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Aggiornamento EXTRA 09 Settembre 2008
 
+++  ANSA  +++  08 Settembre 2008 19:41 MILANO  --  EUROPA RECUPERA 200 MLD,E' IL MIGLIOR RIALZO DEGLI ULTIMI 6 MESI  +++  Tokyo (chiusura) +3,3% - Hong Kong (chiusura) +3,8% - Londra (chiusura) +3,9% - Parigi (chiusura) +3,4% - Francoforte (chiusura) +2,2% - Milano (chiusura) +3,1% - Madrid (chiusura) +3,7% - Amsterdam (chiusura) +2,4% - Stoccolma (chiusura) +3,7% - Zurigo (chiusura) +2,8% - Jones (in corso) +1,3%. +++  ANSA +++   08 Settembre 2008 19:41 MILANO
 
  Mercoledì  3  settembre 2008   Sabato  6  settembre 2008   Sabato  6  settembre 2008  
       
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Considerazioni di carattere Generale :

I nostri inviti alla prudenza dovuti alla "nebulosità" della questione GSE, inviti che peraltro hanno determinato la liquidazione definitiva (15/07/08) della maggior parte degli asset rimasti in portafoglio, sono stati più che confermati dall'euforica reazione dei mercati nella giornata di Lunedì 08 Settembre.

Appare dunque chiaro, che proprio le sorti di Freddie Mac e Fannie Mae (F&F), hanno tenuto sulla corda i mercati da fine Luglio a oggi e probabilmente, la situazione non è ancora risolta del tutto.

L'intervento del Tesoro USA in merito alle due società GSE, richiede una sintetica ma specifica trattazione proprio perché, come più volte scritto nei vari report (vedi anche 19/08/08), e argomentato dai nostri Analisti di riferimento a tutta la clientela, Freddie Mac e Fannie Mae rappresentano lo snodo della crisi creditizia e dalla modalità del loro salvataggio, dipende la futura evoluzione della crisi stessa.

IMPORTANTE - In questo Extra, analizzeremo in chiave cronologica l'evoluzione della vicenda F&F, per dimostrare come FED, Tesoro e Amministrazione Bush, abbiano più o meno volutamente sottostimato la grave crisi delle due società GSE, e siano corsi ai ripari, una volta chiarita l'irrimediabile posizione debitoria di entrambe gli Istituti.

Quest'analisi è di vitale importanza perché il nuovo interveto di salvataggio al pari del precedente, presenta lati oscuri sui quali tenteremo di fare chiarezza, grazie alle informazioni non ufficiali che ci vengono da fonti indipendenti USA con cui Studio CFA, collabora attivamente.

 

 

Cronologia comunicazioni ufficiali su vicenda società GSE :

 

Data e ora

Titolo articolo
 
1

10/07/08 - 22:24

2

11/07/08 - 14:50

3

11/07/08 - 16:31

4

14/07/08 - 08:53

5

14/07/08 - 20:09

6

15/07/08 - 19:48

7

16/07/08 - 17:03

8

16/07/08 - 19:51

9

16/07/08 - 22:46

10

20/07/08 - 17:59

11

22/07/08 - 14:48

12

22/07/08 - 16:05

13

23/07/08 - 19:42

14

26/07/08 - 19:06

15

30/07/08 - 14:32

 

 

 
16

18/08/08 - 20:21

17

20/08/08 - 20:10

18

20/08/08 - 22:33

19

22/08/08 - 15:53

20

25/08/08 - 11:55

21

25/08/08 - 19:52

 

 

 

 

 

  1. La vicenda F&F, comincia direttamente in Borsa quando la girandola di indiscrezioni sul dissesto delle due società, amplifica i ribassi a livelli impensabili (1).

  2. I rumors si fanno sempre più insistenti e FED e Amministrazione Bush intervengono. Paulson dice che non serve intervento governativo per il salvataggio e 5 giorni dopo, lo segue a ruota Bernanke che decanta la "solidità" di entrambe le agenzie e parla di opzione nazionalizzazione solo nel lungo termine (3 - 7 - 8).

  3. Dietro le varie rassicurazioni (9) e specialmente grazie all'intervento della SEC, che impone il divieto di "shortare" F&F più altre 17 società, la situazione magicamente si riprende e il ritiro del veto da parte di Bush con la conseguente approvazione del piano di salvataggio da 300 mld$ da parte del Congresso (12 - 13 - 14 - 15), riporta un pò di calma (apparente).

  4. Intanto però, la FED parte con il controllo accurato dei conti di F&F (11).

  5. In concomitanza con la fine del periodo di blocco degli Short imposto dalla SEC (scaduto il 13/08/08), ricomincia il calvario, e le due società cercano in tutti i modi di rastrellare capitali freschi per tamponare le esigenze di liquidità più impellenti (16 - 18 - 19). Intanto, a livello governativo, diventa sempre più chiara l'inefficacia dell'intervento di Luglio.

 

 

Data e ora

Titolo articolo
 
22

07/09/08 - 17:06

23

08/09/08 - 10:44

24

08/09/08 - 11:02

25

08/09/08 - 13:18

26

08/09/08 - 13:30

27

08/09/08 - 13:45

28

08/09/08 - 13:58

29

08/09/08 - 17:52

30

08/09/08 - 18:46

31

08/09/08 - 19:55

     

 

Domenica 07 Settembre verso le 16,40, viene ufficializzata la notizia della nazionalizzazione delle due società, grazie all'intervento del Tesoro USA (22).

