Situazione e Previsioni - Indici USA
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11 Settembre 2007
Considerazioni di carattere
GENERALE:
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A parte l'Indice Dow Jones,
S&P500 e Nasdaq Composite, stanno stazionando sui livelli
prefissati a Marzo 2006 (vedi
Archivio).
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La fase correttiva di
Luglio/Agosto 2007, conferma i nostri sospetti
sull'artificiosità dell'ottimismo delle Borse, più volte
ribadita nel corso dell'ultimo semestre.
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Il fatto che le
quotazioni stazionino sulle importanti soglie cicliche
individuate 18 mesi fa, non significa che da ora in poi,
comincerà un bear market di immani proporzioni.
Più semplicemente, come fino a oggi argomentato, continuiamo
a propendere per la tesi della lateralizzazione dei mercati
con close incolore per fine 2007.
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Solo nel caso si
presentassero eventi destabilizzanti come
quelli menzionati in
Previsioni 2007, potremmo assistere a un
ritracciamento di notevole entità. Allo stato attuale
comunque, è ancora prematuro sostenere la tesi
dell'inversione di tendenza e del crollo violento e
generalizzato.
USA - NASDAQ C. Index |
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USA - S&P500 Index |
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USA - DOW JONES Index |
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Grafico mensile - 30 Aprile 2003
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Grafico mensile - 30 Aprile 2003
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Grafico mensile - 30 Aprile 2003
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Considerazioni di carattere
TECNICO:
A supporto di quanto sopra
esposto, vorremmo in questa sede limitarci ad alcune
considerazioni sull'impostazione tecnica dei principali
Indici USA,
dimostrando come, al momento, sia del tutto
azzardato parlare di inversione di tendenza e
di quanto poco sia stato intaccato l'up trend di breve dalla
recente correzione.
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Come si nota guardando i
grafici relativi all'up trend partito a Marzo 2003 (vedi
grafici sopra), la correzione di Luglio/Agosto 2007, non è
assolutamente diversa rispetto a correzioni analoghe
verificatesi nell'arco del quadriennio.
Da segnalare però, che l'interventismo della
FED, ha salvato la situazione in particolar modo nelle
giornate del 16 e 17 Agosto 2007 (vedi
Rassegna Stampa -
Agosto 2007).
Interessante a
questo punto è l'analisi dell'impostazione del Nasdaq
Composite sia in ottica attuale e sia in previsione futura.
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Nei grafici grandi riportati in
tabella, sono visibili (rette azzurre) i gap del Nasdaq
Composite segnati negli ultimi 12 e 36 mesi. Come si può
efficacemente osservare, nel corso dell'anno, il Nasdaq a
chiuso tutti i gap (up e down, piccoli e grandi), che si è
via via lasciato dietro.
Stando a quest'analisi, balzano subito
all'occhio gli ultimi gap down che l'Indice tecnologico USA
si è lasciato dietro e cioè quello a 2.688,41 del 23 Luglio
2007 (potrebbe essere un gap di fuga e dunque essere colmato
nel medio termine), e il gap del 06 Settembre 2007 a quota
2.595,52. Salvo notevoli complicazioni sul fronte macro,
vista l'ampiezza di quest'ultimo gap, il nostro sistema
neurale stima la sua colmatura entro fine mese.
U.S.A. -
NASDAQ COMPOSITE Index |
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Grafico
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DETTAGLIO GAP
ultimi 12 mesi |
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Grafico
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DETTAGLIO GAP
ultimi 36 mesi |
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Grafico - STORICO |
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Impostazione -
GIORNALIERO |
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Impostazione -
SETTIMANALE |
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Impostazione -
MENSILE | |
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Fino ad ora, abbiamo guardato i
gap down ma, nel grafico, abbiamo segnalato anche i gap up
aperti da Agosto 2006 e non ancora chiusi. Il più immediato
è quello del 16 Agosto 2007 a 2.460,5 gap, che dovrebbe
essere chiuso entro le prossime 2 settimane. Gli altri
2 gap up segnalati, sono posti molto più in
basso rispettivamente a 2.115,01 (del 15 Agosto 2006) e
2.004,15 (del 17 Maggio 2005). La colmatura di questi gap
up, rappresenta a nostro avviso il target potenziale di
un'eventuale forte correzione dovuta al
complicarsi delle situazione creditizia.
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Per quanto concerne le ipotesi
di inversione di tendenza, sono stati segnalati due livelli
entro cui si possono inquadrare punti di inversione del
trend di breve e medio periodo (tutto ciò al fine di uscire
dall'ipotetico e entrare nell'empirico come la clientela
richiede). A questo proposito, ricordiamo che il
raggiungimento di quota 2.000 per il Nasdaq Composite,
corrisponderebbe a quanto esposto nella proiezione relativa
allo S&P500 nell'Extra del 31 Luglio 2007 (vedi
Extra).
Conclusioni:
Abbiamo voluto dimostrare
quanto segue:
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Allo stato attuale, il più
volte titolato dalle fonti stampa crollo dei mercati di
Luglio/Agosto 2007, va per il momento ricondotto a normale
ritracciamento fisiologico.
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La presenza di numerosi gap,
conferma quanto sia al momento difficile capire che piega
potrebbe prendere la tendenza dei principali Indici USA.
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Nel caso di una nuova gamba
ribassista, c'è ancora molta strada da fare prima di
invertire la tendenza di medio periodo entrando in un bear
market prolungato.
Non vogliamo sottovalutare la
situazione (non certo rosea specialmente sotto il profilo
macro e credit - vedi
Extra precedenti), ma non vogliamo neanche prestare il
fianco a inutili allarmismi, optando per le evidenze
empiriche che contraddistinguono la nostra attività di
consulenza.
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