PARTE  1

INDICE CRONOLOGICO - Mercoledì 04 Novembre 2009

PARTE  2

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..... Mercoledì 04 Novembre 2009 ..... Mercoledì 04 Novembre 2009 ..... Mercoledì 04 Novembre 2009 .....
 

 

 

 

La Borsa di Tokyo chiude in leggero rialzo
04.11.2009
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in leggero rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,4% a 9.844,31 punti ed il Topix lo 0,1% a 881,27 punti. La seduta è stata molto volatile. Gli investitori attendono con tensione le indicazioni che arriveranno questa sera (in Italia) dalla decisione della Fed sui tassi d'interesse. Bene il settore dell'industria automobilistica. Toyota (JP3633400001) ha guadagnato l'1,1%, Honda (JP3854600008) l'1,4%, Nissan (JP3672400003) l'1,7% e Mazda Motor (JP3868400007) il 2,9%. Le vendite dei produttori giapponesi di automobili hanno registrato lo scorso mese negli USA un andamento migliore del previsto. Tra i minerari Mitsubishi Materials (JP3903000002) ha guadagnato il 3,8% e Sumitomo Metal Mining (JP3402600005) il 2,6%. Il prezzo dell'oro ha raggiunto ieri a New York un nuovo record storico.
Fast Retailing (JP3802300008) ha guadagnato il 4,4%. La controllata Uniqlo, la principale catena d'abbigliamento del Giappone, ha aumentato ad ottobre e le sue vendite nei centri aperti da almeno un anno (same store sales) da anno ad anno del 35,7%. Si è trattato del più forte incremento da quasi nove anni.
Japan Steel Works (JP3721400004) ha chiuso in rialzo del 10%. L'impresa fonitrice di infrastrutture per la produzione di energia ha alzato le stime sul suo utile operativo per l'intero esercizio.
Nel settore high-tech Advantest (JP3122400009) ha perso l'1,3%, Tokyo Electron (JP3571400005) il 5,1% e Nikon (JP3657400002) l'1,7%. Morgan Stanley ha declassato ieri il settore dei semiconduttori a "Cautious" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Redazione Borsainside 7.30

 

 

Opel: General Motors la tiene
mercoledì, 04 novembre 2009 07:53 NEW YORK
(ANSA) - DETROIT (DETROIT.SN - notizie) , 4 NOV - GM (NYSE: GM - notizie) chiude il dossier Opel. Il colosso Usa manterra' il controllo della divisione europea e la ristrutturera' per tre miliardi di euro. La decisione, e' stata presa in virtu' del miglioramento del contesto economico e dei conti di Gm. Magna incassa il colpo e dichiara di 'comprendere' i motivi che hanno spinto Gm a tornare sui suoi passi. Il governo tedesco esprime 'rammarico' e chiede a Gm che rimborsi gli 1,5 miliardi di dollari di prestito ricevuti per concludere l'operazione con Magna.

 

 

04 Novembre 2009 08:42 WASHINGTON
In America ritorno dei conservatori Vincono in New Jersey e in Virgini

In America, alle elezioni di ieri, è tornato a soffiare il vento conservatore. I repubblicani si sono aggiudicati le due uniche importantissime poltrone da governatore in palio in Virginia e in New Jersey. Unica consolazione per i democratici nelle tre partite centrali di queste elezioni, la vittoria del seggio congressuale nel 23esimo distretto a New York. Sempre a New York Michael Bloomberg, indipendente di destra, si è aggiudicato un terzo mandato, ma non con il plebiscito che ci si aspettava.
In Virginia, dove i democratici avevano fatto importanti passi in avanti negli ultimi anni, la vittoria repubblicana è stata schiacciante: il telegenico Bob McDonnel ha avuto una maggioranza del 59% contro il 41% del democratico Creigh Deeds. In New Jersey, l'ex procuratore repubblicano Chris Christie ha battuto con una sonora maggioranza del 51% Jon Corzine, governatore uscente, ex banchiere di Goldman Sachs, appoggiato fino in fondo da Barack Obama, che ha avuto solo il 41% dei voti (un altro 6% è andato a un indipendente). In Maine infine, uno degli stati più progressiti dell'unione, si è deciso di abrogare il matrimonio fra gay con una maggioranza del 52% contro il 48 per cento.
Nel 23esimo distretto congressuale nello stato di New York, al confine con il Canada, conservatore da sempre, Bill Owens ha vinto con il 49% contro il 45% di Douglas Hoffman, che correva per il partito conservatore. Comunque una prova di vitalità dei democratici: dimostra che quando schierano buoni candidati possono vincere anche contro i pronostici. Dede Scozzafava, il candidato ufficiale del partito repubblicano, che si era ritirata sabato scorso appoggiando Owens, ha avuto il 5% dei voti.
Tre partite centrali in queste elezioni, un "due a uno" che non cambia però il messaggio di fondo: il voto del centro e degli indipendenti è tornato per la prima volta in alcuni anni coi repubblicani. Il messaggio fa squillare un importante campanello di allarme per i democratici, visto che queste elezioni erano considerate un test per la tenuta della leadership di Barack Obama, sconfitta in New Jersey, e del partito in vista delle elezioni di metà mandato dell'anno prossimo.
Per le elezioni cittadine, come si è detto, a New York Michael Bloomberg ha vinto sì un terzo mandato per guidare la città ma non è stata la vittoria travolgente che ci si aspettava. Bloomberg ha avuto una maggioranza del 51% contro il 46% del democratico Bill Thompson.

 

 