All'ovvio plauso dei Governatori delle varie Banche Centrali (23) e alle altrettanto ovvie rassicurazioni da parte delle varie società di rating (25), seguono interessanti commenti come quello dello stesso Ministro Paulson che, incredibilmente, dice di non conoscere il costo dell'operazione di salvataggio, e dell'Ex Presidente FED William Poole che parla di costi per 300mld$ (26 - 28).

Parallelamente, si scatena la reazione sul mercato dei default dove vengono messi in liquidazione  titoli per un valore pari a 1,47 trilioni di dollari (27).

Stranamente il dollaro si rafforza sull'€uro (30).

Per fortuna, a livello politico, si scatenano proteste e richieste di chiarimenti in merito alla nazionalizzazione proprio perché, restano aperti diversi interrogativi sui costi e non solo (29 - 31).

NOTA - I titoli evidenziati in giallo, sono i più interessanti e rappresentativi dell'intera vicenda.

 

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Il punto di vista della Comunità Analisti Studio CFA :

Dopo un close terrificante come quello di oggi a Wall Street (09/09/08), queste conclusioni sembrano essere ovvie se non fosse per il fatto, che sono state redatte nella giornata di ieri, quando la Comunità Analisti CFA, si è riunita in sessione conference/call notturna, per discutere dei motivi e del potente rimbalzo messo a segno da tutti i listini del mondo (Shanghai a parte) nella seduta del 08/09/08.

Stiliamo un quadro per punti, per sottolineare le nostre perplessità sull'operazione Paulson:

  1. La nazionalizzazione di F&F, è stato un passo obbligato perché, molto probabilmente, la radiografia dei conti operata dalla FED (11), ha messo a nudo la drammaticità dei conti delle 2 società.

  2. Come si è potuto notare in cronologia, la nazionalizzazione di F&F, ha richiesto un intervento congiunto dei Ministeri del Tesoro di USA, Giappone e Cina (24), essendo questi ultimi, fortemente esposti nel capitale di entrambe le Agenzie.

  3. Da fonti non ufficiali, sappiamo che il costo presunto del salvataggio non è stato di 300mld$ ma di 1300mld$ e, la parte del leone ovviamente, l'hanno fatta gli USA.

  4. La nazionalizzazione di fatto, non risolve il problema a livello creditizio, ha solo spostato la proprietà delle Società che da semi-private, sono diventate pubbliche a tutti gli effetti. Se il Governo USA scaricherà sui contribuenti tutte le perdite attuali e potenziali (saranno molte di più entro i prossimi 12 mesi), gli USA questa volta non impiegheranno mesi per riprendersi come dice il Ministro Paulson (10) ma anni. Facendo un tanto rapido quanto approssimativo calcolo, per assorbire perdite derivanti da un flottante di 5 trilioni di dollari senza incidere in maniera consistente sul PIL, gli USA dovrebbero veleggiare a un tasso di crescita del 3,7% annualizzato per i prossimi 5/8 anni.

  5. Molto importante per noi, è stato valutare l'impatto del salvataggio, sul mercato dei Credit Default Swap (27) a seguito del non dichiarato ma scontato fallimento di F&F. Per il momento, la messa in liquidazioni di contratti per un valore di più di un trilione di dollari, sembra non aver sortito alcun effetto domino ma è ancora presto per cantare vittoria e comunque, restano molti altri problemi irrisolti che continuano a minare un mercato opaco che, lo ricordiamo, dovrebbe valere circa 50 trilioni di dollari USA.
     

Attendiamo e continuiamo a monitorare attentamente gli sviluppi della crisi, senza volerci sbilanciare in previsioni di mercato che al momento, sarebbero quanto mai azzardate.

 

 

 

 

 

  Domenica  7  settembre 2008   Martedì  9  settembre 2008   Martedì  9  settembre 2008  
       
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Mutui Usa: Tesoro prende controllo di Fannie e Freddie

07 Settembre 2008 17:06 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 7 SET - Il Tesoro americano e' sceso in campo per salvare Fannie Mae e Freddie Mac, le due agenzie semipubbliche colossi dei mutui immobiliari. Il ministro del Tesoro, Henry Paulson, ha annunciato un piano che prevede un commissariamento delle due agenzie e l'acquisto da parte del Dipartimento del Tesoro delle azioni privilegiate dei due istituti. L'operazione e' stata decisa per evitare una 'grave tempesta' sui mercati finanziari 'negli Usa e nel resto del mondo', ha detto Paulson. I vertici di entrambe le istituzioni sono stati sostituiti: Herb Allison, un ex vicepresidente di Merrill Lynch e' il nuovo capo di Fannie Mae mentre David Moffett, ex vicepresidente di Us Bancorp, e' stato messo al timone di Freddie Mac. Paulson ha detto che le azioni sono state decise perche' 'Fannie Mae e Freddie Mac sono cosi' interconnesse nel nostro sistema finanziario che un fallimento dell'una o dell'altra avrebbe provocato una grave tempesta nei nostri mercati finanziari in patria e in tutto il mondo'. L'operazione su Freddie e Fannie e' la seconda in pochi mesi da parte dell'amministrazione Bush: in primavera la banca d'affari Bear Stearns, sull'orlo del fallimento, e' stata venduta alla JP Morgan Chase in un affare sostenuto dalla Federal Reserve bank di New York.(ANSA).

