La Borsa di Tokyo chiude in leggero
rialzo
04.11.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in leggero rialzo. Il
Nikkei ha guadagnato lo 0,4% a 9.844,31 punti ed il
Topix lo 0,1% a 881,27 punti. La seduta è stata molto
volatile. Gli investitori attendono con tensione le
indicazioni che arriveranno questa sera (in Italia)
dalla decisione della Fed sui tassi d'interesse. Bene il
settore dell'industria automobilistica. Toyota
(JP3633400001) ha guadagnato l'1,1%, Honda
(JP3854600008) l'1,4%, Nissan (JP3672400003) l'1,7% e
Mazda Motor (JP3868400007) il 2,9%. Le vendite dei
produttori giapponesi di automobili hanno registrato lo
scorso mese negli USA un andamento migliore del
previsto. Tra i minerari Mitsubishi Materials
(JP3903000002) ha guadagnato il 3,8% e Sumitomo Metal
Mining (JP3402600005) il 2,6%. Il prezzo dell'oro ha
raggiunto ieri a New York un nuovo record storico.
Fast Retailing (JP3802300008) ha guadagnato il 4,4%. La
controllata Uniqlo, la principale catena d'abbigliamento
del Giappone, ha aumentato ad ottobre e le sue vendite
nei centri aperti da almeno un anno (same store sales)
da anno ad anno del 35,7%. Si è trattato del più forte
incremento da quasi nove anni.
Japan Steel Works (JP3721400004) ha chiuso in rialzo del
10%. L'impresa fonitrice di infrastrutture per la
produzione di energia ha alzato le stime sul suo utile
operativo per l'intero esercizio.
Nel settore high-tech Advantest (JP3122400009) ha perso
l'1,3%, Tokyo Electron (JP3571400005) il 5,1% e Nikon
(JP3657400002) l'1,7%. Morgan Stanley ha declassato ieri
il settore dei semiconduttori a "Cautious" (per
ulteriori dettagli clicca qui).
Redazione Borsainside 7.30
Opel: General
Motors la tiene
mercoledì, 04 novembre 2009 07:53 NEW YORK
(ANSA) - DETROIT (DETROIT.SN - notizie) , 4 NOV - GM
(NYSE: GM - notizie) chiude il dossier Opel. Il colosso
Usa manterra' il controllo della divisione europea e la
ristrutturera' per tre miliardi di euro. La decisione,
e' stata presa in virtu' del miglioramento del contesto
economico e dei conti di Gm. Magna incassa il colpo e
dichiara di 'comprendere' i motivi che hanno spinto Gm a
tornare sui suoi passi. Il governo tedesco esprime
'rammarico' e chiede a Gm che rimborsi gli 1,5 miliardi
di dollari di prestito ricevuti per concludere
l'operazione con Magna.
04 Novembre 2009 08:42
WASHINGTON
In America ritorno dei conservatori Vincono in New
Jersey e in Virgini
In America, alle elezioni
di ieri, è tornato a soffiare il vento conservatore. I
repubblicani si sono aggiudicati le due uniche
importantissime poltrone da governatore in palio in
Virginia e in New Jersey. Unica consolazione per i
democratici nelle tre partite centrali di queste
elezioni, la vittoria del seggio congressuale nel
23esimo distretto a New York. Sempre a New York Michael
Bloomberg, indipendente di destra, si è aggiudicato un
terzo mandato, ma non con il plebiscito che ci si
aspettava.
In Virginia, dove i democratici avevano fatto importanti
passi in avanti negli ultimi anni, la vittoria
repubblicana è stata schiacciante: il telegenico Bob
McDonnel ha avuto una maggioranza del 59% contro il 41%
del democratico Creigh Deeds. In New Jersey, l'ex
procuratore repubblicano Chris Christie ha battuto con
una sonora maggioranza del 51% Jon Corzine, governatore
uscente, ex banchiere di Goldman Sachs, appoggiato fino
in fondo da Barack Obama, che ha avuto solo il 41% dei
voti (un altro 6% è andato a un indipendente). In Maine
infine, uno degli stati più progressiti dell'unione, si
è deciso di abrogare il matrimonio fra gay con una
maggioranza del 52% contro il 48 per cento.
Nel 23esimo distretto congressuale nello stato di New
York, al confine con il Canada, conservatore da sempre,
Bill Owens ha vinto con il 49% contro il 45% di Douglas
Hoffman, che correva per il partito conservatore.
