marzo 2009 11:27 BRUXELLES
Ue-16: calo record per fiducia imprese e consumatori
di ANSA
Commissione Ue: mai cosi' giu' dal gennaio 1985
(ANSA) - BRUXELLES, 30 MAR - Calo record a marzo 2009 per gli indici della Commissione Ue (Esi e Bci) che misurano la fiducia e il clima imprenditoriale europei. Gli indici sono precipitati al livello piu' basso dal gennaio 1985. Lo ha reso noto la Commissione Ue in una nota. L'indicatore che misura il sentimento economico (Esi) e' calato di 0,6 punti nella Ue e di 0,7 punti nella zona dell'euro, attestandosi rispettivamente a 60,3 e a 64,6 il livello piu' basso registrato dal 1985. Rispetto ai mesi precedenti, l'andamento del calo e' pero' meno accentuato, rileva Bruxelles. Andamento in negativo anche per l'indice Bci (business climate indicator). Tutti i cinque elementi che compongono l'indice sono deteriorati. In particolare, sono peggiorate le aspettative di produzione nella zona dell'euro. ''Il crollo ai livelli piu' bassi dal gennaio 1985 indica un altro risultato negativo per la produzione industriale a febbraio, dopo la caduta record di gennaio'', si legge nella nota. Secondo Bruxelles, ''i livelli attuali (dell'indice Bci) suggeriscono che la produzione industriale a marzo rimarra' chiaramente controllata''. (ANSA).

 

 

30 Marzo 2009 17:38 NEW YORK
Auto: Obama non esclude bancarotta per GM e Chrysler
di ANSA
Presidente Obama illustra piano ristrutturazione di Detroit
(ANSA) - NEW YORK, 30 MAR - General Motors e Chrysler hanno bisogno di ''un nuovo inizio''. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama. ''Questo potrebbe significare il ricorso al codice della bancarotta come meccanismo per assicurare una ristrutturazione piu' forte'', ha aggiunto Obama, sottolineando di riferirsi a un'ipotesi di bancarotta assistita dal governo, e non un ''processo in cui la societa' viene scomposta in singole, parti, venduta e non esiste piu''. ''Chrysler ha bisogno di un partner'' per sopravvivere, ha detto inoltre Obama . Alla piu' piccola delle tre sorelle di Detroit vengono concessi 30 giorni per finalizzare un accordo con Fiat: ''Se saranno in grado di raggiungere un accordo solido, considereremo la concessione di 6 mld''. Offriremo ''a GM'' 60 giorni per mettere a punto un nuovo piano di taglio costi e in quest'arco di tempo'' assicureremo ''il capitale necessario per mantenere l'operativita'''. Il governo americano - ha pero' precisato - ''non vuole e non ha intenzione di guidare GM''. Secondo il presidente americano, l'industria automobilistica e' in crisi a causa degli errori commessi dal management delle societa' ma anche da Washington. ''Non possiamo, non dobbiamo e non lasceremo che la nostra industria automobilistica svanisca. L'industria delle quattro ruote e' un pilastro della nostra economia''. (ANSA).

 

 

30 Marzo 2009 18:08 MILANO
Borsa: Milano chiude in forte calo, Mibtel -5%, S&P/Mib -6%
di ANSA
Male tutta Europa su scia Usa, giornata nera per Unicredit -12%
(ANSA) - MILANO, 30 MAR - Seduta chiaramente negativa per Piazza Affari: l'indice Mibtel ha chiuso con il forte calo del 5,31% e lo S&P/Mib del 6,57%. Malissimo anche le altre europee che hanno ulteriormente aggravano il gia' pesante andamento dopo l'apertura negativa di Wall Street. Il tutto e' stato condizionato dal no di Obama al piano di risanamento di General Motors e Chrysler che ora rischiano la bancarotta. Giornata nera per il settore bancario con su tutti Unicredit che ha ceduto il 12,58% finale.

