Situazione e Previsioni Indici €URO e
EUROPA
- 30 Aprile
2005:
La previsione
precedente:
In Studio CFA News di
gennaio/febbraio 2005 avevamo scritto:
Le borse europee hanno risentito in
maniera minore dei ribassi accusati dalle borse U.S.A. nei primi
giorni dell'anno, e continuano in maniera graduale sulla strada
del rialzo, in particolare l'indice MIB30, che fa registrare la
miglior performance dell'area euro.
Tuttavia, rilevando la "tragica" situazione congiunturale
dell'euro zona, i rialzi messi a segno da metà Agosto,
non trovano ragioni logiche se non per via dell'eterna
sudditanza delle borse europee nei confronti di quelle U.S.A..
Di sostanza economica in Europa non c'è traccia e nel caso la
tendenza dei mercati azionari dovesse invertirsi, le borse euro
sarebbero fortemente penalizzate.
Interessante è la situazione del
MIB30. Già un anno fa avevamo detto ai nostri clienti della
possibilità che l'indice milanese potesse arrivare a quota
33.000 e non ci stiamo sbagliando molto visto che attualmente
l'indice si muove verso i 32.000. Considerando che il nostro
sentiment è rialzista
fino al 10 - 24 Marzo 2005 siamo tutt'ora convinti che il MIB30
raggiunga il target di 33.000 - 33.500 entro quella data per poi
fermarsi ed eventualmente cominciare a scendere.
Il bilancio
attuale:
-
Dal 7 Marzo 2005 anche le borse
europee sono calate di circa il 7%.
-
Il MIB30 ha raggiunto quota 33.000 e ha
cominciato a stornare perdendo circa il 7%
(non è detto che continui a farlo anche perchè il trend
rialzista in essere da Marzo 2003 non è stato intaccato
dagli ultimi ribassi).
Per quanto concerne la strategia
attuata da Studio CFA valgono le stesse conclusioni esposte
nella Situazione Azionario USA (i grafici degli indici europei
riportano le medesime segnalazioni)
Vorremmo soffermarci sulla
situazione del MIB30 e in particolare sul perchè con largo
anticipo avevamo fissato a 33.000 - 33.500 il livello top di
questo rialzo partito nel Marzo 2003.
Come potete notare dai grafici qui
sotto, il MIB30 ha quasi perfettamente doppiato i massimi che
aveva raggiunto nel marzo 2002 alla vigilia della stagione degli
scandali USA che fecero crollare le borse ben al di sotto dei
minimi dell'11 Settembre 2001.
Per rammentare il contraccolpo
emotivo che subirono i mercati in quel periodo storico, è
necessario fare un salto indietro nel tempo e riguardare i
titoli delle prime pagine dei giornali di allora
(vedi Rassegna stampa di Giugno 2002, Luglio 2002, Agosto 2002).
Se avete guardato le Rassegne
stampa, rammenterete che in quel periodo i mercati azionari
scesero in preda al panico un po' come durante le Torri gemelle
(e come all'ora i mercati si lasciarono dietro numerosi gap down
e un gap, prima o poi, viene sempre colmato).
Rammenterete inoltre che
il crollo dei mercati a seguito dell'attacco alle Torri, venne
totalmente recuperato nel quadrimestre successivo
(colmando i gap precedenti). Al totale recupero seguì poi un
fase laterale di circa 6 mesi e una nuova discesa quella appunto
dovuta agli scandali delle grandi Corporate USA (ribasso poi
amplificato dal tormentone sull'eventuale scoppio della guerra
in IRAQ; vedi Rassegne da Ottobre 2002 a
Marzo 2003).
Cosa è successo da all'ora? Molti indici fra i quali quelli
sopra esposti hanno recuperato tutto il ribasso precedente
(colmando anche i relativi gap) realizzando performance che
vanno dal +100% del Nasdaq100 (calcolato dai minimi di Marzo
2003) al +50% di S&P500, MIB30 e Dow Jones. Il MIB30 è
stato il migliore fra gli indici europei anche per via delle
numerose operazioni di finanza straodinaria che hanno
interessato alcuni grossi gruppi italiani (Telecom/TIM,
Antonveneta per citarne alcuni) queste operazioni hanno fatto da
propellente incrementando la forza rialzista del nostro indice
(Dax e Euro Stoxx 50 sono rimasti indietro).
E' anche in base a queste analisi fatte ed esposte ai nostri
clienti più di 2 anni fa, che stiamo gradualmente uscendo dai
principali mercati azionari pronti a rientrare nel caso in cui
ci fossimo sbagliati (rientreremo solo nel caso in cui i
mercati dimostrassero un rinnovato vigore e sfondassero con
decisione i massimi precedenti) ma per adesso preferiamo
preservare le cospicue plusvalenze fino ad ora realizzate
tutelando i portafogli dei nostri clienti.
Lo scenario
tecnico:
In Studio CFA News di
gennaio/febbraio 2005 avevamo scritto:
Dal punto di vista strettamente
tecnico, è necessario porre attenzione sulla situazione di forte
ipercomprato che si sta sviluppando sul grafico mensile di tutti
e tre gli indici EURO oggetto d'analisi (potenzialmente,
tuttavia, l'ipercomprato sul mensile, può perpetrarsi per lunghi
periodi senza intaccare la tendenza rialzista in essere). E'
anche da rilevare, la situazione prossima all'ipercomprato dei
grafici settimanali che, indica
un possibile
indebolimento ed esaurimento della forza rialzista dei mercati
azionari EURO.
Come si evince dai grafici sotto riportati, i nostri indicatori
tecnici hanno centrato la previsione e il ribasso accusato dai
mercati è stato causato dal forte ipercomprato su scala
settimanale. La diretta conseguenza, è stato il parziale
scaricamento dell'ipercomprato settimanale e il preoccupante
inizio di scaricamento del forte ipercomprato su scala mensile
(ricordiamo tuttavia che l'ipercomprato su scala mensile può
perpetrarsi anche per molti mesi senza intaccare la tendenza
rialzista in essere).
Alla luce dell'attuale impostazione
grafica degli indici, 3 sono gli importanti segnali che ci
vengono forniti dai nostri indicatori tecnici:
-
L'ipercomprato su scala settimanale non si è
ancora del tutto scaricato e questo potrebbe preludere a una
continuazione del ribasso con conseguente rimbalzo non
convinto e quindi non
sufficiente a sfondare i massimi precedenti
-
L'ipercomprato mensile ha purtroppo
cominciato a scaricarsi (non è un buon segno)
piegandosi vistosamente verso il basso.
Se non ci sarà un'immediata reazione rialzista, l'indicatore
potrebbe continuare a scendere e se scende significa che
scenderanno i mercati (per ora non possiamo stimare la forza
dell'eventuale ribasso perchè è appena cominciato e i nostri
indicatori di velocità si stanno solo ora adeguando alla
nuova tendenza in essere
-
Sul Mib30, sul DAX e sull'Euro Stoxx si è creato un
gigantesco gap down (i gap prima o poi vengono sempre
colmati). La presenza di un "buco grafico" di queste
proporzioni, suggerisce la possibilità che i mercati
reagiscano al rialzo per recuperare parte del terreno
perduto. Questo è un
segnale prezioso perchè il gap è presente sia sui grafici
giornalieri e sia su quelli settimanali e questo rafforza di
molto l'ipotesi di un prossimo rimbalzo.
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