Comunque una prova di vitalità dei democratici: dimostra
che quando schierano buoni candidati possono vincere
anche contro i pronostici. Dede Scozzafava, il candidato
ufficiale del partito repubblicano, che si era ritirata
sabato scorso appoggiando Owens, ha avuto il 5% dei
voti.
Tre partite centrali in queste elezioni, un "due a uno"
che non cambia però il messaggio di fondo: il voto del
centro e degli indipendenti è tornato per la prima volta
in alcuni anni coi repubblicani. Il messaggio fa
squillare un importante campanello di allarme per i
democratici, visto che queste elezioni erano considerate
un test per la tenuta della leadership di Barack Obama,
sconfitta in New Jersey, e del partito in vista delle
elezioni di metà mandato dell'anno prossimo.
Per le elezioni cittadine, come si è detto, a New York
Michael Bloomberg ha vinto sì un terzo mandato per
guidare la città ma non è stata la vittoria travolgente
che ci si aspettava. Bloomberg ha avuto una maggioranza
del 51% contro il 46% del democratico Bill Thompson.
04 Novembre 2009 10:00
TOKYO
Toyota lascia la F1: «Risorse insufficienti
Toyota Motor lascia la
Formula 1: lo ha annunciato oggi la società in una nota,
confermando le indiscrezioni diffuse dalla stampa
giapponese. «Le risorse a disposizione sono
insufficienti per assicurare un team competitivo», ha
detto il numero uno della casa automobilistica, Akio
Toyoda, annunciando il ritiro della compagnia giapponese
dal circus a conclusione del campionato 2009. «La crisi
che attraversa il settore dell'auto - ha aggiunto il
manager giapponese - impone che siano prese delle severe
iniziative». I 300 milioni di dollari che fonti di
mercato ritengono coostituiscano il budget Toyota per la
F1 saranno probabilmente dedicati alla ricerca e allo
sviluppo di auto ecologiche ibride, nonchè di modelli a
basso costo per i paesi in via di sviluppo. La casa
giapponese, che nell'anno 2008-2009 - terminato a fine
marzo - aveva registrato il suo primo rosso della
storia, prevede di chiudere l'esercizio in corso ancora
in perdita e, secondo l'agenzia di notizie Kyodo News,
sta cercando un acquirente in Europa per la scuderia. La
scuderia nipponica partecipa al Mondiale di F1 dal 2002
e abbandona con un magro bottino di 13 podi, 3 pole
position e zero vittorie. Il miglior risultato è il
quarto posto nel Mondiale costruttori nel 2005. La
Toyota è la seconda compagnia giapponese a lasciare la
Formula uno dopo la Honda, ritiratasi lo scorso
dicembre, a causa della crisi economica. Sulla linea di
partenza del circus, il prossimo anno, non ci saranno
più, quindi, scuderie giapponesi, e nemmeno il gruppo
Bmw, che ha concluso il suo rapporto con la Sauber (tra
l'altro esclusa dal mondiale 2010). Solo lunedì,
inoltre, la Bridgestone, che forniva le gomme alle
monoposto della F1, ha annunciato il ritiro dall'impegno
nelle corse per dedicarsi agli investimenti in ricerca e
sviluppo. (M. Do.)
04 Novembre 2009 10:20
NEW YORK
La Banca Mondiale alza le stime di crescita in Cina
La Banca Mondiale ha
alzato le stime di crescita della Cina nel 2009 all'8,4%
dal 7,2% del precedente rapporto di giugno. Nel 2010 il
ritmo di espansione è atteso a +8,7% e Pechino, sostiene
l'istituto, potrà iniziare a ridurre gli stimoli
monetari e attuare una politica di riequilibrio.
L'economia cinese è il motore di tutta la regione
dell'Asia orientale per la quale la Banca stima un
crescita del 6,7% nel 2009, ma che crolla all'1%,
escludendo la Cina. Due settimane fa Pechino ha
annunciato una crescita del Pil dell'8,9% nel terzo
trimestre 2009 e del 7,7% annuo nei primi nove mesi.
Opel: Mosca, altre le
priorita'
mercoledì, 4 novembre 2009 - 11:37 CET
(ANSA) - MOSCA, 4 NOV - Fredda reazione allo stop della
vendita di Opel a Magna-Sberbank da partebdi Mosca che
ora guarda al futuro della sua industria dell'auto.
Il vicepremier Zhukov ha detto: 'Abbiamo tanti problemi
e ora la priorita' e' il sostegno al comparto
automobilistico.
Vi sono prospettive di una ripresa dell'industria'.
Intanto i consigli di fabbrica e i sindacati tedeschi
della Opel hanno dichiarato lo stato di agitazion: da
domani, sono attesi scioperi nei quattro impianti in
Germania.
