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Situazione e Previsioni - Indici USA - 14 Luglio 2006:

Considerazioni di carattere TECNICO:

Il copione tecnico da noi tracciato nel precedente aggiornamento, è effettivamente stato seguito dai principali indici azionari USA. In questa sede ci limiteremo a riassumere quanto accaduto fino ad ora per fare chiarezza sulla situazione attuale senza sbilanciarci in previsioni future perchè, al momento, del tutto premature e dunque azzardate.

  • 09 Maggio 2006 - inizio dell'attuale fase correttiva

  • 14 Giugno 2006 - fine della prima fase correttiva e inizio del rimbalzo

  • 03 Luglio 2006 - fine del rimbalzo e inizio della seconda fase correttiva

 

 

NASDAQ C.  Index

  S&P500 Index   DOW JONES  Index  
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Grafico - ULTIMO PERIODO
 
Grafico - ULTIMO PERIODO
 
Grafico - ULTIMO PERIODO
 
             

 

Il Nasdaq Composite ha definitivamente rotto al ribasso il trend rialzista di breve periodo e si avvicina alla colmatura del grosso gap posto a quota 2004 (vedi retta viola).
L'attuale impostazione tecnica, sebbene difficilmente interpretabile, non esclude la possibilità di ulteriori affondi con obiettivi quota 2000 e 1900 entro fine Agosto 2006.
Tuttavia, è necessario ricordare, che solo la forzatura al ribasso di quota 1740 invaliderà il positivo trend di medio periodo. Il verificarsi di questa circostanza (per il momento altamente improbabile), aprirebbe le porte a un salto ribassista che potrebbe avere come obiettivi potenziali i minimi di Marzo 2003 (1270) o addirittura Ottobre 2002 (1100).
 

Lo S&P500 non ha per il momento rotto il trend di breve periodo anche se si trova al limite del canale rialzista in essere da Agosto 2004.
Un eventuale forzatura di detto trend, pur rappresentando la temporanea fine di un ciclo rialzista di breve, avrebbe almeno tre soglie critiche da cui potrebbero originarsi recuperi rilevanti (1180, 1140, 1060). Tali soglie, rappresentano anche possibili target ribassisti nel caso di una prosecuzione dell'attuale fase correttiva.
Solo la rottura di quota 1060, determinerebbe la rottura del trend di medio periodo e dunque il ritorno del bear market di lungo termine con obiettivo potenziale quota 800 e cioè i minimi del 2002/2003 (al momento altamente improbabile).
 

L'indice Dow Jones non ha per il momento intaccato il trend di breve periodo e continua a stazionare sulla soglia degli 11.000.
Anche se l'importanza di questo indice è più di carattere psicologico che tecnico, è necessario sottolineare come sia del tutto prematura la tesi della possibile inversione di tendenza visto che il Dow, si trova di poco sotto i massimi di periodo. Inoltre nel grafico sono presenti almeno 2 livelli entro cui potrebbero originarsi rimbalzi rilevanti (10.000 e 9.750)
Solo una consistente forzature di quota 9.750 determinerebbe la rottura del trend di medio periodo e il ritorno del bear market di lungo termine con obiettivo potenziale quota 7.500 e cioè i minimi del 2002/2003 (a momento altamente improbabile).
 

 

 

NASDAQ C.  Index

  S&P500 Index   DOW JONES  Index  
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Grafico - MEDIO PERIODO
 
Grafico - MEDIO PERIODO
 
Grafico  - MEDIO PERIODO
 
             

 

Considerazioni di carattere FONDAMENTALE:

Sotto il profilo fondamentale si sta lentamente concretizzando lo scenario prefiguarato nelle Previsioni 2005 e 2006 e ulteriormente affrontato nell'aggiornamento del 09 Maggio 2006 (vedi Archivio) di cui riportiamo i punti salienti:
Rimaniamo negativi a medio/lungo termine sull'azionario USA perchè, dal punto di vista fondamentale, le nostre proiezioni cicliche e gli studi di consulenza finanziaria indipendente di New York e Los Angeles con cui collaboriamo, ci segnalano i seguenti dati:

  • Aumento dell'inflazione nel corso dei prossimi 6/12 mesi (anche a causa dell'apprezzamento di molte materie prime e la probabile riduzione delle scorte di greggio USA).

  • Contrazione del PIL USA nel corso dei prossimi 6/12 mesi causato dalla politica restrittiva della FED che solitamente, ha un effetto ritardato a livello macro (storicamente il ritardo è appunto di 6/12 mesi dalla fine del ciclo rialzista dei tassi).

  • Riduzione dei profitti aziendali e dunque possibile ritorno dei Profit Warning entro la fine del prossimo semestre.

Se, a queste considerazioni di tipo fondamentale (vedi anche Previsioni 2006 - azionario USA), aggiungiamo una variabile inquantificabile come quella geo-politica relativa all'Iran con tutte le implicazioni negative del caso, si comprende come, in questo momento storico, non sia opportuno sbilanciarsi in ottimistiche previsioni a medio/lungo termine.
 

 

Per qualunque esigenza non esiti a scriverci o a contattare il suo Analista di Riferimento
 

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