04 Novembre 2009 10:00  TOKYO
Toyota lascia la F1: «Risorse insufficienti

Toyota Motor lascia la Formula 1: lo ha annunciato oggi la società in una nota, confermando le indiscrezioni diffuse dalla stampa giapponese. «Le risorse a disposizione sono insufficienti per assicurare un team competitivo», ha detto il numero uno della casa automobilistica, Akio Toyoda, annunciando il ritiro della compagnia giapponese dal circus a conclusione del campionato 2009. «La crisi che attraversa il settore dell'auto - ha aggiunto il manager giapponese - impone che siano prese delle severe iniziative». I 300 milioni di dollari che fonti di mercato ritengono coostituiscano il budget Toyota per la F1 saranno probabilmente dedicati alla ricerca e allo sviluppo di auto ecologiche ibride, nonchè di modelli a basso costo per i paesi in via di sviluppo. La casa giapponese, che nell'anno 2008-2009 - terminato a fine marzo - aveva registrato il suo primo rosso della storia, prevede di chiudere l'esercizio in corso ancora in perdita e, secondo l'agenzia di notizie Kyodo News, sta cercando un acquirente in Europa per la scuderia. La scuderia nipponica partecipa al Mondiale di F1 dal 2002 e abbandona con un magro bottino di 13 podi, 3 pole position e zero vittorie. Il miglior risultato è il quarto posto nel Mondiale costruttori nel 2005. La Toyota è la seconda compagnia giapponese a lasciare la Formula uno dopo la Honda, ritiratasi lo scorso dicembre, a causa della crisi economica. Sulla linea di partenza del circus, il prossimo anno, non ci saranno più, quindi, scuderie giapponesi, e nemmeno il gruppo Bmw, che ha concluso il suo rapporto con la Sauber (tra l'altro esclusa dal mondiale 2010). Solo lunedì, inoltre, la Bridgestone, che forniva le gomme alle monoposto della F1, ha annunciato il ritiro dall'impegno nelle corse per dedicarsi agli investimenti in ricerca e sviluppo. (M. Do.)

 

 

04 Novembre 2009 10:20 NEW YORK
La Banca Mondiale alza le stime di crescita in Cina

La Banca Mondiale ha alzato le stime di crescita della Cina nel 2009 all'8,4% dal 7,2% del precedente rapporto di giugno. Nel 2010 il ritmo di espansione è atteso a +8,7% e Pechino, sostiene l'istituto, potrà iniziare a ridurre gli stimoli monetari e attuare una politica di riequilibrio. L'economia cinese è il motore di tutta la regione dell'Asia orientale per la quale la Banca stima un crescita del 6,7% nel 2009, ma che crolla all'1%, escludendo la Cina. Due settimane fa Pechino ha annunciato una crescita del Pil dell'8,9% nel terzo trimestre 2009 e del 7,7% annuo nei primi nove mesi.

 

 

Opel: Mosca, altre le priorita'
mercoledì, 4 novembre 2009 - 11:37 CET
(ANSA) - MOSCA, 4 NOV - Fredda reazione allo stop della vendita di Opel a Magna-Sberbank da partebdi Mosca che ora guarda al futuro della sua industria dell'auto.
Il vicepremier Zhukov ha detto: 'Abbiamo tanti problemi e ora la priorita' e' il sostegno al comparto automobilistico.
Vi sono prospettive di una ripresa dell'industria'. Intanto i consigli di fabbrica e i sindacati tedeschi della Opel hanno dichiarato lo stato di agitazion: da domani, sono attesi scioperi nei quattro impianti in Germania.

 

 

Opel: Berlino contro General Motors
mercoledì, 04 novembre 2009 12:15 BERLINO
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Il comportamento della GM (NYSE: GM - notizie) nella vicenda Opel e' stato 'completamente inaccettabile'. Lo ha affermato il ministro dell'Economia Bruederle.
I consigli di fabbrica e i sindacati tedeschi hanno dichiarato lo stato di agitazione: da domani, sono attesi scioperi nei quattro impianti della societa' in Germania.
'Le proteste si estenderanno in tutta l'Europa', ha detto il presidente del consiglio di fabbrica della Opel, Klaus Franz, secondo il quale oggi e' 'un giorno nero per la Opel'.

 

 

Borse Asia-Pacifico positive, Shanghai +0,5%
04.11.2009
Tutte le principali borse della regione Asia-Pacifico hanno chiuso oggi in rialzo
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 3.12854 punti. Per il listino cinese si è trattato della quarta seduta positiva di fila. La Banca Mondiale ha alzato le sue stime sulla crescita dell'economia della Cina nel 2009 dal 7,2% all'8,4%. Tra i bancari Bank of Communications (CN000A0ERWC7) ha guadagnato l'1%, China Merchants Bank (CN000A0KFDV9) lo 0,5% e Shanghai Pudong Development Bank (CN0009282731) il 2,2%. Nel settore minerario Aluminum Corporation of China (CNE1000001T8) ha guadagnato il 4%, Jiangxi Copper (CN0009070615) l'1,5%, Zijin Mining (CNE100000502) l'1,5% e Shandong Gold Mining (CNE000001FR7) il 2,1%. Il prezzo dell'oro ha raggiunto ieri a New York un nuovo massimo assoluto a $1.088,50 all'oncia. Nel settore immobiliare China Vanke (CN0008879206) ha perso l'1,6%, Poly Real Estate (CN000A0KE8T0) il 2,5% e Gemdale (CNE000001790) l'1%. L'organo che vigila sul settore bancario cinese ha esortato le banche a monitorare attentamente la concessione di prestiti alle imprese immobiliari, soprattutto a quelle che hanno degli elevati debiti.

L'Hang Seng ad Hong Kong ha guadagnato l'1,8% a 21.641,77 punti. I bancari hanno registrato una ripresa. HSBC (GB0005405286) ha guadagnato lo 0,2%, Hang Seng Bank (HK0011000095) l'1,2%, Bank of East Asia (HK0023000190) l'1,3% e BOC Hong Kong (HK2388011192) l'1,2%. Li & Fung (BMG5485F1445) ha chiuso in rialzo del 2,8%. HSBC ha alzato il suo rating sul titolo del fornitore di beni di consumo da "Underweight" a "Neutral". Tra i petroliferi CNOOC (HK0883013259) ha guadagnato il 3%, PetroChina (CN0009365379) il 3,6% e Sinopec (CN0005789556) l'1%. Il prezzo del petrolio ha chiuso ieri a New York in rialzo dell'1,2%. China Unicom (HK0000049939) ha guadagnato il 2,6% dopo aver annunciato che più di un milione di utenti utilizzano in Cina i suoi servizi 3G.
Tra gli altri listini della regione l'S&P/ASX 200 a Sydney ha guadagnato lo 0,2%, lo Straits Times a Singapore l'1%, il Kospi a Seul l'1,9% e il Taiex a Taipei il 2%.
Redazione Borsainside 12.20

 

 

Oro: Nuovo Picco Storico a 1095,4 Dollari l'Oncia. Spinge Effetto India
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mercoledì, 04 novembre 2009 14:13 NEW YORK
(ASCA) - Roma, 4 nov - Raffica di record storici per l'oro che a Londra viene ora scambiato a 1,095,40 dollari. Un movimento, a detta dei trader, alimentato da quanto accaduto ieri. La Banca centrale dell'India ha comprato la meta' dei lingotti messi in vendita dal Fondo Monetario Internazionale. Mumbay ha speso 6,7 miliardi di dollari per 200 tonnellate di oro. Il Fondo ha previsto di vendere 403,3 tonnellate di oro per fare cassa da impiegare nei suoi compiti istituzionali. Si temeva un eccesso di lingotti sul mercato capace di deprimere le quotazioni. Invece la mossa dell'India che ha fatto incetta di meta' dell'oro in vendita ha seppelito queste paure. Per le 200 tonnellate rimaste si faranno probabilmente avanti altre banche centrali dell'Asia, in primis quella cinese che dal 2003 ha aumentato le proprie riserve auree del 75%, salendo al quinto posto tra i paesi che detengono oro. Se corrono le quotazioni dell'oro, +26% dall'inizio dell'anno, non e' da meno la corsa degli Etf, gli strumenti finanziari che replicano l'andamento del mercato aureo e che sono largamente utilizzati dagli investitori istituzionali e dai piccoli risparmiatori. Questa mattina l'Sprd Gold Trust, il maggiore Eff del pianeta, e' scambiato a 106 dollari, il massimo storico.