Opel:
Berlino contro General Motors
mercoledì, 04 novembre 2009 12:15 BERLINO
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Il comportamento della GM (NYSE:
GM - notizie) nella vicenda Opel e' stato 'completamente
inaccettabile'. Lo ha affermato il ministro
dell'Economia Bruederle.
I consigli di fabbrica e i sindacati tedeschi hanno
dichiarato lo stato di agitazione: da domani, sono
attesi scioperi nei quattro impianti della societa' in
Germania.
'Le proteste si estenderanno in tutta l'Europa', ha
detto il presidente del consiglio di fabbrica della
Opel, Klaus Franz, secondo il quale oggi e' 'un giorno
nero per la Opel'.
Borse Asia-Pacifico
positive, Shanghai +0,5%
04.11.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico
hanno chiuso oggi in rialzo
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 3.12854
punti. Per il listino cinese si è trattato della quarta
seduta positiva di fila. La Banca Mondiale ha alzato le
sue stime sulla crescita dell'economia della Cina nel
2009 dal 7,2% all'8,4%. Tra i bancari Bank of
Communications (CN000A0ERWC7) ha guadagnato l'1%, China
Merchants Bank (CN000A0KFDV9) lo 0,5% e Shanghai Pudong
Development Bank (CN0009282731) il 2,2%. Nel settore
minerario Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8)
ha guadagnato il 4%, Jiangxi Copper (CN0009070615)
l'1,5%, Zijin Mining (CNE100000502) l'1,5% e Shandong
Gold Mining (CNE000001FR7) il 2,1%. Il prezzo dell'oro
ha raggiunto ieri a New York un nuovo massimo assoluto a
$1.088,50 all'oncia. Nel settore immobiliare China Vanke
(CN0008879206) ha perso l'1,6%, Poly Real Estate
(CN000A0KE8T0) il 2,5% e Gemdale (CNE000001790) l'1%.
L'organo che vigila sul settore bancario cinese ha
esortato le banche a monitorare attentamente la
concessione di prestiti alle imprese immobiliari,
soprattutto a quelle che hanno degli elevati debiti.
L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l'1,8% a
21.641,77 punti. I bancari hanno registrato una ripresa.
HSBC (GB0005405286) ha guadagnato lo 0,2%, Hang Seng
Bank (HK0011000095) l'1,2%, Bank of East Asia
(HK0023000190) l'1,3% e BOC Hong Kong (HK2388011192)
l'1,2%. Li & Fung (BMG5485F1445) ha chiuso in rialzo del
2,8%. HSBC ha alzato il suo rating sul titolo del
fornitore di beni di consumo da "Underweight" a "Neutral".
Tra i petroliferi CNOOC (HK0883013259) ha guadagnato il
3%, PetroChina (CN0009365379) il 3,6% e Sinopec
(CN0005789556) l'1%. Il prezzo del petrolio ha chiuso
ieri a New York in rialzo dell'1,2%. China Unicom
(HK0000049939) ha guadagnato il 2,6% dopo aver
annunciato che più di un milione di utenti utilizzano in
Cina i suoi servizi 3G.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a
Sydney ha guadagnato lo 0,2%, lo Straits Times a
Singapore l'1%, il Kospi a Seul l'1,9% e il Taiex a
Taipei il 2%.
Redazione Borsainside 12.20
Oro: Nuovo Picco Storico a 1095,4 Dollari l'Oncia.
Spinge Effetto India
Stampa
mercoledì, 04 novembre 2009 14:13 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 4 nov - Raffica di record storici per
l'oro che a Londra viene ora scambiato a 1,095,40
dollari. Un movimento, a detta dei trader, alimentato da
quanto accaduto ieri. La Banca centrale dell'India ha
comprato la meta' dei lingotti messi in vendita dal
Fondo Monetario Internazionale. Mumbay ha speso 6,7
miliardi di dollari per 200 tonnellate di oro. Il Fondo
ha previsto di vendere 403,3 tonnellate di oro per fare
cassa da impiegare nei suoi compiti istituzionali. Si
temeva un eccesso di lingotti sul mercato capace di
deprimere le quotazioni. Invece la mossa dell'India che
ha fatto incetta di meta' dell'oro in vendita ha
seppelito queste paure. Per le 200 tonnellate rimaste si
faranno probabilmente avanti altre banche centrali
dell'Asia, in primis quella cinese che dal 2003 ha
aumentato le proprie riserve auree del 75%, salendo al
quinto posto tra i paesi che detengono oro. Se corrono
le quotazioni dell'oro, +26% dall'inizio dell'anno, non
e' da meno la corsa degli Etf, gli strumenti finanziari
che replicano l'andamento del mercato aureo e che sono
largamente utilizzati dagli investitori istituzionali e
dai piccoli risparmiatori. Questa mattina l'Sprd Gold
Trust, il maggiore Eff del pianeta, e' scambiato a 106
dollari, il massimo storico.
