Situazione e Previsioni Indici €URO e
EUROPA
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08 Novembre 2005:
NOTA -
Grafici non disponibili
Negli ultimi giorni di Settembre, gli
indici delle principali piazze azionarie del vecchio
continente, hanno toccato nuovi massimi. Il nuovo
sviluppo rialzista ci ha sorpreso e il nostro sistema
neurale di investimento non è entrato in acquisto per un
soffio.
Com'è noto, tutti gli analisti di Studio
CFA concordano sul fatto che nonostante i buoni
risultati a livello micro-economico, a livello macro
l'economia europea è afflitta da una debolezza
strutturale cronica, tale da rendere a nostro avviso
ingiustificati ulteriori incrementi dei listini.
Ai rialzi del mese di
Settembre sono poi seguiti, come noto, i ribassi del
mese di Ottobre.
Attualmente siamo in
fase di recupero ma diverse sono le considerazioni
da fare in merito a quanto accaduto:
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Il ribasso di
Ottobre, non ha intaccato la struttura del
rialzo in essere dal Marzo 2003 (vedi grafici
lineare storici)
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Il ribasso prima e
il rimbalzo poi, hanno lasciato parecchi gap
aperti (vedi dettaglio grafici lineari).
L'analisi dei gap ci consente di fissare alcuni
livelli importanti entro i quali potrebbero
svilupparsi potenziali inversioni (vedi righe
viola sui grafici).
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L'ultima gamba
ribassista ha influito negativamente sulla forza
relativa dei principali indici euro aumentandone
la vulnerabilità.
La causa principale del
ritracciamento va attribuita alla debolezza dei
titoli petroliferi (oltre che dal riaccendersi dei
timori inflazionistici nell'area USA) che hanno
pesantemente risentito del forte storno del petrolio
affossando di conseguenza anche gli indici
all'interno dei quali hanno un peso non
indifferente.
In questo
bimestre non escludiamo la possibilità di un ritorno
sui massimi precedenti ma la presenza di gap up in
prossimità dei minimi toccati con l'ultimo storno,
confermano i nostri sospetti sulla solidità del
trend rialzista in essere. L'attuale
impostazione degli indicatori tempo/prezzo di breve
termine, è difficilmente interpretabile e non ci
consente di fare previsioni sul bimestre entrante e
in special modo sull'agognato rally di fine anno.
In base alle
considerazioni fatte fino ad ora, continueremo a non
investire sugl'indici Euro (e sui Fondi correlati)
fino a quando non verranno sfondati con forza i
massimi precedenti.
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