 

 

04 Novembre 2009 16:19 BERLINO
Opel, servono 3 miliardi di euro In vista vertice Merkel-Obama

Serviranno tre miliardi euro per rilanciare Opel. Lo ha annunciato un portavoce di Gm Europe a poche ore dall'improvviso colpo di scena della casa di Detroit, che ha annunciato di non voler più vendere la casa tedesca. Il rilancio, ha fatto sapere la società, sarà sulla falsa riga del piano di ristrutturazione presentato da Gm a fine 2008 che prevede una riduzione dei costi strutturali del 30%.
Resta apertala questione politica. La scelta di Gm ha spiazzato politici, aziende e sindacati. E la sorpresa è ancora maggiore se si pensa che è arrivata proprio quando sembrava che la «telenovela brasiliana» (come l'ebbe a definire Sergio Marchionne) sembrava essere giunta all'epilogo. Ora la partita si riapre. Ma la svolta improvvisa del colosso di Detroit rischia di pesare sul futuro della controllata tedesca.
Da Berlino arrivano poche "gelide" parole. Berlino considera «definitiva» la decisione di Gm ha fatto sapere il portavoce dell'Esecutivo tedesco, Ulrich Wilhelm. Un po' come dire: non siamo disposti ad altri colpi di scena. Wilhelm ha aggiunto poi che è «verosimile» un chiarimento tra il cancelliere Angela Merkel e il presidente Usa, Barak Obama. L'insolvenza, ha chiarito Wilhelm, «non è un'opzione» per Opel.
I sindacati tedeschi intanto hanno deciso di avviare una serie di scioperi dimostrativi per protestare contro la decisione di Gm. Il leader sindacale dei lavoratori di Opel, Klaus Frank è furioso contro la mossa del gruppo americano, che fa saltare tutti gli accordi presi finora con le organizzazioni sindacali e fa ripartire la trattativa sul piano di ristrutturazione della compagnia automobilistica tedesca. «Le dimostrazioni - dice Frank al Financial Times - inizieranno in Germania e si estenderanno a tutta l'Europa».
La vicenda Opel-Magna riguarda anche i governi di Inghilterra e Spagna, dove la casa tedesca ha degli stabilimenti. Il ministro spagnolo dell'Industria Miguel Sebastian ha espresso sorpresa per la decisione della casa di Detroit. Ma ha comunque fatto sapere di essere pronto ad avviare trattative. Purché la base sia l'accordo raggiunto con Magna.
Opel ha uno stabilimento a Figueruelas, nel nord della Spagna, con un organico di 7.000 persone. I sindacati avevano negoziato con Magna un taglio di circa 900 posti di lavoro e garanzie sul futuro industriale del sito. L'esecutivo spagnolo, ha precisato Sebastian, «non accetterà soluzioni in contrasto da quell'accordo».
La scelta di Gm è stata invece applaudita dai sindacati in Gran Bretagna, dove hanno sede due impianti Opel/Vauxhall. «La svolta di Gm è incredibile - dice il leader sindacale Tony Woodley - Sono deliziato per queste nuove notizie. Si tratta di notizie fantastiche per la Gran Bretagna e sono felice che Gm non voglia rompere con la sua famiglia e intenda tenersi Vauxhall». Il segretario alle Attività produttive del governo britannico, Peter Mandelson ha fatto sapere di essere pronto ad avviare una trattativa con General Motors.

 

 

04 Novembre 2009 16:42
Oro record verso quota 1.100 dollari

Nuovi incrementi per il prezzo dell'oro, che si avvicina alla soglia psicologia dei 1.100 dollari l'oncia dopo che le quotazioni sono state sospinte dall'annuncio di una ingente acquisizione di metallo prezioso da parte della Banca centrale dell'India presso il Fondo monetario internazionale. Negli scambi sul New York Mercantile Exchange, i futures sull'oro in prima scadenza hanno toccato un picco a 1093,1 dollari l'oncia. La mossa dell'India ha alimentato ipotesi che altri paesi dell'area possano acquistare oro per diversificare la loro riserve. A sostenere i prezzi c'è anche un nuovo parziale indebolimento del dollaro, la divisa con cui si scambiano tutte le materie prime, mentre i mercati sono in attesa delle decisioni della Federal Reserve. Non sono previste variazioni per i tassi di interesse sul dollaro, attualmente ridotti a una forchetta tra zero e lo 0,25 per cento.

 

 