04 Novembre 2009 16:19
BERLINO
Opel, servono 3 miliardi di euro In vista vertice
Merkel-Obama
Serviranno tre miliardi
euro per rilanciare Opel. Lo ha annunciato un portavoce
di Gm Europe a poche ore dall'improvviso colpo di scena
della casa di Detroit, che ha annunciato di non voler
più vendere la casa tedesca. Il rilancio, ha fatto
sapere la società, sarà sulla falsa riga del piano di
ristrutturazione presentato da Gm a fine 2008 che
prevede una riduzione dei costi strutturali del 30%.
Resta apertala questione politica. La scelta di Gm ha
spiazzato politici, aziende e sindacati. E la sorpresa è
ancora maggiore se si pensa che è arrivata proprio
quando sembrava che la «telenovela brasiliana» (come
l'ebbe a definire Sergio Marchionne) sembrava essere
giunta all'epilogo. Ora la partita si riapre. Ma la
svolta improvvisa del colosso di Detroit rischia di
pesare sul futuro della controllata tedesca.
Da Berlino arrivano poche "gelide" parole. Berlino
considera «definitiva» la decisione di Gm ha fatto
sapere il portavoce dell'Esecutivo tedesco, Ulrich
Wilhelm. Un po' come dire: non siamo disposti ad altri
colpi di scena. Wilhelm ha aggiunto poi che è
«verosimile» un chiarimento tra il cancelliere Angela
Merkel e il presidente Usa, Barak Obama. L'insolvenza,
ha chiarito Wilhelm, «non è un'opzione» per Opel.
I sindacati tedeschi intanto hanno deciso di avviare una
serie di scioperi dimostrativi per protestare contro la
decisione di Gm. Il leader sindacale dei lavoratori di
Opel, Klaus Frank è furioso contro la mossa del gruppo
americano, che fa saltare tutti gli accordi presi finora
con le organizzazioni sindacali e fa ripartire la
trattativa sul piano di ristrutturazione della compagnia
automobilistica tedesca. «Le dimostrazioni - dice Frank
al Financial Times - inizieranno in Germania e si
estenderanno a tutta l'Europa».
La vicenda Opel-Magna riguarda anche i governi di
Inghilterra e Spagna, dove la casa tedesca ha degli
stabilimenti. Il ministro spagnolo dell'Industria Miguel
Sebastian ha espresso sorpresa per la decisione della
casa di Detroit. Ma ha comunque fatto sapere di essere
pronto ad avviare trattative. Purché la base sia
l'accordo raggiunto con Magna.
Opel ha uno stabilimento a Figueruelas, nel nord della
Spagna, con un organico di 7.000 persone. I sindacati
avevano negoziato con Magna un taglio di circa 900 posti
di lavoro e garanzie sul futuro industriale del sito.
L'esecutivo spagnolo, ha precisato Sebastian, «non
accetterà soluzioni in contrasto da quell'accordo».
La scelta di Gm è stata invece applaudita dai sindacati
in Gran Bretagna, dove hanno sede due impianti Opel/Vauxhall.
«La svolta di Gm è incredibile - dice il leader
sindacale Tony Woodley - Sono deliziato per queste nuove
notizie. Si tratta di notizie fantastiche per la Gran
Bretagna e sono felice che Gm non voglia rompere con la
sua famiglia e intenda tenersi Vauxhall». Il segretario
alle Attività produttive del governo britannico, Peter
Mandelson ha fatto sapere di essere pronto ad avviare
una trattativa con General Motors.
04 Novembre 2009 16:42
Oro record verso quota 1.100 dollari
Nuovi incrementi per il
prezzo dell'oro, che si avvicina alla soglia psicologia
dei 1.100 dollari l'oncia dopo che le quotazioni sono
state sospinte dall'annuncio di una ingente acquisizione
di metallo prezioso da parte della Banca centrale
dell'India presso il Fondo monetario internazionale.
