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Aggiornamento EXTRA - 01 Luglio 2008
 
+++   ANSA - Martedì 3 Giugno 2008, 15:12 -   Fed: Bernanke, consumi migliori delle aspettattive, ancora venti contrari   +++   Fed: Bernanke, i mercati finanziari migliorano, la situazione rimane ancora tesa   +++   ANSA   +++   20 Giugno 2008 18:21 MILANO   +++
 
  Sabato 07 giugno 2008   Sabato 14 giugno 2008   Domenica 15 giugno 2008  
       
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Considerazioni di carattere Fondamentale :

L'analisi delle principali news di tipo fondamentale battute dalle Agenzie Stampa nel corso del mese di Giugno, ci consente di avere e fornire una visione di insieme abbastanza esaustiva, sui fattori che hanno causato il recente logoramento della situazione generale.

Qui di seguito, vengono riportate le nostre conclusioni su temi di tipo macroeconomico e fondamentale che hanno avuto e/o potrebbero avere effetti sull'andamento dei mercati azionari.

Per passare in rassegna tutte le news, è possibile consultare la sezione cronologica della Rassegna Stampa di Giugno 2008.

 

Crisi Creditizia

  1. Le ulteriori svalutazioni contabilizzate da grossi calibri del credito USA, confermano quanto già atteso e cioè che la crisi non è conclusa anche se, da più parti, è stata sostenuta la tesi secondo cui la fase acuta é ormai alle spalle (vedi ANSA 1 - 2 - 3).

  2. Da fonti non ufficiali che ci giungono dagli USA, sembra che la crisi creditizia, stia progressivamente intaccando anche il mercato dei Credit Default Swap (approfondisci) e Debit Default Swaps un mercato non regolamentato che, secondo le stime del noto finanziere George Soros, avrebbe un flottante impressionante stimato intorno ai $45 mila miliardi (vedi articolo).

  3. Gli illeciti fiscali perpetrati da UBS (vedi ANSA), nonché la recente retata messa a segno dall'FBI proprio in merito alla vicenda sub-prime (vedi articolo), non ha fatto altro che appesantire un clima di sfiducia già fortemente provato (piegando ulteriormente gli Indici).
     

 

Quadro Macro

  1. I dati macro USA confermano un'economia in forte rallentamento ma non necessariamente in recessione. Sicuramente, la zavorra immobiliare, continua a incidere molto pesantemente sulla congiuntura USA pur essendo presenti settori in crescita.

  2. La corsa delle materie prime e in particolare del greggio, ha ovviamente effetti inflazionistici (meno consistenti  negli USA e più in Europa). Da ciò, si spiega la reazione dei mercati azionari che non possono più sperare su tagli dei tassi ma al contrario, temono possibili rialzi mirati al contenimento dell'inflazione.

  3. La fiducia dei consumatori USA, è ai minimi di 28 anni (vedi ANSA) ma il livello dei consumi, è si diminuito anche se in maniera meno pronunciata di come si poteva immaginare forse anche per merito degli interventi governativi a livello fiscale a sostegno delle famiglie.

  4. Il graduale scivolamento verso la stag-flazione sembra ormai realtà non tanto per gli USA, quanto per diversi stati membri dell'Unione Europea fra cui l'Italia.

 

 

Posizione FED e BCE

  1. Le recenti esternazioni di Bernanke in merito al dollaro debole (vedi ANSA), sembrano alquanto strane anche perché, non si capisce come gli USA possano sostenere l'enorme deficit delle partite correnti rivalutando. Diverso il discorso se lo guardiamo sotto l'ottica del drenaggio di capitali freschi, verso gli Stati Uniti, e in particolare verso Wall Street al fine di sostenere il comparto bancario (oppure vedi punto 5 conclusioni).

  2. Proprio in questa chiave, possiamo leggere l'altrettanto recente intervento del Presidente FED in merito al ricorso ai Fondi Private, per cercare di dare ossigeno al sistema creditizio (vedi ANSA).

  3. Stessa conclusione, vale per il "mega" accordo cercato da Bernanke per regolare il mercato dei Credit Default Swaps (vedi ANSA).

  4. Per quanto riguarda Eurolandia, sembra che Trichet non abbia molte alternative per calmierare l'inflazione (vedi ANSA) anche se, al pari del collega USA, ha anch'esso le mani legate (vedi articolo).