04 Novembre 2009 16:54 NEW YORK
TASSI AI MINIMI E FED CON LE SPALLE AL MURO
di WSI - APCOM
La Banca Centrale Usa si appresta a chiudere una due giorni di incontri in cui i fed funds saranno mantenuti ai minimi storici. Grande attenzione sul comunicato. Gli analisti: i tassi riprenderanno a salire nel tardo 2010.
La Federal Reserve conclude oggi una due giorni di incontri al termine dei quali tutti si aspettano che i tassi di interesse sui fed funds negli Stati Uniti saranno mantenuti ai minimi storici. Lo stesso è previsto per i vari programmi di emergenza attuati per arginare la crisi, un segno che la ripresa è ritenuta molto fragile dai funzionari della Banca Centrale americana. Il Federal Open Market Committee (Fomc), il braccio di politica monetaria della Fed, manterrà quindi la sua linea accomodante con l'obiettivo di continuare a favorire il credito, la linfa vitale dell'economia. L'inflazione d'altra parte rimane molto debole, e questo da ampio spazio alle attuali politiche della Fed.
Gli economisti e gli investitori staranno quindi attenti soprattutto alle dichiarazioni che seguiranno la decisione del Fomc. Dallo scorso dicembre il Fomc ha ancorato il tasso di interesse sui fed funds per il prestito interbancario, ad un margine di oscillazione dallo 0 allo 0,25%, una mossa senza precedenti nella fase più difficile della crisi finanziaria peggiore dalla Grande Depressione.
Il Federal Open Market Committee comincerà a gettare le fondamenta per la futura uscita della Banca Centrale dai mercati finanziari nella sua dichiarazione dopo il meeting di questa settimana", ha detto Joseph Brusuelas, analsita di Moody's. Secondo l'analista solamente nel tardo 2010 si avrà un aumento dei fed funds. "Non prevediamo che il comitato aumenterà i tassi prima che la disoccupazione si sia stabilizzata e la ripresa sia ritenuta sostenibile", ha detto.
Molti economisti hanno sottolineato che nonostante le politiche straordinarie della Fed i cordoni del credito rimangono ancora piuttosto stretti. "L'unica espansione che le banche stanno adottando adesso è il prestito privo di rischi. Fino a quando non avremo cambiamenti, la performance economica resterà sottotono e i tassi resteranno bassi per molto", ha detto Patrick O'Hare di Briefing.com.
Nel terzo trimestre l'economia statunitense è cresciuta per la prima volta in un anno, ma l'aumento del 3,5% del Pil è il risultato soprattutto del massiccio piano di stimoli del governo. Bernanke ha detto recentemente di non avere fretta di adottare una politica monetaria più restrittiva. Decisioni diverse, ha detto, verranno prese "quando l'outlook economico sarà migliorato a sufficienza".
Il problema è che con un tasso di disoccupazione quasi al 10% la spesa per consumi, il principale motore dell'economia americana, ha una grave fardello da sopportare. In settembre la disoccupazione ha toccato il livello più alto in 26 anni, al 9,8 per cento. La maggior parte degli analisti prevede un valore al 9,9% in ottobre. "L'implicazione più importante di una lenta ripresa è che l'economia non vedrà una piena occupazione per molti anni", ha detto Karen Dynan di Brookings Instiution. Una proiezione della Fed utilizzata nella riunione del Fomc del 22-23 settembre ha stimato che il tasso di disoccupazione si manterrà elevato anche fino al 9,25% alla fine del 2010, per poi scendere circa all'8% entro la fine del 2011.

 

 

Opel: Marchionne, GM ha fatto bene
mercoledì, 04 novembre 2009 18:00 TORINO
(ANSA) - AUBURN HILLS, 4 NOV - 'Una scelta totalmente razionale'. Cosi' Sergio Marchionne commenta la decisione di GM (NYSE: GM - notizie) di mantenere il controllo di Opel. 'Hanno fatto bene ed e' una cosa buona per l'Europa - ha detto l'ad di Fiat (Milano: F.MI - notizie) e Chrysler -, perche' fanno le cose che dovranno fare: dovranno razionalizzare le infrastrutture in Europa che sono troppo grosse e complesse. Questo e' un business complicato: le scelte razionali e industriali vanno fatte in una maniera molto precisa'.

 

 

Le borse europee rimbalzano, svettano Parigi e Milano
04.11.2009
I principali listini azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato l'1,4%, il DAX a Francoforte l'1,7%, il CAC40 a Parigi il 2,4%, lo SMI a Zurigo lo 0,9% e il FTSE MIB a Milano il 2%.
I settori bancario e dell'industria automobilistica che avevano guidato ieri la lista dei ribassi hanno registrato una forte ripresa.
Société Générale (FR0000130809) ha guadagnato a Parigi il 4,9%. La seconda banca francese ha raddoppiato il suo utile nel terzo trimestre (per ulteriori dettagli clicca qui). Secondo delle voci di stampa, inoltre, Société Générale sarebbe nel mirino di BNP Paribas (FR0000131104). Il titolo di BNP Paribas, che ha smentito categoricamente i rumors, ha chiuso in rialzo del 4,1%. Crédit Agricole (FR0000045072) ha guadagnato il 4,7%, Commerzbank (DE0008032004) il 4,4%, UBS (CH0024899483) il 4%, UniCredit (IT0000064854) il 4,1%, Barclays (GB0031348658) il 4,2% e HSBC (GB0005405286) l'1,4%.
Renault (FR0000131906) ha chiuso in rialzo del 4,1%. Nissan (JP3672400003), il partner dell'impresa francese, ha alzato le sue stime per l'intero esercizio. Daimler (DE0007100000) ha guadagnato il 3,1%. L'impresa tedesca ha aumentato lo scorso mese le sue vendite negli USA del 9,4%. Tra gli altri titoli del settore BMW (DE0005190003) ha guadagnato il 2,5%, Volkswagen (DE0007664005) l'1,1%, Fiat (IT0001976403) il 4,4% e Peugeot (FR0000121501) il 2,1%.
Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 3%, BHP Billiton (GB0000566504) il 3,3%, Rio Tinto (GB0007188757) il 2,8% e Xstrata (GB0031411001) il 5,9%. Il prezzo dell'oro ha raggiunto oggi un ennesimo record storico. I metalli di base si sono inoltre apprezzati a Londra.
Infineon (DE0006231004) ha chiuso in rialzo del 6,9%. Secondo delle voci di mercato che sono circolate oggi l'impresa tedesca sarebbe nel mirino della coreana LG Electronics (KR7066570003).
France Télécom (FR0000133308) ha guadagnato l'1,7%. Goldman Sachs ha promosso oggi il titolo dell'operatore telefonico francese a "Buy" (per ulteriori dettagli clicca qui).
Marks & Spencer (GB0031274896) ha guadagnato il 6%. La catena di grandi magazzini ha generato lo scorso trimestre un utile netto superiore alle attese degli analisti. Marks & Spencer ha inoltre indicato che il corrente trimestre è iniziato positivamente.
Carlsberg (DK0010181759) ha perso il 5,3%. Il quarto produttore al mondo di birra ha pubblicato dei deboli dati di bilancio e tagliato le stime sui suoi ricavi per l'intero esercizio.
Redazione Borsainside 18.20

 

 

