+++   Dollaro e inflazione deprimono le Borse   +++   La Banca Centrale Cinese porta lo Yuan ai massimi di 8 anni   +++   Oro e petrolio stornano dalle quotazioni record   +++

  Sabato  6  maggio 2006   Sabato  13  maggio 2006   Martedì  16  maggio 2006  
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Nelle tre prime pagine del Sole 24 Ore qui sopra esposte, è riassunta in modo efficace, l'attuale situazione dei mercati finanziari mondiali. E' necessario a nostro avviso, cercare di chiarire il momento storico, in modo da non creare situazioni di allarmismo ingiustificato e tentare di gestire al meglio questo delicato periodo.

Nel corso delle ultime due settimane, tutti i mercati hanno stornato più o meno vistosamente; in sintesi:

  1. Fondi Azionari USA, EURO, ASIA, PAESE, SETTORIALI Gl. - hanno ritracciato pesantemente

  2. Fondi Obbligazionari Gov. USD   -   continua il crollo causato da Bernanke

  3. Fondi Obbligazionari Gov. EURO -  non hanno beneficiato del vistoso recupero della moneta unica

  4. Fondi Obbligazionari P. emergenti  - non stanno reagendo ai ribassi

  5. Materie Prime - anch'esse hanno ritracciato in maniera consistente (ma era atteso)

 

Analizziamo sinteticamente i motivi di questi storni generalizzati:

  1. Banca Centrale USA -  è stata la responsabile dell'improvviso crollo del Dollaro che ha intaccato non solo la performance dei Fondi Obbl. Gov. USD, Emergenti, Gov. Internazionali, Az. America in genere e Az. GL. Settoriali (esclusi Energia e MP) ma di tutti i Fondi Comuni denominati in valuta USA. inoltre, gli ultimi dati sull'inflazione, lasciano presagire ulteriori rialzi dei tassi da parte della FED.

  2. Banca Centrale Europea - l'aumento delle pressioni inflazionistiche nell'Area Euro rende inevitabili ulteriori rialzi dei tassi peraltro già annunciati da Trichet. Un simile scenario, sta già influenzando negativamente il trend dei Fondi Obbl. Gov. € ma potrebbe intaccare anche quello dei Fondi Az. Europa.

  3. Banca Centrale del Giappone - se Brenanke è stato fin troppo chiaro nel corso dell'audizione del 27 Aprile 2006, così non si può dire per la Boji che, in un primo momento, aveva ufficializzato ai mercati l'intenzione di abbandonare la politica del tasso zero ma, dopo circa 15 giorni, ha diffuso un'altro comunicato dove ha dimostrato notevole incertezza sui tempi di avvio di questa politica restrittiva. Di conseguenza, la borsa di Tokio ha reagito male all'incertezza della Boji generando un falso segnale sullo sfondamento di quota 17.000 punti Nikkei e cominciando poi a ritracciare.

  4. Banca Centrale Cinese - la rivalutazione dello Yuan (ai massimi degli ultimi 12 anni), rappresenta una variabile al momento difficilmente quantificabile ma sicuramente, segnala che qualcosa sta cambiando nella politica monetaria seguita da Pechino.

 

Questi 4 punti rappresentano a nostro avviso sul piano fondamentale, la chiave di lettura di quanto sta accadendo sui mercati finanziari mondiali.

 

Attraverso questa breve Rassegna Stampa, abbiamo voluto chiarire alcuni aspetti di natura fondamentale che verranno approfonditi verbalmente direttamente dai nostri Analisti di riferimento e che fungono da supporto a quanto verrà riportato in sede di aggiornamento nelle varie sezioni del Servizio Promotori.