 

 

Conclusioni & Previsioni

Due sono i fattori chiave a cui a nostro avviso è imputabile il recente crollo dei mercati azionari:

  1. Tensioni sul mercato del credito e specialmente su quello dei Credit Default Swaps

  2. Rialzo senza fine del petrolio che conferma in maniera inequivocabile, la crisi strutturale dell'offerta crisi che dunque, va al di la della semplice speculazione.

Previsioni sull'evoluzione di questa difficile situazione:

  1. Purtroppo, sul fronte creditizio, non ci sono soluzioni a meno che gli accordi (tardivi ma comunque veramente lodabili)) operati da Bernanke, non sortiscano gli effetti sperati.

  2. Sul fronte petrolifero, come l'analisi tecnica ci insegna, è improbabile che il greggio salga all'infinito e dunque, presto o tardi, dovrà ritracciare e sgonfiare parte della bolla speculativa che si sta formando sulle commodities.

  3. Un fattore che potrebbe determinare il prossimo sostanzioso ritracciamento del petrolio (anche se non sappiamo da che livello partirà), è rappresentato dall'apprezzamento dell'U$D. Va sottolineato infatti, che dal 17 Marzo '08, la valuta USA non è salita ma non è neanche scesa rimanendo di fatto in laterale nell'ambito di uno stretto trading range.

 

Valute - DOLLARO USA   Valute - DOLLARO USA   Valute - DOLLARO USA
         
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Grafico candlestick - Giornaliero   Grafico candlestick - Settimanale   Grafico candlestick - Mensile

 

  1. E' ovvio, che un nuovo sfondamento ribassista può sempre verificarsi vista l'estrema vulnerabilità della moneta USA ma, a giudicare dall'impostazione di diversi indicatori su tutte e tre le scansioni temporali (vedi grafici), sussistono concrete possibilità per un rialzo in stile Dicembre 2004/Dicembre 2005 con punto di partenza questo trimestre.

  2. Inoltre, ragionando da un punto di vista prettamente economico politico, tutti sappiamo che un petrolio così forte non giova a nessuno neanche al cartello OPEC e NON-OPEC.

  3. Per questo motivo, nel corso del trimestre entrante, reputiamo assai probabile un intervento congiunto di FED, BCE e Banca Centrale cinese a sostegno del Green Back per pilotarne un apprezzamento intorno al 10% forse anche qualcosa di più.

  4. Un rialzo del U$D del 10%, si tradurrebbe in un ribasso del petrolio Crude stimabile intorno ai 30/35$. Se questa circostanza si verificasse, le Borse ricomincerebbero a respirare tanto per il ribasso del petrolio quanto per l'iniezione di fiducia derivante dall'importate segnale fornito a livello politico economico (è scontato che l'operazione non verrebbe pubblicizzata ma se si verificasse, la matrice è ovvia).

Volendo sbilanciarsi in una previsioni assai azzardata, non è escluso che questa ipotetica mossa delle Banche Centrali, possa avvenire ora o in concomitanza con il raggiungimento dei minimi di Giugno 2006 da parte dei principali Indici USA e in particolare su quota 1175 per S&P500.

 

 

 

 

 

+++   ANSA - 05 Giugno 2008 14:04 ROMA - La Bce lascia i tassi invariati al 4%  +++  BCE: RIVEDE INFLAZIONE AL RIALZO, 3,2-3,6% IN 2008  +++  RIVEDE STIME CRESCITA 2008 EUROLANDIA, FRA 1,5% E 2,1%  +++  BCE: TRICHET, POSSIBILE AUMENTO TASSI A LUGLIO  +++   ANSA  +++

  Venerdì 13 giugno 2008   Venerdì 20 giugno 2008   Venerdì 27 giugno 2008  
       
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Considerazioni di carattere Tecnico :

La chiusura del primo semestre dell'anno, impone un'analisi accurata dei grafici mensili per fare il punto della situazione a distanza di circa 12 mesi dall'inizio della crisi creditizia e a 6 mesi dalla pubblicazione di Previsioni 2008.

Obiettivo di questa prassi, è quello di vedere ed eventualmente aggiustare le nostre conclusioni tecniche, in modo da supportare le scelte strategiche operate fino ad ora.