 

 

 

BORSA: FANNIE-FREDDIE, TITOLI PRECIPITANO IN EUROPA

08 Settembre 2008 10:15 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 8 SET - Le due agenzie sono state declassate dagli analisti di Citigroup, Lehman Brothers e Credit Suisse. Citigroup in particolare ha fissato un prezzo-obbiettivo per Fannie di 32 cents, vale a dire il 96% in meno, mentre il taglio per Freddie è del 95% a 31 centesimi di dollaro. A sua volta Lehman Brothers ha espresso il giudizio di 'equal weight' anziché di 'overweight' sul conto dei titoli, vale a dire che si tratta di azioni le cui prospettive si sono ormai deteriorate. Credit Suisse ha ridotto invece il prezzo-obbiettivo ad un dollaro su entrambi i titoli. Da inizio anno, prima del crollo odierno, Fannie e Freddie avevano già vista la loro capitalizzazione ridursi dell' 80%. (ANSA).


 

 

MUTUI: FANNIE-FREDDIE, PRIMI OK DA BANCHIERI CENTRALI

08 Settembre 2008 10:44 BASILEA - di ANSA
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(ANSA) - BASILEA, 8 SET - Arrivano i primi pareri positivi dei banchieri centrali al salvataggio da parte delle autorità statunitensi di Fannie Mae e Freddie Mac. Riuniti a Basilea presso la Banca dei Regolamenti Internazionali, alcuni dei governatori delle banche centrali hanno espresso commenti favorevoli alla nazionalizzazione delle due società attive nel campo dei mutui, da tempo sull'orlo del fallimento. "Dal mio punto di vista, è positivo", ha spiegaqto Zhou Xiaocuhan, governatore centrale della Cina, aggiungendo che l'operazione potrebbe avere risvolti importanti per gli investitori del Paese. "Sicuramente gli investitori cinesi hanno una certa esposizione" nei confronti del mercato americano, "quindi penso che daranno il benvenuto a questa nuova politica". Per quanto riguarda la Banca Popolare Cinese, Zhou, ha comunque sottolineato che "serve più tempo per studiare la mossa". Commenti favorevoli anche dal governatore della Bank of Japan, Masaaki Shirakawa: "Apprezziamo le azioni delle autorità Usa. Prevediamo che possano stabilizzare il mercato dei mutui americano ed i mercati finanziari internazionali". Due pareri che confortano quanto già dichiarato in precedenza da Joseph Yam, banchiere centrale di Hong Kong, che ha apprezzato "l'effetto tranquillizzante" che l'operazione potrebbe avere a livello globale su "un mercato decisamente sotto stress". Più cauto il governatore della Polonia, Slawomir Skrzypek, secondo il quale l'operazione si muove a metà fra il rischio "di moral hazard e l'importanza di salvare banche così importanti per il sistema finanziario americano".(ANSA).


 

 

MUTUI: FANNIE-FREDDIE, CINA E GIAPPONE MAGGIORI INVESTITORI

08 Settembre 2008 11:02 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 8 SET - La Cina ed il Giappone sono i due Paesi maggiormente coinvolti nelle obbligazioni emesse da Fannie Mae e Freddie Mac, le due agenzie statunitensi del credito immobiliare salvate ieri dal Tesoro. Infatti in base a dati elaborati dallo stesso Tesoro statunitense, la Cina (la rilevazione è aggiornata a metà dello scorso anno) era in possesso di 376 miliardi di dollari di bond emessi dalle agenzie, mentre il Giappone si poneva al secondo posto fra i sottoscrittori con 229 miliardi di dollari. (ANSA).


 

 

MUTUI: SALVATAGGIO FANNIE-FREDDIE NON TOCCA RATING STATO USA

08 Settembre 2008 13:18 MILANO - di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 8 SET - Il salvataggio deciso ieri dal Tesoro Usa delle due agenzie semipubbliche di garanzia sui mutui Fannie Mae e Freddie Mac non tocca il rating sovrano degli Stati Uniti d'America, quello cioé assegnato allo Stato. E' quanto scrivono, in un rapporto, le agenzie Standard and Poor's e Moody's che confermano così i rating AAA e Aaa assegnati.
 

 

 

MUTUI: PAULSON, NON SO QUANTO COSTA SALVARE FANNIE-FREDDIE

08 Settembre 2008 13:30 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 8 SET - "Non so quanto costerà allo stato attuale il salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac, in quanto non è stata fatta alcuna analisi specifica al riguardò. Lo ha detto il segretario al Tesoro Usa, Henry Paulson, in un' intervista all' emittente CNBC, di cui Bloomberg ha diffuso alcuni passaggi. Paulson ha affermato che l' intervento si è reso necessario perché alcuni grandi investitori esteri fra l' altro erano riluttanti ad acquisire titoli emessi dai due colossi. Paulson ha aggiunto che la decisione non è stata influenzata da motivi politici, in vista delle elezioni presidenziali ed ha aggiunto che Fannie e Freddie continueranno a finanziare i prestiti immobiliari. (ANSA).
 

 

 

MUTUI: S&P conferma rating Fannie-Freddie

08 Settembre 2008 13:37 MILANO - di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 8 SET - L'agenzia Standard and Poor's ha confermato i rating AAA per il lungo termine e A-1+ per il breve di Fannie Mae e Freddie Mac. La conferma all'indomani della decisione del Tesoro Usa di procedere al salvataggio delle due agenzie semipubbliche di garanzia sui mutui. Le prospettive (outlook) sono stabili.

 

 

MUTUI: TRICHET, BENE AZIONE USA SU FANNIE E FREDDIE

08 Settembre 2008 13:44 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 8 SET - "E' una decisione importante e benvenuta, tenuto conto delle circostanze. Le autorità Usa hanno dimostrato che c'é la capacità di prendere le decisioni appropriate al momento opportuno". Così il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, nel ruolo di presidente del Global Economy Meeting, commenta al termine della riunione dei banchieri centrali presso la Bri la decisione del Tesoro Usa di salvare Fannie Mae e Freddie Mac.(ANSA).