Le borse di Budapest, Praga e Varsavia registrano una ripresa
04.11.2009
Le borse di Budapest, Praga e Varsavia hanno registrato oggi una ripresa, la Borsa di Mosca è rimasta anche oggi chiusa a causa della Festa dell'Unità Nazionale in Russia.
Il BUX a Budapest ha guadagnato il 3,1% a 20.288,40 punti. Dopo le forti perdite delle scorse sedute OTP Bank (HU0000061726) è rimbalzato ed ha guadagnato il 7,6%. Ancora una seduta positiva per Gedeon Richter (HU0000067624): +3,8% a HUF 41.500. MOL (HU0000068952) ha chiuso invariato, Magyar Telekom (HU0000016522) ha perso lo 0,5%.
Il PX a Praga ha guadagnato l'1,6% a 1.129,20 punti. Tutti i titoli del listino ceco hanno chiuso in rialzo. Erste Group Bank (AT0000652011) ha guadagnato il 2,3%, Komercni Banka (CZ0008019106) lo 0,3%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l'1,4% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) l'1,2%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato il 2% a 38.148,50 punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha chiuso in rialzo del 4,2%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) del 4% e BZW Bank (PLBZ00000044) del 3,8%. BRE Bank (PLBRE0000012) ha perso l'1,2%. L'utile netto della banca polacca è calato lo scorso trimestre di più del 60%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha beneficiato dell'aumento dei prezzi del rame e dell'argento ed ha guadagnato il 3,7%.
Redazione Borsainside 19.30
 

 

 

04 Novembre 2009 19:42
Fed verso tassi invariati, ma gli analisti attendono nuovi segnali

La Federal Reserve non tocca i tassi di interesse e, anzi, fa sapere che il costo del denaro negli Stati Uniti resterà molto basso per un periodo di tempo ancora piuttosto lungo. La riunione del Federal Open Market Committee si è conclusa mercoledì sera con una decisione ampiamente attesa che ha portato la Banca centrale statunitense, alle prese con una ripresa che inizia a farsi sentire, ma che resterà comunque debole nei prossimi mesi, a tenere i tassi di interesse inchiodati nella fascia compresa tra lo zero e lo 0,25%. I tassi resteranno «eccezionalmente bassi per un periodo di tempo prolungato» si legge nel documento emesso al termine della riunione. E la Fed precisa che le imprese stanno ancora tagliando gli investimenti e la forza lavoro, anche se a un ritmo più lento di prima. L'andamento del settore immobiliare, inoltre, «è migliorato recentemente», mentre più in generale l'attività economia «ha continuato a migliorare», ma la congiuntura con ogni probabilità «rimarrà debole per un po' di tempo».
La decisione di mantenere i tassi invariati, presa all'unanimità dai responsabili della Federal Reserve, rispecchia peraltro anche l'assenza di timori sul fronte dei prezzi «La spesa delle famiglie - si legge ancora nel comunicato finale - sembra riprendersi, ma resta comunque penalizzata dalle perdite di posti di lavoro, dalla debole ripresa del reddito, dalla minor ricchezza delle famiglie stesse e dall'irrigidimento delle condizioni del credito». I responsabili della Fed aggiungono tuttavia che le aziende «continuano a fare progressi nel riportare le scorte in linea con le vendite». Dopo le notizie di questa sera della Federal Reserve, un altro appuntamento importante per l'economia Usa è fissato per venerdì, quando il dipartimento al Lavoro diffonderà i dati sulla disoccupazione di ottobre, che gli analisti si attendono
in rialzo al 9,9% dal 9,8% di settembre.

 

 

Opel: General Motors Annuncia 10.000 Licenziamenti
Focus:General Motors
mercoledì, 4 novembre 2009 - 19:56 CET
(ASCA-AFP) - Berlino, 4 nov - General Motors (NYSE: GM - notizie) prevede di tagliare circa 10.000 posti di lavoro in Opel. Lo ha annunciato il vicepresidente di GM John Smith nel corso di una conference call all'indomani della decisione del gigante dell'auto di mantenere il controllo della casa automobilistica tedesca. Piu' in generale, ha aggiunto Smith, GM punta ad una riduzione dei costi dell'ordine del 30%. Attualmente sono circa 50.000 i dipendenti della Opel.

 

 

Fed: lascia tassi ancora fermi
mercoledì, 04 novembre 2009 20:43 NEW YORK

(ANSA) - ROMA, 4 NOV - La Federal Reserve ha deciso di mantenere ancora fermi i tassi d'interesse. Il tasso sui Fed Funds resta in una fascia compresa fra 0-0,25%.La Fed annuncia che manterra' i tassi di interesse 'eccezionalmente bassi' per un 'periodo di tempo prolungato'. L'andamento dell'economia - aggiunge - con ogni probabilita' restera' 'debole per un po' di tempo'. Tuttavia per la Fed l'attivita' economica ha 'continuato a riprendersi' e i mercati finanziari sono 'sostanzialmente invariati' da settembre.

 

 

Usa: Fed, Attivita' Economica Continua a Riprendersi
mercoledì, 4 novembre 2009 - 20:44 CET
(ASCA) - Roma, 4 nov - L'attivita' economica negli Stati Uniti ''a settembre ha continuato a riprendersi'' anche se le condizioni dei mercati finanziari ''restano sostanzialmente invariate''. E' quanto sottolinea il Federal Open Market Committee nel comunicato seguito alla decisione di lasciare i tassi d'interesse invariati tra zero e un quarto di punto. La Fed rileva poi come il mercato del lavoro sia ancora sotto pressione: ''Le imprese stanno ancora tagliando gli investimenti ed il personale anche se ad un tasso piu' basso rispetto al passato mentre le scorte si stanno assestando su un livello piu' compatibile con le vendite''. ''Anche se l'attivita' economica restera' debole per un certo periodo - prosegue la nota del Fomc - il Comitato stima che le azioni adottate per stabilizzare le istituzioni ed i mercati finanziari, gli stimoli fiscali e finanziari e le forze di mercato sosterranno un rafforzamento della crescita ed un graduale ritorno ad un piu' alto livello di utilizzo delle risorse in un contesto di stabilita' dei prezzi''.

