Per coloro che non avessero tempo di leggere tutto l'articolo, questa è una sintesi

  1. I principali Indici USA, erano sui target price da noi assegnati circa 12 mesi fa (21 Marzo 2006 vedi Archivio), e ribaditi nelle Previsioni 2007 (vedi Previsioni 2007 - considerazioni tecniche).

  2. Greenspan, ha confermato il nostro sentiment sulla situazione macroeconomica USA (vedi Previsioni 2007 - considerazioni fondamentali).

  3. La reazione dei mercati occidentali, è a nostro avviso una reazione compensativa di quell'eccesso di ottimismo più volte argomentato nei nostri aggiornamenti. Da un eccesso emotivo ad un altro (come già accaduto ad Aprile 2006) eccesso peraltro amplificato dal crollo cinese.

  4. Il ribasso della borsa di Shanghai, era atteso anche se ha stupito la performance negativa.

  5. In questi mesi, nonostante le nostre perplessità sui mercati occidentali, abbiamo comunque continuato a investire su diversi asset cercando di non esporre troppo la clientela, in mercati giudicati poco performanti nel medio termine o comunque tecnicamente deboli e vulnerabili.

  6. Un giorno di pesantissimi ribassi, non significa inversione di tendenza.

  7. Tutti i suggerimenti di acquisto restano validi ma ovviamente, valgono solo per quella fascia di clientela molto speculativa per il resto, meglio attendere nuovi sviluppi.

  8. Le conclusioni esposte nelle Previsioni 2007 sono tuttora valide (vedi Previsioni 2007 - conclusioni).

Ulteriori delucidazioni in merito all'attuale situazione, verranno fornite direttamente alla clientela dai nostri Analisti di riferimento

 

 

Introduzione articolo:

A circa un mese dal precedente aggiornamento EXTRA (vedi Extra 03 Ottobre 2006),  pubblichiamo un nuovo aggiornamento "onnicomprensivo" per sintetizzare l'attuale situazione dei principali mercati di riferimento.

 

Uno sguardo al passato:

Il 21 Marzo 2006 (vedi Archivio), in vista dell'importante scadenza ciclica di Marzo, erano stati fissati precisi target di prezzo per i principali Indici USA.

  1. Quota 12.000, max 12.500 per il Dow Jones.

  2. Quota 1.450, max 1.500 per lo S&P500.

  3. Quota 2.500, per l'esattezza 2.536,63 per il Nasdaq C.

Questi target, corrispondevano a particolari cicli storici di notevole importanza e attendibilità (ma ovviamente non infallibili).

Detti target, furono ribaditi anche nelle Previsioni 2007, e in quella sede, sottolineavamo come, a nostro avviso, le Borse occidentali, fossero mosse da uno strano quanto pericoloso eccesso di ottimismo.

In questi mesi di rialzi, abbiamo sempre continuato a sostenere le nostre tesi (in larga parte suffragate dai fatti, fatti regolarmente snobbati dai mercati) argomentando alla clientela (investitori e PF) 3 punti fondamentali:

  1. Eccessivo ottimismo dei mercati occidentali.

  2. Fondamentali macroeconomici preoccupanti specialmente per l'area USA (vedi Previsioni 2007)

  3. Estrema difficoltà nell'inquadramento di eventuali punti di correzione o inversione dei mercati.

Nonostante le nostre perplessità e il progressivo raggiungimento (e in qualche caso superamento) dei target fissati quasi 12 mesi fa, non  potevamo certamente creare allarmismo fra clienti e operatori in merito a eventuali "scrolloni" dei mercati suggerendo disinvestimenti in massa. Ci siamo dunque limitati, a non esporre troppo la clientela su Comparti di Fondi considerati poco promettenti nel medio termine o tecnicamente deboli e vulnerabili.