Negli scambi sul New York Mercantile Exchange, i futures
sull'oro in prima scadenza hanno toccato un picco a
1093,1 dollari l'oncia. La mossa dell'India ha
alimentato ipotesi che altri paesi dell'area possano
acquistare oro per diversificare la loro riserve. A
sostenere i prezzi c'è anche un nuovo parziale
indebolimento del dollaro, la divisa con cui si
scambiano tutte le materie prime, mentre i mercati sono
in attesa delle decisioni della Federal Reserve. Non
sono previste variazioni per i tassi di interesse sul
dollaro, attualmente ridotti a una forchetta tra zero e
lo 0,25 per cento.
04 Novembre 2009 16:54
NEW YORK
TASSI AI MINIMI E FED CON LE SPALLE AL MURO
di WSI - APCOM
La Banca Centrale Usa si appresta a chiudere una due
giorni di incontri in cui i fed funds saranno mantenuti
ai minimi storici. Grande attenzione sul comunicato. Gli
analisti: i tassi riprenderanno a salire nel tardo 2010.
La Federal Reserve conclude oggi una due giorni di
incontri al termine dei quali tutti si aspettano che i
tassi di interesse sui fed funds negli Stati Uniti
saranno mantenuti ai minimi storici. Lo stesso è
previsto per i vari programmi di emergenza attuati per
arginare la crisi, un segno che la ripresa è ritenuta
molto fragile dai funzionari della Banca Centrale
americana. Il Federal Open Market Committee (Fomc), il
braccio di politica monetaria della Fed, manterrà quindi
la sua linea accomodante con l'obiettivo di continuare a
favorire il credito, la linfa vitale dell'economia.
L'inflazione d'altra parte rimane molto debole, e questo
da ampio spazio alle attuali politiche della Fed.
Gli economisti e gli investitori staranno quindi attenti
soprattutto alle dichiarazioni che seguiranno la
decisione del Fomc. Dallo scorso dicembre il Fomc ha
ancorato il tasso di interesse sui fed funds per il
prestito interbancario, ad un margine di oscillazione
dallo 0 allo 0,25%, una mossa senza precedenti nella
fase più difficile della crisi finanziaria peggiore
dalla Grande Depressione.
Il Federal Open Market Committee comincerà a gettare le
fondamenta per la futura uscita della Banca Centrale dai
mercati finanziari nella sua dichiarazione dopo il
meeting di questa settimana", ha detto Joseph Brusuelas,
analsita di Moody's. Secondo l'analista solamente nel
tardo 2010 si avrà un aumento dei fed funds. "Non
prevediamo che il comitato aumenterà i tassi prima che
la disoccupazione si sia stabilizzata e la ripresa sia
ritenuta sostenibile", ha detto.
Molti economisti hanno sottolineato che nonostante le
politiche straordinarie della Fed i cordoni del credito
rimangono ancora piuttosto stretti. "L'unica espansione
che le banche stanno adottando adesso è il prestito
privo di rischi. Fino a quando non avremo cambiamenti,
la performance economica resterà sottotono e i tassi
resteranno bassi per molto", ha detto Patrick O'Hare di
Briefing.com.
Nel terzo trimestre l'economia statunitense è cresciuta
per la prima volta in un anno, ma l'aumento del 3,5% del
Pil è il risultato soprattutto del massiccio piano di
stimoli del governo. Bernanke ha detto recentemente di
non avere fretta di adottare una politica monetaria più
restrittiva. Decisioni diverse, ha detto, verranno prese
"quando l'outlook economico sarà migliorato a
sufficienza".
Il problema è che con un tasso di disoccupazione quasi
al 10% la spesa per consumi, il principale motore
dell'economia americana, ha una grave fardello da
sopportare. In settembre la disoccupazione ha toccato il
livello più alto in 26 anni, al 9,8 per cento. La
maggior parte degli analisti prevede un valore al 9,9%
in ottobre. "L'implicazione più importante di una lenta
ripresa è che l'economia non vedrà una piena occupazione
per molti anni", ha detto Karen Dynan di Brookings
Instiution. Una proiezione della Fed utilizzata nella
riunione del Fomc del 22-23 settembre ha stimato che il
tasso di disoccupazione si manterrà elevato anche fino
al 9,25% alla fine del 2010, per poi scendere circa
all'8% entro la fine del 2011.
Opel:
Marchionne, GM ha fatto bene
mercoledì, 04 novembre 2009 18:00 TORINO
(ANSA) - AUBURN HILLS, 4 NOV - 'Una scelta totalmente
razionale'. Cosi' Sergio Marchionne commenta la
decisione di GM (NYSE: GM - notizie) di mantenere il
controllo di Opel. 'Hanno fatto bene ed e' una cosa
buona per l'Europa - ha detto l'ad di Fiat (Milano: F.MI
- notizie) e Chrysler -, perche' fanno le cose che
dovranno fare: dovranno razionalizzare le infrastrutture
in Europa che sono troppo grosse e complesse. Questo e'
un business complicato: le scelte razionali e
industriali vanno fatte in una maniera molto precisa'.