 

 

Le borse di San Paolo e Città del Messico chiudono in rialzo
03.11.2009
La maggior parte delle borse dell'America Latina ha chiuso oggi in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l'1,8% a 62.643,23 punti. Itau Unibanco (BRITAUACNPR3) ha chiuso in rialzo del 5,3%. La secondo banca brasiliana ha generato lo scorso trimestre un utile adjusted superiore alle attese del mercato. Sulla scia di Itau Unibanco Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) ha guadagnato il 2,1% e Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) il 3,1%. Vale (BRVALEACNPA3) ha beneficiato dell'aumento dei prezzi dei metalli ed ha guadagnato il 3,8%. Il prezzo dell'oro ha raggiunto oggi a New York un nuovo record storico. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato l'1,5%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi al NYMEX in rialzo dell'1,2%.
L'IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 28.886,53 punti. Tra i titoli principali del listino messicano América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato il 2,5%, Cemex (MXP225611567) il 2,3%, Grupo Mexico (MXP370841019) l'1,3% e Banorte (MXP370711014) lo 0,7%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) e Telmex (MXP904131325) hanno perso rispettivamente lo 0,5% e lo 0,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 2,8%, il General a Lima lo 0,6% e l'IPSA a Santiago del Cile lo 0,2%. L'IBVC a Caracas e l'IGBC a Bogotà hanno perso rispettivamente lo 0,4% e l'1,4%.
Redazione Borsainside 23.55

 

 

mercoledì, 4 novembre 2009 - 21:03 NEW YORK
La Federal Reserve, in linea con le attese, ha lasciato i tassi invariati.
Il board della banca centrale ha deciso all'unanimità di mantenere invariato nel range tra 0 e 0,25% il target per il tasso sui Fed funds.
La Fed si è detta fiduciosa sulla continuazione della fase di recupero dell'economia, ma, nonostante questo ha espresso il suo impegno a mantenere i tassi di interesse a un livello eccezionalmente basso per "un periodo prolungato".
Secondo la banca centrale, l'economia dal precedente meeting Fed di settembre a oggi ha continuato a riprendersi ma ci sono preoccupazioni per le probabili difficoltà in questa direzione.
"La spesa delle famiglie sembra in espansione ma rimane condizionata dalle perdite di posti di lavoro, da una faticosa crescita del reddito, da un minore valore delle case e dal restringimento del credito" dice la banca centrale nel suo comunicato.
La Fed ha anche reso noto che comprerà circa 175 miliardi di debito emesso dalle agenzie pubbliche specializzate in mutui, al di sotto dei 200 miliardi precedentemente previsti a causa di una disponibilità limitata.
Dopo l'annuncio Wall Street ha dimezzato i guadagni, mentre i prezzi dei t-bond sono calati nettamente. Il dollaro ha ampliato le perdite contro euro.

 

 

Opel: GM, vendita terno al lotto
mercoledì, 04 novembre 2009 21:09 DETROIT
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - La vendita di Opel a Magna sarebbe stato un terno al lotto e il nuovo Cda di General Motors (NYSE: GM - notizie) (GM) ha deciso di mantenerne il controllo.Cosi' la casa di Detroit (DETROIT.SN - notizie) , che spiega perche' ha annullato la vendita della casa tedesca alla canadese Magna. GM -dice il vicepresidente Smith - e' pronta a restituire il prestito ponte ricevuto dal governo tedesco e a tenere in vita Opel. La societa' Usa -aggiunge -ha ancora 900 mln di euro del prestito da 1,5 mld. Previsto taglio di 10.000 posti di lavoro.


 

 

 
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WALL STREET: FUTURES USA AMPLIANO I RIALZI DOPO L'ADP

04 Novembre 2009 15:00 NEW YORK - WSI
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In attesa della decisione sui tassi Fed, segnali di miglioramento dal mercato del lavoro. Deludono i conti di Kraft. Time Warner alza l'outlook. Oro al top: quota $1.093 l'oncia. Dollaro in calo.
A Wall Street si profila una seduta positiva, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca mezz'ora all'inizio delle contrattazioni scambiano in rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina), in una giornata che sara' caratterizzata dalla decisione della Fed sui tassi di interesse.

I contratti hanno esteso i guadagni in seguito alla pubblicazione di un paio di dati circa la situazione lavorativa, che hanno mostrato un calo dei posti di lavoro persi nel settore privato in ottobre rispetto al mese precedente e le stime sui tagli al personale previsti mensilmente che hanno toccato i minimi di 19 mesi. Alle 16 italiane l'attenzione del mercato si spostera' sul settore di servizi e nel contesto sulle cifre relative all'indice ISM non manifatturiero di ottobre.

Nel frattempo gli analisti di Credit Suisse hanno confermato l'obiettivo per l'S&P 500 a quota 1.100, suggerendo agli investitori "di non vendere titoli azionari", citando l'outlook dell'economia, gli utili, gli indicatori relativi alla situazione creditizia, le valutazioni, la posizione di capitale, gli indicatori tecnici e l'eccesso di liquidita'.

L'evento principale della seduta odierna sara' la decisione del comitato di politica monetaria della Fed (FOMC) sui tassi guida, che verra' presa alle 20:15 italiane a conclusione di una riunione di due giorni.

La questione che interessa agli operatori non e' tanto sapere se la Fed cambiera' o meno la politica sui tassi, alzandoli dal livello molto vicino allo zero in cui si trovano, ma se fornira' informazioni circa una exit strategy dalle misure straordinarie di rilancio economico messe a punto per aiutare l'economia a limitare i danni della stretta creditizia.

Una frase in particolare, presente nell'ultimo discorso della Fed, polarizzera' l'attenzione del mercato, che vorra' sapere se essa sara' ripetuta o meno: "le condizioni economiche garantiranno livelli eccezionalmente bassi per i tassi sui fed funds ancora per un lungo periodo di tempo".

Alcuni analisti di Societe Generale scommettono che quella frase rimarra' intatta cosi' com'e', ma un altro gruppo di esperti del mercato prevede invece un leggero cambiamento. Una cosa e' certa: un qualsiasi cambiamento verra' interpretato come un evento importante per gli asset piu' rischiosi, che sono stati ben sostenuti dalle condizioni di liquidita' generose degli ultimi tempi.

Sul fronte delle trimestrali, Time Warner ha annunciato di aver chiuso il periodo con un utili in calo del 38% rispetto all'anno precedente. Tuttavia il colosso dei media ha rivisto al rialzo l'outlook sull'intero esercizio 2009, dicendo di prevedere profitti esclusi item straordinari di $2.05 per azione. In precedenza la stima era per un risultato piatto. I titoli accelerano di oltre il 2%.

Comcast da parte sua ha archiviato il trimestre con utili netti in rialzo e superiori alle attese. Ma le cifre che gli operatori osserveranno con maggiore attenzione, saranno pubblicate dopo il suono della campanella, quando a riportare i conti fiscali sara' il gigante dei sistemi di Rete Cisco Systems. Anche l'azienda media News Corp, la societ'a di prodotti per la comunicazione senza fili Qualcomm e la catena di supermercati Whole Foods renderanno note le loro cifre trimestrali a mercati chiusi.

Si preannuncia una seduta difficile per la componente del Dow Kraft Foods, che ha annunciato un risultato inferiore alle attese ieri a mercati chiusi. Inoltre la societa' alimentare non ha precisato se lancera' o meno un'offerta ufficiale per la britannica Cadbury in tempo.