 

Situazione attuale - considerazioni di carattere generale:

 

   

 

GREENSPAN: ECONOMIA USA A RISCHIO RECESSIONE

(ANSA) - NEW YORK, 26 FEB - Una recessione economica negli Usa è possibile a fine anno, anche se si tratta di uno scenario difficile da predire. E' l'ex numero della Federal Reserve, Alan Greenspan, a ipotizzarlo intervenendo via satellite a un convegno organizzato a Hong Kong.
L'ex banchiere dei banchieri spiega che l'economia statunitense ha iniziato la sua fase di espansione nel 2001 e che ci sono segni di chiusura del ciclo. A questo proposito, ci sono "i margini di profitto che si sono stabilizzati, un segnale appunto della fase conclusiva di un ciclo". Tuttavia, pur se è "difficile fare previsioni", Greenspan dice che l'inizio della recessione potrebbe esserci "negli ultimi mesi
 

 

BORSA: Sindrome Cinese, Wall Street Rivede 11 Settembre/Ansa

(ANSA) - NEW YORK, 27 FEB - Martedì nero per Wall Street che rivede gli spettri degli attentati dell'11 Settembre 2001 e brucia tutti i guadagni maturati nel 2007.
La sindrome cinese, dovuta al tonfo della Borsa di Shanghai (-9%), si diffonde velocemente e, dopo aver contagiato i listini europei che mandano in fumo 270 miliardi di euro in termini di capitalizzazione, va a colpire duramente Wall Street. Al punto che anche la Casa Bianca interviene, spiegando di seguire da vicino l'evoluzione dei mercati
finanziari.
Il Dow Jones sprofonda del 3,29%, a 12.216,24 punti, toccando durante la seduta la perdita massima di 546,2 punti (-4,3%) la più ampia da quota 684 punti (-7,1%) registrata il 17 settembre 2001, alla riapertura degli scambi dopo la lunga sospensione seguita agli attentati dell'11 Settembre. Tutti e 30 i titoli che compongono il paniere terminano in territorio negativo, mentre intorno alle 3:00 (le 21:00 in Italia), il Dj ha perso di botto 200 punti a causa - ha spiegato il Nyse, spiegazione confermata poi da Dow Jones & C. - di un sovraccarico di scambi.

 

   

 

I due articoli sopra riportati, sintetizzano i motivi del sell-off che si è abbattuto sui mercati.

  1. L'effetto Greenspan, è stato dirompente perchè a nostro avviso, ha aperto gli occhi degli investitori su quella situazione congiunturale per niente positiva di cui andiamo argomentando da mesi (vedi Extra Ottobre 2006, Novembre 2006 e Previsioni 2007).

  2. L'effetto Cina era stato messo in conto (vedi Archivio - Cina - 13 Settembre 2007).

 

Situazione attuale - considerazioni di carattere tecnico:

  1. Allo stato attuale, ci sembra prematuro parlare di inversione di tendenza anche se tutti e tre gli Indici USA hanno raggiunto i target da noi fissati precedentemente (vedi grafici). Maglio attendere un poco prima di prendere eventuali decisioni.

 

DOW JONES Index   S&P 500 Index   NASDAQ C. Index
  ...   ...  
   
Grafico lineare -  TARGET PRICE   Grafico lineare -  TARGET PRICE   Grafico candlestik -  DETTAGLIO GAP ULTIMO PERIODO

 

  1. Anche ad Aprile 2006 la reazione dei mercati fu pesantissima a seguito delle incaute esternazioni del nuovo Presidente FED in materia macroeconomica e valutaria (Extra Maggio 2006). Tuttavia a Giugno, 2006 partì il rimbalzo durato fino ad ora.

  2. Nel caso il ribasso non fosse concluso, segnaliamo qui di seguito alcuni target potenziali che ben si abbinano a quanto esposto nella parte conclusiva delle Previsioni 2007 e oggi quanto mai attuali (vedi grafici retta azzurre).

 

NASDAQ C. Index

Grafico candlestik -  DETTAGLIO GAP

Previsioni 2007

Conclusioni:

Per l'anno 2007 non vengono dunque assegnati target perchè gli indici sono vicini ai target tuttora validi precedentemente fissati a Gennaio 2006 e Marzo 2006. Se questi livelli verranno decisamente forzati al rialzo, ne verrà preso atto adeguando i target precedenti. Viceversa, nel caso il rialzo fosse al capolinea, non si prevedono crolli in stile 2000/2003 ma una fase lateral-ribassista prolungata con escursioni massime al ribasso del 15%.

Nel caso di eventi particolarmente negativi vale quanto riportato nelle Previsioni 2006.

CAC 40  Index

Grafico candlestik -  DETTAGLIO GAP

   

DAX 30  Index

Grafico candlestik -  DETTAGLIO GAP

MIB 30 Index

Grafico candlestik -  DETTAGLIO GAP

 

Ulteriori delucidazioni in merito all'attuale situazione, verranno fornite direttamente alla clientela dai nostri Analisti di riferimento