Le borse europee
rimbalzano, svettano Parigi e Milano
04.11.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi
in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato l'1,4%, il
DAX a Francoforte l'1,7%, il CAC40 a Parigi il 2,4%, lo
SMI a Zurigo lo 0,9% e il FTSE MIB a Milano il 2%.
I settori bancario e dell'industria automobilistica che
avevano guidato ieri la lista dei ribassi hanno
registrato una forte ripresa.
Société Générale (FR0000130809) ha guadagnato a Parigi
il 4,9%. La seconda banca francese ha raddoppiato il suo
utile nel terzo trimestre (per ulteriori dettagli clicca
qui). Secondo delle voci di stampa, inoltre, Société
Générale sarebbe nel mirino di BNP Paribas
(FR0000131104). Il titolo di BNP Paribas, che ha
smentito categoricamente i rumors, ha chiuso in rialzo
del 4,1%. Crédit Agricole (FR0000045072) ha guadagnato
il 4,7%, Commerzbank (DE0008032004) il 4,4%, UBS
(CH0024899483) il 4%, UniCredit (IT0000064854) il 4,1%,
Barclays (GB0031348658) il 4,2% e HSBC (GB0005405286)
l'1,4%.
Renault (FR0000131906) ha chiuso in rialzo del 4,1%.
Nissan (JP3672400003), il partner dell'impresa francese,
ha alzato le sue stime per l'intero esercizio. Daimler
(DE0007100000) ha guadagnato il 3,1%. L'impresa tedesca
ha aumentato lo scorso mese le sue vendite negli USA del
9,4%. Tra gli altri titoli del settore BMW
(DE0005190003) ha guadagnato il 2,5%, Volkswagen
(DE0007664005) l'1,1%, Fiat (IT0001976403) il 4,4% e
Peugeot (FR0000121501) il 2,1%.
Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha
guadagnato il 3%, BHP Billiton (GB0000566504) il 3,3%,
Rio Tinto (GB0007188757) il 2,8% e Xstrata
(GB0031411001) il 5,9%. Il prezzo dell'oro ha raggiunto
oggi un ennesimo record storico. I metalli di base si
sono inoltre apprezzati a Londra.
Infineon (DE0006231004) ha chiuso in rialzo del 6,9%.
Secondo delle voci di mercato che sono circolate oggi
l'impresa tedesca sarebbe nel mirino della coreana LG
Electronics (KR7066570003).
France Télécom (FR0000133308) ha guadagnato l'1,7%.
Goldman Sachs ha promosso oggi il titolo dell'operatore
telefonico francese a "Buy" (per ulteriori dettagli
clicca qui).
Marks & Spencer (GB0031274896) ha guadagnato il 6%. La
catena di grandi magazzini ha generato lo scorso
trimestre un utile netto superiore alle attese degli
analisti. Marks & Spencer ha inoltre indicato che il
corrente trimestre è iniziato positivamente.
Carlsberg (DK0010181759) ha perso il 5,3%. Il quarto
produttore al mondo di birra ha pubblicato dei deboli
dati di bilancio e tagliato le stime sui suoi ricavi per
l'intero esercizio.
Redazione Borsainside 18.20
Le borse di Budapest,
Praga e Varsavia registrano una ripresa
04.11.2009
Le borse di Budapest, Praga e Varsavia hanno registrato
oggi una ripresa, la Borsa di Mosca è rimasta anche oggi
chiusa a causa della Festa dell'Unità Nazionale in
Russia.
Il BUX a Budapest ha guadagnato il 3,1% a 20.288,40
punti. Dopo le forti perdite delle scorse sedute OTP
Bank (HU0000061726) è rimbalzato ed ha guadagnato il
7,6%. Ancora una seduta positiva per Gedeon Richter
(HU0000067624): +3,8% a HUF 41.500. MOL (HU0000068952)
ha chiuso invariato, Magyar Telekom (HU0000016522) ha
perso lo 0,5%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,6% a 1.129,20 punti.
Tutti i titoli del listino ceco hanno chiuso in rialzo.
Erste Group Bank (AT0000652011) ha guadagnato il 2,3%,
Komercni Banka (CZ0008019106) lo 0,3%, Ceske Energeticke
Zavody (CZ0005112300) l'1,4% e Telefónica O2 C.R.
