A circa un mese dal precedente aggiornamento EXTRA (vedi Extra 05 Settembre 2006),  pubblichiamo un nuovo aggiornamento "onnicomprensivo" per sintetizzare l'attuale situazione dei principali mercati di riferimento.

 

Considerazioni di carattere generale e fondamentale :

  1. La FED, ha smesso di alzare i tassi ma la decisione non è mai stata raggiunta all'unanimità.

  2. Il mercato immobiliare (vero motore della crescita USA dell'ultimo triennio), è in forte rallentamento anche se gli ultimi dati sono stati sopra le attese.

  3. La contrazione del settore immobiliare, sta riducendo il potenziale di crescita dell'economia USA e il graduale rialzo dei tassi operato dalla FED, sta continuando a logorare i consumi degli americani.

  4. Wall Street, invece di preoccuparsi sull'entità del rallentamento economico, ha continuato a salire portando il Dow a un soffio dal massimo storico.

  5. Incredibilmente negli USA, si scommette su un prossimo taglio dei Fed Funds senza tenere conto dell'appiattimento delle curve dei tassi a breve e lungo termine, fenomeno che da sempre, preannuncia recessioni più o meno pronunciate

  6. Il forte ribasso delle materie prime, ha contribuito a dare slancio ai listini azionari fugando le preoccupazioni in materia di inflazione (quelle stesse preoccupazioni, che avevano causato il ribasso di Maggio/Giugno).

  7. L'apertura diplomatica dell'Iran sulla questione nucleare, ha rasserenato il clima sul fronte geo-politico favorendo la caduta delle quotazioni petrolifere e l'ascesa delle borse.

Sotto il profilo fondamentale, a nostro avviso, è prematuro scommettere su un eventuale taglio dei tassi FED entro il primo trimestre del 2007 e sarebbe meglio concentrare l'attenzione sull'entità del rallentamento USA. E' vero che i mercati giocano d'anticipano, ma in questo caso ci sembra eccessivo scontare il rallentamento in corso puntando già sulla prossima fase di espansione economica proprio perchè i tempi, potrebbero dilatarsi e i mercati azionari mal digeriscono le fasi di stallo.

Inoltre, sebbene il ribasso delle materie prime sia stato consistente, non si è ancora vista l'entità del recupero e dunque, non è il caso di considerare come superato il problema dell'inflazione (anche perchè, non sono solo le materie prime che incidono sui prezzi e tanto meno sulle scelte del FED).

In conclusione, riteniamo artificioso questo clima positivo che si respira oltre Oceano e non vorremmo che questa brezza serena, possa in breve tempo trasformarsi in tempesta proprio perchè, i mercati azionari, stanno scontando con eccessivo anticipo e leggerezza scenari macroeconomici ancora in gestazione e dunque forieri di sorprese che potrebbero anche essere estremamente negative sortendo reazioni repentine altrettanto negative.

 

 

Considerazioni di carattere tecnico :

  1. Il fatto che il Dow sia sui massimi storici, ha un notevole impatto psicologico ma non tecnico. Ricordiamo a questo proposito che il Dow, è un indice diverso da tutti gli altri perchè calcolato con medie ponderate diverse da quelle della maggior parte degli Indici azionari più rappresentativi. Il sistema di calcolo dell'Indice Dow Jones, è ancora quello proposto dal suo creatore nei primi del '900 e così è rimasto (pur con qualche adattamento) fino a oggi. Come anticipato nelle Previsioni 2006 (vedi articolo), non è escluso un'ulteriore rafforzamento del Dow ma quota 12.000, 12.500 dovrebbe rappresentare, a nostro avviso, un top difficilmente superabile per motivi di carattere ciclico e temporale.

 

DOW JONES Index   S&P 500 Index   NASDAQ C. Index
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Grafico lineare -  STORICO GIORNALIERO   Grafico lineare -  UP TREND di MEDIO PERIODO   Grafico candlestik -  DETTAGLIO GAP ULTIMO PERIODO

 

  1. Molto più significativa è invece la dimostrazione di forza dello S&P500 che ha recuperato interamente la correzione precedente, mantenendo inalterato l'up trend in essere da Agosto 2004.

  2. Il Nasdaq e alcuni indici europei (vedi grafico CAC40 e MIB30), hanno colmato i grossi gap che si erano lasciati dietro a Maggio 2006 (previamente segnalati - vedi grafici, rette azzurre) e a questo punto, diventa veramente difficile capire quale sarà la direzione per il prossimo trimestre. Il Nasdaq ad esempio, ha lasciato aperto un grosso gap up a quota 2115 nella seduta post ferragosto cioè a circa il 6% sotto i livelli attuali (vedi grafico, retta rossa). La colmatura di detto gap, rappresenterebbe un ottimo livello tecnico di ritracciamento su cui impostare eventuali nuove operazioni.

 

DAX 30 Index   CAC 40 Index   MIB 30 Index
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Grafico candlestik -  ULTIMO PERIODO   Grafico candlestik -  DETTAGLIO GAP ULTIMO PERIODO   Grafico candlestik -  DETTAGLIO GAP ULTIMO PERIODO

 

  1. La maggior parte dei nostri indicatori tecnici, segnalano una situazione tendente all'ipercomprato su scala giornaliera, non possiamo dunque escludere un ritracciamento nel giro di 2/4 settimane, tuttavia, a livello settimanale e mensile, è possibile un ulteriore rafforzamento nel corso del prossimo trimestre. Molto dipenderà dall'entità del prossimo auspicabile storno.