 

 

Borse Europa in netto calo, giù banche, auto, oil
lunedì 30 marzo 2009 18:11
MILANO (Reuters) - Borse europee si confermano in forte calo dopo che anche Wall Street ha dato il via alla seduta con un pesante ribasso.
A trascinare i listini da un lato i timori di un possibile fallimento dei colossi dell'auto di Detroit GM e Chrysler dopo che l'amministrazione Usa ne ha bocciato i piani di ristrutturazione e, dall'altro, il primo intervento di salvataggio pubblico di una banca - una cassa di risparmio regionale - in Spagna.
Intorno alle 16,30 il FTSEurofirst 300 cede il 2,9% mentre, tra i singoli listini, Londra perde il 2,62%, Parigi il 3,11% e Francoforte il 3,68%.
Tra i titoli in evidenza:
* L'intervento della banca centrale spagnola sulla Caja Castilla la Mancha pesa sugli istituti di credito iberici: BANCO SANTANDER perde il 5,8%, BBVA - 5,7%, BANCO POPULAR il 5,5%.
* Soffrono anche gli istituti finanziari inglesi dopo il collasso della Dunfermline Building Society nel weekend. La società potrebbe essere rilevata da Nationwide dopo che il governo ha deciso di non intervenire per salvarla.
BARCLAYS perde oltre il 13% dopo il rialzo del 24% di venerdì. Secondo Bloomberg, la banca non parteciperà al programma pubblico di protezione degli asset. SocGen ha intanto ridotto il giudizio a "sell" da "hold".
Vendite consistenti sul settore anche negli altri paesi: BNP Paribas -8,4%, UBS -8,6%, UNICREDIT -9,3%. Ubs soffre anche delle speculazioni di nuovi tagli di posti di lavoro in arrivo e di pesanti svalutazioni; il giornale svizzero Sonntag ha scritto di altri 8.000 esuberi e svalutazioni per almeno 2 miliardi dollari su titoli illiquidi.
* Sulla scia delle notizie d'oltreoceano, in Europa il settore auto affonda: DAIMLER -8,2%, BMW, VOLKSWAGEN -6,8%, FIAT -8,7%.
* Il forte calo dei prezzi del greggio (-4%), poco sopra i 50 dollari il barile, trascina i petroliferi: Total, ENI, BP, Royal Dutch Shell e Repsol scendono tra il 2,5% e il 3,8%.
Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano

 

 

30 Marzo 2009 20:22 NEW YORK
FIAT-CHRYSLER: ACCORDO FATTO, MARCHIONNE RINGRAZIA OBAMA
di WSI-APCOM
Le tecnologie ecologiche e le piattaforme per vetture medio-piccole sviluppate da Fiat giocheranno un ruolo fondamentale nel ricostruire uno stretto rapporto tra i marchi del Gruppo Chrysler.
Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, ringrazia il presidente degli Usa Barack Obama per "le parole di apprezzamento che ha avuto nei confronti del lavoro fatto negli ultimi cinque anni e per il suo incoraggiamento a finalizzare una solida alleanza tra Chrysler e Fiat". L'alleanza tra Fiat e Chrysler servirà a salvare posti di lavoro e servirà a rafforzare la solidità finanziaria di Chrysler, dice Marchionne in una nota.
"Desidero ringraziare pubblicamente il Presidente Obama a nome di tutto il management del Gruppo Fiat per le parole di apprezzamento che ha avuto nei confronti del lavoro fatto negli ultimi cinque anni e per il suo incoraggiamento a finalizzare una solida alleanza tra Chrysler e Fiat", sottolinea Marchionne in una dichiarazione. "Siamo fermamente convinti - prosegue la nota - che le tecnologie ecologiche e le piattaforme per vetture medio-piccole sviluppate da Fiat giocheranno un ruolo fondamentale nel ricostruire uno stretto rapporto tra i marchi del Gruppo Chrysler e i consumatori americani.
Questa alleanza non solo permetterà a Chrysler di rafforzare la propria solidità finanziaria, ma contribuirà anche a salvaguardare posti di lavoro negli Stati Uniti e riuscirà ad accelerare in modo significativo gli sforzi per produrre veicoli a basso consumo, portando quindi ad un più rapido rimborso dei fondi pubblici messi a disposizione della società americana". I colloqui con la Task Force del Presidente Obama, prosegue Marchionne, "sono stati serrati ma leali. Siamo convinti di poter conseguire un risultato che, assegnando la giusta priorità alla restituzione dei fondi dei contribuenti, darà un futuro credibile a questo settore industriale che è cruciale per l'economia. Siamo davvero felici che Fiat possa giocare un ruolo chiave in questo importante sforzo".

 

 

30 Marzo 2009 20:30 NEW YORK
Auto: Gm, buonuscita Wagoner 20 milioni di dollari
di ANSA
Secondo Tv, ma la maggior parte sara' pagata in 5 anni
(ANSA) - NEW YORK, 30 MAR - Rick Wagoner ha dato addio a Gm portandosi dietro una buonuscita di 20 milioni di dollari. Lo affermano tv locali.Secondo documenti esaminati dalle reti tv,l'ex Ceo di Gm ha diritto a incassare due piani pensione con General Motors il cui valore combinato e' 20,2 mln di dollari.'La maggior parte sara' pagata in rate in 5 anni', ha detto la portavoce di Gm Julie Gibson.