 

 

MUTUI: derivati sul rischio, scatta default

08 Settembre 2008 13:45 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 8 SET - Il salvataggio delle agenzie Fannie Mae e Freddie Mac fara' scattare le procedure di default per i titolari di derivati sul rischio. In una comunicazione ai propri membri l'ISDA, International Swaps and Derivatives Association, annuncia che verranno liquidate le posizioni, in tutto 1,47 trilioni di dollari. Tredici fra i maggiori operatori sui credit-default swaps si sono detti d'accordo nel ritenere che il salvataggio da parte del Tesoro Usa rappresenti a tutti gli effetti un dissesto.
 
 
 

 

MUTUI: POOLE, PIANO SALVATAGGIO POTREBBE COSTARE 300 MLD DLR

08 Settembre 2008 13:58 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 8 SET - Il piano di salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac potrebbe costare al Tesoro statunitense fino a 300 miliardi di dollari. E' quanto ha detto William Poole, ex presidente della Fed di Saint Louis, in un' intervista a Bloomberg. In precedenza il segretario al Tesoro Paulson in un' intervista alla CNBC aveva precisato di non sapere a quanto ammonteranno i costi dell' intervento annunciato ieri. (ANSA).
 

 

MUTUI: FANNIE-FREDDIE; TESORO USA INCASSA OK GOVERNATORI/ANSA

08 Settembre 2008 16:16 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - La nazionalizzazione di Fannie Mae e Freddie Mac raccoglie consensi fra i banchieri centrali. Riuniti a Basilea presso la sede della Banca per i Regolamenti Internazionali, i governatori del G-10 hanno dato il "benvenuto a questa operazione molto importante", come ha spiegato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, nelle sue vesti di numero uno del Global Economy Meeting. Il salvataggio dei due colossi dei mutui, le cui difficoltà economiche continuavano a pesare sull'andamento dei mercati, ha raccolto in particolare i consensi di Giappone e Cina che, non a caso, sono i Paesi maggiormente esposti verso le due società americane che passeranno sotto il controllo del Tesoro statunitense, guidato da Henry Paulson. Secondo Trichet, la mossa di ieri evidenzia "la capacità delle autorità di prendere le decisioni appropriate al momento opportuno". Nessuna critica quindi, in linea con la maggior parte dei pareri emersi a margine dell'incontro. Unica voce fuori dal coro, il polacco Slawomir Skrzypek, che ha alimentato timori su un possibile 'moral hazard': la paura cioé che le istituzioni finanziarie si sentano ora maggiormente incentivate ad assumere posizioni rischiose, sapendo di poter contare, nella peggiore delle ipotesi, sul paracadute pubblico. Trichet non ha però voluto commentare la questione, né tantomeno rispondere a chi gli chiedeva se la decisione del Tesoro Usa fosse stata accolta dai banchieri più con sollievo o con incertezza sul futuro, limitandosi a ripetere che l'operazione è "molto importante, considerate le circostanze attuali". Cioé il timore di nuovi fallimenti con disastrosi effetti a catena sulle borse di tutto il mondo, che non riescono a uscire dalla crisi dei subprime nata ormai più di un anno fa. Anche perché "i mercati stanno subendo correzioni decise e prevediamo che il processo continuerà. E' fondamentale che le banche centrali rimangano allerta" e continuino a monitorare il mercato del credito. Sul fronte macroeconomico, notizie confortanti arrivano dalla crescita, che rimane "molto positiva e significativa, anche se allo stesso tempo osserviamo un certo grado di rallentamento", ha spiegato Trichet, sottolineando però come siamo di fronte a "un livello anormale di inflazione". Ma se la crescita, dopo un ulteriore rallentamento potrà riprendere a crescere, soprattutto grazie al contributo delle economie emergenti, gli alti prezzi delle commodities spingeranno l'inflazione nel 2008 a livelli superiori a quelli del 2007.(ANSA).

 
 

 

MUTUI: SALVATAGGIO FANNIE-FREDDIE, CRITICHE SU COSTI

08 Settembre 2008 17:52 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 8 SET - Lo 'Zio Sam' diventa un gigante nel mercato dei mutui: la presa di controllo di Fannie Mae e Freddie Mac da parte dell'amministrazione Bush se da un lato fa volare i listini di tutto il mondo e punta a stabilizzare i mercati, dall'altro solleva da più parti molte perplessità. Oltre ai costi dell'operazione (c'é chi parla di 100 miliardi di dollari chi, come William Poole ex presidente della Fed di St. Louis, di oltre 300 miliardi), le perplessità sono legate sulle conseguenze che il salvataggio avrà sui consumatori e sulla sua adeguatezza a mettere al riparo i mercati da eventuali turbolenze. In particolare, l'attenzione degli osservatori sembra concentrata su un'unica domanda: il salvataggio di Fannie e Freddie è sufficiente oppure ci saranno ulteriori interventi? Per i consumatori il salvataggio si tradurrà in calo iniziale dei tassi sui mutui: si tratterà comunque di una flessione contenuta che non riuscirà a invertire il trend di calo dei prezzi. Alcuni potranno approfittare per spuntare condizioni migliore nel rinegoziare il proprio prestito. E le regole del settore potrebbero subire lievi cambiamenti. "E il governo federale - osserva il New York Times - pagherà per tutto questo con i soldi dei contribuenti". E tutto questo - precisano alcuni osservatori - potrebbe causare più arrabbiature da parte dei consumatori che altro: il mercato magari si stabilizzerà ma questo non è detto che si tradurrà in una spinta a comprare per i consumatori. Inoltre chi ha accesso mutui a tasso fisso non godrà di alcun vantaggio, anzi "si indignerà" per l'accaduto. "Il commissariamento che il segretario al Tesoro Henry Paulson ha annunciato non è altro che una nazionalizzazione con un altro nome. Non è stato facile per un'amministrazione repubblicana prendere il controllo dei due colossi dopo aver promesso per due mesi che non lo avrebbe fatto", afferma il Financial Times, osservando come la nazionalizzazione di Fannie e Freddie, "in un paese poco disposto al controllo pubblico" é circa 25 volte maggiore di quella condotta per la britannica Northern Rock. A pagare il prezzo del salvataggio - prosegue il quotidiano economico - saranno gli investitori in azioni ordinarie e privilegiate. I possessori di titoli senior, molti dei quali sono investitori esteri, godranno invece di una maggiore protezione, mentre i veri vincitori saranno i possessori del debito subordinato. (ANSA).
 