In questa sede dunque, non si guarderà ai grafici giornalieri e settimanali come avviene di consueto nelle sezione Situazione & Previsioni, ma punteremo l'attenzione solo sulla scansione mensile scansione che, lo ricordiamo, ha un forte impatto proiettivo in quanto, elimina molto della rumorosità tipica delle scansioni temporali minori.

 

Conclusioni precedenti

In Previsioni 2008 scrivevamo:

  1. Come si nota assai chiaramente, gli indici hanno cominciato a lateralizzare (DAX a parte) seppur con sprazzi di ottimismo (per noi ingiustificato) che hanno prolungato un rialzo troppo duraturo e non supportato da adeguati fondamentali macro nella sua parte finale e cioè gli ultimi 12/18 mesi.

  2. E' proprio in funzione di questo assunto, che si innestano le nostre previsioni per i prossimi 12 mesi:
    Se non ci saranno sorprese estremamente negative sul fronte credito, il Blocco Occidentale dovrebbe continuare a muoversi in laterale per tutto il primo semestre dell'anno (al massimo entro Settembre 2008).
    Il range è compreso fra i massimi già visti e i minimi di Agosto 2007. Entro questo semestre, la bolla creditizia sarà in parte riassorbita e il sistema comincerà lentamente a riprendere vitalità. Anche i listini reagiranno ma probabilmente, attenderanno solide conferme prima di riprendere la via del rialzo (è al momento difficile assegnare target price).

  3. Se invece ci saranno notizie veramente negative sempre sul fronte creditizio con conseguente sfondamento dei minimi di Agosto 2007, il nostro sistema stima una correzione massima intorno al 20% dai livelli attuali, correzione che riporterebbe le quotazioni sui livelli di Giugno 2006 (18 mesi fa). Da un punto di vista ciclico, questo scenario indubbiamente negativo, dovrebbe svilupparsi e compiersi entro Settembre 2008 con potenziale chiusura di anno all'insegna del recupero.

  4. IMPORTANTE - Se i principali Indici USA fossero stati tenuti a galla nell'ultimo trimestre del 2007 per non incidere sulle performance annuali, lo vedremo fra Gennaio e Febbraio 2008.
     

 

Situazione

Fino ad oggi, l'andamento dei principali indici USA e EURO, ha sostanzialmente rispettato le previsioni da noi argomentate da Agosto 2007 e specialmente da Gennaio 2008 in poi.

A questo punto, siamo alla resa dei conti e la domanda che tutti si pongono è, se gli Indici avranno la forza di reagire oppure capitoleranno di un altro 20% medio dai livelli attuali ?

Da Gennaio a oggi, sia attraverso gli aggiornamenti che tramite i nostri Analisti di Riferimento, abbiamo sempre mostrato un cauto ottimismo sul progressivo stemperamento della crisi creditizia e di conseguenza, sulla lateralizzazione dei mercati anche se, un ritorno sui minimi di Marzo 2008, era stato previsto.

Meno prevista e argomentata, è stata invece l'eventualità di una rottura decisa dei minimi di Marzo '08 con conseguente possibile capitolazione delle borse occidentali.

 

  1. La Long Black Candle disegnata da S&P500 e Dow Jones nel mese di Giugno, è piuttosto preoccupante (oltre a tutto il Dow si è portato sotto i minimi di Marzo '08). Diverso il discorso per lo S&P500 che staziona sui minimi e specialmente per il Nasdaq C., che continua a dimostrare una notevole forza relativa su base comparativa. Detta divergenza peraltro, conferma la matrice esclusivamente finanziaria di questa crisi.

 

USA - NASDAQ C.  Index   USA - S&P500 Index   USA - DOW JONES  Index
         
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Grafico candlestick - Mensile   Grafico candlestick - Mensile   Grafico candlestick - Mensile

 

  1. La Long Black Candle disegnata dagli Indici USA, si è ovviamente prodotta anche sui grafici mensili dei principali Indici europei. In particolare DJ Euro Stock, CAC40 e MIB30, sono andati sotto i minimi di Marzo '08 mentre DAX30, SMI e FTSE100 si stanno per il momento limitando a doppiarli.