 

 

30 Marzo 2009 20:57 BRUXELLES
Crisi: Trichet, accelerare piani anticrisi per recupero
di ANSA
Tutto peggiora,ripresa fine 2010,occhi deflazione,no euro a est
(ANSA) - BRUXELLES, 30 MAR - Per il presidente della Bce Jean Claude Trichet le misure anti-crisi ''vanno accelerata il piu' possibile per far recuperare fiducia''.La situazione e' peggiorata'', ha detto, e ''ci si attende una domanda molto debole per il 2009 con una ripresa graduale nel 2010. Ma le previsioni sono incerte'', ha precisato alla Commissione affari economici del Parlamento Ue. ''Ci aspettiamo inflazione ben sotto il 2% per quest'anno e il 2010'', guardia alta quindi sul rischio ''deflazione''. ''Dobbiamo restare in guardia contro il rischio deflazione - ha proseguito - e va assolutamente evitato che ''le tendenze deflazionistiche diventino concrete''. Trichet ha poi rassicurato che ad ora ''nella zona euro non c'e' preoccupazione in questo senso, ma un rischio elevato puo' essere fondato''. Quindi, ''bisogna restare lucidi e seguire attentamente la situazione''. E date le difficolta', Trichet si e' detto contrario ''a un'adozione ora dell'euro'' da parte dei Paesi dell'Est che sarebbe prematura'' per quanto da questui voluta come ombrello anticrisi. ''Un'operazione del genere non puo' aver luogo finche' non saranno superati tutti gli squilibri macroeconomici di questi Stati'', e ''l'adozione dell'euro non potra' mai essere un surrogato delle misure di aggiustamento che vanno prese a livello nazionale''. (ANSA).


 

 

 

WALL STREET: I FUTURES RESTANO DEBOLI, SI ASPETTA OBAMA

30 Marzo 2009 14:58 NEW YORK - di WSI
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Il presidente Usa presentera' alle 17:00 ora italiana il nuovo piano per il rilancio dell'industria automobilistica. Vendite diffuse, prese di mira le societa' dell'auto. GM arretra di oltre il 20%.
A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa continuano a trattare in netto ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in rosso per l’azionario, dopo i rialzi della scorsa settimana.
Ad occupare la scena in mattinata e’ il comparto dell’auto in seguito alle dimissioni forzate del n.1 di General Motors, Rick Wagoner, richieste dalla Casa Bianca. Washington ha bocciato i piani di recupero preparati nei giorni scorsi da GM e Chrysler e in mattinata il presidente Obama presentera’ un nuovo programma mirato alla stabilizzazione dell’industria, che potrebbe prevedere la concessione di altri fondi governativi.
"Lo spettro della bancarotta per una delle due societa’ e’ sufficiente a spingere gli investitori ad intascare parte dei recenti guadagni" afferma Christian Jimenez, presidente di Imene Investment partners. "Tuttavia non credo che il governo permettera’ il fallimento di uno dei due gruppi".
Le vendite stanno interessando tutte le case automobilistiche questa mattina, da Toyota a Ford, da Daimler (che possiende ancora una quota di Chrysler) a Fiat. Il titolo GM lascia sul terreno il 21% circa in mattinata.
Il calendario odierno e’ privo di aggiornamenti di rilievo, grande attenzione sara’ polarizzata dunque dall’intervento del presidente Barack Obama (alle 17:00 ora italiana) per ottenere maggiori dettagli sul modo in cui Washington intendera’ rilanciare l’industria dell’auto. Tra le news positive, un’intervista rilasciata dallo stesso Obama, pubblicata ieri, in cui vengono evidenziati "segnali di stabilizzazione" in alcune aree dell’economia statunitense, incluso il disastrato comparto immobiliare.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il greggio. I futures con consegna maggio arretrano di $1.43 a $50.95 al barile. Sul valutario, scende l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3194. Giu’ l’oro a $915.90 l’oncia (-$9.40). Salgono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.685%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in ribasso di 18.30 punti (-2.24%) a 797.80.
Il contratto sull'indice Nasdaq 100 segna -21.00 punti (-1.67%) a 1235.00.
Il contratto sull'indice Dow Jones perde 170 punti (-2.19%) a 7592.00.