 
 

 

CAMBI: DOLLARO SU CON SALVATAGGIO FANNIE-FREDDIE,EURO A 1,41

08 Settembre 2008 18:46 ROMA - di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 8 SET - L'euro rivede i minimi da circa un anno, ripiegando a quota 1,41 dollari, in un mercato che ha concentrato tutta l'attenzione sul salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac, i due pilastri del credito ipotecario negli Usa travolti dalla crisi dei mutui. La mossa decisa da Washington potrebbe contribuire ad attenuare le pressioni sui mercati finanziari e a ridare, almeno per il momento, fiducia agli investitori che già oggi hanno ripreso a puntare su asset denominati in dollari, innescando il rimbalzo a Wall Street. Il biglietto verde ha così ripreso quota e l'euro è scivolato fino a un minimo di seduta di 1,4118 dollari per poi assestarsi attorno a 1,4135 dollari contro 1,4223 dollari degli ultimi scambi di venerdì scorso a New York. In un primo tempo, invece, la moneta europea si era spinta fino a un massimo di giornata 1,4428 dollari. Va detto che il salvataggio di Fannie Mae e Freddie varato dal Tesoro americano non viene visto come una soluzione dei problemi del mercato del credito, mentre inciderà pesantemente sui costi a carico dell'amministrazione Usa, ma per ora il dollaro sta approfittando soprattutto del generale indebolimento della valuta unica che continua a soffrire il deterioramento dell'economia del Vecchio Continente. L'elevato livello dell'inflazione europea in aggiunta alla stretta del credito e alla debolezza dei consumi, degli investimenti e del mercato del lavoro rafforza i timori di recessione economica e oggi l'unica nota positiva è arrivata dalla Gran Bretagna: il dato sui prezzi alla produzione ad agosto ha evidenziato sorpresa un calo dello 0,6%. E' il ribasso più marcato dal 1986, segno che la frenata del prezzo del petrolio comincia a trasferirsi sui prezzi. (ANSA).
 
 
 

 

 

BORSE: EUROPA RECUPERA 200 MLD,E' IL MIGLIOR RIALZO DEGLI ULTIMI 6 MESI

08 Settembre 2008 19:41 MILANO - di WSI
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(ANSA) - MILANO, 8 SET - Le Borse applaudono al salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac targato Henry Paulson. Dopo una settimana di forti tensioni, i listini di tutto il mondo hanno tirato il fiato sull'onda dell'annuncio del segretario del ministero del Tesoro Usa di salvare le due agenzie statunitensi di finanziamenti immobiliari. Un piano che è piaciuto a tutte le piazze finanziarie che lo ritengono in grado di far uscire i mercati dalla crisi iniziata un anno fa o comunque una misura necessaria per evitare danni maggiori. Da Tokyo (+3,3%) a New York (+1,35% alle ore 18:00), passando per Francoforte (+2,22%), Milano (+3,13%) e Parigi (+3,42%). Senza escludere Londra (+3,92%), dove le contrattazioni sono però durate solo pochi minuti in seguito a un black-out durato circa sette ore e che ha di fatto paralizzato il listino per l'intera seduta. E così, dopo una settimana nera e una giornata in cui le due protagoniste, Fannie Mae e Freddie Mac, sono capitolate di oltre ottanta punti percentuali a Wall Street, i principali mercati del Vecchio Continente hanno recuperato in una sola seduta circa 200 miliardi di capitalizzazione (Dj Stoxx 600 +3,1%), mettendo a segno il miglior balzo da marzo a questa parte. A rialzare la testa sono state proprio le banche, da oltre un anno principali vittime delle turbolenze scatenate dalla tempesta dei mutui "subprime". E in un sol giorno il settore del credito del Vecchio Continente è riuscito a crescere di oltre 6,5 punti percentuali (sottoindice Dj Stoxx), al traino di Hbos (+12%), Barclays (+11%) e Deutsche Bank (+6,5%). In volata anche Ubs (+8,33%), la banca europea maggiormente colpita dalla crisi. "E' l'inizio della fine", ha commentato un operatore che si é detto ottimista. "I mercati cominceranno a recuperare a breve e nel 2009 si tornerà a crescere, in scia anche all'attesa frenata dell'inflazione". Più cauto un analista: "La mossa del Tesoro Usa è fondamentale per cercare di aumentare il valore degli asset e la liquidità del sistema finanziario, tuttavia non credo che adesso inizierà un fase esplosiva per i mercati. Molti problemi ci sono ancora ma non le soluzioni da adottare". A fare bene anche i titoli delle costruzioni con il sottoindice Dj Stoxx che è salito di oltre 4 punti percentuali. Vinci ad esempio è salita a Parigi del 4,5 per cento e la olandese Royal Bam il 2,6 per cento. In forma anche i petroliferi, nonostante le oscillazioni del barile a New York intorno quota 106 dollari: Total è balzata del 3% ed Eni del 2,5 per cento. Guardando poi le compagnie aeree bene Air France (+2,8%), dopo la pubblicazione dei dati sul traffico passeggeri di agosto. Nella tabella l'andamento degli indici dei titoli guida dei principali mercati internazionali: - Tokyo (chiusura) +3,3% - Hong Kong (chiusura) +3,8% - Londra (chiusura) +3,9% - Parigi (chiusura) +3,4% - Francoforte (chiusura) +2,2% - Milano (chiusura) +3,1% - Madrid (chiusura) +3,7% - Amsterdam (chiusura) +2,4% - Stoccolma (chiusura) +3,7% - Zurigo (chiusura) +2,8% - Dow Jones (in corso) +1,3%. .(ANSA).