  2. Gli Indicatori mensili non sono in ipervenduto e la candela di Giugno, si è formata in assenza di gap down (Nasdaq C. a parte - vedi parte strategica). Questi due fattori, rafforzano la tesi di una possibile continuazione della fase di debolezza nei mesi a venire.

 

Germania - DAX30  Index   Francia - CAC40 Index   Italia - MIB30  Index
         
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Grafico candlestick - Mensile   Grafico candlestick - Mensile   Grafico candlestick - Mensile
         
Regno Unito - FTSE 100 Index   Svizzera - SMI Index   Area €uro - DJ EURO STOXX  Index
         
   
Grafico candlestick - Mensile   Grafico candlestick - Mensile   Grafico candlestick - Mensile

 

  1. Diverso il discorso per i principali Indici Asia, dove troviamo un Nikkei225 e Topix già in ipervenduto e piuttosto forti rispetto agli Indici occidentali (hanno perso meno su base comparativa) e un indice Hang Seng, non certamente in splendida forma ma comunque ancora sopra i minimi di Agosto 2007.

 

Giappone - NIKKEI 225 Index   Giappone - TOKYO TOPIX Index   Hong Kong - HANG SENG Index
         
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Grafico candlestick - Mensile   Grafico candlestick - Mensile   Grafico candlestick - Mensile

 

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Previsione

  1. Per gli Indici USA, siamo ancora convinti della validità dei minimi di Giugno 2006 e dunque, ne ribadiamo la valenza tecnica atta a contenere eventuali pressioni ribassiste ma, volendo guardare al peggio, una rottura decisa anche di questi livelli tecnici cruciali, potrebbe riportare le quotazioni sui livelli di Agosto 2004 (Dow 9700, S&P500 1050 e il Nadaq Composite a 1800).

  2. A parte il DAX30, la situazione degli Indici Area Euro e Europa si complicherebbe in modo notevole nel caso in cui  gli Indici USA rompessero i minimi di Giugno 2006 con possibili escursioni, anche in questo caso, verso il livello temporale di Aprile 2005 o addirittura Agosto 2004 (escluso il DAX30 per il quale viene stimato un target intorno a quota 5000).

  3. Differente il caso degli Indici Asia qui analizzati di cui rimandiamo la trattazione al prossimo agg. nella sezione Situazione & Previsioni.

In conclusione, se non si svilupperà subito un rimbalzo pari almeno al 50% del ribasso accusato nel mese di Giugno, si sono purtroppo create le condizioni, per nuovi dolorosi affondi che tuttavia, potrebbero essere rapidi sul modello di quanto già visto a Gennaio '08.

 

 

 

 

 

  Sabato 28 giugno 2008   Sabato 28 giugno 2008   Domenica 29 giugno 2008  
       
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Considerazioni di carattere Strategico :

 

  1. Attraverso l'intervento del 22 Agosto '07, abbiamo messo al riparo tutte le plusvalenze realizzate su tutti gli asset, abbiamo dimezzato tutti gli investimenti in essere pur con l'opzione di uscita totale e sono stati bloccati tutti gli acquisti.

  2. A distanza di quasi 1 anno, possiamo dire che la strategia operata è stata calzante consentendoci di evitare uscite in massa su ipotetici tracolli che, fino ad ora, non si sono verificati e evitandoci sonore cantonate, non effettuando entrate (premature) su presunti minimi rilevanti.

  3. Ora, la Long Black Candle di Giugno '08, prelude a nuovi corposi ribassi ed è dunque necessario prepararsi al peggio. Per questo, siamo in attesa di stimare il prossimo rimbalzo (TP 2376,29 Nasdaq C.) nell'ambito del quale, potremmo intervenire allo stesso modo di Agosto '07, liquidando integralmente ciò che rimane delle posizioni.

Forse, anche in questa porzione storica, il nostro sistema neurale ha avuto ragione sulla componente umana rappresentata dalla comunità analisti di Studio CFA.

Ricordiamo infatti, che l'intervento di portafoglio del 22 Agosto '07 fu arbitrario (cioè sganciato dal N.I.O.S.), in virtù di alcune news allarmanti che a quel tempo passarono pressoché inosservate ma che furono il preludio di quanto poi accaduto.

Il sistema, lo ricordiamo, ha invece aspettato liquidando tutte le posizioni fra Gennaio e Febbraio 2008 (vedi EXTRA 20/05/08).