 

 

WALL STREET: SUBITO ALLE CORDE, SELL IN AVVIO

30 Marzo 2009 15:35 NEW YORK - di WSI
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Gli indici arretrano di oltre il 2.5% nella prima fase di scambi, vendite diffuse, soffrono i comparti auto e finanziario. Riemerge il rischio bancarotta per GM e Chrysler. Parla Obama.
Dopo i rialzi della scorsa settimana, sul mercato azionario Usa tornano a prevalere le vendite, innescate dagli ultimi sviluppi nel comparto dell’auto, che hanno riesumato i timori di bancarotta per General Motors e Chrysler. L’ondata di Sell e’ piuttosto diffusa ed interessa tutti i settori, in particolar modo i comparti automobilistico e finanziario.
Ad occupare la scena in mattinata e’ il comparto dell’auto in seguito alle dimissioni forzate del n.1 di General Motors, Rick Wagoner, richieste dalla Casa Bianca. Washington ha bocciato i piani di recupero preparati nei giorni scorsi da GM e Chrysler e in mattinata il presidente Obama presentera’ un nuovo programma mirato alla stabilizzazione dell’industria, che potrebbe prevedere la concessione di altri fondi governativi.
"Lo spettro della bancarotta per una delle due societa’ e’ sufficiente a spingere gli investitori ad intascare parte dei recenti guadagni" afferma Christian Jimenez, presidente di Imene Investment partners. "Tuttavia non credo che il governo permettera’ il fallimento di uno dei due gruppi".
Le vendite stanno interessando tutte le case automobilistiche questa mattina, da Toyota a Ford, da Daimler (che possiende ancora una quota di Chrysler) a Fiat. Il titolo GM lascia sul terreno il 21% circa in mattinata. A soffrire sono anche i titoli finanziari, con JP Morgan, Citigroup e Bank of America che riportano perdite comprese tra il 6& e l''11%.
Il calendario odierno e’ privo di aggiornamenti di rilievo, grande attenzione sara’ polarizzata dunque dall’intervento del presidente Barack Obama (alle 17:00 ora italiana) per ottenere maggiori dettagli sul modo in cui Washington intendera’ rilanciare l’industria dell’auto. Tra le news positive, un’intervista rilasciata dallo stesso Obama, pubblicata ieri, in cui vengono evidenziati "segnali di stabilizzazione" in alcune aree dell’economia statunitense, incluso il disastrato comparto immobiliare.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il greggio. I futures con consegna maggio arretrano di $1.89 a $50.49 al barile. Sul valutario, scende l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3194. Giu’ l’oro a $916.00 l’oncia (-$9.30). Salgono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.695%.

 

 

 

WALL STREET: IN GINOCCHIO DOPO BOCCIATURA PIANI AUTO

30 Marzo 2009 18:05 NEW YORK - di WSI
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Il presidente Obama concende piu' tempo a GM e Chrysler ma l'ipotesi bancarotta resta viva. Vendite massicce anche sui finanziari dopo l'allarme lanciato da Geithner. Petrolio sotto i $50.
A meta’ giornata i listini americani continuano a cedere vistosamente terreno, in ribasso di quasi il 4%, dopo che l’amministrazione Obama ha segnalato che nuovi interventi potrebbero essere necessari su alcune banche e che l’ipotesi di bancarotta per GM e Chrysler potrebbe essere la soluzione migliore per permettere all’industria dell’auto di ripartire.
L’ondata di Sell, concentrata inevitabilmente sui comparti automobilistico e finanziario, e’ comunque piuttosto diffusa e non sta risparmiando alcun settore. Bank of America, Citigroup e JP Morgan risultano pesanti in seguito ai commenti del Segretario al Tesoro Timothy Geithner secondo cui alcuni istituti finanziari potrebbero avere ancora bisogno di "ampia assistenza" da parte del governo.
"Il fatto che ci siano ancora delle banche a rischio rappresenta un problema serio" ha affermato Bruce McCain, capo degli investimenti di Key Private Bank. "Non escludo che si possa tornare a ritestare i minimi".
Tra i titoli dell’auto, arretra di oltre il 20% il titolo GM, gia’ debole in mattinata sula scia delle dimissioni (forzate) dell’ad Rick Wagoner. Deboli anche le case automobilistiche asiatiche ed europee, da Toyota a Daimler, passando per Fiat.
"Lo spettro della bancarotta e’ sufficiente a spingere gli investitori ad intascare parte dei recenti guadagni" afferma Christian Jimenez, presidente di Imene Investment partners. "Tuttavia non credo che il governo permettera’ il fallimento di uno dei due gruppi". Il presidente Obama, intervenuto in mattinata dalla Casa Bianca, ha affermato che sara’ concesso piu’ tempo sia a GM che a Chrysler per la presentazione di nuovi piani di ristrutturazione che possano garantire la ripresa e convincere Washington a concedere nuovi prestiti.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il greggio. I futures con consegna maggio arretrano di $2.51 a $49.87 al barile. Sul valutario, scende l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3127. Recupera l’oro a $929.70 l’oncia (+$4.40). Salgono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.7330%.
 