 

Fonte - ANSA

 

 

 

 

MUTUI: VERSO AUDIZIONE PER CHIARIRE ZONE OMBRA FANNIE-FREDDIE

08 Settembre 2008 19:55 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 8 SET - Un'audizione a breve termine per chiarire le zone d'ombra dell'inedito piano di salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac. E' quanto intende convocare il presidente delal Commissione affari bancari del Senato, Chris Dodd. Secondo indiscrezioni già questa settimana l'audizione potrebbe avere luogo: uno degli obiettivi dovrebbe essere quello di spiegare perché i contribuenti dovrebbero sborsare miliardi di dollari per salvare le due istituzioni a capitale privato. "Dobbiamo capire le circostanza che hanno spinto l'amministrazione Bush a cambiare atteggiamento", ha spiegato Dodd, riferendosi al fatto che le autorità hanno ripetuto per circa due mesi che non intendevano utilizzare i poteri che gli erano stati conferiti. "Poche settimane fa il segretario al Tesoro aveva dichiarato che non intendeva utilizzare la possibilità di interevento che gli era stata concesso dal Congresso", ha aggiunto Dodd. Quando con l'approvazione del piano casa si attribuivano poteri inediti a Paulson, il segretario aveva spiegato, facendo ricorso alla teoria del bazooka, che: "Se uno ha un bazooka in tasca e la gente lo sa, allora non ci sarà bisogno di utilizzarlo". Una teoria, che oggi, sembra essere fallita. (ANSA).

 

 

 

 

MUTUI: FANNIE-FREDDIE, I SALVATAGGI DELL'ERA BUSH/ANSA

08 Settembre 2008 20:11 NEW YORK - di ANSA
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(ANSA) - NEW YORK, 8 set - In un'amministrazione repubblicana come quella attuale, da sempre a favore della deregolamentazione, questo ultimo anno - constata il New York Times - ha segnato per così dire un'inversione di tendenza, fra salvataggi effettuati, altri in corso d'opera e quelli che ancora potrebbero arrivare. Ecco di seguito i salvataggi 'completati', quelli in corso, quelli proposti, quelli probabili e quelli possibili. - COMPLETATI: Bear Stearns, Fannie Mae e Freddie Mac. - IN CORSO: Gli americani hanno già goduto di un pacchetto di stimolo fiscale. Ora gli occhi sono puntati su cosa farà la prossima amministrazione. Sul fronte immobiliare il piano casa, così come il salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac potrebbe giovare a coloro che vanno incontro al pignoramento dell' immobile. Resta però da vedere se il governo deciderà altre mosse per rinvigorire il mercato immobiliare. - PROPOSTI: Le tre sorelle di Detroit (Gm, Ford e Chrysler) chiedono al governo un finanziamento a basso interesse per 50 miliardi di dollari, cioé il doppio di quanto inizialmente chiesto. Secondo gli analisti, se la richiesta sarà soddisfatta l'ipotesi di un eventuale fallimento di Gm e Ford si allontana. Sul fronte più generale dei trasporti, il Dipartimento dei Trasporti ha chiesto al Congresso 8 miliardi di dollari per il Federal Highway Fund, i cui fondi stanno per terminare visto che gli americani guidano meno e quindi pagano meno tasse sui carburanti. - PROBABILI: Il governo potrebbero essere costretto a intervenire per soccorrere la Federal Deposit Insurance, la cui ratio sulle riserve è sotto al minimo richiesto, e il Pbgc (l'organismo che assicura delle pensioni private), che vanta attualmente un rosso miliardario. - POSSIBILI: Lehman Brothers, anche se è probabile che ce la faccia a uscire dalla crisi con le sue stesse gambe. Il governo potrebbe inoltre vedersi costretto a intervenire anche in soccorso di altre società finanziarie o hedge fund. (ANSA).

