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Borsa: è giusto prepararsi ai ribassi ? |
Borsa: è giusto prepararsi ai ribassi ?
12 Gennaio 2000 18:45 New York (WSI)
Forse e' venuto il momento di pensare a trovare un 'hedge', cioe' un
ammortizzatore, al vostro portafoglio di investimenti (se ne avete uno), anche
per far fronte al periodo di forte volatilita' che si prospetta nelle prossime
settimane sul mercato azionario americano.
I motivi per cui e' meglio non agire troppo euforicamente, sono stati
individuati da Bear 500 Fund (GRRX). WSI rigira queste informazioni ai propri
utenti, fornendo la lista dettagliata ma sintetica degli scenari che
suggeriscono un atteggiamento prudente, senza peraltro avallarne i presupposti e
le conseguenze.
Avete bisogno di un 'hedge' per le seguenti nove ragioni:
1) I tassi d'interesse sono in rialzo.
2) I margini (cioe' i tassi con cui ci si indebita per operare in borsa)
risultano in forte aumento, e sono ai massimi assoluti. E' un segno di eccessiva
speculazione.
3) I fondamentali del mercato sono negativi (i titoli in calo superano
nettamente quelli in crescita, il rapporto nuovi-minimi/nuovi-massimi e'
sbilanciato in modo preoccupante).
4) La liquidita' e' in fase di contrazione, dopo l'eccesso di cash
immesso nel sistema finanziario dalla Federal Reserve per il Millennium Bug.
5) Si registra un calo dei titoli guida, alcuni dei quali - soprattutto
nel settore finanziario e delle case di brokeraggio - sono pesantemente sotto
pressione.
6) C'e' troppa euforia ottimistica: in borsa il rapporto
put/call ne e'
il migliore indicatore, nel senso che dall'andamento dei contratti di chi
scommette sul rialzo (call) dei prezzi si deduce che rimane negli Usa un eccesso
di fiducia, che si riflette anche nell'economia reale sula spesa per consumi,
attualmente ai massimi storici assoluti.
7) L'inflazione e' in accelerazione.
8) Gli analisti considerano perfino una raccomandazione da parte di John
Templeton, l'anziano guru di borsa fondatore degli omonimi fondi, che vive alle
Bermuda, il quale consiglia ai propri clienti un portafoglio con il 25% in
azioni e il 75% in obbligazioni. Posizione estremamente negativa e ribassista
per il mercato azionario (mai si erano sentite percentuali simili).
9) Il 'sentiment' delle newsletter
(un indicatore da interpretare al
contrario) e' ai massimi assoluti (il che prelude a rovesci in borsa), con il
75% degli opratori a favore del Toro e il 13% che prevedono nei prossimi mesi un
mercato Orso (la restante percentuale e' neutra).
Una soluzione e' cominciare ad accumulare cash, realizzare i profitti, e
ribilanciare il proprio portafoglio in vista di un trimestre che si prospetta
agitato. Non parliamo poi del possibilita' che la Federal Reserve aumenti i
tassi un paio di volte.
12 Gennaio 2000 18:45 New York
fonte Wall Street Italia.com
Insider: nel 2000 previste vendite record
04 Gennaio 2000 19:38 New York (WSI)
Secondo le stime di Trim Tabs, una societa’ californiana che segue il
flusso monetario dei mercati azionari Usa, l’anno 2000 dovrebbe registrare un
aumento pari al 50% nelle vendite insider.
L’anno scorso la media mensile si aggirava attorno ai 20 miliardi di
dollari, un notevole aumento rispetto all’anno precedente quando la media
registrava 12 miliardi di dollari al mese, ma comunque limitata rispetto alla
previsione di 30 miliardi di dollari per il 2000.
La ragione di un tale incremento va ricercata essenzialmente nella
scadenza del periodo di blocco relativo alle azioni e opzioni delle Ipo del 1999
e nella conversione di opzioni offerte ai dipendenti; ma in realta' tutti i tipi
di vendite insider dovrebbero registrare un aumento.
Charles Biderman, presidente di Trim Tabs, prevede infatti che un gran
numero di titolari di societa’ offerte al pubblico nel 1999 incasseranno le
loro azioni dopo la scadenza dei termini di legge e che i 90 miliardi di dollari
di titoli offerti in Ipo lo scorso anno saranno quest’anno seguiti da altri
100 o 200 miliardi in nuove azioni.
Dall’esercizio di opzioni dovrebbero invece derivare tra i 270 e i 300
miliardi di dollari, tra l’1,8 e il 2% della totale capitalizzazione del
mercato, valutata in 15 trilioni di dollari.
L’anno scorso erano state convertite e vendute azioni per un totale di
200 miliardi di dollari, l’1,3% dei 13 trilioni di dollari del mercato.
Anche le vendite insider degli azionisti di societa’ esistenti
potrebbero aumentare, anche se in misura trascurabile rispetto ai primi due tipi
che insieme dovrebbero raggiungere una cifra variabile tra i 370 e i 500
miliardi di dollari, l’equivalente di una media mensile di 30 o 40 miliardi di
dollari.
Questo flusso di vendite non dovrebbe pero’ preoccupare gli
investitori; almeno fino a quando la richiesta del mercato si mantiene ai
livelli costanti.
Se, al contrario, questo aumento di vendite non venisse assorbito, potremmo assistere - dicono gli esperti - ad un periodo di grande volatilita’.
04 Gennaio 2000 19:38 New York
fonte Wall Street Italia.com