Sotto i riflettori finiranno probabilmente anche Oracle e Sun Microsystems, dopo le indiscrezioni stampa pubblicate dal Financial Times secondo cui l'Unione Europea starebbe per presentare un'obiezione contro l'Opa da $7.4 miliardi lanciata da Oracle sulla produttrice dei sistemi JAVA, che potrebbe ostacolare seriamente l'affare.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico guadagna terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre fanno segnare un rialzo di $1.03 a quota $80.63 al barile. Sul valutario arretra il dollaro, con l'euro che si rafforza nei confronti del biglietto verde a quota $1.4785. Accelerano ancora i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre scambiano in progresso di $8.10 a quota $1093.00 l'oncia. In flessione i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.5000% dal 3.4710% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull'indice S&P500 e’ in progresso di 8.80 punti (+0.84%) a quota 1050.50.

Il contratto sull'indice Nasdaq 100 e' in rialzo di 9.25 punti (+0.55%) a 1684.75.

Il contratto sull'indice Dow Jones guadagna 76.00 punti (+0.78%) a 9793.00.

 

 

WALL STREET: BEN INTONATA NEL GIORNO DELLA FED

04 Novembre 2009 15:35 NEW YORK - WSI
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Attenzione pero' alla volatilita' in vista della decisione della Banca Centrale sui tassi. Notizie rassicuranti dal mercato del lavoro. Bene i conti di Comcast. Time Warner alza le stime sul 2009. Dollaro sotto pressione.
Partenza in buon progresso per l'azionario americano, favorito dalla rinnovata debolezza del dollaro e dai guadagni registrati dalle Borse mondiali. Inoltre la mancanza di notizie negative giunte dal fronte del mercato del lavoro ha contribuito a mantenere alto il morale degli investitori.

I dati pubblicati in mattinata, che hanno offerto un aggiornamento sulla situazione lavorativa, hanno mostrato un calo dei posti di lavoro persi nel settore privato in ottobre rispetto al mese precedente, mentre le stime sui tagli al personale previsti mensilmente hanno toccato i minimi di 19 mesi. Alle 16 italiane l'attenzione del mercato si spostera' invece sul settore di servizi e nel contesto sulle cifre relative all'indice ISM non manifatturiero di ottobre.

Restando in ambito macro l'attesa cresce per la decisione del comitato di politica monetaria della Fed, previsto alle 20:15 italiane. Gli scambi potrebbero essere volatili in attesa di conoscere i commenti del FOMC, da cui il mercato si aspetta un cambiamento sia nelle informazioni circa la durata con cui i tassi verranno mantenuti su livelli vicini allo zero.

La questione che interessa agli operatori non e' tanto sapere se la Fed cambiera' o meno la politica sui tassi, alzandoli dal livello molto vicino allo zero in cui si trovano, ma se fornira' informazioni circa una exit strategy dalle misure straordinarie di rilancio economico messe a punto per aiutare l'economia a limitare i danni della stretta creditizia. Tali fattori avranno implicazioni sia sull'andamento del dollaro che sulle opinioni degli investitori.

Una frase in particolare, presente nell'ultimo discorso della Fed, polarizzera' l'attenzione del mercato, che vorra' sapere se essa verra' ripetuta o meno: "le condizioni economiche garantiranno livelli eccezionalmente bassi per i tassi sui fed funds ancora per un lungo periodo di tempo".

Alcuni analisti di Societe Generale scommettono che quella frase rimarra' intatta cosi' com'e', ma un altro gruppo di esperti del mercato prevede invece un leggero cambiamento. Una cosa e' certa: un qualsiasi cambiamento verra' interpretato come un evento importante per gli asset piu' rischiosi, che sono stati ben sostenuti dalle condizioni di liquidita' generose degli ultimi tempi.

Sul fronte delle trimestrali, Time Warner ha annunciato di aver chiuso il periodo con un utili in calo del 38% rispetto all'anno precedente. Tuttavia il colosso dei media ha rivisto al rialzo l'outlook sull'intero esercizio 2009, dicendo di prevedere profitti esclusi item straordinari di $2.05 per azione. In precedenza la stima era per un risultato piatto. I titoli accelerano di circa il 2% in avvio.

Comcast da parte sua ha archiviato il trimestre con utili netti in rialzo e superiori alle attese. Ma le cifre che gli operatori osserveranno con maggiore attenzione, saranno pubblicate dopo il suono della campanella, quando a riportare i conti fiscali sara' il gigante dei sistemi di Rete Cisco Systems. Anche l'azienda media News Corp, la societa' di prodotti per la comunicazione senza fili Qualcomm e la catena di supermercati Whole Foods renderanno note le loro cifre di fine trimestre a mercati chiusi.

Si preannuncia una seduta difficile per la componente del Dow Kraft Foods, che ha annunciato un risultato inferiore alle attese ieri a mercati chiusi. Inoltre la societa' alimentare non ha precisato se lancera' o meno un'offerta ufficiale per la britannica Cadbury in tempo.

Sotto i riflettori finiranno probabilmente anche Oracle e Sun Microsystems, dopo le indiscrezioni stampa pubblicate dal Financial Times secondo cui l'Unione Europea starebbe per presentare un'obiezione contro l'Opa da $7.4 miliardi lanciata da Oracle sulla produttrice dei sistemi JAVA, che potrebbe bloccare l'affare.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico guadagna terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre fanno segnare un rialzo di $1.03 a quota $80.63 al barile. Sul valutario arretra il dollaro, con l'euro che si rafforza nei confronti del biglietto verde a quota $1.4785. Accelerano ancora i prezzi dell'oro: i futures con scadenza dicembre scambiano in progresso di $8.10 a quota $1093.00 l'oncia. In flessione i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.5000% dal 3.4710% di ieri.

 

 

 

WALL STREET: CONTINUA A CORRERE, ORO RECORD

04 Novembre 2009 18:00 NEW YORK  - WSI
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Acquisti indiscriminati sul mercato, che specula sull'eventualita' che la Fed mantenga lo status quo sui tassi ancora per molto tempo. Intanto il metallo prezioso si avvicina a passo spedito a quota $1.100 l'oncia.
L'azionario americano arriva al traguardo di meta' seduta estendendo i guadagni visti nelle altre Borse mondiali, favorito dalla rinnovata debolezza del dollaro e dalle notizie giunte dal settore dei servizi, che ha mostrato un'espansione dell'attivita' per il secondo mese consecutivo.