(CZ0009093209) l'1,2%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato il 2% a 38.148,50 punti.
Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha chiuso in
rialzo del 4,2%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) del 4% e
BZW Bank (PLBZ00000044) del 3,8%. BRE Bank
(PLBRE0000012) ha perso l'1,2%. L'utile netto della
banca polacca è calato lo scorso trimestre di più del
60%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha beneficiato
dell'aumento dei prezzi del rame e dell'argento ed ha
guadagnato il 3,7%.
Redazione Borsainside 19.30
04 Novembre 2009 19:42
Fed verso tassi invariati, ma gli analisti attendono
nuovi segnali
La Federal Reserve non
tocca i tassi di interesse e, anzi, fa sapere che il
costo del denaro negli Stati Uniti resterà molto basso
per un periodo di tempo ancora piuttosto lungo. La
riunione del Federal Open Market Committee si è conclusa
mercoledì sera con una decisione ampiamente attesa che
ha portato la Banca centrale statunitense, alle prese
con una ripresa che inizia a farsi sentire, ma che
resterà comunque debole nei prossimi mesi, a tenere i
tassi di interesse inchiodati nella fascia compresa tra
lo zero e lo 0,25%. I tassi resteranno «eccezionalmente
bassi per un periodo di tempo prolungato» si legge nel
documento emesso al termine della riunione. E la Fed
precisa che le imprese stanno ancora tagliando gli
investimenti e la forza lavoro, anche se a un ritmo più
lento di prima. L'andamento del settore immobiliare,
inoltre, «è migliorato recentemente», mentre più in
generale l'attività economia «ha continuato a
migliorare», ma la congiuntura con ogni probabilità
«rimarrà debole per un po' di tempo».
La decisione di mantenere i tassi invariati, presa
all'unanimità dai responsabili della Federal Reserve,
rispecchia peraltro anche l'assenza di timori sul fronte
dei prezzi «La spesa delle famiglie - si legge ancora
nel comunicato finale - sembra riprendersi, ma resta
comunque penalizzata dalle perdite di posti di lavoro,
dalla debole ripresa del reddito, dalla minor ricchezza
delle famiglie stesse e dall'irrigidimento delle
condizioni del credito». I responsabili della Fed
aggiungono tuttavia che le aziende «continuano a fare
progressi nel riportare le scorte in linea con le
vendite». Dopo le notizie di questa sera della Federal
Reserve, un altro appuntamento importante per l'economia
Usa è fissato per venerdì, quando il dipartimento al
Lavoro diffonderà i dati sulla disoccupazione di
ottobre, che gli analisti si attendono
in rialzo al 9,9% dal 9,8% di settembre.
Opel: General Motors
Annuncia 10.000 Licenziamenti
Focus:General Motors
mercoledì, 4 novembre 2009 - 19:56 CET
(ASCA-AFP) - Berlino, 4 nov - General Motors (NYSE: GM -
notizie) prevede di tagliare circa 10.000 posti di
lavoro in Opel. Lo ha annunciato il vicepresidente di GM
John Smith nel corso di una conference call all'indomani
della decisione del gigante dell'auto di mantenere il
controllo della casa automobilistica tedesca. Piu' in
generale, ha aggiunto Smith, GM punta ad una riduzione
dei costi dell'ordine del 30%. Attualmente sono circa
50.000 i dipendenti della Opel.
Fed: lascia
tassi ancora fermi
mercoledì, 04 novembre 2009 20:43 NEW YORK
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - La
Federal Reserve ha deciso di mantenere ancora fermi i
tassi d'interesse. Il tasso sui Fed Funds resta in una
fascia compresa fra 0-0,25%.La Fed annuncia che
manterra' i tassi di interesse 'eccezionalmente bassi'
per un 'periodo di tempo prolungato'. L'andamento
dell'economia - aggiunge - con ogni probabilita'
restera' 'debole per un po' di tempo'. Tuttavia per la
Fed l'attivita' economica ha 'continuato a riprendersi'
e i mercati finanziari sono 'sostanzialmente invariati'
da settembre.
