Situazione e Previsioni - Fondi Az.
ENERGIA e M.P. - 11 Ottobre 2005:
NB
- Grafici non disponibili
Il ribasso dei
petrolio è stato particolarmente pesante nel corso
dell'ultima settimana come si nota nel relativo grafico.
Tutte le big legate all'oro nero quotate sulle principali
piazze finanziarie, hanno accusato ribassi più o meno
consistenti e di conseguenza anche i Fondi Az. Energia e
M.P. hanno stornato.
Guardando il grafico
relativo alle medie storiche di lungo periodo, si nota come
la struttura rialzista di questo tipo di fondi non sia
assolutamente stata intaccata dagli ultimi ribassi mentre si
nota il forte ipercomprato che tuttora si registra sia su
scala giornaliera che settimanale.
Il 09 Settembre 2005
nell'aggiornamento bimestrale
(vedi aggiornamento),
avevamo allertato su un possibile forte ritracciamento del
petrolio a seguito del raggiungimento di quota 70$ al barile
(target price da noi fissato e ribadito in diverse
occasioni.
Se le nostre
proiezioni cicliche sono esatte il petrolio dovrebbe
raggiungere quota 55 (52 per il crude) per poi entrare in
una fase laterale compresa fra questi minimi e i massimi
precedenti.
A questo punto due sono i
dubbi amletici che assillano analisti e PF:
1)
liquidare le posizioni in essere e incassare i profitti
2)
oppure comprare sulla debolezza
Risposta al quesito n° 1:
Per quanto concerne
il quesito numero uno la strategia adottata da Studio CFA è
la seguente: il nostro sistema neurale di investimento non
ha ancora fornito un segnale di vendita ma sospettiamo che
stia attendendo un probabile rimbalzo tecnico (vista la
forte caduta della settimana passata) per vendere in toto le
posizioni in essere.
La vendita da parte del
sistema non è in questo caso da vedere come un segnale
negativo ma come un modo per preservare le plusvalenze fino
ad ora realizzate dai clienti. La tendenza rialzista
dei Fondi Az. Energia e M.P. rimane solida e rimarrà solida
anche nel caso in cui il petrolio raggiungesse il target da
noi assegnati.
Se questi target fossero
infranti e si toccassero quote intorno a 50$ o addirittura
sotto (le probabilità che ciò avvenga sono a nostro avviso
scarse) il discorso cambierebbe radicalmente perchè
l'intera struttura rialzista del petrolio verrebbe intaccata
negativamente con ovvi riflessi anche sui relativi fondi
(ricordiamo tuttavia che su questo tipo di fondi il petrolio
ha una forte incidenza ma non è l'unica componete di
portafoglio).
Risposta al quesito n° 2:
In base ai due
scenari da noi tracciati sul futuro delle quotazioni del
petrolio
(vedi indici materie prime)
è possibile comprare sulla debolezza a patto di non
entrare a caso ma con scienza e coscienza.
Fissando a 50$ il target
massimo di ritracciamento del petrolio potremmo entrare in
acquisto a mano a mano che le quotazioni si avvicinano a
questo livello (i fondi in linea di massima seguono
le quotazioni del greggio). Con questa questa strategia
otterremo 2 risultati:
1) nel caso le
previsioni fossero giuste e il range di oscillazione
delle quotazioni del graggio fosse effettivamente 50$/70$
comprando basso avremmo comunque un buon margine di
profitto.
2) nel caso le
previsioni fossero errate e il petrolio sfondasse quota 50$
la perdita in conto capitale sarebbe comunque limitata.
L'unico impegno di
questa strategia è rappresentato dal monitoraggio
periodico delle quotazioni non solo del greggio ma anche
delle major del petrolio che incidono fortemente
sull'andamento di questo tipo di fondi (Studio CFA
continuerà a monitorare la situazione e i nostri consigli
futuri si fonderanno sulla tattica e previsioni sopra
citate).
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