 

 

 

WALL STREET: SI SGONFIA, NON REGGE L'EFFETTO PAULSON

08 Settembre 2008 18:21 NEW YORK - di WSI
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Acquisti concentrati su banche e societa' immobiliari, resistono in positivo Dow e S&P500, mentre il Nasdaq passa in rosso. Inversione di rotta del greggio, molto volatile. Giu' i bond.
Dopo l’euforia iniziale che aveva spinto i listini azionari a registrare rialzi superiori al 3%, si ridimensiona la performance della piazza di New York, al giro di boa contrastata (controlla la performance in tempo reale). I solidi acquisti innescati dal piano di salvataggio del Tesoro Usa relativo al commisariamento dei due colossi paragovernativi dei mutui immobiliari, Freddie Mac (FRE) e Fannie Mae (FNM), non hanno retto a lungo, tanto che il Nasdaq (che non gode di una massiccia presenza di titoli finanziari ed homebuilders, su cui si sono concentrati i Buy) e’ passato in rosso.
Il clima sull’industria del credito e sul settore immobiliare sembra comunque essersi relativamente disteso rispetto ai mesi precedenti. L’operazione descritta dal segretario al Tesoro Paulson, decisa per evitare una "grave tempesta sui mercati finanziari negli Usa e nel resto del mondo", prevede l'acquisto proprio da parte del Dipartimento del Tesoro delle azioni privilegiate dei due istituti e l’investimento di ben $100 miliardi in ognuna di esse per evitare il rischio di insolvenza. Le due azioni hanno ceduto quasi interamente il valore di scambio alla luce del commissariamento: sia Fannie che Freddie segnano un ribasso superiore all’80% a meta’ giornata. La banca d’affari Merrill Lynch (MER) ha rivisto al ribasso le stime sul target price a $0.50 per FNM e $0.25 per FRE.
L'operazione in se' ha ridato fiducia agli investitori, che ora sperano in una ripresa delle concessioni di prestito da parte delle banche ai consumatori. Tra gli altri titoli finanziari, sia Washington Mutual (WM) che Lehman Brothers (LEH) trattano in netto progresso in avvio grazie all’annuncio del cambio ai vertici delle due banche. A trattare in buon rialzo sono anche i fondi REIT (Real Estate Investment Trust) che godono dei commenti favorevoli degli analisti alla luce delle migliorate prospettive sull’industria del credito.
Sul fronte mergers & acquisitions, confermata la trattativa di acquisto tra le due societa’ del tabacco Altria (MO) e UST (UST): la prima paghera’ $69.50 per azione (pari a circa $10 miliardi) per rilevare l’altra.
Gli operatori stanno seguendo da vicino anche gli sviluppi sul fronte energetico. In mattinata il greggio si e’ spinto oltre i $109 al barile sulle speculazioni di un rafforzamento dell’uragano Ike (abbattutosi sulle coste di Cuba nella notte) mentre si accinge ad entrare nel Golfo del Messico. I futures con consegna ottobre hanno comunque invertito rotta ed al momento segnano un ribasso di $1.18 a $105.05 al barile. La scorsa settimana hanno riportato una perdita di circa l’8%.
Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro continua a cedere terreno nei confronti del dollaro, scivolato ai minimi di 11 mesi gia’ in mattinata sotto quota 1.42. Al momento il cambio tra le due valute e' pari a 1.4112. In rialzo l’oro a $805.80 (+$3.00) l’oncia. In ribasso i Titoli di Stato: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.73%.


 

 

WALL STREET: IN RALLY CON NUOVO PIANO GOVERNO USA

08 Settembre 2008 22:10 NEW YORK - di WSI
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L'intervento di Washington sui due colossi dei mutui ipotecari Fannie Mae e Freddie Mac rasserena gli animi a New York. Ondata di Buy sui comparti finanziario ed immobiliare. In fuga il dollaro, ai massimi di 11 mesi.
Grazie al piano di salvataggio dei due colossi dei mutui ipotecari, Fannie Mae e Freddie Mac, da parte del governo americano, i listini azionari statunitensi hanno chiuso la serie di ribassi della scorsa settimana ed archiviato la seduta in rally. Il Dow Jones ha guadagnato il 2.58% a 11510, l’S&P500 il 2.05 a 1267, il Nasdaq (particolarmente volatile e passato in rosso a meta’ giornata) e’ avanzato dello 0.62% a 2269.
L’operazione presentata dal segretario al Tesoro Paulson, decisa per evitare una "grave tempesta sui mercati finanziari negli Usa e nel resto del mondo", ha relativamente disteso il clima sull’industria del credito e sul comparto immobiliare, da oltre un anno in serie difficolta’ per via dello scoppio della crisi subprime.
La nazionalizzazione di Fannie e Freddie si attuera’ grazie all’intervento diretto del Dipartimento del Tesoro che rilevera’ le azioni privilegiate dei due istituti ed operera’ un investimento di $100 miliardi in ognuna di esse per evitare il rischio di insolvenza. Le due azioni hanno ceduto quasi interamente il valore di scambio alla luce del commissariamento: sia Fannie che Freddie hanno chiuso con un ribasso giornaliero superiore all’80%. La banca d’affari Merrill Lynch (MER) ha rivisto al ribasso le stime sul target price a $0.50 per FNM e $0.25 per FRE.
"Non sappiamo ancora se questo e’ l’inizio della fine o la fine dell’inizio" ha affermato Paul Nolte, responsabile degli investimenti di Hinsdale Associates. "Resta pero’ la speranza che questa mossa sia determinante per un recupero del mercato delle case ed una ripresa delle concessioni dei prestiti".
L'operazione in se' ha ridato fiducia agli investitori, che ora sperano in una ripresa delle concessioni di prestito da parte delle banche ai consumatori. Lo spider finanziario, che in avvio segnava un rialzo di ben 8 punti percentuali, alla fine delle contrattazioni ha guadagnato poco piu’ del 3%. Bank of America (BAC), Citigroup (C) e Morgan Stanley (MS) hanno realizzato performance di tutto rispetto; in buon rialzo anche i fondi REIT (Real Estate Investment Trust) che godono dei commenti favorevoli degli analisti alla luce delle migliorate prospettive sull’industria del credito. Non sono riuscite invece a partecipare al rally Washington Mutual (WM) e Lehman Brothers (LEH), entrambe alle prese con nuovi cambi ai rispettivi vertici societari.
Tutti i componenti del Dow Jones hanno terminato la sessione in territorio positivo, anche il colosso aerospaziale Boeing (BA) nonostante l'inizio dello sciopero dei suoi macchinisti a causa del mancato raggiungimento di un accordo sulle nuove condizioni contrattuali.
Sul fronte mergers & acquisitions, confermata la trattativa di acquisto tra le due societa’ del tabacco Altria (MO) e UST (UST): la prima paghera’ $69.50 per azione (pari a circa $10 miliardi) per rilevare l’altra.
Gli operatori hanno seguito da vicino anche gli sviluppi sul comparto energetico. In mattinata il greggio si e’ spinto oltre i $109 al barile sulle speculazioni di un rafforzamento dell’uragano Ike (abbattutosi sulle coste di Cuba nella notte) mentre si accinge ad entrare nel Golfo del Messico. I futures con consegna ottobre hanno ridotto i guadagni sul finale (+11 centesimi) a 106.34 al barile. La scorsa settimana hanno riportato una perdita pari a circa l’8%.
Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro ha continuato a cedere terreno nei confronti del dollaro, scivolato ai minimi di 11 mesi sotto quota 1.42. Nel tardo pomeriggio il cambio tra le due valute e' pari a 1.4123. Invariato l’oro a $802.5 (-$0.30) l’oncia. In ribasso infine i Titoli di Stato: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.6650%.