L'indice ISM e' risultato leggermente inferiore al dato precedente e ha deluso le attese, ma analizzato sotto la lente degli analisti, il report sui servizi mostra come in realta' i nuovi ordini siano cresciuti e questo e' il genere di indicatore principale per cui il report di solito viene valutato.

Nel frattempo gli investitori speculano sull'eventualita' che la Federal Reserve mantenga i tassi di interesse sui minimi storici in prossimita' dello zero per ancora un lungo periodo di tempo. La questione che interessa agli operatori non e' tanto sapere se la Fed cambiera' o meno la politica sui tassi, alzandoli dal livello molto vicino allo zero in cui si trovano, ma se fornira' informazioni circa una exit strategy dalle misure straordinarie di rilancio economico messe a punto per aiutare l'economia a limitare i danni della stretta creditizia. Tali fattori avranno implicazioni sia sull'andamento del dollaro che sulle opinioni degli investitori.

Tra i singoli titoli, Aetna e Cigna guadagnano almeno il 6% sulle speculazioni secondo cui una vittoria dei Repubblicani nelle elezioni di ieri, spingera' l'opposizione a ritirare il piano di riforma del sistema di assistenza sanitaria allo studio.

Alcoa e U.S. Steel fanno un balzo del 3% dopo che il nuovo rallentamento del biglietto verde ha spinto al rialzo i prezzi dei metalli. A guidare i rialzi sul paniere delle blue chip sono invece Merck e Walt Disney, forti di un progresso di almeno il 3.2%.

Tutti e dieci i settori dell'S&P 500 avanzano di almeno lo 0.8% dopo che la pubblicazione dell'indice ISM non manifatturiero ha mostrato una crescita dell'1.4% dei nuovi ordini. L'indicatore principale e' sceso al 50.6, sotto le previsioni degli analisti, ma confermando comunque un'espansione dell'attivita'.

I dati pubblicati prima dell'apertura, che hanno offerto un aggiornamento sulla situazione lavorativa, hanno mostrato un calo dei posti di lavoro persi nel settore privato in ottobre rispetto al mese precedente, mentre le stime sui tagli al personale previsti mensilmente hanno toccato i minimi di 19 mesi.

Nel frattempo i contratti sull'oro sono schizzati sui massimi di sempre oltre quota $1.096 l'oncia, favoriti dal deprezzamento del dollaro e dal fatto che molti operatori non vogliono perdere il treno dopo i forti rialzi accumulati ultimamente dai contratti sul metallo prezioso.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Pharma-PPH +2.4%, U.S. Healthcare Providers-IHF +2.3%, Agribusiness: MOO +2.3%, Coal-KOL +2.0%, Health Care-XLV +1.9%, Steel-SLX +1.7% e Wind Energy-FAN +1.6%. Tra i piu' forti ribassi: Volatility-VXX -2.7%, Natural Gas-UNG -2.0%, Regional Banks-KRE -1.5%, NDQ Biotech-XBI -1.0% e 20+ yr Treasuries-TLT -0.6%.

Alle 18:45 circa il volume di scambio e' di 495 milioni di pezzi al NYSE e 529 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 2067 a 868 al Nyse e 1018 a 1566 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 50 a 4 al NYSE e 45 a 24 al Nasdaq.

 

 

 

WALL STREET: VOLATILITA' POST FED, WALL ST. BRUCIA I GUADAGNI

04 Novembre 2009 22:10 NEW YORK - WSI
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Il Dow Jones ritraccia -126 punti dai massimi, Nasdaq in rosso. La Banca Centrale lascia invariati i tassi. L'economia recupera ma continuano a preoccupare le condizioni nel mercato del lavoro. Tonfo di dollaro e Treasury.
Gli indici azionari americani hanno archiviato la seduta contrastati, lontani dai massimi livelli toccati nella prima parte della giornata. La forte volatilita’ successiva alla decisione della Fed di lasciare invariati i tassi d’interesse non ha permesso ai listini di conservare i guadagni della mattinata, spingendo addirittua il Nasdaq in territorio negativo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.31% a 9802, l’S&P500 lo 0.10% a 1047, il listino tecnoclogico ha ceduto lo 0.09% a 2056.

Come ampiamente atteso dagli analisti, la Banca Centrale americana ha confermato i tassi sui fed funds al record storico vicino allo zero, ed affermato che l’attivita’ economica a stelle e strisce sta attraversando una fase di graduale recupero. La decisione ha seguito il dato sul settore dei servizi, che ha confermato una nuova espansione (anche se piu’ contenuta delle attese), ed un rapporto purtroppo ancora preoccupante sul mercato del lavoro.

L'indice ISM non manifatturiero e' risultato leggermente inferiore al dato precedente, ma analizzato sotto la lente, il report sui servizi ha mostrato come in realta' i nuovi ordini siano cresciuti. Nel settore privato invece sono stati persi oltre 200 mila posti di lavoro, confermando l’ancora difficile situazione per le famiglie americane. Venerdi’ sara’ rilasciato il piu’ preciso rapporto occupazionale, per cui gli economisti prevedono un calo di 230 mila posti ad ottobre.

A livello sociaterio, alcune buone performance dei suoi componenti hanno permesso all’indice industriale di mantenersi sopra la linea di parita’. Walt Disney e’ avanzato grazie all’ok del governo cinese alla costruzione di un parco tematico nella citta’ di Shangai. In progresso Microsoft sulla notizia di un taglio di 800 posti di lavoro oltre ai 5000 gia’ pianificati a gennaio. Bene anche Cisco Systems in vista della comunicazione della trimestrale che avverra’ subito dopo la chiusura.

Nel settore dei servizi sanitari, Aetna e Cigna hanno guadagnato almeno il 5% sulle speculazioni secondo cui la vittoria dei Repubblicani nelle elezioni locali di martedi, spingera' l'opposizione a ritirare il piano di riforma del sistema di assistenza sanitaria allo studio.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in progresso il petrolio. I futures con consegna dicembre hanno gudagnato $0.80 a quota $80.40 al barile. Sul valutario, avanza l'euro nei confronti del dollaro. Nella tarda serata di mercoledi' a New York il cambio tra le due valute e’ pari a 1.4869. In rialzo l’oro: i futures con scadenza dicembre sono avanzati di $2.10 a quota $1087.00 l'oncia (con nuovo record storico di $1095.00). In ribasso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e' salito al 3.5460% dal 3.4730% di martedi'.

 

Fonte - WallStreetItalia

 

 

 

 

 

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