Usa: Fed, Attivita'
Economica Continua a Riprendersi
mercoledì, 4 novembre 2009 - 20:44 CET
(ASCA) - Roma, 4 nov - L'attivita' economica negli Stati
Uniti ''a settembre ha continuato a riprendersi'' anche
se le condizioni dei mercati finanziari ''restano
sostanzialmente invariate''. E' quanto sottolinea il
Federal Open Market Committee nel comunicato seguito
alla decisione di lasciare i tassi d'interesse invariati
tra zero e un quarto di punto. La Fed rileva poi come il
mercato del lavoro sia ancora sotto pressione: ''Le
imprese stanno ancora tagliando gli investimenti ed il
personale anche se ad un tasso piu' basso rispetto al
passato mentre le scorte si stanno assestando su un
livello piu' compatibile con le vendite''. ''Anche se l'attivita'
economica restera' debole per un certo periodo -
prosegue la nota del Fomc - il Comitato stima che le
azioni adottate per stabilizzare le istituzioni ed i
mercati finanziari, gli stimoli fiscali e finanziari e
le forze di mercato sosterranno un rafforzamento della
crescita ed un graduale ritorno ad un piu' alto livello
di utilizzo delle risorse in un contesto di stabilita'
dei prezzi''.
Le borse di San Paolo e
Città del Messico chiudono in rialzo
03.11.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha
chiuso oggi in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l'1,8% a 62.643,23
punti. Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) ha chiuso in rialzo
del 5,3%. La secondo banca brasiliana ha generato lo
scorso trimestre un utile adjusted superiore alle attese
del mercato. Sulla scia di Itau Unibanco Banco Bradesco
(BRBBDCACNPR8) ha guadagnato il 2,1% e Banco do Brasil
(BRBBASACNOR3) il 3,1%. Vale (BRVALEACNPA3) ha
beneficiato dell'aumento dei prezzi dei metalli ed ha
guadagnato il 3,8%. Il prezzo dell'oro ha raggiunto oggi
a New York un nuovo record storico. Petroleo Brasileiro
(BRPETRACNPR6) ha guadagnato l'1,5%. Il prezzo del
petrolio ha chiuso oggi al NYMEX in rialzo dell'1,2%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,8%
a 28.886,53 punti. Tra i titoli principali del listino
messicano América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato il
2,5%, Cemex (MXP225611567) il 2,3%, Grupo Mexico
(MXP370841019) l'1,3% e Banorte (MXP370711014) lo 0,7%.
Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) e Telmex
(MXP904131325) hanno perso rispettivamente lo 0,5% e lo
0,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il
Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 2,8%, il General
a Lima lo 0,6% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,2%. L'IBVC
a Caracas e l'IGBC a Bogotà hanno perso rispettivamente
lo 0,4% e l'1,4%.
Redazione Borsainside 23.55
mercoledì, 4 novembre
2009 - 21:03 NEW YORK
La Federal Reserve, in linea con le attese, ha lasciato
i tassi invariati.
Il board della banca centrale ha deciso all'unanimità di
mantenere invariato nel range tra 0 e 0,25% il target
per il tasso sui Fed funds.
La Fed si è detta fiduciosa sulla continuazione della
fase di recupero dell'economia, ma, nonostante questo ha
espresso il suo impegno a mantenere i tassi di interesse
a un livello eccezionalmente basso per "un periodo
prolungato".
Secondo la banca centrale, l'economia dal precedente
meeting Fed di settembre a oggi ha continuato a
riprendersi ma ci sono preoccupazioni per le probabili
difficoltà in questa direzione.
"La spesa delle famiglie sembra in espansione ma rimane
condizionata dalle perdite di posti di lavoro, da una
faticosa crescita del reddito, da un minore valore delle
case e dal restringimento del credito" dice la banca
centrale nel suo comunicato.
La Fed ha anche reso noto che comprerà circa 175
miliardi di debito emesso dalle agenzie pubbliche
specializzate in mutui, al di sotto dei 200 miliardi
precedentemente previsti a causa di una disponibilità
limitata.
Dopo l'annuncio Wall Street ha dimezzato i guadagni,
mentre i prezzi dei t-bond sono calati nettamente. Il
dollaro ha ampliato le perdite contro euro.
Opel: GM,
vendita terno al lotto
mercoledì, 04 novembre 2009 21:09 DETROIT
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - La vendita di Opel a Magna
sarebbe stato un terno al lotto e il nuovo Cda di
General Motors (NYSE: GM - notizie) (GM) ha deciso di
mantenerne il controllo.Cosi' la casa di Detroit (DETROIT.SN
- notizie) , che spiega perche' ha annullato la vendita
della casa tedesca alla canadese Magna. GM -dice il
vicepresidente Smith - e' pronta a restituire il
prestito ponte ricevuto dal governo tedesco e a tenere
in vita Opel. La societa' Usa -aggiunge -ha ancora 900
mln di euro del prestito da 1,5 mld. Previsto taglio di
10.000 posti di lavoro.
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