Aggiornamento Extra 28 Novembre 2006

 

Oggetto: chiarimenti in merito all'attuale situazione dei principali mercati azionari e valutari.

Nel corso dell'ultimo trimestre, abbiamo sempre sostenuto la tesi dell'eccesso di ottimismo che a nostro avviso si respira sulle principali piazze finanziarie del pianeta. In questa sede, vorremmo cogliere l'occasione, per chiarire i motivi del nostro sentiment alla luce dei recenti ribassi (ribassi che comunque non sono al momento significativi sotto il profilo tecnico).

 

Considerazioni di carattere fondamentale :

Sotto il profilo fondamentale, vediamo sinteticamente (dati alla mano), perchè non siamo ottimisti come i mercati e di conseguenza perchè, secondo noi, i mercati stanno sottovalutando alcuni fattori di cruciale importanza:

  1. MASSA MONETARIA, ECCESSO DI LIQUIDITA' e ALTRI RISCHI SISTEMICI - l'eccesso di liquidità presente nel sistema finanziario mondiale, è ulteriormente salito anche in concomitanza delle politiche restrittive operate dalle principali Banche Centrali nell'ultimo biennio. Lo stesso Trichet, ha ammesso che proprio l'eccesso di liquidità, è stato uno dei fattori che hanno maggiormente inciso sulle decisioni in materia di tassi da parte della BCE (vedi articoli 1 e 2) Anche Bernanke, ha sottilmente affrontato il problema parlando però di derivati e del loro incremento esponenziale (vedi articolo).

  2. DEFICIT USA IN AUMENTO e MENO CAPITALI ESTERI NEGLI USA - Il deficit USA, continua ad aumentare (vedi articolo) e non è scontato che i capitali esteri continuino a finanziarne la copertura (vedi articolo)

  3. FORTE RALLENTAMENTO DEL MERCATO IMMOBILIARE, CALO PRODUTTIVITA' E CALO DEI CONSUMI USA - Le nostre proiezioni sulla situazione del mercato immobiliare USA  (vedi articoli 1 - 2 - 3) che già un semestre fa anticipavano un brusco rallentamento, si sono rivelate esatte ma i mercati azionari, hanno continuato a salire incuranti dei potenziali effetti collaterali su produttività (vedi articolo)  e consumi (vedi articolo).

  4. MENO RISERVE VALUTARIE IN USD DA PARTE DELLE BANCHE CENTRALI - L'ipotesi appena ventilata (poi corretta), dal numero uno della Banca Centrale cinese (vedi articolo) in merito a una possibile riallocazione degli astronomici asset in dollari USA accumulati dalla Cina, ha scatenato un putiferio a scoppio ritardato sui mercati valutari. E' infatti questo l'episodio che a nostro avviso, ha portato la valuta USA, sotto i minimi di Maggio 2006 (vedi articolo).

  5. ECCESSIVO OTTIMISMO DELLE BORSE ANCHE DOVUTO ALLE FUSIONI RECORD - Il record di fusioni e aggregazioni (vedi articolo), ha distolto l'attenzione dei mercati, dai fondamentali macroeconomici fungendo da propellente. Tuttavia da più parti, non sono mancate le perplessità (vedi articolo).

  6. RIBASSO DELLE MATERIE PRIME CONSIDERATO COME INVERSIONE DI TENDENZA - Il forte ribasso delle materie prime, è stato frettolosamente etichettato come inversione di tendenza (vedi articolo) e i mercati così rassicurati sul fronte inflazionistico, hanno protratto il rialzo partito a Giugno 2006.

Come si evince da questa rassegna, molti nodi sono ancora da sciogliere, per questo, riteniamo ingiustificato l'ottimismo dei mercati azionari. Tuttavia, questo non significa che i mercati, debbano crollare ma più semplicemente lateralizzare in virtù di un quadro macro, per niente sano ma tuttora in gestazione e dunque, foriero di sorprese che potrebbero anche essere positive (ma ci vorrà ancora tempo).