 

 

 

WALL STREET: FORTE SELL-OFF PRECIPITA LEHMAN

09 Settembre 2008 22:15 NEW YORK - di WSI
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Wall Street ha segnato la prima perdita degli ultimi tre giorni, trascinata al ribasso dal comparto finanziario (appesantito dal crollo della banca d’affari Lehman Brothers), e dal ribasso dei prezzi delle commodities, responsabile delle brutte performance delle aziende minerarie ed energetiche. Il Dow Jones ha ceduto il 2.43% a 11230, l’S&P500 il 3.41% a 1224, il Nasdaq e’ arretrato del 2.64% a 2209.
Il titolo della banca americana Lehman Brothers (LEH) e’ arrivato a segnare una perdita pari a -44.95% (ai minimi di 10 anni), maturata in seguito alla conclusione delle trattative con la Korea Development Bank che nei giorni scorsi aveva mostrato un certo interesse nel rilevamento di una quota della societa’. Il ritiro degli investitori asiatici ha riesumato le paure sullo stato di liquidita’ dell’azienda, nell’ultimo anno in evidente difficolta’ a causa dello scoppio della crisi subprime. L’agenzia di rating S&P ha annunciato che potrebbe tagliare il giudizio sulla qualita’ del credito della banca a causa della "sostanziale" perdita che il gruppo potrebbe riportare nel terzo trimestre.
Lo spider settoriale (XLF) a fine giornata segna una perdita del 4.7%, pressato anche dalla brutta prova di Washington Mutual (WM), sceso del 20% ad un giorno dal siluramento del vecchio amministratore delegato del gruppo. Tra i componenti del Dow Jones, Bank of America (BAC) e Citigroup (C) hanno registrato le piu’ deboli performance.
Le azioni energetiche, miglior gruppo dello S&P500 fino allo scorso giugno (ed in calo -24% da allora), hanno ceduto terreno sulla scia del nuovo ribasso del petrolio, portatosi ai minimi di aprile. Con una perdita giornaliera di $3.08 (-2.9%), i futures con consegna ottobre hanno archiviato la seduta a quota $103.26 al barile. Non e’ ancora stato comunicato il resoconto del meeting dell’OPEC a Vienna, ma e’ ampiamente scontata una conferma dell’attuale produzione giornaliera.
Massey Energy (MEE), il quarto produttore americano di carbone, ha chiuso con una perdita del 19%, Valero Energy (VLO), la maggiore raffineria indipendente Usa, ha ceduto quasi il 12%, -10% per Freeport-McMoRan (rame). Il motivo dietro al forte calo delle societa’ attive nel comparto delle commodities risiede nelle propsettive di rallentamento economico a livello globale.
A deprimere il clima sulla borsa americana sono stati anche i ribassi registrati all’interno del comparto immobiliare. Nel mese di luglio i compromessi per l'acquisto di case hanno registrato un calo che ha deluso le previsioni degli economisti. Inoltre, a causa dell’ulteriore deterioramento delle condizioni del mercato a cui si e’ assistito negli ultimi mesi, la banca svizzera Credit Suisse ha emesso un downgrade su ben quattro societa’ americane immobiliari: Toll Brothers (TOL), Pulte Homes (PHM), DR Horton (DHI) e KB Home (KBH).
Tra gli altri titoli, il colosso dei prodotti di largo consumo, Procter & Gamble, ha ricevuto un downgrade in mattinata da parte degli analisti di Merrill Lynch (MER) che giudicano il titolo sopravvalutato. La farmaceutica Pfizer (PFE) ha invece risentito di un articolo pubblicato dal Wall Street Journal in cui viene consigliata la somministrazione del nuovo prodotto contro l’osteoporosi solo alle donne ad elevato rischio di fratture. In controtendenza il colosso fast food McDonald’s (MCD) che ha riportato una crescita delle vendite comparate nel mese di agosto pari a +8.5% a livello globale.
Sugli altri mercati, sul valutario, euro in lieve flessione nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4105. In calo l’oro. I futures con consegna dicembre sul metallo prezioso hanno ceduto $10.50 a $792.00 l’oncia. Seduta positiva infine per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.5960%.


 

 

Fonte - WallStreetItalia.com