 

 

WALL STREET: INTIMORITA DA BANCHE E AUTO

30 Marzo 2009 22:05 NEW YORK - di WSI
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Frenata del rally da record, con gli investitori che tornano a vendere; il Dow brucia oltre 250 punti. Deboli i finanziari. Riflettori sulle case automobilistiche: ultimatum di Obama a GM e Chrysler. Greggio sotto i $50.
I persistenti timori sulla stabilita’ del settore finanziario, uniti all’incertezza sul futuro dell’industria dell’auto hanno trascinato l’azionario statunitense in profondo rosso per la seconda seduta consecutiva, erodendo buona parte dei guadagni messi a segno dal mercato nelle ultime tre settimane. Il Dow Jones ha chiuso in ribasso del 3.27% a 7522.02 punti, l'S&P 500 del 3.48% a 787.53 puntiu, il Nasdaq del 2.81% a quota 1501.80.
In un intervento alla Casa Bianca il presidente Barack Obama ha detto che non lascera’ che l’industria dell’auto del Paese svanisca e che offrira’ piu’ tempo alle case automobilistiche in crisi GM e Chrysler per presentare piani di ristrutturazione adeguati. Tuttavia l’amministrazione controllata rimane un’opzione per entrambe e per entrambe, fa sapere Obama, sara’ necessaria una nuova visione, una vera e propria svolta. A GM rimangono 60 giorni di tempo per presentare un nuovo piano, mentre a Chrysler, che oggi ha raggiunto un accordo per la A GM rimangono 60 giorni di tempo per presentare un nuovo piano, mentre a Chrysler, che ha raggiunto un accordo per la fusione con Fiat, ne sono concessi 30.
Nel frattempo le parole del segretario del Tesoro Timothy Geithner, secondo cui alcuni istituti finanziari potrebbero avere ancora bisogno di "ampia assistenza" da parte del governo, hanno messo sotto pressione i titoli finanziari, che erano stati tra i principali artefici del rimbalzo dei mercati visto nelle ultime settimane,
"Il mercato si e’ reso protagonista di un notevole rimbalzo dai minimi", dice David Katz, chief investment officer di Matrix Asset Advisors. "Penso che stia semplicemente tirando il fiato". Sottoscrive anche Ron Weiner, presidente e AD di Westport: "E’ semplicemente prudente fare profitti di questi tempi. Bisogna unire contanti ad alternative che si muovono in direzione opposta al mercato".
Tutti questi problemi sono stati un incentivo a vendere per gli investitori. I titoli GM hanno ceduto oltre il 25%, ma le vendite colpiscono indiscriminatamente su tutte le azioni delle case automobilistiche. All’interno di un pesante comparto bancario, particolarmente prese di mira le blue chip Bank of America (-12%), Citigroup (-9%), JP Morgan Chase (-8%), Goldman Sachs (-7%), Morgan Stanley (-9%), a fronte di un benchmark settoriale dei finanziari (XLF) in flessione di oltre l'8%.
La lettera si abatte anche sui produttori di metallo dopo che Aluminum Corp. of China ha registrato un calo del 99,9% degli utili nel 2008 e detto di prevedere di chiudere in rosso il primo trimestre 2009. Alco, la societa' leader nel settore dell'alluminio in Usa, ha fatto un tonfo del 14%, mentre l'azienda di commercio del rame Freeport-McMoRan Copper & Gold Inc. e' scivolata di oltre otto punti percentuali. futures con consegna maggio arretrano di $3.97 a $48.58 al barile. Si tratta del peggior risultato da quasi un mese a questa parte. Sul valutario, scende l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ il cambio tra le due valute e’ 1.3190. In rosso l’oro a $917.70 l’oncia (-$7.60). Salgono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.7140% dal 2,7610% della chiusura di venerdi’.


 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 
 

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